LA ÜBERA PAROLA fThe Free Word» publisheo tveav saturday *>r A. QIUBEI'PK DI SILVESTRO torroK-iN-cHii* 9<Xi Carf><*nter St. FhiUt. fa. B*ll PtMMM. Mala»* 74-7 I Anne» 2. - 21 (>iu«no. I*H - No 24 8 U t» « C « i fT i OIM On« vr*r. in tdvuct . . S2M S«« mooth» „ . . „ !-20 Stogi» copy .... ~ 0.03 AOVCRTISiNQ «ATK» p«r Ina* rtlo ri Dupli; tdt. ptt iixh.nnjltcolomn JO.7Ì Politici! noi tee* ' " 44 1.00 AmuMmfci) ut* *> 0.7 S pm r month DtapUy adi. per iocb, iioglc columa 52.00 Politicai B'Aict* 4444 44 3.00 Amu«mr rm " 44 * 2 XX) P«*diO£ matter ptr ilo» of 13 (mi O.IS TraoaSati'-D and ut tip type paid uparatcly Alt paymcntt must be iliade to LA I.INFRA PAROLA cortesie eò auòaci imprese fantaiia appassionata mentre tutta l'anima è compresa da un'immagine di fanciulla che l'avvol ge in un'estasi armoniosa, in un'esta si fatta di suoni tenui per eco lonta na, e di voci bixbigiianti carezze di parole misteriose, d'improvviso l'im magine scompare. Il pensiero le ri corre dietro, ma essa sfugge inesora bflm»nte. mentre più forte, più pos sente, più intenso nel cuore s'attorci glia quasi l'impressione materiale del l'amore traverso punture di dolore e di sospiri. Kaee in un grido di diff razione, le mani si protendono come per stringere una forma che sempre più si dilegua, gli occhi fiammeggian ti e paurosi penetrano in avanti, fia santiai a! di là dell'orizzonte e l'az zurro del cielo, quasi seiuarciandosi. lascia intravedere una luce bianca, un ■vflo di candore awolgentesi attorno un'ombra umana che fuggi- in alto, nell'ignoto. D'improvviso l'immagine di quella fanciulla ricompare intera innanzi a gli occhi, i battiti del cuore si calma no, dalle labbra si sfiora il sorriso, l'a more riconquista il suo idolo. • • • dal mio album: la danna la donna è l'ultima parola del crea tore. Il grande artefice aveva prima scolpito il mondo, poi il mastodonte, poi l'aquila, poi il bove, poi l'uomo, terminò con la donna. Fu allora che si riposò per contemplare la sua opera. • • • poemetto in prosa me lo manda, in un profumatissimo biglietto paglino, una gentile aignora che «i firma: donna bianca E' una tenera leggenda d'amore. Eccola: Canta l'innamorato: "Passò co me un soffio rapido di giovinezza la stagione dei profumi e dei canti, ed i fiori avvizzirono languidamente, stan chi e scolorati, su i loro steli dissec cati che si piegavano al suolo. A poco a poco, impalliditi, i loro pe tali caddero tutti, come cadono le spe ranze dalle anime presto invecchiate, e il vento li portò navigando per l'a ria con le ultime ondate di profumi the potè rapire ai calici intristiti: pro fumi lievi, pallidi, malati. E col ven to volavano leggère le anime dei fio ri, sentendo una profonda nostalgia per i loro begli involucri che non eran più, e volavano lamentandosi. E anche le fanciulle buone che sono gaie e spensierate perchè l'inno cenza virginale loro sorride si im melanconirono a la morte dei fiori e dissero: Fiori, bei fiori adorosi: fiori ' bianchi come neve, fiori azzurri come il cielo, fiori violetti come il mare ba ciato dal tramonto, fiori rossi come ' rubino, fiori rosei come dolcissima al- ] ha, fiori dorati come il sole del merig gio miri io, addio! ... E le anime dei fiori amorosi conti- 1 nunrnno il loro triste viaggio, vagan- ' do, a perdersi nel nulla ..." « • • Il pensiero quando una donna vi guarda negli abbandoni dell'amore, ricordatevi che , essa ha dell'aquila la conoscenza del , cielo, ma insieme gli artigli; quando , vi accarezza ha del serpente le fles suose movenze, ma insieme il veleno; quando vi morde ha del cane la fede!- . tà, ma insieme la rabbia. , » • • piccoli pastelli un soavissimo ricordo napoletano: la persona sottile, nervosissima. Pal lore calilo, estremo del viso: grandi ' occhi neri, profondi, umidi. Nerissimi i capelli odoranti da inebriare. Ella li 1 raccoglie in un modo psiche, sempre. Debbono essere brucianti i baci della sua piccola bocca sinuosa. Le mani Kottili hanno trasparenze di gigli mor ti. Veste in maniera super-squisita. Legge Baudelaire e scrive dei versi: suona, dipinge, è una schermitrice ter ribile e valorosa. K' la fanciulla moderna, complica ta ed csteta. Si chiama: Anna. • ♦ • intermezzo passionale: Tramonto il crepuscolo ci dice tristamente ad dio! Noi andiamo innanzi serrati l'uno all'altra. Il mio pensiero vaga un poco nel l'indefinito e il tuo lo segue. Le tue dita tormentano distratta mente i fiori che übbiaino raccolti nei campi. Le tue dita sfogliano i petali dai Vivaci colori: io, a colpi di basto ne, taglio il capo alle ortiche più al te Oh come riesce doloroso al cuore il morir del giorno! Sembra che si por ti vlu le nostre speranze, il nostro a more ! Le foglie morte scricchiolano sotto I i nostri passi. Io cerco i tuoi occhi profondi, che vagano nell'indefinito, sotto il tuo cappello infiorato da map gherite e da rose. * * * la flllurana: il bacio: un bacio nè si chiede nè si ruba: I dev'essere lo scatto irresistibile ed' | PRIMA BANCA NAZIONALE A PITTSBURGH i HI (First National Bank at Pittsburgh, Pa.) CAPITALE E SOPRAVANZO $ 5 MILIONI Ispezionata dal Governo - ___ Vaglia Postali e Telegrafici al miglior cambio della giornata. - Servizio diretto col Ministero per depositi alle Casse di Risparmio Postali del Regno d'ltalia. - Accetta depositi ad interessi e rimborsa qualunque somma senza bisogno di Pfeawiso. 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C'trtte A7.7.VRRC A PARIGI I nostri delegati ritornando alla Conferenza nerbarono i' più rigoroso tilenzio sui motivi che li indussero al ritorno, nè colle notizie più o meno jn.i- irrete ed attendibili dei giorna.: e coi telegrammi delie varie Agenzie è «tato possibile alzare un lembo del fitto velo diplomatico. In questo mi stero come ne! buio ognuno brancola a proprio talento e vi è chi pensa che tutto sia accomodato, altri crede che vi siano buone speranze, al tri ancora, infine come alcuni gior nali francesi, inglesi ed americani a noi ostili sono sicurissimi che non vi sia nulla da sperare, perchè i dele gati italiani secondo essi sareb bero ritornati come scolaretti pentiti per la scappatella di aver marinato la scuola, o, peggio, come guasconi im pauriti del castigo minacciato, se a vessero persistito nelle loro spaccona te (sic) inopportune. 11 castigo sareb be consistito nell'essere tagliati fuo ri dalla famu -a lega HlegatiMHima, ed abbandonati nella solitudine. Fisime della peggiore specie, si dirà; però, di questa minaccia già se ne ebbero i pri mi sentori colla firma del patto delle N'azioni mandato innanzi in contuma cia dei nostri delegati, e probabilmen te le pratiche wilsoniane avrebbero proceduto colla medesima disinvoltu ra. se il timore di offrire alla Germa nia un buon pretesto per non firmare, lo quanto meno dilazionare la firma del trattato di pace, non ayesse sug gerito migliori consigli. Il che può servire a dimostrare che il signor Wilson e i suoi seguaci avrebbero fat to a meno di noi se lo avessero potu to. Ma comunque sia non potremo mai persuaderci che gli onorevoli Orlando e Sonnino si Biano prestati a rappre sentare una seconda volta la parte di comparsa in questa grande commedia intemazionale inscenata al Trianon, e siano partiti senza avere la sicurezza di poter fare un ritorno glorioso. Non sarebbe davvero valsa la pena di o stentare un ritiro a suono di trombe ed a clamori di folle, con discorsi, prò- : clami, voti parlamentari, ecc. ecc. per vedersi poi costretti ad un bis in con dizioni e con esito ben diversi ? Gli On. Orlando e Sonnino sanno bene che è breve il tratto fra il Campidoglio e! la Kupe Tarpca, e non possono averlo dimenticato mentre rifacevano le loro ' valigie. Noi, dunque, siamo convinti, con-, vintissimi che non invano Fiume eroi ca avrà sfidato l'ira croata e che da, Trieste a Spalato sventolerà libera la i cara bandiera senza vigilanze inter-1 nazionali, delle quali l'ltalia non ha' bisogno, anche se dovesse concedere j qualche privilegio agli amatissimi vi- , cini, cosi cari al disinteressantissim» 1 signor Wilson, il quale, per mera com binazione, si trova legato con inte ressi e con direttori e presidenti di navigazione e d'esportazione e di ban che americane associate a quelle te desche, mera combinazione della qua le egli non ha certo inteso approfitta re, quando volle imporre la franchigia a Danzica, Fiume ed a Costantinopoli, come è dimostrato dall'amabile, dolce sorriso col quale Woodrow Wilson ha ceduto alle pretese nipponiche su Kiao Ciao. Attendiamo dunque fiduciosi for se per pochi giorni il risultato dal la Camera dei Deputati che si riapri rà il 19 corr. mese. lo non sono più giovane, ho visto troppe volte trionfare la giustizia e la verità per dubitare che anche in que- I sta occasione esse non trionferanno dei loro nemici. übi. , 14 giugno. NOVITÀ' I.a Ditta L.'DF, BF.NEDICTIS and SON proprietari della lun nota Li breria italiana al 741 Christian St., l'liila , Fa., hanno recentemente im piantata ima Manufatturia di Ban diere Italiane e di Altre N'ivioni dal più piccolo al più grande t'ormato, l.e corone e lo Stemma nelle Ban diere Italiane vengono dipinti ad o- ! lio, che resisterà al cattivo tempo e j al sole. Si vende all'ingrosso e al [ minuto, spedizione in tutti gli Stati j Uniti. Catalogo illustrato gratis a i richiesta. Il negozio è aperto dalle 9 a. m. alle 6 p. ni. 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GÌ immorali, i disonesti del suo stampe generalmente parlando, restano cini , camente impassibili alle scudisciate Il "check artist" invece, sospinto for se dal signore della "pelliccia", noi solo ha tentato di sferrar calci ma hi ammannito anche un'altra riabilita zione uguale a quella della famosi commi.-.--ione d'inchiesta che lo dipm geva per un putibondo ragazzone. 11 signore della "pelliccia", per esi mersi da certe responsabilità, avrà do vuto consigliarlo a venir fuori coi tutto il suo bagaglio etl il "check ar tist", facciamo omaggio questa voi ta alla sua indipendenza e sincerità nel numero del 7 giugno corrente del l'Aurora di Reading, che pretende di riget*, ha fatto due smorfie: nella prima ha osato scrivere a Giuseppe D Silvestro, ammonendolo che, sia egl "grammaticato o sgrammaticato", es sendo però il direttore del giornale qualunque comunicato, per essere pub blicato, deve essere indirizzato non "ai signori" ma all'lllustre signor di rettore "responsabile ed indipenten te", nonché presta-nome del signore della "pelliccia". Potremmo risponder gli che se è sgrammaticato non ha di ritto ad insozzare la nobile arte gior nalistica che non è identica a quella della emissione di "checks", nella qua le non si ha bisogno di grammatica. Potremmo dirgli pure che se il signore ideila "pelliccia", il cinico autore di tutte le porcherie pubblicate e da pub blicarsi, non sente la responsabilità «li certa missione, impedisca pure la pubblicazione di comunicati nostri o di altri che eventualmente potrebbero imbattersi nel fango in cui sono tra volte le pudiche colonne dell'Aurora; potremmo dimostrargli altresì che l'esserci rivolti "ai signori" è slato un nostro atto di cortesia verso coloro che, da briganti morali, si nascondo no dietro lo spettro putrido del "check artist". Non si vogliono pubblicare comunicati o risposte ad atti di sfida donchisciotteschi? Non saremo certo noi a ribellarci. La Libera Parola pe rò non intende così la missione gior nalistica. Essa ospiterà sempre comu nicati pubblicabili, specialmente se si tratti di difese o se persone prese di mira desiderano dare spiegazioni al pubblico. Intanto, come nota alla lettera del " check artist " al nostro Di rettore, è scritto quanto segue: "Con siderando che i pazzi da legare non s! trovano tutti al manicomio diamo a questi ospitalità accordando loro per compassione un posticino nel nostro giornale." Il signore della "pelliccia" vorreb be creare un alibi per il suo protetto, facendolo passare per pazzo: no, si gnor "caino" del proprio fratello, non la pazzia è responsabile delle gesta del "check artist", bensì la innata di sonestà dalla quale egli non potrà mai guarire. L'altra smorfia il "check artist" la fa pubblicando una lettera di suo pa dre "Felice" dalla (piale risulterebbe che non fu mai ripudiato dalla sua famiglia. Se fosse così, delle "bas se e volgari insinuazioni e bugie" non saremmo mai noi i responsabili, ma un suo fratello che ci scriveva una lunga lettera da noi custodita gelosa mente. Però non è così. Prima di tutto per chè la lettera del padre contiene qual che altra cosa che il "check artist" non ha creduto bene di dare in pasco lo al pubblico, e questo lo sa anche il Dr. Ferdinando Colletti quando il fratello Salvatore ciò fece rilevare alla di lui presenza ed a quella del. signor Mazzo, domenica 8 corrente mese. Secondo, perchè quella lettera del padre fu scritta da un certo Santo Spirito che si intromise per ottenerla onde creare un alibi di moralità per il "check artist". Ma noi, egregio signor "check artist", siamo bene corazzati contro di voi e contro i componenti dell' "elemento scelto" di costà, e qua lunque mossa o smorfia tenterete di fare noi vi confuteremo con docu menti. Si leggano le due lettere che qui pubblichiamo altre sono in nostro possesso e ci si dica se il "check artist" è stato o non ripudiato dalla sua famiglia. Che i genitori oggi, per non vederlo così miseramente esposto al pubblico, vogliono perdonarlo, non significa che essi non lo avevano pri ma ripudiato. Ecco la prima prova di ciò che scri ve la madre: "A Beppino e Salvatore "Amatissimi figli, "Nel ricevere le vostre lettere, il fattorino poetale mi consegnò un'al tra lettera dal bollo postole di Rea ding, l'a. e dal sopra carta, dal carat tere mi accorsi di essere quello di V'incensino. Dopo dicci mesi si è ri t irdato di noi. perchè dal venti dicem bre dell'anno scorso non si benignava a scrivere ed ora si è ricordato che noi siamo nel numero dei viventi o lo ha fatto forse perchè ha saputo la morte di Ignazio. Cosa dirvi di quello che ci ha scritto? Le solite chiacchie re, come se lui non avesse mai venu to meno ai doveri di figlio, dicendoci di averci scritto tempo addietro e ch« LA LIBERA PAICOLA ~ le lettere si erano smarrite.. (Ricor -0 dino i lettori questa parte, perchè - quando pubblicheremo le sue lettere a Domenico Turdo di Easton ripete la e »tes3a cosa in ogni lettera che gli - scriveva a lunga distanza n. d. r.). Noi Io compiangiamo, dappoiché è ì il destino che lo perseguita e dal qua -1 le si è fatto vincere non avendo volu i to mai prendere consigli da voialtri. IO RISPONDERÒ' E NON TRA - LASCERÒ' DI TRATTARLO COME SI DEVE. Ha saputo che noi vi abbiamo man- dato i ritratti dì Feiicino ed a lui niente e nello scriverci ci fa intrave dere il suo risentimento; egli aggiunge la petesa di volere il ritratto di vo stro fratello. Quindi, se voialtri cre dete di mandarglielo, fatelo, benché non meritevole, perchè così lo confon , derete. Io saprò trattarlo come si con | viene quando gli scriverò. (Neanche degno del ritratto di un fratello lo credono i genitori n. d. r.). Vedremo come risponderà alla mia lettera che gli scriverò. Saluti." Altra lettera del 27 dicembre 1918. "Amatissimo figlio Salvatore, "La gente odiosa, malvagia, mali gna si trova in ogni dove, e gode quando può recare un male, ma non sempre capita di far breccia col suo malignare, non crediamo che il loro agire riesca fruttuoso, ciò merita dal la gente il biasimo e la non curanza di tali persone. Ci fa meraviglia co me Vincenzino si abbia unito a loro dimenticando quanto ci appartiene. Ha perduto veramente la testa. (Ec co perchè lo chiamano pazzo n. d. r.). Non tanto torto noi abbiamo se si è scritto a lui, ciò si è fatto, credendo sia con consigli, sia con rimproveri farlo ricredere dei passato e metterlo I nella giusta strada in avvenire. Sic- Icome lui fa delle lettere a dei paesani invia qualche saluto, perciò tua mam ma credendo di far cosa buona, si fe ce fare una lettera e gliela spedì. 10, I TUOI FRATELLI E SORELLE NON ABBIAMO VOLUTO SCRI VERGLI. Vincenzino risponde adesso direttamente concludendo essere un uomo bersagliato dalla sfortuna. (Po verino n. d. r.). Ho risposto io alla sua lettera rispon dendo come si doveva. Di quello che lui ha commesso non è l'avversa sor- | te che lo perseguita, non il destino che gli va dietro, ma è lui che va in cer- ! ca della propria rovina. Peggio per lui : e che Iddio lo aiuti e Io faccia rinsa vire del passato per suo bene. Per quel che tu hai ricevuto da lui nessu no di noi ti può fare un torto, e nes suna parola a tale riguardo ti possia mo dire, hai molto in passato soffer to." Come dicevamo più sù abbiamo al tre lettere in nostro possesso e l'ulti ma, della sorella, del 23 aprile u. s. Non siamo dunque noi che lo dicia mo ripudiato, ma sono i suoi: genito ri, fratelli, sorelle Il "check artist" farebbe cosa mol to salutare a rimanere silenzioso; al trimenti, per ogni parola che lui di rà, pubblicheremo dei documenti inop pugnabili. Per ciò che riguarda poi la direzio ne del giornale gli diciamo che noi crederemo sia lui a scrivere o gni qualvolta la sua presa sarà iden tica a quella della sua lettera al fra<- tello Salvatore dal carcere della Con tea di Berk, o a quella delle lettere I scritte al signor Domenico Turdo di Easton che pubblicheremo nei numeri successivi. NOI. là it coli DUBOIS, PA. 17 giugno. RITARDATA (E. G.). Causa un incidente ina spettato non ho potuto informarvi pri ma d'oggi dell'esito della patriottica festa svoltasi qui domenica 1.0 corren te mese per il ritorno dei soldati a mericani che hanno combattuto sul fronte italiano. A voi è noto che nessun oratore si è i potuto avere da costà, mentre qui si I nutriva la speranza di potere ascolta-: re la parola dell'aw. Giovanni Di Sil vestro, Ass. Supremo Venerabile del l'O. F. d'l. In ogni modo cercammo di espletare il programma nel miglior ino do possibile e ci attirammo senz'altro «1 NOVE SU DIECI delle malattie comuni hanno la loro origine nell'im _ purità del sangue, causata dall'indebolimento degli organi vitali. Il LOZOG-O DEL DR. PIETRO i insuperabile per rinforzare gli organi vitali e ricostituire II sistema. È un antico 112. semplice rimedio di erbe e contiene soltanto cidche vi fa bene. Non lo domandate al farmacista, perchè d distribuito unicamente da agenti speciali. Per maggiori particolari rivolgersi « DR. PETER FAHRNEY & SONS CO., 2501-17 WaaHington Blvd. CHICAGO, ILL. ( Spedito rial Canada Franco di Taaaa di Dogana) la simpatia degli americani che da tempo, per le molteplici nostre attivi ! tà, auspice questa loggia Roma de' Cesari, hanno incominciato a ricreder si sul conto degli italiani qui resi denti. La festa consisteva in una parata, in discorsi d'occasione pronunziati, in italiano ed in inglese, nell'Avenue Theatre, ed in un banchetto. I festeg giati erano il tenente John De Voe e i sergenti Free e Frey, recentemente tornati dalla nostra patria. Il corteo mosse dalla sala dei Figli d'ltalia e, preceduto dalla Boys Bri gade Band, dopo avere sostato davan ti la residenza del sergente Charles W. Frey, si recò all'Avenue Theatre dove, presentati dal Chairmp-. Cristo foro Parrinello che fu applaudito, par larono il signor H. A. Moore sull'Or dine dei Figli d'ltalia e sui suoi prin cipi]', e i signori tenente De Voe e sergenti Frey e Free i quali ultimi parlarono dell'eroismo delle truppe i taliane nella resistenza fatta al nemi co sul Piave ed in ultimo uno di es si, il sergente Frey lesse il messaggio che il generale Diaz aveva rivolto a! suo Esercito. In ultima la loggia of fri in dono ai tre soldati un anello per ciascuno, impressivi lo stemma dell'Ordine e le bandiere italiana ed americana. Alla sera vi fu banchetto, inappun | tabilmente servito, alla Social Spa ghetti House, il cui proprietario, si gnor John De Palma, riscosse il plau so di tutti per il modo soddisfacente nel servizio e per la bontà delle vi vande. Facevano parte del Comitato ese cutivo i signori: Thomas Marando, F. Clemente e Joe Caruso. Salumeria Italiana JOHN MASE' SON & CO. 766 So. Bth St. Phila., Pa Fabbricanti di ogni genere di Salumi, talsiccie e cotoehini. 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