1 ' ISTRIBUTED 1 M>KR I ERMI! No. 500 AUTHORIZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, FA., BY ORDER OF THE PIÌESIDEN'T, A. S. BI'RI.ESON, POSTMA3TER GEN LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Stori* Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 24 PIÙ' DI DIO Dall'ombra di una scuola, sita a Princeton, in quel del New Jersey, e col passato appe na di uno scrittore di storia, Woodrow Wilson, portato, per strana fortuna politica, sulla se dia presidenziale di Washington, di Lincoln, di Roosevelt, si è e levato, per auto-fede, fino al set timo cielo, per dire ai Celesti: "Io sono più di Dio!" Detronizzato così il Padreter no, è sceso in terra ed ha detto ai mortali : "Io sono il dio vostro ; nè avrete altro dio dinanzi a me!". — Gli abitatori dei Cieli non han mosso verbo : quelli del la terra, confusi, smarriti, son caduti in ginocchio, ed hanno e sclamato : "Salve o Padreternis- ! simo: Salve, o Padre del Padre terno : noi ti ritroviamo final mente!" Sparisce così il dio dei secoli ; I e tutto il misticismo, la metafisi ca, la teocrazia, scienze che han no agitato la mente dei poeti, dei filosofi, degli atei, dei credenti, ca dono dinanzi ad un uomo, che per ! essere figlio di prete, conosce lei ire del cielo : per essere maestro di scuola, conosce quelle della terra ; e per essere scrittore di ; storia, sa le abitudini dei popoli. ' Quindi a ragione può essere più di Dio, che non fu figlio di prete, nè maestro di scuola, nè scrittore di storia ; e piuttosto che vederlo < dipinto con tanto di barba al di- i sopra delle nuvole, è meglio ve-1 derselo in mezzo a noi con tanto I di naso, e con mastodontici den- 1 ti! ; ! Nell'ultima guerra, per disgra zia nostra, combattuta e non fi nita, io agitai la questione "chi fosse il figlio di Dio: Guglielmo di Germania, o Cristo di Naza reth". Dalla lunga guerra e dal le sue barbarie, consumate quasi con la compiacenza del Cielo, si stava per credere che Guglielmo fosse il vero "figliuol celeste." Ma appena segnata la sconfitta alle sue schiere, venne a cadere la triste leggenda e la mente de gli uomini si orizzontò subito verso l'altra, che "l'umile figlio della grotta di Betlem, il predica tor della pace e della fratellanza fra gli uomini, fosse il figlio di Dio!" Ora, in tempi di pace, si vuol sapere chi è il Padre, ossia, chi è il Dio vero: il Dio della leggen da, o Woodrow d'America!". • • * Il dio dei secoli è un Dio misti co, spirituale, che non si vede, non si sente; ma la cui esistenza fu ammessa dallo spirito religio so dei popoli, che si trasformò in idea sì cara all'anima da addive nire un sentimento addirittura. La metafisica, la teocrazia, dalle loro concezioni astratte, suscita rono nella mente dell'uomo l'idea del "Creator dell'Universo i cui segni li derivarono dall'ordine e dalle leggi, che, senza dubbio, esi stono nei tre regni della natura. Ma il Dio, che si è imposto, col verbo e colla mano, all'abitator di quei regni, al re delle cose create, ossia a quell'essere che si chiamò"Uomo", non è mai esi stito; e quindi per esistere, deve essere superiore all'altro, che mai si vide camminare per il mondo! Difatti, quale dio dis se agli uomini della terra, con venuti in un sol luogo, e diversi per razza, per lingua, per costu mi, per religione, quale fosse la loro ragione di esistere, ed impo se loro la propria volontà ? Quale dio, ed in quale epoca, de cise delle sorti degli uomini, e de lineò alle loro razze confini geo grafici, urtanti lo stesso ordine di natura? Fu Woodrow Wil son, che ebbe siffatto coraggio, e disse ai rappresentanti di tutti gli uomini della terra, convenuti a Parigi, che dalla sua venuta sul éuol francese l'umanità avrebbe ricevuto altri ordini, altre leggi inerenti alla vita ed alla morte. Quindi sparisce, per volontà di un uomo, tutta la costruzione del mondo passato, per fabbricarne un'altra diversa, e non sappiamo se più buona, o peggiore della prima. Quindi è necessario che e gli sia dio; anzi più di dio; per chè se il dio vecchio creò l'uni- * EXTRA! * RISPARMIATE MOMET A I Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battemmo, Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camioette, Sottane, Cappelli ed altro. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON l_ A FIACCOLA IISI PUGNO "Entered as second-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". i[verso e non lo corresse; il dio ■ nuovo comanda per trasformar lo e per imporgli la propria vo , lontà, il capolavoro delle cose • create, ossia "l'essere Uomo!" j Noi non sappiamo, però, se gli uomini, i quali pare siano dotati ? ancora di quella facoltà, che si disse-'libero arbitrio", si siano 'sobbarcati al dispotico volere, I magari condito di sapore super celeste; perchè la pace è ancora di là da venire. Sappiamo solo che tra gli uomini esiste il "su perdio." j Ma come tante volte la coscien za popolare si ribellò a Dio, so stituendolo sugli altari con "la Dea Ragione", così potrà ribel larsi a tutti i superdii, i quali vo lessero per una folle manìa, cre duta divina, imporre ad essa leg- Igi ed ordini non consoni con la i sua praticità sentimentale. Allo ra al dispotismo, all'autocrazia ; succede la legge, fatta dal volere delle collettività nazionali. Per Fiume p. es. io mi aspetto la le- Jvata in armi di un popolo di 40 i milioni contro le imposizioni, u na volta credute idealistiche, di di chi, autocraticamente, sta ren dendo l'amarissimo mare nostro un lago addirittura bollente! Ed allora si dirà che il Dio ve ro è quello dei Cieli, e che colui il quale volesse superare i limiti concessi a qualunque spirito u mano, dotato non tanto di intel ligenza, quanto da tutto l'oro che luccichi ed inganni, sarà destina to a passare o per pazzo, o a sprofondare ignominiosamente nel buio della storia! Dr. LUONGO. Signor Wilson, ÌÌIIOR viaggio! (Lettera aperta senza francobol lo e senza rimpianto) Dall' "Asino" di Roma del 4 maggio 1919: "Signor Presidente, "Le scrivo perchè venni alla Stazione per applaudirla quando insieme ai 14 punti, alla gentile signora, alla non meno gentile signorina ed al cagnolino senza museruola che se lo vedeva un pizzardone doveva elevare con travvenzione, Lei sbarcò a Ro ma e salì al Quirinale. Quel gior no, mi ricordo, tutti credevano ■che Ella fosse un nostro amico, anche perchè la conoscevamo sol tanto attraverso le cartoline illu strate e le scatole di cerini ga rantiti contro l'umidità, che pub blicavano la di Lei effige con tanto di bandiera stellata a due soldi il pezzo, e perciò Le facem mo dei festeggiamenti ehe nes sun professore, e ve ne abbiamo dei buonissimi in tutte le nostre scuole, ebbe mai. Il Re Le ven ne incontro, il nostro sindaco, che ha un antenato che prese a schiaffi un papa, Le porse il sa luto di Roma, di quella Roma che da Romolo in poi ha visto uomi ni, cose e civiltà più grandi del la dottrina di Monroe; la Regina dette la destra alla di Lei con sorte che prima di essere presi dentessa era una signora qua lunque, la Duchessa d'Aosta, che discende dagli Orleans, non si scandalizzò quando la di Lei gen tile signorina si mise a legger la bibbia in un ricevimento a Cor te, e tutti noi mostrammo la no stra gratitudine per quel reggi mento di abruzzesi che, truccati da americani, piacque a Lei in viare in Italia durante l'ultimo mese di una guerra che la nostra Nazione, tutta in armi, combat teva da oltre tre anni. Noi, non siamo dei provinciali e non ci commoviamo tanto facil mente ; per Lei invece ci commo vemmo perchè credevamo di a vere trovato un araldo disinte ressato di giustizia. Così Ella scorazzò per Roma come un trionfatore e liberamente mise il presidenziale naso in ogni luogo, compreso il Vaticano dove prima di Lei c'era andato il Kaiser quando faceva il padrone del PHILADELPHIA, PA., 21 GIUGNp, 1919 mondo e lo scriveva sulle carte da visita sotto il proprio nome I imperiale. Poi Ella partì ed il di j Lei ritratto in oleografia in zin gotipia, in finto acquarello e in altre porcherie del genere lo mettemmo al * nostro capezzale circondandolo di foglie di alloro per venerarlo come un santo. Ed in questa manifestazione è un po' la nostra anima di ingenui impenitenti che crediamo venfc mente a quel che ci dicono. Ed Ella ne aveva dette tante! Dopo quattro mesi da quel giorno, Ella che, nel frattempo, ha trovato un precettore jugosla vo ai propri presidenziali rampol Egregio Presidente, Ella si è messo, Con grandissimo zelo, a far da Dio, E vuol che tutto il mondo, genuflesso, Benedica il suo verbo dotto e pio, E l'uomo torni ancora creta informe Per foggiarsi seconilo le sue norme. Io non foglio mancarle di riguardo Ma pur convien che il mio pensiero esprima: Per fare il Dio Ella è nato un po' in ritardo, Perchè quell'altro Iddio che è nato prima Forse aveva di Lei minore ingegno Ma in quel che ha fatto ha impresso un fiero (segno. E quel segno, signor, non si cancella, Usi la lima pur, se L'è gradito; La sillaba di Dio verace e bella E' incisa nel durissimo granito. Oh, dove scrive Italia il Dio di prima Resta Italia, e si logora la lima. Doveva nascer prima, Le ripeto Quando Fiume non era ancora niente; Terra sull'acqua verde, nudo greto Che le schiume battean selvaggiamente; Allora Ella potea soffiare un fiato Nel fango e dire: Nasca qui il croato. Quello era il tempo buon. Tutto confuso Era. La vita si gonfiava in dense Bolle. Qua un'ala, là una groppa, un muso Turgido, e un diguazzar di forme immense; Risse, tonfi, barriti. La titanica Terra parea una civiltà balcanica. In quei mattini della vita, rossi, Nascevano ittiosauri e megaterii Che, come Lei, sono animali grossi Che, come Lei, sono animali serii Che ormai si vedon solo nei musei Dove, ne ho fede, finirà anche Lei. Radunato un consesso di quei mostri Ella, con denti d'oro e cuor tranquillo, Potea dare quei lidi ch'or son nostri Anche all'urangotango o al coccodrillo, Nulla dicea l'ltalia. In quella scialba Epoca EU'era il biancheggiar d'un'alba. li, redige un proclama al popolo italiano che, scusi il termine, è una mala azione. In questi quattro mesi, però, anche noi abbiamo aperto gli oc chi e vediamo ora tante cose che prima non vedevamo. Vediamo, per esempio, che gli interessi no stri dobbiamo risolverli da noi, come da noi vincemmo la guerra a cui, ne converrà, quel reggi mento di abruzzesi - americani contóbuì in modo piuttosto insi gnificante e trascurabile. Per cui, signor presidente, ac cetti un consiglio: faccia le vali gie ese ne vada. E' ancora in tempo per ricevere il nostro au gurio di buon viaggio. Se ne vada, chè ai 14 punti penseremo noi. Roma che è stata maestra di: Civiltà, in quei punti non ha nul la da imparare. Sono novità che all'altro mondo, forse, pos sono fare effetto ; ma qui da noi no ! Anche perchè abbiamo il Co losseo ed il Foro Romano che so no meno antichi dei di Lei nuovi 14 punti in funzione di giuoco delle tre carte. Buon viaggio, signor Presiden te e saluti al precettore jugosla vo. Buon viaggio e...... Viva Fiu me italiana ! dev.mo L'ASINO." Nuove (ile pei le pim i osinone li perni Il Foreign Language Government Information Service ci comunica: j II Segretario del Tesoro on. Glass ha sanzionato nuove regole in re | lazione alle polizze di assicurazione ; prese dai soldati quando entrarono i nel servizio militare. Come è noto, queste polizze con tinuano ad essere valide anche dopo che l'assicurato ha lasciato il servi zio militare. Il Governo ha stabilito un periodo di nove mesi prima di annullare una polizza per difetto di pagamento delle rate, da parte della persona as sicurata. Le rate devono cominciarsi a pa gare il primo giorno del mese se guente a quello in - cui il soldato è stato congedato. Il pagamento può essere fatto anche durante il mese. Se in questo periodo di tempo la ra ta non viene pagata, il Governo ac corda altri due mesi di respiro. Pe rò alla fine del terzo mese d'inadem pienza. il Governo trattiene l'assicu razione, per premio non versato. Se non si lasceranno passare ai mesi seguenti al congedo la persona paga le sue quote, l'assicurazione continuerà senza interruzione, e la dichiarazione personale che si è in buona salute sarà pienamente accet tata. senza ricorrere alla conferma di un esame medico. Se non si lascieranno passare al tri sei mesi senza pagare le rate, si può ancora far domanda per la con tinuazione della polizza, sempre che FIUAE Ora s'è fatto giorno ; ora la riva li' città bella, è porto, e vi dimora Una gente latina agile e viva Che parla questa mia lingua canora ; Or dov'erano dune aride e brume Sta l'italianità pura di Fiume. Intende egregio Presidente? Fiume! Che parola di musica latina! Mi dica Lei, che ha fiordi senno e acume, Se in lingua jugoslava o porcospina C'è una sola parola come questa Di suono e senso italico contesta. Lei si chiama Woodrow; non me ne ho a (male. A me, magari, piace più Gaetano O Battista o Cristoforo o Pasquale; Ma a Lei fu dato un nome americano Perchè l'uomo più chiuso e più bislacco Non La prenda per turco o per cosacco. 11 nome, signor mio, conta qualcosa, F,' il segno della razza chiaro e piano; Come ha un profumo tutto suo la rosa Ciò che è italian si chiama in italiano. Lei no sa l'italiano? Che disgrazia! Lo impari! Ma però non in Croazia. Vada a Fiume. Vedrà che là si spera In italiano e in italiano si vuole; In italian prega il bambino a sera, In italiano risaluta il sole. E se c'è chi ai croati tiene mano Lo si manda in malora in italiano. Trentamila italiani e più, signore, Trentamila e più "sì" per far le nozze Con Roma. E trentamila "no" di orrore A chi schiavi li vuol di genti rozze, Trentamila e più cuor trafitti a morte Da chi si gioca della loro sorte. Tutti questi italiani Ella vuol privi Di patria? Nei suoi calcolj contorti Le sembran pochi tutti questi vivi? Ci aggiunga allor mezzo milion di morti, Ci aggiunga i nostri morti, e poi vedrà Che somma immensa d'italianità. TURNO. si pagheranno le rate arretrate; ma se i sei mesi di "aspettativa" tra scorreranno senza che la persona faccia domanda di essere reintegra ta nei suoi diritti all'assicurazione (e in questo caso si deve presenta re un certificato medico) la polizza sarà dichiarata nulla, e si perde qua lunque' diritto. L'OSPEDALE ITALIANO Ci si comunica: Giovedì 12 corrente, s'è tenuta l'an nunziata riunione nella chiesa di St. John, presieduta dal molto Rev. Mon signor Nevil P. Fisher, Vicario Gene rale. Si è dato principio alla distribu zione dei libretti di sottoscrizione con preghiera che ogni membro del Comi tato Esecutivo ne prendesse almeno uno o più. Si è annunziato che l'ufficio gene rale dell'Ospedale Italiano sarà alla Madonna House, 814 S. lOth st., sotto la cura del Rev. Edward J. Lyng Sect'y, dove saranno consegnati i li bretti di sottoscrizione e sarà data qualsiasi informazione riguardante 'Ospedale. E' stato anche annunziato che Sua Eccellenza Reverendissima l'Arcive scovo T. J. Dougherty D. D. farà an nunziare in tutti le chiese di Phila., un gran "Mass Meeting" che si darà ti giorno 29 di giugno al Porrest The atre, Broad & Sansom sts. e sua Ec cellenza Reverendissima non solo ha promesso di presiedere al "Mass Mee ting" ma quanto di essere oratore lui stesso di lingua italiana. Gli altri oratori ufficiali saranno in Italiano: Aurelio Cantafio, in Ameri cano: E. V. Alessandroni, Esq., Jo seph Bartilucci, Esq. Right Rev. Monsignor Nevin P. Fisher Vicar Ge neral (Chairman); Rev. Edward J. Lyng, Sect'y. E' desiderio grandissimo del Chair man, Vicario Generale Monsignor Fi sher, che tutte le società italiane ve nissero, il giorno 29 giugno 1919, in parata dalla loro residenza al Forest Theatre al grande Mass Meeting per sentire la parola eloquente del nostro Reverendissimo Arcivesco T. J. Dou gherty D. D. che parla e ama la lin gua nostra come pure ama noi ita liani. Il Vicario Generale lancia un appel lo anche alle signore italiane di buo na volontà, di mandare i loro nomi per formare un comitato onde aiutare con : la loro opera e dotare l'Ospedale ita liano. Le adesioni possono essere man date al Vicario Gererale Monsignor E. F. Fisher, 21 S. 13th st. Il nostro direttore è stato insisten temente piegato dal Rev. Lyng e dal la signora Tullidge di parlare in ita liano al Comizio che si terrà il 29 cor ; rente mese, ma egli è stato costret- 1 to a declinare per ragioni che diremo i su queste colonne. n. d. r. Per un'opera meritoria Ìli signor Giovanni Bonanno di questa città, residente al No. 1231 So. Marshall Street, che gode la stima | e I ammirazione del suo Illustre con j cittadino on. Napoleone Colaianni; è stato richiesto, dal Comitato per j le onoranze ai Caduti Ennesi di Ca strogiovanni, di cooperarsi a racco gliere delle offerte fra i compaesa ni per concorrere alla nobile e pa triottica opera per l'erezione di un monumento. Il signor Bonanno, accettando Io incarico ricevuto, si pregia invitare tutti gli Ennesi a costituirsi in Co mitato di propaganda pronto, egli, a dare tutte quelle spiegazioni che si credessero necessarie. Pubblichiamo, a titolo d'onore, la bellissima lettera da lui ricevuta: "Castrogiovanni, 7 Maggio 1919 "Pregiatissimo Signore, Ciovanni Bonanno PhiladelpHa, Pa. I A mezzo delPOn. Colaianni è per venuta a questo Comitato la di Lei : offerta di Lire 25 per il Monumento ai Caduti Ennesi e Le manifesto i più vivi ringraziamenti per l'atto nobile e patriottico compiuto. 'Colgo, intanto, l'occasione per ri volgerle una calda preghiera. Affinchè non manchi il contribu to di coloro che per circostanze di verse si trovano lontani, il Comitato .ha stabilito di fare anche appello al j cuore generoso ed ai sentimenti pa triottici dei concittadini che vivono ; in America, e mi ha dato incarico di rivolgermi alla S. V. pregandola di raccogliere le sottoscrizioni di co loro che vorranno dare il proprio concorso finanziario per il dovero so tributo di omaggio e di ricono scenza ai gloriosi Caduti della nostra | città. | "Conosco a pieno i sensi di eleva j to patriottismo della S. V. e dei cit tadini Ennesi che costì dimorano e, per tanto, nutro fiducia che l'ap j pello del Comitato troverà unanime consenso in tutti coloro che, anche lontani, non cessano di amare la Pa | tria ed il luogo natio." i "Con tale fiducia Le rinnovo i rin graziamenti pregandola di rimettere le somme che raccoglierà, d'unita al l'elenco dei sottoscrittori, a questo Comitato. Cordiali e distinti ossequi. Il Presidente. G. Ayala" ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI.PENNSYLVANIA INIZIAZIONE DI NUOVA LOGGIA. Nelle ore pomeridiane di do menica 8 giugno, in Glassport, fu iniziata la loggia Libera Italia N. 941. Alle ore 3 giunse da Pit tsburgh il Grande Curatore An tonio Certo, accompagnato dai fratelli D. Geraci Grande Depu tato della loggia Nuova Piave di McKeesporth, e G. Dilettuoso so cio della Terza Italia di Pitts burgh; e si procedette subito ai lavori di iniziazione, i Funzionò da madrina la loggia Nuova Piave di McKeesport, la quale intervenne in corpo. Da A } raldo funzionò il fratello M. De Vita della loggia Dunant di Wil merding. Furono quindi istallati gli uffi ciali della ileo loggia, che sono i jseguenti: Nicola Borrelli, vene rabile Giuseppe Di Tommaso, assistente venerabile Fiorindo Di Lullo, ex venerabile Pa squale Tiberi, segretario archivi : sta Luigi D'Angelo, segreta rio di finanza Filippo Fasano, tesoriere— Francesco Salvo, An | tonio Di Cesare, Antonio Mora jnelli, Antonio Fanti, Fedele D'Antonio, Curatori Antonio Campana, Pasquale locco, ceri monieri Giovanni Orlando, sentinella interna Raffaele | Rassi, sentinella estema. Alla fine della cerimonia parla | rono i fratelli : V. Scorzone vene ! l abile, D. Palletta oratore, S. ; Messina segretario archivista della loggia Nuova Piave ; Dr. F. ; Bal lotti venerabile, Antonio Lei ! assistente venerabile e M. De Vi ta della loggia Dunant; G. Rossi venerabile della loggia Italiana di Beneficenza di Coraopolis ; G. j Geraci Grande Deputato, A. Di Gioia oratore, 112. Di Lullo ex ve | nerabile, G. Schillaci della loggia j Libera Italia. Prese quindi la parola il Gran de Oratore Antonio Certo, il ; quale rifece la storia dell'Ordine, I dei suoi scopi, dei benefici arre cati ai suoi associati e alla ma ; di e patria. Parlò del Fondo Uni co Mortuario, delle Borse di Stu dio e raccomandò la iniziativa dell'Orfanotrofio, che è tanto ne cessario per raccogliere gli orfa ni dei fratelli nostri. Raccoman dò infine alla neo loggia di tenere, ; alto il vessillo dell'Ordine a Glas ' sport. A lui fu offerto un bel bou-1 quet di fiori. Il venerabile della neo loggia fratello N. Borrelli ringraziò tut ti gli intervenuti con applaudite parole. Infine furono offerti copiosi I rinfreschi, e a tarda ora la riu i nione si sciolse. I BENEFICATI DAL F. U. M. IN ITALIA. Sono pervenute alla Commis sione del F. U. M. le seguenti let tere, che accusano ricezione di somme da essa Commissione tra-> smesse per benefici di morte: j "SS. Cosma e Damiano, 31 ' marzo 1919. "Con questa mia le faccio noto che ho ricevuto la somma di lire 2500 a riguardo del defunto mio marito lanniello Giuseppe, j "Ringrazio vivamente del gen tile pensiero avuto verso di me, e nel mio profondo dolore le por go i miei più fervidi saluti, Dev.ma "Crescenza Morelli." "Altavilla Irpina, 29 api*. 1919. j "Mi onoro inviarvi la presente, accusandovi ricevuta della som ma di lire 2500 qual beneficio a me spettante nella qualità di co niuge superstite del defunto mio marito Federico Landolfi, già membro effettivo della loggia Pittsburgh N. 74 Ordine Figli d'ltalia in America. "Intanto, mentre accuso rice zione della moneta ricevuta, sen to il sacrosanto dovere di espri mere a voi e a tutto l'Ordine Fi gli d'ltalia in America i miei più sentiti atti di stima e di grati tu dne. "Dev.ma "Enrietta Rossi, ved. Landolfi" "Olivarella, 28 aprile 1919. "Ho ricevuta la somma di lire 2500 da loro mandatami ed a me spettante per la morte di mio fi glio Antonino Crìsafulli. Distin tamente ringraziandovi, "Dev.mo "Crisafulli Gioacchino." "Manocalzati, 12 maggio 1919 I "Certifico che ho ricevuti da Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi codesto Ente di Beneficenza Or dine Figli d'ltalia la somma di li re 2710, secondo la comunicazio ne che mi è stata fatta con an nesso alligato. "Ringrazio e saluto cordial mente, "Dev.ma "Antonetta Saranza, vedova De Masi." IH STAMPA WMA MI NOSTRI DIRITTI Dal Gazzette and Rullettin di Williamsport, Pa., del 24 Maggio u. s.. riportiamo, in lingua inglese, il se guente articoletto editoriale che è tutto un inno alla nostra Italia, al suo Esercito ed a noi immigrati : Per aver notizie dei soldati dispersi L'ufficio del Capo dei Servizi Sanitari dell'Esercito Americano pubblica per uso dei soldati una interessante rivista intitolata "Carry On." A mezzo di questa rivista il Di partimento della guerra si offre di aiutare le famiglie di quei sol dati che non sanno la sorte pre cisa del loro caro. La rivista ha pubblicato il se guente annunzio ufficiale, che la stampa estera è pregata di ripro durre : "Se "Carry On" può aiutare a sollevare l'ansietà delle famiglie, ottenendo precise informazioni dei loro cari dispersi, le famiglie stesse sono interessate ad invia re le loro domande, alle quali sa rà data la massima attenzione. Le richieste saranno inviate ai giornali che si pubblicano negli ospedali e nei luoghi di educazio ne dei mutilati ;e ad esse sarà data grande diffusione. Forse qualche soldato infermo o qual che mutilato può ricordare il no me, la figura e la sorte del solda to disperso. "Indirizzare così le richieste: "Carry On Magazine, Office of the Surgeon General ,U. S. Ar i my, Washington, D. C." "Liberty-loving Americans whose concern for the safety of civiliza tion has caused them to follow clo sely the world war will recall with satisfaction what occurred four years ago today. "May 24 marks the entrance of Italy into the conflict, to oppose the hordes of Teutonic tyranny. "Lovers of fair play everywhere will gratefully remember Italy's re fusal to join with her allies,of the triple alliance in a war which she at once denounced a* on* of aggression and her prompt assurance of friend ship given to France which made it possible for all French troops to be removed from the Italian border and thrown into the scale at the Mame. "They will efer remember, also, that Italy cast her lot with the allies at a time when her causa looked blackest. "Italy went in just as soon as hcT forces could be made ready, and she entered the conflict as the result of the insistent demand of the Italian people. "It is a matter for which we have cause to be thankful that Italy refus ed to be bound to her alliance, which Germany sought to utilize for her own aggrandizement and conquest. We have reason to be thankful, too, that Italian valor and patriot ism were able to triumph over the poisonous pro-German propaganda at home, which at one time threat ened serious consequences, not only to Italy, but to all the allies. "After the collapse of Russia, I taly's task in tha war was almost doubled. "If at any time Italy had failed to play her part as valiantly and suc cessfully as she did play it, the re sults today might not be so pleasant to contemplate. "The Italians suffered much, but bravely and without complaining. They accepted the sacrifices as they demanded the war. If was their war because they willed that their coun try should take its place with the hosts of civilization where it belon ged. "The United States is indebted to Italy for many sturdy and excellent citizens, and there are many such representatives of the race in the great section of Pennsylvania thru which the Gazette and Bulletin cir culates, especially in VVilliamsport, and we should take occasion to dem onstrate to them our hearty appre ciation of the noble and heroic part their nation played in the great war against the heartless foe of freedom and humanity. "Red-blooded Americans desirin" to give credit when and where '* due can do no finer thing than ' • honoring Italy's prowess and devo tion to the cause of freedom".
Significant historical Pennsylvania newspapers