Published and rfi9tiibuted under pernut No. 500 autiorlzed by the act of October 6, 1917, on tile at the Post Office of Ph lladelphia Pa., by order ot the President, A. S. Bu rleson, Postmaster Gen. LA LIBERA BARALA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 13 Le peripezie del Congresso IL NODO GORDIANO Nel momento in cui scriviamo, ■ sono trascorsi centocinquantadue ■ giorni dalla firma dell'armistizio ■ austriaco e centoquarantaquat ■ tro dall'armistizio tedesco. Cin ■ que mesi suonati adunque, eppu ■re in questo lungo periodo di I tempo, i nostri illustri diplomati i ci, riuniti a Parigi per la firma I della pace, nulla hanno ancora conchiuso, ed oggi, dopo cinque .mesi di sterili e vuote discussio ni, si trovano probabilmente allo ! stesso punto in cui si trovavano al giorno dell'inaugurazione. Sembra che uno dei maggiori ostacoli contro cui urtarono gli areopagiti al Congresso, sia sta to quello della delimitazione dei confini, specie quelli tra l'ltalia e la Jugo-Slavia. Eppure, a nostro modo di ve dere, questa controversia non a vrebbe dovuto . intralciare, in 112 nessuna maniera, lo svolgimento del dibattito. Da una parte una grande po tenza, alleata dei vincitori, coi quali ha diviso, per quarantuno mesi, la prospera e l'avversa for tuna, le vicende liete e le tristi, i sacrifici, le sofferenze, i perico- j li, per cui essa domanda di rac cogliere nel suo grembo materno 1- tutti i suoi figli, strappati ad un ! obbrobrioso, secolare servaggio ;, | dall'altra un'accozzaglia indisci- ; I plinata, barbara ed avida di con | quiste, che fino all'ultimo mo ; mento è stata il più sicuro pun- i Stello del crollato militarismo; la I quale, übbriacata da appoggi in- I confessagli, si mostra oscena | mente vorace nelle assurde pre- Ètese, e vorrebbe raccogliere per Isè i frutti delle altrui vittorie, ■conseguite con fiumi di sangue e di danaro. ' Di fronte aun conflitto simile, il giudizio dovrebbe balzare, 1 facile, spontaneo, unanime e non j dovrebbe dare adito a vuote de- I clamazioni. Ma un'ltalia grande, un'ltalia I potente che raccogliesse entro ! confini saldi e sicuri tutti i suoi I figli un'ltalia che sbarrasse le I porte agli stranieri, fa ombra • non soltanto ai nemici, ma anche I agli alleati. Un'ltalia, signora incontrasta- I ta dell'Adriatico e forte nel Me | diterraneo, turba i sonni dell'ln | ghilterra e della Francia che per ciò vorrebbero darne le membra > mutilate in pasto all'idra jugo [ slava. Ma di fronte alla nuova minac | eia apparsa sul cielo d'Europa, causata appunto dalla deplorevo | le lungaggine delle trattative di | pace, un assetto immediato si im pone. E se le divergenze colla Jugo-slavia dovessero ancora ri tardare la conclusione del tratta to, l'ltalia, che finora ha dato prò [ ve innumerevoli di generosità e I di pazienza, può essa sola risol- I vere la quistione con la maggiore I celerità. Negli antichi tempi esisteva u- I na città chiamata Gordio, nella j quale si conservava un nodo di I funi, eseguito con tanta arte e maestria che era difficile scio glierlo. In proposito esisteva una leg genda che sarebbe diventato pa drone dell'immenso impero per siano chi avesse avuto l'abilità o la fortuna di districare quel no do famoso. Giunse in quella cit tà Alessandro Magno, alla testa del suo esercito vittorioso, il qua le dopo di essersi adoperato a lungo ed invano per sciogliere quel nodo che gli doveva spalan care le porte di un Impero, visti inutili tutti i suoi tentativi, tras se la spada e lo tagliò. Ed il do minio dell'Asia fu suo. Se nell'Areopago di Parigi i Delegati delle Grandi Nazioni, nella loro alta sapienza, non san no trovare un mezzo per risolvere giustamente la quistione dell'A driatico, tagli l'ltalia o spezzi, con la sua spada vittoriosa, il no vello nodo gordiano. Sbarchi un corpo di esercito in Dalmazia, un altro ne sbarchi sulle coste di Fiume ed occupi quelle città che altri vorrebbe iniquamente ru barci, in nome del Governo del Re. Toccherebbe poi a tutti i jugo slavofili francesi, inglesi ed ame ricani a ricacciarci da quelle spiagge che sono nostre per dirit to divino ed umano. LA LEGA DELLE NAZIONI Un altro serio ostacolo al rapido svolgersi della conclusione del la pace va attribuito al progetto della Lega delle Nazioni. Malgra ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON L_ A FIACCOLA IN PUGNO ''CI "Entered as sccond-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3,1879". do l'impraticità dello stesso, mal grado la forte, tenace opposizio ne dei più autorevoli membri del. la conferenza, i fautori di esso, jcon a capo il Presidente degli ; Stati Uniti, vorrebbe vederlo u scire, dal palazzo del Quay d'Or ! say, a braccetto col trattato di pace. Ma se questa idea non fosse spuntata dal cervello di Wilson, come Minerva armata dal cervel lo di Giove, se non vi avesse po ste profonde radici, probabil mente a quest'ora la pace sareb be sottoscritta da un pezzo, ed oggi l'Ungheria e gli altri paesi, sui quali è passata la raffica del !la sconfitta, non puttaneggereb- I bero con Lenine e con Trotsky e (col bolshevismo moscovita. I Wilson però è ossessionato dalla brama attentissima di tra mandare il suo nome alla posteri tà siccome quello di un Apostolo. I popoli della vecchia Europa colle loro accoglienze trionfali, spinte fino all'esagerazione; la stampa di Londra, di Parigi, di Roma, con le sue interminabili a- I pologie, non sempre giuste e non {sempre meritate, lo hanno üb briacato, togliendogli il senso della realtà. Disgraziatamente, | dritto in piedi sul carro del trion i l atore non si trovava ; come ai tempi dell'Antica Roma, il littore la sussurrargli continuamente al (l'orecchio: Ricordati che sci uo mo! ed egli se ne è dimenti jeato, e così si è visto di punto in | bianco un presidente di modesta I intelligenza, sbalzato alla testa Idei più celebri statisti del mon j do. Ma il mondo esiste da epoche i immemorabili e noi, risalendo verso i più alti gradini della sto | ria, possiamo giungere tino ai tempi remotissimi del la potenza di Egitto : sei mila anni avanti Cristo. In que sti otto millennii ci sono stati lunghi periodi di civiltà e di splendore, ma le guerre sono av venute sempre, quasi senza in terruzione. Una volta si combatteva colle frecce, coi giavellotti, colle spa de e persino coi macigni posti ai termini dei campi; più tardi col le colubrine e coi tromboni ; oggi ! che la civiltà è più progredita, si combatte coi fucili ultimo mo | dello, colle mitragliatrici, coi can. noni, coi gas asfissianti. Ed an che nelle guerre navali, il pro gresso delle medesime è andato di ]mri passo .con la civiltà. Dap prima erano le triremi, alle quali furono sostituiti più tardi i ve lieri; oggi sono i sottomarini, le | torpediniere, i dreaghnauts a 1 turbare la quiete e la solennità degli abissi. E quasi ciò non ba stasse, si è aggiunta la guerra per l'aria che, nella recente con flagrazione, ha travolto innanzi tempo molte generose anime di eroi. E domani? Domani probabil mente la scipnza ela balistica (applicheranno su larga scala l'e lettricità ed escogiteranno nuove e più formidabili e più micidiali macchine infernali per la conti nuazione delle guerre. I pacifisti a qualunque costo forse si scandalizzeranno di quan to abbiamo scritto, ma. purtrop po, abbiamo affermato una veri tà sacrosanta. La Lega delle Nazioni è un'u topia, e, specialmente se, nell'as setto imminente, non si rispette rà l'autodeterminazione dei po poli, il suotribunale non riuscirà a risolvere pacificamente la più meschina querela, così come quel l'ombra grottesca del Tribunale dell'Aia non potette impedire il ; divampare del vastissimo incen ! dio che per lo spazio di quattro anni ha imperversato nel mondo e lo ha quasi distrutto. LA LIBERA PAROLA. Per migliorare le condizioni delle scuole Nonostante il tempo piovoso l'acqua scendeva a catinelle giovedì della scorsa settimana, alla "Campbell School," 8 strade in Fitzwater, sotto gli auspici della "Home and School League", ebbe luogo l'annunziato comizio di genitori dei piccoli studenti delle scuole elementari, e degli i taliani in generale, per protesta re contro le pessime condizioni nelle quali si trovano, special > mente nei quartieri italiani, i ■ fabbricati scolastici. Presiedeva > la gentilissima signora Elena, ■ moglie del Dr. H. P. Hurlong. PHILADELPHIA, PA., 5 APRILE, 1919 Sebbene, per la ragione anzi detta, il comizio non fosse riusci to affollato, non mancarono però i genitori di tutti i ragazzi che frequentano le diverse scuole di quei dintorni. Giova notare, con 1 immenso piacere, che, in mag gior parte, accorsero le donne e qualcuna delle quali affermò, senza reticenze, che se le scuole non saranno messe in condizioni di potere essere frequentate, misure più radicali verranno pre se, anche se si dovranno far scio perare i "piccoli uomini" del do mani. " Sia demolita la Lyons School" e rifàbbricata di nuovo", questa, in conclusione, ed in bre vi parole, fu la decisione presa da tutti gl'intervenuti. Oramai è risaputo che chi non chiede nulla ha. Infatti le autori tà scolastiche così si giustifica no: "gl'italiani non ci hanno fat to mai nessuna lagnanza, e noi abbiarjo sempre pensato che i fabbricati scolastici fossero in buone condizioni." Scusa vera mente puerile quella di coloro che J sono preposti all'educazione e sono sempre ispezionati, tanto protezione dei bambini, per chè i fabbricati, anche que li privati, debbono essere e più che del Board of Educatimi fa parte Mr. Gratz il quale appar tiene anche al comitato cittadino per la revisione delle tasse e le condizioni del fabbricato della "Lyons Schooi" sono tali da con sigliare la sua demolizione sen z'altro, perchè esso è una conti nua minaccia alla sicurezza e alla salute degli studenti. Secondo la concezione meschi na e sciocca di chi siede in allo, gl'italiani possono essere trascu rati come se essi non pagas sero le loro l».sse e non dessero a questa nazione il contributo della loro intelligenza, della loro attività e laboriosità. E' venuto il momento in cui i nostri con-! NOTIZIE DALLE COLONIE Sempre in omaggio alla nostra imparzialità e correttezza gior nalistica pubblichiamo quanto appresso da cui esula ogni nostra responsabilità: READiNG, PA: 1 Aprile ACCETTIAMO LA SFIDA (Salvatore Ciofalo). Sebbe ne (ino a questo momento non abbiamo saputo nulla circa le in tenzioni del signor Oreste Bruni cardi, fi "cosidetto" presidente del "Comitato propaganda pio' Terre Irredente", a proposito del la sua promessa in uno dei comu nicati lanciati, con tanta alba gìa, il 23 dello scorso marzo, sul le colonne del giornale l'Opinione di costà, nel quale si insultavano "La Libera Parola" ed il suo di rettore, noi continuiamo, armati sempre della santa verità e dei documenti a sostegno, nella no stra campagna, non contro le persone che sono sacre per noi ma contro certi disonesti che pretendono di essere 1' "elemen to scelto" e di rappresentare questa laboriosa ed oqesta colo nia. Diciamo subito che nel "cosi detto" comitato pio Terre Irre dente vi sono degli onesti citta dini, ma, forse e senza forse, so no in minoranza e noi non pos siamo assolutamente permettere a persone che hanno molti conti da assodare o che assodarono già, con la giustizia e con la massa degl'immigrati, che si er gono ad esponenti degli italiani di qui. Siamo dunque contro co loro che vogliono emergere a : danno di questa colonia, e non contro uomini privati. Il signor Brunicardi, nel comu i nicato sopra accennato, diceva: > noi del comitato domandiamo, tutto questo, sol perchè, dopo a ver saputo i nomi a cui voi rife rite le insinuazioni, noi potessi mo sul conto loro l'are delle in chieste e trovandoli veramente colpevoli li potessimo espellere dal comitato. Se il signor Brunicardi ci tie ne alla sua reputazione, contro la - quale nulla noi abbiamo detto, - dimostri che le promesse egli sa , mantenerle. E' vero che a fare 1 delle "inchieste" ci vuole del i tempo, ma è vero pure che le in , chieste si fanno per scoprire i ) colpevoli. Nel caso nostro le "in i chieste" non occorrono perchè -1 si tratta di fatti "appurati", e - l'espulsione va fatta senz'altro in i ; modo che noi si possa aver fidu - eia del comitato che pretende di i ; rappresentare la "Italia Irreden i. ta." ~ Noi possiamo dimostrare con '"certificati penali", con lettere nazionali debbono svegliarsi, mostrando di non essere più i ti-1 midi di ieri, e far rispettare i lo ro diritti. ♦ ♦ ♦ Al comizio parlarono, oltre al la presidentessa, il Dr. Hurlong, il maestro John Maioriello e il signor Nicola Rivano. Quest'ulti mo propose che un altro comizio sia tenuto nella sala della Banca dei Pìgli d'ltalia e che ad esso siano invitati italiani di tutta la città. A questa proposta, votata ad unanimità dall'assemblea, fece e co il signor John Acchione che si offrì di visitare, insieme al pro ponente, le società coloniali per i noitare i suoi componenti ad or ganizzarsi onde ottenere scuole migliori per i bambini italiani. Si decise altresì che un comitato si fosse recato mercoledì scorso dalle autorità scolastiche ad in sistere che il fabbricato della "Lyons School" venga demolito e rifabbricato, perchè, qualunque alterazione vi si volesse apporta | re, sarebbe denaro gettato al vento: è vecchio, stravecchio, i nadatto, privo di qualsiasi como dità. Noi possiamo ripetere, come è stato dimostrato al Comizio dal sigor James Maioriello, che ol tre 400 bambini, d'ambo i sessi, abitano nelle vicinanze della "Campbell School" i quali non ricevono la necessaria educazione per mancanza di posti nelle scuo le limitrofe. Per la frequentazio ne, com'è avvenuto per la Camp bell School quando fu eretto il fabbricato ad essa adibito, avver rà per la "Lyons School se un nuovo "building" sarà messo su: il numero dei ragazzi sarà certa mente triplicato. La "Home and School League" fra? gl'italiani si ripromette di continuare la campagna e di ri volgere la sua attenzione ai fab bricati di tsltre scuole. " NOI. di compagnie, con piove irrefu tubili che non meno di cinque i taliani fanno parte del "cosidet to" comitato pio Terre Irredenti che non ne sono degni e, sebbe ne fossimo stati provocati a fal lo, vogliamo offrire'un'altra op portunità al signor Brunieardi per non dare in pascolo al pub blico delle altre colonie nomi d suoi colleghi che del comitatf sono indegni : chianti un co ini/io coloniale, a nostre spese, » i documenti li pubblicheremo ir seno agii italiani di questa città onde si possa assodare se noi sia ino degli insinuatori « se noi pos siamo provare parola per parola quello che abbinino detto o che andremo dicendo. Se il signoi Brunieardi non accetterà questa nostra proposta o se eg'.i non in comincerà a mettere in esecuzio ne la sua promessa di espellere i veramente colpevoli, nostro mal grado, saremo costretti a pubbli care tutto, perchè non vogliamo rimanere sotto l'accusa da lui fattaci di essere degli insinuato ri. A parole così chiare abbiate la cortesia, signoi' Brunieardi, di e ypellere o di dimettervi. Conqui sterete la simpatia nostra e dei buoni di Reading. * * * * Intanto, nel numero scorso ai questo giornale fu, a breve trat ti, descritto uno del comitato, il più importante, nientemeno il se gretario. La notizia del "The Re ading News Times" del 2 novem bre 1918 non fu pubblicata per intero ed io la ripeto qui perchè ognuno lo conosca e ci dica se un uomo di "quella portata" ab bia diritto a far parte dell' ''ele mento scelto." Leggetela signor Brunicardi: "IÌERKS COUNTY PRISON "Daniel Is. Hill, wai'dcn "Reading, i'a., (> novembre 1918. "Caro fratello mio in questo momento il più terribile della vi ta mia a te vengo per domandar ti perdono e pietà, troppo ti ho trascurato è vero, troppo ho tra scurato i nostri amati genitori, fratello mio pensa in questo mo mento che non è tuo fratello che ti parla, pensa che fosse la mam ma tua, pensa che abbiamo lo stesso lingue, io ho mancato, la mia vita è stato troppo DEPRA VATA, (il maiuscolo è nostro n. d. r.) imi oggi, innati; i a dio, in nanzi a nostra madre mi pento di tutto quello che ho fatto, as sai tu mi hai aiutato e assai con sigli me ne hai dato pure e io mai ti ho voluto sentire e per non sentile a te mi trovo in questo stato. Mi DOVESSI SPARARE (le lettere maiuscole sono nostre n. d. r.) questi fossero i meriti miei se non lo faccio è per quella sconsolata madre, fratello ai tuoi piedi mi getto, ai tuoi piedi pian gendo a lacrime di sangue do mando pietà, fratello amatissimo commuoviti il cuore per questo disgraziato fratello, tcoppo sono stato COLPEVOLE (le lettere maiuscole sono nostre 11. d. r.) e troppo sventurato fratcMo mio, ora io credo che i tuoi consigli e rano santi, fratello affezionato, come padre, come un Dio, fratel lo ora comprendo tutto quello che vuol dire amordi frateNo, abbi compassione, perdonami co me mi perdona la nostra sventu rata madre, aiutami tu e te lo giuro che sarò il tuo schiavo fa rò tutto quello che tu vuoi sarò sottomesso a te come se tu fossi un Dio, mi metterò a lavoro, e le mi carni se li mangerà il 'lavoro, verrò dove tu vuoi farò tutto lineilo che tu vuoi, fratello fallo per quella afflitta madre se tu non mi aiuti ho per DINANZI LA GALERA (le lettere maiu scole sono nostre n. d. r.) e pensa che è per la miseria di <>2 dollari, fratello tu che tante volte mi hai aiutato, fullo per l'ultima volta, il te solo ho, ora comprendo che eoa nessuno si può sperare, o fra tello mio pensa quella desolata madre pietà di domando, perdo no, piangendo ; i tuoi piedi mi getto a lucri me di sangue conte piangendo e lacrimando ti scri vo, io sarò sempre il tuo schiavo fratello vieni al carcere fratello ai prego per quell i madre, vieni a qualunque ora puoi entrare vieni subito pfinta che fosse troppo tardi, non LO MERITO LO COMPRENDO (le lettere maiuscole sono nostre n. d. r.) ma pietà per compassione lo de vi fare, fammi questa grazia co me un Dio fratello mio ti aspetto tuo fratello Vincenzino. (Vincen zo Ciofalo, segretario del comita to pio' Terre Irredente n. d. r.) Ed ora a nei: Comitato Italiano di propagan da pro-Terre Irredente di New York e Philadelphia, le nostre congratulazioni per l'ac quisto fatto in Reading! Te nenti Costantini e De Cario, la vostra onorata divisa militare è stata contaminata per esservi associati, con molta leggerezza, a certa gente ! Cav. C. C. A. Bal di, ci rallegriamo con voi per la lettera apologetica scrittavi da un uomo DEPRAVATO, a nome di un comitato del quale non me no di cinque componenti sono peggiori del segretario! Signor Oreste Brunicardi, a voi ora. Di fronte a questi docu menti non occorrono inchieste anche perchè stesso, prims della costituzione del "cosidetto' comitato pio Terre Irredente, al la presenza del signor Matteo Za ratin di Philadelphia, al Dr. F*. Coletti che lo suggeriva come segretario, sebbene lui stesso a vesse detto "che non godeva buon nome", rispondete: "per amordi Dio, se vi sono cat tivi precedenti sul suo conto, la sciamolo andare." Signor Brunicardi, fateci sape rv qualche cosa in tempo, per e vitare la continuazione di questa rubrica d'onore. L'ospitalità del nostro giorna le non è stata mai negata, spe cialmente quando si tratta di fendere un diritto. E' superfluo perciò dire che noi accetteremo qualsiasi comunicato, degno però di essere pubblicato, da parte del Comitato presieduto dal signor Brunicardi. n. d. r. ""ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA™ Ili [«fidili DI PENI PER LA PROSSIMA (JRANDE CONVUNZIONE. Da qualche tempo si è costi tuito e lavora il Comitato per i preparativi della Grande Conven zione, che si terrà a Scranton nell'estate prossima. Il Comitato si riunisce la pri ma e terza domenica d'ogni mese. Nel programma da esso abboz zato vi è: Ricevimento dei Dele gati e inaugurazione della Con venzione nell'Aula della Corte; parata alla quale oltre al Grande Concilio e ai Grandi Delegati parteciperanno i fratelli delle Logge di Scranton e dintorni; banchetto d'addio. Questo il programma nelle sue linee generali, che potrà essere ampliato a seconda delle circo stanze. Daremo maggiori detta gli appena ci sarà possibile. RIUNIONE DEL GRANDE CONCILIO. Il Grande Concilio terrà la sua sessione domenica 13 e lunedì 14 aprile a Norristown. La mattina della domenica darà un'udienza per tutte le log ge di quella località, che sono la Antonio Meucci N. 806, la Fra terna N. 617, Saverio Friscia N. 666. Nel pomeriggio interverrà alla seduta ordinaria della Log gia Sicilia. Insieme al Grande Concilio sa rà a Norristown nella giornata di domenica anche la Commissione del Fondo Unico Mortuario. Parte della domenica se sarà possibile e l'intera gior nata del- lunedì, sarà dedicata dal Grande Concilio alla discussione suo ordine del giorno. NUOVE LOGGE. Hanno ottenuta la dispensa ed attendono di essere iniziate: La Bejmont ' Mezagno di Philadel p}iia; la Nuova Cesare Battisti di Burgettstown. Ila fatto domanda ed attende la dispensa la Loggia Provincia ili Caserta Trento e Trieste di Pittsburgh. PER I-'ORFANOTROFIO E RICOVERO. La settimana scorsa sono per venute le seguenti contribuzioni: Dal segretario di finanza della Loggia Indipendente di Benefi cenza N. 695 di Pittsburgh, fra tello F._ Benevento : "Vi spedisco check di $125.00 in (acconto dei biglietti ricevuti da codesta loggia pio Orfanotro fio e Ricovero." Dal segretario di finanza della loggia Venezia No. 884 di Smi th ton, fratello Giuseppe Preve del : "Accluso troverete check di $26.50 in conto dei biglietti per l'Orfanotrofio; man mano che riscuotiamo il resto ve lo rimet teremo." La loggia XX Settembre No. 265 di Philadelphia ha versato a tale scopo al Grande Segretario di finanza la somma di $22.00. CRONACA DELLE LOGGE. Per l'opera deleteria di pochi, i quali dopo di essere stati am messi nell'Ordine si diedero ad insidiarlo, perchè non vi trovaro no lo sfogo alla loro smania di "Prominenza", la loggia Carlo Alberto N. 272 di Harrisburg si vide ridotto il numero dei suoi associati ed ha vissuto per qual che tempo una vita alquanto in certa, adempiendo però sempre , ai doveri imposti dalle nostre leggi. i Ora, mercè la propaganda as i sidua di taluni fratelli, essa ri • sorge a nuova vita ; basti dire -1 che nelle ultime sedute sono sta > ti ammessi una trentina di nuo vi soci. i Essendosi rimessa con tanto - entusiasmo sulla via del progres , so, speriamo che la Carlo Alber i to non si fermi qui, e continui a ' fare sempre nuovi pi-oseliti. Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi Italia Irredenta COMITATO REGIONALE Che il "Comitato pio ''Terre Irredente" di Reading, Penn sylvania, abbia invitato il Cav. Uff. C. C. A. Baldi a dispetto di tutti e di tutto, si rileva dal se guente comunicato del "Comita to Regionale" di questa città che è stato costretto a DEPLO RARE la manifestazione di Rea ding, specialmente perchè, inve ce di invitare l'oratore indicato dal presidente maestro Martini, chiamarono il Cav. Uff. C. C. A. Baldi che è estraneo al movimen to e che non bei dato mai "un penny" per la propaganda reden tista. Sappiamo che il signor Grosso, segretario di questo Comitato, scrisse una lettera di rimprovero sii signor Brunicnrdi di Reading sd ora si aspettano ulteriori provvedimenti. Diamo la parola al signor Grosso: "Venerdì scorso. 28 coir, si te;in<' una seduta del Comitato llegionale dell'ltalia Irredenta al lo scopo di discutere alcune pra tiche di urgenza. "Venne pm'tato a conoscenza del Comitato per mezzo de-t vice segretario Domenico De Grego ; iis che la società di S. Antonino iei Martiri di Colle al Volturno aveva ver ato al Comitato per la propaganda, a mezzo dei socii si gnori Antonio Frascadore e An tonio M: ngini, la somma di dol lari 4-1.75. il comitato prese atto l'ingraziando sentitamente la ge nerosa associazione. "Si discusse quindi circa il 'meeting" irredentista di Rea ding, Pa. tenuto in quella città nel giorno 9 coir., coll'interven to dei tenenti del R. Esercito si gnori Costantino e De Carlo e colla partecipazione dell'elemento «nericano. Dopo matura disami la di tutti gii elementi che con corsero alla costituzione del Co riitato di Reading e al risultato lei meeting per il quale fu chie sta ed ottenuta la cooperazione iel Comitato di Filadelfia che fe ce del suo meglio perchè ogni co sa riuscisse seria e decorosa, il Comitato stesso non potè a me lo di deplorare che alla manife stazione stessa si siano invitate persone che al Comitato erano e stranee e la cui partecipazione ìon era stata comunicata ad esso. "Si esamina la proposta del Co nitato di New York di esibire a Filadelfia una spettacolosa cine natografia, fatta in Italia, ripro lucente la vita ed il martirio di jUglielmo Oberdan e recentissi ni episodi vissuti delle terre ir ■edente. La proposta è variamen e discussa, specialmente per pianto riguarda le modalità fi lanziarie e gli oneri che detta e sibizione porterebbe a gl'avare sul Comitato. Si delibera di do mandare altri schiarimenti al Comitato Esecutivo. "Si trattano altre pratiche di mimarla amministrazione e si chiude la seduta, non sefiza aver lata lettura di' una bella lettera lei Colonnello Ugo Pizzarello, che qui sotto riproduciamo: "New York, 18 marzo 1919. 'Caro e grande amico, "A Lei per tutti gli ottimi a nici di Filadelfia che hanno la sciato nel mio animo un ricordo prediletto ora quanti me ne ri mangono di questo mio soggior no in America, invio un saluto pieno di riconoscenza, di ammira tone. In Italia ben dirò a tutti i no stri connazionali, la meravigliosa «lima, il meraviglioso patriotti smo della grande Colonia Italia na del Nord America. Vorrei scrivere a tutti, vorrei i tutti dire una mia parola di saluto, di ringraziamento, me ne manca però assolutamente il .empo ; quindi necessariamente levo chiedere a Lei di sostituir mi, e porgere all'avv. Di Silve -tro, al prof. Grosso, a tutti pianti conobbi costì, il mio salu to assicurandoli che di Loro e lella Loro buona e patriottica jpera, bene esporrò in Patria. "Speciali ossequii e ringrazia menti al Giudice Bonniwell, al 'ottimo amico Eberlein, al prof. Ghiera, Mi permetta un forte abbrac cio. Suo Obbl.mo, Colonnello Ugo PizzareHo * * * Maestro Ettore Martini 925 Pine Street Phila. CHECK ARTIST IS CAPTURED AFTER OPERATING HERE Is Held For Passing Many Bogus Drafts in City "AFTER BANKING HOURS" After getting away with about $5OO in check forgeries, Vincent Ciapola, 37, an Italian, was ar rested by City Detective Miller late Friday afternoon, and to day a warrant will be sworn out by several of his victims. When arrested Ciapola had a book full of checks for amounts ranging from $lO to $lOO already writ ten out and ready to pass them off on Italians in the lower sec tion of the city. The scheme worked by Ciapo la was to wait until after the | banks closed in the afternoon and then go to some of his fri |ends and have the checks cash ed. All of the checks were made payable to "Cash" and were en dorsed by Caruso C. D. Piagge. i This name was forged. Wanted Elsewhere < It has been learned since the i arrest that Ciapola is wanud in' New York and Easton, where it i was said that he left a chain of forgeries. Detective Miller was called by 1 Caruso & Co., fruit dealers on , South Seventh street, to shadow Ciapola, who had passed a $25 check on this firm, lie was soon apprehended at Seventh and Bin gnman sts., and when some of his countrymen learned that he had been arrested on a forgery charge and knowing that they were among his victims, an at tempt was made to do him bodily harm. Detective Miller protected his prisoner and landed him sa fely at police station." Se dopo quanto ho qui riporta to vi potesse essere qualcuno che ritenesse i componenti del "The Reading News Times" degli in sinuatori, offro un'altra prova piii diretta che ratifica quanto e stato detto su ".La Libera Paro la" del 29 marzo scorso. E' una lettera che il segretario del "co sidetto" comitato pro Terre Irre dente scrive a suo fratello dal carcere della Contea di "Berks."
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