-ML,SHM DISTRIBUTED * EDO EBEHIT N„ AUTHORISED RV THE ACT OF OCTOBER 1,17. ON Ali AT THE POST-OEriCE OK HUUi, EA., BT ORDER 0 E THE PRESIDENT, A. S. - POSTMASTER 0E„ ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER •Entered as second-class matter April 19. 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3,1879". WITH THE LARGEST CIRCULATION LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 51 LA PAROLA DI D'ANNUNZIO sulla Conferenza di Washington IV. BRESCIA 18. 11 commodoro Perry continua a sorridere, abbassando lievemente l'an golo della bocca cli'e' come dentella ta dall'uso costante della pipa di ra dica intagliata col coltello. Nell'al tro mondo, cjuello simbolico, egl mantiene una specie di spavalderia da quel perfetto marinaio ch'egli e ra. Non ha abbandonato l'abitudi ne di mantenersi verticale perche' il centro della sua gravita' assicuri li na solida base ai -noi ben piantati piedi. J1 commodoro sta eretto sulle sue gambe come se troneggiasse sul inul te della sua buona nave "Susquchan na'\ Invero egli non mostra alcuna traccia di quella intempestiva gotta che fu il suo passaporto per l'altro mondo. Anzi il suo sorriso si muta in un ghigno sardonico al vago so spetto che la gotta diplomatica non condanni all'immobilita' la Confc renza di Washington. Sorridendo il commodoro Perry dice : "Permettetemi d'intervenire, seb bene non sia stato convocato da rego lare invito presidenziale. "Or sono settantanni lasciai nelle acque della Baia di Yedo, di fronte ad Uragn, un gavitello da scandaglio. Noi marinai diciamo che un gavitel lo "guarda" quando galleggia. Eb bene il mio gavitello ha guardato e guarda ancora. Non dubito elio i miei connazionali siano meglio in formati di me, ma la conferenza si presta a confondere 1" idee anche nelle teste pili' sane. "Quando, il 7 luglio 1833 gettai ■fMTWftì' dinanzi ari" f raga-avevo sul la mia fregala due batterie, una ■• ■■■ perta e l'altra coperta. Ma avevo due altre batterie, ancora più' efficaci. Una era una batteria di idee chiare e l'altra lina batteria di retta Inul na volontu'. Entrambe erano »! ! tutto scoperte. "Il mio cuoco pure aveva i suoi segreti e neppure il >uo più' caro sguattero riusciva a strappargliene une. La emina della conferenza e' circondata da spugnatori di ogni pae se e qualità', ma e' pur vero che i suoi segreti sono impenetrabili. "Intanto vi assicuro che tutti i topi sui tetti nipponici ridono. .Se condo un proverbio di quel paese, aquando l'uomo bianco fa profezie sull'avvenire del Giappone od espri me dei pensieri sull'anima del Gip pone i giaziosi rosicanti ridono'in , coro, incessantemente, sui t• 11i ili cartone. "I rappresentanti ufficiali del Mi kado invece, non ridono, non fanno ne' gesti ne' segni/ parlano solo ii puro necessario e consonano perpe tuamente i loro volti coinè le anti che maschere d'avorio e legno dorato. "11 Governatore di Urag:;. quan do tento' di mandarmi a Nagasaki I per trattare coi suoi regnanti, rima se impassibile al mio rifiuto. Non ebbi mai il piacere di veder muov vere un muscolo sul volto del princ'p pe Idzu. "E' stillo detto e ridetto che quando Hughes, con inattesa auda cia, propose la demolizione delle navi, tutte le marionette bianche sobbalzarono come se si fossero im provvisamente rotti i fili che !e reggevano, mentre le marionette gialle rimasero blandamente insensi bili come spade di ben temprato ac ciaio chiuse nelle loro guaine. "Fata immota manent". 11 desti no rimase immobile. Sebbene mi riconosca come uomo di umile sa pienza, rischio questa solenne cita zione nella speranza di accrescere la mia autorità' presso gl'illustri lumi nari venuti a pranzare nella capita le federale. "Destino: cioè' vitale necessita' di razza, forza di volontà', proposito di aggressione e di espansione; ed es- > e' inseparabile ed immutabile • 'ai piani del popolo segreto ch'ebbi ! o* nore di presentare alle lotte del mon cl°- . ~ , -, "Questa maschia venta deve es sere bene impressa ne' In mente d i popolo dalla bandiera stellata clic fi spira. e deve aspirare, all'egomonin mondiale. "Vi sono coloro che gridano: "L'Europa agli europei" e ve ne so no altri che rispondono: "L'Asia si gli asiatici". Qui non e' questione di giustizia, poiché la giustizia de\" ancora venire ali uomo. li ' 10 dell'Uomo si sacrifico' invano per stabilirla sulla terra. "Non e* questione di giustizia, ina in potenza. i er lungo tempo an ioni gli spogliatori del mondo saran no uomini ferrei. E per lungo tempo i tentativi di rivendicazione pei 11 trasformazione sociale saranno prò •lenii di forza e non di giustizia, ut i di violenza e non di persuasione. "Non vale la pena perdere tempo nel deplorine la durezza di questa realta' ionie non vale la pena di fan tasticare perche' l'lnghilterra e" pronta a restituire Weiehawei, ma aio' tenersi Hong Kong. "Prego Iddio perche' la realta' «li queste cose penetri bene nella no stra mente. "I n assetto fatto d'ipocrisie della [conferenza non può' avere che il va lore di uno stratagemma in una guerra sanguinosa. Alternatamente i negoziatori si tolgono la maschera , per mostrare la bocca del fucile che ripongono di nuovo per riprendere la maschera. "Dal 101-1 il Giappone ha con quistato il suo increate interno, ha eliminato dalla Cina ogni com petizioae straniera, ha invaso i mer cati dell'lndocina, del Siam e del l'lndia. ha stabilito relazioni col Sud-America c col Canada, ha già' impegnato una lotta commerciale eolie ditte europee ed lui copiato sui i modelli europei l'intimo meccanismo dei sistemi industrali commerciali e j finanziari dell'uomo bianco eliminan do dal commercio tutti i mediatori. | "Un americano del mio tempo, un |americano oculato ed assennato, Wil liam Seward. predisse che le due ci viltà' che furono separate 10(10 an jni fa nei piani dell'Asia -i sarchili - , ro incontrate di nuovo nell'immen sità' del Pacifico. "Egli ritenne inevitabile lo -tifl* ripamento della com a asiatica verso |il continente americano. ''Come possono difendersi oggi la California e la costa settentrionale 1 ■ lei West? ' Se andate nella Columbia Britan nica, in Australia, o nella Nuova Zelanda troverete -empie qm-ta stessa questione della difesa clic tic-j ne inquieti gli uomini di Stato. A Wellington, a Vane, uver, a Victoria -ono state alzate barriere contro que-j sta invasione. "Quando un emigrante giappone se si stabilisce in un paese caccia immediatamente dailc officili e dai icampi i suoi rivali bianchi. I.a fa miglia lo raggiunge presto' nel suo nuovo asilo. Le sue abitudini infal libilmente esercitano la loro predo-! minanza. Lavorando assiduamente egli ed i suoi compagni ingrandisco no la zona d'occupazione cspellcnd • a poco a poco i loro rivali bianchi. "Benché' il giallo domandi che gli sia concessa la liberta' di penetrare j ovunque gli piaccia, egli non ammet te lo straniero nella propria vita. ! Egli afferma il huo diritto di ac quistare e sfruttare per esempio, una miniera nel Canada o negli Siati U nit.i, ma non permette ad uno stra niero di divenir proprietario di una miniera di rame o antimonio nel Giappone. "Vuole pescare nelle acque ame ricane e canadesi e si e' virtualmen te impadronito di tutta la pesca al largo della Columbia Britannica, ma proibisce agli stranieri di pescare nelle acque nipponiche. "Questa tremenda facoltà' di assi milazione e' ora ben nota. Es-j sono anche in virtù' di essa una razza de gna d'ammirazione anche se la no stra volontà', sia impegnata ad op porla. "Dichiarano che l'Asia e' una ed indivisibile, che l'llimalaya e' l'uni ca apparente divisione fra due civil tà' simili: una cinese eoi suo comu nismo di Confucio ed una indiana col suo individualismo di Vc< a. Ma le pili' alte barriere nevose ni n po-- Mino interrompere quell' "ani) ia e sublime unita'" da cui furono gem iate tutte le grandi religioni di la voro . "Il popolo del Sol Levante esce dai suoi confini insulari per dar nuo vamente valore a quell'unita' e per presentare all'oppressa e riarsa India un esempio perfetto di stato nazio nale indipendente. "Che cosa potrà' costare al mon do questo esempio? "Ma il loro compito e' ancor più' vasto e solenne. Il loro compito nuo vo c' di fondere saldare ed armoniz zare perpetuamente le due civiltà' dell'Oriente e dell'Occidente. La lo ro futura egemonia, seguendo il ge nio e la volontà' della razza, deve es sere considerata non solo dal punto AVANTI SEI IVI PRE, COINJ L_A FIACCOLA I INI PUGNO PHILADELPHIA, PA., SABATO, 31 DICEMBRE, 1921 idi vista asiatico, ma anche da qupllo mondiale. [ "I/a loro razza e' invero molto I prolifica. Il materiale umano e' ab bondante. L Asia, colle sue moltitu jdini, aspira a rimpiazzare il sempre più' sterile mondo bianco eolla mis sione di ripopolare e sfruttare tutta la terra. L'insaziabile campione del- I Asia afferma : "a me spetta il dirit to di ripopolare i paesi nuovi; a me , il diritto di rendere nuovamente fer itili le regioni improduttive. 110 a- Idottato le vostre arti, le vostre in tenzioni, i vostri metodi ili lavóro li vostri sistemi di lotta. Se posso tenere nelle mie mani il trionfo del la fecondità" della carne sarò' il 'piti' forte." : "Sotto la maschera d'avorio scolpi to e di legno vi e' una formidabile : volontà' di respiro. I" piu' facile mettere 1 acqua del Pacifico in una ìxittc che contenere e restringere j quest'appetito. f "Tutto il resto sono vane chiac chiere senili ed inutile ipocrisia. "Fata immota manent". Queste sono le parole del commo doro Perry che con due fregate e due | corvette impose la sua volontà' al l'Oriente. Potete affondare tutte le vostre inutili earcasse negli abissi del mare poiché' \i dico che ognuno di questi popoli, bianco o giallo, sia es so coronato dal ramoscello d'olivo ; vvilsoniano o dal ciliegio fatto fiori ire in una serra, canti l'inno della pace o il "tanka", sacrificherà' sul- I altare della pace solo carcasse inu tili. Ma il commodoro Perry conti | mia : ! " Alle navi di legno cuori d'ac ciaio. Vile navi d'acciaio cuori di diamante. E por i cuori adamantini tutto il mondo e' di vetro". Ed il commodoro scrolla le sue spalle, ampie e spettrali, mentre si volge per lasciare la tavola della con ferenza. Poi sj arresta. Si veltre di nuovo. I'] sorridendo all'angolo del- I la bocca denti Unta dal costante uso Ideila pipa di radica aggiunge: [ "110 un gavitello da scandaglio lanche nel l'otoniac". Gabrir!r I)'. I un un:io li MU pei MÈO Nonostante la erisi che attraver siamo e l'assenteismo quasi crimine* -o di connazionali benestanti i qua li. pur transigendo i loro affari con gli associati all'Ordine dei Figli d'l talia, ritennero non doveroso inter venire ne' acquistare dei biglietti la j recita datasi la sera ili lunedi' scor do all'Accademia di Musica, dalla insuperabile Compagnia drammatica di Mimi' Aguglia, può' dirsi riu-ci : tis«ima anche dal lato finanziario perche', come ebbe ad annunziare in i l' atro l'lmpresario Av'lla. sebbene i ! conti non giano stati finalizzati l'in jtroito lordo e' stato di circa $2500 con un profitto clic si avvicina ai mille dollari. Abbiamo voluto accennare all'o |-traci-ino fatto alla recita di lunedi' -coivo da quelli che non appartengo no all'Ordine per ribadire, ancora li na volta, clic contro la italiani-ima Istituzione si nutre un odio ingiusti ficato ed ingiustificabile. L'Ordine dei Figli d'ltalia aderi* sce e contribuisce a tutti i movimen ti intesi a rialzare il nostro prestigio in America ed a tutte le opere pa trottiche ci umanitarie senza tener conto se gl'iniziatori appartengono a questa od a quella casta. Presente mente le logge dell'Ordine in Phila dclphia stanno dando il loro appog gio all'Ospedale italiano di Philadel phia non tenendo conto che c—o sor gerà' sotto gli auspici del Cardinale Dougherty alla cui presenza, nell'Ac cademia di Musica, fu profanata l i , memoria di Dante e fatto un grave insulto al rappresentante del Gover no d'ltalia nella persona del Regio Console Cav. Uff. Sillitti. La mal vagita' degli uomini non ha mai of fuscata la mente dei "Figli d'ltalia'' i quali hanno sempre dillo, dato, da to. Quando, il I agosto u. s., il signor Edoardo Avella, dal palcoscenico del Casino Theatre, annunzio', presente l'ili.mo signor Console, che egli la prossima recita l'avrebbe data al l'Accademia di Musica, a favore del l'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia, lo fece spontaneamente, senza essere stato sollecitato da nessuno, e senzr che esrli lo avesse precedentemente comunicato ad alcuno. 11 signor A vella aveva pensato che la sua estesa clientela lo avrebbe appoggiato in tale impresa, perche' si trattava del la carità' che non ha partito. Ma l'lmpresario si e' dovuto poi ricrede re quando i nostri maggiori coloni, alcuni si sono recisamente e cinica mente rifiutati : altri gli hanno detto | "se si trattasse ili te ti aiuteremmo, 1 ma (ter l'Ordine no": altri ancora lo hanno avversato perche' egli non a" crebbe dovuto fare opera benefica per i Figli d'ltalia. Ma la serata e' riuscita perche' al l'allarme degli ultimi giorni dato dal Capo sono acclivi all'Accademia non jtiieno di 1500 arditi della causa i taliana in America. ♦ * * I.a recita, abbiamo detto, può' dirsi j riuscitissima anche dal lato finan ziario. Dal lato artistico e' stata splendida. Mimi' Aguglia fu in j superabile e si ebbe un "bouquet" di I rose fresche e rosse dal Cav. Uff. j Luigi Sillitti. Fila sostenne la par ie di "Scamjiolo" in un modo me raviglioso. I coadiutori signora Sa ra Lizio, signorina Rosina Bernardi ini. Carlo Brunetti. Vincenzo Ferra li, Fra)i<-.'-<o Coglia, \niatn Cuglie -e e farlo Rasio. furano, applauditi, i onie calorosamente era stata appiatt iti ita Ih protagonista. Il Regio Console arrivo' nell'inter i mezzo fra il primo ed il secondo at tn. fon il ({rande Venerabile Cav. \. ({iuseppe Di Silvestro ed il capi | tano Costantino Costantini egli pre* Ise posto nel palco imbandierato, a destra del palcoscenico dalla parte di itili entra al teatro. (ìli fu fatto li na enrusiastita dimostrazione e l'or ( chestra lo accolse al suono dell'lnno icale e tli quello americaifo. Nelt palco subito dopo era la famiglia [del nostro direttore e in (piello ap presso alcuni tli Xorristovvn, t ioe" il signor ({invaimi Durante. e\ venerabile della Loggia Mcucci, ioli la sua signora, il Signor Me notti Alleva ed altri. (.'lmpresario Avella negli inter mezzi volle ringraziai. S. F. l'Aiii i bast iatore. al cui nome l'assemblea ipp!aiuti' freneticamente, che aveva t omesso l'Alto Patronato; il lfcgio I '.'on«ole e tutti si alzarono in piedi ni applaudire; il (il ludo \*enerabilt e l'(lxilint. -It i Figi; d'ltalia e la -lampa. Il Regio Console Cav. Fff. Luigi Sillitti ha voluto mostrare il suo j compiacimento, per il successo della! •erata, inlirizzando la seguente Jet - ! torà al signor Avella : "l'liila., I'o., 27 die., 1921 , "Signor Ftluardo Avella, 709 League Slreet l'lli 1 a<lclpltia, l'a. "110 assistito ieri sera con vero piai ere alla recita che la compagnia' drammatica tli Mimi' Aguglia ha ita la al teatro \eademv of Music a be'j l'elicio dell'Orfanotrofio dell'Ordine dei Figli d'ltalia in Ani'riea. . "Cosi* ho potuto aniniirare incora una volta la granile artista siciliana, j ed allo istt—s<» tempo ho notato con I compiai intento che e' stata compiuta ! con -iMti'sso una nuova opera di ita-! Gamia' e di licnoficenza. "So che il inerito ilei successo j spetta a lei ed all'Ordine ilei Figli «l'ltalia. "Quando, diversi mesi fa, la Coni-1 pagnia Aguglia venne a dare una re-; cita a l'hiladelphia, lei prese l'impe gno di provvedere ad una seconda itt ita della sii-sa Compagnia a 1» neficio dell'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia. "Lei ha mantenuto la promessa ed e' riuscito, a fare una bella manife stazione d'arto italiana e tii benefi cenza coloniale. "Mi felicito con lei e colgo l'occa sione per esprimerle gli atti della mia distinta considerazione. i 11 R. Console SILLITTI" I GIUSTIZIA E' FATTA i.a Corte ili Dedham, Mass., ha ri gettato l'appello ili Sacco e Vanzetti etl ha loro negati'una nuova eausa. I.a decisione e' sfata motivata dal fatto che i giurati erano stinchi di santi; uomini perfetti, che non ave vano nessun pregiudizio contro gii accusati; clic la legge e' stata ila essi bene interpretata e meglio appli cala e che i due connazionali nostri, colpevoli solamente di essere di idee, avanzate ed italiani d'origine, do vranno morire sulla sedia elettrica. Se altri mezzi non vi saranno e non si escogiteranno per far ricono | -cere innocenti Sacco e Vanzetti, fa jcendoli cosi' assolvere di un delitto i Partenze da Philadelphia Vine Street Pier AMERICA 2 Febbraio AMERICA 18 Marzo TAORMI Y\ 22 Aprile AMERICA 4 Maggio AMERICA 22 Giugno 'che essi dicono di non avere commes so e che, secondo le testimonianze di accusa, non hanno commesso; perche" ammesso che domani si riuscisse ad avere una commutazione di pena, questo atto sara' interpretato comi un perdono, ma mai come un atte di giustizia. In ogni modo bisogne - ; rebbe continuare ad agitarsi per ri-' spanniate due vittime italiane alla' sedia elettrica. R.Consolato'dìtalia IN PHILADELPHIA Il R. Consolato d'ltalia in l'hila delphia. l'a-, rende noto che il Mini stero della Marina ha ordinato che sia eseguita la leva marittima sui giovani nati nel 1902 e sui nati nel : 1902 e inni appartenenti ai territori annessi in virili' ilei Trattato tli S. Gerniann e di Rapallo. Pertanto i giovani ili cui sopra r> -iilenti negli Siali di Pennsylvania, .Maryland, Delavva.re, Sortii Caroli na. \ irginia, West Virginia e (ì or gia hanno obbligo tli presentarsi non oltre il di Dicembre 1922 pre-so inte sto R. Consolato o prcs-o le RR. A genzie Consolari dipendenti qui sotto indicate, per essere sottoposti a vi-i --ta e se abili, arruolati. Le visite mediche hanno luogo j presso questo lì. Consolato tutti i giovedì' non festivi alle ore in a m. (Ili inscritti tli cui sopra debbono j n resini tarsi muniti del pas.sajx'nto ni di altro documento rilasciato dalle competenti autorità' nel Regno, dal quale i possa desumere la loro iden tità' personale. Per qualsiasi chiarimento gli int - rissati sono invitati a rivolgersi al R. Consolato in l'hiladelphia. l'a-, oppure alle seguenti RR, Agenzie Consolari dipendi nii : l'ittsburgh, l'a : Scranton, l'a-; Mioona l'a : I-Vie l'n. : Wilruing ! lon. Del-: Baltimore, Mtl. : Clarl<- burg. W. Va. : NTorthrolk. W. Va. : Norfolk, Va.: Charleston, S. C. Sa-' | vnnnith, ila, l'ltila-, l'a.. li 21 I)ie. 1921 Il R. Console /.. SiHill, ; ♦ « ♦ Il 21 corrènte nella sede ibi Re do Consolato si sono riuniti i irei -1 i datori di lavino pei uno ..■ ni.i• • di idee con il Regio Con- de > irea il | moilo migliore e l'in" efficace ili ve-! j nire in aiuto ilei nostri connazionali i disoccupati. Invero la disoccnazione dei lavo , lalori, che e' cosi' forte in questo i iieriodn di grave c risi economica, col- I pisce duramente i nostri toiuiaz.ioiia ! 'i specialmente quelli che, arrivati in 1 questo pai e da poco tempo, non lo conoscono abbastanza per poter prov vedere ila se' ai propri bisogni, i' nra essi si trovano molti tli coloro | ehe soffersero gli orrori della gticr Ira e rischiarono onorevolmente la | propria vita per dare alla Patria la grande Vittoria. ( bj ha avuto in olle lo paese il sorriso della fortuna o la soddisfazio ne del successo non può' non sentire d dovere di venire prontamente in aiuto dei propri fratelli che versano in tristissime condizioni economiche, non ostante la loro valida capacita' il lavoro e la loro intenzione di com pierlo onestamente. Alla riunione che ebbe luogo il 21 ■ t orrente altre ne faranno seguito. La prossima av ra' luogo Giovedì*, -5 Gcn | naio, alle ore 7..''•() p. ni. nei locali della Casa per gli Immigranti, IQtli and Bainbridge Sta., e ad essa sone vivamente invitati ad intervenire tutti coloro ehe siano in grado di col locare dei connazionali ad un lavoro qualsiasi. Tutti quelli che interver ranno oppure aderiranno per iscrit to potranno formare un Comitato < potranno dare attuazione alla loro ti pe™ tanto benefica a vantaggio pra tico dei nostri lavoratori disoccupati ed a maggiore prestigio della nostra Colonia. Filila., l'a-, 21 dicembre, 1921. Il Regio Console L. SiJlitli lizhifl ed ni 11 nostro direttore ringrazio, senti tamente e sinceramente, tutti color) che gli hanno fatto pervenire lette re e biglietti di augurii per Natali e per il nuovo anno e ci prega di con i trocambiarli sulle colonne di queste i giornale, palestra libera a tutte le e* ■ manazioni miranti all'elevamento i delle nostre masse immigrate e ad i un'ltalia più' Grande. NELL'ORDINE EIGLI D'ITALIA IN PENNSYLVANIA Ai Venerabili delle Logge Pliila,, P., 23 Die. 1021- Pili! I/IN \i;(;I KAZIONK DEL LOCVI.H dell' OPKANOTKOPIO 1. Orfanotrofio dei Figli <1 "I taliti della Pennsylvania, che il (ì rimi le Concilio, >Dii l'ausilio dei fratelli tut ti. ha voluto erigere in questo Sti lo. sia per essere un fatto compiuto. I lavori ili riparazione e di adattameli in sono al loro termine, e tra pochi L'iorni IV'lifiein -ara' pronto in tutta la sua efficienza |ier lo -eopo a cui e' siato di -tinuto, K sara 1 pronto al tresi il monumento marmoreo di Dante Alighieri, elle per iniziativa e s* * 11 l 'seri/ii ii ii - della "Liliera Parola" surgela' ma -toso al ili fuori del fab bricato. L'Ambasciatore d'ltalia Sua Kc ci'lleii/.i il Senatore Ifolandi-Iìicci, ■ne fin ila inalilo ne fu informato! ii.i presi) grande interesse per la più sollecita realizzazione della nostr i 0- pera umanitaria, ci da' l'onore di e— ••■re ci n noi il giorno della inaugura tone del monumento a Dante, e de! lalilirii ito dell'Orfanotrofio ed ha prcscclia la data di domenica '!'ì gen l'.rn. Ora la ('omini-sione ]irovvedera' per la scelta del jiersonale, in base al concorso già' bandito, e nel tempo stesso -aiutino da essa concretate e comunicate alle Ixigge tutte le 11isj M >- •izioni ucci--arie e tutte le modali tà per ricevere e trasméttere le do mande di ammissione degli orfani. Intanto dobbiamo prepararci per accogliere degnamente l'Ambasciato* re il '!! gennaio. Sarebbe necessario die linei' giorno ! i-sero presenti ì ili tulle le L'»ge, -i» per onorare l'ospite illustre, -in per vedere il locale e riferirne ai fratel li della propria loggia. Insistiamo sulla necessita' clic anche le Logge lontane mandino almeno un rappre sentante, pliche' in ogni Loggia vi •ia i[ualcuno clic, avendo visto l'Or fanotrofio, possa comunicare agli al tri fratelli le ne impressioni e dare ogni informazioni su ,]i es-o --( irca le s|i ( |,.| ricevimento al l'Allibasi iatore, d fa appello alle l ogge per una mode-la contribuzio ni nel limite delle proprie forze, clic ';i■ anno pervcniii al tirando < onci lio Ali \niba-i i itore -ara" anche da to un banchetto nel Gvmnasiuin del- I Orfanotrofio e per esso si attende Si ti atta della inaligli radono del fubbri' ato dell Orfanotrofio, cioè" il coronamento di un'opera da noi lun gamente vagheggiata, e perciò' osia mo sperale che 1< lxigge tutte vor ranno fare buon viso a questa nostra richiesta. Se i ire stanze inderogabili ci han no costretto per il passato di fare spef-o appelli alle U»gge, ed essi? hanno sempre nobilmente e patriot ricamante risposto, confidiamo che ala lie questa volta tutte le Logge sen tiranno la necessita* e il dovere di rispondere favorevolmente, trattan do-i di un avvenimento eccezionale dell'Ordii, ohe non si ripeterà' più', il al quale nessuna Loggia dov rebbe rimanere estranea. Nell'occasione ricordiamo clic col primo Gennaio va in vigore la tossa di mantenimento per l'Orfanotrofio in venti ni mese per ogni socio. Per dispo-izione del Regolamento ap provato nella Grande Convenzione di Krie. detta tassa dovreblie versarsi alla Grande Loggia a trimestri anti cipati, incominciando dal 15 gen naio. Ma considerate le condizioni attuali, in linea eccezionale si da' fa coltà' alle Ligge di cominciare a fare il versamento anticipato della quota mensile di gennaio, e cosi' di mese in mese fino a nuovo ordine, curan done il rimborso dai soci in quel mo do che sara' ritenuto migliore. Nel caso che la seduta ordinarla -ia lontana, i Venerabili convoche ranno al più' presto una seduta stra ordinaria, e comunicheranno al Or. ('oncilio i deliberati della su lutto quanto e' oggetto della presen te fi reo la re. C'ori la fiducia che accoglierete li no-tre raccomandazioni, passiamo a i salutarvi fraternamente, j .1. ' l'erfilin, Gr. Segr. Arch. Bell : Waluut 7130 Keyrtone: Waln 16» Nicola Matarazzo CAFFÉ' E PASTICCERIA ROMA Dolci assortiti per Banchetti, Sposalizi e Ball 833 Christian St.. Phlla.. Po. "* Fa quel che devi, avvenga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.00 UNA COPIA 3 SOLDI NEL MARYLAND Baltimore ISJfi dicembri L'avvenimento ili Domenica 18 di cembri' resterà' incancellabile nella sturili dell'Ordine ilei Figli d'ltalia di ipiesto Stato i'd indimenticabile nella mente di tutti i convenuti. I.m Società' di Mutuo Soci orso Sarti I" tnliani, con un numero di 200 e più' soci, «•ritrova a far parte della nostra famiglia. La Sala dell'li azir/ur era stata di corata con aite e guato sotto la dilezione del signor D'Anna ed -a presentava un appetto maesto so, ri Inibente di festoni e bandiere Italo-Americttne- le palme ed i fiori freschi s'intrecciavano per le pareti della sala di dove pendevano i ritratti di illustri uomini Italiani di cui le Logge locali portano il nome Alle ne :> pomeridiane la vasta sa la era gremita ili fratelli e sorelle dell'Ordine. I.a loggia ('efiiludese Salvatore Spimi/ca \o. 1037, funzio no' da Madrina ed il signor (iiusep oe Miniato. Assistente (ìrande Vene i labile per lo Stato di l'etinsvlvania, jila Araldo. l'na magni fica orchestra, compo sta di sdi i dell'Ordine e diretta dal l'rof. Nunzio (ìiilnndi. fratello della loggia (ì. Marconi, durante la ce rimonia di iniziazione suono' la mar cia trionfale dell'Aida. Finita questa priiiin funzione, en trava nella Sala l'intero Grande t'on cilio, con a cajxi ii (irande Venerabi lil l'lncido Milio, ricevuti al centra della sala, dal sieiinr (ìiitspppe !>ro cato di Mia. venerabile della loggia madrina, ed accolto dall'entusiasmo •li tutti i presenti e dalle note della Marcia l'en le. Indi il ti rande Vene j labile piegava i signori Vincenzo j l'"laccoinio, Ass. (ir. Venerabile e I Domenico Musncchin, c\ Grondo Vc | nerabile di recarsi alla jKirta d'ingrea -o a ricever* coi doniti onori, il' V enerabile Supremo avv- <ì invanir Di Silvestro. Nessuna penna saprebbe descrivere l'entusiasmo suscitato nel cuore di ogni singolo socio il suo ap parire, Il Grande Venerabile gli va incontro e gli stringe la mano «Invan ii all'altare mentre la musica lo salu ta con l'lnno dei Figi d'ltalia. Dai palchi laterali furono lanciati al vola Icandidi colombi decorati di na trini tricolori e dall'alto della Sala piovvero migliaia di cartellini eolora jii con diversi motti del nostro Or 'dine. Onesta dimostrazione di sinv . patiti, che si volle fare al Capo Su premo, duro' diversi minuti. Tornata | la calma, l'As-i-t ni • (ìrande Vene abile i»cr la Pennsylvania, in nome della Loggia Cefaludeso S. Spinuz /n, congegnava al Supremo Venera li le una colomba, s imbolo d'inno ■ e il'in ed apportatrice di pace, la «pia le, in uno al Biondo Leone, simbolo di forza e «li grandezza, si auspico' i in• ni i m'ififint fnml«miniitali -il cui e' basato l'Ordine dei Figli d'ltalia. Dopo questo scambio di venivano installali la nco loggia egli ufficiali di essa, alla fine della cui cerimonia il baritono di l'iiiladelphia -ignor Giuseppe Talvaeeliio canto' l'lnno dei Figli d'ltalia. La dispen sa ]K)rta i noiifii dei signori S. Bos si, V. Capone ed E. l)i Uuscio. (ìli ufficiali sono: Venerabile, Tommaso Homagni : Ass. Venerate* le. Roberto Fiorillo; Ex Venerabile, Nicola Capone; Oratore, Algesirio Lelii : Segr. Areli. Vincenzo Cutel lueei : Segr- di Fin., Domenico Ta sca; Tc.-oriere, Antonio Tiraehia; Curatoli: 1. Domenico Lattanza— v. Paolo Climi—3. Costantino Di Carlo 4. Simeone D'Eramo 5. Pastinale Losco; Cerimonieri: Fran cesco Smanilo e Raffaele E.-p>-ito; .Sentinella, Evandro Tempera. Il Venerabile della neo Loggia, si gnor Tommaso Ilomagni, fu poscia presentato dal Grande Venerabile a tutti i Venerabili delle consorelle in tervenute. La serie dei discorsi fu aperta dal Grande Venerabile signor l'lncido Milio che, pronunziò', come sempre, un forbito discorso. Egli saluto! l'en trata all'Oriline della Sarti Italiani, alla quale aveva sempre rivolto il suo pensiero, come la migliore fra lo As sociazioni di questa citta' perche' for te di un elemento eletto di sani pvin i cipi. Il Grande Venerabile rievoco' la installazione della Grande Loggia, ed accenno' ai progressi da essa fat ti ; ebbe parole di sdegno per certi ar rivisti, sui quali egli aveva molto fi dato, che, veri Giuda i-cariota, hanno tradito la ca.isa dell'Ordine per scopi politici e per crearsi in colonia un solido piedistallo e fare ■foggio della loro personalità'.
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