La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, January 07, 1922, Image 1

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    t»OBLISHED AND DISTRIBUTED I? NDEK PBRMIT No bug AUTHORIZ ED BY THE ACT OF OCTOBER «, 1917, ON /ILE AT THE POST-OFFICE OF rHILADELPHIA. PA.; BT ORDER OF THE PRESIDENT. A. S. BIJRLEFON, POSTMASTER OB*.
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION LA LIBERA PARALA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 1
Discorsi del giorno
La Conferenza di Washington
La confernza del disarmo, inaugu
ratasi a Washington il 12 Novembre
dello scorso anno, volge al suo termi
ne. E' convincimento dei bene infor
mati che fra due settimane le discus
sioni saranno esaurite e i delegaci
torneranno alle loro rispettive sedi.
Intanto ci domandiamo: che cosa
si e' ottenuto da essa? quali i proble
mi risolti? e' la conferenza riuscita
allo scopo che l'aveva provocata .
A noi pare di no. Anzi ci sembra
che essa abbia ottenuto proprio le
scopo contrario.
La Francia che, in principio, per
bocca del suo Ministro Briand, aveva
sostenuto che non bisogna ridurre gli
armamenti dcll'Lsercito di terra, al
l'ultimo momento ha avanzato la pre
tesa per una forte flotta navale. 0-
gnuno vede in questa mossa, per quan
to sia stato smentito, la connivenza
del Giappone, che non sa rassegnar
si a ridurre la sua forza di mare. Al
l'ltalia intanto si nega una modesta
flotta di sottomarini, che dovrebbero
servire di difesa in caso che Nazioni
pu' forti l'attaccassero nel Mediter
raneo. A questo proposito il collega
Pisani, nelle sue "l'orche Caudine"
del 31 dicembre u. s. dice cosi':
"Dopo l'accordo sui problemi del
l'Estremo Oriente e su quelli del Pa
cifico, dal quale accordo delle cinque
grandi potenze resta esclusa semplice
mente l'ltalia, come se l'ltalia non a
vesse vinto la guerra o per lo meno
non facesse parte del pianeta 1 erra,
si cerca di risolvere il problema dei
sottomarini in una maniera che noi
chiamiamo assolutamente scandalosa.
"L'lnghilterra, che detiene il pos
sesso dei mari, scaltra fin nelle ossa,
pur avendo dato agli Stati Uniti il
posto che li colloca al suo fianco,
cerca, con astuzia volpina e non per
il decantato senso umanitario, far
trionfare nel seno della conferenza la
sua tesi per la soppressione del sot
tomarino.
"Certo, cosi' oprando, fa esclusiva
mente i suoi interessi. E' il momento
per consolidare il suo immenso impe
ro coloniale e per assicurarsi meglio
i suoi traffici internazionali. La
piccola ed invisibile nave le ricor
da i giorni più' tristi del conflitto
mondiale. Il sottomarino tedesco, in
fatti, fu in procinto di battere il co
losso inglese, il quale, naturalmente,
oggi a Washington ha centomila ra
gioni da vendere per sostenere la te
si anzidetta.
"Ma so per l'lnghilterra torna co
modissimo e vantaggioso una tale
soppressione non si può' dire altret
tanto per l'ltalia, la cui posizione nel
Mediterraneo la mette in una condi
zione di patente inferiorità' anche di
fronte a nazioni che, come la Jugo
slavia e la Grecia, non vantano tra
dizioni marinaresche e ne' posseggono
navi di prima classe.
"L'ltalia, impossibiltata economica
mente a costruire un naviglio pesante,
ha accettato per quanto riguarda tale
naviglio ben volentieri la quota stata
gli assegnata. Cosi' operando ha di
mostrato di avere del buon senso e di
riconoscere nelle tre grandi potenze
marittime, Inghilterra, Stati Uniti e
Giappone, il diritto di avere la quota
che dalla Conferenza e' stata loro as
segnata. Volerla privare dell'unica ar
ma di difesa, che per se' e' ragione di
vita e di morte, significa, pero', non
voler da parte delle tre su menzionate
grandi potenze riconoscere in lei quel
diritto che ha chicchessia per difen
dersi quando e' aggredito.
"Questa volta pare, con buona for
tuna, se le notizie cablografiche cor
rispondono al vero, che il governo di
Roma abbia dato alla sua Delegazio
ne, in Washington, norme tassative
dalle quali non si debbono assoluta
mente allontanare. E queste norme
tassative sempre stando alle notizie
cablografiche su riferite, consistono
nel fatto che la delegazione italiana
non deve accettare quale quota mini
ma le cinquantamila tonnellate per i
sommergibili e che la sua quota, per
tale materia, non dev'essere assoluta
mente inferiore a quella della Fran
cia".
Duca della Vittoria
Nell'ultimo numero de "La Follia
di New York, il Dr. Luigi Roversi,
a proposito della nomina di "Duca
della Vittoria", conferita da S. M. il
Re al Generalissimo Diaz scriveva:
"E' questo il titolo di nobiltà', che
Re Vittorio Emanuele 111 ha di "mo
to proprio" conferito al Generale Ar
mando Diaz in occasione del ritorne
"Eittered as second-class matter Aprii 19. 1918, at the post office at Philadelphia. Pa., under the A -t of March 3, 1879".
di questi dal viaggio negli Stati U
niti e della solennità' di Natale. Del
la Vittoria "tout court" non di
questa o quella vittoria: della Vitto
ria in modo unico, imperativo, asso
luto. E bene sta. Perche' quella, eh»
Egli ottenne a Vittorio Veneto fu la
"vittoria" fra quante altri può' van
tare sui fronti di Francia o del Bel
gio: la "vittoria" che spazzando
dallo scacchiere bellico l'esercito au
stro ungarico e dalla geografia poli
tica il trono degli Absburgo deci
se, prima dell'armistizio, e, quindi,
della pace mondale: la "Vittoria" tut
ta d'un pezzo, quale sbalzo' dal suo
genio e si consegui' da noi senza il
consiglio di nessun Maresciallo (se
conda edizione di Alessandro, Cesare
e Napoleone in un 0...) e senza l'aiu
to (iel resto degli alleati.
Sènon si trattasse che del nomina
tivo;' Duca" resteremmo indifferenti
o giù' di li': siamo troppo e davvero
democratici, per commuoverei a un
qualunque titolo nobiliare, come avvie
ne in questa America, dove un "con
te" o un "marchese" o un "barone"
prefisso al nome o al cognome fa ap
parire chi lo abbia una specie di su
peruomo, anzi, di semidio... Ma col
genitivo 'della vittoria" si cambiano
punto di vista e prospettiva: la pa
gina più' radiosa e più' epica non so
lamente della guerra, ma di tutta la
guerra, si schiude dinanzi a noi am
monitrice ed esaltatrice. Che , nella
perifrasi, c'e' l'uomo. E, nell'uomo, la
gloria d'ltalia.
"Armando Diaz, Duca della Vitto
ria! Con queste parole, che suonano
ai nostri orecchi, come se fossero na
te, d'un colpo, indissolubilmente unite
e, non da ieri, ma da secoli, tanto ci
sembrano logiche, appropriate, natu
rali.
La morie del senatore Penrose
Domenica scorsa, nella Capitale- de
gli Stati Uniti, moriva I'on. Boies l'en
rose che per 5 legislature ha servito
il suo Paese nel Senato Federale.
1! Senatore Penrose, nonostante
fosse malandato in salute, da dopo l'a
scensione alla carica del Presidente
Harding ha lavorato attivamente nel
la commissione finanziaria del Se
nato, di cui faceva parte, specialmen
te per la revisione della tariffa do
ganale.
La morte dell'On. Penrose intanto
dividerà' il campo politico repubblica
no, non solo per la eli /.ione, nelle pros
sime primario, dei due senatori fede
rali della Pennsylvania, ma per le
autorità' Statali, a cominciare dal
Governatore. Gli aspiranti sono molti
e se non si metterla tino di accordo a
vremo una delle più' aspre lotti piri
tiche, mai avute in questo Stato.
I più' possibili candidati a senatori
sono il Governatore Sproul, che si di
metterebbe subito dall'alto Ufficio che
oggi ricopre, ed il Sindaco Mcore.
Siccome l'on. Crow recentemente no
minato a succedere il defunto Senato
re Knox e' continuamente malato e
fa credre che egli non si presenterà'
nelle prossime elezioni, noi vedremmo ,
molto volentieri Sproul e Moore eletti
Senatori per la Pennsylvania.
Associne Mi Mici
di guerra
AGLI ITALIANI DEL NORD AME
RICA E AL POPOLO ALLEA
TO DEGLI S. U.
Nell'infuriar della guerra che
l'orgoglio teutonico scateno' sul mon
do i- la fraternità' italiana e la so
lidarietà' americana varcarono i con
fini » gli oceani per fondersi in un
proposito solo: resistenza all'aggres
sione; difesa del diritto e della liber
ta'ldei popoli.
iella pace vittoriosa, vibra ancora
quell'alta solidarietà'. Gli italiani di
A nitrica, che accorsero a migliaia e I
migliaia, d'oltre i mari in ausilio del
la ir, ad re Patria; gli americani che
diedero armi ed aiuti alla causa del
comune diritto, non possono dimenti
care tornati alle loro sedi i fra
telli che la guerra rese infelici per
sempre, e che in Italia attendono il
dolce conforto di una rinnovata soli
darietà'.
I* solidarietà' umana che varca le
frontiere, gli oceani e che il ricordo
delle gioie e dei dolori sentiti in co
mune nell'ora del cimento, rende più'
fulgida e bella.
Di tra gli italiani, che la guerra
offese nei corpi, non nelle anime i
tubercolotici di guerra son quelli che
più' si cattivarono la simpatia e la pie
tà' dei fratelli.
AVANTI SEMPRE, CO INI L_A FIACCOLA IN PUGNO -=D
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 7 GENNAIO, 1922
Non stroncati negli arti, essi cova
-10 nel petto l'insidia sottile e ineso
•abile della trincea; la loro eredita'
11 guerra e' il morbo fatale che uc
ide lentamente con "una crudeltà'
■he non hanno, ne' il piombo, ne' le
>pade.
La natura crudele può' travare
ìn'avveraario efficace solo pelle prov
videnze civili rampollanti dall'umana
■olidariota'.
Tali provvidenze riassunte nel
Congresso Nazionale dei Tubercolotici
li guerra, tenutosi in Roma nel Lu
ti io 21 mirano:
i) Alia istituzione e funziona mento
li dispensari antitubercolari ad Intere
lelle Sezioni tubercolotici di guerra.
b) Al ricovero, al mantenimento,
tlla cura degli ammalati presso
sezioni ospedaliere, ospedali sanitari,
tana tori ed istituti post su natoriali •
ichiesti dalla necessita' di cura e di
inof lassi sociale edi ripristino della
•apacita' lai arativa.
c) Alla temporanea e jtermanente
issitenza e cura a domicilio dei tu
ter colo tici di guerra, quando ciò' sia
iindicato conveniente dai competenti
lispensari, ed all'attuazione delle con
•eguenti misure di profilassi d'atto
ìicnte.
d) .4 sussidiare adeguatamente le
famiglie dei tubercolotici di guerra
'■ci periodi iti invalidità' e di degenza
» case di cuia.
e) .4 promuover l'istruzione sani
antitubercolare orale e scritta.
A propugnare questo programma
;' sorta "l'Associazione Nazionale dei
Tubercolotici di guerra', la quale con
scia che non tutto si può' attendere
lallo Stato ha organizzato ed or
ganizza il soccorso solidale dei privati
Jentro e fuori i confini della Patria.
Questo soccorso, quest'attestazione
l'alta fraternità', essa chiede ora a
»li italiani ed agli alleati del Nord
America, che palpitarono, nel'e ore
ilei cimento, per quella stessa causa
alla quale i tubercolotici di guerra
lian dato quanto era loro più' caro:
la salute e la vita.
Coloro che han dato la vita hanno
lasciato dietro a se' una patria indi
pendente e forte, mn insieme una fa
miglia nell'indigenza e nel lutto.
Tergere una lacrima, alleviare una
l>ena ai superstiti e' nobilissimo com
pito di connazionali e di alleati.
Lenire una sofferenza, dare un'ora
li sole e di felicita', prolungare l'e
sistenza a coloro che hanno dato la
-alute, e' compito non meno genero
so ed alto.
Anche un giorno di vita, donato a
ehi muore per la Patria può' essere
jonforto alla coscienza del donatore
i gioia all'animo del beneficato.
L' Associazione Nazionale dei Tu
iiereolotici di guerra, lanciando ai po
poli del Nord -America l'appello alla
solidarietà' fraterna, e' sicura di in
■ontrare in essi un solo, immense
■uore vibrante di patriottismo e di
umanità'.
Una missione, costituita dei signori
fin. Guido Podrecca, Pepschki Cesare,
,'wv. Francesco Carlo Nicolosi e Gu
glielmo Nardi, segretario, inviata dal
['Assoen-.ione Nazionale dei Tuberco
'otici di gitei va, visita gli Stati Uniti,
per tenervi delle conferenze illu
stranti la guerra, le terre redenti, le
t rti, la storia d'ltalia e tutto quan-
Lo potrà' lumeggiare la gloria della
l'atria.
Oratore Guido Podrecca e i
delegati dell'Associazione.
Si propone inoltre di organizzare
nelle principali Citta' dell'Unione,
spettacoli- teatrali, concerti, comitati
di Signori e Signore per Feste di
Beneficenze, sottoscrizioni, per la rac
colta di fondi, a beneficio dell'Asso
"iazione stessa.
E' un caldo appello che viene ri
volto alla generosità' dei compatriot
li, degli amici, delle personalità' del
mondo politico economico, per la mas
sima assistenza e per il vivo interes
samento a quest'opera di riparazione
umana e sociale, per un valido ap
poggio al miglior successo della san
ta causa, appoggio morale e mate
riale, che e', per l'Associazione una
assoluta necessita' eun dovere per
coloro che riconoscono la nobiltà' e
l'utilità' della sua azione.
Attende quindi da ogni buon ita
liano, da ogni uomo di cuore, il pe-
Partenze da Phiiadelphia
Vine Street Pier
AMERICA 2 Febbraio
AMERICA 18 Marzo
TAORMINA 22 Aprile
AMERICA 4 Maggio
AMKh'K'A 22 Giugno
£no tanßibilc della sua solidarietà'. |
Detta Missione debitamente auto-i
lizzata d a 11'.1886e in zio ne Nazionale
i Tubercolotici di Guerra, avra' eerto I
l ili* tf OlliltA iti [ili d'lli
Domenica, 22 corrente mese, avra
luogo l'inaugurazione dell'Orfanotro
fio «lei "Fiirli d'ltalia" di Pennsylva
nia che, maestosamente, sorge a Con
cordville, Pa. Nello stesso giorno sa
rà* anche inaugurato un busto a
Dante, nel cortile adiacente, fatto per
sottoscrizione de "La Libera Parola".
S. E. il Senatore Vittorio Rolandi-
Ricci, Ambasciatore di S. M. il Re
d'ltalia a Washington, che con gran
de simpatia segue lo sviluppo del
l'Ordine dei Figli d'ltalia » ne ammi
va gli atti del suo sincero patriotti
smo, interverrà' a questa doppia fe
sta di italianità' e questi connazionali
già' pregustano il piacere di rivederlo
e di risentire, ancora una volta, la sua 1
alata parola che tutti ci entusiasma e
conquide.
Interverrà' anche il Governatore di
Pennsylvania, Sua Eccellenza Wil
liam C. Sproul, che sabato scorso,
nel suo Ufficio di Philadelphia, al
No. 1612 Chestnut Street, riceveva,
molto cordialmente, il Cav. A. Giu
seppe Di Silvestro, Grande Venerabi
le dell'Ordine dei Figli d'ltalia per lo
Stato di Pennsylvania, ed a lui pro
metteva il suo intervento. Anzi, in
presenza del Cav. Di Silvestro, S. E. j
il Governatore dettava alla sua se
gretaria un invito al nostro Amba
sciatore perche', in occasione della
sua venuta in seno ai Figli d'ltalia |
di Pennsylvania td in » iste di una
possibile vista a Chester, Pa., accet
tasse ospitalità' nella residenza del
primo cittadino di Pennsylvania.
Altre spiccate personalità' del mon- ;
do giuridico, lette «rio e sociale han
no promesso il loro intervento, e, seb- j
bene in pienissimo inverno, la mani
festazione promette di riuscire più' i
che solennemente.
L'ufficio del Grande Concilio, desi- ]
derando che tutti gli italiani vi inter
vengano, ha invitato l'Ordine Indipen
dente Figli d'ltalia, la Federazione I
«lelle Società' italiane, tutte le Socie- j
ta' delle quali era in possesso di no- !
mi ed italiani eminenti. Quelle So- I
cieta' che, per mancanza d'indirizzo,
non hanno ricevuto l'inv ito saranno le (
benvenute lo stesso e sono pregate di j
mandare la loro adesione al Grande
Concilio, alle dette strade in Christian
Street.
L'invito alle Società'
La lettera d'invito che il Grande |
Concilio ha inviata alle Società' dice
cosi':
"GRANDE LOCOIA DELLO STATO
DI PENNSYLVANIA, O. E. d'l.
N. E. Cor. 7tli and Christian Street: \
"Phila., Pa., 3 Genn., 192-
"Pregiatissimo Signore,
"Ci pregiamo portare a di Lei co- j
iio-ie»za cht domenica, 22 gennaio, «i
l'è ore 1.30 pom., sara' inaugurato il ;
fabbricato dell'Orfanotrofio, eretto
dall'Ordine Figli d'ltalia della Penn
sylvania per contribuzione di tutti i
soci. Nel contempo sara' scoperto un
ricordo marmoreo di Dante Alighieri,
al quale l'Orfanotrofio s'intitola.
"Alla duplice cerimonia interverrà'
l'Ambasciatore d'ltalia Sua Eccel
lenza il Senatore Rolandi-Ricci, al
quale sara' dato un banchetto r.i:
Gymnasium dell'Orfanotrofio, i S. !■..
vVilliam C. Sproul, Governatore ili
questo Stato. Il eorperto costa $-1.00.
"Con la presente rivolgiamo a Lei
caldo invito perche' voglia onorarci |
della Sua ambita presenza in tale oc
casione.
"All'Orfanotrofio si può' accedere
.n tre modi: 1. prendendo alla stazio
ne di Broad St., della Pennsylvania
R. R. il treno per Concordvillo, Pa.,
alle ore 10.40 ant.; dalla stazione fer
roviaria all'Orfanotrofio ci sono ap
pena dieci minuti di cammino; 2.
Prendendo il treno della sotterranea
alle 10 ant. fino alla 69.a strada, poi
il carro elettrico fino a Media, e qui
per Concordville il "bus Line" in par
tenza alle 12: la vettura ferma da
vanti all'Orfanotrofio; 3. con l'au
tomobile, seguendo la linea della Bal
timore Pike; il tragitto fino all'Orfa
notrofio si fa in meno di un'ora.
"Nella fiducia che questo invito dei
Figli d'ltalia sara' benevolmente ac
colto, e restando in attesa dell'ambi
ta adesione, che La preghiamo farci
pervenire con cortese sollecitudine, si
abbia i nostri anticipati sentiti rin
grazamenti.
nel popolo degli Stati Uniti la fra
terna accoglienza ch'esso ha sempre
largito ad ogni iniziativa dell'umana
solidarietà'.
( (ira. Segr. Ardi., A. Pti/Uui
Il Or. Veti., Cav. A. G. Di Silvestro" I
» » •
Il Grande Concilio si fa poi un dovere
1 ricordare alle Logge subordinate
Ile esse debbono prepararsi per ac
ogliere degnamente l'Ambasciatore il
2 gennaio. Sarebbe necessario, es
o dice che quel giorno fossero pre
enti'i rappresentanti di tutte le Log
e, sia per onorare l'ospite illustre,
ia per vedere il locale e riferirne ai
rateili della propria loggia. Insistia
fio, continua il Grande Concilio, sul
ì necessita' che anche le Logge lon- j
une mandino almeno un rappresen
nnte, perche' in ogni Loggia vi sia
ualcuno che, avendo visto l'Orfano
rofio, possa comunicare agli altri
rateili le sue impressioni e dare ogni
riformazione su di esso.
"Circa le spese del ricevimento ai-
Ambasciatore, si fa caldo appello al
-3 Logge, per una modesta contribu
ione nel limite delle proprie forze,
he faranno pervenire al Grande
Concilio. All'Ambasciatore sani' an
he dato un banchetto nel Gymnasium
lell'Orfanotrofio, e per esso si attende
nche l'adesione delle Logge.
"Sì tratta della inaugurazione del
abbricato dell'Orfanotrofio, cioè' il
oronamento di un'opera da noi lunga
nente vagheggiata, e perciò' osiamo
perare che le Logge tutte vorranno
are buon viso a questa nostra richie
ta.
Se circostanze inderogabili ci hanno !
ostretti per il passato di fare spesso
ippelli alle Logge, ed esse hann >
empre nobilmente e patriotticamente
isposto, confidiamo che anche questa
olta tutte le Logge sentiranno la ne ,
essita' ed il dovere ili rispondere fa- <
■orevolmente, trattandosi di un avve j
limento eccezionale dell'Ordine, eh.' j
lon si ripeterà' più', ed al quale nes- |
una Loggia dovrebbe rimanere e- !
I ranca".
.a gara delle logge
Sono appena quattro settimane eh •
1 Grande Concili;) ha rivolto appello
tlle Logge subordinate perche' si in
eresslno della mobiglia per l'Orfa
ìotrofio, che sani' inaugurato il 2''.
•orrente mese, e già' esse hanno ga
oggiato nobilmente nella risposta al
'invito.
Fino all'altro giorno al Grande
'oncilio, oltre quelli ricevuti nelle
lettinnme precedenti, erano stati of
crti dodici lettini completi dalle se
guenti logge:
Alessandro Volta No. 30 di Ea
ston, Pa., 1 ; Pietro Guzzetti della !
'tessa loggia 1 ; Monte Grappa No.
di Greensburg, l'a., 1; Uniti e Li
eri N. 1091 di Tarentum, Pa., 1;
' ucania N'o. 9Hfe di McKees Rock.', Pa.
I ; Guido Baccelli N'o. OS7 di West
hestov, Pa., 1 ; Santo Stefano di l'a
mastra No. 29 di Ueading 1 ; Italia
Redenta No. 950 di New Kcnsington,
Pa. 1 ; Cesare Battisti No. (Ì2O di
Philadelphia 1 ; Fratello Francesco
'orrente della stessa loggia 1; Mila
io No. 1090 di Broekville, Pa., 1 ;
a Pace No. 491 di Pittsburgh, Pa. 1.
rotalo letti 12. Letti precedenti 37.
Totale a tutto l'altro giorno letti -19.
Il Regio Console di Philadelphia,
Cav. Uff. Luigi Sillitti, ci comunica
che a partire dal 1.0 Gennaio, corren
te anno, la sede del Regio Consolate
e* stata trasferita al No. 1409 Tasker
St.
Fra tempo che gli Uffici di queste
Consolato fossero installati in locali a
datti, piedi di luce e decenti, come 1 >
sono oggi che non hanno nulla a de
siderare, anzi superano di gran lunga
quelli che si potrebbero avere nel cen
tro della citta' per un prezzo quintu
plica to.
■fieli Phone: Oregon 640
L. BATT AGLINI
EMBROJDERY WORKS
Lavori di ricamo, di qualsiasi disegno
ed entità'.
J S. IV. Cor. 15th and Rced Streets
Philadelphia, Pa.
La Divina Commedia di Dante
ed i viaggi all'altro mondo
Ritornando al nostro sonetto, anche
In l'axximie ili Santa Pepe tua risente
l'influenza dell'Apocalisse di Pietro.
Nella patetica storia di Santa Per
petua sono narrate quattro visioni
dell'altro mondo. Nella prima ella vi
de una stretta scala d'oro che arriva
va fino al cielo con ai due lati punte
aguzze di taglienti coltelli, e sotto un
terribile dragone. Perpetua sali' la
scala ed alla sommità' vide Ciisto
sotto le sembianze di un vecchio con
lunga barba e capelli bianchi, nell'at
to di mungere una pecora. Molte
migliaia ili persone vestite di bianco
ifli stavano intorno. Cristo le diede
il benvenuto con un pezzetto di for
maggio, che ella mangio' e tutti quel
li che stavano intorno dissero "Amen".
Con quel regalo Perpetua fu edotta
che la sua morte era vicina, e che in
sieme ai suoi compagni di prigione a
vrebbe sofferto il martirio.
Nella seconda e terza visione Per- !
petua vide il suo defunto fratello Di
nocrates. Costui per le preghiere del
la sorella era stato liberato dal luogo j
ili pena. La quarta visione i'ebbe un
compagno di prigione di Santa Per
petua per nome Saturo, il quale fu
trasportato nel cielo ad ammirare la
prioria di Dio. La descrizione del cielo
e' simile a quella- dell'Apocalisse di
Pietro e le altre visioni ebree che si
rinvengono nelle scritture apocrife,
"un vasto spazio come un giardino di
piacere con rosai in !iore ed altre
specie di fiori olezzanti. Gli alberi
. l'ano dell'altezza dei cipressi e le lo
ro foglie cadevano incessantemente
al suolo. Si vedeva inoltre un luogo
le cui mura erano fabbricate come j
ili candida luce, ed alle porte di que
la citta i visitatori erano vestiti di :
bianchi paramenti, ed introdotti alla i
presenza ili Dio, un vecchio dai capri I
1 i bianchi di neve, ma con un volto
sempre govane. 1 visitatori durante il
soggiorno nel cielo erano nudriti da
un odore indescrivibile.
Negli \tti di Tommaso si parla di
una donna, risuscitata dall'apostolo,
'a quale narra la visione delle pene
infernali. Questa visione nel suo in
sieme e' una produzione piuttosto ar
tificiale, senza alcuna traccia d'ori
arinalita', quasi riprodotta sulla fal
sariga dell'Apocalisse di Pietro. Vi
i trovano gli stessi crimini bestiali
guniti secondo la legge del taglione.
Fuoco, melma, vermi, sospensione dei
l accatori per i capelli, per la lingua,
per i piedi, riprodotti c< n piccole mo-
Ifficazioni dalia visione di Pietro.. I
ladri e gli avari sono sospesi ner le
mani, essendo esse le membra più'
•olpevoli nel commettere i loro pec
•ati.
L'apocalisse di Paolo
L'apocrifa apocalisse di San Paolo,
Composta probabilmente da qualche
monaco greco verso la seconda meta'
lei quarto secolo dell'Era cristiana, e'
li grande interesse per la sua dottri
na escatologica, che presenta un eie - j
■nento nuovo, il riposo temporaneo dei
tannati. Il testo greco originale, pub
blicato il 1843 dal Tischendorf, in i
cinquantuno capitoli, mostra che e'
opera del tempo di Teodosio verso
l'anno 388. Sant'Antonio ne fa men
zione nel Trattato in .Joan 98. Il Dr.
Perkins trovo' un manoscritto siriaco,
che tradusse in inglese e pubblico' il
1364. Una versione latina fu pubbli
rata da M. R. James il 1893, e que
sta e' la versione più' completa di
lutte e tre.
La parto della visione che a noi in
teressa comincia nella sezione undeci
ma, ove l'angelo che guidava San Pao
lo gli mostro' il luogo dei giusti e
quello ove erano puniti i peccatori.
Dapprima S. Paolo fu condotto al cie
lo, donde, guardandosi dietro, vide
sotto il firmamento "l'oblivione che
inganna ed attira i cuori dei mortali"
• tutti gli spiriti del male ed i prin
cipi dei vizii. Egli vide angeli senza
pietà', infuriati come pazzi, coi den
ti sporgenti fuori delle labbra, con
scintille di fuoco, che si proiettava
no dai loro capelli e dalla loro bocca
destinati a tormentare le anime degli
empi. Poi vide un altro gruppo di
angeli dal volto fulgido e splendente
come il sole, con palme tra le mani,
destinati a condurre le anime dei giu
sti alla gloria celeste.
Guardando alla terra San Paole
vide un uomo giusto sul punto di mo
rire ed angeli buoni e cattivi atten
dere alla sua agonia, disputandosi i'
possetso dell'anima appena uscita da
Fa quel che devi, nvvenga
che può'.
\bbonamento Annuo $ 2.0€
UNA COPIA 3 SOLDI
.•orpo. l'oi vide un uomo peccatore
inche sul punto di morte )a cui a
nima cadde in possesso dei demoni
•ho ne fecero un orrbi'.e strazio. Im
portante e' la scena quando l'anima
lei peccatore s'imbatte' con le anime
li coloro che in vita aveva offeso.
San Paolo e' condotto al terzo cie
li ove si trova una porta d'oro co*
lue colonne anche di oro, su cui sono
scritti i nomi di coloro che servono
Dio di tutto cuore tuttora viventi.
Entrando nel Paradiso incontra e
conversa con Enoc ed Elia ed altri
Santi, che eli fanno festa, lodando le
iue apostoliche fatiche.
Discende dal terzo cielo, attraversa
il secondo e perviene alle porte del
•ielo che mettono alla terra Promet
ea. Questa e' la terra che sara' co
nosciuta nella seconda venuta dti
Messia, quando la terrn sara' distrat
ta, ed il Signore Gesù' Cristo il 110
■terno si manifesterà' coi suoi unteli
3 canti tra cui regnerà' per mille an
ni. In quella terra Promessa le anime
iei giusti abiteranno fino al giorno
Jel giudizio. Quel luogo e' presso l'O
;'cano e la terra e' sette volte più*
splendente dell'argento.
San Paolo e' condotto poscia al Lago
Acherasio, ove la citta' di Cristo, fab
bricata tutta d'oro, circondata da do
lici mura ed altrettante torri. Nelle
•nura vi sono dodici porte ed intorno
scorrono quattro fiumi che hanno il
nome dei fiumi dell'Eden. Questa e*
la Gerusalemme celeste, ove abitano i
giusti, ed ove l'arcangelo Michele con
luce le anime dei penitenti dopo es
-ere stati battezzati nel Lago Acheru
lio. IJH questo particolare forse Dan
te ebbe l'ispirazione nel primo canto
lei Purgatorio, quando Catone cornati
la a Virgilio di lavargli con la ragia
la il volto.
San Paolo incontro' presso i! pri
mo fiumi' ili miele i Profeti dell'anti
•o Patto che lo salutarono, com" son
soliti di fare con tutte le anime giu
ste le quali negando se stesse, si de
dicarono al servizio di Dio. Press» ii
iume di latte incontro' le anime de
sìi innocenti fatti uccidere da Krode;
e poi presse il fiume di vino incon
tro' gli nitri santi dell'antico testa
mento. Presso il quarto fiume, che ef
lutto di olic, situato alla parte orien
talo della citta', San Paolo incontro'
e anime degli umili, che si votarono
a Dio di tutto cuore smettendo ogni
umana superbia.
Procedendo oltre vide in ognuna
ielle dodici porte un uomo seduto so
pra un trono d'oro, ed altri troni ove
sedevano gli umili di spirito. Nel
mezzo della citta' vide un grande al
iare presso cui il Re Davide a capo
ilei cori celesti cantava su l'arpa l'e
terno Alleluia.
Lasciando la citta'. San Paolo fu
condotto dalla sua guida all'Oceano,
che circondava tutta la terra e sul
quale poggiavano i cieli. Giunto al
l'altra parte dell'oceano, non vide più'
luce ma solo tenebre, dolore e mesti
zia. Dapprima vide un fiume bollcß
te tutto di fuoco, ove cadevano in va
i la profondita' anime di uomini e don
ne, punite secondo i loro peccati. Le
anime di coloro che avevano parteg
giato per la giustizia e per l'ingiusti
zia senza fermezza, erano punite nel
la parte del fiume ne' calda ne' fred
da. Coloro che erano stati dubbiosi
nel seguire i precetti della chiesa era
no immersi fino al ginocchio nel fiu
me. Le anime, che dopo essersi ciba
te del corpo di Cristo, erano ricadute
in peccato, venivano immerse finii a
meta' della vita, specialmente se il
loro peccato era quello dei sensi.
Dr. F. CUBICCIOTTI
ii ih ni
Trovasi nella nostra famiglia gior
nalistica il signor Cesare Finocchi,
del Numero 826 Earp Street, in
qualità' di agente-corrispondente.
Il signor Finocchi, che e' cono
sciuti-sinio da tutta la colonia, e spe
cial monte dall'elemento operaia,
ti' autorizzato a transigere qualsiasi
affare per conio de "La Libera Ta
rola", dalla sollecitazione ed esazione
di abbonamenti ed inserzioni ad altre
incompense di maggiore entità'. E
gli ci terra' anche' informati dei mo
vimenti operai e di altri eventi colo
niali.