PUBLISHED AND DISTRIBUTED mm* R PERMIT No 600 AUTHORR ED BY THE ACT OFOCTOBER I, 1917. ON PILE AT THE POST-OFFICE OF PHILADELPHIA. PA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. 8. BìjRLESON, POBTMASTER OEN. LA LIBERA PA/?OLA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dire»— 1626 So. Broad Street ANNO IV.-Numero 29 Il Oen. Bagoglio verrà' fra noi La Colonia italiana di questa citta', prima fra tutte le altre per il euo patriottismo sinceramente sen tito, che volle e seppe maggior mente affermare in onore dell'Am basciatore d'ltalia nella sua recente visita in Philadelphia, anche in que sta circostanza, auspice il nostro he neamato signor Console, Cav. Uff. Luigi Siilitti, riceverà', degnamen te, un altro illustre uomo, S. E. il generale Pietro Badoglio, capo dello Stato Maggiore Italiano e Se natore del nostro Jìegno. E l'ini ziativa, diciamolo subito, e' partita dalle logjre di Philadelphia e dintor ni dell'Ordine Figli d'ltalia in A meriea. Con questa iniziativa l'ltalianis sinia Istituzione non intende ne' di assorbire, ne' di interferire con le altre Istituzioni coloniali, le quali, ognuna per conto proprio, potran no, a loro bell'agio, intrattenere l'il lustre generale come esse crederan no meglio. Intanto, fra qualche giorno il Re gio Console ci l'ara' sapere la data precisa della visita, che sarebbe op portuno fosse più' lontana clic sia "Italiani sopratutto' 3 ! In omaggio alla nostra impania li/a' giornalistica ed alla liberta' <li parola, pubblichiamo il seguirle scritto del sig. Annibali*'arbole, pur non condividendone in parie le idee. Preg.mo Sig. Di Silvestro, Ui rivolgo alla sua abituale corte sia per veder pubblicate sulla "Libe ra Parola" alquante osservazioni e commenti all'articolo "Fascismo e ecc., ecc., apparso sul suo giornale del 3 corrente mese, a firma del Dott. Luongo. Prevedo che il mio scritto non sa rà' intonato di soverchio all'indile del giornale. Ma, se e' vero che com pito della stampa e' quello di spia nare la via all'umano progresso, con l'agitare la fiaccola inestinguibile del pensiero, al di sopra dei pregiu dizi e de' convenzionalismi di ogni genere, non si negherà' il diritto ad nn uomo del popolo, ad un oscuro membro di quella massa che la stampa proclama quotidianamente di voler difendere di esprimere, a nome della massa stessa, il pen siero incoercibile che scaturisce 'vivo e fremente, dalla coscienza umana individuale e collettiva dei diritti all'esistenza. Ed e' appunto in nome di tali diri! ti che io mi sento autorizzato a re spingere l'accusa di "criminoso sabo taggio della ricostruzione sociale" che arbitrariamente si addossa ali masse lavoratrici italiane, vittime in | questi gravissimi momenti di oiri bili sciagure loro arrecate dagli uo-1 mini e dalle circostanze. Perche' le masse lavoratrici d'lta lia, al pari di quelle del resto d'Eu- j ropa* anzi al pari dei lavoratori del ■ mondo tutto, non chiedono che di ot- j tenere un po' di migliore giustizia; che fin'oggi e' stata loro negata e ! EÌ nega tutt'ora. Difatti ognuno , può' constatarlo coi propri occhi carestia e disoccupazione e miseria . generale frutto avvelenato di una guerra mostruosa imperversano dappertutto, e milioni di affamati e di senza tetto battono coi piedi stan chi il selciato delle strade, offrendo le proprie braccia, la propria opera, la propria dignità', e financo il prò prio onore, pur di ottenere il dirit- , to di sfamarsi e di ripararsi dalle in- ; temperie e milioni di piu deboli creature chiudono gif occhi alla vita quando non l'avevano ancor cono- ; sciuta mentre dall'altro canto i. privilegiati della fortuna, i detento- 1 ri del frutto del lavoro altrui, gli arricchiti della guerra, i pesci cani dell'industria e del commercio, nuo tano nelle delizie e nel fasto, spre-, cando fortune in vesti, gioielli, c quipaggi, automobili, giubclii, sport?, donnine "allegre" e in ogni più fol le e insano capriccio. Di fronte a questo tragico spetta-j colo di miseria senza nome da un lu to e di opulenza spavalda e insensa ta dall'altro, chi oserà' consigliare la rassegnazione in quelle f°" e , ( ' le crearono la ricchezza e la gioia pei gli altri e non ne ricavarono che miseria e lagrime per se' stesse ? to me qualificare coloro che, in nome di un cosi' detto patriottismo, vor rebbero imporre la concordia fra i possessori e gli spossessati, 1 unita d'intenti fra i rapinatori e i rapina ti ? Vorrei un po' sapere da certi sedicenti patriottissimi predicatori ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION possibile prima della partenza ti litcrno in Patria ili Stia Eceellen za. onde si abl ia il tempo sufficien te per preparare i ricevimenti dearni defili italiani di qyesta citta e' del- I Illusile generalt clic vogliamo fe steggiare. 11 capo di Stato Maggiore ha già" incominciato, festeggiato dovunque, il suo giro di conferenze, (ili ita liani d'America avranno cosi' la gran di- soddisfazione di apprendere le notizie della nostra guerra direttamente da Colili clic, dopo Diaz, ebbe una parte principa'is-i --ma nella vittoria di Vittorio Veneto. Dopo le recensioni dei quotidiani (■ settimanali italiani, che <i hanno 1 preceduti nell'anntinziare l'arrivo I in America del Generale Badoglio j e nel prospettarci la figura nobil j mente austera ilei trionfatore di i \ ittorio Veneto, noi chiudiamo ! queste brevi note riprometti ndot i ! di parlarne diffusamente quando a- i iremo il piacere di salutarlo -qui. fra questa clic, modestia a parte, e" la colonia modello delle colonie ita 1 liane degli Stati Filiti. LA LIHIIII l'.u:oi.\ I <li pace, per chi palpita questo loro preteso patriottismo, tanto tenero jdella pace e della tranquillità' chi: j permette ai lupi di divorare a !<>r co Ì modo gli agnelli, e fa di costoro ele menti mansueti e inoffensivi? (Quan do si saranno riconosciuti i diritti ; all'esistenza della ma.-sa produttiva, ideila massa lavoratrice, della classe pili* numerosa, più' utile e... più' male apprezzata, chi altri si intende rà' comprendere nella nostra patria, o illustri signori patriottisti, se non la sola classe di coloro che nulla o poco producono, ma clic molto, anzi i troppo consumano, pur c-sendo una infiniti -ima parte «lolla polluzione, e che, avendo il potere, merce' l'or dinamento |>olitico attuale, li far il bene o il male negli interessi di tut -1 ta una nazione, fanno il bene sem pre nell'interesse proprio e s|>e>so il .male ai danni delia grande moltitu dine lavoratrice? Oggi alle straordinarie misure li ! hertieide adottate dai governi fin , dallo scoppio della infame carnefici ina, si aggiungono nuovi generi di i repressione e di tortura in danno dei lavoratori. Ed in Italia, più' che al trove. violi scatenata la più' feroce c I barbara reazione. Uomini di sangue je di rapina, assoldati dalla piccola ; classo parassita, o sgherri apparte nenti alla classe istossa, assassinano sulle pubbliche strade, e noi luoghi di ritrovo, o nelle officine, o sui campi, o nelle abitazioni, i più' ge nerosi figli del popolo, i paladini della redenzione del Lavoro, gli a raldi ilella v grande Giustizia sociale che inarrestabile si avanza... Fu mano i tuguri dei villaggi e le belle e sorridenti sedi del Lavoro delle cit ta'; vengono distrutti dall'opera vandalica dei nuovi Unni del Capi tale, i rapidi mezzi di diffusione del pensiero umano, macchine, libri, giornali, e quant'altro ha saputo edi ficare l'opera di molte generazioni; piangono le madri, le spose, le sorel le, i bambini, i vecchi, strappati al l'affetto dei loro cari, quando non sono alla loro volta violentati, stu prati, bruciati vivi o trascinati IKlC cheggianti per le strade, fra lo sber leffo sadico e feroce delle masnade assassine ; urla la grande massa lavo ratrice di dolore e di «trazio all'enor me, orrendo scempio dei suoi figli! trucidati; e l'uomo della scienza in neggia alle "prodezze" degli "croi della gran via" clic vorrebbero - feroce vaneggiamento! far rivi vere i tempi dei Gracchi, le gesta di Siila crudele e sanguinario, le persecuzioni religiose dei tempi del la riforma! e l'uomo della scien za proclama anti-patriottico il pi'an ;to della folla ed invoca un gover no "forte" a calmarne il giusto e incompreso dolore! i Bisogna decisamente non aver onore ne' cervello per poter suppor re che la grande massa lavoratrice del popolo italiano possa stoicamente «oppoprtare, senza protestare e sen za difendersi, le crudeli violenze del fascismo. Bisogna rinnegare del tut to al nostro popolo italiano, il dirit to di pensare e di vivere, conquistato in cinquanta anni di eroici sacrifi ci, per pretendere che a dirigerne le 'sorti debba andare il fascismo omi cida, y incendiario ed assassino, na scondente sotto l'orpello dell'ideali 'smo patriottico, l'insaziabile sete di AVANTI SE IVI PRE, CO INI LA FIACCOLA I INI PUGNO «=cT ;is sfcond-fla.sa matter Aprii 19. 1918. at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3. 1879". tirannia ccononiiYa, politica e mili tare. Ma «ara' dopo tutto, il fascismo, c con lui tutto lo forze più' bieche della nazione, capace di avvincere di nuove catene le mani, e i piedi ed il cervello della grande massa la voratrice? I/uomo della scienza lo afferma con sicurezza e precisione matema tica, ma noi della folla, dubi tiamo che |»ssa, anche questa vol ta, avverarsi il suo responso, l'cr eile', purtroppo, sappiamo clic il pro gresso umano ha sempre camminato, anche a marcio dispetto degli oracoli di Delfo e dei donimi dei sapienti. Noi sappiamo che la folla ita liana come tutte lo folle del mon do intero, non e' disposta a cedere c a l'arsi strappare i diritti conquista ti e quelli che e' in procinto di con quistare. Ne' ci illudiamo di una troppo facile vittoria; forse vi saranno an i-ora vittime ad opera della patriot tieo-nazionalistiea violenza fascista - ma... vincerà' alla fine chi e' il più' forte. E la piccola classe di parassiti ehe detiene il potere economico e po litico a danno della grande massa lei lavoro, grazie alla parziale iner zia delmassa stessa, ohe ha biso gno anzi della detta massa per trar ne il proprio sostentamento, la pro propria forza non sara' più' adatta reprimere iili oppressi, quando <osto ro ripeteranno il gesto dei generosi figli dell'isola ilei Vespri, per scuo iare i veri nemici d'ltalia, che l'l lalia, come tempesta di cavallette, livorano e contaminano; perche' i inni sgherri, i suoi masnadieri, i suoi fascisti non basteranno, conte non (instarono i mercenari ili Luigi Ca n.'to, a difendere l'autorità* rorria e la infame Bastiglia dall'assalto del proletariato parigino - a respingere In massa marciatilo all'assalto dilli rocche del capitale delle bastiglie del terrore bianco. I dotti di Salamanca dimostraro no con mille e uno argomenti clic la terra era quadra c che Colombo •ra un pazzo da legare. Rd un nuovi mondo fu invece scoperto e conqui stato ad opera del "pazzo". I dotti di oggi si affannano a cliia nare tenebre la luco che viene dal l'oriente, a dichiarare barbarie la •ivilta' che illumina di vivo splen lore i piti' lontani paesi del nostro .dolio. Ma noi, a dispetto dei mille sofismi dei dotti, crediamo ferma uente sul prossimo avvento di un nuovo regime di luco e di civiltà', n cui non gara' piti' dato di ingan ìare le folle sul compito loro asse gnato dalla natura e sui diritti che 'opera di milioni di generazioni ad •sse incontestabilmente riserba. Noi crediamo in una nuova Ita ia, nell'ltalia dei liberi e dei forti, icll'ltalia «lei popolo assorto ad arbi ro della propria sorte e del proprio tvvonire, nell'ltalia patria di un movo, incoercibile e incontrastabile liritto Umano: il Diritto del Lavo* 'O. Per questo la massa lavoratrice taliana, martoriata e calunniata, lentro e fuori i confini della l'a ria, lotta, soffre e spera, mentre i! latriottismo dei "sapienti" non sen 0, non vede e non spera piti' in la' lei proprio immediato tornaconto e lella propria pancia. A. CARBONE II nuovo Gabinetto Italiano T Ministri che compongono il movo Gabinetto sono: Presidenza ed Interni: Ivanoe Monomi. Ksteri : Pietro Tornasi della To •etta, Principe Di Lampedusa. Colonie: Giuseppe Gasparotto. Poste e Telegrafi: Vincenzo jiuffrida. Grazia e Giustizia: Giulio Rodi io'. Lavori Pubblici: Giuseppe Miche 1. Agricoltura: Angelo Mauri. Marina: Eugenio Bergamaschi. Istruzione: Mario Orso Corbino. Tesoro: Giuseppe De Xava. Finanze: Marcello Soleri. Terre Liberate: Raineri. Lavoro : Alberto Beneduee. Industria: Bartolo Bclotti. A Sottosegretari sono stati nomi nati : Presidenza, Bevione; Interno: Teso; Esteri, Grassi; Colonie, Ve nino; Giustizia: Sanna; Finanze, Albanese; Tesoro, Tangona, Pen sioni, Rossini; Guerra, Macchi; Ma rina, Lipari: Istruzione: Anile; Arti: Rosadi; Lavori Pubblici, Nicola Lombardi; Agricoltura, Spada; Industria e Commercio, Cascino; Marina Mercantile, Carbo tiiboi; Lavoro, Longinotti; Poste e olografi : Brezzi ; Terre Liberate, Merlin. PHILADELPHIA, PA., 24 LUGLIO 1921 Echi dei ricevimenti a S. E. l'ambasciatore CO.MtMCATO del COIMTATO (ìli Ufficiali del Comitato per i | ricevimenti dati in «more di S. E. , 1 Ambasciatore, in occasione della ; Sua recente visita aJla Colonia Ita liana di questa citta", nel pomerig gio di mereoledi', 29 giugno u. s. si riunirono nella sede nel H. Consolalo jallo scopo di esaminare i conti relati vi alle entrate ed alle spese sostenute i in detta occasione. Da una relazione compilata dai ,due segretari del Comitato stesso risulto' quanto appresso: Kntrate per contribuzioni alle spese festeggiamenti $1410.00. Per la vendita di 178 biglietti ban chetto a $5, $2390.00. Totale en trate $3800.00. I otale delle spese per comizio, banchetto, banda, fiori, posta, auto mobili, lavori stampa, ecc. $3790.91. Residuo presso il Tesoriere $3.09. In vista del fatto che alcune con tribuzioni non sono state ancora versate, il Comitato e' intenziona to non appena sani' possibile, di provvedere a far stampare un reso conto dettagliato di tutto le entrata e delle spese, pr inviarne copia a tutti i connazionali, istituzioni, so dalizi, logsrc dei varii ordini, ecc., che contribuirono finanziariamente alla doverosa manifestazione ver so l'illustre rappresentante d'ltalia. Da quanto dovrà' introitarsi ver ranno prelevate le spese per il ren di) nulo di cui sopra e qualora vi sa rà' un residuo questo sara' devolu to a scopo di beneficenza, nel modo che il Comitato stesso, d'accordo con il R. Console, crederà' più' op portuno. Pel Comitato, C. Costantini, Segretario ti. REGIO (OSSOLI-: DI l'lli- L I DELPHI A RI NORA ZIA IL COMITATO Il Cav. Uff. Luigi Sillitti. Regio Console in questa citta', ha fatto pervenire al Cav. Uff. Frank A. Travascio, vice presidente del Co mitato che organizzo' i ricevimenti in onore di S. E. l'Ambasciatore, la seguente lettera: "Gentilissimo Sig. Vice-Pres. '".Mi e' gradito di segnarLe rice vuta del rendiconto provvisorio del lo introito e dell'esito avuto dal ! Comitato per i ricevimenti a Sua Eccellenza il R. Ambasciatore, Se natore Roland i-Ricci. "Ho constatato con la più' viva soddisfazione la regolarità' di tale rendiconto ed il pratico risultato conseguito di limitare le spese al minimo possibile, pur assicurando ai ricevimenti tutta l'imponenza e distinzione che l'occasione richiede va. "N'el farne pauso a tuto il Comi tato organizzatore dei ricevimenti, non posso lasciar passare quest'oc casione senza far pervenire al Comi tato stesso l'espressione della mia maggiore lode per il lavoro da esso compiuto con armonia, abilita' ed abnegazione. Non per vana ambi zione, ma soltanto per compiere o pera di italianità' il Comitato, ap poggiato da questa patriottica Colo nia, ha lavorato intensamente e può' andare orgoglioso del successo ri portato. To ne sono personalmente grato a tutti i Componenti il Co mitato stesso, e La prego, in as senza del Presidente, di rendersi in terprete di tale mia gratitudine verso ciascuno di essi, e verso il Presidente stesso, non appena egli sara' di ritorno a Philadelphia. "Con rinnovati ringraziamenti, Le offro, signor Vice Presidente, gli atti della mia distintissima con siderazione. IL Regio Console (firmato) L. Sillitti." La lettera su riportata fu dal lì. Console inviata parecchi giorni or sono; ma a causa di un grave lutto che ha colpito il Cav. Uff. Trava ! scio, questi l'ha comunicata con ri tardo al Segretario del Comitato, acciocché' la rendesse di pubblica ragione. Il Senatore Rolondi Ricci in concedo Dopo domani, martedì', S. E. il | Senatore Vittorio Bolandi-Ricci, Ambasciatore di Sua Maestà il Re d'ltalia a Washington, partirà' per l'ltalia a bonlo del piroscafo Aqui tania, della Lunard Lino. Lo accompagnera' il Comm. Prof. Falorsi, suo segretario priva to. Sua Eccellenza tornerà' in \- merica nel ]irossiino ottobre per con tinuare la ytia opera di evangelizza zione fra gli italiani degli Siati ll niti. SACCO E VANZETTI TROVATI COLPEVOLI ( Dal lìollttlino della Sera di A t' w } ork) Dedhaw, Mann., 15. Nicola Sacco e Hartholonieo Vanzetti sono -tati trovati colpevoli «li assassinio in primo grado. I giurati hanno c messo il loro verdetto che a pa rere di tutti costituisce un delitto peggiore, perche' consumato a san gue freddo, di quello di cui erano imputati due italiani dopo cin tile ore di deliberazione. 1 signori durati hanno trovato che ognuno ilegli accusati era colpevole delle lue imputazioni che gravavano su li loro: una per l'assassinio di Pre tende A. Carmen ter e l'altra per l'assassinio di Alessandro Gerardi nell'. Nessuno si aspettava un simile responso dai giudici popolari mirile' durante il lungo svolgimeli- 1 0 del processo non si era avuta li ni sola prova che giustificasse la condanna. I testi d'accusa caddero il un cumulo ili contraddizioni elio' sarebbero bastate ad aprire gli or ili ai ciechi. Nessuno di coloro che 1 vantavano di avere identificato i Ine italiani come gli autori del du- j ilice assassinio si disse, in ''olle, ; rietini del l'utili sii". I giurati pero' non si sono preoccupati di ciò' ed ialino voluto colpire i due organiz <atori colpevoli Siilo di essersi op- j posti allo srfuttamento dei propri x>nnazionali. "UCCIDETE DUE INNO CENTI !" Quando ieri sera i giurati usci-' rollo dalla camera delle delibera-1 '.ioni per annunziare che "giustizia'' »ra stata fatta i due imputati ap parivano pallidi, ma calmi e sere li. Sacco e Vanzetti rimasero per in ] k»' come sbalorditi poiché* no»» lotcvano pensare che vi fossero do- 1 liei uomini capaci di ritenerli rol pevoli d'un delitto come quello lo ro imputato. Ad 1111 tratto pero', | riavutoci dallo stupore, Nicola Sac ro punto' l'indice della mano de stra misi) i giurati e grido': "Uc cidete due innocenti!" ripetendo; iiu' volte la frase in inglese ed in italiano. Il Vanzetti non proferì'; parola. Il giudice Webster Tliayer, clic, 11 cuor suo doveva essere non meno sorpreso degli imputati, diede tem- ! 10 alla difesa fino al Lo di no tembre per presentare i documenti ; necessari per ottenere un appello. La sentenza fu rimandata. Secondo responso dei giurati pero' i due ital iani dovrebbero morire sulla sedia ìlcttrica. Nel riassumere il processo il giu dice Webster Thayer di'-se ai giu rati di trovare il "coraggio", nelle loro deliberazioni, come quello che 'dimostrarono i soldati americani j sui campi di battaglia della Fran-, :'ia". Dichiaro' che il fatto che i lue accusati avevano ammesso di es- ì ■ersi rifugiati nel Messico per sfug gire alla coscrizione del 1917 ed e-J rano sovversivi non doveva avere nessun peso nelle deliberazioni. "Nell'amministrazione delle no stre leggi continuo' non \i b' e non vi dovrebbe essere alcuna distinzione fra partiti. Vi supplico 1 quindi di non permettere al fattoi che gli imputati sono italiani d'in fluenzarvi menomamente. Ad essi. sono dovuti gli stessi diritti e la. «tessa considerazione come se i loro antenati fossero venuti col "Xfay f lower". Mentre il giudice parlava ai giu rati erano in Corte il Console ita liano a Boston, marchese A. Fer rante ed il vice-console Silvio Vi tale. Partenze da Philadelptiia Vine Street Pier Per Napoli e Levante AMERICA 5 Agosto Per Palermo, Napoli e Genova. SS. TAORMINA .... 21 Agosto la Divina Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo xxir. .ESCATOLOGIA VIRGILIANA In Virgilio, se si motte da parte la dottrina della metempsicosi, si trova una vera e propria dottrina c scatologica «piasi cristiana. Le regio ni dell'altro mondo sono tre, cioè' il Limbo, il Tartaro ed i Campi Esi li, ove le anime hanno stabile dimo ra. eccetto se, dopo purificate, tor nano al mondo sotto altra forma. Il I i.l nil»o e' diviso in cinque diparti menti. Nel primo vi sono le anime dei bambini, strappati alla vita an cor tra le fasce dalla morte crudele. Essi piangono e singhiozzano non per le loro pene che soffrono ma por la perdita immatura della loro vi ta. Dante mette nel limbo i fanciul li morti senza battesimi, seguendo la dottrina cristiana, che fuor del la Chiesa, ove s'entra solo per mez zo del battesimo, non vi e' salute c l terna. Questa dottrina risente del paganesimo virgiliano, precedente a (piello che scrisse San Giovanni "Se alcuno non rinasce d'acqua e di spi rito non può' entrare nel regno «li I)io (San Giov. Ili, 5). II battesimo cristiano, con li' rela tive dottrine circa la sua efficacia ; e gli effetti spirituali, derivo' da : quello «lei popoli orientali ed etni ci piutosto che dalle abluzioni che usavano gli Kbrei in alcuni riti. Ter tu 11 iti no nel capo V del suo trattato -ul BATTESIMO ammetteva clic i seguaci «li Iside e ili Mitra erano ini ziati appunto col battesimo, e che nei Ludi .1 poli mini s il IJlewfinii, cioè' liei misteri di Apollo ed Eleu sini gli uomini erano battezzali per ,la loro rigenerazione ed esenzione | « Iti Ila colpa per i loro peccati. San (l'instino nel capo XIV «lei Dialogo enn Trifone asserisce che il battesi mo cristiano a differenza «lei riti e delle abluzioni degli Kbrei, aveva il potere di purificare coloro clic si pentivano. (V. Enciclop. Brit. artic. Battesimo). L'idea della rinascenza spirituali; per mezzo del battesimo era comune a tutte le antiche relazioni dell'o riente. Nei misteri «li Mitra, che rimontano agli antichi popoli Ira nici ed Ariani, prima, che i fedeli si j accostassero all'altare si dovevano purificare con ripetute abluzioni, e specialmente i neofili usavano quo 'sto abluzioni per essere ammessi co me membri senza macchia di pecca to ( V. Franz ('unioni "The Mvste i ics of Mithra" pag. (i, 157). Il ri j lo buddista del battesimo ha la stri sanzione in due passi delle Scrittu re buddiste. Primieramente quando : Budda si bagna nell'acqua benedet ta, ed il demonio, «lotto Mara, cor ica di non farlo piti' venire a gi\l j la, ed in secondo luogo nelPAbhi sheka, «piando gli angoli fanno il sa ero rito. In una biografia di Bud da scritta in cinese da Wung Puh sta detto che liudda nel discorso l'atto a Va isoli parlo' del Battesi mo che salva dalla Vita e dalla Morte o conferisce la salvezza (V. I Bai., Jour as Soe. Voi. XX, p. 172). 1 misteri di Cotys presso i Cre ici cominciavano con le purificazio ni od i sacerdoti di questa Dea l Troia si chiamavano perciò' Jìalti | -s/t. in greco flaptai. (V. Suidaa | nella piccola Baptai, e Giovenale jSat. 11, 92.) Nei riti di Apollo la cerimonia ideila purificazione si faceva in due modi, o immergendo il neofita inje ' rumente nell'acqua o aspergendolo Uon essa. Il primo modo era detto ìloutron ed il secondo modo perirran | fin (V. Fiat. Cratyl 47, Theofrost jllist. Plaut TX, 12). Diogene Laer ! zio metteva in ridicolo «piesti riti. ["Poveri imbecilli, non v'accorgete ; che queste aspersioni non possono [cancellare i nostri errori di gram matica e tanto meno possono cancel lare i peccati della-vostra vita. (V. I Hiog. Laerzio Lib. VI.) L'acqua lustrale era messa all'en trata dei templi, ove i profani era no purificati dai sacerdoti (Hip l»oer. De Morbo Sacro 1 ; Eurip. Mere. Pur. 928-930; Plinio Hist. Nat. XV, 30). In mancanza di acqua si usava la sabbia o il sa le che era simbolo d'incorruttibili ta'. Nello stesso modo i Romani ri gavano il battesimo e Giovenale motteggiava quelli che lavavano i loro peccati con l'immergere tre vol te la testa nell'acqua del Tevere. (V. Giovenale Satira VI, 522). E qui e' da notare che gli antichi po poli avevano ciascuno un fiume sa cro per il loro rito battesimale, co si' gli Indiani avevano il fi auge, i f a quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 UNA COPIA 3 SOLDI , Persiani avevano l'Eufrate, gli K | brei il Giordano, i Romani il Teve re. gli Egiziani il Nilo, ecc. Nelle li-te ili l'ale, la Dea delle greggi, i pastori si purifica va no lavandosi tro volte coti la rugiada (V. Ovidio Fast. I V, 77H) o in mancanza di ce sa si aspergevano ili acqua santa con | mi ramo di albero o di lauro, ondo al pari di Davide che voleva essere :'sper<n con l'issopo, "Asperge me hveropo et mundalior". l'roperzia cantava "Spartite me lvpliis". Vi i, VI. r. Il battesimo eome rito sacro era ili acqua, di aria, di sangue e di fuoco "Ogni purificazione, scriveva Servio, >i fa ii con l'acqua, o col filo ni, o con l'aria. In tutti i sacri riti \i sono tre purificazioni o con la torcia c con lo zolfo, o con l'acqua 0 col vento. (Y. Eneide II 381. Ovidio Metani VII, 261 Giove nale 11, 157). San Paolo parla del jmipolo d'lsraele e dice che essendo 'stato battezzato nelle nuvole e nel mare, il suo ultimo battesimo deve essere di sangue. (I. ('orini. X, 2) Cosi' (ioni' ebbe il suo battesimo di acqua nel Giordano, ili fuoco sul 'l'aborre c di sangue sul Calvario. La Chiesa quindi insegna che l'ani ma si purga con l'acqua nel batte simo, con la penitenza nella Confes sione o col fuoco nel Purgatorio. Per i fanciulli elio muoiono prima d'essere battezzati vi e' il Limilo, ed in ciò' sono d'accordo lutti i Padri e Dottori della Chiesa, ad eccezio ne di Yineentius, contemporaneo di Sant'\gustino, che non l'ammette va, c dcll'arciv'escono lliiicmar del numi secolo. (Wall - 11istory of In fant Baptism, Voi. 11. pag. 211, ri portato da \V. E. 11. liccky. Ilatio nalisme in Europe). I Padri Greci veramente erano ili opinione che per 1 fanciulli morti senza battesimo vi fosse un luogo speciale ove non sof frivano ne' godevano; ma i Padri Latini dal peccato ereditario di A ilamo inferivano che essi dovevano andare in un luogo di tormenti. Il Limbo di Dante e' descritto secon do l'opinione dei Padri (ireci: Quivi secondo che per ascoltare .Von urea pian lo ma clic di sospiri Che l'unni eterna faccvan tremare, ('io' arrenili ili duol sema martiri Clic avean le turbe IXF. IV, 25. Origene ed altri ricorsero alla dottrina della preesistenza per coo nestare la condanna dei bambini al Limbo (V. San Girolamo, Epist lib. 11,18) ma Sant'Agostino sosten ne clic la colpa e la virtù' sono u gualmcnte imputabili ai discenden ti. e tale opinione fu generalmente abbracciata e fu chiaramente espo sta da San Fulgenzio n principio del secolo sesto nel trattato "De Fede" da Erasmo attribuito al Dottore d'lppona. Per le testimonianze de gli altri Padri circa Ir condanna a! Limbo dei bambini non battezzati, vedi Natale Alessandro, Ilistoria Eclesiastica, Tomo V. Il Concilio di Trento dichiara che l'uomo non può' pascere allo stato di grazia senza il battesimo o al meno senza il desiderio di ricever lo. La fede insieme al desiderio di essere battezzato sta invee del Sa cramento quando si e' impossibili tati a riceverlo. I catecumeni infatti morti pri ma di aver ricevuto il battesimo e rano dalla Chiesa creduti salvi, co me anche coloro che subivano il martirio per la fede, onde la Chie sa rende un culto ai Santi Inno centi come martiri della fede. I teo logi distinsero tre specie di battesi mo, cioè' il battesimo di desiderio, detto boptismus ftaminis. il battesi mo di sangue o martirio, boptismxis sanguinis. ed il battesimo d'acqua, baptismus acqnae. Dr. F. Cubiceiotti .. COME SONO COSTITUITI I NUOVI GRUPPI AL PARLA MENTO ITALIANO Secondo il computo fatto dalla stampa della capitale d'ltalia, i nuovi gruppi si comporrebbero co > si' : Gruppo Agrario, 26 deputati; de mocratico sociale, G3; Fascista 35; Nazionalista 10; Liberale de mocratico, 17; Popolari, 105; So cialisti, 121; Socialista-riformista, 25; misto comprendente i deputati Slavi e quelli edeschi, 25.
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