La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, January 28, 1922, Page 2, Image 2

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H MA u l'inni!
ROVAI. ITALI AN SMBASSY
WASHINGTON, D. C.
22 gennaio 1922.
Desidero congratularmi viva
mente r<m Lei ed a mezzo Suo
con tutti i Fratelli dell'Ordine
dei Figli d'ltalia dello Stato di
Pennsylvania per la magnifica o
j>era di beneficenza che ho avu
to il piacere di inaugurare ieri.
Ella, Egregio Cavaliere, ed i
Suoi Fratelli dclVOrdire liai.no
stabilita veramente la pietra mi
liare del cammino che io credo
la bella istituzione italiana in
America dovrebbe percorrere se
desidera veramente rimanere fe
dele a quei grandi ideali di fra
ternità' e di carità' nazionale
cui si ispirarono i suoi fondato
ri.
Voglia a mio nome ringraziare
lutti i Fratelli c le gentili sorel
le dell'Ordine dei Figli d'ltalia
della Pennsylvania che conven
nero ieri a Concordrillr per l'i
naupurazione dell'Orfanotrofio e
del busto a Dante; e dica loro
che io sono veramente orgoglio
so della bella prora di disciplina
e di cai-ita' che la fondazione del-
TOrfanotrofio rappresenta.
Con i migliori auguri di sem
pre crescente successo a Lei ed
alVOrdine benemerito dei Figli
d'ltalia, si abl/iu . m:c.
saluti.
Il R. Ambasciatore j
V. Rolandi-Ricei
lll.mo Signore
il Cae. Giuseppe Di Silvestro
I Grande Ven. O. F. d'l. di Penna.
Filadelfia.
"Non posso, pero', trascu
rare di rendervi i miei modesti, ma
sinceri ringraziamenti, nel giorno in
cui il vostro sogno, il frutto delle vo
stre immense fatiche, sta per diventa
re una realtà'. Domenica prossima.
22 gennaio 1922, la colonia italiana di
Pennsylvania registrerà" una pagina
di storia gloriosa e trionfale.
"Quel progetto che, anni or sono, e
ra oggetto di derisione, che sembrava
inattuabile, per cui i'ideatore fu tac
ciato di pazzia..." Infatti, soggiunge
subito il Di Silvestro, "la leggenda a
veva creato un pazzo che, mentre an
dava alla deriva, venne a sbattere in
questi edifici, qui egli rinvenne e ras
sereno' la sua mente, qui, oggi, Eccel
lenza, sorge l'Orfanotrofio dell'Ordine
«lei Figli d'ltalia di Pennsylvania al
quale va rivendicato l'onore e la gloria
d: arfffo creato. Qui e' il busto di
Dante 2 cui spirito aleggia ed alegge
rà' sempre in mezzo a noi e l'Orfano
trofio non e' che il monumento erette
alla Sua memoria". Prega in ul
timo l'Ambasciatore di accet
tarne la consegna in nome delle Colo
nie italiane di Pennsylvania quale
prova dell'immensa opera di bene, i
talianamente civile, che esse vanno
spiegando in America. "Al vostro ri
torno in patria, conclude Di Silve
stro, dite all'amata Italia che i suoi
figli all'estero vanno di nuove affer
mandosi con opere fattive e merito
rie, espressione di quello sprito ro
mano che fu simbolo di affermazio
ne civile e di gloria italiana".
L'Ambasciatore risponde con la
sua calda ed elegante parola, espri
mendo la sua ammirazione per Di Sil
vestro che, egli dice, "seppe, volle e
potè' conseguir l'opera propostasi".
Ringrazia l'Ordine il quale da' pro
va di vigorosa vitalità' specie con la
odierna opera di canta' civile, esem
pio egli dice da imitarsi, poi
che' sono queste le opere le quali de
vono sorgere, come pietre miliari,
sulla strada gloriosa che l'Ordine do
vrà' percorrere. L'Orfanotrofio sara'
scuola di virtù' civiche, e l'Ordine
Figli d'ltalia, il quale già' si e' reso
molto benemerito, lo sara' ancora di
più' quando con maggiore alacrità'
seguirà' l'esempio di oggi.
"Porterò' a S. M. il Re d'ltalia"
dice l'Ambasciatore, "l'espressione
del vostro omaggio sicuro che Sua
Maestà' si sentirà' orgoglioso d'ac
cettarlo". A nome del Governo d'l
talia porge le sue foiictazioni a Giu
seppe Di Silvestro per la superba
sua opera compiuta e rileva che, as
sociare il nome di Dante Alighieri al
l'inaugurazione dell'Orfanotrofio, e'
stata una felice ispirazione giacche'
tutto ciò' che e' buono, tutto ciò' che
e' grande e civile trova il suo per
fetto riscontro nella Divina Comme
dia dantesca. "Quando si dice Dan
te", esclama Sua Eccellenza, "si di
ce Italia, si dice gloria e civiltà' del
mondo!"
Segue il Dr. J. L. Haney, Presidente
della Central High School di Philadel
phìa, il quale pronunzia un discorso
in inglese brillantissimo per concet
ti e per forma, dicendosi onorato
dell'invito rivoltogli per parlare di
Dante in questa occasione, dell'Ali
ghieri che e' un esempio eterno alla
gioventù' ed il di cui spirito sara'
guida ai bimbi che nell'Orfanotrofio
troveranno ricovero.
Qualifica Dante quale "master
mind of ali ages", ed asserisce che
l'opera dantesca sara' fonte eterna
di ispirazione civile cu umana, il
lustra brevemente la vita di Dan .e t
chiama il Ghibellfri fuggiasco 'the
poet of ali times" tanto più' da am
mirarsi in quanto nell'accinge: si a
scrivere il capolavoro dell'arte [toeti
ea, la Divina Commedia, egli non
volle servirsi dei Latino, la lingua
dei dotti, ma insiste' nel voler mo
strare "ciò' che poteva la lingua
nostra", cioè' la lingua del popolo, l'l
taliano. Conclude asserendo che se si
possono stabilire dei paragoni fra O
roero della Grecia, Shaekspeare d'ln
ghilterra, Goethe della Germania,
qualsiasi paragone con Dante non
reggerebbe poiché' la figura dell'Ali
ghieri gig»nt~ggia su un livello su
periore .
Ad uno dei lati della base del bu
?to vi e' la dicitura: "Onoriamo l'Al
tissimo Poeta Gennaio 1922" Al
l'altro lato la scritta dello scultore
Ruotolo :
.1 Protezione degli Orfani Sorge j
il Nume della Stirpe Italiana Af- j
fermasi/me suprema dei Figli d'ltalia
di Pensilvania Il Grande Venerabi
le dello Stato Cav. A. Giuseppe Di j
Silvestro fondatore della prima
Logggia in Filadelfia dal nome d'l
talia immortale Lottando e vin
cendo con la "Libera Parola" per lo
,-plendore de L'ideale Per la gloria
della Patria.
Il fratello Antonio Filauri, Vene
rabile della vetusta Loggia Italia di
Philadelphia, parla a nome di tutte le
Loggie e di tutti i fratelli, esaltando
l'indefesso lavoro di Giuseppe Di Sii
vestro, materiato di sacrifici e di |
dolore, ed illustra la figura del Gran- i
de Venerabile dicendo che se il sogno
dell'Orfanotrofio si e' avverato, Io s.
deve esclusivamente alla volontà' fer
rea del Di Silvestro ed all'esempio in
citatore ch'egli costantemente ha da-t
to ai fratelli di Pennsylvania, suoi .
discepoli, che ne seguiranno sempre !
le orme.
Affinchè' i futuri Figli d'ltalia co
noscano da chi parti' quest'esempio
di alte virtù' civili, le Logge del
lo Stato offrono una targa di bron
zo da conservarci nell'Orfanotrofio.
La targa, fra un coro di applausi.
IL BANCHETTO
L'ampia sala ginnastica dell'Orfa
nctrofio e' gremita di gen
te. L'aria fresra ed ossigenata di
Concordville adisce maledettamente
sugli apparati digerenti ansiosi di
lavorare. E' tale la folla che moltis
rimi rimangono in piedi, e la circola
zione diventa difficile. Ma Di Slve
stro e' l'uomo delle situazioni: prega
coloro che non hanno prenotato i bi
glietti di uscire. Silenzio assoluto.
Nessuno si muove. Allora Di Silve
stro implora, strepita, schiamazza,
minaccia, da' il buon esempio, annun
zia cioè' che lui per il primo non
mangerà'. E. spettacolo mirabile,
molti Figli d'ltalia, fra i quali pa
recchi venuti da lontano, pur avendo
prenotato i biglietti, e molti avendoli
già' acquistati da tempo, si sacrifi
cano per gli altri; tanto può' la di
sciplina in Pennsylvania!
Presero posto alla tavola d'onore:
ryimm. Falorsi. Cav. Sillitti; Dottor
Stilare, ideatore dell'Ordine Figli d'l
talia; Cav. Uff. Frank A. Tra va ■
scio, presidente della Commissione
Orfanotrofio; Cav. Uff. Guide Di
Vincenzo; Senatore A. D. McDate;
i Giudici E. Bonnìwell e Samuel H.
Shull; Aw. E. Alt-ssandroni, Assi
stente District Attorney; Cav. N. Al
banese; Dott. N. Pernice e signora;
Dott. Andrea Lippi e Signora; Mrs.
Bonniwell; la Signora Maria Di Sil
vestro e figliuola signorina Rosalia;
Mrs. A. De Martire-Weber; Dottor
A. Cuhicciotti, E. Repetto, signora
Maria Spinelli, Prof. Howes, Cav. Uff
F. Tiscar, e parecchie altre persone.
Il pranzo, primo capolavoro culi
nari" delle cucine dell'Orfanotrofio,
viene servito inappuntabilmente dai
Fratelli Di Lullo. Graditissimi i Ca
lendari tascabili e profumati donati
dal Signor Nazareno Monticelli, che.
durante i discorsi, a mezzo del Gran
ale Venerabile, prometteva di aprire in
Banca, con $25 per ognuno, un depo
sito ti favore dei primi due orfani che
' verranno ricoverati. Esempio mirabile
c!i patriottismo e di umanità'. Ammi
i rarissimi il baritono Antonino
: Searduzio e!» «ignora Elvira Ca
valieri, moglie del pianista signor
Ferdinando Titomanlio, che. accom
pagnati al piano da questi, ci rega
larono dei splendidi pezzi d'opera,
nonché' Giacomino Falcone, il fan
| oiullo prodigio, di appena 10 anni,
{che, accompagnato dal padre signor
Domenico, dal quale ha avuto trasfu
sa l'arte dei suoni, mostro' una pre
coce maestria sul mandolino. Riusci
i tissimo il gruppo fotografico del ban
rhetto. preso dagli artisti dello Stu
dio Verna che, per quel giorno, ebbf
j l'incarico ufficiale dall'Ordine Figli
! d'ltalia.
I DISCORSI
Ma già' siamo ai discorsi.
Di Silvestro da' la parola al Dr.
Francesco Cubicciotti, il quale, ora
tore ufficiale, pronunzia uno splendi
do discorso.
"La prima pietra" egli dice "del
nostro edificio civile s'inaugura oggi.
I nostri fanciulli destituiti trove
; ranno ostello qui, dove impareranno
ad amare il prossimi) e la patria lon
tana. Sotto gli auspicii di Dante, es
si s'incammineranno per la via del
la virtù'. Sotto la guida di quel "sa
\io gentil che tutto seppe" essi non
•entiranno, grazie all'opera dei Figli
d'ltalia, quanto sappia "di sai Io pa
ne altrui" e quanto duro calle sia "lo
-cender e il salir per le altrui scale".
Dal Divino Poeta essi impareranno
the fatti non fur bruti ma, conside
rando la loro semenza, per seguir vir
tude e conoscenza. Si diffonde nel
concetto che l'esempio di Dante gui
derà* i bimbi sulli» via del bene c che
"gli sara' l'ispiratore, nei nostri cuo
ri, dell'amor di patria, nobile senti
mento dell'animo umano, innato some
; l'amore per la madre.
Passa quindi ad illustrare l'opera
molteplice dell'Ordine Figli d'ltalia,
la sua missione sociale nelle Colo
nie, ed illustra splendidamente la fi
gura morale di Giuseppe Di Silvestro
% iene scoperta dalla treenne Marghe- s
rita Cubicciotti, figlia del Dr. Danie !
le e Dottoressa Ida. Inoltre an- :
nunzia che la Loggia Re
snati. oltre alla contribuzione per la I
targa, ha voluto anche offrire una
corona di fiori e foglie d'alloro.
Di Silvestro, con frasi commosse e
gli occhi pieni di lagrime ringrazia
affermando che il lavoro compiuto
non v' solo opera sua "Se cosi'
fos>e stato, egli dice, non sarei riu
scito, date le lotte fattemi dai nemi- 1
ci interni ed esterni; ma il successo
ci arrise poiché' circondato e sorretta
dal prezioso appoggio di tutti ai qua
li in questo momento mando un com
mosso saluto".
E con questa nota di profonda
commozione la cerimonia finisce:
l'Orfanotrofio, oramai, e' un fatto
storico.
La targa, con nel centro il
ritratto in rilievo del Grande Ve j
nerabile porta questa scritta, dettata
ial signor Luigi Corona, Cassiere del
la Sons of Italy State Bank:
, Cav. Di Silvestro
< he con calda fede d» apostolo eoe
( era vita d'intelletto e d'amore vin
cendo la ritrosia dei pajidi l'oppo
sizione degli avversari auspice l'Or
dine Figli d'ltalia in Pennsylvania
questo monumento volle conforto
<lella sventura apoteosi del nome
[italiano in America.
Nel palco con S. E. l'Ambasciatore
! erano anche il giudice .!ohn Patterson,
l'On. Harry Trainer, Joseph C. Trai
ner, l'On. George A. Welsh, assistente
Procuratore distrettuale, l'avv. Joseph
P. Bartilucci ed altri.
che definisce baluardo e pioniere, I
trionfatore sulle insidie palesi ed oc
eulte, sputazzate anche oggi su un 1
giornale coloniale in nome e per con
tu di chi e' roso da bassa gelosia E'
felicissimo.
Parla i! Consoie
Sorge a parlare il Regio Consolo
Sillitti, pregato caldamente dal Di
Silvestro a rimanere il compagno del
l'Ordine nella lotta comune per la
rigenerazione coloniale. Il Cav. Sil
!itti una simpatica e distinta fi
gura di gentiluomo parla elegan
temente esaltando le idealità' dell'Or
dine, Pattivita', che qualifica nobile, j
dei Figli d'ltalia, si dichiara orgo
glioso di aver affidato l'Orfanotrofio, I
Finisce con una vibrante nota pa
triottica.
Discorsi in inglese
Ed eccoci ai primi discorsi in ingle
se. Uno e' pronunziato dal Prof. Mi
chele De Vitis, della sth avenue High
School di Pittsburgh, che esalta il
doppio evento odierno, cita il giù
dizio di Ruskin che qualifico' Dan
te pel più' grande maestro dell'uma
ni'a', riassume in sintesi felice l'ope
ra dantesca, chiude con un inno ala
to all'Ordine.
L'altro del giudice George Shull, di
Monroe County, che si diffonde ad
esaltare- l'opera compiuta per l'Ori a
notrotio e magnifica lo spirito di ca
rità' umanitaria che regna nell'animo
dell'ltaliano e che definisce "the sun
shine of ali our life".
il fondatore dell'Ordine
Sorge a parlare papa' Sellaro che
Di Silvestro chiama il "pazzo della
leggenda", come colui che concepì'
l'Orfanotrofio, ritenuto d'impossibile
attuazione.
Il Dr. Sellaro si dice orgoglioso,
superbo, di aver assistito al trionfo
di quest'oggi e si lagna soltanto di
non aver messo sulla carta, sedici an
ni or sono, il sogno che allora gli ac
carezzava la fantasia e gli commuo
veva l'anima, dicendo che, se l'aves
se fatto, oggi si constaterebbe che il
suo sogno, cosi' come avuto, si e'
realizzato. Rileva che, con l'avveni
mento di oggi, l'Ordine s'incammina
a passi di gigante per la sua seconda
fase di vita, fase ricca di opere fe
conde dopo la prima, laboriosissima,
di organizzazione e sviluppo nume
rico.
Il Dr. Sellaro parla pure a nome
di tutti i Grandi Venerabili presenti
verso cui Di Silvestro si scusa, es
sendo pressato da'la tirannia del tem
po, dovendo S. E. l'Ambasciatore
ripartire per Washingtjn.
Parla un nostro amico
Parla poi un grande amico degli
taliani, il giudice Bonniwell, manife
statosi tale dice Di Silvestro
specialmente durante il periodo belli
co, e che ri dichiara orgoglioso di a
ver potuto presienziare alla simpati
ca cerimonia odierna. Con frase fe
lice rileva che l'Orfanotrofio e' de
dicato al popolo d'America, poiché'
esso sara' la fucina dove si foggeran
no gli uomini del domani, fra i quali
<ii potrà' avere un novello Mazzini,
un altro Garibaldi, per la gloria del
l'America avvenire.
Il Presidente della Commissione
Orfanotrofio
Sorge a parlare il Cav. Uff. Tra
rascio, il quale, pur addolorassimo
per una sciagura che aveva colpito
giorni or sono la sua famiglia, e' con
noi perche' considera l'Ordine quale
parte della sua famiglia stessa. E
gli, presidente della Commissione Or
fanotrofio. si augura che fra due an-
MÌ, quando sara' chiamato a render
conto dell'opera sua, potrà' mostrare
•juanto bene l'istituzione avra' recato.
La parola ad un Senatore
Il Senatore Me Dado, della Contea
dove l'Orfanotrofio sorge, si dice
LA LIBERA PAROLA
pronto ad interessare la Legislatura
all'opera di beneficenza teste' inau
guratasi. Finisce dicendo che egli
può' comprendere perche' gl'ltaliani
compiono tali opere meritorie quan
do la sua mente si rivolge di nuove
alla gran storia d'ltalia.
Uno dei nostri
L'Assistente Procuratore Distret
tuale, Avv. Eugenio V. Alessandroni,
proponevasi di parlare in inglese ma.
egli dice, per un istinto naturale, ir
resistibile, e' forzato a parlare nella
lingua madre, l'italiano. Ricorda che
noi, meglio di ogni altro popolo, sen
tiamo e coltiviamo il dolce sentimento
dell'affetto e dell'amore. Rivendica
l'opera dell'Orfanotrofio non agli in
'.ellettuali ma agli umili lavoratori
iel braccio, alla massa degli operai
che col modesto soldino hanno sapu
'.o creare l'Orfanotrofio. Dice d'es
ser sicuro che noi non avremo biso
gno mai di chiedere aiuti alla legi
slatura statale, ma, anche se io fa
cessimo, noi chiederemmo dei soc
corsi senz'alcun sentimento di vergo
gna, poiché', proteggendo l'infanzia,
noi formeremo dei cittadini america
ni superiori a tutti quelli provenien
ti da altre razze.
Parla il sottoscritto
Come fulmine a ciel sereno, Di Sil
vestro invita a parlare il sottoscritto
che, non attendendosi la poco grata
sorpresa, laboriosamente spolpava u
na coscia di pollo. Ed il sottoscrit
to, dopo aver rilevato che gli oratori
che l'avevano preceduto avevano
splendidamente illustrato i lati molte
plici dell'avvenimento odierno, noto'
che si trovava presente al banchetto
lina donna, buona, una madre soave,
una consorte amorosa che, durante la
malattia di Giuseppe Di Silvestro,
minacciante di strappare all'adora
zione dei Figli d'ltalia il beneamato
loro capo ed il condottiero infatica
bile, era stata come una fonte di pe
renne ispirazione e di coraggio riani
matore; ed invita tutti ad esprimere
la profonda devozione dei Figli d'lta
lia per la donna gentile ch'era stata
come la loro madre: la signora Ma
ria Di Silvestro. Scoppio fragoroso
d'applausi, ovazione spontanea verso
la donna buona che ringrazia pian
gendo. Da S. E. l'Ambasciatore
all'ultimo commensale si alzano tutti
in piedi, e fanno una simpatica dimo
strazione alla buona signora.
La parola al sesso gentile
Di Silvestro invita, allora, a par
lare una rappresentante del sesso
gentile, dal profilo delicato come una
figurina del Rubens, la signora Spi
nelli, che ha percorso parecchie cen
tinaia di miglia per essere presente
alla festa, che. con parola ornata, si
dice orgogliosa di appartenere all'Or
dine ed esclama che i bimbi educati
nell'Orfanotrofio saranno degni Figli
d'ltalia perche' educati in una Isti
tuzione prettamente italiana.
Sorge un'altra esimia gentildonna,
la signora Bianchina Tedesco, una
gentile figura raffaelliana che recita
dei versi bellissimi per il Grande Ve
nerabile. Non avendoli presenti, li ri
porto in prosa :
"Illustrissimo Signor Cavaliere: Per
noi questo e' un giorno di contentezza
indimenticabile perche' vediamo con
cretati i vostri ideali e le vostre aspi
razioni per cui avete lavorato assidua
mente ed indefessamente, anche a de
trimento della vostra salute 1 Quello
che a principio sembrava un'utopia
pazzesca, un sogno di sognatori ed u
na visione di visionari oggi e' un fat
to compiuto. Questa segnalata vitto
' ria del nostro Ordine si deve tutta a
voi, alla vostra tenacia ed al vostro
insorpassabile amore verso il benesse
re dei nostri figliuoli, che in questi
locali troveranno un asilo, degno dei
vostri sforzi. I Figli d'ltalia hanne
assecondato le vostre altruistiche atti
vita' perche' le hanno riconosciute san
:e e degne del nostro Ordine. La no
bile schiera dei Figli d'ltalia vi stara
sempre a fianco in qualsiasi altra vo
stra impresa che miri ad innalzare il
nostro prestigio etico ed a beneficare
le nostre famiglie. Voi avete consa
■.rata tutta la vostra vita, tutta la vo
stra esistenza pel nostro Ordine e pei
nostro benessere, et noi,
di vero cuore, vi promettiamo la no
stra costante cooperazione e vi dicia
mo d'esservi eternamente riconoscenti'
Un uragano d'applausi saluta la gen
tilissima dicitrice..
Parla il Grande Segretario
Archivista
Infine, Di Silvestro dice di nor
Intere esimersi di chiamare, in que
sto giorno di coronamento dell'operi
comune, il suo fedele collaboratore
Alfredo Perfilia. Il quale non sa se
potrà' parlare essendo egli dice
digiuno da ieri sera, ma il Grandt
Venerabile gli ha insegnato di esse
re un militare, schiavo della disci
plina, ed egli obbedisce.
Manda un saluto fervido agli umi
li, agli oscuri, alla massa che ogg
Mono orgogliosi di poter mostrare l'o
pera loro al rappresentante del Go
verno patrio.
Essi sanno, aggiunge, che qualun
jue sara' la loro sorte in questa ter
ra d'esilio, i loro bimbi saranno ac
colti amorosamente nel loro Orfano
trofio. Vede in questo momento tut
ti i fratelli uniti come in una corren
te magnetica che reca il vibrante Io
ro entusiasmo ed i quali, anche as
senti, anche lontani, sono con noi pei
la fortuna dell'Ordine e per la glo
; ria d'ltalia. Manda ad essi il salu
to della riconoscenza e dice che l'Or
fanotrofio si e' fatto perche' essi li
hanno voluto, rimarra' perche* ess
|lo vorranno, pel trionfo delle cos<
■ buone e dell'Ordine. *
Si alza Sua Eccellenza
Nell'invitare S E. l'AmbasciatJ
rc, Giuseppe Di Silvestro anzitutto
gli presenta i primi frutti avutisi dal
terreno circondante l'Orfunotrfio, un
panierino di frutta fragranti. Dice
( ohe vorrà' manifestare con telegrum- j
ma all'adorata madre dell'Ambascia
(ore quanto pli Italiani d'America
apprezzino la sua opera. E' un de
siderio di tutti i convenuti al quale e
gli non può' esimersi Un altro te
i legramma prega S. E. l'Ambasciatore
perche' lo invìi a S. Maestà" il
Re d'ltalia Si associa il giudice
Sonniwell a nome della Società* Fi
gli della Rivoluzione di cui e' Presi- •
dente, dicendo che anche gli americani
nutrono viva indicibile ammirazione I
per l'augusto Sovrano che, durante |
l'immane guerra, volle intreccire le
sue alle modeste sorti del semplice ;
soldato d'ltalia.
Ed ancora una volta parla, affa
scinantemente, Rolandi-Ricci, che co
municherà' al Re d'ltalia la fervida
devozione degli italiani e l'affezione
degli Americani che si so
no ai primi associati. E' in mezzo
a noi con profonda emozione non so
lamente perche' ami d'essere a con
tatto con le masse immigrate, ma
; perche' oggi noi abbiamo dato una
prova che lo rende orgoglioso: del
la elevazione sociale che le masse,
vanno acquistando.
Alloiche' durante il pranzo il Dr.
' Sellaro gli raccontava che 17 anni or
sono egli ed il suo farmacista anda
vano peregrinando per le osterie do
ve si abbrutiva i! nostm immigrato,
egli pensava quanta virtù' dovette es
sere nei precursori e come Di Sil
vestro nei continuatori, per sem
pre più' rinforzare l'Ordine Figli
d'ltalia fino a far riconoscere dagli
americani la elevazione morale del
nostro popolo.
"Non sempre ci fu dato", egli ag- ;
giunge, "di essere orgogliosi delle no
s're masse all'estero; ora voi, con il
vostro lavoro, col vostro ingegno, an
date acquistando quella vetta ch'e'
in cima alle nostro aspirazioni, con
la cooperazione delle virtù' della ,
stirpe rese gentil: pel tributo appor
tatovi dalia donna italiana: esempio 1
lodevole, la signora Maria Di Silve- i
stro.
"Questa sera par che si siano adu
nati, nei locali dell'Orfanotrofio, tut- '
te le nostre energie morali.
"L'Orfanotrofio e' veramente ope
ra di carità' civile, continuatela! Fa
te si' che in esso si sviluppino Io
virtù' italiane, virtù' proprie della
nostra razza, fra cui l'amore del ri
sparmio, non considerato quale sen
timento sordido pecuniario, e gi
ganteggiante l'amore al lavoro,
il segreto de! nostro successo all'este
ro e che oggi jrli fa esclamare: con
nazionali, "l'Ambasciatore d'ltalia e'
orgoglioso di voi!"
Quando Sua Eccellenza, salito in
automobile, era per partire, i due can
nonieri delia Terra Irredenta, I.ucera
e Caldi, che avevano sparato anche,
allo scoprimento del busto a Dante, fe
cero partire altri colpi di cannone,
saluto di chiusura in nome della prò- j
pria loggia.
♦ * »
Siamo sulla via del ritorno, a not- !
te inoltrata. ,
Giù' per la collina intuoniamo l'ln
no dei Figli d'ltalia che s'eleva pel
cielo stellato, quasi italico.
Un fischio ed il treno si muove.
Ma prima che il fragore del convoglio
superi tutti gli altri rumori, mi
giunge ancora, da lontano, ancora
più' esile, più' flebile, il suono ar
gentino della campanina dell'Orfano
trofio che dalla collina ci manda un
ultimo saluto!...
New York, 22 gennaio 1922.
BALDO AQUILANO
A Wilmington, Osi.
L'automobile nella quale aveva pre
so posto S. E. l'Ambasciatore e le al
tre che seguivano con il Regio Con
sole, il Grande Venerabile e sua fa
miglia, il Dr. N. Pernice c signora,
:il Dr. Andrea Lippi e signora Dot
toressa Concetta, il Dr. Vaccari, e i
signori Eugenio Repetto e Nacrelli
presero il volo alla volta di Wilming
ton, alla cui stazione Sua Eccellenza,
con il suo seguito, saliva nel treno
delle ore 8.15 che doveva ricondurlo
a Washington.
Una nostra parola
A nome nostro e dell'Ordine dei
Figli d'ltalia di questo Stato ringra
ziamo tutti coloro che hanno parte
cipato alla bella festa d'italianita' e
gli altri che, per ragioni superiori al
la propria volontà', non sono potuti
intervenire. Non possiamo nominar
li tutti, perche' ci vorrebbero diversi
fogli cerne questi, e perche' non.ab
biamo sott'occhio neanche quelli delle
parecchie centinaia di persone che
presero parte al banchetto e le altre
centinaia che ne rimasero fuori.
Come dicevamo nel numero scorso,
incoraggiati dal buon tempo, sono
venuti rappresentanti di logge dalle
più' lontane parti di Pennsylvania,
come da Susquehanna, Pittsburgh,
New Kensington, Harrisburg, Brad
dock, Dunbar, Leeehburg, Vander
grift, Williamsport, Hazleton, Pitt
>ston, Scranton, Brownsville, Wash
ington, Brockwayville, Misceola Mills,
Old Forge, Uniontown, Scottdale e da
altri centri oltre che dai pae
si vicini, quali Norristown, Che
ster, Marcus Hook, West Chester,
A vendale, Coatesville, Bristol, Easton,
ecc. Le Logge di Philudelphia erano al
completo.
Erano rappresentate diverse Socie
tà' di M. S., oltre alla Federazione;
mancava pero* l'Ordine Indipendente,
v ciò' non ci fa meraviglia quando
si sa' che il Supremo Venerabile avv.
j I.icari, che e' pure socio dell'Ordine
regolare, nel comizio Podrecca tenu
tosi a Reading vomito' un po' di ba
va contro l'Orfanotrofio di Concord
ville e perciò', dice il "Morning Re
uublican" di Chester, Pa., del 23 cor
rente mese:
"One humorous point of the cere
monies was the presentation to His
Klxcellency of a box of lemons, a
loken in memory of those who oppos
sed the establishment of the orpha-
I nage."
Le Società* rappresentate, che noi
ricordiamo, sono: Roma Intangibile,
Fara San Martino, San Pietro Cele
jstino, Corte Americo Vespucci No.
| 34 F. of A., Barbieri Italiani, Young
Men's Columbus Association, Golgi
: Society, Donne Campagnesi, Unita di
Hoccascalegna, Cittadini Campagne
si, Sarti Italiani, Musicanti Italo- A
mericani, Panfilo Serafini, Cristofo
ro Colombo, Guglielmo Marconi di
Tacony, Italian Protective Society of
West Berlin, N. J. ed altre delle qua
li ci sfuggono i nomi.
Alme iene ridi
li e mmm
Una infinita' di lettere e telegram
mi sono stati ricevuti da noi e dal
l'Ordine, prima e dopo la inaugura
zione che cercheremo di pubblicare In
settimana ventura. Oggi ne diamo
qualcuna :
"LOGGIA FRANCESCO CRISPI,
N. 335, O. F. d'l.
Utica, N. Y., 23 Genn., 1922
"Egregio Oav. Gius. Di Silvestro
Grande Ven. della Gr. Loggia di Pa.
Philadelphia, Pa.
"Egregio Fratello,
"Pregiomi manifestarle, che questa
sera la nostra Loggia Francesco Cri
spi, No. 335, in seduta Ordinaria, ad
unanimità' di voto l'ha acclamata
Vero Assertore delle finalità' umane
e pietose della nostra Istituzione.
Ella, lavorando tenacemente, con
la cooperazione dei fratelli, affron
tando difficolta' non poche, vide co
ronata ieri la sua opera. Col nome
dell'Altissimo Poeta un Orfanotrofio
attesta la fermezza che caratterizza
i forti.
tradisca il nostro omaggio che ri
donda a gloria di chi l'ideo' e sosten
ne lotte per concretizzare l'opera pie
tosa e benefica, a vanto dei Figli d'l
talia della Pennsylvania di cui El
la e' stimato Grande Venerabile.
Fraternamente
Il Venerabile
Caatrese Marrone"
* * *
"Phila., Pa„ 23 Genn. 192!
'Cav. A. Joseph Di Silvestro
"Grande Venerabile dell'Ordine
i Figli d'ltalia delle Stato di Penna.
1626 So. Broad St., Phila., Pa.,
"Egregio Cavaliere:
"Come da promessa fattale, m
i, compiaccio unirle check di $50.00, d'i
1 commutarsi in deposito presso la Cas
sa Postale a favore dei primi due or
fani che verranno ammessi nell'Orfa
notrofio inaugurato ieri.
. "Mi torna oltremodo gradito signi
ficarle, che maggiore soddisfazione
non poteva procurarmi la mia parte
cipazione a tale evento. Splendida la
posizione, bellissimi i locali, tutte
. perfetto e rispondente allo scopo d
una si' nobile Istituzione; che merce
il suo vivo interessamento sorge al
fine ad onore e vanto del nome I
taliano.
"Rallegramenti sinceri e distinti
saluti.
dev.mo
Nazareno Monticelli'
• • •
A firma del Prof. V . Titolo, il
•'Norristown Daily Herald del 23 cor
rente, nella rubrica italiana che lui
dirige, pubblica:
"1 FIGLI D'ITALIA INAUGURANO
IL LORO ORFANOTROFIO
Concordville, 22. I Figli d'ltalin
oggi, hanno visto realizzato uno dei
loro puri ideali. L'orfanotrofio, che
accoglierà' tanti poveri orfanelli, e'
stato inaugurato e con esso e' stato
scoperto un busto del sommo Poeta
Dante che, vero simbolo d'italianità',
sara' monito perenne contro coloro
che non fanno o dimenticano la terra
d'origine.
Anima dell'Ordine dei Figli d'lta-
I MAoSillHoiffi
Phila., Pa., 25 Genti. 1922.
A Sua Eccellenza il Senatore
Onorevole Vittorio Rolandi-Ricci
Ambasciatore d'ltalia
Washington, D. C.
Eccellenza,
Ancor più' della soddisfazione
del dovere compiuto, ci e' giun
ta gradita la nobilissima lettera,
con la quale Ella ci conferma il
Suo alto apprezzamento per la e
rezione del nostro Orfanotrofio.
Il riconoscimento dell'opera
nostra, espresso da Lei, Illustre
c cosciente Rappresentante del
Governo d'ltalia, che ha saputo
intuire i bisogni, le tendenze e
le aspirazioni della massa immi
grata ed incoraggiare le iniziati',
ve tendenti alla elevazione d'essa
e il premio migliare a cui noi po
tessimo ambire, e ci fa dimenti,
care le amarezze provate e le lot
le sostenute per il trionfo della
nobile causa.
Co-me la nostra iniziativa mol
to si e' avvantaggiata dalle Sue
parola di incitamento e di spro
ne, cosi' i benevoli sentimenti e
spressi nella Sua recente comu
nicazione ci saranno di guida
nell'espletamento della nostra
missione, che non crediamo com
piuta, e alla quale continueremo
a dedica>•< le nostre modeste for
se, nell'interesse dei fratelli im
migrati e per il prestigio della
Patria nostra diletta.
Con i più' fervidi ringrazia- i
menti per avere assicurato so- \
tenuità' e prestigio alla festa del
t'Ordirle merce' la Sua presen
za e l autorevole e smagliante I
parola, gradisca, Eccellenza, i I
sentimenti della vostra più' al- |
ta deferente devozione.
Per il Grande Concilio:
Il Grande Venerabile
A. Giuseppe Di Silvestro
Il Grande Segr. Archivista
Alfredo Perfilia
lia nello Stato della Pennsylvania e'
il Cav. Giuseppe Di Silvestro, il qua
le, oggi, deve sentire la grande soddi
sfazione del dovere compiuto, e la
gioia dell'ideale raggiunto.
Il R. Ambasciatore Vittorio Rolan
di-Ricci ed il console Cav. Sillitti e
rano la' per attestare il plauso del go
verno d'ltalia; i numerosi rappresen
tanti di lo'.'ge e di associazioni, gli
innumerevoli italiani vi stavano come
prova evident > che le buone opere fi
niscono sempre per essere ammirate.
Un attestato di stima meritano, quin- j
di, tutti costoro che l'unione degli ita- >
liani cementano per il ricordo della ter
ra natia e per il rispetto della ioro
seconda patria, l'America".
Per MÌIIÉ opinai
In questa, come nelle altre circo- i
stanze precedenti, quando si e' tratta- !
to di manifestazioni collettive, in I
qualsiasi iniziativa partita dall'Ordine |
Figli d'ltalia, sono stati, da esso invi- I
tali lutti i nostri connazionali, senza £
tener conto del loro colore politico re- I
ligioso o altrimenti settario. Questa!
volta per speciale desiderio del Grnrfl
de Venerabile, alla Federazioikß
della quale e' presidente il Comm. C fi
C. A. Baldi ed all'Ordine Indipenden-1
te dei Figli d'ltalia son stati mandai 1
inviti speciali, differenti da quel-I
li diramati alle altre Istituzioni. Co-I
si' pure per l'Opinione, la quale inve-1
ce, ha pubblicato di non aver ricevu-|
to l'invito. Il Grande Segretario Ar-I
chivista dell'Ordine dei Figli d'ltalia
cosi' ha scritto a quel giornale:
* ♦ *
"Phila., Pa., 25 Genn. 1922.
"Cotnm. C. C. A. Baldi
i Direttore Giornale "L'Opininnp"
928 So. Bth Street
Philadelphia, Pa.
"Ill.mo Sig. Direttore,
"Neil' "Opinione" di ieri, parlando- j
si della inaugurazione dell'Orfanotro- !
fio dei Figli d'ltalia della Pennsylva-1
nia, si dice che il giornale "n<m «' I
stato informato ne' invitato diretta- |
■nente dal Grande Concilio", e si de- a
plora "lo scortesissimo modo di prò- j
cedere."
Il rimprovero sarebbe giusto, se il j
fatto fosse vero. Ma invece all' "Opi- '
nione", come ad altri giornali, l'invi- j
to fu esteso regolarmente, con la se-1
guente lettera in data del 4 gennaio:
"Ill.mo Sig. Direttore,
"Qui acclusa Le rimetto copia d'un»
"circolare inviata a tutte le Associa- ;
"zioni locali, e di essa La prego di j
"dar notizia anche nel Suo giornale
"Le rivolgo poi formale invito per
"che* voglia presenziare alla inaugu-1
"razione dell'Orfanotrofio, e nella fi-j
"ducia del Suo intervento, distinta-)
"mente La saluto, dev.mo,
"Alfredo Perfilia,
"Gr. Segr. ArcK."
"Che questa lettera sia arrivata 8 .
destinazione e' certo, perche' 1' "Opi
nione" gentilmente pubblicava la cir
colare in essa contenuta diretta alle
Associazioni locali.
"Se poi il secondo periodo della
lettera, con cui si fa al giornale for- {
naie invito di presenziare alla tua""
aerazione dell'Orfanotrofio, e si agi
giunge di aver fid,ucia del Suo in ter
eento e' sfuggito all'attenzione dell*
redazione, ciò' non e' da attribuirsi <
nostra colpa.
"Ciò' posto, La prego voler retti!
ficare l'apprezzamento fatto a cariai
ili questo Grande Concilio, perche' <W|
tutto immeritato.
Con osservanza, dev.mo,
Alfredo Perfilia, I
Gr. Segr. A re* jg "DISTRICT ATTORNEY'S
OFFICE
PHILADELPHIA, PA.
January 23rd, 1922
-Mr. Joseph A. Di Silvestro,
7th & Christian Sts.,
Philadelphia, Pa.
"Dear Mr. Di Silvestro:
I foci I must write and congratu
late you upon the wonderful day you
had yesterday.
"Your introductory speech presen
ting the Ambassador was a master
piece of eloquence and feeling. Your
modest attitude, when the tablet, not
only of the Lodge, but of yourself
was presented, made me feel that
you were imbued with the desire to
serve your people in every way pos
sible, without a thought of recogni
tion or personal regard.
"Your Order did a great work
yesterday, and put into operation, an
Institution that will go on doing good
long after you and I have passed
away. I admire the way you hand
led the entire matter.
Very truly yours,
George A. Welsh.