t»OBLISHED AND DISTRIBUTED I? NDEK PBRMIT No bug AUTHORIZ ED BY THE ACT OF OCTOBER «, 1917, ON /ILE AT THE POST-OFFICE OF rHILADELPHIA. PA.; BT ORDER OF THE PRESIDENT. A. S. BIJRLEFON, POSTMASTER OB*. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION LA LIBERA PARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 1 Discorsi del giorno La Conferenza di Washington La confernza del disarmo, inaugu ratasi a Washington il 12 Novembre dello scorso anno, volge al suo termi ne. E' convincimento dei bene infor mati che fra due settimane le discus sioni saranno esaurite e i delegaci torneranno alle loro rispettive sedi. Intanto ci domandiamo: che cosa si e' ottenuto da essa? quali i proble mi risolti? e' la conferenza riuscita allo scopo che l'aveva provocata . A noi pare di no. Anzi ci sembra che essa abbia ottenuto proprio le scopo contrario. La Francia che, in principio, per bocca del suo Ministro Briand, aveva sostenuto che non bisogna ridurre gli armamenti dcll'Lsercito di terra, al l'ultimo momento ha avanzato la pre tesa per una forte flotta navale. 0- gnuno vede in questa mossa, per quan to sia stato smentito, la connivenza del Giappone, che non sa rassegnar si a ridurre la sua forza di mare. Al l'ltalia intanto si nega una modesta flotta di sottomarini, che dovrebbero servire di difesa in caso che Nazioni pu' forti l'attaccassero nel Mediter raneo. A questo proposito il collega Pisani, nelle sue "l'orche Caudine" del 31 dicembre u. s. dice cosi': "Dopo l'accordo sui problemi del l'Estremo Oriente e su quelli del Pa cifico, dal quale accordo delle cinque grandi potenze resta esclusa semplice mente l'ltalia, come se l'ltalia non a vesse vinto la guerra o per lo meno non facesse parte del pianeta 1 erra, si cerca di risolvere il problema dei sottomarini in una maniera che noi chiamiamo assolutamente scandalosa. "L'lnghilterra, che detiene il pos sesso dei mari, scaltra fin nelle ossa, pur avendo dato agli Stati Uniti il posto che li colloca al suo fianco, cerca, con astuzia volpina e non per il decantato senso umanitario, far trionfare nel seno della conferenza la sua tesi per la soppressione del sot tomarino. "Certo, cosi' oprando, fa esclusiva mente i suoi interessi. E' il momento per consolidare il suo immenso impe ro coloniale e per assicurarsi meglio i suoi traffici internazionali. La piccola ed invisibile nave le ricor da i giorni più' tristi del conflitto mondiale. Il sottomarino tedesco, in fatti, fu in procinto di battere il co losso inglese, il quale, naturalmente, oggi a Washington ha centomila ra gioni da vendere per sostenere la te si anzidetta. "Ma so per l'lnghilterra torna co modissimo e vantaggioso una tale soppressione non si può' dire altret tanto per l'ltalia, la cui posizione nel Mediterraneo la mette in una condi zione di patente inferiorità' anche di fronte a nazioni che, come la Jugo slavia e la Grecia, non vantano tra dizioni marinaresche e ne' posseggono navi di prima classe. "L'ltalia, impossibiltata economica mente a costruire un naviglio pesante, ha accettato per quanto riguarda tale naviglio ben volentieri la quota stata gli assegnata. Cosi' operando ha di mostrato di avere del buon senso e di riconoscere nelle tre grandi potenze marittime, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone, il diritto di avere la quota che dalla Conferenza e' stata loro as segnata. Volerla privare dell'unica ar ma di difesa, che per se' e' ragione di vita e di morte, significa, pero', non voler da parte delle tre su menzionate grandi potenze riconoscere in lei quel diritto che ha chicchessia per difen dersi quando e' aggredito. "Questa volta pare, con buona for tuna, se le notizie cablografiche cor rispondono al vero, che il governo di Roma abbia dato alla sua Delegazio ne, in Washington, norme tassative dalle quali non si debbono assoluta mente allontanare. E queste norme tassative sempre stando alle notizie cablografiche su riferite, consistono nel fatto che la delegazione italiana non deve accettare quale quota mini ma le cinquantamila tonnellate per i sommergibili e che la sua quota, per tale materia, non dev'essere assoluta mente inferiore a quella della Fran cia". Duca della Vittoria Nell'ultimo numero de "La Follia di New York, il Dr. Luigi Roversi, a proposito della nomina di "Duca della Vittoria", conferita da S. M. il Re al Generalissimo Diaz scriveva: "E' questo il titolo di nobiltà', che Re Vittorio Emanuele 111 ha di "mo to proprio" conferito al Generale Ar mando Diaz in occasione del ritorne "Eittered as second-class matter Aprii 19. 1918, at the post office at Philadelphia. Pa., under the A -t of March 3, 1879". di questi dal viaggio negli Stati U niti e della solennità' di Natale. Del la Vittoria "tout court" non di questa o quella vittoria: della Vitto ria in modo unico, imperativo, asso luto. E bene sta. Perche' quella, eh» Egli ottenne a Vittorio Veneto fu la "vittoria" fra quante altri può' van tare sui fronti di Francia o del Bel gio: la "vittoria" che spazzando dallo scacchiere bellico l'esercito au stro ungarico e dalla geografia poli tica il trono degli Absburgo deci se, prima dell'armistizio, e, quindi, della pace mondale: la "Vittoria" tut ta d'un pezzo, quale sbalzo' dal suo genio e si consegui' da noi senza il consiglio di nessun Maresciallo (se conda edizione di Alessandro, Cesare e Napoleone in un 0...) e senza l'aiu to (iel resto degli alleati. Sènon si trattasse che del nomina tivo;' Duca" resteremmo indifferenti o giù' di li': siamo troppo e davvero democratici, per commuoverei a un qualunque titolo nobiliare, come avvie ne in questa America, dove un "con te" o un "marchese" o un "barone" prefisso al nome o al cognome fa ap parire chi lo abbia una specie di su peruomo, anzi, di semidio... Ma col genitivo 'della vittoria" si cambiano punto di vista e prospettiva: la pa gina più' radiosa e più' epica non so lamente della guerra, ma di tutta la guerra, si schiude dinanzi a noi am monitrice ed esaltatrice. Che , nella perifrasi, c'e' l'uomo. E, nell'uomo, la gloria d'ltalia. "Armando Diaz, Duca della Vitto ria! Con queste parole, che suonano ai nostri orecchi, come se fossero na te, d'un colpo, indissolubilmente unite e, non da ieri, ma da secoli, tanto ci sembrano logiche, appropriate, natu rali. La morie del senatore Penrose Domenica scorsa, nella Capitale- de gli Stati Uniti, moriva I'on. Boies l'en rose che per 5 legislature ha servito il suo Paese nel Senato Federale. 1! Senatore Penrose, nonostante fosse malandato in salute, da dopo l'a scensione alla carica del Presidente Harding ha lavorato attivamente nel la commissione finanziaria del Se nato, di cui faceva parte, specialmen te per la revisione della tariffa do ganale. La morte dell'On. Penrose intanto dividerà' il campo politico repubblica no, non solo per la eli /.ione, nelle pros sime primario, dei due senatori fede rali della Pennsylvania, ma per le autorità' Statali, a cominciare dal Governatore. Gli aspiranti sono molti e se non si metterla tino di accordo a vremo una delle più' aspre lotti piri tiche, mai avute in questo Stato. I più' possibili candidati a senatori sono il Governatore Sproul, che si di metterebbe subito dall'alto Ufficio che oggi ricopre, ed il Sindaco Mcore. Siccome l'on. Crow recentemente no minato a succedere il defunto Senato re Knox e' continuamente malato e fa credre che egli non si presenterà' nelle prossime elezioni, noi vedremmo , molto volentieri Sproul e Moore eletti Senatori per la Pennsylvania. Associne Mi Mici di guerra AGLI ITALIANI DEL NORD AME RICA E AL POPOLO ALLEA TO DEGLI S. U. Nell'infuriar della guerra che l'orgoglio teutonico scateno' sul mon do i- la fraternità' italiana e la so lidarietà' americana varcarono i con fini » gli oceani per fondersi in un proposito solo: resistenza all'aggres sione; difesa del diritto e della liber ta'ldei popoli. iella pace vittoriosa, vibra ancora quell'alta solidarietà'. Gli italiani di A nitrica, che accorsero a migliaia e I migliaia, d'oltre i mari in ausilio del la ir, ad re Patria; gli americani che diedero armi ed aiuti alla causa del comune diritto, non possono dimenti care tornati alle loro sedi i fra telli che la guerra rese infelici per sempre, e che in Italia attendono il dolce conforto di una rinnovata soli darietà'. I* solidarietà' umana che varca le frontiere, gli oceani e che il ricordo delle gioie e dei dolori sentiti in co mune nell'ora del cimento, rende più' fulgida e bella. Di tra gli italiani, che la guerra offese nei corpi, non nelle anime i tubercolotici di guerra son quelli che più' si cattivarono la simpatia e la pie tà' dei fratelli. AVANTI SEMPRE, CO INI L_A FIACCOLA IN PUGNO -=D PHILADELPHIA, PA., SABATO, 7 GENNAIO, 1922 Non stroncati negli arti, essi cova -10 nel petto l'insidia sottile e ineso •abile della trincea; la loro eredita' 11 guerra e' il morbo fatale che uc ide lentamente con "una crudeltà' ■he non hanno, ne' il piombo, ne' le >pade. La natura crudele può' travare ìn'avveraario efficace solo pelle prov videnze civili rampollanti dall'umana ■olidariota'. Tali provvidenze riassunte nel Congresso Nazionale dei Tubercolotici li guerra, tenutosi in Roma nel Lu ti io 21 mirano: i) Alia istituzione e funziona mento li dispensari antitubercolari ad Intere lelle Sezioni tubercolotici di guerra. b) Al ricovero, al mantenimento, tlla cura degli ammalati presso sezioni ospedaliere, ospedali sanitari, tana tori ed istituti post su natoriali • ichiesti dalla necessita' di cura e di inof lassi sociale edi ripristino della •apacita' lai arativa. c) Alla temporanea e jtermanente issitenza e cura a domicilio dei tu ter colo tici di guerra, quando ciò' sia iindicato conveniente dai competenti lispensari, ed all'attuazione delle con •eguenti misure di profilassi d'atto ìicnte. d) .4 sussidiare adeguatamente le famiglie dei tubercolotici di guerra '■ci periodi iti invalidità' e di degenza » case di cuia. e) .4 promuover l'istruzione sani antitubercolare orale e scritta. A propugnare questo programma ;' sorta "l'Associazione Nazionale dei Tubercolotici di guerra', la quale con scia che non tutto si può' attendere lallo Stato ha organizzato ed or ganizza il soccorso solidale dei privati Jentro e fuori i confini della Patria. Questo soccorso, quest'attestazione l'alta fraternità', essa chiede ora a »li italiani ed agli alleati del Nord America, che palpitarono, nel'e ore ilei cimento, per quella stessa causa alla quale i tubercolotici di guerra lian dato quanto era loro più' caro: la salute e la vita. Coloro che han dato la vita hanno lasciato dietro a se' una patria indi pendente e forte, mn insieme una fa miglia nell'indigenza e nel lutto. Tergere una lacrima, alleviare una l>ena ai superstiti e' nobilissimo com pito di connazionali e di alleati. Lenire una sofferenza, dare un'ora li sole e di felicita', prolungare l'e sistenza a coloro che hanno dato la -alute, e' compito non meno genero so ed alto. Anche un giorno di vita, donato a ehi muore per la Patria può' essere jonforto alla coscienza del donatore i gioia all'animo del beneficato. L' Associazione Nazionale dei Tu iiereolotici di guerra, lanciando ai po poli del Nord -America l'appello alla solidarietà' fraterna, e' sicura di in ■ontrare in essi un solo, immense ■uore vibrante di patriottismo e di umanità'. Una missione, costituita dei signori fin. Guido Podrecca, Pepschki Cesare, ,'wv. Francesco Carlo Nicolosi e Gu glielmo Nardi, segretario, inviata dal ['Assoen-.ione Nazionale dei Tuberco 'otici di gitei va, visita gli Stati Uniti, per tenervi delle conferenze illu stranti la guerra, le terre redenti, le t rti, la storia d'ltalia e tutto quan- Lo potrà' lumeggiare la gloria della l'atria. Oratore Guido Podrecca e i delegati dell'Associazione. Si propone inoltre di organizzare nelle principali Citta' dell'Unione, spettacoli- teatrali, concerti, comitati di Signori e Signore per Feste di Beneficenze, sottoscrizioni, per la rac colta di fondi, a beneficio dell'Asso "iazione stessa. E' un caldo appello che viene ri volto alla generosità' dei compatriot li, degli amici, delle personalità' del mondo politico economico, per la mas sima assistenza e per il vivo interes samento a quest'opera di riparazione umana e sociale, per un valido ap poggio al miglior successo della san ta causa, appoggio morale e mate riale, che e', per l'Associazione una assoluta necessita' eun dovere per coloro che riconoscono la nobiltà' e l'utilità' della sua azione. Attende quindi da ogni buon ita liano, da ogni uomo di cuore, il pe- Partenze da Phiiadelphia Vine Street Pier AMERICA 2 Febbraio AMERICA 18 Marzo TAORMINA 22 Aprile AMERICA 4 Maggio AMKh'K'A 22 Giugno £no tanßibilc della sua solidarietà'. | Detta Missione debitamente auto-i lizzata d a 11'.1886e in zio ne Nazionale i Tubercolotici di Guerra, avra' eerto I l ili* tf OlliltA iti [ili d'lli Domenica, 22 corrente mese, avra luogo l'inaugurazione dell'Orfanotro fio «lei "Fiirli d'ltalia" di Pennsylva nia che, maestosamente, sorge a Con cordville, Pa. Nello stesso giorno sa rà* anche inaugurato un busto a Dante, nel cortile adiacente, fatto per sottoscrizione de "La Libera Parola". S. E. il Senatore Vittorio Rolandi- Ricci, Ambasciatore di S. M. il Re d'ltalia a Washington, che con gran de simpatia segue lo sviluppo del l'Ordine dei Figli d'ltalia » ne ammi va gli atti del suo sincero patriotti smo, interverrà' a questa doppia fe sta di italianità' e questi connazionali già' pregustano il piacere di rivederlo e di risentire, ancora una volta, la sua 1 alata parola che tutti ci entusiasma e conquide. Interverrà' anche il Governatore di Pennsylvania, Sua Eccellenza Wil liam C. Sproul, che sabato scorso, nel suo Ufficio di Philadelphia, al No. 1612 Chestnut Street, riceveva, molto cordialmente, il Cav. A. Giu seppe Di Silvestro, Grande Venerabi le dell'Ordine dei Figli d'ltalia per lo Stato di Pennsylvania, ed a lui pro metteva il suo intervento. Anzi, in presenza del Cav. Di Silvestro, S. E. j il Governatore dettava alla sua se gretaria un invito al nostro Amba sciatore perche', in occasione della sua venuta in seno ai Figli d'ltalia | di Pennsylvania td in » iste di una possibile vista a Chester, Pa., accet tasse ospitalità' nella residenza del primo cittadino di Pennsylvania. Altre spiccate personalità' del mon- ; do giuridico, lette «rio e sociale han no promesso il loro intervento, e, seb- j bene in pienissimo inverno, la mani festazione promette di riuscire più' i che solennemente. L'ufficio del Grande Concilio, desi- ] derando che tutti gli italiani vi inter vengano, ha invitato l'Ordine Indipen dente Figli d'ltalia, la Federazione I «lelle Società' italiane, tutte le Socie- j ta' delle quali era in possesso di no- ! mi ed italiani eminenti. Quelle So- I cieta' che, per mancanza d'indirizzo, non hanno ricevuto l'inv ito saranno le ( benvenute lo stesso e sono pregate di j mandare la loro adesione al Grande Concilio, alle dette strade in Christian Street. L'invito alle Società' La lettera d'invito che il Grande | Concilio ha inviata alle Società' dice cosi': "GRANDE LOCOIA DELLO STATO DI PENNSYLVANIA, O. E. d'l. N. E. Cor. 7tli and Christian Street: \ "Phila., Pa., 3 Genn., 192- "Pregiatissimo Signore, "Ci pregiamo portare a di Lei co- j iio-ie»za cht domenica, 22 gennaio, «i l'è ore 1.30 pom., sara' inaugurato il ; fabbricato dell'Orfanotrofio, eretto dall'Ordine Figli d'ltalia della Penn sylvania per contribuzione di tutti i soci. Nel contempo sara' scoperto un ricordo marmoreo di Dante Alighieri, al quale l'Orfanotrofio s'intitola. "Alla duplice cerimonia interverrà' l'Ambasciatore d'ltalia Sua Eccel lenza il Senatore Rolandi-Ricci, al quale sara' dato un banchetto r.i: Gymnasium dell'Orfanotrofio, i S. !■.. vVilliam C. Sproul, Governatore ili questo Stato. Il eorperto costa $-1.00. "Con la presente rivolgiamo a Lei caldo invito perche' voglia onorarci | della Sua ambita presenza in tale oc casione. "All'Orfanotrofio si può' accedere .n tre modi: 1. prendendo alla stazio ne di Broad St., della Pennsylvania R. R. il treno per Concordvillo, Pa., alle ore 10.40 ant.; dalla stazione fer roviaria all'Orfanotrofio ci sono ap pena dieci minuti di cammino; 2. Prendendo il treno della sotterranea alle 10 ant. fino alla 69.a strada, poi il carro elettrico fino a Media, e qui per Concordville il "bus Line" in par tenza alle 12: la vettura ferma da vanti all'Orfanotrofio; 3. con l'au tomobile, seguendo la linea della Bal timore Pike; il tragitto fino all'Orfa notrofio si fa in meno di un'ora. "Nella fiducia che questo invito dei Figli d'ltalia sara' benevolmente ac colto, e restando in attesa dell'ambi ta adesione, che La preghiamo farci pervenire con cortese sollecitudine, si abbia i nostri anticipati sentiti rin grazamenti. nel popolo degli Stati Uniti la fra terna accoglienza ch'esso ha sempre largito ad ogni iniziativa dell'umana solidarietà'. ( (ira. Segr. Ardi., A. Pti/Uui Il Or. Veti., Cav. A. G. Di Silvestro" I » » • Il Grande Concilio si fa poi un dovere 1 ricordare alle Logge subordinate Ile esse debbono prepararsi per ac ogliere degnamente l'Ambasciatore il 2 gennaio. Sarebbe necessario, es o dice che quel giorno fossero pre enti'i rappresentanti di tutte le Log e, sia per onorare l'ospite illustre, ia per vedere il locale e riferirne ai rateili della propria loggia. Insistia fio, continua il Grande Concilio, sul ì necessita' che anche le Logge lon- j une mandino almeno un rappresen nnte, perche' in ogni Loggia vi sia ualcuno che, avendo visto l'Orfano rofio, possa comunicare agli altri rateili le sue impressioni e dare ogni riformazione su di esso. "Circa le spese del ricevimento ai- Ambasciatore, si fa caldo appello al -3 Logge, per una modesta contribu ione nel limite delle proprie forze, he faranno pervenire al Grande Concilio. All'Ambasciatore sani' an he dato un banchetto nel Gymnasium lell'Orfanotrofio, e per esso si attende nche l'adesione delle Logge. "Sì tratta della inaugurazione del abbricato dell'Orfanotrofio, cioè' il oronamento di un'opera da noi lunga nente vagheggiata, e perciò' osiamo perare che le Logge tutte vorranno are buon viso a questa nostra richie ta. Se circostanze inderogabili ci hanno ! ostretti per il passato di fare spesso ippelli alle Logge, ed esse hann > empre nobilmente e patriotticamente isposto, confidiamo che anche questa olta tutte le Logge sentiranno la ne , essita' ed il dovere ili rispondere fa- < ■orevolmente, trattandosi di un avve j limento eccezionale dell'Ordine, eh.' j lon si ripeterà' più', ed al quale nes- | una Loggia dovrebbe rimanere e- ! I ranca". .a gara delle logge Sono appena quattro settimane eh • 1 Grande Concili;) ha rivolto appello tlle Logge subordinate perche' si in eresslno della mobiglia per l'Orfa ìotrofio, che sani' inaugurato il 2''. •orrente mese, e già' esse hanno ga oggiato nobilmente nella risposta al 'invito. Fino all'altro giorno al Grande 'oncilio, oltre quelli ricevuti nelle lettinnme precedenti, erano stati of crti dodici lettini completi dalle se guenti logge: Alessandro Volta No. 30 di Ea ston, Pa., 1 ; Pietro Guzzetti della ! 'tessa loggia 1 ; Monte Grappa No. di Greensburg, l'a., 1; Uniti e Li eri N. 1091 di Tarentum, Pa., 1; ' ucania N'o. 9Hfe di McKees Rock.', Pa. I ; Guido Baccelli N'o. OS7 di West hestov, Pa., 1 ; Santo Stefano di l'a mastra No. 29 di Ueading 1 ; Italia Redenta No. 950 di New Kcnsington, Pa. 1 ; Cesare Battisti No. (Ì2O di Philadelphia 1 ; Fratello Francesco 'orrente della stessa loggia 1; Mila io No. 1090 di Broekville, Pa., 1 ; a Pace No. 491 di Pittsburgh, Pa. 1. rotalo letti 12. Letti precedenti 37. Totale a tutto l'altro giorno letti -19. Il Regio Console di Philadelphia, Cav. Uff. Luigi Sillitti, ci comunica che a partire dal 1.0 Gennaio, corren te anno, la sede del Regio Consolate e* stata trasferita al No. 1409 Tasker St. Fra tempo che gli Uffici di queste Consolato fossero installati in locali a datti, piedi di luce e decenti, come 1 > sono oggi che non hanno nulla a de siderare, anzi superano di gran lunga quelli che si potrebbero avere nel cen tro della citta' per un prezzo quintu plica to. ■fieli Phone: Oregon 640 L. BATT AGLINI EMBROJDERY WORKS Lavori di ricamo, di qualsiasi disegno ed entità'. J S. IV. Cor. 15th and Rced Streets Philadelphia, Pa. La Divina Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo Ritornando al nostro sonetto, anche In l'axximie ili Santa Pepe tua risente l'influenza dell'Apocalisse di Pietro. Nella patetica storia di Santa Per petua sono narrate quattro visioni dell'altro mondo. Nella prima ella vi de una stretta scala d'oro che arriva va fino al cielo con ai due lati punte aguzze di taglienti coltelli, e sotto un terribile dragone. Perpetua sali' la scala ed alla sommità' vide Ciisto sotto le sembianze di un vecchio con lunga barba e capelli bianchi, nell'at to di mungere una pecora. Molte migliaia ili persone vestite di bianco ifli stavano intorno. Cristo le diede il benvenuto con un pezzetto di for maggio, che ella mangio' e tutti quel li che stavano intorno dissero "Amen". Con quel regalo Perpetua fu edotta che la sua morte era vicina, e che in sieme ai suoi compagni di prigione a vrebbe sofferto il martirio. Nella seconda e terza visione Per- ! petua vide il suo defunto fratello Di nocrates. Costui per le preghiere del la sorella era stato liberato dal luogo j ili pena. La quarta visione i'ebbe un compagno di prigione di Santa Per petua per nome Saturo, il quale fu trasportato nel cielo ad ammirare la prioria di Dio. La descrizione del cielo e' simile a quella- dell'Apocalisse di Pietro e le altre visioni ebree che si rinvengono nelle scritture apocrife, "un vasto spazio come un giardino di piacere con rosai in !iore ed altre specie di fiori olezzanti. Gli alberi . l'ano dell'altezza dei cipressi e le lo ro foglie cadevano incessantemente al suolo. Si vedeva inoltre un luogo le cui mura erano fabbricate come j ili candida luce, ed alle porte di que la citta i visitatori erano vestiti di : bianchi paramenti, ed introdotti alla i presenza ili Dio, un vecchio dai capri I 1 i bianchi di neve, ma con un volto sempre govane. 1 visitatori durante il soggiorno nel cielo erano nudriti da un odore indescrivibile. Negli \tti di Tommaso si parla di una donna, risuscitata dall'apostolo, 'a quale narra la visione delle pene infernali. Questa visione nel suo in sieme e' una produzione piuttosto ar tificiale, senza alcuna traccia d'ori arinalita', quasi riprodotta sulla fal sariga dell'Apocalisse di Pietro. Vi i trovano gli stessi crimini bestiali guniti secondo la legge del taglione. Fuoco, melma, vermi, sospensione dei l accatori per i capelli, per la lingua, per i piedi, riprodotti c< n piccole mo- Ifficazioni dalia visione di Pietro.. I ladri e gli avari sono sospesi ner le mani, essendo esse le membra più' •olpevoli nel commettere i loro pec •ati. L'apocalisse di Paolo L'apocrifa apocalisse di San Paolo, Composta probabilmente da qualche monaco greco verso la seconda meta' lei quarto secolo dell'Era cristiana, e' li grande interesse per la sua dottri na escatologica, che presenta un eie - j ■nento nuovo, il riposo temporaneo dei tannati. Il testo greco originale, pub blicato il 1843 dal Tischendorf, in i cinquantuno capitoli, mostra che e' opera del tempo di Teodosio verso l'anno 388. Sant'Antonio ne fa men zione nel Trattato in .Joan 98. Il Dr. Perkins trovo' un manoscritto siriaco, che tradusse in inglese e pubblico' il 1364. Una versione latina fu pubbli rata da M. R. James il 1893, e que sta e' la versione più' completa di lutte e tre. La parto della visione che a noi in teressa comincia nella sezione undeci ma, ove l'angelo che guidava San Pao lo gli mostro' il luogo dei giusti e quello ove erano puniti i peccatori. Dapprima S. Paolo fu condotto al cie lo, donde, guardandosi dietro, vide sotto il firmamento "l'oblivione che inganna ed attira i cuori dei mortali" • tutti gli spiriti del male ed i prin cipi dei vizii. Egli vide angeli senza pietà', infuriati come pazzi, coi den ti sporgenti fuori delle labbra, con scintille di fuoco, che si proiettava no dai loro capelli e dalla loro bocca destinati a tormentare le anime degli empi. Poi vide un altro gruppo di angeli dal volto fulgido e splendente come il sole, con palme tra le mani, destinati a condurre le anime dei giu sti alla gloria celeste. Guardando alla terra San Paole vide un uomo giusto sul punto di mo rire ed angeli buoni e cattivi atten dere alla sua agonia, disputandosi i' possetso dell'anima appena uscita da Fa quel che devi, nvvenga che può'. \bbonamento Annuo $ 2.0€ UNA COPIA 3 SOLDI .•orpo. l'oi vide un uomo peccatore inche sul punto di morte )a cui a nima cadde in possesso dei demoni •ho ne fecero un orrbi'.e strazio. Im portante e' la scena quando l'anima lei peccatore s'imbatte' con le anime li coloro che in vita aveva offeso. San Paolo e' condotto al terzo cie li ove si trova una porta d'oro co* lue colonne anche di oro, su cui sono scritti i nomi di coloro che servono Dio di tutto cuore tuttora viventi. Entrando nel Paradiso incontra e conversa con Enoc ed Elia ed altri Santi, che eli fanno festa, lodando le iue apostoliche fatiche. Discende dal terzo cielo, attraversa il secondo e perviene alle porte del •ielo che mettono alla terra Promet ea. Questa e' la terra che sara' co nosciuta nella seconda venuta dti Messia, quando la terrn sara' distrat ta, ed il Signore Gesù' Cristo il 110 ■terno si manifesterà' coi suoi unteli 3 canti tra cui regnerà' per mille an ni. In quella terra Promessa le anime iei giusti abiteranno fino al giorno Jel giudizio. Quel luogo e' presso l'O ;'cano e la terra e' sette volte più* splendente dell'argento. San Paolo e' condotto poscia al Lago Acherasio, ove la citta' di Cristo, fab bricata tutta d'oro, circondata da do lici mura ed altrettante torri. Nelle •nura vi sono dodici porte ed intorno scorrono quattro fiumi che hanno il nome dei fiumi dell'Eden. Questa e* la Gerusalemme celeste, ove abitano i giusti, ed ove l'arcangelo Michele con luce le anime dei penitenti dopo es -ere stati battezzati nel Lago Acheru lio. IJH questo particolare forse Dan te ebbe l'ispirazione nel primo canto lei Purgatorio, quando Catone cornati la a Virgilio di lavargli con la ragia la il volto. San Paolo incontro' presso i! pri mo fiumi' ili miele i Profeti dell'anti •o Patto che lo salutarono, com" son soliti di fare con tutte le anime giu ste le quali negando se stesse, si de dicarono al servizio di Dio. Press» ii iume di latte incontro' le anime de sìi innocenti fatti uccidere da Krode; e poi presse il fiume di vino incon tro' gli nitri santi dell'antico testa mento. Presso il quarto fiume, che ef lutto di olic, situato alla parte orien talo della citta', San Paolo incontro' e anime degli umili, che si votarono a Dio di tutto cuore smettendo ogni umana superbia. Procedendo oltre vide in ognuna ielle dodici porte un uomo seduto so pra un trono d'oro, ed altri troni ove sedevano gli umili di spirito. Nel mezzo della citta' vide un grande al iare presso cui il Re Davide a capo ilei cori celesti cantava su l'arpa l'e terno Alleluia. Lasciando la citta'. San Paolo fu condotto dalla sua guida all'Oceano, che circondava tutta la terra e sul quale poggiavano i cieli. Giunto al l'altra parte dell'oceano, non vide più' luce ma solo tenebre, dolore e mesti zia. Dapprima vide un fiume bollcß te tutto di fuoco, ove cadevano in va i la profondita' anime di uomini e don ne, punite secondo i loro peccati. Le anime di coloro che avevano parteg giato per la giustizia e per l'ingiusti zia senza fermezza, erano punite nel la parte del fiume ne' calda ne' fred da. Coloro che erano stati dubbiosi nel seguire i precetti della chiesa era no immersi fino al ginocchio nel fiu me. Le anime, che dopo essersi ciba te del corpo di Cristo, erano ricadute in peccato, venivano immerse finii a meta' della vita, specialmente se il loro peccato era quello dei sensi. Dr. F. CUBICCIOTTI ii ih ni Trovasi nella nostra famiglia gior nalistica il signor Cesare Finocchi, del Numero 826 Earp Street, in qualità' di agente-corrispondente. Il signor Finocchi, che e' cono sciuti-sinio da tutta la colonia, e spe cial monte dall'elemento operaia, ti' autorizzato a transigere qualsiasi affare per conio de "La Libera Ta rola", dalla sollecitazione ed esazione di abbonamenti ed inserzioni ad altre incompense di maggiore entità'. E gli ci terra' anche' informati dei mo vimenti operai e di altri eventi colo niali.
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