La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, July 31, 1921, Image 1

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n rtKJiir N o aOO AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER «. 1917, ON FILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA. PA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT. A. S. BÓRLESON, POSTMASTER OEM.
LA LIBERA BARALA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direte—
1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 30
[a nostra Colonia, a breve intervallo, la una seconda manifestazione patriottica
La visita dei
Gen. Badoglio
Gli italiani di Philadelphia, np-1
pena dopo un mese e mezzo circa |
dai grandiosi ricevimenti fatti a S.
Eccellenza l'Ambasciatore d'ltalia,
Senatore Vittorio Rolandi-Ricci,
che deila nostra colonia serberà' il
più' grato ricordo, domenica scorsa,
sebbene in più' modeste proporzioni,
essendo mancato il tempo necessa
rio per una migliore preparazione,
hanno data un'altra prova del loro
più' ardente patriottismo, accoglien
do entusiasticamente il capo di Sta
to Maggiore italiano e Senatore del
Regno, generale Badoglio, il massi
mo esponente, dopo Diaz, del nostro 1
Esercito, ' ' stratega piti' insigne, il
vittorioso di Vittorio Veneto, il sal
vatore delle Naziini Alleate.
Una parentesi necessaria
Domenica scorsa, mentre l'illustre
generale era per arrivare in questa
citta', i nostri • lettori leggevano* su
"La Libera Paiola" che Egli sareb
be venuto fra noi, ma che la data
ci sarebbe stata comunicata da que
sto Regio Console, Cav. Uff. Lui
gi Sillitti, al quale erano stale fatte
vive raccomandazioni perche' avesse
ottenuto clic la visita fosse stata
prorogata il più' tardi possibile per
avere maggiore opportunità a de
gnamente ricevere l'illustre ospito.
Infatti, quando scrivevamo quello
brevi note pubblicate nelle prime :
due colonne di pagina una, aveva- !
mo proprio allora lasciato il Cav.
Sillitti, con la speranza che i nostri
desiderii fossero stati esauditi.
Quella notizia e' sembrata una
"gaffe" ai nostri lettori, ma la colpa
del contrattempo deve attribuirsi al
le circostanze.
11 generale Badoglio e' in Ameri
ca non per fare della propaganda,
ma per compiere un giro telegrafi
co per le più' grandi colonie che
Egli, in nome del Re, dell'Esercito e
del popolo intende ringraziare per il
contributo morale, pecuniario e di
vite, da noi dato alla più grande
guerra che dalla nostra Patria sia
etata mai combattuta. Per questa
ragione Egli passa a volo d'uccello
di citta' in citta' senza che si abbia
il tempo e l'opportunità' di prepa
rargli ricevimenti degni di Lui.
Il Regio Console agisce
telegraficamente
La notizia della visita dell illustre
Capo di Stato Maggiore italiano e'
comunicata a questo Regio Conso
le nel pomeriggio di giovedì della
settimana scorsa, ed immediatamen
te egli si affretta a rivolgerGli invi
to ufficiale in nome di questa Colo
nia nei termini seguenti :
"Accuso ricevuto telegramma o
dierno col quale Cap. Huntington
m'informa che Vostra Eccellenza
ha fissato per domenica prossima
Sua venuta Philadelphia. Questa
Colonia sara' orgogliosa riceverLa
col maggiore entusiasmo e senza
dubbio nonostante ristrettezza tem
po fara' ogni suo migliore sforzo per
affermare anche questa volta tutto il
suo forte sentimento patriottico e
per onorare degnamente nome ita
liano al cui alto prestigio ha tanto
contribuito l'opc-ra di "\ ostra Eccel
lenza.
"Sillitti"
Indi dirama ai diversi giornali la
seguente circolare:
"Saro' grato alla S. V. Ill.ma se
vorrà' pubblicare nel Suo giorna
le che S. E. il Generale Badoglio
verrà' domenica prossima, venti
quattro corrente, a visitare questa
jfflonia italiana ed a portare ad es
sa il saluto della Patria.
"Ancora non e' stabilita 1 ora del
suo arrivo, ne' il locale dove S. L.
il Generale rivolgerà' la paivla &"
gli Italiani. Mi riservo di darne no
tizia alla S. V. entro domani.
"Son sicuro che tutti gli Italiani
saranno orgogliosi di ricevere con
ealdo entusiasmo S. E. il Generale
Badoglio, al cui senno militare tan
to deve la Grande Vittoria Italia
na. ..
"Rivolgo particolare invito agli
ex combattenti di prendere parte ai
festeggiamenti e di fare scorta di o
nore al Generale.
"Faccio appello al sentimento pa
triottico dei due Ordini tigli d Ita'
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
"Entereo as second-class inattcr Aprii 19, 1918, at the post offire at Philadelphia, Pa.. under the Aet of March 3, 1879".
| Ha, della Federazione e di tutte le '
| Società' e Istituzioni coloniali pre
dandoli di affermare nobilmente an- 1
j che questa volta, come sempre per
i il passato, la loro devozione per la
I Patria.
"Con i più* vivi ringraziamenti
"11 Regio Console
"L SI LUTTI"
| Contemporaneamente, telegrafava
' < osi' al nostro Direttore, elio trova
vasi, con la famiglia, a Wildwood
Crest, N. J. :
"Pliila., 21 Luglio 19"?1, 8.11 p. n>
"Cav. A. Joseph l)i Silvestro
Seward Apts.,
Wildwood Crest, X. .1.
"Generale Badoglio ha fissato
Sua visita Colonia Domenica pros
sima, 24 corrente. Ricorro Sua cor
tesia per pregarLa venire Philadel
phia per ]K>ssibili preparativi. Rin
graziamenti.
"Sii Ut ti"
Questo telegramma veniva recapi
tato la mattina del giorno seguente,
venerdì', ni nostro direttore, il «pia
le telegrafava questa ri*po>ta :
"Wildwood Crst, ,\. J., July "ì'ì.
j Chev. Luigi Sillitti
Rovai Italian Consul
717 Spruce St.
Philadelphia, Pa.
"Da due giorni a letto febbrici-,
tante, sono addoloratissimo non po
terle essere immediatamente vicino.
Mettasi in comunicazione con (ìiu-|
seppe Bracato circa preparativi da
farsi.
/ "Giuseppe Di Silvestro"
L'arrivo del Generale
La mattina di domenica scorsa,
sebbene le confuse notizie dell'arri
!vo del Generale fossero state date
'M ore prima, la nostra Colonia ave
va assunto un aspetto imponente.
In moltissime case era stata esposta
la bandiera tricolore a fianco di
quella Americana. I connazionali
già' pregustavano la gioia di vedere
da vicino e di ascoltare la parola
dell'artefice della grande Vittoria
Italiana.
L'atrio della stazione di Pennsyl
vania, a Broad Street, era stato pre
so d'assalto più' di un'ora prima che
il generale arrivasse e già' incomin
ciava a dubitarsi della sua venuta,
quando il treno, clic portava 1 illu
stre ospite, entro', sbuffando, nella
stazione.
Erano ad attenderlo il Regio Con
cole Cav. Uff. Luigi Sillitti, gli
onorevoli C. Lineoln Furbush, Di
rettore della Pubblica Sanità', ed
Harry Baxter, capo dell'Ufficio co
munale delle proprietà', in rappre
sentanza del Sindaco che trovavnsi a i
Washington; l'Ammiraglio 1.. M.
N'ulton, comandante della Xavy
Yard, col suo aiutante G. M. Simp
son, per la marina; i colonnelli C. I'.
Franklin, M. C. Buckev, e .1. K.
Aichols, i maggiori William E. Ra
ken e Rol>ert B. Grimes, il capitano
Adolfo Caruso, l'avv. Giovanni Di
Silvestro, Assistente Supremo Vene-,
rabile dell'Ordine Figli d'ltalia e
delegato, per il Western Pennsylva
nia, della Croce Rossa Italiana; i
l'artista Giuseppe Brocato, (ì.andel
Assistente Venerabile dell'Ordire :
Figli d'ltalia per lo Stato di Penn
sylvania; signor Giuseppe Falangi.
Grande Venerabile dell'Ordine Indi
pendente in Pennsylvania; il Com
mendatore C. C. A. Baldi, Presi
dente della Federazione delle Socie
tà' Italiane, il Dr. Giuseppe Fabia
ni, !l I)r. Nicola Pernice, medico di ,
questo Regio Consolato; il capitano)
Costantino Costantini, alcuni ex ;
combatetnti, ed una immensa folla
di connazionali che gremivano, oltre
al grande piazzale, tutte le uscite e
,le gradinate della stazione. L'appa
rire del Generale fu salutato da un
tumulto di applausi e di evviva al
Re. a Lui, al nostro Esercito ed al
l'ltalia. Il Generale Badoglio, visi
bilmente commosso di tanta dimo
strazione, sorridente, saluta e rin
grazia. Egli c' accompagnato dal
colonnello Siciliani, autore del Bol
lettino della Vittoria, e dal capita
no Huntington, addetto militare al
l'Ambasciata italiana.
All'lndependence Hall
li Generale Badoglio saliva nella
automobile municipale, messa a sua
disposizione. Prendano posto con
Lui il rappresentante del Sindaco,
il Regio Console Cav. Uff. L. Sil
litti e l'Ammiraglio N'ulton. Nella
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEI IVI PRE, CO INI L_A FIACCOLA IN PUGNO
seconda automobile orano il Colon- j
nello Siciliani, il Grande Assisten- ;
10 Venerabile dell'Ordine Figli d'l
talia signor Biuseppe Bracato ; il
Vice Con«ole, Cav. Uff. Guido Di
Vincenzo ed il Capitano Hunting- 1
ton. Seguono una lunga fila di al
tre automobili, nelle (piali prendo- j
110 poeto le autorità' e i connaziona- ;
11 più' sopra menzionati. Il corteo,!
che muove verso la 1 ndependence
Hall, era preceduto e scortato da
poliziotti in motocicletta.
Il Generale Mene subito introdot
to nella Sala ove fu firmata la di
chiarazione di Indipendenza e dal
rappresentante del Sindaco e' invi- I
tato a ■-<■<ler-i sulla sedia elle ooeu- .
|x>" il primo presidente degli Stati
l'niti.
L'illustri' Sindaco di l'liiladel- i
pitia, On. J. Hamjiton Moore, al
Uegio Console Cav. Sillitti, che, ae-;
compaginato dall'aw. Giovanni Di i
Silvestro e dal Capitano Costantini, I
si era recato a comunicargli la 110- !
tizia dell'arrivo del Generale Bado
glio, scuso' la sua assenza per do- !
ineniea. avendo già' preso un appun- i
lamento col Senatore Ben rose, ma
per tutto quanto poteva essere neces
sario |H.T ricevere degnamente il ca
po dello Stato Maggiore Italiano, e-'
L'IÌ si mise a completa disposizione
lella nostra autorità' Consolare.
\nz.i, credendo elle "l'ospite gradito
rimanesse in citta' la mattina se
guente, l'On. Sindaco avrebbe volu- !
lo offrirgli 1111 ricevimento liei suoi
Uffici al palazzo Municipale. In-'
tanto all'arrivo del Generale egli (ili
fece pervenire la seguente lettera,
elle noi diamo tradotta in italiano:
"Cenciaie Badoglio Eccellcn- j
za: Sono informato dal Cav. Luigi j
Sillitti. Console d'ltalia in Filadel
fia, e «la alcuni dei nostri più' noti;
cittadini, che Fila arriverà' in que
sta citta' domenica prossima. Sono
dolentissimo del l'atto che, dovendo
mi trovare per affari urgenti nella
capitale nazionale nella giornata di
domenica, debito privarmi dell'onore
li riceverla personalmente.
"110 chiesto al Direttore Fur
imeli, del Dipartimento della Sani
la' Pubblica, ed a Mr. Baxter, capo
lell'tifficio delle proprietà' murici-:
pali, di unirsi agli altri cittadini
per darlje un frettoloso ma sincero
benvenuto.
"Noi apprezziamo i servizi clic
Fila ha reso al suo Paese ed al
mondò, e riteniamo la Sua visita
legna della nostra più' alta consi
leiazione. Se Fila dovesse rimanere
l'ino a lunedi', mi darebbe gran pia
ere di riceverla ufficialmente nel
Palazzo di Citta'.
"Sineerissimo Suo
(firmato) ,/. 11. Mnorc
Sindaco"
Il Generale Badoglio gradi' mol
tissimo la lettera del primo cittadino
li Pliiladelphia, e prima di sedere
ulla storica sedia, in piedi, pronun
cio' queste parole clic il Capitano
Huntington tradusse in inglese:
"Ringrazio il Sindaco di questa
•itta'. —' dice il Generale, e rin
grazio le altre autorità' cittadine, le
rapresentanze dell'esercito e della
marina, di questa lusinghiera acco
glienza.
"Mi sento davvero orgoglioso di
ivere occupato per alcun poco la ee
lia che accolse un giorno l'uomo che
per la liberta' degli Stati
Uniti.
"Poiché' le nostre due Nazioni
seguitino gli stessi ideali, i due po
lio! i non possono che sentirsi uniti
: non possono che fraternizzare' .
Prima di allontanarsi il generale
visita e bacia la Campana della Li
berta' e vi depone una corona di fio
ri.
' AH'Alhambra
11 corteo si ricompone e procede
per il Teatro Alhambra dove il ge
nerale deve parlare.
Quivi una grandissima folla e' in
febbrile attesa e la polizia non può'
assolutamente esplicare il suo man
dato, quello cioè' di tenere a bada li
na fiumana di popolo.
Ogni posto del teatro e' occupa
to, ma la maggioranza, impossibili
tata ad entrare, resta fuori. Gli ap
plausi e gli evviva che vengono dal
ia strada si confondono con quelli
di coloro che sono nel teatro quan
do il Generale vi entra.
Il discorso del Regio Gonsole
Sul paleoscenico sono Schierati gli
ex combattenti, il reparto dei "Boy
PHILADELPHIA, PA., 31 LUGLIO 1921
. %&. •:
; ;m
(ìcnrrale PIETRO H.iDOGLIO
Sentita" a<^li ordini del capitano Co
«lantini, e le diverse rappresentan
te. Cessati gli applausi e fattosi un
relativo silenzio, si fa avanti il Re
stio Console Cav. Silitli, il quale
l>ronunzia uno splendido discorso
•he noi cerchiamo di riassumere:
Egli dice:
'Eccellenti!, Signore e Signori,
"Innanzi tutto sento il dovere,
nella mia qualità' di Console, di
ringraziare, a nome dilla Colonia,
S. E. il Generale Hai loglio a
verc voluto venire in mezzo a noi.
"E liiiirrazio Voi tutti connazio
nali per aver voluto accorrere qui,
-pinti dal sentimento patriottico per
L'oileic la gioia di ricevere il saluto
lilla Patria da Colui che rappre
senta ed impersoni fica le gjkirie ful
gide dell'Esercito Italiano; ili quel
l'Esercito «the non conosce che le
guerre combattute con onore e con
valore per la liberta' e la iudipen
ilensta del proprio paese e per la li
lierta' e civiltà' degli altri popoli; di
quell'Esercito che nell'ultima guer
ra ha ('(imbattuto le battaglie più'
aspre, ha sofferto i sacrifici più'
puri, ha dato il maggior contributo
li sangue per assicurare al popolo
Italiano il pacifico e libero sviluppo
lella sua civiltà' millenaria, e per
imjK'dire che l'intera umanità' fosse
ripiombata nella barbarie; di quel
l'Esercito che diede all'ltalia la Vit
toria, la Vittoria più' grande che la
-loria registri. Quello clic fu uno
lei più' potenti eserciti del mondo
fu annientato. C-osi' finiva "la
guerra che sotto l'alta guida di S.
il. il Ite, Duce Supremo, era stata
condotta con fede incrollabile e te
nace valore", e con la guerra italia
na finiva anche la guerra mondiale.
La grandi Italia era compiuta, l'u
inanita' era salvata alla liberta' ed
illa civiltà'.
"Con siffatto Esercito l'avvenire
l'ltalia non solo e' sicuro, ma esso
non può' non essere sempre irradia
lo dalla luce più' pura c più' bril
lante di ogni maggiore progresso
•i vile.
"E della grande vittoria italiana,
•he diede la pace al mondo, fu ar
efice (rissimo S. E. il Generale
Badoglio.
"Egli non'viene oggi per portarvi
1 grido di guerra. Egli vi porta il
'anto della Pace feconda di lavo
o e ili benessere. Il popolo Italiano
ìon ha ambizioni di conquiste.
Non ammette la guerra che in caso
li assoluta necessita' per la difesa
lei suoi diritti e dei diritti della ci
viltà'. Ed in tal caso, tutti gli ita
iani, dentro o fuori *>i confini de!
I.'egno, non hanno bisogno ili alcun
ncitamento.
"Nel 1910, quando la guerra ve
liva dichiarata dal nostro Governo,
:li italiani di Filadelfia non aspct
arono alcun incitamento per corre
e indifesa della Patria: il primo
piroscafo salpato dagli Stati Uniti
icr trasoprtare i riservisti in Patria e"
uirtito da questo porto. E a migliaia
partirono, in seguito, gli altri riservi
ci della Colonia. Essi non si lascia
rono allettare dagli agi della vita a
mericana in pace, non temettero 1.
insidie dei mari. Preferirono di an
dare a rischiare la v ita per la difesa
della Patria.
"Ad essi vada la nostra più' vivi
gratitudine e la nostra più' profondi
ammirazione. Ed a quelli di essi ci:'
non tornarono, a quelli che feeen
olocausto della loro nobile giovinez
|za alla salvezza della Patria, vada
il nostro memore e riverente eaiu
to.
"Ma anche quelli che rimasero
qui compirono il loro dovere.
"Fu instancabile l'attività' da es
si spiegata in favore della Patria
combattente. Non mi sarebbe pos
sibile «li ilare un'idea completa di
tutto l'aiuto morale e finanziario da
to con spontanea generosità' da
questa Colonia. L'Ordine Figli d'l
talia in America, l'Ordine Indipen
dente, la Federazione, la Sezione lu
tale della Croce Rossa Italiana,
unte le Società' di Mutuo Soccorso,
tutte le istituzioni coloniali, il Co
mitato prò orfani italiani di guer
ra, tutli gli italiani fecero a gara
per compiere opera patriottica.
"Mi piace di ricordare che l'Ordi
ne Figli d'ltalia in America, il cui
Venerabile Supremo rimpatrio' su
bito per compiere i suoi doveri
militari, assegnava un congruo sus
sidio alle amiglio dei suoi membri
che erano rimpatriati per la guerra.
"Esso pure consegnava una ban
diera di gloria edi solidarietà' al
primo reparto di truppe .Americane,
di cui vedo qui dei gloriosi rappre
sentanti. Fece inscrivere tutte le sue
logge nello Stato della l'ennsvlva
nia come socie perpetue della Croce
Rossa Italiana. Anche l'Ordine In
dipendente Figli d'ltalia compi' o
pere patriottii he.
"Entrambi detti Ordini e la Fe
derazione e tutti gli Italiani larga
mente sottoscrissero ai diversi pre-
Miti di guerra. Ed anche le gentili
Signore della Colonia lavorarono
tanto per preparare del materiale
sanitario per alleviare i dolori dei
nostri feriti.
"Questa, Eccellenza, e' la Colonia
Italiana di Filadelfia. Oggi cs«a Vi
'acclama perche' e' felice «li vedere
che i sacrifici di tutto il popolo ita
liano sono stati coronati dal più'
brillante successo per opera del glo
rioso Esercito clic Voi rappresenta
lo; per opera della Nostra sapien
za militare che organizzo' le grandi
vittorie del Piave e «li Vittorio Ve
neto.
"Chiamato «lai Governo a dirigere
questa patriottica Colonia, io sono
orgoglioso oggi di darvi, in Suo
nome, il benvenuto.
"Signore e Signori, ascrivo a mio
alto onore di presentarvi S. E. il
Generale Badoglio, e \i invito a gri
llaie: "Viva il Re, Viva l'Esercito,
Viva il Generale Badoglio"!
Il Console, che era stato continua
niente interrotto da applausi, in ul
timo fu fatto segno ad una calda di
mostrazione di simpatia e con grida
di Viva il nostro Console, Viva il
generale Badoglio, viva il nostro glo
rioso Esercito, viva l'ltalia.
Parla L'lllustre Generale
L'lllustre artefice della nostra
vittoria, Generale Pietro Badoglio e'
nato cinquantanni fa a fi razzano
Monferrato, l'rov. di Alessandria.
Egli, che e' il più' giovane generale,
ha perseguito una splendida carrie
ra militare, ed ha avuto (ì promo
zioni, tutte jK'r merito «li guerra.
Oggi e' capo dello Stato Maggiore
c«l e' Senatore del Regno d'ltalia.
Quando, nel Comando Supremo del
le truppe, al Generale Cadorna fu
sostituito Diaz, Pietro Badoglio fu
assunto in qualità' di sottocapo del
lo Stato Maggiore. Recentemente
e' -tato in missione speciale in Rit
mema. Egli arrivava il 11 corrente
mese a New York a bordo del va
pore "Verdi"' della Compagnia
Transatlantica Italiana, ricevuto da
S. E. l'Ambasciatore, dal persona
le dell'Ambasciata, dal Comm.
Quattrone, Ministro Plenipotenzia
rio, dal Comm. Bernardi, Console
Generale di New York, dai rappre
sentanti della stampa italiana e da
una folla immensa di con nazionali.
Prima di partire dall'ltalia, ai
giornalisti che vollero intervistarlo.
Egli compendio' lo scopo della sua
Missione negli Stati 1" 11 iti nelle s -
gnenti- battute: „
S'e i milioni <l l Italiani eh ■'
i olle loro braccia e colla loro meni'
recarono e recano uno dei piti' fe
condi co>itl'Uniti alle industrie, v
Commerci, alta economia degli Sta
ti t 'ititi invece ,di essere suddi
visi in molteplice organhzakioni, co
sì Unissero il Hocco delle loro incoili
iiarabili forze, ritm irebbero a por
tare al suo giusto valore ed aprezza
nenio la emigrazione Italiana, non
die' ad imporsi adeguatamente, cosi
moralmente e socialmente che politi
camentc, nel paese che li ospita."
Benissimo, Generale, e' propri»
questo lo scolio che si prefigge l'Or
dine Figli d'ltalia in America,
quell'Ordine che, durante la guerra
mondiale, costituiva la retroguardia
l'Esercito della Riserva.
Nel momento in cui metteva pie
de «ni suolo americano, il Genera
le Badoglio salutava i suoi conna
zionali on queste parole:
"Sono remilo in America per ve
liere i mi <i con nazionali e per rifila
re gli italiani che ri rotto in qtut
.«lo grande e bellissimo /Hie.se. Mi
prefiggo di licitare i pia' grandi
centri dorè vivono gli italiani ed
incontrandoli desidero portare a lo
ro non pia' la roce di guerra, ina la
rute di pare, affinchè' essi possano
essere spiali alla ricostruzione, alti
in. 110 arido sempre prora del pa
triottismo d'i nostri buoni italiani
emigrali. In Italia io strinsi la ma
no a nndli italiani che ritornarono
ni patria, ed ora aero il piacere di
stringili la mano alle loro fami
glie, qui in . linerirà".
"lo vi porto il saluto della l'a
li ia lontana", incomincio' a dire S.
I-i., "che non smette di amare i suoi
figli, ovunque essi si trovino, ed i
riugra/iumfliti del Ite e del Gover
no per tutti quelli che offrirono t!
loro braccio e le loro vite in olocau
sto, per salvare l'ltalia, il mondo
intero, l'i ringrazio altresì' coloro
«•he. rimasti in America, contribui
rono in mille .modi verso l'ltalia nel
suo lungo e faticoso calvaiio della
guerra"'.
Sua Eccellenza ringrazia le auto
rità' amen iane locali, attacca forte
menti i diffamatori dfflla l'atria no
stra, e parte della stampa anici ici.-
na la quale, quando non ha calun
nie da vendere, tace ili un silenzio
| ancora più' criminoso della calun
nia.
Iìi fa' la storia della nostra guer
ra e ricorda come l'Esercito Italiano
\i sia entrato con circa
VOO mila uomini ed ottomila
cannoni, mentre al momento dell'ar
mistizio essa aveva in piedi di guer
ra, nei diversi fronti, 5 milioni ili
soldati e Vóti mila cannoni ed il fuo
co a Vittorio Veneto fu aperto dal
l'illustre oratole con ottomila ed ot
tocento cannoni. Ricorda che l'Au
stria, la nostra secolare nemica, pei
hen due volte tento' ili attaccarci, al
l'epoca del terremoto di Messina e
quando l'ltalia era impegnata nella
guerra libeia. Ma a Vittorio Veneto
essa ha avuto la sua lezione, che
non la fara' rialzare mai più', per
giungere alla cui meta poi abbiamo
dovuto sostenere sforzi inauditi, fare
sacrifi/ii d'ogni sorta.
"Si e' detto", continua il genera
le Badoglio, "che l'aiuto alleato ab
bia fermate il nemico; evidentemen
te -i e' dimenticato che sul Piave,
sul Grappa, sull'Altipiano di Asia
go chi fermo' il nemico fu il pet
to del nostro soldato! Ix.- truppe
alleate in Italia sommavano a 50
mila uomini, mentre l'ltalia aveva
mandato in Francia 50.000 combat
tenti ed altri 75.000 operai, senza
'contare le truppe di occupazione in
Albania e gli altri distaccamenti in
Oriente".
Descrive poscia la battaglia ili
Vittorio Veneto, durante la (piale,
mentre il nemico faceva circolare
bollettini di vittoria, il soldato ita
liano combatteva da eroe, sbaraglia
va l'Esercito nemico e faceva 100.000
prigionieri o catturava 8000 etan
noni. Otto giorni dopo arrendeva
si anche l'esercito tedesco e quin
di dice il Generale la Vittorio
del mondo e' opera nostra".
Sua Eccellenza parla dell'Ameri
ca e del suo intervento e rileva che
questo aiuto fece riprendere fiato
all'ltalia ed alla Francia per poter
resistere. Rileva che mentre le al
tre nazioni furono aiutate con sol
dati di altre razze, l'ltalia ebbe sol
tanto italiani.
"La crisi del dopo-guerra, sog
giunge l'oratore, c' ora superata.
l'ltalia ha un solo desiderio: quello
di vivere in pace, d'accordo con tut
ti, e di lavorare, lo so quali siano
L'lr Orrori della guerra e. quindi so
gno un solo avvenire di liberta', di
pace.-e di lavoro. Insieme all'augu
rio di immenso bene per voi, io nv
permetto di darvi un consiglio. Cosn
lontribui' alla no-tra \ittoria? Uo
mini d'ogni religione c fede politici
| vennero nelle trincee. Ci guardam
ìi. ' negli occhi, ci dicemmo: la' e
i l'austriaco, dobbiamo essere tutti d
1 accordo per combatterlo. La con
oordia fu quindi il primo coefficcn
te della nostra vittoria. Oggi vi e
Fa quel che devi, Avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
UNA COPIA 3 SOLDI
lotta per il lavoro. Anche oggi ab
biamo Insogno dell'unione c sopra
le competizioni persomi li \i e' il no
me d'ltalia cito deve essere in cirri»
ai nostri pensieri. Quella marcia die
abbiamo intrapresa in Italia, conti
nuatela nelle Colonie e vi invito a
gridare con me tre volte: \ iva )!
Ite".
Da tutte le parti, alla eliiu-a del
discorso, si ode un grido formidabile,
clic si ripercuote da migliaia di petti.
I connazionali sono commossi, han
| no ie lagrime agli occhi.
La dimostrazione continua per
parecchi minuti fino nll'u : ita del
I generale dal teatro.
Al West Philatlelphia
li corteo >i riforma e si procede
verso il West l'biladelphia.
Alla (i'i.a strada e Vine St., I*
comitiva si scontra con un lunghis
simo corteo <li italiani, preceduto da
musiche, ed il Generale, accolto d*
una nuova, grandiosa dimostrazio
ne, si vede costretto a discendere
dall'automobile, per ringraziare.
Il seguito l'imita, e tutti si avvia
no a piedi verso la sede del 34th
Ward 1 tal iati American Citizen»
Club" al no. LO li- tDS Nord della 61.»
strada, ove era stato preparato il ri~
: eevimento.
Nel salone del circolo, artistica"
mente decorato con bandiere italiane
ed americane, e ila festoni con 1»
dicitura di "V'iva il tiencrale Bado
glio" e "Benvenuto a S. K. il Gè
nera le Pietro Badoglio" si accoglie
l'ospite con un applauso intermina
bile. mentre la musica suona la max
eia reale e l'inno americano.
Il lì. Console presenta nuovamen
te l'ospite con queste parole:
'"Nella mia qualità' di Console i
taliano a l'biladelphia, si no orgo
glioso di dare il benvenuto al Gene
rale Badoglio.
"Il vostro cuore d'ltaliani sa ci*
il Generale Badoglio fu colui che or
ganizzo' le vittorie di Vittorio Ve
neto, e che egli non ha bisogno di
presentazione".
Ila', quindi, la parola al Genera
le. (il pubblico applaude).
"l'orto a tutti", dice il Generale,
"il saluto affettuoso della bella c
grande Italia.
"L'ltalia vi manda un suo Gene
rale, non con parole di guerra, ma
con parole «li pace c di lavoro.
"Vengo in questa colonia perche*
da qui partirono i primi richiama
ti, ohliedendo alla voce del dovere,
e partirono per dare il loro braccio
alla grandezza della patria che li
chiamava".
Iti fa' per sommi capi la storia del
la guerra, ( completa il compendio
narrando un aneddoto dell'armisti
zio :
"Per dimostrarvi"', egli dice, "qua
le peso ha avuto la nostra vittoria,
per la vittoria comune degli alleati,
vi basti solo sapere che mentre noi,
il 1 novembre, alle ore 15, firmava
mo l'armistizio, gli eserciti in Fran
cia erano ancora l'uno di fronte al
l'altro, otto giorni dopo, l'esercito
tedesco lascio' le armi, perchè' vi
de impossibile il raggiungimento
della vittoria."
Efficacissima c' stata l'uscita in
cui il Generale, alludendo alle ca
lunnie che si rivolgono spesso all'l
talia, ha detto che egli aveva il di
ritto di ribellarsi a voce alta, poi
che' fra gli undici membri della
sua famiglia, tre morirono in batta
glia, e due rimasero mutilati.
Il Presidente del Circolo, si
gnor Bartolomeo Mansoliuo, ha ri
sposto ringraziando della visita:
Per mezzo del Console, quindi, ha
fatto consegnare al Generale la li
sta dei soci che, durante il perioda
del conflitto, si resero benemeriti, ,
in diversi modi, nei riguardi del
l'l (alia.
Il Banchetto
Alle ore 8 pomeridiane, di i itoir
no dalla visita al West Philadelphia,
incomincio' il banchetto al Ristoran
te Leoncavallo.
L'Orchestra del signor Ferdtoan-
Partenze ila Philadetptiia
Vine Street Pier
AMERICA 5 Agoato
SS. TAORMINA .... 20 Agosto