I nefasti della Diplomazia La mistica ricorrenza che fu sem pre avpo.U.trioo di trogua se « ' paio all'umanità' travagliata, the fa cova sospendere sia pure per un solo giorno le insidie della piena'e. 1 portava l'augnato respiro persino nllo oseiire trincee del Trentino e del Carso, nel l-enodo pui aspr< dell'immane conflitto: la mitica n correliritorna que»t anno, ■ terra volta dopo 1 armistw-', ed an cora non o dato alla s.mWica co lomlia distendere te sue caind.de a suintaiia. o g! ii i>i» niai ; 0, . , ; , i v; all'epoca li t'iporetto : da tatti in vidi,ita penite grande; odiata d tutti perche generosa. E poche" non gli e dato ancor, solennizzare la festa della pace, i popolo italiano che fu d pnn- iP« artefice della vittoria ed d «^ r di col-m eli oggi, dopo la guerw immane, si so,, tramutati m ca lli e' l in vampiri, si dibatte tw difficolta' inaudite che si vanno mi mano moltiplicando _ e dall 'l u ' non potrà' forse più ■ < l'alleato di ieri che co\ ginocchio su petto gli sta vibrando colpi mort ? l . l continuerà' ad accanirsi, fino ali ul timo anelito, contro il titano mori k°Oli nomini nefasti che furono sinistri artefici di questo mtoUcra bile stato di cose, dovranno ren.ltj conto alla storia delle loro acellera tezzo e la storia li condannerà al l'eterna ignominia. Ma noi non c appagheremo del verdetto ili essa severo ed implacabile, e se la sto d'ltalia, anche questa volta vigilan te, l;i salverà' dal 1 estrema rovina noi vedremo un'altra volta prostrat ai nostri piedi coloro che generosa mente salvammo e elte oggi, ricam hiando coll'ingratitudine i benefici ci accoltellano proditoriamente. Allora, nel fatale andare, ci trovo remo ancora una volta di fronte a bivio tremendo, ma la nostra via sa ra' tracciata da un i teremo Un solo istante nella scelta. Noi fummo, fino a ieri, gli etern idealisti clic ci Marno sempre culla ti nell'illusione di un mondo mi g!iore rimpetto a quello di un seco lo fa e per questa illusione folle < pericolosa abbiamo p '.ut : perori ahi : troppo ingenuamente ! ohe nel recente trattato di Versail ies non si sareb!>ero ripetuti gli abu si e le vergogne che resero sinistra mente celebre :l Trattato di Campo formio. 1 fatti dolorosamente ci hanno di mostrato il contrario; ci hanno di mostrato che i! conto di Matternick a confronto dei famigerato trino mio eh- va scomparendo dalla poli tica del mondo, era null'altro oh; u: semplice scolaro e noi, di fronte allt ingiustizie palesi, alle vergognos. imposi: ,oni, alle cupide bruno, ; i, più' dementare disprezzo iie''j ta' e dell'onore, sentiamo n, noi il della belva clic sta per sca gliarsi a sbranare l'incauto nernicc che la incalza e la preme, preclu dendole ogni via di scampo. Le» decrepita diplomazia d'Eu ropa, cui o«gi ai aggiunse, degnissi mo soe'o, il pericoloso visionario del la Casa Bianca che ricevette teste' il meritato ostracismo dal suo popo lo; quella diplomazia -übdola e vile che Stecchetti chiamava la vecchia eh" non sa morir , si e' coa lizzata ai danni dell'ltalia e pare che voglia ridurla ad una fine mi seranda. Ma stiano bene attenti i mercanti delle grandi Nazioni; es si giuncano con un'arma a doppia taglio un giuoco molto pericoloso. Se dovessero per avventura spingere l'ltalia tra le spire del bolscevismo, neppure i loro paesi sarebbero più' immuni dalla pericolosa invasione. Poiché' non e' facile impresa di struggere una Nazione di quaranta milioni di abitanti che fu sempre maestra di civiltà', e che anche og gi, tra i mali che la travagliano e la cieca follia che peri ade un buon numero dei «uoi figli, marcia all'a vanguardia verso le faticose conqui ste del pensiero moderno. Scartata ogginiai la possibilità' di un nuovo conflitto armato, perche' durano ancora profonde le piaghe della grande conflagrazione, le po tenze plutocratiche coalizzate, dopo avere imposto al nemico vinto tu pare di I!re>ino, hanno iniziato con tro lo Nazioni povere, uscite più' del le altre maleonce dalla guerra, una lotta finanziaria forse più' esiziale dell'altra, allo scopo di ridurle ai loro voleri e costringerle, colle fame, ad una resa ignominiosa. E' l'eterno trionfo della formu la: homo homini lupus ed in mezzo a tanta indegna gazzarra, e' davve ro ridicola l'idea peregrina che spunta delia lega delle Nazioni, par to di una mente malata, in un terre no fertile solamente per una lega di birbanti. Ci sarebbe davvero da ab bandonarsi alla più' rumorosa ilari fa', se la tragicità' dell'ora non ci in vitasse ad un severo raccòglimento. Ma l'ultima parola ancora non e' pronunciata. Gli sfruttatori esos della vittoria, colon c'■a col sangue altrui, smorzarono il vasto incen dio della guerra mondiale, e solidi ficarono le conquiste e le rapine, ve dranno ben presto il crollo all'opera loro nefasta e fratrie-i h. I tedeschi non ni" denrni» n lun io il freno ed il bavaglio; essi ben presto rialzeranno il capo per . pararsi alla riscossa: <ys'edi'-* i ~«n ni della Gallia tracotante* noa r sono essere pienamente tranquilli. La minaccia d'oltre Kcrìu inr mbe >ggi più' che mai. , L'lnghilterra, con la sua politi' a jbliqua, e' giunta all'apice della pc- tenza e per necessita' storica deve avviarsi verso il ramo diseendentaio della parabola. Come al tempo dei 1 lomani antichi, i barbari, quasi si multaneamente, quasi fosso corsa tri essi una parola d'ordine, ir ruppero in mille punti diver si, violando i confini fino al lora intatti, precipitando lo sfacelo dello sterminato impero; cosi' noi assisteremo ne sono certo alla sollevazione dell'lrlanda. dell'Egitto, delle Indie, ili tutti i paesi che ge mono sotto il pesante tallone dell'o diato despota britannico, e- ridur ranno in frantumi il vasto edificio costruito e mantenuto non eoi valore o colla saggezza come i % lìomani. ma col tradimento e colla perfidia ! E quando l'ora del redde rationem suonerà', neppure i vampiri d'Ame rica potranno sfuggire al castigo Questo e' il momento delle macabre danze ed i pescicani dell'alta finan za vi si 'abbandonano con Astialo vo luttà", facendo discendere il prezzo della nostra lire in una maniera «NE DEI EIGEI D'ITALIA NEIL CONNECTICUT L'Ordine dei Figli d'ltalia col suo splendido programma ili Italia nizzazione di tutti i connazionali qui immigrati sui principi della Liberta', della Fratellanza e dell'Uguaglianza trovo' fin da! principio della sua fondazione un terreno fertilissimo in questo Stato del Connecticut. E quando infatti non si era che all'ini zio del magnifico programma, quan do cioè' i fondatori medesimi non e rano ancora riusciti a stibilire il principio di massima, ohe avrebbe dell'Ordine fatto una leva potente di forza, di unione e di civiltà', alcuni italiani idealisti della lontana Tor rington, abbracciarono il nuovo ver bo e formarono la Loggia che tutto ra prospera ed esiste sotto II nome di loggia Concordia No. 20. Seguiva ben presto ad iniziativa di alcuni vo lenterosi altra Loggia nella popolata colonia di New Haven, e le si dava il nome di XX Settembre, No. 37. Le due suddette loggle furono quelle che rompendo le vecchie su perstizioni. e. superando gli immen si ostacoli, sicuri della forza che a vrebbe potuto scaturire da!'unione degli Italiani sotto la protezione del Leone, diedero origine alla presente grandezza nei limiti del nostro Sta to. Infatti, se l'Ordine nel Connecti cut non ha raggiunto un progresso numerico favoloso, ne' ha sorpassato il record, di fronte specialmente ad altri Stati più' giovani, nel suo ap parentemente lento cammino, ha se gnato traccie indelebili di stabilita' e di resistenza. Nel mille novecento quattordici, e propriamente li 4 gennaio, dato l'im menso contributo della Colonia di Waterbury, si potè', infine, raggiun gere il desiderato scopo di avere la Grande Loggia in questo Stato. Essa veniva inaugurata nella suddetta cit ta', e la prima amministrazione, gui data e retta con amore veramente fraterno e con sincera fede dal Gran de Venerabile eletto Enrico Picarelli, comincio' ad attuare un programma intenso del quale si videro subito i benefici efetti. All'amministrazione Picarelli suc cedette quella diretta dall'attuale Gr. Venerabile Cav. Uff. Dr. Nicola Mariani, confermato, senza compe titori e per acclamazione, per ben due volte, e che i Figli d'ltalia si au gurano sinceramente potere sempre rieleggere negli anni futuri. La presenza del Dr. Nicola Maria ni alla direzione dell'Ordine dei Fi gli d'ltalia in questo Stato e' monito solenne al mestatori delle colonie, che sanno solo censurale e criticare, e mai fare; la di lui indiscussa one sta' e' garanzia assoluta di riuscita di ogni progetto che tende all'eleva mento morale e materiale dell'Ordi ne: la di lui calma ed il di lui pron derato giudizio fanno dell'Ordine u na istituzione rispettata! onorata, te muta. I Grandi Ufficiali, consci della loro missione, entusiasti dei principi del l'Ordine, fiduciosi nell'avvenire delle nostre masse coloniali, gli sono stati e gli sono degni e validi collaborato ri, sia nelle passate amministrazioni che nella piesente, e senza timore di esagerare possiamo oggi riaffermare the l'Ordine nel nostro Stato, come anche negli altri, non e' soltanto u na espressione numerica, ma una for za cosciente che lavora e pregredisce. Dalie popolate colonie di Water bury, New Haven, Bridgeport, Hart ford, Stamford, Danburv, New Bri tain, Merlden, Mlddletown, a quelle piccole di WiUiamantlc, Winsted, forrington, RaugatucU, Ansonla ed altre, 1 Figli d'ltalia rappre°entann un tutto organico di vita fattiva e produttiva; in ogni centro dovo si so no organizzati essi rnppresentano la Vorza motrice di ogni mo\ Imento che tende ad onorare la Patria no :tra di origine e quella di adozione, e gli im mensi risultati ottenuti In qualsiasi manifestazione recente, servono a di mostrare di quanta forza e di quali -r.eces< Figli d'ltalia siano stati ca paci. Sono circa SOOQ 1 fratelli rego'a; - mente iußcritti nelle 73 losco de' Connecticut e molto nuove domandi aor.o in corso di accettazione. Men tre in alcuni eentri si sono già' for- spaventoso. Forse verrà' tempo che il inni tolto dovrà* essere restituito con sili interessi composti. Ma se pure questa speranza doves se rimanere per noi un pio desiderio, noi possiamo consolarci che tra tante brutture che infestano il mondo, l'l talia sola procede, nobile e serena, immune da tutte le nequizie, da tut te le insidie, verso il trionfo della civiltà' e della giustizia. Anche questo scorcio di anno che sta per tramontare lascerà' la patria nostra alle prese con mille difficol ta' che oggi sembrano insormontabi li, Ma, in alto i cuori e le fedi ! L'anno che spunta e' fatidi co per l'ltalia ed i voti nostri più' ardenti sono che il prossimo Na tale trovi la natia terra gift' da tem jio percorsa, dalle alpi al mare, dai voli della candida colomba, oggi an cora gemente net laccio, ed avviata verso la meta radiosa che dovrà' farla diventar nuovamente ricca, rispettata e temuta. NICHEL. Quelito articoli, era ,-tato scritto prima del Trattata di Rapallo, i! qua le del reato non ha ancora risolto l'arduo vroblema della voce. [mate le rase dell'Ordine, in tanti al tri si fanno preparativi per erigerle, tanto che fra non molto non vi sara' citta' dove esistano le nostre logge che non avranno una sede propria, tempio di civiltà', di progresso e di Italianità'. Il periodo increscioso dei quattro anni della guerra ha tenuto i cuori dei Figli d'ltalia sospesi per ogni ini ziativa che non servisse e fosse diret ta a vincer la guerra; ma subito che LA LIBERA PAROLA la pace o meglio, l'armistizio fu firmalo ricomincio' il lavoro di e spansione e di protezione. Alla stregua delle leggi che go vernano quasi tutte le altre consorel le Grandi Ixjgge, fu istituito 11 Fondo ''nico Mortuario; quasi dall'lnizio lo basi furono minacciate dalla terribile epidemia dell'influenza gpagnuola: Tuttavia la solidarietà' dei Klgli d'l talia fece si' che con un fondo di cassa di appena 3500.00 si poterono pagare ben 4 2.000 dollari per il solo mese di Ottobre 1918, ed oggi 11 Fon do Unico Mortuario, sebbene sia in noi facoltativo, conta circa 5000 in scritti con un Fondo di Cassa di cir ca 10.000 dollari. Anche ad iniziativa dell'Ordine e' stata recentemente formata una coo perativa di mutui e prestiti, ad azio ni, e sebbene essa non funzioni che da due mesi, ed nbbia avuto una propaganda limitatissima, ha dato ta li risultati, da far sperare che in un breve periodo di anni, essa sara' una delle più' promettenti iistituzioni fi nanziarie dello Stato. Nello stesso tempo il grido prove niente dai poveri orfani che a mi gliala gridano e sperano soccorso dal più' fortunati, che ebbero conserva ti 1 propri genitori, non e' rimasto 1- nascoltato, ed una apposita commis sione nominata nella ultima sessione della Grande l oggia, sta preparando un progetto concreto per il futuro lo ro ricovero. Dovrei abusare dell'ospitalità' con* cessami dalla Direzione de La Libera Parola ed elencare quanto dal Figli d'ltalia e col Figli d'ltalia si e' ot tenuto e compiuto in ogni campo di attività' socio-coloniale. Non credo pero' esagerare se affermo che l'Or dine in questo Stato se non ha avuto dei voli rapidi, come in altri Stati, tuttavia con mano ferma e con passo sicuro si avvia impavido ad ottenere quel trionfo che per la santità' dei suoi principi e per la sana coscien dei suoi membri ha il diritto di ave r e. i Non passera' molto tempo che ca- ' dute le maschere della ipocrisia e sfrondate le false benemerenze del vecchio prominentume coloniale ! lutti gli italiani di buon senso si ar ! fretteranno ad iscriversi sotto la ban ! illera dei Figli d'ltalia, che tanto al ! tamente onorano la Patria lontana iu ìierra straniera e tanto affetto nutro i no verso questa Grandiosa Kepubbli !ca che ci ha benevolmente adottati. Rosario Giaimo Gr. Segr. Arch. per il Connecticut Central City Building and Loan Association Durante lo scorso anno tutte le Building Associations hanno rice vuto domande di prestito pe.- un numero superiore di quelle the vi vrebbero potuto accettare, perciò : essere considerate con precedenza, to JOHN GARAGUSO, 1401-2 N. , American Building, molte di esse si son dovute riget tare. Si e' data pero' la preferen za alle domande dei soci. Quei connazionali che hanno in tenzione di acquistare case, facciano subito domanda di appartenere! alla Central City Building and Loan Association in modo che domani le loro richieste di prestito possano Vito A. Del Vecchio SALOON 3319 Wharton St. Phila., Fa. F. S. TOMAINO CONTI;A TTOIìE GENERALE Impianta Case, Farmacie, Ufficii, Grosserie e Barbarie ANCHE QUALSIASI RIPARAZIONE Dirigersi o scrivere 1014 S. llth St., oppure 810 Federai St. Philadelphia, Pa. I Fratelli Biscotti con libreria al No. 713 >'o. 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Vice-Presidente 8 j ALFRED J. MURPHY, Vice Presidente e Tesoriere X LOUIS E. PEQUIONOT. Segretario e Ass. Tes. Q j THOMAS H. CULLINAN, Assistente Tes. A | ANTHONY A. HIRST, Esq., Solicitor X \ MANAGERS X \ Alfred J. Murphy Joseph C. Trainer jj! ! Jeremiah J. Sullivan Hon. Joseph F. Lamorelle O ! Charles A. McManus John E. Lonergan 0: | John T. Dohan Thomas Devlin XI '< Walter George Smith William V. McGrath, Jr. § ! Anthony A. Hirst Michael F. Hanson .Ignatius J. Horstmann Harry C. Esling A George W. Norris Henry F. Michel I 8 : ! ! John J. Mac Donald William J. Doyle ; I James M. Kelley David J. Smyth o I Joseph M. Engel Louis E. Pequinot X j ! I Edward J. Dooner Murtha P. Quinn 0 i j Joseph F. Gallagher o j COBO&BOOOCOOBCCOCCOGOOOCCCCCCCOOCOeCOBOCOBCOOeOOSCOCC dii An. ■>» a >■ n*i - '•» • ! II Silt ins on •' i| ] CON UFFICIO DI REAL ESTATE j AL No. 1516 DICKINSON ST., AUGURA AI SUOI CLIENTI ED > u AMICI BUON NATALE E PPIN- > 4 CIPIO F • : U > IF | my. 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