Published and distrfbuted under permit No. 500 ai:*hori/ed by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia. Fa., by order ot the President, A. S. Burleson, Postmaster don. LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 14 n unni liti [ in i pipì il IL VERDETTO DELLA STORIA In questi giorni in cui atanno per decidersi i destini dei popoli, l'atnio j sfera è satura di elettricità ed assi stiamo ad una recrudescenza di italo fobia da parte di tutte quelle sinistre figure che, vendendo la propria di gnità e la propria coscienza per un pugno d'oro, hanno intessuto, ai dan ni dell'ltalia, una vasta trama di in confessabili intrighi. Il nervosismo onde appare invasa la i stampa favorevole agli appetiti jugo [ slavi, nervosismo derivante dal timo re, anzi dalla certezza che le loro bra me rimarranno insoddisfatte; la ocu i lata vigilanza dei nostri delegati alla r Conferenza che sembrano completa- I mente assorbiti dall'arduo e i problema nazionale; l'ansia febbrile I del popolo italiano che, sebbene forte E del suo eacro diritto, non ignora gli l inganni e le infamie della diplomazia I che saprebbe del resto soffocare sul I nascere; gli appelli disperati degii a- I bitanti delle città che sono ancora I sub-judicf in questo scorcio del loro I lungo servaggio ed all'alba della loro I redenzione, ci dicono con chiara evi- I denza che siamo alla vigilia di eventi I imp<y tantissimi. Potrebbe darsi anzi che la questio- I ne dei confini italiani sia già stata ri- I solta e che non se ne sia data ancora | comunicazione al pubblico. r Comunque non può esservi dubbio ■ sulla sorte di Fiume, Zara, Sebenico e non può esservene neppure sulla sorte $ di Spalato, la città martire, accesa di un selvaggio amore per l'ltalia, ver- Vso cui tende con ansia affannosa le . braccia che portano ancora sui polsi le impronte di lividi solchi. I I grossi papaveri della conferenza lìdi Parigi —il triumvirato Wilson- Lloyd George-Clemeneeau, ostentando ppjdi agire nell'interesse della pace e del - |^ ; la concordia, ma in realtà per obbe " dienza a tenebrose pressioni e ceden do ad intrighi misteriosi, hanno ten talo, con arti gesuitiche, di strappare ai nostri delegati, in via amichevole, prima di porre sul tappeto della di scussione, il problema dell'Adriatico, le maggiori concessioni possibili a fa vore dei jugo-slavi. ! I Ma le sottili arti ingannatrici si so no infrante miseramente contro l'i narrivabile perspicacia del barone Sonnino, profondo conoscitore di uo faii ni e di cose, e contro la ferma, de cisa, incrollabile attitudine dei suoi colleghi. A questo proposito, recentemente, Salvatore Barzilai ha fatto dichiara zioni esplicite ai corrispondenti di giornali inglesi ed americani; e se tra essi vi erano anche quei disonesti che fanno unicamente per lucro una cam pagna denigratrice contro l'ltalia, il monito severo dell'illustre parlamen tai' 1 nostro deve essere stato come u no schiaffo solenne sulla loro faccia abbrutita dall'ignoranza e dall'alcool. H Salvatore Barzilai, a coloro che lo intervistavano, ha v detto chiaramente che i delegati nostri debbono seguire scrupolosamente la volontà del popolo italiano. ■E,I il popolo italiano, in nome dei suoi immensi sacrifici, in nome dei cihquecentomila morti nostri, che a jpeferenza di tutti gli altri, hanno salvato la civiltà ed hanno vinto la guerra, reclama e vuole, oltre alle al tre terre che sono fuori discussione, Mtnio, Zara, Sebenico, Spalato, Trau. Nella pyrità delle carni italiane, di queste gemme della corona italica, non devono affondare il grifo le sozze Ar pie serbo-croato-slovene. , I PROFANATORI DELLA PENNA * Tra la schiera dei vagabondi in viati dai grandi giornali americani in Parigi, nel periodo della Conferenza, per dare il vergognoso spettacolo del la miseria intellettuale di quasi tutta j lalfetampa gialla; vagabondi che ad una monumentale ignoranza accoppia no la più stupida albagìa e la più ver gnosa venalità, uno merita di esser segnalato al disprezzo di tutti gli ita liani e di tutte le persone oneste. E' il nominato Herbert Corey, il corrispondente del "Globe" di New York e dell' "Evening Bulletin" di Philadelphia, un impasto bestiale di malvagità, di disonestà, di ignoranza; un verme immondo che eccita io schifo e che dovrebbe essere ricacciato nella mélma in cui si dibatte. Questo masnadiero, questo profana tore della penna, si accanisce, nelle Sue luride corrispondenze a vomitare triviali insulti contro l'ltalia che è maestra di civiltà al mondo e sopra tutto alla sua patria che si trova ap pena all'inizio dell'interminabile cam mino ! E Quid non mortalia pectora cogis H O auri sacra fames? Le corrispondenze di costui sono co- i EXTRA! * RISPARMIATE MONETA! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-803-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. Ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo. V'osti per giovanotte, Vest'ti per ragazzi. Camicie, Camicette. Sottane, Cappelli ed altro. « ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER "Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". sì infarcite di tali e tante bestialità, di tali e tante luride menzogne, di t:Vli [e tante sciocche esagerazioni, che non possono neppure muoverci a adegno. Esse eccitano il nostro disgusto e sono meritevoli unicamente della nostra pietà. Sarebbe però da augurarsi che gli altri giornalisti stranieri: inglesi, francesi ed americani, anche coloro che, sinceramente o per mandato ri cevuto, sostengono la causa jugo-sla va nei limiti della decenza e della e ducazione, isolassero, come un cane rognoso, questo furfante matricolato che disonora, colle sue squallide erut tazioni, tutta la famigliu del giornali smo del mondo, nella quale si è intro dotto come un intruso, alla stessa gui sa del ladro che, protetto dalle tene bre, penetra a passi di lupo nella casa deserta. UN'INSOLITA LEVATA DI SCUDI L' "Opinione" s'impenna. Ogni tan to questa sozzissima Taide è presa dalla velleità di far la putibonda, e finge di ribellarsi a coloro che la trat tano come si merita. E' un po' come quei cani lerci ed affamati che sop portano a lungo e pazientemente le sevizie dei bambini, e poi all'improv viso si rivoltano digrignando i denti. Nel numero di domenica scorsa questo giornale che, per disgrazia delle masse immigrate e della madre patria, e per la deplorevole apatia «lelle persone facoltose, è l'unico quo tidiano italiano della Pennsylvania, ri portava, nella pagina della Cronaca di Philadelphia, il resoconto dell'ultima riunione del Comitato prò Italia Irre denta, redatto dal solerte Segretario Prof. E. Grosso, nel quale si deplora va che liei recente comizio tenutosi a licading, Pa. si erano invitate perso ne estranee al Comitato. Contro questa deplorazione insorge la "megera" di Filadelfia, l'organo di Baldi, perchè l'allusione si riferisce all'emerito Cavaliere. Se il comitato dell' "Italia Irreden ta", composto di connazionali di tutte le gradazioni sociali, che fanno parte della grande, non piccola, famiglia li ladelfiana, avesse voluto monopolizza re il "patriottismo", non avrebbe in vitato fra i primi, dal primo giorno, il Cav. C. C. A. Baldi, il quale, fino ad oggi, non ha dato un "penny" per la buona causa, nò è stato mai presente alle sedute ad eccezione di una volta con l'offerta di voler pagare sei o sette dollari di affitto alla Beneficen za quando credette di aver bisogno della presenza del colonnello Pizza rello per potersi fare la reclame nel "Manufacturer's Club." La levata di scudi della "me gera" non solo è strana, per chè quel giornale è abituato ad ingoiare i rospi, ma è anche inopportuna. Essa dice, senza arrossire, che di fronte al pericolo del la patria, gli odii dovrebbero cadere e dimentica o finge di dimenticare che il sinistro ispiratore di certi pistolot ti, nella sua fortunosa carriera, ha sempre osteggiato, se non apertamen te perchè non ne aveva il coraggio, con arti subdole ed abbiette, qualun que movimento d'italianità; che que sto uomo nefasto è stato sempre un nemico insidioso verso la terra che lo ha visto di nascere. Dovremmo qui, ancora una volta, rifare la storia coloniale degli ultimi dieci anni, per dimostrare che l'amo re di Baldi verso l'ltalia, è una mo struosa menzogna? Diremo solamente che egli è un fi glio ingrato, perchè, sollecito soltanto dei suoi interessi personali, trascina nel fango un'onorificenza immeritata, per cui chi gliela largiva, deve senti re tenace ed inesorabile il rimorso di aver prostituito l'onore d'ltalia. Ma il Cav. Uff. C. C. A. Baldi non solo è estraneo al Comitato prò Italia Irredenta di Phila., ma anche, seguen do il suo vecchio sistema di pipistrel lo, ha cercato sempre di intralciarne l'opera benemerita. Che. diritto ave va dunque quest'uomo, qui straniero ed ostile ad un'opera eminentemente patriottica, di portarsi a Reading, do ve aveva luogo una manifestazione i dentica nel fine, a quella che in Phila delphia egli combatte o di cui per lo meno si disinteressa? Perchè al comitato formatosi qui, egli ha negato qualsivoglia appoggio morale e finanziario? Forse perchè nel seno del medesimo vi sono delle per sone che non godono le simpatie del l'emerito Cavaliere? Ed allora dove vanno a finire le patetiche dichiara zioni del giornale delle 8 strade che, in omaggio alla civiltà italiana ed a mericana, invoca la pacificazione de gli animi e la tregua agli odi ed alle inimicizie, di fronte al pericolo della patria? WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI se;IVI PRE, CON LA FIACCOLA IN PUGNO PHILADELPHIA, PA., 12 APRILE, 1919 Altro che santa pazienza! é roba da chiodi! .. In ogni modo conchiudiamo dando un consiglio alla megera di Filadelfia ed al suo proprietario Cav. Uff. C. C. A. Baldi: giacché,"per il bene e la grandezza (lella patria, siete disposti a trovarvi con gli onesti o disonesti, noi v'invitiamo a scegliere quest'ulti mi: sarete almeno nel vostro ambiente preferito, e non si adombreranno cer ti criminali facenti parte di un comi tato che. ultimamente elevavano un inno di lode al Cav. Uff. C. C. A. Baldi. LA LIBERA PAROLA. li «unitoli A tutti i sarii di Filadelfia Ci si comunica e volentieri pubbli chiamo: Caro compagno, E' venuto il momento di organizzar ti sul serio, di far parte della grande famiglia del lavoro, dell'Amalgamated Clotliing Workers of America che in pochi anni è riuscita ad apportare i più grandi cambiamenti dell'industria migliorando considerevolmente i sala ri, elevando le condizioni morali e ma teriali delle donne, e portando le ore di lavoro a 44 così da meritare l'am mirazione di tutti i lavoratori degli Stati Uniti e di ogni altra parte del mondo. Compagno lavoratore, Non c'è scusa che giustifichi lo star tene lontano dall'Organizzazione. E tutti i lavoratori sarti degli altri pae si lo hanno tanto bene capito questo che si trovano oggi entusiasticamente interessati nelle file dell'Amalgama ted. Sii anche tu buono unionista. Non dare l'impressione che la colonia di Philadelphia stia indietro alle colonie italiane di New York, di Baltimore, di Boston, di Rochester, di Chicago. Financo i paesi del south, come Louisville, s'incominciano ad organiz zare d. Qui ili i liilaiTT :pliìa la pi ù grande difficoltà di organizzazione s'è trova ta ncll'( lomento italiano. Nella Ditta M. Snellemburg & Co. vi sono diver se fattorie di contrattori. Quelle di mano d'opera ebrea si trovano Orga nizzate; quella di mano d'opera lithu ena è anche organizzata. K perchè mai non sono anche organizzate quel le di mano d'opera italiana? Lavoratore, bando alle scuse. Organizzati come si sono organizzati i tuoi fratelli di altre nazionalità e come si sono orga nizzati i tuoi fratelli delle altre città. Esseie organizzato significa essere uomo, significa esser libero dalla con tinua minaccia di soprusi o di licen ziamento, significa gravare sui pro blemi della vita come un padre su quelli della famiglia, significa toglie re il marchio di scabbismo che bolla oggi sinistramente la nostra colonia. Guarda come timidi, come paurosi sono gli operai di una fattoria non oigani; ;ata. Tutte le volte /'lle vedo no qualche organizzatore essi scanto nano, sfuggono, scappano nella paura di essere avvicinati e di-potere venire sorpresi in tali pericolosi colloquii dal padrone. Eppure gli organizzati sono i tuoi amici, sono i tuoi fratelli, sono coloro che, eletti dai lavoratori, dedicano la loro esistenza a lottare per la causa dei lavoratori. Alza la fronte, dunque. Se gli ebrei non hanno paura di organizsarsi e di parlare con gli organizzati- perchè devi aver paura giusto tu, o compagno italiano? E non aspettare per organizzarti che venga dichiarato lo sciopero. Sa rebbe curioso che uno Stato dichiaras se prima la guerra per poi formare il suo esercito. Una Organizzazione tan to più ottiene quanto più è forte, e tanto più è forte quanto più grande è la percentuale di organizzati. Organizzati anche tu e vedrai cade re come tanti castelli di carta i più grandi torrioni dei padroni, perfino Snellemburg, perfino Kirshbaun.. . Organizzati. Non essere la cancre na dei tuoi compagni di lavoro, non rappresentare il pericolo del grande, irresistibile avanzare dell'umanità la voratrice. Organizzati. Questo sia il tuo primo dovere. , Quanto prima verrà chiamato un grande comizio fra tutti gl'italiani sarti di Philadelphia. Parleranno uomini come Tresca, lìellanca, Artoni. Non mancare dal l'accorrervi. Mostra anche stavolta quella stessa sincerità, quella stessa lealtà che mostrasti nelle ultime lot te del lavoro. Il District Council No. 2 Philadelphia Amalgamated Clothing Y\'. of A. Mirt AIO I» COIIÌÌ Il presidente della Repubblica fran cese, Poincaré, ha commutata a dieci anni di carcere la pena di morte che ; era stata inflitta ad Emile Cottin per avere attentato alla vita di Cìemen ceau, presidente dei ministri, il quale ha interceduto perche la commutazio ne fosse concessa. La madre del condannato, accom ; pagnata dall'avvocato di suo figlio, ha rivolto un appello personale al Prcsi i dente Poincaré e la sua preghiera è istata esaudita. READING, PA. 9 Aprile Sempre in omaggio alia nostra imparzialità e correttezza gior nalistica pubblichiamo quanto appresso da cui esula ogni nostra responsabilità : Sempre in aiitesa (Salvatori 1 Ciofalo). Fino al mo mento in cui scrivo, il signor Oreste Brunicardi, presiliente ilei "cosidetto" comitato dell'ltalia Irredenta, nulla ci ha fatto sapere. Quando un uomo, specialmente se ricopre una carica e parla in nome e per conto di una or ganizzazione, fa delle promesse egli deve mantenerle a qualunque costo. 11 signor Brunicardi però non la in tende così e noi incominciamo a per dere la stima che avevamo per lui. Abbiamo detto, che possiamo provare e proveremo, con documenti inoppu gnabili, tutte le nostre affermazioni, rispondendo così alle tante domande rivolteci, spavaldamente, dal signor Brunicardi. l'crciò, come noi siamo di sposti ad übbidire al suo invito, così egli deve mantenere la promessa fat ta pubblicamente, a mezzo della stam pa. di espellere i "veramente colpevo li" dal comitato. Inchieste, non ne oc corrono, egregio signor Brunicardi: vi abbiamo provato che il segretario del comitato è un "depravato", chiamato si tale lui stesso; e un criminale del la peggiore specie che per i suoi cri mini fu rinchiuso in carri re. Degli al tri pubblicheremo documenti: certifi cati penali italiani, certificati delle autorità americane affermanti le pene subite per stupri di minorenni; lette re comprovanti clic denaro spedito un anno prima non arrivò mai a destina zione, ecc., ecc. Vedete, signor Bru nicardi, come noi adempiamo alle no stre promesse: «la galantuomini che hanno il coraggio delle proprie azioni. Fatelo anéhe voi, signor Brunicardi: imitateci? Come dicevo nella mia precedente comunicazione, noi non siamo contro le persone, ma contro i sistemi; noi non ce la prenderemmo con dei con nazionali se essi fossero dei semplici mortali, ma una volta che alcuni han no la velleità di farsi credere "ele mento scelto" che vorrebbe rappresen tare la colonia italiana di Reading, noi insorgiamo e dimostriamo che is si sono degni solami nte della prigio ne. ! Signor Brunicardi, noi siamo sem pre in attesa mentre stiamo comple tando la collezione dei documenti, perchè non siamo capaci di dire cose che non possiamo provare, decidetevi a darci una risposta chiara, precisa; senza tentennamenti e senza debolez ze. La vendetta di un vigliacco La colonia di Heading, Pa., anche «Ideili che non simpatizzano con la vittima della "vigliaccheria", sono in dignati contro un miserabile clic ha colmato la misura delle sue furfante rie e se di questi giorni non si fosse reso irreperibile, non se Ja sarebbe passata tanto liscia. La "megera" di Philadelphia, cote sto sozzo infangato foglio che rispon de al nome ironico di Opinione, nel suo numero del 5 corrente pubblica va che, Antonino Zaffiro, un galan tuomo a tutta prova, i talloni delle cui scarpe sono sempre più puliti del la faccia del proprietario del giorna le e del suo collega in miniatura di qui, era stato accusato di frode. Il giornale dice di aver preso la notizia dal "Reading Telegram" «ii Iceading. Innanzi tutto, la notizia del giornale americano non risponde esattamente a «lucila data dalla "megera"; secondo, «lui non è stato pubblicato che Anto nino Zaffiro è Grande Oratore del l'Ordine Figli d'ltalia in Pennsylva nia, mentre il Cav. Uff. C. C. A. Bal di ci tiene a fare insidiare contro la grande Istituzione italiana in Ameri ca, non fosse per altro che per far sapere che non solo suo figlio è ca pace di commettere «ielle frodi, ma anche altri. La "megera" non ha pubblicato un comunicato di «juattro società «ii qui che rispondevano all' "elemento scel to", sebbene la lettera fosse stata puntualmente consegnata, con ricevu ta di ritorno; ma essa va in sollucche ro quando, per proteggere i faiabutti, può attaccare i galantuomini. « ♦ * Antonino Zaffiro avrebbe usato un biglietto di passaggio sulla ferrovia della Ileading, intestato ad un altro. Questa l'accusa. Se in termini legali un atto simile possa definirsi frode, ne lascio la interpretazione ai legulei. Quello che è certo però è che, in Rea ding specialmente, (e perciò la colo nia è indignata contro lo spione mi serabile) l'uso di tali biglietti si pra tica da tutti. Un certo Matteo G. Alberti di qui, per esempio, che di questi biglietti ne ha sempre richiesti ed avuti, dalle compagnie ferroviarie e da operai, li usa anch'egli e li favorisce anche a gli amici; significa perciò che ha com messo e commette delle frodi ? Potremmo qui citarne tanti dì que sti casi, ma vogliamo ricordarne uno sintomatico che può essere provato da parecchi connazionali. Quando si iniziò all'Ordine Figli d'ltalia la loggia Ufficiali Bersaglie ri di Williamsport, Pa., questa loggia Santo Stefano funzionò da madrina e molti ufficiali di amministrazione si recarono in quella città. L'Alberti, cioè Matteo, oltre a qual cuno che ne aveva, se ne fece dare i degli altri da alcuni operai, e li la vori ad Antonino Zaffiro al signor : Croce Todaro, a suo fratello l'uolo, a I Francesco Armao e ad altri. Commise allora Matteo Alberti una frode? La commette ora quando li usa lui e li fa usare agli altri? E perchè allora non viene arrestato? Ci si potrebbe rispondere che pur non essendo stato mai arrestato l'Alberti, non significa che il fatto non costituisca un reato. Però, il non esser capitato nelle maglie della giustizia, può darsi sia dovuto al fatto che non si è trovato mai un vigliacco che lo abbia rappor tato. Prima che il signor Antonino Zaf firo la sera dell'arresto prendesse il treno per Reading, nella stazione di Philadelphia gironzolava, pedinandolo, un vigliacco, un miserabile, italiano «li nascita ma spione austriaco .li cuo re, che lo indicò a «|ualcuno perchè la vendetta fosse compiuta. I buoni, caro "Aquila Rapace", re stano sempre tali e sono stimati da tutti, anche contro le montature dei vigliacchi; i perfidi saranno segnati sempre a dito. Per finire In una casa di Reading presente I. Todaro, i suoi ligii maschi e «luelle femine ed il vostro corrispon «lente, il signor Domenico Cafoncelli ebbe ad affermare: "ditemi chi non ha mai usato i passi? Fd un altro colo no, in una società di qui: ini dicono che sono uno spione della polizia, ma sicuro che lo sono. Se non ci fossi io ni n verrebbero scoperti coloro che viaggiano con biglietti intestati ad altri. Ah, vigliacco! La tua anima mise rabile dovrà sentire un profondo ri morso quando si presenterà davanti al fattoi- dell'Universo. iliìMiiii Alle ore ponTòridiane di martedì , scorso, nell'Hotel del Cav. Franci -co Palumbo, fu tenuta la prima riunione «lil Comitato Italiano per il Liberty Loan, onde preparare la campagna «li j propaganda per il prossimo prestito della vittoria che si apre col 21 cor rente. Presiedeva il Cav. Fruncesco Uoma, presidente titolare; funzionava da segretario il signor U. N' ri, ra giomere della Banca Roma. Frano tri ti lanuti la signora Lippi, gli avvo cati F.tigi iii" V, A!«'«saniliimi e Gio vanni Di Silvestro, i cavalit ri i". Pa lumbo, C. C. A. Baldi, F. A. Trava ■cio e i signori Giuseppe Di Silve stro, Raggio, Joseph lacolucci, Bartolomeo Mansolino, F. Rosato, A. P. Greco, Giuseppe Rosica e Belsito. Per suggerimento «lei presidente si discusse se il comitato esecutivo do veva rimanere composto dei vecchi e lementi, alcuni dei quali hanno sem pre brillato per la loro assenza, o se questi ultimi dovessero essere sosti tuiti. Si stabili di estender loro un se condo invito dopo di che il comitato ; prenderebbe quelle misure che crederà più opportune. Il presidente ribadì che tutti i componenti il comitato «Khbono lavorare, altrimenti è inutile ttnere sulla carta dei nomi di persone che nulla hanno fatto e che nulla ('.iranno , per l'avvenire. II presidente riferì quanto noi ab biamo pubblicato nel numero prece dente, che cioè la giornata «li «lonie- ! nica, 4 maggio, è riservata alla colo nia italiana, con parata e comizio al- j l'Accademia di. Mugica al quale inter- ! verrà il Generale Poppino Garibaldi. Per l'occasione si avranno sette bande.' Un'altra manifestazione, a cui pren- j deranno parte i connazionali di Phila delphia, si svolgerà il 21 corrente, al l'apertura della campagna. Il comita to esecutivo italiano ha già disposto che ad essa partecipino un co ro e non meno di cento, radazzi e giovani «l'ambo i sessi, con costumi rappresentanti le varie date storiche dplla nostra patria. Il nostro gruppo seguirà il tricolore, come i gruppi di altre nazionalità saranno preceduti dalle proprie bandiere. I L'incarico per i preparativi a 'que , sta manifestazione fu ad unanimità dato alla signora Lippi. Per la para ta del 4 maggio fu nominato un comi tato eli "arrangment" nelle persone «lei signori Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile dell'O. F. d'l. per la Penna., Chairman; Avv. E. V. A lessandroni, Cav. F. A. Travascio; Cav. Uff. C. C. A. Baldi; G. Fa'.anga, Grande Venerabile dell'O. I. F. d'l. di questo Stato, Bartolomeo Mansolino, Giuseppe Rosica e John M. Queroli. In ultimo prima di chiudere la se duta, il comitato votò un ordine del giorno di protesta contro un certo Co rey, dall'anima di fango, corrisponden te dell' "Evening Bulletin", giornale giallo di Philadelphia, che ha spruz zato la sua bava velenosa contro la nostra patria ed il suo esercito. Cose del R. Consolato d'ltalia Il R. Ministero del Tesoro ha di sposto un censimento dei titoli russi posseduti da cittadini italiani, stabi lendo che i connazionali residenti al l'estero potranno farne denunzia en tro il 30 Aprile presso i Regi consola ti. Le denunzie potranno limitarsi ad indicare la natura e l'importo dei ti toli e l'ultima data alla quale vennero | percepiti gli interessi. Presso il R. Consolato d'ltalia in Philadelphia e Agenzie Consolari di pendenti si ricevono le denunzie di cui sopra. Il Regio Console Generale POCCARPI | ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni delle Grande Loggia DELLO STATO DI PENNSYLVANIA PER LA BORSA 1)1 STUDIO. Il signor Roberto Grosso, vincitore della Borsa di studio istituita dalla Grande Loggia dello Stato ili Penn sylvania in $250.00 per l'anno scola stico 1918-19, ha fatto pervenire al Grande Segretario Archiviste la se guente lettera: "I'hiladelphia, 27 marzo 1919. "Colla presente le accuso ricevuta del primo check di dollari 125.00, in acconto «lella Borsa di studio assegna tami dalla Commissione. "Nutro fiducia che l'Ordine vorrà continuare la splendida opera inizia ta l'anno scorso, non solo perchè in coraggia lo studio della lingua italia na tra i giovani studenti italo-ameri cani, ma anche perchè contribuisce al la diffusione della nostra amata lin gua. "Gradisca i sensi della mia più al ta stima e della mia riconoscenza, e mi abbia, "Dev.mo "Roberto Grosso." I BENEFICIATI DAL F. li. M. IN ITALIA. Alla Commissione del Fondo Unico Mortuario sono pervenute le seguen ti lettere: "Terrinca (Lucca), 13-3-19. "Il giorno 7 marzo mi è pervi .iuta la raccomandata con le lire 2290,00, , che ho già riscosso. "Con sentiti ringraziamenti e con ossequi mi dico di Lei "Devotissimo "Agostino Stagi." "Ortona a Mare (Chieti), 10-3-19 I "La sottoscritta Arcangela Pohdori, vedova lìarisci, attesta di nv r rice vuto da codesta Spettabile Società la somma di lire 2500.00. i "Ringraziando, saluta, "Arcangela l'nlidori Vedova Baristi." "Castel del Giudice (Campobasso), 3 marzo 1919 "Accuso ricevuta della somma di lire 2500,00 avuta da più giorni per i'Bßsir.urazion. del defunto mio mari to Giuseppe Gentile. "Ringrazio sentitamente della pre mura usala per me, e non ho narole bastanti per esprimere la mia grati tudine. "Prego accettare i miei ossequi, e crt detemi, "Devotissima "Giuseppina Falcione Vedova Gentile." INAUGURAZIONE DI BANDIERE. Domenica fi aprile la leggia Rugge ro Bonghi N. 543 di Ambler proce dette al battesimo delle bandiere so ciali. La cerimonia ebbe luogo alla Opera House nelle ore pomeridiane, e fu di letta dal Grande Segretario Archivi sta Alfredo I'erlilia in rappresentan za del Grande Concilio. L'ampia sala tra popolata di sorel ; le dell'Ordine, ed anche di molti con nazionali che erano intervenuti per j l'occasione. Si notavano: la rappresentanza della loggia Sante Furnari N. 413 di Lanciale eon le bandiere sociali, la rappresentanza della loggia Callo de Fiori N. 779 di Edge Hill, il Grande Deputato della Ruggero Bonghi fra tello M.iiio D'Urso, il venerabile del- I la Rapisardi di Philadelphia fratello Francesco Tropea, l'oratore di detta loggia fratello Giuseppe Bruno, ed al tri fratelli delle logge vicine. In assenza del venerabile, impedito ili intervenire per malattie in fami glia, aprì la riunione l'oratore della loggia fratello Domenico Fiorentino, che dopo di aver richiamato l'attenzio ne degli intervenuti sulla importanza e solennità della cerimonia, diede la parola al Grande Segretario Archivi : ta Alfredo I'erfilia. Questi ricordò i versi dei migliori poeti nostri che hanno celebrato il tricolore, dal 1848 in poi; disse che mai come in occasio ne della guerra mondiale le bandiere italiana ed americana erano an date più armonicamente accop piate perchè erano quelle di due popoli scesi nel conflitto per libera elezione e non per calcoli egoi stici. Infine dichiarò inaugurate a no me del Grande Concilio le bandiere della loggia Bonghi N. 543. Padrino e madrina della bandiem italiana erano il fratello Salvatore Pizzo e Signora; della bandiera ame ricana il fratello Gaetano De Marco e Figlia. Prima e dopo l'imponente cerimonia Slel battesimo delle bandiere, la musi |ca italiana locale, formata quasi in teramente di fratelli dell'Ordine, ese guì la marcia reale italiana, l'inno a mericano e gli altri inni patriottici. Dopo del Grande Segretario Archi vista, parlarono i fratelli Xario D'Ur ; so, Grande Deputato della loggia; Giu seppe Bruno, Giuseppe Lombardo in rappresentanza della loggia Sante ! Furnari di Lansdale, Nicola Mosca telli venerabile della Carlo de Fiori di 1 Edge Hill, Francesco Tropea vene rabile della Rapisardi di Philadel phia. I suddetti fratelli si intrattennero efficacemente circa gli scopi e le idear lità dell'Ordine, parlando del F. U. M., dell'erigendo Orfanotrofio, del'a ne cessità della disciplina, riscuotendo gli applausi dell'assemblea, i Finita la cerimonia, i fratelli e 1« Fa quel che devi, &vveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi sorelle dell'Ordine passarono alla sa la superiore, ove furono loro offerti dolci e rinfreschi, e dove si improv visò un ballo, che a poco a poco di ventò animatissimo. La cerimonia ha lasciato in tutti quelli che vi parteciparono profonda impressione, ed è stata di efficace pro paganda per l'Ordine. UN FABBRICATO SOCIALE. Come gin fu annunziato in queste colonne, la loggia La Fraterna N. 647 di Norristown deliberò di acquistare un fabbricato sociale, valutato nella somma di $127G0.00. Nella seduta del 30 marzo u. s. te nuta dai fratelli azionisti, l'ammontare delle loro sottoscrizioni giunsero alla cifra di dollari 11.000.00, e prima di un'altra riunione l'intero prezzo del fabbricato sarà completamente sotto scritto. Tra i maggiori sottoscrittori sono i fratelli: Pietro Basile SI3OO, Giusep pe Murilo SIOOO, Ignazio Giuliante .<IOOO, Francesco Moscarelli S6OO, Fio rino l'crsco $550; altri fratelli hanno sottoscritto con 300, 200 e 100 dollari. L'amministrazione è stata t'ormata come segue: Presidente, Ignazio Giu liafite Vice-Presidente, Antonio Pe- I taccia fu Biagio Segretario di cor rispondenza, Antenio Perseo Se gretario finanza, Valentino Delibertis Tesoriere, Fiorino Perseo —■ Diret tori: Francesco Moscatelli, Antonio Franccschini, Agostino Prete, Luigi Ciccarono, Settimio Giuliante, Giovan ni Pascale, Fiorindo Di Renzo, Nicola Cinaglia, Michele D'lppolito, Antonio l'etaccia fu Vincenzo, Salvatore Vol , pe, Domenico Tufillaro. ♦ « * li fratello Giulio Febo, segre tario Archivista della loggia Bac celli di West Chester, ha fatto . la puma visita, quale Grande De putato, alla loggia Niccolò Ma chiavelli N. 661 di Avondale, nell'ultima seduta ordinaria di essa. Nella seduta, oltre ai lavori di ordinaria amministrazione, fu approvato di mandarsi un voto di ringraziamento al. sindaco di Avondale, per il ricevimento fat to, al suo ritorno in paese, al fra tello Annibale Paterniani, che ha servito nell'esercito americano ed è stato ferito più volte al fronte francese. Il Grande Deputato parlò, a scoltato con molto interesse e vi vamente applaudito, del F. li. M. e di altre quistioni vitali del l'Ordine. Parlarono anche il se gretario archivista Paolo Vano re, l'oratore Giuseppe Rotunno, l'assistente venerabile ed altri fratelli. Indi furono serviti dolci e rinfreschi. La sera al Grande Deputato fratello Febo, fu offerta una ce na dall'oratore della loggia, a cui presero parte anche il venerabile * * Elenco dei sussidi distribuiti alle famiglie pro-richiamati e di benefi cenza, dal primo gennaio al 31 marzo 1919. Pro famiglie richiamati: I Teresa Magliano mo gli:' del richiamato Roberto diiWa loggia Terza Italia N. 174 di Pittsburgh per 13 set | timone di sussidio dal primo gennaio al 31 marzo 'l9 .. $ 57.20 i Angela Gangemi madre del richiamato Carmelo, del jla leggia Giulio Cesare Ca j pac N. 140 di Phila., pei' 13 , settimane di sussidio dal pri mo Gennaio al 13 marzo 'l9 $ 39.00 Uscita prò richiamati dal Lo Gennaio al 01 marzo '19... $96.20 Fondo cassa al 31 dicembre 1918 come dal Bollettino Uf ficiale del 1.0 febbraio 1919 $2733.27 Uscita come da mandati 96.20 Al 31 Marzo 1919 resta fondo di $2637.07 Pro Beneficenza: Bachetti Antonio per beneficenza straordinaria .... $ 5.00 Fondo cassa al 31 dicembre 1918 come dal Bollettino Uf ficiale del primo febb. 1919 1468.17 Uscita come da mandati $ 5.00 Al 31 Marzo 1919 resta un fondo di $1463.17 Pro-Patria: Al 31 marzo resta un fondo di $ 500.00 Philadelphia, 3 Aprile 1919. Il Gr. Segr. di Fin. Paolo Di Peso N. E. Cor. 7th & Christian Eugene Oebs entrerà' in carcere . il primo Maggio Salvo che Wilson non intervenga, j con un atto di clemenza, a perdonare l'ex candidato a presidente del parti to socialista, Eugene Debs entrerà nelle carceri federali di Moundeville, W. Va., il 1.0 del prossimo maggio. Per quel giorno vi dovrebbe essere u no sciopero generale, ma qualche or ganizzazione unionista pare si sia ri fiuta di parteciparvi.
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