2 H MA u l'inni! ROVAI. ITALI AN SMBASSY WASHINGTON, D. C. 22 gennaio 1922. Desidero congratularmi viva mente r<m Lei ed a mezzo Suo con tutti i Fratelli dell'Ordine dei Figli d'ltalia dello Stato di Pennsylvania per la magnifica o j>era di beneficenza che ho avu to il piacere di inaugurare ieri. Ella, Egregio Cavaliere, ed i Suoi Fratelli dclVOrdire liai.no stabilita veramente la pietra mi liare del cammino che io credo la bella istituzione italiana in America dovrebbe percorrere se desidera veramente rimanere fe dele a quei grandi ideali di fra ternità' e di carità' nazionale cui si ispirarono i suoi fondato ri. Voglia a mio nome ringraziare lutti i Fratelli c le gentili sorel le dell'Ordine dei Figli d'ltalia della Pennsylvania che conven nero ieri a Concordrillr per l'i naupurazione dell'Orfanotrofio e del busto a Dante; e dica loro che io sono veramente orgoglio so della bella prora di disciplina e di cai-ita' che la fondazione del- TOrfanotrofio rappresenta. Con i migliori auguri di sem pre crescente successo a Lei ed alVOrdine benemerito dei Figli d'ltalia, si abl/iu . m:c. saluti. Il R. Ambasciatore j V. Rolandi-Ricei lll.mo Signore il Cae. Giuseppe Di Silvestro I Grande Ven. O. F. d'l. di Penna. Filadelfia. "Non posso, pero', trascu rare di rendervi i miei modesti, ma sinceri ringraziamenti, nel giorno in cui il vostro sogno, il frutto delle vo stre immense fatiche, sta per diventa re una realtà'. Domenica prossima. 22 gennaio 1922, la colonia italiana di Pennsylvania registrerà" una pagina di storia gloriosa e trionfale. "Quel progetto che, anni or sono, e ra oggetto di derisione, che sembrava inattuabile, per cui i'ideatore fu tac ciato di pazzia..." Infatti, soggiunge subito il Di Silvestro, "la leggenda a veva creato un pazzo che, mentre an dava alla deriva, venne a sbattere in questi edifici, qui egli rinvenne e ras sereno' la sua mente, qui, oggi, Eccel lenza, sorge l'Orfanotrofio dell'Ordine «lei Figli d'ltalia di Pennsylvania al quale va rivendicato l'onore e la gloria d: arfffo creato. Qui e' il busto di Dante 2 cui spirito aleggia ed alegge rà' sempre in mezzo a noi e l'Orfano trofio non e' che il monumento erette alla Sua memoria". Prega in ul timo l'Ambasciatore di accet tarne la consegna in nome delle Colo nie italiane di Pennsylvania quale prova dell'immensa opera di bene, i talianamente civile, che esse vanno spiegando in America. "Al vostro ri torno in patria, conclude Di Silve stro, dite all'amata Italia che i suoi figli all'estero vanno di nuove affer mandosi con opere fattive e merito rie, espressione di quello sprito ro mano che fu simbolo di affermazio ne civile e di gloria italiana". L'Ambasciatore risponde con la sua calda ed elegante parola, espri mendo la sua ammirazione per Di Sil vestro che, egli dice, "seppe, volle e potè' conseguir l'opera propostasi". Ringrazia l'Ordine il quale da' pro va di vigorosa vitalità' specie con la odierna opera di canta' civile, esem pio egli dice da imitarsi, poi che' sono queste le opere le quali de vono sorgere, come pietre miliari, sulla strada gloriosa che l'Ordine do vrà' percorrere. L'Orfanotrofio sara' scuola di virtù' civiche, e l'Ordine Figli d'ltalia, il quale già' si e' reso molto benemerito, lo sara' ancora di più' quando con maggiore alacrità' seguirà' l'esempio di oggi. "Porterò' a S. M. il Re d'ltalia" dice l'Ambasciatore, "l'espressione del vostro omaggio sicuro che Sua Maestà' si sentirà' orgoglioso d'ac cettarlo". A nome del Governo d'l talia porge le sue foiictazioni a Giu seppe Di Silvestro per la superba sua opera compiuta e rileva che, as sociare il nome di Dante Alighieri al l'inaugurazione dell'Orfanotrofio, e' stata una felice ispirazione giacche' tutto ciò' che e' buono, tutto ciò' che e' grande e civile trova il suo per fetto riscontro nella Divina Comme dia dantesca. "Quando si dice Dan te", esclama Sua Eccellenza, "si di ce Italia, si dice gloria e civiltà' del mondo!" Segue il Dr. J. L. Haney, Presidente della Central High School di Philadel phìa, il quale pronunzia un discorso in inglese brillantissimo per concet ti e per forma, dicendosi onorato dell'invito rivoltogli per parlare di Dante in questa occasione, dell'Ali ghieri che e' un esempio eterno alla gioventù' ed il di cui spirito sara' guida ai bimbi che nell'Orfanotrofio troveranno ricovero. Qualifica Dante quale "master mind of ali ages", ed asserisce che l'opera dantesca sara' fonte eterna di ispirazione civile cu umana, il lustra brevemente la vita di Dan .e t chiama il Ghibellfri fuggiasco 'the poet of ali times" tanto più' da am mirarsi in quanto nell'accinge: si a scrivere il capolavoro dell'arte [toeti ea, la Divina Commedia, egli non volle servirsi dei Latino, la lingua dei dotti, ma insiste' nel voler mo strare "ciò' che poteva la lingua nostra", cioè' la lingua del popolo, l'l taliano. Conclude asserendo che se si possono stabilire dei paragoni fra O roero della Grecia, Shaekspeare d'ln ghilterra, Goethe della Germania, qualsiasi paragone con Dante non reggerebbe poiché' la figura dell'Ali ghieri gig»nt~ggia su un livello su periore . Ad uno dei lati della base del bu ?to vi e' la dicitura: "Onoriamo l'Al tissimo Poeta Gennaio 1922" Al l'altro lato la scritta dello scultore Ruotolo : .1 Protezione degli Orfani Sorge j il Nume della Stirpe Italiana Af- j fermasi/me suprema dei Figli d'ltalia di Pensilvania Il Grande Venerabi le dello Stato Cav. A. Giuseppe Di j Silvestro fondatore della prima Logggia in Filadelfia dal nome d'l talia immortale Lottando e vin cendo con la "Libera Parola" per lo ,-plendore de L'ideale Per la gloria della Patria. Il fratello Antonio Filauri, Vene rabile della vetusta Loggia Italia di Philadelphia, parla a nome di tutte le Loggie e di tutti i fratelli, esaltando l'indefesso lavoro di Giuseppe Di Sii vestro, materiato di sacrifici e di | dolore, ed illustra la figura del Gran- i de Venerabile dicendo che se il sogno dell'Orfanotrofio si e' avverato, Io s. deve esclusivamente alla volontà' fer rea del Di Silvestro ed all'esempio in citatore ch'egli costantemente ha da-t to ai fratelli di Pennsylvania, suoi . discepoli, che ne seguiranno sempre ! le orme. Affinchè' i futuri Figli d'ltalia co noscano da chi parti' quest'esempio di alte virtù' civili, le Logge del lo Stato offrono una targa di bron zo da conservarci nell'Orfanotrofio. La targa, fra un coro di applausi. IL BANCHETTO L'ampia sala ginnastica dell'Orfa nctrofio e' gremita di gen te. L'aria fresra ed ossigenata di Concordville adisce maledettamente sugli apparati digerenti ansiosi di lavorare. E' tale la folla che moltis rimi rimangono in piedi, e la circola zione diventa difficile. Ma Di Slve stro e' l'uomo delle situazioni: prega coloro che non hanno prenotato i bi glietti di uscire. Silenzio assoluto. Nessuno si muove. Allora Di Silve stro implora, strepita, schiamazza, minaccia, da' il buon esempio, annun zia cioè' che lui per il primo non mangerà'. E. spettacolo mirabile, molti Figli d'ltalia, fra i quali pa recchi venuti da lontano, pur avendo prenotato i biglietti, e molti avendoli già' acquistati da tempo, si sacrifi cano per gli altri; tanto può' la di sciplina in Pennsylvania! Presero posto alla tavola d'onore: ryimm. Falorsi. Cav. Sillitti; Dottor Stilare, ideatore dell'Ordine Figli d'l talia; Cav. Uff. Frank A. Tra va ■ scio, presidente della Commissione Orfanotrofio; Cav. Uff. Guide Di Vincenzo; Senatore A. D. McDate; i Giudici E. Bonnìwell e Samuel H. Shull; Aw. E. Alt-ssandroni, Assi stente District Attorney; Cav. N. Al banese; Dott. N. Pernice e signora; Dott. Andrea Lippi e Signora; Mrs. Bonniwell; la Signora Maria Di Sil vestro e figliuola signorina Rosalia; Mrs. A. De Martire-Weber; Dottor A. Cuhicciotti, E. Repetto, signora Maria Spinelli, Prof. Howes, Cav. Uff F. Tiscar, e parecchie altre persone. Il pranzo, primo capolavoro culi nari" delle cucine dell'Orfanotrofio, viene servito inappuntabilmente dai Fratelli Di Lullo. Graditissimi i Ca lendari tascabili e profumati donati dal Signor Nazareno Monticelli, che. durante i discorsi, a mezzo del Gran ale Venerabile, prometteva di aprire in Banca, con $25 per ognuno, un depo sito ti favore dei primi due orfani che ' verranno ricoverati. Esempio mirabile c!i patriottismo e di umanità'. Ammi i rarissimi il baritono Antonino : Searduzio e!» «ignora Elvira Ca valieri, moglie del pianista signor Ferdinando Titomanlio, che. accom pagnati al piano da questi, ci rega larono dei splendidi pezzi d'opera, nonché' Giacomino Falcone, il fan | oiullo prodigio, di appena 10 anni, {che, accompagnato dal padre signor Domenico, dal quale ha avuto trasfu sa l'arte dei suoni, mostro' una pre coce maestria sul mandolino. Riusci i tissimo il gruppo fotografico del ban rhetto. preso dagli artisti dello Stu dio Verna che, per quel giorno, ebbf j l'incarico ufficiale dall'Ordine Figli ! d'ltalia. I DISCORSI Ma già' siamo ai discorsi. Di Silvestro da' la parola al Dr. Francesco Cubicciotti, il quale, ora tore ufficiale, pronunzia uno splendi do discorso. "La prima pietra" egli dice "del nostro edificio civile s'inaugura oggi. I nostri fanciulli destituiti trove ; ranno ostello qui, dove impareranno ad amare il prossimi) e la patria lon tana. Sotto gli auspicii di Dante, es si s'incammineranno per la via del la virtù'. Sotto la guida di quel "sa \io gentil che tutto seppe" essi non •entiranno, grazie all'opera dei Figli d'ltalia, quanto sappia "di sai Io pa ne altrui" e quanto duro calle sia "lo -cender e il salir per le altrui scale". Dal Divino Poeta essi impareranno the fatti non fur bruti ma, conside rando la loro semenza, per seguir vir tude e conoscenza. Si diffonde nel concetto che l'esempio di Dante gui derà* i bimbi sulli» via del bene c che "gli sara' l'ispiratore, nei nostri cuo ri, dell'amor di patria, nobile senti mento dell'animo umano, innato some ; l'amore per la madre. Passa quindi ad illustrare l'opera molteplice dell'Ordine Figli d'ltalia, la sua missione sociale nelle Colo nie, ed illustra splendidamente la fi gura morale di Giuseppe Di Silvestro % iene scoperta dalla treenne Marghe- s rita Cubicciotti, figlia del Dr. Danie ! le e Dottoressa Ida. Inoltre an- : nunzia che la Loggia Re snati. oltre alla contribuzione per la I targa, ha voluto anche offrire una corona di fiori e foglie d'alloro. Di Silvestro, con frasi commosse e gli occhi pieni di lagrime ringrazia affermando che il lavoro compiuto non v' solo opera sua "Se cosi' fos>e stato, egli dice, non sarei riu scito, date le lotte fattemi dai nemi- 1 ci interni ed esterni; ma il successo ci arrise poiché' circondato e sorretta dal prezioso appoggio di tutti ai qua li in questo momento mando un com mosso saluto". E con questa nota di profonda commozione la cerimonia finisce: l'Orfanotrofio, oramai, e' un fatto storico. La targa, con nel centro il ritratto in rilievo del Grande Ve j nerabile porta questa scritta, dettata ial signor Luigi Corona, Cassiere del la Sons of Italy State Bank: , Cav. Di Silvestro < he con calda fede d» apostolo eoe ( era vita d'intelletto e d'amore vin cendo la ritrosia dei pajidi l'oppo sizione degli avversari auspice l'Or dine Figli d'ltalia in Pennsylvania questo monumento volle conforto <lella sventura apoteosi del nome [italiano in America. Nel palco con S. E. l'Ambasciatore ! erano anche il giudice .!ohn Patterson, l'On. Harry Trainer, Joseph C. Trai ner, l'On. George A. Welsh, assistente Procuratore distrettuale, l'avv. Joseph P. Bartilucci ed altri. che definisce baluardo e pioniere, I trionfatore sulle insidie palesi ed oc eulte, sputazzate anche oggi su un 1 giornale coloniale in nome e per con tu di chi e' roso da bassa gelosia E' felicissimo. Parla i! Consoie Sorge a parlare il Regio Consolo Sillitti, pregato caldamente dal Di Silvestro a rimanere il compagno del l'Ordine nella lotta comune per la rigenerazione coloniale. Il Cav. Sil !itti una simpatica e distinta fi gura di gentiluomo parla elegan temente esaltando le idealità' dell'Or dine, Pattivita', che qualifica nobile, j dei Figli d'ltalia, si dichiara orgo glioso di aver affidato l'Orfanotrofio, I Finisce con una vibrante nota pa triottica. Discorsi in inglese Ed eccoci ai primi discorsi in ingle se. Uno e' pronunziato dal Prof. Mi chele De Vitis, della sth avenue High School di Pittsburgh, che esalta il doppio evento odierno, cita il giù dizio di Ruskin che qualifico' Dan te pel più' grande maestro dell'uma ni'a', riassume in sintesi felice l'ope ra dantesca, chiude con un inno ala to all'Ordine. L'altro del giudice George Shull, di Monroe County, che si diffonde ad esaltare- l'opera compiuta per l'Ori a notrotio e magnifica lo spirito di ca rità' umanitaria che regna nell'animo dell'ltaliano e che definisce "the sun shine of ali our life". il fondatore dell'Ordine Sorge a parlare papa' Sellaro che Di Silvestro chiama il "pazzo della leggenda", come colui che concepì' l'Orfanotrofio, ritenuto d'impossibile attuazione. Il Dr. Sellaro si dice orgoglioso, superbo, di aver assistito al trionfo di quest'oggi e si lagna soltanto di non aver messo sulla carta, sedici an ni or sono, il sogno che allora gli ac carezzava la fantasia e gli commuo veva l'anima, dicendo che, se l'aves se fatto, oggi si constaterebbe che il suo sogno, cosi' come avuto, si e' realizzato. Rileva che, con l'avveni mento di oggi, l'Ordine s'incammina a passi di gigante per la sua seconda fase di vita, fase ricca di opere fe conde dopo la prima, laboriosissima, di organizzazione e sviluppo nume rico. Il Dr. Sellaro parla pure a nome di tutti i Grandi Venerabili presenti verso cui Di Silvestro si scusa, es sendo pressato da'la tirannia del tem po, dovendo S. E. l'Ambasciatore ripartire per Washingtjn. Parla un nostro amico Parla poi un grande amico degli taliani, il giudice Bonniwell, manife statosi tale dice Di Silvestro specialmente durante il periodo belli co, e che ri dichiara orgoglioso di a ver potuto presienziare alla simpati ca cerimonia odierna. Con frase fe lice rileva che l'Orfanotrofio e' de dicato al popolo d'America, poiché' esso sara' la fucina dove si foggeran no gli uomini del domani, fra i quali <ii potrà' avere un novello Mazzini, un altro Garibaldi, per la gloria del l'America avvenire. Il Presidente della Commissione Orfanotrofio Sorge a parlare il Cav. Uff. Tra rascio, il quale, pur addolorassimo per una sciagura che aveva colpito giorni or sono la sua famiglia, e' con noi perche' considera l'Ordine quale parte della sua famiglia stessa. E gli, presidente della Commissione Or fanotrofio. si augura che fra due an- MÌ, quando sara' chiamato a render conto dell'opera sua, potrà' mostrare •juanto bene l'istituzione avra' recato. La parola ad un Senatore Il Senatore Me Dado, della Contea dove l'Orfanotrofio sorge, si dice LA LIBERA PAROLA pronto ad interessare la Legislatura all'opera di beneficenza teste' inau guratasi. Finisce dicendo che egli può' comprendere perche' gl'ltaliani compiono tali opere meritorie quan do la sua mente si rivolge di nuove alla gran storia d'ltalia. Uno dei nostri L'Assistente Procuratore Distret tuale, Avv. Eugenio V. Alessandroni, proponevasi di parlare in inglese ma. egli dice, per un istinto naturale, ir resistibile, e' forzato a parlare nella lingua madre, l'italiano. Ricorda che noi, meglio di ogni altro popolo, sen tiamo e coltiviamo il dolce sentimento dell'affetto e dell'amore. Rivendica l'opera dell'Orfanotrofio non agli in '.ellettuali ma agli umili lavoratori iel braccio, alla massa degli operai che col modesto soldino hanno sapu '.o creare l'Orfanotrofio. Dice d'es ser sicuro che noi non avremo biso gno mai di chiedere aiuti alla legi slatura statale, ma, anche se io fa cessimo, noi chiederemmo dei soc corsi senz'alcun sentimento di vergo gna, poiché', proteggendo l'infanzia, noi formeremo dei cittadini america ni superiori a tutti quelli provenien ti da altre razze. Parla il sottoscritto Come fulmine a ciel sereno, Di Sil vestro invita a parlare il sottoscritto che, non attendendosi la poco grata sorpresa, laboriosamente spolpava u na coscia di pollo. Ed il sottoscrit to, dopo aver rilevato che gli oratori che l'avevano preceduto avevano splendidamente illustrato i lati molte plici dell'avvenimento odierno, noto' che si trovava presente al banchetto lina donna, buona, una madre soave, una consorte amorosa che, durante la malattia di Giuseppe Di Silvestro, minacciante di strappare all'adora zione dei Figli d'ltalia il beneamato loro capo ed il condottiero infatica bile, era stata come una fonte di pe renne ispirazione e di coraggio riani matore; ed invita tutti ad esprimere la profonda devozione dei Figli d'lta lia per la donna gentile ch'era stata come la loro madre: la signora Ma ria Di Silvestro. Scoppio fragoroso d'applausi, ovazione spontanea verso la donna buona che ringrazia pian gendo. Da S. E. l'Ambasciatore all'ultimo commensale si alzano tutti in piedi, e fanno una simpatica dimo strazione alla buona signora. La parola al sesso gentile Di Silvestro invita, allora, a par lare una rappresentante del sesso gentile, dal profilo delicato come una figurina del Rubens, la signora Spi nelli, che ha percorso parecchie cen tinaia di miglia per essere presente alla festa, che. con parola ornata, si dice orgogliosa di appartenere all'Or dine ed esclama che i bimbi educati nell'Orfanotrofio saranno degni Figli d'ltalia perche' educati in una Isti tuzione prettamente italiana. Sorge un'altra esimia gentildonna, la signora Bianchina Tedesco, una gentile figura raffaelliana che recita dei versi bellissimi per il Grande Ve nerabile. Non avendoli presenti, li ri porto in prosa : "Illustrissimo Signor Cavaliere: Per noi questo e' un giorno di contentezza indimenticabile perche' vediamo con cretati i vostri ideali e le vostre aspi razioni per cui avete lavorato assidua mente ed indefessamente, anche a de trimento della vostra salute 1 Quello che a principio sembrava un'utopia pazzesca, un sogno di sognatori ed u na visione di visionari oggi e' un fat to compiuto. Questa segnalata vitto ' ria del nostro Ordine si deve tutta a voi, alla vostra tenacia ed al vostro insorpassabile amore verso il benesse re dei nostri figliuoli, che in questi locali troveranno un asilo, degno dei vostri sforzi. I Figli d'ltalia hanne assecondato le vostre altruistiche atti vita' perche' le hanno riconosciute san :e e degne del nostro Ordine. La no bile schiera dei Figli d'ltalia vi stara sempre a fianco in qualsiasi altra vo stra impresa che miri ad innalzare il nostro prestigio etico ed a beneficare le nostre famiglie. Voi avete consa ■.rata tutta la vostra vita, tutta la vo stra esistenza pel nostro Ordine e pei nostro benessere, et noi, di vero cuore, vi promettiamo la no stra costante cooperazione e vi dicia mo d'esservi eternamente riconoscenti' Un uragano d'applausi saluta la gen tilissima dicitrice.. Parla il Grande Segretario Archivista Infine, Di Silvestro dice di nor Intere esimersi di chiamare, in que sto giorno di coronamento dell'operi comune, il suo fedele collaboratore Alfredo Perfilia. Il quale non sa se potrà' parlare essendo egli dice digiuno da ieri sera, ma il Grandt Venerabile gli ha insegnato di esse re un militare, schiavo della disci plina, ed egli obbedisce. Manda un saluto fervido agli umi li, agli oscuri, alla massa che ogg Mono orgogliosi di poter mostrare l'o pera loro al rappresentante del Go verno patrio. Essi sanno, aggiunge, che qualun jue sara' la loro sorte in questa ter ra d'esilio, i loro bimbi saranno ac colti amorosamente nel loro Orfano trofio. Vede in questo momento tut ti i fratelli uniti come in una corren te magnetica che reca il vibrante Io ro entusiasmo ed i quali, anche as senti, anche lontani, sono con noi pei la fortuna dell'Ordine e per la glo ; ria d'ltalia. Manda ad essi il salu to della riconoscenza e dice che l'Or fanotrofio si e' fatto perche' essi li hanno voluto, rimarra' perche* ess |lo vorranno, pel trionfo delle cos< ■ buone e dell'Ordine. * Si alza Sua Eccellenza Nell'invitare S E. l'AmbasciatJ rc, Giuseppe Di Silvestro anzitutto gli presenta i primi frutti avutisi dal terreno circondante l'Orfunotrfio, un panierino di frutta fragranti. Dice ( ohe vorrà' manifestare con telegrum- j ma all'adorata madre dell'Ambascia (ore quanto pli Italiani d'America apprezzino la sua opera. E' un de siderio di tutti i convenuti al quale e gli non può' esimersi Un altro te i legramma prega S. E. l'Ambasciatore perche' lo invìi a S. Maestà" il Re d'ltalia Si associa il giudice Sonniwell a nome della Società* Fi gli della Rivoluzione di cui e' Presi- • dente, dicendo che anche gli americani nutrono viva indicibile ammirazione I per l'augusto Sovrano che, durante | l'immane guerra, volle intreccire le sue alle modeste sorti del semplice ; soldato d'ltalia. Ed ancora una volta parla, affa scinantemente, Rolandi-Ricci, che co municherà' al Re d'ltalia la fervida devozione degli italiani e l'affezione degli Americani che si so no ai primi associati. E' in mezzo a noi con profonda emozione non so lamente perche' ami d'essere a con tatto con le masse immigrate, ma ; perche' oggi noi abbiamo dato una prova che lo rende orgoglioso: del la elevazione sociale che le masse, vanno acquistando. Alloiche' durante il pranzo il Dr. ' Sellaro gli raccontava che 17 anni or sono egli ed il suo farmacista anda vano peregrinando per le osterie do ve si abbrutiva i! nostm immigrato, egli pensava quanta virtù' dovette es sere nei precursori e come Di Sil vestro nei continuatori, per sem pre più' rinforzare l'Ordine Figli d'ltalia fino a far riconoscere dagli americani la elevazione morale del nostro popolo. "Non sempre ci fu dato", egli ag- ; giunge, "di essere orgogliosi delle no s're masse all'estero; ora voi, con il vostro lavoro, col vostro ingegno, an date acquistando quella vetta ch'e' in cima alle nostro aspirazioni, con la cooperazione delle virtù' della , stirpe rese gentil: pel tributo appor tatovi dalia donna italiana: esempio 1 lodevole, la signora Maria Di Silve- i stro. "Questa sera par che si siano adu nati, nei locali dell'Orfanotrofio, tut- ' te le nostre energie morali. "L'Orfanotrofio e' veramente ope ra di carità' civile, continuatela! Fa te si' che in esso si sviluppino Io virtù' italiane, virtù' proprie della nostra razza, fra cui l'amore del ri sparmio, non considerato quale sen timento sordido pecuniario, e gi ganteggiante l'amore al lavoro, il segreto de! nostro successo all'este ro e che oggi jrli fa esclamare: con nazionali, "l'Ambasciatore d'ltalia e' orgoglioso di voi!" Quando Sua Eccellenza, salito in automobile, era per partire, i due can nonieri delia Terra Irredenta, I.ucera e Caldi, che avevano sparato anche, allo scoprimento del busto a Dante, fe cero partire altri colpi di cannone, saluto di chiusura in nome della prò- j pria loggia. ♦ * » Siamo sulla via del ritorno, a not- ! te inoltrata. , Giù' per la collina intuoniamo l'ln no dei Figli d'ltalia che s'eleva pel cielo stellato, quasi italico. Un fischio ed il treno si muove. Ma prima che il fragore del convoglio superi tutti gli altri rumori, mi giunge ancora, da lontano, ancora più' esile, più' flebile, il suono ar gentino della campanina dell'Orfano trofio che dalla collina ci manda un ultimo saluto!... New York, 22 gennaio 1922. BALDO AQUILANO A Wilmington, Osi. L'automobile nella quale aveva pre so posto S. E. l'Ambasciatore e le al tre che seguivano con il Regio Con sole, il Grande Venerabile e sua fa miglia, il Dr. N. Pernice c signora, :il Dr. Andrea Lippi e signora Dot toressa Concetta, il Dr. Vaccari, e i signori Eugenio Repetto e Nacrelli presero il volo alla volta di Wilming ton, alla cui stazione Sua Eccellenza, con il suo seguito, saliva nel treno delle ore 8.15 che doveva ricondurlo a Washington. Una nostra parola A nome nostro e dell'Ordine dei Figli d'ltalia di questo Stato ringra ziamo tutti coloro che hanno parte cipato alla bella festa d'italianita' e gli altri che, per ragioni superiori al la propria volontà', non sono potuti intervenire. Non possiamo nominar li tutti, perche' ci vorrebbero diversi fogli cerne questi, e perche' non.ab biamo sott'occhio neanche quelli delle parecchie centinaia di persone che presero parte al banchetto e le altre centinaia che ne rimasero fuori. Come dicevamo nel numero scorso, incoraggiati dal buon tempo, sono venuti rappresentanti di logge dalle più' lontane parti di Pennsylvania, come da Susquehanna, Pittsburgh, New Kensington, Harrisburg, Brad dock, Dunbar, Leeehburg, Vander grift, Williamsport, Hazleton, Pitt >ston, Scranton, Brownsville, Wash ington, Brockwayville, Misceola Mills, Old Forge, Uniontown, Scottdale e da altri centri oltre che dai pae si vicini, quali Norristown, Che ster, Marcus Hook, West Chester, A vendale, Coatesville, Bristol, Easton, ecc. Le Logge di Philudelphia erano al completo. Erano rappresentate diverse Socie tà' di M. S., oltre alla Federazione; mancava pero* l'Ordine Indipendente, v ciò' non ci fa meraviglia quando si sa' che il Supremo Venerabile avv. j I.icari, che e' pure socio dell'Ordine regolare, nel comizio Podrecca tenu tosi a Reading vomito' un po' di ba va contro l'Orfanotrofio di Concord ville e perciò', dice il "Morning Re uublican" di Chester, Pa., del 23 cor rente mese: "One humorous point of the cere monies was the presentation to His Klxcellency of a box of lemons, a loken in memory of those who oppos sed the establishment of the orpha- I nage." Le Società* rappresentate, che noi ricordiamo, sono: Roma Intangibile, Fara San Martino, San Pietro Cele jstino, Corte Americo Vespucci No. | 34 F. of A., Barbieri Italiani, Young Men's Columbus Association, Golgi : Society, Donne Campagnesi, Unita di Hoccascalegna, Cittadini Campagne si, Sarti Italiani, Musicanti Italo- A mericani, Panfilo Serafini, Cristofo ro Colombo, Guglielmo Marconi di Tacony, Italian Protective Society of West Berlin, N. J. ed altre delle qua li ci sfuggono i nomi. Alme iene ridi li e mmm Una infinita' di lettere e telegram mi sono stati ricevuti da noi e dal l'Ordine, prima e dopo la inaugura zione che cercheremo di pubblicare In settimana ventura. Oggi ne diamo qualcuna : "LOGGIA FRANCESCO CRISPI, N. 335, O. F. d'l. Utica, N. Y., 23 Genn., 1922 "Egregio Oav. Gius. Di Silvestro Grande Ven. della Gr. Loggia di Pa. Philadelphia, Pa. "Egregio Fratello, "Pregiomi manifestarle, che questa sera la nostra Loggia Francesco Cri spi, No. 335, in seduta Ordinaria, ad unanimità' di voto l'ha acclamata Vero Assertore delle finalità' umane e pietose della nostra Istituzione. Ella, lavorando tenacemente, con la cooperazione dei fratelli, affron tando difficolta' non poche, vide co ronata ieri la sua opera. Col nome dell'Altissimo Poeta un Orfanotrofio attesta la fermezza che caratterizza i forti. tradisca il nostro omaggio che ri donda a gloria di chi l'ideo' e sosten ne lotte per concretizzare l'opera pie tosa e benefica, a vanto dei Figli d'l talia della Pennsylvania di cui El la e' stimato Grande Venerabile. Fraternamente Il Venerabile Caatrese Marrone" * * * "Phila., Pa„ 23 Genn. 192! 'Cav. A. Joseph Di Silvestro "Grande Venerabile dell'Ordine i Figli d'ltalia delle Stato di Penna. 1626 So. Broad St., Phila., Pa., "Egregio Cavaliere: "Come da promessa fattale, m i, compiaccio unirle check di $50.00, d'i 1 commutarsi in deposito presso la Cas sa Postale a favore dei primi due or fani che verranno ammessi nell'Orfa notrofio inaugurato ieri. . "Mi torna oltremodo gradito signi ficarle, che maggiore soddisfazione non poteva procurarmi la mia parte cipazione a tale evento. Splendida la posizione, bellissimi i locali, tutte . perfetto e rispondente allo scopo d una si' nobile Istituzione; che merce il suo vivo interessamento sorge al fine ad onore e vanto del nome I taliano. "Rallegramenti sinceri e distinti saluti. dev.mo Nazareno Monticelli' • • • A firma del Prof. V . Titolo, il •'Norristown Daily Herald del 23 cor rente, nella rubrica italiana che lui dirige, pubblica: "1 FIGLI D'ITALIA INAUGURANO IL LORO ORFANOTROFIO Concordville, 22. I Figli d'ltalin oggi, hanno visto realizzato uno dei loro puri ideali. L'orfanotrofio, che accoglierà' tanti poveri orfanelli, e' stato inaugurato e con esso e' stato scoperto un busto del sommo Poeta Dante che, vero simbolo d'italianità', sara' monito perenne contro coloro che non fanno o dimenticano la terra d'origine. Anima dell'Ordine dei Figli d'lta- I MAoSillHoiffi Phila., Pa., 25 Genti. 1922. A Sua Eccellenza il Senatore Onorevole Vittorio Rolandi-Ricci Ambasciatore d'ltalia Washington, D. C. Eccellenza, Ancor più' della soddisfazione del dovere compiuto, ci e' giun ta gradita la nobilissima lettera, con la quale Ella ci conferma il Suo alto apprezzamento per la e rezione del nostro Orfanotrofio. Il riconoscimento dell'opera nostra, espresso da Lei, Illustre c cosciente Rappresentante del Governo d'ltalia, che ha saputo intuire i bisogni, le tendenze e le aspirazioni della massa immi grata ed incoraggiare le iniziati', ve tendenti alla elevazione d'essa e il premio migliare a cui noi po tessimo ambire, e ci fa dimenti, care le amarezze provate e le lot le sostenute per il trionfo della nobile causa. Co-me la nostra iniziativa mol to si e' avvantaggiata dalle Sue parola di incitamento e di spro ne, cosi' i benevoli sentimenti e spressi nella Sua recente comu nicazione ci saranno di guida nell'espletamento della nostra missione, che non crediamo com piuta, e alla quale continueremo a dedica>•< le nostre modeste for se, nell'interesse dei fratelli im migrati e per il prestigio della Patria nostra diletta. Con i più' fervidi ringrazia- i menti per avere assicurato so- \ tenuità' e prestigio alla festa del t'Ordirle merce' la Sua presen za e l autorevole e smagliante I parola, gradisca, Eccellenza, i I sentimenti della vostra più' al- | ta deferente devozione. Per il Grande Concilio: Il Grande Venerabile A. Giuseppe Di Silvestro Il Grande Segr. Archivista Alfredo Perfilia lia nello Stato della Pennsylvania e' il Cav. Giuseppe Di Silvestro, il qua le, oggi, deve sentire la grande soddi sfazione del dovere compiuto, e la gioia dell'ideale raggiunto. Il R. Ambasciatore Vittorio Rolan di-Ricci ed il console Cav. Sillitti e rano la' per attestare il plauso del go verno d'ltalia; i numerosi rappresen tanti di lo'.'ge e di associazioni, gli innumerevoli italiani vi stavano come prova evident > che le buone opere fi niscono sempre per essere ammirate. Un attestato di stima meritano, quin- j di, tutti costoro che l'unione degli ita- > liani cementano per il ricordo della ter ra natia e per il rispetto della ioro seconda patria, l'America". Per MÌIIÉ opinai In questa, come nelle altre circo- i stanze precedenti, quando si e' tratta- ! to di manifestazioni collettive, in I qualsiasi iniziativa partita dall'Ordine | Figli d'ltalia, sono stati, da esso invi- I tali lutti i nostri connazionali, senza £ tener conto del loro colore politico re- I ligioso o altrimenti settario. Questa! volta per speciale desiderio del Grnrfl de Venerabile, alla Federazioikß della quale e' presidente il Comm. C fi C. A. Baldi ed all'Ordine Indipenden-1 te dei Figli d'ltalia son stati mandai 1 inviti speciali, differenti da quel-I li diramati alle altre Istituzioni. Co-I si' pure per l'Opinione, la quale inve-1 ce, ha pubblicato di non aver ricevu-| to l'invito. Il Grande Segretario Ar-I chivista dell'Ordine dei Figli d'ltalia cosi' ha scritto a quel giornale: * ♦ * "Phila., Pa., 25 Genn. 1922. "Cotnm. C. C. A. Baldi i Direttore Giornale "L'Opininnp" 928 So. Bth Street Philadelphia, Pa. "Ill.mo Sig. Direttore, "Neil' "Opinione" di ieri, parlando- j si della inaugurazione dell'Orfanotro- ! fio dei Figli d'ltalia della Pennsylva-1 nia, si dice che il giornale "n<m «' I stato informato ne' invitato diretta- | ■nente dal Grande Concilio", e si de- a plora "lo scortesissimo modo di prò- j cedere." Il rimprovero sarebbe giusto, se il j fatto fosse vero. Ma invece all' "Opi- ' nione", come ad altri giornali, l'invi- j to fu esteso regolarmente, con la se-1 guente lettera in data del 4 gennaio: "Ill.mo Sig. Direttore, "Qui acclusa Le rimetto copia d'un» "circolare inviata a tutte le Associa- ; "zioni locali, e di essa La prego di j "dar notizia anche nel Suo giornale "Le rivolgo poi formale invito per "che* voglia presenziare alla inaugu-1 "razione dell'Orfanotrofio, e nella fi-j "ducia del Suo intervento, distinta-) "mente La saluto, dev.mo, "Alfredo Perfilia, "Gr. Segr. ArcK." "Che questa lettera sia arrivata 8 . destinazione e' certo, perche' 1' "Opi nione" gentilmente pubblicava la cir colare in essa contenuta diretta alle Associazioni locali. "Se poi il secondo periodo della lettera, con cui si fa al giornale for- { naie invito di presenziare alla tua"" aerazione dell'Orfanotrofio, e si agi giunge di aver fid,ucia del Suo in ter eento e' sfuggito all'attenzione dell* redazione, ciò' non e' da attribuirsi < nostra colpa. "Ciò' posto, La prego voler retti! ficare l'apprezzamento fatto a cariai ili questo Grande Concilio, perche' <W| tutto immeritato. Con osservanza, dev.mo, Alfredo Perfilia, I Gr. Segr. A re* jg "DISTRICT ATTORNEY'S OFFICE PHILADELPHIA, PA. January 23rd, 1922 -Mr. Joseph A. Di Silvestro, 7th & Christian Sts., Philadelphia, Pa. "Dear Mr. Di Silvestro: I foci I must write and congratu late you upon the wonderful day you had yesterday. "Your introductory speech presen ting the Ambassador was a master piece of eloquence and feeling. Your modest attitude, when the tablet, not only of the Lodge, but of yourself was presented, made me feel that you were imbued with the desire to serve your people in every way pos sible, without a thought of recogni tion or personal regard. "Your Order did a great work yesterday, and put into operation, an Institution that will go on doing good long after you and I have passed away. I admire the way you hand led the entire matter. Very truly yours, George A. Welsh.
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