La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, December 31, 1921, Image 1

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    -ML,SHM DISTRIBUTED * EDO EBEHIT N„ AUTHORISED RV THE ACT OF OCTOBER 1,17. ON Ali AT THE POST-OEriCE OK HUUi, EA., BT ORDER 0 E THE PRESIDENT, A. S. - POSTMASTER 0E„
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
•Entered as second-class matter April 19. 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3,1879".
WITH THE LARGEST CIRCULATION LA LIBERA PAROLA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 51
LA PAROLA DI D'ANNUNZIO
sulla Conferenza di Washington
IV.
BRESCIA 18.
11 commodoro Perry continua a
sorridere, abbassando lievemente l'an
golo della bocca cli'e' come dentella
ta dall'uso costante della pipa di ra
dica intagliata col coltello. Nell'al
tro mondo, cjuello simbolico, egl
mantiene una specie di spavalderia
da quel perfetto marinaio ch'egli e
ra. Non ha abbandonato l'abitudi
ne di mantenersi verticale perche' il
centro della sua gravita' assicuri li
na solida base ai -noi ben piantati
piedi.
J1 commodoro sta eretto sulle sue
gambe come se troneggiasse sul inul
te della sua buona nave "Susquchan
na'\ Invero egli non mostra alcuna
traccia di quella intempestiva gotta
che fu il suo passaporto per l'altro
mondo. Anzi il suo sorriso si muta
in un ghigno sardonico al vago so
spetto che la gotta diplomatica non
condanni all'immobilita' la Confc
renza di Washington.
Sorridendo il commodoro Perry
dice :
"Permettetemi d'intervenire, seb
bene non sia stato convocato da rego
lare invito presidenziale.
"Or sono settantanni lasciai nelle
acque della Baia di Yedo, di fronte
ad Uragn, un gavitello da scandaglio.
Noi marinai diciamo che un gavitel
lo "guarda" quando galleggia. Eb
bene il mio gavitello ha guardato e
guarda ancora. Non dubito elio i
miei connazionali siano meglio in
formati di me, ma la conferenza si
presta a confondere 1" idee anche
nelle teste pili' sane.
"Quando, il 7 luglio 1833 gettai
■fMTWftì' dinanzi ari" f raga-avevo sul
la mia fregala due batterie, una ■• ■■■
perta e l'altra coperta. Ma avevo due
altre batterie, ancora più' efficaci.
Una era una batteria di idee chiare
e l'altra lina batteria di retta Inul
na volontu'. Entrambe erano »! !
tutto scoperte.
"Il mio cuoco pure aveva i suoi
segreti e neppure il >uo più' caro
sguattero riusciva a strappargliene
une. La emina della conferenza e'
circondata da spugnatori di ogni pae
se e qualità', ma e' pur vero che i
suoi segreti sono impenetrabili.
"Intanto vi assicuro che tutti i
topi sui tetti nipponici ridono. .Se
condo un proverbio di quel paese,
aquando l'uomo bianco fa profezie
sull'avvenire del Giappone od espri
me dei pensieri sull'anima del Gip
pone i giaziosi rosicanti ridono'in
, coro, incessantemente, sui t• 11i ili
cartone.
"I rappresentanti ufficiali del Mi
kado invece, non ridono, non fanno
ne' gesti ne' segni/ parlano solo ii
puro necessario e consonano perpe
tuamente i loro volti coinè le anti
che maschere d'avorio e legno dorato.
"11 Governatore di Urag:;. quan
do tento' di mandarmi a Nagasaki I
per trattare coi suoi regnanti, rima
se impassibile al mio rifiuto. Non
ebbi mai il piacere di veder muov
vere un muscolo sul volto del princ'p
pe Idzu.
"E' stillo detto e ridetto che
quando Hughes, con inattesa auda
cia, propose la demolizione delle
navi, tutte le marionette bianche
sobbalzarono come se si fossero im
provvisamente rotti i fili che !e
reggevano, mentre le marionette
gialle rimasero blandamente insensi
bili come spade di ben temprato ac
ciaio chiuse nelle loro guaine.
"Fata immota manent". 11 desti
no rimase immobile. Sebbene mi
riconosca come uomo di umile sa
pienza, rischio questa solenne cita
zione nella speranza di accrescere la
mia autorità' presso gl'illustri lumi
nari venuti a pranzare nella capita
le federale.
"Destino: cioè' vitale necessita' di
razza, forza di volontà', proposito di
aggressione e di espansione; ed es- >
e' inseparabile ed immutabile • 'ai
piani del popolo segreto ch'ebbi ! o*
nore di presentare alle lotte del mon
cl°- . ~ , -,
"Questa maschia venta deve es
sere bene impressa ne' In mente d i
popolo dalla bandiera stellata clic fi
spira. e deve aspirare, all'egomonin
mondiale.
"Vi sono coloro che gridano:
"L'Europa agli europei" e ve ne so
no altri che rispondono: "L'Asia si
gli asiatici". Qui non e' questione di
giustizia, poiché la giustizia de\"
ancora venire ali uomo. li ' 10
dell'Uomo si sacrifico' invano per
stabilirla sulla terra.
"Non e* questione di giustizia,
ina in potenza. i er lungo tempo an
ioni gli spogliatori del mondo saran
no uomini ferrei. E per lungo tempo
i tentativi di rivendicazione pei 11
trasformazione sociale saranno prò
•lenii di forza e non di giustizia, ut
i di violenza e non di persuasione.
"Non vale la pena perdere tempo
nel deplorine la durezza di questa
realta' ionie non vale la pena di fan
tasticare perche' l'lnghilterra e"
pronta a restituire Weiehawei, ma
aio' tenersi Hong Kong.
"Prego Iddio perche' la realta' «li
queste cose penetri bene nella no
stra mente.
"I n assetto fatto d'ipocrisie della
[conferenza non può' avere che il va
lore di uno stratagemma in una
guerra sanguinosa. Alternatamente
i negoziatori si tolgono la maschera
, per mostrare la bocca del fucile che
ripongono di nuovo per riprendere la
maschera.
"Dal 101-1 il Giappone ha con
quistato il suo increate interno,
ha eliminato dalla Cina ogni com
petizioae straniera, ha invaso i mer
cati dell'lndocina, del Siam e del
l'lndia. ha stabilito relazioni col
Sud-America c col Canada, ha già'
impegnato una lotta commerciale
eolie ditte europee ed lui copiato sui
i modelli europei l'intimo meccanismo
dei sistemi industrali commerciali e
j finanziari dell'uomo bianco eliminan
do dal commercio tutti i mediatori.
| "Un americano del mio tempo, un
|americano oculato ed assennato, Wil
liam Seward. predisse che le due ci
viltà' che furono separate 10(10 an
jni fa nei piani dell'Asia -i sarchili -
, ro incontrate di nuovo nell'immen
sità' del Pacifico.
"Egli ritenne inevitabile lo -tifl*
ripamento della com a asiatica verso
|il continente americano.
''Come possono difendersi oggi la
California e la costa settentrionale 1
■ lei West?
' Se andate nella Columbia Britan
nica, in Australia, o nella Nuova
Zelanda troverete -empie qm-ta
stessa questione della difesa clic tic-j
ne inquieti gli uomini di Stato. A
Wellington, a Vane, uver, a Victoria
-ono state alzate barriere contro que-j
sta invasione.
"Quando un emigrante giappone
se si stabilisce in un paese caccia
immediatamente dailc officili e dai
icampi i suoi rivali bianchi. I.a fa
miglia lo raggiunge presto' nel suo
nuovo asilo. Le sue abitudini infal
libilmente esercitano la loro predo-!
minanza. Lavorando assiduamente
egli ed i suoi compagni ingrandisco
no la zona d'occupazione cspellcnd •
a poco a poco i loro rivali bianchi.
"Benché' il giallo domandi che gli
sia concessa la liberta' di penetrare j
ovunque gli piaccia, egli non ammet
te lo straniero nella propria vita. !
Egli afferma il huo diritto di ac
quistare e sfruttare per esempio, una
miniera nel Canada o negli Siati U
nit.i, ma non permette ad uno stra
niero di divenir proprietario di una
miniera di rame o antimonio nel
Giappone.
"Vuole pescare nelle acque ame
ricane e canadesi e si e' virtualmen
te impadronito di tutta la pesca al
largo della Columbia Britannica, ma
proibisce agli stranieri di pescare
nelle acque nipponiche.
"Questa tremenda facoltà' di assi
milazione e' ora ben nota. Es-j sono
anche in virtù' di essa una razza de
gna d'ammirazione anche se la no
stra volontà', sia impegnata ad op
porla.
"Dichiarano che l'Asia e' una ed
indivisibile, che l'llimalaya e' l'uni
ca apparente divisione fra due civil
tà' simili: una cinese eoi suo comu
nismo di Confucio ed una indiana
col suo individualismo di Vc< a. Ma
le pili' alte barriere nevose ni n po--
Mino interrompere quell' "ani) ia e
sublime unita'" da cui furono gem
iate tutte le grandi religioni di la
voro .
"Il popolo del Sol Levante esce
dai suoi confini insulari per dar nuo
vamente valore a quell'unita' e per
presentare all'oppressa e riarsa India
un esempio perfetto di stato nazio
nale indipendente.
"Che cosa potrà' costare al mon
do questo esempio?
"Ma il loro compito e' ancor più'
vasto e solenne. Il loro compito nuo
vo c' di fondere saldare ed armoniz
zare perpetuamente le due civiltà'
dell'Oriente e dell'Occidente. La lo
ro futura egemonia, seguendo il ge
nio e la volontà' della razza, deve es
sere considerata non solo dal punto
AVANTI SEI IVI PRE, COINJ L_A FIACCOLA I INI PUGNO
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 31 DICEMBRE, 1921
idi vista asiatico, ma anche da qupllo
mondiale.
[ "I/a loro razza e' invero molto
I prolifica. Il materiale umano e' ab
bondante. L Asia, colle sue moltitu
jdini, aspira a rimpiazzare il sempre
più' sterile mondo bianco eolla mis
sione di ripopolare e sfruttare tutta
la terra. L'insaziabile campione del-
I Asia afferma : "a me spetta il dirit
to di ripopolare i paesi nuovi; a me
, il diritto di rendere nuovamente fer
itili le regioni improduttive. 110 a-
Idottato le vostre arti, le vostre in
tenzioni, i vostri metodi ili lavóro
li vostri sistemi di lotta. Se posso
tenere nelle mie mani il trionfo del
la fecondità" della carne sarò' il
'piti' forte."
: "Sotto la maschera d'avorio scolpi
to e di legno vi e' una formidabile
: volontà' di respiro. I" piu' facile
mettere 1 acqua del Pacifico in una
ìxittc che contenere e restringere
j quest'appetito.
f "Tutto il resto sono vane chiac
chiere senili ed inutile ipocrisia.
"Fata immota manent".
Queste sono le parole del commo
doro Perry che con due fregate e due
| corvette impose la sua volontà' al
l'Oriente.
Potete affondare tutte le vostre
inutili earcasse negli abissi del mare
poiché' \i dico che ognuno di
questi popoli, bianco o giallo, sia es
so coronato dal ramoscello d'olivo
; vvilsoniano o dal ciliegio fatto fiori
ire in una serra, canti l'inno della
pace o il "tanka", sacrificherà' sul-
I altare della pace solo carcasse inu
tili. Ma il commodoro Perry conti
| mia :
! " Alle navi di legno cuori d'ac
ciaio. Vile navi d'acciaio cuori di
diamante. E por i cuori adamantini
tutto il mondo e' di vetro".
Ed il commodoro scrolla le sue
spalle, ampie e spettrali, mentre si
volge per lasciare la tavola della con
ferenza. Poi sj arresta. Si veltre di
nuovo. I'] sorridendo all'angolo del-
I la bocca denti Unta dal costante uso
Ideila pipa di radica aggiunge:
[ "110 un gavitello da scandaglio
lanche nel l'otoniac".
Gabrir!r I)'. I un un:io
li MU pei MÈO
Nonostante la erisi che attraver
siamo e l'assenteismo quasi crimine*
-o di connazionali benestanti i qua
li. pur transigendo i loro affari con
gli associati all'Ordine dei Figli d'l
talia, ritennero non doveroso inter
venire ne' acquistare dei biglietti la
j recita datasi la sera ili lunedi' scor
do all'Accademia di Musica, dalla
insuperabile Compagnia drammatica
di Mimi' Aguglia, può' dirsi riu-ci
: tis«ima anche dal lato finanziario
perche', come ebbe ad annunziare in
i l' atro l'lmpresario Av'lla. sebbene i
! conti non giano stati finalizzati l'in
jtroito lordo e' stato di circa $2500
con un profitto clic si avvicina ai
mille dollari.
Abbiamo voluto accennare all'o
|-traci-ino fatto alla recita di lunedi'
-coivo da quelli che non appartengo
no all'Ordine per ribadire, ancora li
na volta, clic contro la italiani-ima
Istituzione si nutre un odio ingiusti
ficato ed ingiustificabile.
L'Ordine dei Figli d'ltalia aderi*
sce e contribuisce a tutti i movimen
ti intesi a rialzare il nostro prestigio
in America ed a tutte le opere pa
trottiche ci umanitarie senza tener
conto se gl'iniziatori appartengono a
questa od a quella casta. Presente
mente le logge dell'Ordine in Phila
dclphia stanno dando il loro appog
gio all'Ospedale italiano di Philadel
phia non tenendo conto che c—o sor
gerà' sotto gli auspici del Cardinale
Dougherty alla cui presenza, nell'Ac
cademia di Musica, fu profanata l i
, memoria di Dante e fatto un grave
insulto al rappresentante del Gover
no d'ltalia nella persona del Regio
Console Cav. Uff. Sillitti. La mal
vagita' degli uomini non ha mai of
fuscata la mente dei "Figli d'ltalia''
i quali hanno sempre dillo, dato, da
to.
Quando, il I agosto u. s., il signor
Edoardo Avella, dal palcoscenico del
Casino Theatre, annunzio', presente
l'ili.mo signor Console, che egli la
prossima recita l'avrebbe data al
l'Accademia di Musica, a favore del
l'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia, lo
fece spontaneamente, senza essere
stato sollecitato da nessuno, e senzr
che esrli lo avesse precedentemente
comunicato ad alcuno. 11 signor A
vella aveva pensato che la sua estesa
clientela lo avrebbe appoggiato in
tale impresa, perche' si trattava del
la carità' che non ha partito. Ma
l'lmpresario si e' dovuto poi ricrede
re quando i nostri maggiori coloni,
alcuni si sono recisamente e cinica
mente rifiutati : altri gli hanno detto
| "se si trattasse ili te ti aiuteremmo, 1
ma (ter l'Ordine no": altri ancora lo
hanno avversato perche' egli non a"
crebbe dovuto fare opera benefica
per i Figli d'ltalia.
Ma la serata e' riuscita perche' al
l'allarme degli ultimi giorni dato dal
Capo sono acclivi all'Accademia non
jtiieno di 1500 arditi della causa i
taliana in America.
♦ * *
I.a recita, abbiamo detto, può' dirsi
j riuscitissima anche dal lato finan
ziario. Dal lato artistico e' stata
splendida. Mimi' Aguglia fu in
j superabile e si ebbe un "bouquet" di
I rose fresche e rosse dal Cav. Uff.
j Luigi Sillitti. Fila sostenne la par
ie di "Scamjiolo" in un modo me
raviglioso. I coadiutori signora Sa
ra Lizio, signorina Rosina Bernardi
ini. Carlo Brunetti. Vincenzo Ferra
li, Fra)i<-.'-<o Coglia, \niatn Cuglie
-e e farlo Rasio. furano, applauditi,
i onie calorosamente era stata appiatt
iti ita Ih protagonista.
Il Regio Console arrivo' nell'inter
i mezzo fra il primo ed il secondo at
tn. fon il ({rande Venerabile Cav.
\. ({iuseppe Di Silvestro ed il capi
| tano Costantino Costantini egli pre*
Ise posto nel palco imbandierato, a
destra del palcoscenico dalla parte di
itili entra al teatro. (ìli fu fatto li
na enrusiastita dimostrazione e l'or
( chestra lo accolse al suono dell'lnno
icale e tli quello americaifo. Nelt
palco subito dopo era la famiglia
[del nostro direttore e in (piello ap
presso alcuni tli Xorristovvn, t ioe"
il signor ({invaimi Durante.
e\ venerabile della Loggia Mcucci,
ioli la sua signora, il Signor Me
notti Alleva ed altri.
(.'lmpresario Avella negli inter
mezzi volle ringraziai. S. F. l'Aiii
i bast iatore. al cui nome l'assemblea
ipp!aiuti' freneticamente, che aveva
t omesso l'Alto Patronato; il lfcgio
I '.'on«ole e tutti si alzarono in piedi
ni applaudire; il (il ludo \*enerabilt
e l'(lxilint. -It i Figi; d'ltalia e la
-lampa.
Il Regio Console Cav. Fff. Luigi
Sillitti ha voluto mostrare il suo j
compiacimento, per il successo della!
•erata, inlirizzando la seguente Jet - !
torà al signor Avella :
"l'liila., I'o., 27 die., 1921 ,
"Signor Ftluardo Avella,
709 League Slreet
l'lli 1 a<lclpltia, l'a.
"110 assistito ieri sera con vero
piai ere alla recita che la compagnia'
drammatica tli Mimi' Aguglia ha ita
la al teatro \eademv of Music a be'j
l'elicio dell'Orfanotrofio dell'Ordine
dei Figli d'ltalia in Ani'riea.
. "Cosi* ho potuto aniniirare incora
una volta la granile artista siciliana, j
ed allo istt—s<» tempo ho notato con I
compiai intento che e' stata compiuta !
con -iMti'sso una nuova opera di ita-!
Gamia' e di licnoficenza.
"So che il inerito ilei successo j
spetta a lei ed all'Ordine ilei Figli
«l'ltalia.
"Quando, diversi mesi fa, la Coni-1
pagnia Aguglia venne a dare una re-;
cita a l'hiladelphia, lei prese l'impe
gno di provvedere ad una seconda
itt ita della sii-sa Compagnia a 1»
neficio dell'Orfanotrofio dei Figli
d'ltalia.
"Lei ha mantenuto la promessa ed
e' riuscito, a fare una bella manife
stazione d'arto italiana e tii benefi
cenza coloniale.
"Mi felicito con lei e colgo l'occa
sione per esprimerle gli atti della
mia distinta considerazione. i
11 R. Console
SILLITTI" I
GIUSTIZIA E' FATTA
i.a Corte ili Dedham, Mass., ha ri
gettato l'appello ili Sacco e Vanzetti
etl ha loro negati'una nuova eausa.
I.a decisione e' sfata motivata dal
fatto che i giurati erano stinchi di
santi; uomini perfetti, che non ave
vano nessun pregiudizio contro gii
accusati; clic la legge e' stata ila
essi bene interpretata e meglio appli
cala e che i due connazionali nostri,
colpevoli solamente di essere di idee,
avanzate ed italiani d'origine, do
vranno morire sulla sedia elettrica.
Se altri mezzi non vi saranno e
non si escogiteranno per far ricono
| -cere innocenti Sacco e Vanzetti, fa
jcendoli cosi' assolvere di un delitto
i
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
AMERICA 2 Febbraio
AMERICA 18 Marzo
TAORMI Y\ 22 Aprile
AMERICA 4 Maggio
AMERICA 22 Giugno
'che essi dicono di non avere commes
so e che, secondo le testimonianze di
accusa, non hanno commesso; perche"
ammesso che domani si riuscisse ad
avere una commutazione di pena,
questo atto sara' interpretato comi
un perdono, ma mai come un atte
di giustizia. In ogni modo bisogne - ;
rebbe continuare ad agitarsi per ri-'
spanniate due vittime italiane alla'
sedia elettrica.
R.Consolato'dìtalia
IN PHILADELPHIA
Il R. Consolato d'ltalia in l'hila
delphia. l'a-, rende noto che il Mini
stero della Marina ha ordinato che
sia eseguita la leva marittima sui
giovani nati nel 1902 e sui nati nel :
1902 e inni appartenenti ai territori
annessi in virili' ilei Trattato tli S.
Gerniann e di Rapallo.
Pertanto i giovani ili cui sopra r>
-iilenti negli Siali di Pennsylvania,
.Maryland, Delavva.re, Sortii Caroli
na. \ irginia, West Virginia e (ì or
gia hanno obbligo tli presentarsi non
oltre il di Dicembre 1922 pre-so inte
sto R. Consolato o prcs-o le RR. A
genzie Consolari dipendenti qui sotto
indicate, per essere sottoposti a vi-i
--ta e se abili, arruolati.
Le visite mediche hanno luogo j
presso questo lì. Consolato tutti i
giovedì' non festivi alle ore in a m.
(Ili inscritti tli cui sopra debbono j
n resini tarsi muniti del pas.sajx'nto ni
di altro documento rilasciato dalle
competenti autorità' nel Regno, dal
quale i possa desumere la loro iden
tità' personale.
Per qualsiasi chiarimento gli int -
rissati sono invitati a rivolgersi al
R. Consolato in l'hiladelphia. l'a-,
oppure alle seguenti RR, Agenzie
Consolari dipendi nii :
l'ittsburgh, l'a : Scranton, l'a-;
Mioona l'a : I-Vie l'n. : Wilruing
! lon. Del-: Baltimore, Mtl. : Clarl<-
burg. W. Va. : NTorthrolk. W. Va. :
Norfolk, Va.: Charleston, S. C. Sa-'
| vnnnith, ila,
l'ltila-, l'a.. li 21 I)ie. 1921
Il R. Console
/.. SiHill, ;
♦ « ♦
Il 21 corrènte nella sede ibi Re
do Consolato si sono riuniti i irei
-1 i datori di lavino pei uno ..■ ni.i• •
di idee con il Regio Con- de > irea il
| moilo migliore e l'in" efficace ili ve-!
j nire in aiuto ilei nostri connazionali
i disoccupati.
Invero la disoccnazione dei lavo
, lalori, che e' cosi' forte in questo
i iieriodn di grave c risi economica, col-
I pisce duramente i nostri toiuiaz.ioiia
! 'i specialmente quelli che, arrivati in 1
questo pai e da poco tempo, non lo
conoscono abbastanza per poter prov
vedere ila se' ai propri bisogni, i'
nra essi si trovano molti tli coloro
| ehe soffersero gli orrori della gticr
Ira e rischiarono onorevolmente la
| propria vita per dare alla Patria la
grande Vittoria.
( bj ha avuto in olle lo paese il
sorriso della fortuna o la soddisfazio
ne del successo non può' non sentire
d dovere di venire prontamente in
aiuto dei propri fratelli che versano
in tristissime condizioni economiche,
non ostante la loro valida capacita' il
lavoro e la loro intenzione di com
pierlo onestamente.
Alla riunione che ebbe luogo il 21
■ t orrente altre ne faranno seguito. La
prossima av ra' luogo Giovedì*, -5 Gcn
| naio, alle ore 7..''•() p. ni. nei locali
della Casa per gli Immigranti, IQtli
and Bainbridge Sta., e ad essa sone
vivamente invitati ad intervenire
tutti coloro ehe siano in grado di col
locare dei connazionali ad un lavoro
qualsiasi. Tutti quelli che interver
ranno oppure aderiranno per iscrit
to potranno formare un Comitato <
potranno dare attuazione alla loro ti
pe™ tanto benefica a vantaggio pra
tico dei nostri lavoratori disoccupati
ed a maggiore prestigio della nostra
Colonia.
Filila., l'a-, 21 dicembre, 1921.
Il Regio Console
L. SiJlitli
lizhifl ed ni
11 nostro direttore ringrazio, senti
tamente e sinceramente, tutti color)
che gli hanno fatto pervenire lette
re e biglietti di augurii per Natali
e per il nuovo anno e ci prega di con
i trocambiarli sulle colonne di queste
i giornale, palestra libera a tutte le e*
■ manazioni miranti all'elevamento
i delle nostre masse immigrate e ad
i un'ltalia più' Grande.
NELL'ORDINE EIGLI D'ITALIA
IN PENNSYLVANIA
Ai Venerabili delle Logge
Pliila,, P., 23 Die. 1021-
Pili! I/IN \i;(;I KAZIONK DEL
LOCVI.H dell' OPKANOTKOPIO
1. Orfanotrofio dei Figli <1 "I taliti
della Pennsylvania, che il (ì rimi le
Concilio, >Dii l'ausilio dei fratelli tut
ti. ha voluto erigere in questo Sti
lo. sia per essere un fatto compiuto.
I lavori ili riparazione e di adattameli
in sono al loro termine, e tra pochi
L'iorni IV'lifiein -ara' pronto in tutta
la sua efficienza |ier lo -eopo a cui e'
siato di -tinuto, K sara 1 pronto al
tresi il monumento marmoreo di
Dante Alighieri, elle per iniziativa e
s* * 11 l 'seri/ii ii ii - della "Liliera Parola"
surgela' ma -toso al ili fuori del fab
bricato.
L'Ambasciatore d'ltalia Sua Kc
ci'lleii/.i il Senatore Ifolandi-Iìicci,
■ne fin ila inalilo ne fu informato!
ii.i presi) grande interesse per la più
sollecita realizzazione della nostr i 0-
pera umanitaria, ci da' l'onore di e—
••■re ci n noi il giorno della inaugura
tone del monumento a Dante, e de!
lalilirii ito dell'Orfanotrofio ed ha
prcscclia la data di domenica '!'ì gen
l'.rn.
Ora la ('omini-sione ]irovvedera'
per la scelta del jiersonale, in base
al concorso già' bandito, e nel tempo
stesso -aiutino da essa concretate e
comunicate alle Ixigge tutte le 11isj M >-
•izioni ucci--arie e tutte le modali
tà per ricevere e trasméttere le do
mande di ammissione degli orfani.
Intanto dobbiamo prepararci per
accogliere degnamente l'Ambasciato*
re il '!! gennaio. Sarebbe necessario
die linei' giorno ! i-sero presenti ì
ili tulle le L'»ge, -i»
per onorare l'ospite illustre, -in per
vedere il locale e riferirne ai fratel
li della propria loggia. Insistiamo
sulla necessita' clic anche le Logge
lontane mandino almeno un rappre
sentante, pliche' in ogni Loggia vi
•ia i[ualcuno clic, avendo visto l'Or
fanotrofio, possa comunicare agli al
tri fratelli le ne impressioni e dare
ogni informazioni su ,]i es-o
--( irca le s|i ( |,.| ricevimento al
l'Allibasi iatore, d fa appello alle
l ogge per una mode-la contribuzio
ni nel limite delle proprie forze, clic
';i■ anno pervcniii al tirando < onci
lio Ali \niba-i i itore -ara" anche da
to un banchetto nel Gvmnasiuin del-
I Orfanotrofio e per esso si attende
Si ti atta della inaligli radono del
fubbri' ato dell Orfanotrofio, cioè" il
coronamento di un'opera da noi lun
gamente vagheggiata, e perciò' osia
mo sperale che 1< lxigge tutte vor
ranno fare buon viso a questa nostra
richiesta.
Se i ire stanze inderogabili ci han
no costretto per il passato di fare
spef-o appelli alle U»gge, ed essi?
hanno sempre nobilmente e patriot
ricamante risposto, confidiamo che
ala lie questa volta tutte le Logge sen
tiranno la necessita* e il dovere di
rispondere favorevolmente, trattan
do-i di un avvenimento eccezionale
dell'Ordii, ohe non si ripeterà' più',
il al quale nessuna Loggia dov rebbe
rimanere estranea.
Nell'occasione ricordiamo clic col
primo Gennaio va in vigore la tossa
di mantenimento per l'Orfanotrofio
in venti ni mese per ogni socio.
Per dispo-izione del Regolamento ap
provato nella Grande Convenzione di
Krie. detta tassa dovreblie versarsi
alla Grande Loggia a trimestri anti
cipati, incominciando dal 15 gen
naio. Ma considerate le condizioni
attuali, in linea eccezionale si da' fa
coltà' alle Ligge di cominciare a fare
il versamento anticipato della quota
mensile di gennaio, e cosi' di mese
in mese fino a nuovo ordine, curan
done il rimborso dai soci in quel mo
do che sara' ritenuto migliore.
Nel caso che la seduta ordinarla
-ia lontana, i Venerabili convoche
ranno al più' presto una seduta stra
ordinaria, e comunicheranno al Or.
('oncilio i deliberati della su
lutto quanto e' oggetto della presen
te fi reo la re.
C'ori la fiducia che accoglierete li
no-tre raccomandazioni, passiamo a
i salutarvi fraternamente,
j .1. ' l'erfilin, Gr. Segr. Arch.
Bell : Waluut 7130 Keyrtone: Waln 16»
Nicola Matarazzo
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ISJfi dicembri
L'avvenimento ili Domenica 18 di
cembri' resterà' incancellabile nella
sturili dell'Ordine ilei Figli d'ltalia
di ipiesto Stato i'd indimenticabile
nella mente di tutti i convenuti. I.m
Società' di Mutuo Soci orso Sarti I"
tnliani, con un numero di 200 e più'
soci, «•ritrova a far parte della nostra
famiglia. La Sala dell'li azir/ur era
stata di corata con aite e guato sotto
la dilezione del signor D'Anna
ed -a presentava un appetto maesto
so, ri Inibente di festoni e bandiere
Italo-Americttne- le palme ed i fiori
freschi s'intrecciavano per le pareti
della sala di dove pendevano i ritratti
di illustri uomini Italiani di cui le
Logge locali portano il nome
Alle ne :> pomeridiane la vasta sa
la era gremita ili fratelli e sorelle
dell'Ordine. I.a loggia ('efiiludese
Salvatore Spimi/ca \o. 1037, funzio
no' da Madrina ed il signor (iiusep
oe Miniato. Assistente (ìrande Vene
i labile per lo Stato di l'etinsvlvania,
jila Araldo.
l'na magni fica orchestra, compo
sta di sdi i dell'Ordine e diretta dal
l'rof. Nunzio (ìiilnndi. fratello della
loggia (ì. Marconi, durante la ce
rimonia di iniziazione suono' la mar
cia trionfale dell'Aida.
Finita questa priiiin funzione, en
trava nella Sala l'intero Grande t'on
cilio, con a cajxi ii (irande Venerabi
lil l'lncido Milio, ricevuti al centra
della sala, dal sieiinr (ìiitspppe !>ro
cato di Mia. venerabile della loggia
madrina, ed accolto dall'entusiasmo
•li tutti i presenti e dalle note della
Marcia l'en le. Indi il ti rande Vene
j labile piegava i signori Vincenzo
j l'"laccoinio, Ass. (ir. Venerabile e
I Domenico Musncchin, c\ Grondo Vc
| nerabile di recarsi alla jKirta d'ingrea
-o a ricever* coi doniti onori, il' V
enerabile Supremo avv- <ì invanir Di
Silvestro. Nessuna penna saprebbe
descrivere l'entusiasmo suscitato nel
cuore di ogni singolo socio il suo ap
parire, Il Grande Venerabile gli va
incontro e gli stringe la mano «Invan
ii all'altare mentre la musica lo salu
ta con l'lnno dei Figi d'ltalia. Dai
palchi laterali furono lanciati al vola
Icandidi colombi decorati di na
trini tricolori e dall'alto della Sala
piovvero migliaia di cartellini eolora
jii con diversi motti del nostro Or
'dine. Onesta dimostrazione di sinv
. patiti, che si volle fare al Capo Su
premo, duro' diversi minuti. Tornata
| la calma, l'As-i-t ni • (ìrande Vene
abile i»cr la Pennsylvania, in nome
della Loggia Cefaludeso S. Spinuz
/n, congegnava al Supremo Venera
li le una colomba, s imbolo d'inno
■ e il'in ed apportatrice di pace, la «pia
le, in uno al Biondo Leone, simbolo
di forza e «li grandezza, si auspico'
i in• ni i m'ififint fnml«miniitali
-il cui e' basato l'Ordine dei Figli
d'ltalia.
Dopo questo scambio di
venivano installali la nco loggia egli
ufficiali di essa, alla fine della cui
cerimonia il baritono di l'iiiladelphia
-ignor Giuseppe Talvaeeliio canto'
l'lnno dei Figli d'ltalia. La dispen
sa ]K)rta i noiifii dei signori S. Bos
si, V. Capone ed E. l)i Uuscio.
(ìli ufficiali sono: Venerabile,
Tommaso Homagni : Ass. Venerate*
le. Roberto Fiorillo; Ex Venerabile,
Nicola Capone; Oratore, Algesirio
Lelii : Segr. Areli. Vincenzo Cutel
lueei : Segr- di Fin., Domenico Ta
sca; Tc.-oriere, Antonio Tiraehia;
Curatoli: 1. Domenico Lattanza—
v. Paolo Climi—3. Costantino Di
Carlo 4. Simeone D'Eramo 5.
Pastinale Losco; Cerimonieri: Fran
cesco Smanilo e Raffaele E.-p>-ito;
.Sentinella, Evandro Tempera.
Il Venerabile della neo Loggia, si
gnor Tommaso Ilomagni, fu poscia
presentato dal Grande Venerabile a
tutti i Venerabili delle consorelle in
tervenute.
La serie dei discorsi fu aperta dal
Grande Venerabile signor l'lncido
Milio che, pronunziò', come sempre,
un forbito discorso. Egli saluto! l'en
trata all'Oriline della Sarti Italiani,
alla quale aveva sempre rivolto il suo
pensiero, come la migliore fra lo As
sociazioni di questa citta' perche' for
te di un elemento eletto di sani pvin
i cipi.
Il Grande Venerabile rievoco' la
installazione della Grande Loggia,
ed accenno' ai progressi da essa fat
ti ; ebbe parole di sdegno per certi ar
rivisti, sui quali egli aveva molto fi
dato, che, veri Giuda i-cariota,
hanno tradito la ca.isa dell'Ordine
per scopi politici e per crearsi in
colonia un solido piedistallo e fare
■foggio della loro personalità'.