Ili IH Wild lllif! U y ■ , % iv > tJ . yii i. L ■JSi * • S• ' y • ■ ■ Gl'italiani d'America ed il Trattato di Santa Margherita Ligure Mentre degli scamiciati massacra tori. nelle citta" d'ltalia, Issano la bandiera rossa, profanando il culto sacro della patria per screditarla al ali estero e metterla al livello della Russia, di Lenin, qui, nella terra di Zio Samuele, gl'italiani, non Imba starditi e ne' rroatlzzatl, a buon di ritto, possono vantare di chiamarsi devoti cittadini delle due patrie, di quella d'origine, cioè', e di quella a dottiva. Quest'ultimi, che non conoscono e ne' intendono conoscere le miserie morali ed Intellettuali che aifiiggo no i primi, traviati da falsi ed im provvisati tribuni da piazza, perche' sanno trovare nelle diuturne loro oc cupazioni gli elementi necessari alla vita: hanno vinto, infatti una gran de battaglia, che per la sua essenza spirituale e' degna di essere registra ta nella storia. Woodrow Wilson, meglio ili noi e meglio ancora di qnanti si dimenti cano facilmente del corso naturale degli eventi storici, nella solitaria Casa Ulama, che tra pochi mesi ospi terà' i! suo successore, a proprie «i>e se, ha imparato quanto gli rosta la sua anti-italiana mentalità', che eli mino' col famoso ed insolente suo manifesto, lanciato a mezzo del fo glio parigino all'inidirlzzo di qua ranta Milioni di fratelli nostri. L'in «•ntejimo in quella tragi a clrt» stanza fu rotto ed Woodrow Wilson, mostrandoci in quel tetri») la sua * fi rn fi&onomia, ci diede l'arma per col pirlo a tempo opportuno. La sua caduta dal piedistallo di creta, che egli stesso si era eretto, non ci fa essere del vili Maramaldi per quanto egli costituisca l'antitesi di un Francesco Ferruccio. Siamo troppe cavalieri per uccidere un uo mo morto. A noi piace solo rilevare il buon senso degl'italiani d'America, prevalso nella grande battaglia elet torale. Considerati fino ad ieri per della gente Indesiderabile, e come uccelli migratori, spesso disprezzati e malmenati dagli elementi torbidi del le altre nazionalità', che non vanta no nella loro storia nulla che meriti la considerazione delle civili genti, essi, oggi, hanno il merito di aver sa puto lavorare magnificamente per ri vendicare 1 torti patiti dalla madre patria. Il due Novembre di quest'an no non gara', per tali ragioni, mai dimenticato. E più' di noi questa da ta sara' ricordata, e, forse, con un cer to rimprovero a se' stessi, da coloro che hanno voluto troppo scherzare colle cose di casa nostra. Vivaddio! sentivamo troppo l'imperioso bisogno di una rivincita. Ricordiamolo, e con un senso di angoscia, gli immani sa crifici di sangue e di denaro, soste nuti dall'ltalia nel grande conflitto mondiale; avevamo nella mente, co me le abbiamo, sempre vive, le Jm magini radiose dei nostri martiri, del nostri eroi, dei nostri valorosi; guar davamo, con entusiasmo, 1 nostri tre centomlla fratelli, che, sotto le pie ghe della bandiera stellata, s'erano coperti di gloria sul vecchio continen te! Ed appunto perche' noi credeva mo di combattere a fianco di alleati non venali e non traditori, grande fu Il nostro disinganno, quando l'attuale fantasma della Casa Bianca, dimenti cando le accoglienze fatte a lui ed alla sua signora a Torino, come a Ge nova, a Milano come a Roma, e fin nelle sale dorate del Quirinale, con la complicità' di George Clemenceau e d) Lloyd George, rinnega i suol quattordici punti e tratta l'ltalia co me un cencio qualsiasi. Ma, fortuna tamente, la nemesi della storia ha compiuto logicamente il ruo corso. L'uomo, che si lusingava di diveni re il nec Cesare dei due mondi; che, alle stringenti argomentazioni a prò" dei saeri diritti d'ltalia, per l'assetto dell'Adriatico, rispondeva con un NO inflessibile; che a WffiMngton ave va «fidato I! f enato fra ->n ligio alla politica infame, da /e* dal suol com pari fatta nel famigerato trattato di Versa/ari!, e ne' disposto a sanzionare Lega delle Nazioni, coß'c/e ('aveva portata da Parigi. e che. fa arentisl, non serve che per fare u< .imente gli interessi della Francia, divenuta, oggi, impe rialista e perturbatrice della pace del mondo, e della perfida Albione, che mira a conservarsi le colonie del vin to tedesco, ha ricevuto dalla sua Na zione la lezione che si meritava. Co si' la più' grande e potente repubbli- i ta del mondo, con illuminato senso < di giustizia e di vista lungimirante, i rivendica se stessa e si libera dalle i pastoie wilsoniane per ripigliare la sana politica dei grandi padri ame ricani, 1 quali hanno sempre lavorato perche' la terra di George Washing ton, di Thomas Jefferson, di Abramo Lincoln e di Theodore Roosevelt al- i zasse la voce ed impugnasse la spada i non per rendersi complice di nazioni i predatrici, ma per difendere i sacri i diritti del popoli oppressi e persegui- i tati da altri prepotenti e villanzoni. ■ * * * l Intanto, checche' dicano i pochi croati italiani d'America, che non eanno ancora persuadersi della tre menda batosta democratica, noi pos- , ' giamo altamente affermare che la vittoria repubblicana del due novein \bre ha avuto le sue buone rlpercus- ' rioni nel nostro paese. Dubitavamo 1 . In verità", e con ragione, della pou i tica che l'onorevole Giolittl, il vec i chio Volpone di Dronero, avrebbe fat . ta prevalere per l'assetto dell'Adrla i lieo. Il tasloco dell'ambasciatore ba [ rono Romano Avezzano dalla sede di ■ Washington, dove egli aveva saputo . coltivare anche le migliori amicizie i della fazione repubblicana, che assu -1 mera', domani, le direttive del paese, c la circolare inviata dal Conte Sfor za, ministro italiano degli esteri, a • vente l'intenzione di fare l'apologia ■ di Wilson, per favorire la causa della . Lega delle Nazioni, ci facevano, in - fatti, sospettare e logicamente, del • l'On. Giolittl, che prima della guerra . e durante la guerra s'era mostrato i neutallsta ad oltranza ed impenlten . te. I fatti ulteriori e recentissimi ci i obbligano, pero', a giudicare con una . certa serenità' l'opera di Giovanni Giolittl. Salito al potere in un mo « mento difficilissimo e proprio in un - tempo In cui l'orizzonte della vita po ; litica italiana era divenuto tutto ros i so, come una vampata di fuoco, egli - non »'•' perduto di coraggio. Quasi - ottantenne, a differenza di Francesco i Saverio Nltti, che mirava a conser . varsi solo la presidenza, ai danni mo > rali e materiali della patria col trop - po genuflettersi ai piedi del solitario . della Casa Bianca, ha taputo. nono - stante la guerra mossagli dagli estre - misti di destra, attendere il moment , opportuno per risolvere lo spinoso • problema dell'Adriatico, che costitui ■ va la spina dorsale di tutta la politi ca estera italiana. Resosi conto della I certa vittoria del partito repubblica , no. non segui', in tal modo, le malau- I gurate orme lasciate da Nitti, da Tlt l toni e da Scialoia. E pur riconoscea > Uo che il bolshevismo folle ed lrre ■ sponsabile Inalberasse 11 vessillo ca tastrofico e delle vigliacche rinunzie, Giovanni Giolitti, e' doveroso ricono scerlo. 11-neutralista di ieri, ha sa puto trarre profitto dalla vittoria dell'On. Harding, che, per le sue con seguenze, prossime o future, non po trà' che accrescere l'influenza poli tica dell'ltalia, In Europa. Cosi' ve demmo quel Eignorl jugoslavi, che per due anni consecutivi avevano cer cato di giuocare l'ltalia, resi forti e •pavaldf dall'atteggiamento bellico della Casa Bianca, che faceva scoraz /are la sua squadra nelle acque del l'Amarissimo Adriatico, quale monito possente all'indirizzo del nostro pae se, rinculare per dare macchina in dietro. Chi ricorda tutta la bile vomitata da Woodrow Wilson nella conferenza di Parigi quando si discutevano le rivendicazioni spettanti all'ltalia non potrà' mai dimenticare del co me in quella conferenza fummo noi trattati da lui. Spalleggiato, dietro le quinte, da George Clemenceau, altro impenitente italofobo, e da Lloyd George, che aveva interesse di di fendere la "Cunard Line", che cerca va di monopolizzare il porto della Gemma del Quarnero, egli non vol le riconoscere il patto di Londra, mentre cedeva alle minacce giappo nesi per il possesso a questi ultimi, della penisola di Shantung. E collo impedirci d'issare la ban diera tricolore sugli spalti della cit ta' olocausta, perche' mirava a dar la agli jugoslavi, avemmo la gesta leggendaria del poeta guerriero, Ga briele D'Annunzio, che. sfidando lui ed 1 suoi complici nell'infame ricat to internazionale che si cercava di perpetrare al danni d'ltalia, può', og gi, ridere dell'uomo che assiste, Im potente, allo sfacelo della sua insana ed anti-italiana politica. E' vero che a Santa Margherita Li gure Giovanni Giolittl non ha com pletamente rivendicato la memoria del cinquecentomila fratelli, caduti su tutti i fronti per la causa santa di tutti i popoli oppressi ; e' vero che a Santa Margherita Ligure le citta' Italianlsslme della Dalmazia, come Spalato, Sebenlco, Trau, ecc., sono state assegnate agli jugoslavi; e' ve ro che Gabriele D'Annunzio, l'asser tore più' puro dell'ltalianità' della Dalmazia e di Fiume, non riconosce il trattato d ISanta Margherita Li gure, perche' legato da un solenne giuramento per la causa dei nostri fratelli, ancora iredentl; e' vero an cora che tanti sogni, accarezzati dal la patria, sono In parte spariti. Ma dopo due anni di amarezze patite, di disagio economico mai conosciuto, di sangue fratricida versato per colpa sempre dell'infatuato Woodrow Wil son, che aveva bloccato 11 nostro pae se, nessun uomo al po6to di Giovan ni Giolittl avrebbe potuto ottenere di meglio. Quando consideriamo che Fiume non e' la citta' croata, come Wilson la voleva; non e' lo Stato li bero sotto il controllo della Lega defle Nazioni, come gli Alleati lo desi deravano; non e' uno Stato, separato da altro Stato cuscinetto colla ma dre patria, ma una citta' libera, pa drona, cioè', dei suoi destini, senza, vale a dire, il controllo di nessuna le ga, dobbiamo convenire che Giovanni Giolitti ha saputo trarre, nei limiti del possibile, lezioni magnifiche dal lo stesso Gabriele D'Annunzio e dal la sconfitta democratica del due no vembre. I confini strategici, corrispondenti a quelli geografici, che vanno fino al Monte Nevoso, d'altronde, ci asslcu- ca. Zara, ridata all'ltalia, a sua volta, sara' nella Balcania la sentinella a vanzata di tutta la millenaria civil tà' nostra. Gabriele D'Annunzio do vrà' anche egli, nella sua mente e lettissima, riconoscere che Roma non fu fabbricata in un solo giorno, che l'ltalia non fu unificata In un batter d'occhio. La storia, che domani Io collocherà' a fianco di Garibaldi, co me affermava il "Corriere della Se ra", l'autorevole rinunziatarlo giona le milanese, compira' magnificamen te 11 suo corso. Il concetto di patria nobilitato dai nostri figli, dai nostri nipoti, non troverà', e ne siamo sicu rissimi, quel tali Caini, che. Inalbe rando la bandiera rossa a Palazzo Marini come sulla Torre degli Asinel io non sanno quel che fanno. Gabrie le D'Annunzio ha gettato le pietre basilari. Ebbene, su queste pietre sa ra' domani costruito l'lntero edifizio che rimarrà' Immortale e glorioso monumento della civiltà' Italica, non mai destinata a perire. New Haven, IS2O. Antonio Pisani. ilii del Ci i Ili di MI idilPi. In mezzo ai centri italiani degli Stati Cniti. dopo quello di New York, che conta oltre settecentomila resi denti, viene la citta" di Philadelphla con circa duecentoclnquantamila im migrati di nazionalità' italiana. Se a New York l'elemento italiano si seppe affermare benissimo nel cam po delle industrie e del commercio in generale, in Philadelphla seppe fare anche discretamente. Infatti, la Colonia italiana di que sta citta', da parecchi anni a questa parte, fu capace di fare pingrossl per davvero meravigliosi, specialmente nel campo delle istituzioni bancarie. Oltre ad un numero rispettabile di cospicui banchieri privati che atten dono, competentemente, al disbrigo di ogni affare privato del connazio nale immigrato vi sono due banche statali che disimpegnano molto bene le richieste della classe commerciale. Mancava pero', fino a pochi mesi fa, una istituzione di credito, pura mente e semplicemente fiduciaria, the fosse andata oltre le competenze delle banche private e di quelle sta tali: si sentiva, in altri termini, il bi sogno di una Trust Company conna zionale dove poter ricorrere per tut te quelle operazioni di sua competen za pe le quali si era costretti dipen dere dalle istituzioni americane. A rimediare a tanta sentita neces sita' sorse, circa quattro mesi fa, la South Broad Street Trust Company, con un capitale di $150.000 che, sin dai primi giorni della sua apertura, non tardo' ad accaparrarsi la simpa tia e la fiducia più' gande della quasi totalità' dell'elemento italiano qui residente ed anche di quello forestie ro che vi ricorre per l'adempimento di ogni e qualsiasi affare che lo po tesse riguardare nei rapporti delle competenze dell'lstituzione. La clientela che, a tutt'oggi, di pende dalla South Broad Street Trust Co., e' semplicemente numerosa e promettente di giorno in giorno. La ragione, peraltro, ne e' semplicissima perche' i dirigenti di essa, oltre ad essere cospicui di nome e di fatto, sia dal lato della solvibilità' finanziarla che in quella della moralità' e della correttezza amministrativa, godono una popolarità' straordinaria in mez zo alla colonia italiana. Banda dei Figli d'ltalia (già' Point Breeze Band) ALBERTO ADELIZI, Direttore 509 Christian Street ARIBTODEMO PALLADINO, MANAGER 1502 Moore St. - Phila.. i>«. Bell Phone, Grant 3952 J A. BONACCI NEGOZIANTE SARTO « McQeach Bldg. Pittsburgh. Pa Brìi Phone Grant 842 Giarrusso QUALITY MEATS 1105 WYLIE AVENUE Pittsburgh, Fé. LA ÜBERA PABOLA C'e' da concludere che, seguitando 4ome ha Incominciato, la South Broad Street Trmt Company. In un periodo di tempo relativamente bre ve, raggiungerà' un grado davvero prominente nel campo della finanza coloniale non solo, ma anche in mez zo a tutte le altre istituzioni ame ricane del genere. THE UNION TRUST COMPANY II di Washington, Pa. DIPARTIMENTO ITALIANO Volete spedire denaro in Itali»? Volete il più' alto cambio della poma ta? Rivolgeteri alla UNION TRUST CO. di Washington. Pa., dove e' stato creato appositamente per ifli Italiani, un Dipartimento estero. La spedizione de ldenaro si eseguiace a meno vaglia ordinario, per telegra fo o con tratta. AGENZIA DELLA EUROPEAN EXPRESS CO. Tutti * pacchi vengono assicurati contro furti # taccheggi SERVIZIO ESATTO E SOLLECITO LEOXARD F. PIAZZA Direttore del Dipartimento Esiero Ori COLONI AL ' £ ? ICE-CREAM i pé)*%y\ 6 V&Ji | Because , j| Bettorlce-Creeaa Canißu yfo.de Co To TVie Store so That SerVes It W COLONIAL ICErCREAM % POURTH & POPLAR STS- PHILADOJPHIA PA ©LOZÒGO | DEL DR. 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