LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi defta Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 4 Si volle, fermissimamente sì volle l'Orfanotrofio dei "Figli d'ltalia" di Pennsylvania UNA MAGICA AIUOLA Come dalle spine i fiori, cosi' dal- ; la sventura le cose buone e belle e grandi: ab asperis ad astra. L'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia , di Pennsylvania, che, con cerimonia - solenne, si inaugurava il 22 del cor rente mese, in Concordville, Pa., sot to gli auspici e con l'intervento del l'Ambasciatore Italiano, S. E. il Se natore Rolandi-Ricci e di altre personalità' italiane ed ame ricane, sepna la più' no- ; bile, la più' luminosa conquista di quell'immensa famiglia di esuli, che si/e' imposto il vasto programma di riunire in unita' formidabile, sotto l'emblema del leone, tutti gli italiani sparsi oltre i confini della patria. Il progetto di una Pia Istituzione, che accogliesse sotto il suo tetto i bimbi derelitti dei "Figli d'ltalia", orbati anzitempo della soave carezza della mamma o della valida protezio ne paterna, era il pensiero costante che assillava le vigili menti di quei pochi benemeriti che, nella Pennsyl vania, han portato l'Ordine ad altez ze altrove appena sognate e risaliva a parecchi anni addietro. Ma la ' guerra mondiale dapprima, e subito S dopo, nel 1918, la terribile epidemia, ' non meno catastrofica della confla grazione, che dissemino' il terrore per tutto l'universo e geUo' nel lutto i innumerevoli famiglie dell'Ordine, ! per le quali il Fondo Unico Mortua- I rio poteva fornire soltanto aiuti f troppo inadeguati alla perdita, rimi ' sero sul tappeto il progetto che sem brava quasi abbandonato o che per Io meno sarebbe stato rimandato ad un'epoca remota. Si raddoppiarono, si moltiplicaro no, si centuplicarono le energie; si intensifico' il lavorio di propaganda; in una parola ti volle, fortissimnmen te si volle che l'Orfanotrofio sorges se, monumento d'italianita', ! n un pe riodi) brevissimo, tanto brevi, da su perare persino le più' ottimistiche ! previsioni degli iniziatori. Perche' e' innegabile, chi, qualche | anno addietro avesse affermato che, I noi gennaio del 1922, avremmo assi stito a questa festa della fratellan za e dell'amore, avrebbe provocato i un sorriso scettico negli ascoltatori, i Allora la possibilità' di un'inaugura | zione a breve scadenza appariva sic ' come un'ipotesi tanto ardita e tan to inrtrosimile che nessuno avrebbe issato di farvi assegnamento e veni va rtßuurdata come una di quelle tan te iniziative italiane, che, sbolliti i primi entusiasmi, smorzato il fuoco j di paglia che si accende al suo ini zio, sono destinate a naufragare nel mare magnum dell'obblio. In altri termini, ai nostri occhi, agli occhi di tutti i Figli d'ltalia della Pennsylvania, l'istituzione del Pio Ricovero appariva come uno di quei fenomeni che gli indagatori del le verità' naturali designano col nome di miraggio. Non ho mai assistito al fenomeno, ma posso esattamente rappresentar melo: In lontananza, tra la sabbia del deserto, improvvisamente, agli oc chi desiosi di verde, ed alle labbra bramose di acqua, appare una picco ! la aiuola di verzura, traversata ed inondata da rivi cristallini. Le gam be sono ali, la via e' presto percor sa, il desiderio precipita. Arrivano, ma la sabbia continua davanti, din [ torno, nel vento, come una maledi [ zione, implacabile !... I Purtuttavia per l'Orfanotrofio dei ■Figli d'ltalia non può' dirsi la stes- Isa cosa e quel che si temeva dovesse eternamente un pio deside ; rio, e' divenuto oggi una realta' vi va e smagliante. Non fantastica oasi fuggente, che compare e scompare di nanzi all'occhio stanco del viandante affaticato, ma una magica aiuola, ben auspicata gemma della solitudi ne, ove sorge un superbo edificio, protetto dall'ombra amica delle pian te. Di fronte al fatto assolutamente nuovo negli annali di tutte le Colonie italiane d'America, levasi da per o gni «love un inno di ammirazione e di affetto all'opra gagliarda e fe conda di coloro che, a costo persino del personale interesse, tutta la loro energia concentrarono allo scopo u ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER "Kntered as second-class matter Aprii 19. 1918. at the post wflice at Philadelphia, Pa.. under the Act of March 3, 1879". eeeoeosoeoseoooeeeosooso^ 8 IL TELEGRAMMA DI S. E. X ; 8 L'AMBASCIATORE AL RE fi 18 D'ITALIA 0 ,Jj Eccellenza Generale Cittadini 8 J V Quirinale, Roma X ; 8 Prego V. E. di portare a no- fi i S tizia di Sua Maestà' il Re che O x oggi in Concordville fu inavgu- 8 Q rato alla presenza delle autorità' X Q americane di Pennsylvania un tj q Orfanotrofio capace di arco- S V gliere cento orfanelli italiani e A 6 completamente arredato a taic x j H scopo. La iniziatica ed oygi il D Ifi compimento di questa insigne o- 8 1 0 pera di civile peta' e' merito to- fi j b tale dell'Ordine Figli d'ltalia in fi jfi Pennsylvania i quali a tutte lo- 8 |fi ro spese lo acquistarono, lo ar- 8 Q redarono e ne assicurarono il x 10 funzionamento. Assieme alla * fi inaugurazione dell'Orfanotrofio Q 18 inauguravano pure un busto a 8 0 Dante. I Figli d'ltalia acclama- x A vano alla Maestà' del nostro Re fi jfi ed a Lui inviavano i scusi della 8 8 loro devozione come a chi fu il § o primo soldato ed e' il pi-imo cit- S A tadino della nostra Patria. Le fi jfi autorità.' americane chiesero fos- n ! 8 se associata a quella degli ita- fi X liani la espressione reverente 0 fi della loro ammirazione per il Rr R |8 d'ltalia. Ossequi. fi 8 Phila., Pa., 22 gemi., 1922 fi 8 Fto. ROLANDI-RICCI 8 il k «oooooooseoosoooooaoKa». ■ —. CAV- UFF. LUIGI SILLITTI Regio Console Italiano in Filadelfia manitario di asciupare le lagrime degli orfani: ma fino a ieri... quan te insidie, quante opposizioni, quanta maldicerza!... Persino tra le file dell'Ordine, una esigua schiera di minuscoli barba i Gianni ostacolava con tutti i mezzi, ; anche i più' illeciti, la realizzazione : del sogno dei bueni, col pretesto che il mantenimento dell'Orfanotrofio im portava un dispendio troppo grave per la Famiglia che se ne assumeva 11 carico. Per fortuna si corse subito ai ripa ri, usando rimedi energici che estir parono la piaga dalle più* profonde radici e con questo mezzo gli uccel larci di malaugurio furon messi a tacere. Ma e' doloroso, e' deplorevole che anche oggi, vi sono di quelli che, o per fidamente sobillati o perche' ostinati in un'idea errata, persistono nel ritene re che l'Orfanotrofio regnerà' una lun ga tappa nello sviluppo dell'Ordine. L'inaugurazione del 22 gennaio ci piace ripeterlo costituisce uno dei più' grandi avvenimenti delle Colo nie; indubbiamente il più' grande av venimento della nostra Famiglia e tale da fare oggetto di invidia. Ma se anche ciò' non fosse esat tamente vero, la fondazione del no stro Istituto sarebbe un po' come la guerra. Finche' non la si dichiari, o gni cittadino ha il diritto di discu terla e magari di ostacolarla; ma, ■ippena rotti gli indugi, tutti i cit tadini I tanno il sacro dovere di con correre alla vittoria; se no vengono chiama 1 disfattisti ed in certi casi accusat l anche di tradimento. Ma Cacciamo voti che anche gli odierni oppositori rinsaviranno. Sul cortile, davanti all'edificio, per iniziativa di questo giornale, e' stato collocato il busto di Dante. Auguriamoci che lo spirito del Gran de alefigi di continuo attorno a quel sacro «recinto e che la figura penso sa ed austera del Nume tutelare tra- WITH THE LARGEST CIRCULATION AVAINITI SEMPRE, COfM L.A FIACCOLA I (SI F»UGNO PHI LA DELPHI A, PA., SABA 10, 28 GENNAIO, 1922 SUA ECCELLENZA IL SENATORE VITTORIO ROLANDI-RICCI Ambasciatole di Sua Maestà' il Re d' Italia a Washington sfonda una parte della sua aureola filantropica Istituzione in guisa ?he anche questa si perpetui nei se La giornata memorabile Verso Filadelfia Giornata primaverile. Il treno si snoda per la campagna ondulata del New Jersey allargando i suoi polmo ni d'acciaio ad un fischio acuto ed i terato. Qua e la', per la pianura, fra irli alberi privi di foglie, casette ci settuole; talvolta chiari paesétti ri denti sull'acque. Dapertutto un trion fo di sole. Nel treno, sia sul sedile posteriore che su quello anteriore, due coppie tilaho un perfetto amore mattutino a... 70 miglia l'ora. Ecco uno spet tacolo che non m'aggrada: l'arte dell'accendi-moccoli internazionali la affido, perciò', ad un vecchio che, seduto dall'altro lato, finge di leg gere le vicende della morte del papa, per non troppo interessarsi allo spet tacolo di vita erotica che si svolge, talvolta con atteggiamenti troppo ar diti, sotto i nostri occhi, e... passo all'altro carrozzone, j Gesticolamenti di mani fra fila di teste immobili Devono essere ita 'iani e non mi sbaglio. E' proprio il Segretario Supremo Archivista, Con te Bill), dal viso di diplomatico, che parla non solo con la bocca, ma.... con la testa e le mani col Supremo ■ Curatore lacheri il cui impassibile *iso inglese mi rammenta quello di j Sherlock Holmes. Tema della conver sazione: l'Orfanotrofio di Concord j ville ed il turbine di attività' uma na che risponde al nome di Giuseppe Di Silvestro. In fondo al medesimo carrozzone altri gesticolamenti e voci vivaci : I taliani anch'essi, cioè' Figli d'ltalia, che discutono pure dell'Orfanotrofio alla di cui inaugurazione vanno ad j assistere. Ecco dunque la nota del giorno, i nota di gioia e di orgoglio, nota vi brante d'italianita' che dovrà' regna re, suprema, nei nostri cuori durante questa giornata memorabile. Ma oramai abbiamo attraversato il fiume Delaware, sacro all'epopea wa shingloniand, e di già', sull'orizzonte eoli, vivificata dalla scintilla del C nio immortale. Un "Figlio d'ltalia" d'opale, si profila la gigantesca sta tua di William Penn, che, sull'alto campanile della City Hall di Phila ilplj hia, par che faccia da eterna sentinella all'immensa citta'. Siamo Ritinti. L'arrivo dell'Ambasciatore L'ampia tettoia della Stazione e' piena di echi sonori. Già' molte een-1 tinaia di Figli d'ltalia sono in atte sa dell'Ambasciatore. Dapertutto sa luti, esclamazioni di meraviglia, vi gorose strette di mani. Qui <■ la', fra la folla, bandierine italiane. Una musica, la D'Annunzio Band, intuo na un marziale "passo doppio" a b~uzzese. Accorrere di genti cosmopo lite dovunque: visi conosciuti fra la j folla, amici che ti incontrano dopo ! tanti anni, visi visti chi sa dove e chi sa quando, ma certo lontano, nel passato. Par che si rivivano i ricor di. Par che tutto l'Ordine si sia da to convegno sotto questa tettoia do ve le note musicali s'accrescono simi- ' li al tuono. Oh, chi si vedt ! Jerry, il caro, i! buono, il bravo Jerry Barbarisi di U niontown, col suo eterno sorriso, chi | si rimorchia il Sindaco del suo pae se, Mr. William H. Smart ed il Si gnor Walker A. Garder, assistente tesoriere dello Stato. "Sai, mi dice ■ferry, ho con me la solita mia prov vista... proibizionista, you know". Ammiccamenti d'occhi' eloquenti ed una stretta di mano • promettitrice, j you know. Altri visi: il nostro papa', Dottor Sellaro, ch'e' tutto un poema ambu- ' lante di sorrisi; l'avvocato Modica, Grande Segretario di New York, il di cui nervoso tic facciale e' più' ee ' citato che mai. Una faccia di luna piena fra la folla: il fratello. Zaffi , ro. Un raggio di bellezza: il profilo delicato d'una sorella nell'Ordine, sot- I to un cappellino rosso. Baleni d'en . tusiasmo e sguardi di fuoco: gli oc : chi di un'altra sorella dalle forme il lipiD mio li ' Genitrice ti s E. ilttìie Maura Rolatidi-Rìcci !» Piti .-.tale Flaminio interno (ì Ninna, Itala Inaugurandosi domenica 22 Orfanotrofio Figli d'ltalia /ire senta dilcttisxir.,o Suo Vittorino illustre beneaniato Rappresen tante Governo assemblea dette mi gradito incarico mandare o n'aggi fervidi auguri lunga vita vern rata. Genitrice di <'olili che srppesi ineritale affettuosa illi mitata devozione Italiani di A rtterica Cav. A. Giuseppe Pi Silvestro Grande Venerabile giunoniche. Sfilano alcuni Grandi Venerabili: Milio del Maryland dal viso apostolico; Ajello del Rhode Island che m'asserisce, pien di fie rezza, aver avuto un suo antenato (che partecipo' con Napoleone alla campagna di Russia) oriundo abruz zese . Ed a proposito degli Abruzzi: ec co avanzarsi Baccellieri il simpatico ne, e Silvagni l'artista, e Perfilia, il piccolo ed infaticabile Perfilia, che si moltiplica fra la folla come un furetto. Marcia reale lontano sotto la tet toia. Accorrere di poliziotti. Ondate di folla. Seoppii di applausi. Giu seppe Di Silvestro, gesticolante, mo re solito, come un energumeno. Lo Ambasciatore che s'avanza con gran i ili scappellate. Un formidabile "Vi ; va l'ltalia!" che gli echi della tettoia : moltiplicano all'infinito. Sguardo at ; lonito degli Americani presenti. Vi cino a me, un vecchio, con una ban dierina 'italiana all'occhiello, che i piange di commozione. Ci river j siamo ad un cancello su cui v'e' la scritta "Special trmin - Sons of Ita ly". Una fiumana immensa. Si par. te. Sua Eccellenza ern stato incontrato alla stazione dei West Philadelphia dal segretario del Sindaco Durrell Shuster, dal Regio Console Cav. Uff. Luigi Sillitti, dal Regio Vice Console Cav. Guido Di Vincenzo, dal Grande Venerabile Cav. A. Giuseppa Di Silvestro, dal Dr. John Louis MCOOCOOCOOCOWCOOWKOOOO jj LA RISPOSTA DEL RE jj| fi Roma, 25 genti., 1922. X X 5. E. Ambasciatore 0 B Rolandi-Ricci O 1109 Tasktr Street X fi PhUadelphia, Pa. v j X Compiacciami vivamente bene- 8 B fica istituzione sorta Concordici- A §h per ci,'ile solidarietà' italiani X Pennsylvania e ringrazio di cito- 5 X re connazionali autorità' asso- U 9 eia te cortese manifestazione. 8 0 V* Q Vittorio Emanuele fi 8 S «9995050068506090C05000000 Haney, Presidente della Central High School, dall'On. Harry Trainer, dal signor Joseph C. Trainer e da altri. L'Ambasciatore, che era accompagna lo dal suo Segretario privato Coram. l'rof. Vittorio Kalorsi e dal Comm. (ìuido Budelli partiva, con i prelodati signori, alla volta di Concord \ ilìe sull'automobile del Sindaco, se guito da un lungo corteo di altre au tomobili in alcune delle quali scorgem mo il Dr. Nicola Pernice, medico del Consolato, con la sua intellettuale si gnora, il signor Adalberto Caporale e signora, Henry Di Berardino e signo ra, avv. Thomas S. Russo e signora, Dr. G. Titomanlio e signora Kosa con i figli e la nuora ed i Dri. co- Dr. JOHN LOUIS HANEY Presidenti della Central High School niugi Andrea e Concetta Lippi. Verso Concordville Questo nostro treno "special" pur 1 he non sia restato immune dal ner vosismo che pervade le persone e le ce se. Lo dimostra correndo per le col 'ine pennsylvaniche talora a scatti improvvisi di velocita' pazzesca, tal'altra a passo lenlu e pacifico di pachiderma filosofico. Commozione fra le file: si scorge un cappellaccio nero alla Cavallotti i poi un pizzo alla moschettiere: Uro rato, dall'atteggiamento di sovrani! Ira i suoi sudditi. Gioia o canti dovunque. Miscuglio di dialetti. Tutta l'ltalia e' rappre sentata in questo treno che si affati la per convalli graziose, qua e la' ancora picchiettate di verde. I cani hi sorridono al cielo su cui nuvolet bianche ricamano dei merletti fan ' astici. Attraversiamo stazioncelle appiattate a colline boscose, dai nomi strani, per esempio: Wawa. Qualcu no legge questo nome "nana", a voce alta, ed a me par di sentire il mia j.rolio d'un gatto. Meno male che il nostro Orfanotrofio sorge in una lo i alita' dal nome magnificamente u mano: Concordville, villaggio della Concordia... Bello, eh? Sembra un augurio!*... Accanto a me il Capitano Ciam maichella, Grande Segretario Archi vista del New Jersey, ha sturato la ua miniera di barzellette che . per lui sono come le ciliege: l'una tira l'altra. Nemmeno la visione melanconica di due cimiteri può' riuscire ad inter rompere la sua inesauribile vena spi ritosa. Ha appena finito di raccon tare la storia d'un pappagallo biric chino che arriviamo. Concordville! U na chiostra di colline grigie; nessu na casa all'intorno. Pozzanghere at torno alla stazioncella scricchiolan te. Ahi, si comincia male! Ci arrampichiamo su per una col lina. L'aria e' frizzante e lo stoma f a quel che devi, avvenga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.0€ UNA COPIA 3 SOLDI 00 vuoto. Qualcuno irrida: alla baio ' netta! E, quasi contemporaneamente, di lontano s'odono degli spari l9 colpi di cannone improvvisato per sa lutare Sua Eccellenza sotto la di rezione dei cannonieri Lucerà e Gai di, della Loggia Terra Irredenta giacche' l'Orfanotrofio attira, poi u na campanella dalla vocina esile che ci chiama, ci chioma; poi la marcia reale,suonata dalla Banda di Coates ville, che aveva accompagnate le log ge Mameli, di quella citta', e la Bac i celli di West Chester ; TAmbasotarore I dev'essere arrivato. Guidati dal |la vocina della campanella ci arn- I viamo anche noi, coperti di fango Miserie, queste, a cui non badiamo, perche' l'Orfanotrofio attira i nostri sguardi. Vi entriamo con un senso di venerazione, come in un santuario. Ed infatti esso e' il san tuario dei nostri sogni realizzati, del le speranze accarezzate. Guidati da Baccellieri, che ci fa da autometon te ciceroniano, ammiriamo i dormi- i lettini, le stanze, varie, l'aula scolastica, ed alla fantasia commos sa ci par già' di scorgere i bimbi de relitti dormire il loro sonno innocen te sui lettini bianchi, protetti dalla nostra grande famiglia, e preparar si ulle battaglie della vita sotto l'c gida della nostra Istituzione. Tutto ben messo, ben fatto, ben or dinato. "Il mio sogno! il mio sogno!" dice con voce tremula papa' Sellaro. Giù' tuona la voce di Giuseppe Di Silvestro che c'invita ad assistere alla inaugurazione del busto a Dan te. Bisogna übbidire, altrimenti guai! E tutti si precipitano per le scale, si riversano all'aperto. E di nuovo la campanella, con la sua vocina esile, ci chiama, ci chiama... La cerimonia d'inaugurazione La folla e' cresciuta. Son venuti da vicino e da lontano. Ecco Palle ria, Grande Venerabile del New Jer sey, solenne ed impenetrabile come un monumento germanico. Mi sento stringere su una pancia a tamburo e sul viso sento il tocco eccitante di due baffettini uso spazzolino da den ti: e' il Cav. Albanese, bello, chiat to e rubicondo. In un angolo lo sfol gorio di due occhi neri, larghi e pen sosi: la Signorina Di Silvestro. Sul mare di teste scoperte, spicca quella calva, rotonda e lucente di Costan tino Costantini armato del suo for midabile lapis da reporter. Ma già' Antonio Di Silvestro, il fi glio del Grande Venerabile e direttore •li questo giornale, assiste la piccola Italia Ruggeri, figlia del signor Giu seppe Buggeri, venerabile della log gia Regnati, nella scoperta de\ busto a Dante opera e -1 simia dello scultore Ruotolo e la figura austera dell'Altissimo Poeta, eoi capo rivolto dalla parte dell'Or fanotrofio come se già' vi scorges se quei bimbi ch'egli ammonirà' ed i spirera', per la via del bene, si pro fila fra le teste. Parla Di Silvestro. Sul palco, eret to di fronte al busto dantesco, la sua figura sorge come quella d'un aposto lo. E da apostolo del bene, parla. Egli, sarcasticamente, inco mincia col ricordare che si era atte nuto minutamente alle raccomanda zioni che gli fece S. E. l'Ambascia tore al banchetto datosi in Suo onore la sera del 4 Luglio al Fort Pitt Ho tel di Pittsburgh, Pa. Sua Eccellen za mi disse in quell'occasione: "Amico Di Silvestro, quando verro' ad inaugurare l'Orfanotrofio Figli d'lta lia in Concordville, Pa., se ti verrà' in mente di erigere un palco, fa che esso sia resistente perche' io credo alla so lidità' del legno e non al'e noci che qualche volta stritolo". "Eccellenza", continuo' il Di Silvestro, "qui non vi sono ne' le streghe, ne' le noci di Be nevento e potete essere sicuro che que sto palco di modeste proporzioni resi sterà' al nostro peso, perche' in mezzo a noi non vi sono persone equivoche." Giuseppe Di Silvestro legge poi que sto brano di una lettera del signor Raffaele Carone, segretario di finanza della Loggia Ufficiali Bersaglieri dì Willamsport, Pa., datata il 17 corren te mese: "Caro Poppino, Partenze da Philadelphia Vine Street Pier, r - - -m AMERICA 2 Febbraio AMERICA 18 Marzo TAORMINA 22 Aprile AMERICA 4 Maggio AMERICA 22 Giugno
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