de "Iji libera Parola** Numero *ct FRANCESCO MASTRIANI LA CIECA DI SORRENTO ROMANZO Beatrice, amica mia. sorel .a mia, prese a dire Oaroìina porche roti :r.. dirigi p.ù .a pa ro.. * Perchè non mi diri men to' Tu < - tu so; ami"alata: io passo intiero .evirate accanto a te, senza udir mai la tua voce ! Io dunque non sono l'amica tua* Non mi vuoi p ù boro! Caro* o diceva >e>to psro ie. qu&s: coricata accanto a Bea trice, e con lo mani d: costo; nel lo sue. I o do .- k : era cosi pieno d; vita e d : amore. ;e suo guance eraro così anima:* dai bei sentimento de i'ar'.ic.r -, che Beat; ce so ia strinse ai so ? o ia baciò salso poto con tenerezza e s trema. Carogna restituì baci TV.r V- TV,"., -_™ Ospedale Italiano Fabiani tedisi Nra& s Qrrisriti Siraa - Pfcilatelj*ìiii. Pl Issi Ar r»; j|p3| "* j Isß I jVSr* J * |j|§ ORDINE DI SERVIZIO • DIPARTIMENTI - libale Nssé. tH& filini; £ fte* r» - Siki.li Kà.l * lils"'; SesitrTriwk « fcsti&k* e Si' bn'ì ffoa g sifùlticte « Ossow*?gsaj£E&f • Pffirio t Farmacia aperti pone e gioroo VISITE E FOmRAFIE CW RAGGI X ufc asrvk ter MbraSe Krast éi saanu. óc'ir «fe_ zsaai-irwnt st. tir. re per Uomini eoe per Dor.se H UT. FABIA.M esce per ór nàu il ;A>A àsdi ur.miliii tutti i giorni dall' 1 alle 4 pom. 'eW-oJvm» *4l€ Strine ESTABLISMCS is»2 | Premiata Fabbrica di Sisari Italiani P. CANNIZZARÒ & Co. 4»5S Broome Street - Sé sr York MARIO D URSO j » t B8 * BS,e " 7 H ~ ' . V -•. " _ _ ®*£ .*n« K otmj- ■ . S —■ e-—* o« m c"^—© . C»P-c.» i or» —.*« ~ a r o*-,» et c! »c—>.» I*"**** l IMIIMMMWWHWMWI'IWWWIWW \ 5>«L PSrme. S2Ì* ; Restaurant Posilìippo FRANK Z> GXO, F>-c = THE VOST VXERN PALIAN tRES Ni —E C' — "Y | 760 5c °rh Street Phuadeìpkia, Pc.. ! ! icocCC<r. OCOCC , „ , , , * r -■■!..-! |, , ♦ i~-u.t£' {i— * BEU. 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Poc'an: .;uand:o ero assopita, mi «r.hrava di essere strango lata indovina da chi? .Da chi ?_ Da Nunzio Pisani. Da N'anr o Pisani ! ripe teva l'arca di Beatrice, senza sapere chi fosse costai. St da Nur.i t-> P. sauri. che a veva semb: anse e la voce di Oli viero Rltrhw. D; tuo marito? domandò Carolina sorpresa. Bfstriee mosse le labbra ad un sorriso. Se tu sapessi che effetto mi 112.» i'. sert.rmi dire: "me raa \riro Re.'e nozze! r talamo che r s prepara è que ite deve ripo sa mia nvftdre. Sempre- queste dee malin . : ;* ■; <orel a nà; d:s<-e i's r ,i iod. che andrò seria tt>ì • te in ce era se ripeterai si m li frasi. Ebbene ìc ron le ripeterò r ii; non vo.e. o affiggeif'. ma p .ss., te poc'anzi momenti or ribili Senti come ti he det te— mi è sembrato ch'io fossi : j-:..-.r;g.-'ats da Nunzio Pi san., e ;Ferro-China i : TITO MANLIO : : s 151 y • :-' - | *• „ ! : SEKHABO TITO MtUJOS : PHARMACY • : K £ Tjj- Kr S 23nemr Ss. "ìite. h : SOtliCE . s 1,25: WCCCM.A . •075 • Msin lf»S5 Xico.a um i »tsnccEmi ROM Dflic Kjartit afi- Ronfiti, SpaaS? 112 Baif »,> Ch-~-:?i.7r Sr /'f:.... .''il \ ito A. Del \ ecchio VLF BOTTLER inu-'fi 1 Demestit » ines & .touet Frru *Thisèii s - c '* r B«t F ASdT TJL.M>* SOLJniTED N. W Cor of Mocucm srreet Bcra*f cr »:fc aa£ "hk. heipm- Chnsnax v:■?.; rn. * T \ RiiPODeT-atc Srjjir Fotografia! tùrrTlt siMi Vfrchu artisti S-£. Gli SEPPE DE CARLO 'oraatin ter D-ihw E ipi £ tafe in PHIL\r>ELPHI V fW -Sn. Orts &. /Wla. Pa. Thomas S. Russo AVVOCATO ITALIANO UFFK3Q CENTRALE 130 Smar 1 Srt, Srrcet BR..O*3CH -V F. Cor. T"Tf. anc Ùhnsxum Stt. T ««irti li li IZl* sk» iSrh Street Pasquale Del Vecchio NOTART PUBLJC z st Estate anr tesar»» -leetsz* ri marimm?» t ri tutamotoil 1 S(*s So. Broaà Street r«iL\t*ajnHLA. r<. ROUGt> UT tOBBINC NunzioDiGristoforo A.IX KJVD S Of temer èpt tonrpif lot 535 Rising Sun Arane PHIUKX>EI.rFI.V. PA j LV TRENO Di VINO ARRIVATO A PHILADELPHIA ALLA Ditta M. 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Reatri ce. si affrettò a dirle Carolina rientra in te non vaneggiare Non badare a' sofrr. Pensa d. : sta! ..rti pre ste A propos te. tu non sai? Tuo padre ha fatto ver..re da Na. poi. .: ..attro rs r medici suoi amici Non già che «gii diffidi ielle cognizioni di Oliviero: ma s.. pure ■ ,:e. tenerissimo pa dre non vede l'ora di vedenti al iata Inoltre. 0 Arerò stesso ha d ornar dato d. essere maggior — r.sch ar.-.to. T. peveretto teme che il suo amore lo ingan ' Bell Phcnt: EMckinson 1617 t J DITTN'N'O ITALL\N GROCERY ; t 122$ So. 12th Street - Philadelphia, Pa. t t r-er. -.Viss«--.* or*-; e domasi p-Mt*mente nu-en-. : ti # 112 t * r.---v< - ; a.. :■ ■ . F"tzri xareaieoii M*f>berani i. 112 \ ANNESSO VI ELA BOTTIGLIERIA J » VINCENZO DITUNNO t t Con la famosa Poths Beer t t '->:<> l'intirizzo : $ 112 1228 Se. 12th S' Fonila., Pa. / » -»■ •»> •%.•%. • NiwtM4«H(««cmmM >»>>»: 112 FRATELLI BACCELLIERI ! 924-926 S«v. I Itti STREET - PHILADELPHIA, PA. Sa.i ir. ... 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Stai© CA»RR*L£ VE*SATO UXZ IOZ ZOÙ.DQ L 3 T"3 So. 3~0 St_ Ca——oe—i, M. j, l e e i. I>«ci. :;»o« il*. I iLCiansoti 3M> Fili»; TW V. J OSEPH M. PLRRI 6 BRO. MBETTOSJ DI r."VI RAJLI ED F.MBAJLMERS S-te-r» JE - —• 4P- C £ C -r^c Al~r ; PER SPOSM.TO I B ATTSSDIB ■ ari. fun,-a Partir -A" £. Ctorr Droac? S" V aitati SDirr f 4 „J l |^ m. che annebbi il suo intelletto su. giudizio de .a tua infermità Povero padre! esclamò sor damente Beatrice. Poco iojxi Carolina sogjr. unse : 1 professori sono nell'altra stanza a ragionar tra loro; essi •spettano che tu sia disposta a riceverli. beatrice fece col capo un cen no affermativo. Carolina andò ad avvertire i medici che l'inferma era pronta a ricevere la loro vi sita. La figlinola del conte non ti ascaro in pan tempo di comu nicar loro tutto ciò che l'inferma aveva detto. I cinque uomini della scienza, insieme et. marchese Rionero, entrarono nella camera di Bea trice. Si trattennero quivi per tre quarti d'ora ali"incirca e ne uscirono agitati, inquieti Gaetano era d'una pallidezza spaventevole. E marchese R;one rc sembrava impazzito. I pr; fessori chiesero al padre d. Beatrice il permesso di rima ner soli per qualche tempo. Si chi-seno .n ima stanza per disco i tene sul morbo della fanciulla e deliberare sulla cara. Due ere si trattennero a discu tere. E marchese Rionero aspetta va con febbrile impazienza il ri sultato delle loro conferenze. I medici uscirono costernati, avviliti: le loro fisonomie espri mevano il più sincero dolore. Ebbene? chiese loro con ansietà Rionero. Coraggio, signor marchese ; Iddio vi ri serba forse un immen so dolore. Che! gridò il misero pa dre. Che vuol dir ciò? Morrà dunque mia figlia? Parlate. Un silenzio di tomba accolse questa domanda. E marchese cadde privo di sen si sopra una sedia. ' Lasciamolo al suo giusto dolore, disse uno dei medici. Ed accostatosi a un tavolino scrisse: "Signor marchese, il morbo di vostra figlia ha del misterioso, dell' incomprensibile Ma pu- J. ARGENTIERI G. RUGGIERI I 152 e Dickinson Street J420 Dickmson Street E {Argentieri hßuggieri Ci. ■ GOAL 25rh, Above Moore Street - Phila., Pa, I Durante il periodo ci guerra. quando la scarsezza del carbone faceva risentire i suoi r-gidi eretti sul pubc .co, i Signori Argentieri e Ruggieri, mantenendosi onesta rmi ne: prezzi e ne. peso hanno saputo conquistarsi le simpatie degl' tafani di Filadelfia servendo cosi' il po- I vero come il ricco, scnsa parzial:ta\ Connazionali, Quando vedete prontezza ne. servizio ce. carbone, I - Drtes a - el trattamento e pese giusto r.volgetevi a„a Ditta ARGENTIERI 5 RU6BIERICOMPAHY 25rh, Above Moore St., - Phila., Pa. | Bell Pheae. : Be!i Wtm'X 3i 22 : Ixaìian Wine Imporxation Co. I | N. E. Cor. 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J.-L rraiide Tn : istor • .-t-JÌ per pulir* e «tirar* a:.- * • * E ttair a. Lxchangt Hata? Bia& -5S HBTBnwar ». bnwnrowr. **• \ re, per quanto i nostri ],, mi ci permettono di 112 scernere, la malattia °'l inoltrata può essere una -TJ? di tabe nervosa. Una grazia? Dio soltanto può salvarla, pJ/ vedete per ora alla salvezza XL l'anima sua. La nostra coscieo» eia solennità della circostanr! ci dettavano un linguaggio chi? ro. Abbiate fiducia e coraggio R dio vi assistar* ' ®" (Continua) ìiiliii DOME* CO DE PAOLS Prop. 32 E. Cfcurel Strati. Uiiijßfew». p, E ritrovo preferito degl'im piegati, commessi viaggiato, ri e buongustai in generale 1 quali nei Colombo Re?t£u rant trovano cibi e( j a prezzi convenienti, oltre al servizio inappuntabile e cor tesie.
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