ptJBLISHED AND DISTItIBUTED UNDER FFPUTT M ... n rtKJiir N o aOO AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER «. 1917, ON FILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA. PA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT. A. S. BÓRLESON, POSTMASTER OEM. LA LIBERA BARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direte— 1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 30 [a nostra Colonia, a breve intervallo, la una seconda manifestazione patriottica La visita dei Gen. Badoglio Gli italiani di Philadelphia, np-1 pena dopo un mese e mezzo circa | dai grandiosi ricevimenti fatti a S. Eccellenza l'Ambasciatore d'ltalia, Senatore Vittorio Rolandi-Ricci, che deila nostra colonia serberà' il più' grato ricordo, domenica scorsa, sebbene in più' modeste proporzioni, essendo mancato il tempo necessa rio per una migliore preparazione, hanno data un'altra prova del loro più' ardente patriottismo, accoglien do entusiasticamente il capo di Sta to Maggiore italiano e Senatore del Regno, generale Badoglio, il massi mo esponente, dopo Diaz, del nostro 1 Esercito, ' ' stratega piti' insigne, il vittorioso di Vittorio Veneto, il sal vatore delle Naziini Alleate. Una parentesi necessaria Domenica scorsa, mentre l'illustre generale era per arrivare in questa citta', i nostri • lettori leggevano* su "La Libera Paiola" che Egli sareb be venuto fra noi, ma che la data ci sarebbe stata comunicata da que sto Regio Console, Cav. Uff. Lui gi Sillitti, al quale erano stale fatte vive raccomandazioni perche' avesse ottenuto clic la visita fosse stata prorogata il più' tardi possibile per avere maggiore opportunità a de gnamente ricevere l'illustre ospito. Infatti, quando scrivevamo quello brevi note pubblicate nelle prime : due colonne di pagina una, aveva- ! mo proprio allora lasciato il Cav. Sillitti, con la speranza che i nostri desiderii fossero stati esauditi. Quella notizia e' sembrata una "gaffe" ai nostri lettori, ma la colpa del contrattempo deve attribuirsi al le circostanze. 11 generale Badoglio e' in Ameri ca non per fare della propaganda, ma per compiere un giro telegrafi co per le più' grandi colonie che Egli, in nome del Re, dell'Esercito e del popolo intende ringraziare per il contributo morale, pecuniario e di vite, da noi dato alla più grande guerra che dalla nostra Patria sia etata mai combattuta. Per questa ragione Egli passa a volo d'uccello di citta' in citta' senza che si abbia il tempo e l'opportunità' di prepa rargli ricevimenti degni di Lui. Il Regio Console agisce telegraficamente La notizia della visita dell illustre Capo di Stato Maggiore italiano e' comunicata a questo Regio Conso le nel pomeriggio di giovedì della settimana scorsa, ed immediatamen te egli si affretta a rivolgerGli invi to ufficiale in nome di questa Colo nia nei termini seguenti : "Accuso ricevuto telegramma o dierno col quale Cap. Huntington m'informa che Vostra Eccellenza ha fissato per domenica prossima Sua venuta Philadelphia. Questa Colonia sara' orgogliosa riceverLa col maggiore entusiasmo e senza dubbio nonostante ristrettezza tem po fara' ogni suo migliore sforzo per affermare anche questa volta tutto il suo forte sentimento patriottico e per onorare degnamente nome ita liano al cui alto prestigio ha tanto contribuito l'opc-ra di "\ ostra Eccel lenza. "Sillitti" Indi dirama ai diversi giornali la seguente circolare: "Saro' grato alla S. V. Ill.ma se vorrà' pubblicare nel Suo giorna le che S. E. il Generale Badoglio verrà' domenica prossima, venti quattro corrente, a visitare questa jfflonia italiana ed a portare ad es sa il saluto della Patria. "Ancora non e' stabilita 1 ora del suo arrivo, ne' il locale dove S. L. il Generale rivolgerà' la paivla &" gli Italiani. Mi riservo di darne no tizia alla S. V. entro domani. "Son sicuro che tutti gli Italiani saranno orgogliosi di ricevere con ealdo entusiasmo S. E. il Generale Badoglio, al cui senno militare tan to deve la Grande Vittoria Italia na. .. "Rivolgo particolare invito agli ex combattenti di prendere parte ai festeggiamenti e di fare scorta di o nore al Generale. "Faccio appello al sentimento pa triottico dei due Ordini tigli d Ita' ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER "Entereo as second-class inattcr Aprii 19, 1918, at the post offire at Philadelphia, Pa.. under the Aet of March 3, 1879". | Ha, della Federazione e di tutte le ' | Società' e Istituzioni coloniali pre dandoli di affermare nobilmente an- 1 j che questa volta, come sempre per i il passato, la loro devozione per la I Patria. "Con i più* vivi ringraziamenti "11 Regio Console "L SI LUTTI" | Contemporaneamente, telegrafava ' < osi' al nostro Direttore, elio trova vasi, con la famiglia, a Wildwood Crest, N. J. : "Pliila., 21 Luglio 19"?1, 8.11 p. n> "Cav. A. Joseph l)i Silvestro Seward Apts., Wildwood Crest, X. .1. "Generale Badoglio ha fissato Sua visita Colonia Domenica pros sima, 24 corrente. Ricorro Sua cor tesia per pregarLa venire Philadel phia per ]K>ssibili preparativi. Rin graziamenti. "Sii Ut ti" Questo telegramma veniva recapi tato la mattina del giorno seguente, venerdì', ni nostro direttore, il «pia le telegrafava questa ri*po>ta : "Wildwood Crst, ,\. J., July "ì'ì. j Chev. Luigi Sillitti Rovai Italian Consul 717 Spruce St. Philadelphia, Pa. "Da due giorni a letto febbrici-, tante, sono addoloratissimo non po terle essere immediatamente vicino. Mettasi in comunicazione con (ìiu-| seppe Bracato circa preparativi da farsi. / "Giuseppe Di Silvestro" L'arrivo del Generale La mattina di domenica scorsa, sebbene le confuse notizie dell'arri !vo del Generale fossero state date 'M ore prima, la nostra Colonia ave va assunto un aspetto imponente. In moltissime case era stata esposta la bandiera tricolore a fianco di quella Americana. I connazionali già' pregustavano la gioia di vedere da vicino e di ascoltare la parola dell'artefice della grande Vittoria Italiana. L'atrio della stazione di Pennsyl vania, a Broad Street, era stato pre so d'assalto più' di un'ora prima che il generale arrivasse e già' incomin ciava a dubitarsi della sua venuta, quando il treno, clic portava 1 illu stre ospite, entro', sbuffando, nella stazione. Erano ad attenderlo il Regio Con cole Cav. Uff. Luigi Sillitti, gli onorevoli C. Lineoln Furbush, Di rettore della Pubblica Sanità', ed Harry Baxter, capo dell'Ufficio co munale delle proprietà', in rappre sentanza del Sindaco che trovavnsi a i Washington; l'Ammiraglio 1.. M. N'ulton, comandante della Xavy Yard, col suo aiutante G. M. Simp son, per la marina; i colonnelli C. I'. Franklin, M. C. Buckev, e .1. K. Aichols, i maggiori William E. Ra ken e Rol>ert B. Grimes, il capitano Adolfo Caruso, l'avv. Giovanni Di Silvestro, Assistente Supremo Vene-, rabile dell'Ordine Figli d'ltalia e delegato, per il Western Pennsylva nia, della Croce Rossa Italiana; i l'artista Giuseppe Brocato, (ì.andel Assistente Venerabile dell'Ordire : Figli d'ltalia per lo Stato di Penn sylvania; signor Giuseppe Falangi. Grande Venerabile dell'Ordine Indi pendente in Pennsylvania; il Com mendatore C. C. A. Baldi, Presi dente della Federazione delle Socie tà' Italiane, il Dr. Giuseppe Fabia ni, !l I)r. Nicola Pernice, medico di , questo Regio Consolato; il capitano) Costantino Costantini, alcuni ex ; combatetnti, ed una immensa folla di connazionali che gremivano, oltre al grande piazzale, tutte le uscite e ,le gradinate della stazione. L'appa rire del Generale fu salutato da un tumulto di applausi e di evviva al Re. a Lui, al nostro Esercito ed al l'ltalia. Il Generale Badoglio, visi bilmente commosso di tanta dimo strazione, sorridente, saluta e rin grazia. Egli c' accompagnato dal colonnello Siciliani, autore del Bol lettino della Vittoria, e dal capita no Huntington, addetto militare al l'Ambasciata italiana. All'lndependence Hall li Generale Badoglio saliva nella automobile municipale, messa a sua disposizione. Prendano posto con Lui il rappresentante del Sindaco, il Regio Console Cav. Uff. L. Sil litti e l'Ammiraglio N'ulton. Nella WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEI IVI PRE, CO INI L_A FIACCOLA IN PUGNO seconda automobile orano il Colon- j nello Siciliani, il Grande Assisten- ; 10 Venerabile dell'Ordine Figli d'l talia signor Biuseppe Bracato ; il Vice Con«ole, Cav. Uff. Guido Di Vincenzo ed il Capitano Hunting- 1 ton. Seguono una lunga fila di al tre automobili, nelle (piali prendo- j 110 poeto le autorità' e i connaziona- ; 11 più' sopra menzionati. Il corteo,! che muove verso la 1 ndependence Hall, era preceduto e scortato da poliziotti in motocicletta. Il Generale Mene subito introdot to nella Sala ove fu firmata la di chiarazione di Indipendenza e dal rappresentante del Sindaco e' invi- I tato a ■-<■<ler-i sulla sedia elle ooeu- . |x>" il primo presidente degli Stati l'niti. L'illustri' Sindaco di l'liiladel- i pitia, On. J. Hamjiton Moore, al Uegio Console Cav. Sillitti, che, ae-; compaginato dall'aw. Giovanni Di i Silvestro e dal Capitano Costantini, I si era recato a comunicargli la 110- ! tizia dell'arrivo del Generale Bado glio, scuso' la sua assenza per do- ! ineniea. avendo già' preso un appun- i lamento col Senatore Ben rose, ma per tutto quanto poteva essere neces sario |H.T ricevere degnamente il ca po dello Stato Maggiore Italiano, e-' L'IÌ si mise a completa disposizione lella nostra autorità' Consolare. \nz.i, credendo elle "l'ospite gradito rimanesse in citta' la mattina se guente, l'On. Sindaco avrebbe volu- ! lo offrirgli 1111 ricevimento liei suoi Uffici al palazzo Municipale. In-' tanto all'arrivo del Generale egli (ili fece pervenire la seguente lettera, elle noi diamo tradotta in italiano: "Cenciaie Badoglio Eccellcn- j za: Sono informato dal Cav. Luigi j Sillitti. Console d'ltalia in Filadel fia, e «la alcuni dei nostri più' noti; cittadini, che Fila arriverà' in que sta citta' domenica prossima. Sono dolentissimo del l'atto che, dovendo mi trovare per affari urgenti nella capitale nazionale nella giornata di domenica, debito privarmi dell'onore li riceverla personalmente. "110 chiesto al Direttore Fur imeli, del Dipartimento della Sani la' Pubblica, ed a Mr. Baxter, capo lell'tifficio delle proprietà' murici-: pali, di unirsi agli altri cittadini per darlje un frettoloso ma sincero benvenuto. "Noi apprezziamo i servizi clic Fila ha reso al suo Paese ed al mondò, e riteniamo la Sua visita legna della nostra più' alta consi leiazione. Se Fila dovesse rimanere l'ino a lunedi', mi darebbe gran pia ere di riceverla ufficialmente nel Palazzo di Citta'. "Sineerissimo Suo (firmato) ,/. 11. Mnorc Sindaco" Il Generale Badoglio gradi' mol tissimo la lettera del primo cittadino li Pliiladelphia, e prima di sedere ulla storica sedia, in piedi, pronun cio' queste parole clic il Capitano Huntington tradusse in inglese: "Ringrazio il Sindaco di questa •itta'. —' dice il Generale, e rin grazio le altre autorità' cittadine, le rapresentanze dell'esercito e della marina, di questa lusinghiera acco glienza. "Mi sento davvero orgoglioso di ivere occupato per alcun poco la ee lia che accolse un giorno l'uomo che per la liberta' degli Stati Uniti. "Poiché' le nostre due Nazioni seguitino gli stessi ideali, i due po lio! i non possono che sentirsi uniti : non possono che fraternizzare' . Prima di allontanarsi il generale visita e bacia la Campana della Li berta' e vi depone una corona di fio ri. ' AH'Alhambra 11 corteo si ricompone e procede per il Teatro Alhambra dove il ge nerale deve parlare. Quivi una grandissima folla e' in febbrile attesa e la polizia non può' assolutamente esplicare il suo man dato, quello cioè' di tenere a bada li na fiumana di popolo. Ogni posto del teatro e' occupa to, ma la maggioranza, impossibili tata ad entrare, resta fuori. Gli ap plausi e gli evviva che vengono dal ia strada si confondono con quelli di coloro che sono nel teatro quan do il Generale vi entra. Il discorso del Regio Gonsole Sul paleoscenico sono Schierati gli ex combattenti, il reparto dei "Boy PHILADELPHIA, PA., 31 LUGLIO 1921 . %&. •: ; ;m (ìcnrrale PIETRO H.iDOGLIO Sentita" a<^li ordini del capitano Co «lantini, e le diverse rappresentan te. Cessati gli applausi e fattosi un relativo silenzio, si fa avanti il Re stio Console Cav. Silitli, il quale l>ronunzia uno splendido discorso •he noi cerchiamo di riassumere: Egli dice: 'Eccellenti!, Signore e Signori, "Innanzi tutto sento il dovere, nella mia qualità' di Console, di ringraziare, a nome dilla Colonia, S. E. il Generale Hai loglio a verc voluto venire in mezzo a noi. "E liiiirrazio Voi tutti connazio nali per aver voluto accorrere qui, -pinti dal sentimento patriottico per L'oileic la gioia di ricevere il saluto lilla Patria da Colui che rappre senta ed impersoni fica le gjkirie ful gide dell'Esercito Italiano; ili quel l'Esercito «the non conosce che le guerre combattute con onore e con valore per la liberta' e la iudipen ilensta del proprio paese e per la li lierta' e civiltà' degli altri popoli; di quell'Esercito che nell'ultima guer ra ha ('(imbattuto le battaglie più' aspre, ha sofferto i sacrifici più' puri, ha dato il maggior contributo li sangue per assicurare al popolo Italiano il pacifico e libero sviluppo lella sua civiltà' millenaria, e per imjK'dire che l'intera umanità' fosse ripiombata nella barbarie; di quel l'Esercito che diede all'ltalia la Vit toria, la Vittoria più' grande che la -loria registri. Quello clic fu uno lei più' potenti eserciti del mondo fu annientato. C-osi' finiva "la guerra che sotto l'alta guida di S. il. il Ite, Duce Supremo, era stata condotta con fede incrollabile e te nace valore", e con la guerra italia na finiva anche la guerra mondiale. La grandi Italia era compiuta, l'u inanita' era salvata alla liberta' ed illa civiltà'. "Con siffatto Esercito l'avvenire l'ltalia non solo e' sicuro, ma esso non può' non essere sempre irradia lo dalla luce più' pura c più' bril lante di ogni maggiore progresso •i vile. "E della grande vittoria italiana, •he diede la pace al mondo, fu ar efice (rissimo S. E. il Generale Badoglio. "Egli non'viene oggi per portarvi 1 grido di guerra. Egli vi porta il 'anto della Pace feconda di lavo o e ili benessere. Il popolo Italiano ìon ha ambizioni di conquiste. Non ammette la guerra che in caso li assoluta necessita' per la difesa lei suoi diritti e dei diritti della ci viltà'. Ed in tal caso, tutti gli ita iani, dentro o fuori *>i confini de! I.'egno, non hanno bisogno ili alcun ncitamento. "Nel 1910, quando la guerra ve liva dichiarata dal nostro Governo, :li italiani di Filadelfia non aspct arono alcun incitamento per corre e indifesa della Patria: il primo piroscafo salpato dagli Stati Uniti icr trasoprtare i riservisti in Patria e" uirtito da questo porto. E a migliaia partirono, in seguito, gli altri riservi ci della Colonia. Essi non si lascia rono allettare dagli agi della vita a mericana in pace, non temettero 1. insidie dei mari. Preferirono di an dare a rischiare la v ita per la difesa della Patria. "Ad essi vada la nostra più' vivi gratitudine e la nostra più' profondi ammirazione. Ed a quelli di essi ci:' non tornarono, a quelli che feeen olocausto della loro nobile giovinez |za alla salvezza della Patria, vada il nostro memore e riverente eaiu to. "Ma anche quelli che rimasero qui compirono il loro dovere. "Fu instancabile l'attività' da es si spiegata in favore della Patria combattente. Non mi sarebbe pos sibile «li ilare un'idea completa di tutto l'aiuto morale e finanziario da to con spontanea generosità' da questa Colonia. L'Ordine Figli d'l talia in America, l'Ordine Indipen dente, la Federazione, la Sezione lu tale della Croce Rossa Italiana, unte le Società' di Mutuo Soccorso, tutte le istituzioni coloniali, il Co mitato prò orfani italiani di guer ra, tutli gli italiani fecero a gara per compiere opera patriottica. "Mi piace di ricordare che l'Ordi ne Figli d'ltalia in America, il cui Venerabile Supremo rimpatrio' su bito per compiere i suoi doveri militari, assegnava un congruo sus sidio alle amiglio dei suoi membri che erano rimpatriati per la guerra. "Esso pure consegnava una ban diera di gloria edi solidarietà' al primo reparto di truppe .Americane, di cui vedo qui dei gloriosi rappre sentanti. Fece inscrivere tutte le sue logge nello Stato della l'ennsvlva nia come socie perpetue della Croce Rossa Italiana. Anche l'Ordine In dipendente Figli d'ltalia compi' o pere patriottii he. "Entrambi detti Ordini e la Fe derazione e tutti gli Italiani larga mente sottoscrissero ai diversi pre- Miti di guerra. Ed anche le gentili Signore della Colonia lavorarono tanto per preparare del materiale sanitario per alleviare i dolori dei nostri feriti. "Questa, Eccellenza, e' la Colonia Italiana di Filadelfia. Oggi cs«a Vi 'acclama perche' e' felice «li vedere che i sacrifici di tutto il popolo ita liano sono stati coronati dal più' brillante successo per opera del glo rioso Esercito clic Voi rappresenta lo; per opera della Nostra sapien za militare che organizzo' le grandi vittorie del Piave e «li Vittorio Ve neto. "Chiamato «lai Governo a dirigere questa patriottica Colonia, io sono orgoglioso oggi di darvi, in Suo nome, il benvenuto. "Signore e Signori, ascrivo a mio alto onore di presentarvi S. E. il Generale Badoglio, e \i invito a gri llaie: "Viva il Re, Viva l'Esercito, Viva il Generale Badoglio"! Il Console, che era stato continua niente interrotto da applausi, in ul timo fu fatto segno ad una calda di mostrazione di simpatia e con grida di Viva il nostro Console, Viva il generale Badoglio, viva il nostro glo rioso Esercito, viva l'ltalia. Parla L'lllustre Generale L'lllustre artefice della nostra vittoria, Generale Pietro Badoglio e' nato cinquantanni fa a fi razzano Monferrato, l'rov. di Alessandria. Egli, che e' il più' giovane generale, ha perseguito una splendida carrie ra militare, ed ha avuto (ì promo zioni, tutte jK'r merito «li guerra. Oggi e' capo dello Stato Maggiore c«l e' Senatore del Regno d'ltalia. Quando, nel Comando Supremo del le truppe, al Generale Cadorna fu sostituito Diaz, Pietro Badoglio fu assunto in qualità' di sottocapo del lo Stato Maggiore. Recentemente e' -tato in missione speciale in Rit mema. Egli arrivava il 11 corrente mese a New York a bordo del va pore "Verdi"' della Compagnia Transatlantica Italiana, ricevuto da S. E. l'Ambasciatore, dal persona le dell'Ambasciata, dal Comm. Quattrone, Ministro Plenipotenzia rio, dal Comm. Bernardi, Console Generale di New York, dai rappre sentanti della stampa italiana e da una folla immensa di con nazionali. Prima di partire dall'ltalia, ai giornalisti che vollero intervistarlo. Egli compendio' lo scopo della sua Missione negli Stati 1" 11 iti nelle s - gnenti- battute: „ S'e i milioni <l l Italiani eh ■' i olle loro braccia e colla loro meni' recarono e recano uno dei piti' fe condi co>itl'Uniti alle industrie, v Commerci, alta economia degli Sta ti t 'ititi invece ,di essere suddi visi in molteplice organhzakioni, co sì Unissero il Hocco delle loro incoili iiarabili forze, ritm irebbero a por tare al suo giusto valore ed aprezza nenio la emigrazione Italiana, non die' ad imporsi adeguatamente, cosi moralmente e socialmente che politi camentc, nel paese che li ospita." Benissimo, Generale, e' propri» questo lo scolio che si prefigge l'Or dine Figli d'ltalia in America, quell'Ordine che, durante la guerra mondiale, costituiva la retroguardia l'Esercito della Riserva. Nel momento in cui metteva pie de «ni suolo americano, il Genera le Badoglio salutava i suoi conna zionali on queste parole: "Sono remilo in America per ve liere i mi <i con nazionali e per rifila re gli italiani che ri rotto in qtut .«lo grande e bellissimo /Hie.se. Mi prefiggo di licitare i pia' grandi centri dorè vivono gli italiani ed incontrandoli desidero portare a lo ro non pia' la roce di guerra, ina la rute di pare, affinchè' essi possano essere spiali alla ricostruzione, alti in. 110 arido sempre prora del pa triottismo d'i nostri buoni italiani emigrali. In Italia io strinsi la ma no a nndli italiani che ritornarono ni patria, ed ora aero il piacere di stringili la mano alle loro fami glie, qui in . linerirà". "lo vi porto il saluto della l'a li ia lontana", incomincio' a dire S. I-i., "che non smette di amare i suoi figli, ovunque essi si trovino, ed i riugra/iumfliti del Ite e del Gover no per tutti quelli che offrirono t! loro braccio e le loro vite in olocau sto, per salvare l'ltalia, il mondo intero, l'i ringrazio altresì' coloro «•he. rimasti in America, contribui rono in mille .modi verso l'ltalia nel suo lungo e faticoso calvaiio della guerra"'. Sua Eccellenza ringrazia le auto rità' amen iane locali, attacca forte menti i diffamatori dfflla l'atria no stra, e parte della stampa anici ici.- na la quale, quando non ha calun nie da vendere, tace ili un silenzio | ancora più' criminoso della calun nia. Iìi fa' la storia della nostra guer ra e ricorda come l'Esercito Italiano \i sia entrato con circa VOO mila uomini ed ottomila cannoni, mentre al momento dell'ar mistizio essa aveva in piedi di guer ra, nei diversi fronti, 5 milioni ili soldati e Vóti mila cannoni ed il fuo co a Vittorio Veneto fu aperto dal l'illustre oratole con ottomila ed ot tocento cannoni. Ricorda che l'Au stria, la nostra secolare nemica, pei hen due volte tento' ili attaccarci, al l'epoca del terremoto di Messina e quando l'ltalia era impegnata nella guerra libeia. Ma a Vittorio Veneto essa ha avuto la sua lezione, che non la fara' rialzare mai più', per giungere alla cui meta poi abbiamo dovuto sostenere sforzi inauditi, fare sacrifi/ii d'ogni sorta. "Si e' detto", continua il genera le Badoglio, "che l'aiuto alleato ab bia fermate il nemico; evidentemen te -i e' dimenticato che sul Piave, sul Grappa, sull'Altipiano di Asia go chi fermo' il nemico fu il pet to del nostro soldato! Ix.- truppe alleate in Italia sommavano a 50 mila uomini, mentre l'ltalia aveva mandato in Francia 50.000 combat tenti ed altri 75.000 operai, senza 'contare le truppe di occupazione in Albania e gli altri distaccamenti in Oriente". Descrive poscia la battaglia ili Vittorio Veneto, durante la (piale, mentre il nemico faceva circolare bollettini di vittoria, il soldato ita liano combatteva da eroe, sbaraglia va l'Esercito nemico e faceva 100.000 prigionieri o catturava 8000 etan noni. Otto giorni dopo arrendeva si anche l'esercito tedesco e quin di dice il Generale la Vittorio del mondo e' opera nostra". Sua Eccellenza parla dell'Ameri ca e del suo intervento e rileva che questo aiuto fece riprendere fiato all'ltalia ed alla Francia per poter resistere. Rileva che mentre le al tre nazioni furono aiutate con sol dati di altre razze, l'ltalia ebbe sol tanto italiani. "La crisi del dopo-guerra, sog giunge l'oratore, c' ora superata. l'ltalia ha un solo desiderio: quello di vivere in pace, d'accordo con tut ti, e di lavorare, lo so quali siano L'lr Orrori della guerra e. quindi so gno un solo avvenire di liberta', di pace.-e di lavoro. Insieme all'augu rio di immenso bene per voi, io nv permetto di darvi un consiglio. Cosn lontribui' alla no-tra \ittoria? Uo mini d'ogni religione c fede politici | vennero nelle trincee. Ci guardam ìi. ' negli occhi, ci dicemmo: la' e i l'austriaco, dobbiamo essere tutti d 1 accordo per combatterlo. La con oordia fu quindi il primo coefficcn te della nostra vittoria. Oggi vi e Fa quel che devi, Avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0# UNA COPIA 3 SOLDI lotta per il lavoro. Anche oggi ab biamo Insogno dell'unione c sopra le competizioni persomi li \i e' il no me d'ltalia cito deve essere in cirri» ai nostri pensieri. Quella marcia die abbiamo intrapresa in Italia, conti nuatela nelle Colonie e vi invito a gridare con me tre volte: \ iva )! Ite". Da tutte le parti, alla eliiu-a del discorso, si ode un grido formidabile, clic si ripercuote da migliaia di petti. I connazionali sono commossi, han | no ie lagrime agli occhi. La dimostrazione continua per parecchi minuti fino nll'u : ita del I generale dal teatro. Al West Philatlelphia li corteo >i riforma e si procede verso il West l'biladelphia. Alla (i'i.a strada e Vine St., I* comitiva si scontra con un lunghis simo corteo <li italiani, preceduto da musiche, ed il Generale, accolto d* una nuova, grandiosa dimostrazio ne, si vede costretto a discendere dall'automobile, per ringraziare. Il seguito l'imita, e tutti si avvia no a piedi verso la sede del 34th Ward 1 tal iati American Citizen» Club" al no. LO li- tDS Nord della 61.» strada, ove era stato preparato il ri~ : eevimento. Nel salone del circolo, artistica" mente decorato con bandiere italiane ed americane, e ila festoni con 1» dicitura di "V'iva il tiencrale Bado glio" e "Benvenuto a S. K. il Gè nera le Pietro Badoglio" si accoglie l'ospite con un applauso intermina bile. mentre la musica suona la max eia reale e l'inno americano. Il lì. Console presenta nuovamen te l'ospite con queste parole: '"Nella mia qualità' di Console i taliano a l'biladelphia, si no orgo glioso di dare il benvenuto al Gene rale Badoglio. "Il vostro cuore d'ltaliani sa ci* il Generale Badoglio fu colui che or ganizzo' le vittorie di Vittorio Ve neto, e che egli non ha bisogno di presentazione". Ila', quindi, la parola al Genera le. (il pubblico applaude). "l'orto a tutti", dice il Generale, "il saluto affettuoso della bella c grande Italia. "L'ltalia vi manda un suo Gene rale, non con parole di guerra, ma con parole «li pace c di lavoro. "Vengo in questa colonia perche* da qui partirono i primi richiama ti, ohliedendo alla voce del dovere, e partirono per dare il loro braccio alla grandezza della patria che li chiamava". Iti fa' per sommi capi la storia del la guerra, ( completa il compendio narrando un aneddoto dell'armisti zio : "Per dimostrarvi"', egli dice, "qua le peso ha avuto la nostra vittoria, per la vittoria comune degli alleati, vi basti solo sapere che mentre noi, il 1 novembre, alle ore 15, firmava mo l'armistizio, gli eserciti in Fran cia erano ancora l'uno di fronte al l'altro, otto giorni dopo, l'esercito tedesco lascio' le armi, perchè' vi de impossibile il raggiungimento della vittoria." Efficacissima c' stata l'uscita in cui il Generale, alludendo alle ca lunnie che si rivolgono spesso all'l talia, ha detto che egli aveva il di ritto di ribellarsi a voce alta, poi che' fra gli undici membri della sua famiglia, tre morirono in batta glia, e due rimasero mutilati. Il Presidente del Circolo, si gnor Bartolomeo Mansoliuo, ha ri sposto ringraziando della visita: Per mezzo del Console, quindi, ha fatto consegnare al Generale la li sta dei soci che, durante il perioda del conflitto, si resero benemeriti, , in diversi modi, nei riguardi del l'l (alia. Il Banchetto Alle ore 8 pomeridiane, di i itoir no dalla visita al West Philadelphia, incomincio' il banchetto al Ristoran te Leoncavallo. L'Orchestra del signor Ferdtoan- Partenze ila Philadetptiia Vine Street Pier AMERICA 5 Agoato SS. TAORMINA .... 20 Agosto
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