* CRONACA DI FILADELFIA Per un neo Avvocato 1 giornali hanno riportato, come ■semplice notizia di cronaca, che il gio l'ane Claudio Lanciano del fu Raffae le, insieme ad altri tre italiani, ha iplendidamente supeiato esami di Stato per il libero esercizio della pro fessione di avvocato. Nel dare tale no izia il cronista si congratula con i movi avvocati e soggiunge: "Ogni i aliano, che si afferma nel campo del o scibile, e' una nuova conquista, una luova affermazione della nostra col ettivita'." Ben detto in linea generale Ottimamente se il cronista avesse onosciuto il caso specifico del giovane ; Claudio Lanciano, e l'avesse notato ' ra quali difficolta' sia riuscito con | |:«tinzione tra i suoi connazionali ad otti nere l'approvazione negli esami di I|tato. f si può' considerare con l'Orchi lea che spiega la sua bizzarra per luanto leggiadra corolla nelle regioni mperve tra un burrone ed una forra ilpestre, superando in bellezza gli al- j Bri fiori coltivati nei prati. ■ Orfano con altri due fratelli e due lorelle fin dall'età' di 10 anni nell'im natura morte del genitore, il giovine ló'laudio vide dinanzi a se ed ai suoi ■minori spalancato un precipizio nel • futuro buio, e pieno di terribili inco fc:nite. j Non si perde' di coraggio. I Mentre i fanciulli dell'età' sua si I 'Bloccavano nelle vie a giocare la pal a ed alla sippa, dopo le ore di scuola ibbl'gntoria, egli meditabondo restava n casa a studiare. Ne' a studiare so nmente, ma a provvedere per il vit -0 quotidiano. All'età' di quindici anni i libri furo -10 i soli suoi compagni. Non sapeva di eatro, di cinematografo, di baseball, 11 football. Di questi giuochi egli leg ;eva sui giornali. Quello, che sapeva srl imparava era quanto leggeva sui ibridi scienza e di legge. Non ri caldo' mai le parfche dell'università': .Ijiri studio', studio' da se. Il suo non fu il curriculum usuale di tutti gli studenti ; non fu il tirocinio formale, dopo del quale per FAS o per NKFAS si consegue il titolo, il diploma!... B II suo studio personale, indefesso lo Ita fatto risultare con distinzione fra vallanti sono stati gli approvati negli e sami di Stato, per esercitare la profes sioni' di avvocato. ■ Questo il caso specifico, assai raro, del giovane Claudio Lanciano, degno di essere mostrato a dito all'ammira si ne dei nostri connazionali cosi' te gfr innnl, e riottosi di entrare nel cam ini dello scibile. *K/'>r (impera ad astra. Un amico di famiglia. Ilfrhila., 31 Genn. 1922. per andare in macchina il gior nale quando, la settimana scorsa, al l'ultimo momento apprendemmo la no tizia dell'esito favorevole degli esami dei quattro giovani italiani, perciò' ■cn potemmo prolungarci. Siamo oggi Sontenti che 1' "amico di famiglia" ab lbia voluto rendere omaggio alla ab negazione e perseveranza del giova ite Lanciano. n. d. r. CONTENTO COME UNA PASQUA ■ Propriamente cosi'. Il signor Raf fele Baccellieri, tesoriere della Com missione Cassa di Previdenza dell'Or dine dei Figli d'ltalia in Pennsylva nia. e' contento come una Pasqua per che la sua signora moglie Rosa gl! ha tatto un presente di gran valore, gli ha regalato una "birichina", nata alle ore 10 pomeridiane di domenica scorsa, 2!) gennaio. HKl.a puerpera gode ottima salute; la Sonata il quinto figlio della serie altrettanto; e papa' Raffaele, no nostante il genere femminile del quin to: erede, e'... pazzo della gioia. • , ■KLa colonia italiana di West Berlin. NL J., si sta preparando per i ricevi menti regali che saranno fatti al trattenimento che seguirà' la festa battesimale. ■«[Sulla parola di giornalisti sareme presentì anche noi. Per l'occasione s data' la stura ad una... botte proi bit:-, perciò' in serbo da diverso tempo botte che contiene il frutto di un'uva «ict /ionale spremuta nei torchi che fabbrica la ditta Baccellieri, tgllnvece di augurare ad ynaiora, di cibino: basta ora. Kg NELL'OSPEDALE ITALIANO ultimi operati nell'Ospedale Fa fciuni sono: Camardi Caterina, fli ann da Crossano, provincia di Poten za operata di endometrite cronica cor. wriore uterino. flPColantonio Leonardo, di anni 33, da Isola del Gran Sas3o, Provincia d Aquila, operato di ernia inguinale de- St ra. t Castelli Nicola, di anni 47, da Arsa o, provincia di Napoli, operata di vo ■gluminosa cistite del collo. MOVIMENTO MARITTIMO Hi II prosca f o COLOMBO della Navi- Hgazione Generale Italiana, partito da H Genova il 26 gennaio u. s. e' atteso il II giorno 6 corrente mese. 1 II COLOMBO ripartirà' da New ■York il 16 Febbraio per Genova e Na MEDE UN BUON CONSIGLIO I! Signor V. A. Mecasci di Brechin, Ont., scrive: "11 Sig. Wm. Gleason, il quale e' partito la settimana sèorsa per Hanley, Sask., fu ammalato per molto tempo. Durante questi ultimi tre anni era stato un invalido e non aveva potuto accudire ai suoi affari. Aveva speso centinaia di dollari e con sultato alcuni dei migliori medici dei Canada', ma nessuno aveva potuto dirgli quale fosse il suo male. Io lo esortai a usare il Lozogo del Dottor NELL' ORDINE FIGLI D'ITALIA IN PENNSYLVANIA I fratelli della loggia Principe Tommaso di Savoia No. 610 dell'Or dine dei Figli d'ltalia di Philadet phia, per l'iniziazione di 40 profani, erano stati convocati, in seduta or dinaria, per le ore 1.30 P. M. di do menica. 29 gennaio ti. s., nella pro pria sala sociale. Dato lo scopo del la riunione, il trattenimento che do veva seguirne e la presenza del Gran de Venerabile dello Stato Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, che aveva ac cettato l'invito di intervenire alla ce rimonia, la sala era gremita di soci. Nonostante la persistenza della cri si, la restrizione nell'immigrazione ed altre circostanze sfavorevoli, nelle nostre colonie vi e' un certo risve glio in favore dell'Ordine dei Figli d'ltalia ed i profani, ora che vi e' un'amnistia generale per l'entrata, vi accorrono numerosi. Nessuna sorpre sa perciò' se la Principe Tommaso di Savoia ha potuto ricevere le domande di 40 profani. Trovandosi impegnato in Wilming ton, Del., il signor Antonio Filauri, grande Deputato, venne sostituito dal signor Nicola Gammone, che con un po' ili ritardo, raggiunse la sede della I oggia accoltovi con gli onori jlovutigli. Nella sala si fa strada il dubbio che il Grande Venerabile non presen ziera' la cerimonia. Il fratello Sciul -10 e' dell'istesso parere e di già' si legge qualche segno di malumore fra i presenti. 11 fratello Gamrnone as serisce di avere inteso dal Grande Venerabile, che telefonava al fra tello Torchio per sapere quale treno doveva pigliare per essere presente alla funzione del passaggio nell'Or dine di una numerosa società' di Wilminpton, dato che doveva recarsi prima aIH Loggia Principe Tomma so di Sa 'o>a. Il dubbio comincio' a dileguarsi, ma era già' tardi ed i profani si erano annoiati di oltre at tendere Allora si passo' alai cerimo nia. Funziono' da araldo il fratello Mammone. Non tutti i 40 fratelli da iniziarsi erano presenti: ta'uni, pei • agioni indipendenti dalla loro vo lontà', non potettero intervenire alla seduta e «i inizieranno alla prossimi! | occasione. Non appena finita la cerimonia, i tre consueti colpi di martello fanno levare in piedi, come un solo uomo, 11 considerevole numero dei fratelli presenti, per doveroso saluto al Gr. Venerabile, il quale, ad onta del grande lavoro rimastogli per l'avve nuta inaugurazione dell'Orfanotro fio. e qualche disturbo creatogli dal 'n malvagità' umana, anziché' spos , sato, sembra ringiovanito ed entra I fra le acclamazioni dei presenti, a I passo marziale. Cessato l'applauso, segue subito jun silenzio religioso, interrotto spes so da lunghi sospiri f!i sollievo, da parte di quei fratelli che credevano dubbia la venuta del Capo dello Sta to. Si era giunti a! "Benessere" ed il fratello Cam. De Martino, - Venera bile della Loggia, da' la parola al l'Oratore della medesima, fratello Antonio Sciullo, che, con appropria te parole esorta i nuovi e vecchi fra telli a non prestare ascolto alle di cerie di alcuni facinorosi che, per scopi reconditi, vanno sussurrando all'orecchio dei cofhnaZionali che l'Ordine li dissangua, togliendo dal le loro tasche quanto più' può', fin» al punto di metterli fuori, perche' in condizioni di non poter più' pagate. Il suo dfc-e viene accolto <la incen santi applausi. Il Venerabile chiama poscia l'ex venerabile, fratello Lucia no Tenaglia, il quale si dispensa da 1 parlare e poi il fratello N. Gammo ne della "Buonarroti", funzionante ivi da Grande Deputato. 11 signor Gammone, sia perche' colto imprepa rato e sia perche' ìa presenza de! Grande Venerabile gli fa un certo ef fetto da non permettergli di aprir bocca, vorrebbe ripetere il giuoco del fratello Tenaglia, ma, punzecchiato dal caro papa', finisce col decidersi a dire qualche cosa. Quale il soggetto delle sue parole? Una presentazione bella e buona del Gr. Venerabile. E"co l'uomo egli dice / il quale, perche' guidato dal sen timento umanitario di dare un asilo agli orfanelli, venne deriso, insultato, qualificato pazzo da un certo grup petto disfattista. Questo pugno di rettili, oggi, a fatto compiuto, non avrebbe il coraggio di alzare gli oc chi, per tema di dovere ringoiare quel .eleno che continuamente aveva I Pietro, e, per quanto possa sembrare ' strano,l'uso di una sola bottiglia di j quel rimedio valse a migliorare la sua ì salute al punto che ora può' viaggiare e accudire alle sue occupazioni". Que sto caso potrà' sembrare straordina rio, ma la verità' e' che la storia di questo vecchio, semplice rimedio di er be, e' una sequela non interrotta di risultati stupefacenti. 11 segreto del ; suo potere e' riposto nel fatto che esso colpisce la radice del male, le impuri tà' del sangue, li Lozogo del Dottor Pietro non può' essere comperato nel le farmacie. Per maggiori informa zioni,rivolgersi a Dr. Peter Fahrney & Sons Co., 2501 Washington Blvd., Chicago. 111. ■ spruzzato, nel vedere erto, in atto ! minaccioso, quel monumento dei Fi- ! •jrli d'ltalia, che aveva sinistramente ! combattuto. Indi invito' i fratelli del- ! Ut Loggia Principe Tommaso a le varsi in pi"di, quale atto di deferen- ! za verso colui che tutto scarifica, per j ".a grandezza dell'Ordine. Un prolungato battimani accolse queste ultime parole, battimani che * si ripete' più' lungo e clamoroso, al lorché* il Grande Venerabile, chiama to a parlare, si levo' a dire: "Oltre al dovere che ho verso le Logge dello Stato di andarle a visi tare di tanto in tanto, sono qui venute per smentire due bugie, detto dal vo stro Venerabile, nella lettera d'invi to a me diretta. La prima e' che, secondo lui, mai mi son recato a visita re la Principe Tommaso di Savoia, mentre ricordo bene di esservi stato I se non due volte, una certamente; la seconda bugia e' che, sempre secon- • do il vostro Venerabile, soltanto due o tre fratelli di questa loggia mi co- j noseono, mentre io ne posso nomina re una ventina fra quelli che vedo presenti". Ma ho dovuto scrivere cosi', inter rompe il fratello Cam De Martino, ho dovuto scrivere cosi' per indurvi a venire. "I buoni fratelli della Principe Tommaso", continua l'oratore, "non debbono immaginarsi che la loro log gia sia tenuta in cattiva considera zione dal Grande Conci'io, tutt'altro. Se il Grande Venerabile, o chi per esso, manca di visita re questa Log gia, i fratelli non debbono prender sela a male, perche' ragioni di Uffi cio ce ne mantengono lontani. E poi noi possiamo ben trascurare di far visita alla Loggia Principe Tomraa so perche' essa funziona regolarmen te, mentre non ci e' permesso abban donare quelle nelle quali e' più' ne cessarla la nostra presenza, "Il fratello Sciullo mi ha dato li no spunto, accennado a talune voci corse, che cioè' quelli che fanne parte dell'Ordine pagano molto. Bu gia! dico io, bugia! ripeterete voi tutti a questi signori, se confrontere te quello che pagate con gli immen fi beneficii che l'Ordine concede". E fa una lunga rassegna dei diver si beneficii material; e morali chi. si godono appartenendo all'Ordine. Il suo discorso, improntati) per l'oc casione. elegante nella fo*ma, denso di concetti, e' calorosamente applau dito. Intanto il comitato festa va intor no distribuendo sandwiches, acqua , rossa e sigari a profusione. Una scelta orchestrina allieta i presenti,e, more solito, insistentemen te punzecchiato da papa' "Lucifero", il fratello Gammoije deve declamare delle macchiette, che mettono il buon'umore fra i presenti. Anche il signor Sciullo ed un altro socio declamano delle macchiette. * * * Nella stessa domenica, 29 gennaio u. s., nella Loggia XX Settembre N. 265 vi fu identica cerimonia con la i niziazione in massa di circa una quin dicina di nuovi fratelli. Presenzio' la seduta il Grande Segr. di Finanza, signor Paolo Di Peso, il quale fun ziono' anche da araldo alla cerimonia [.di iniziazione. Al benessere parla rono i soci Manzo Matteo e Rodolfo di Pasquale, ed in ultimo il Grande Segretario di Finanza. Tutti i fra telli promisero di preparare un'altra cerimonia simile per la quarta domenica dell'entrante mese. NEL DELAWARE NUOVA LOGGIA Domenica, 29 gennaio u. s., nella vicina cittadina di Wilmington, Del., veniva iniziata alLOrdine Figli d'l talia in America la numerosa e fio rente Società' di Mutuo Soccorso Cri stoforo Colombo, portante il ninne rò 1125. A dirigere la cerimonia d'inizia zione era stato delegato il Signor Giovanni Torchio, Segretario della Cassa di Previdenza dello Stato di Pennsylvania, il quale, in compagnia del fratello Antonio Filauri, Vene rabile della Loggia "Italia" di Phi ladelphia, giunse a quella stazione ferroviaria, come era stato preceden temente stabilito, alle ore 11 e 16 mi nuti, rilevati dai signori Nanni A lessandro, Verderame Generoso « Salvatore Domenico, il quale ultime offri' ai sunnominati ed ai fratell Tommaso D'Aquino, Mariano Loffre do, Citro Angelo ed altri, nelle propria abitazione, un pranzo squi sito ed abbondante. Alle ore 3 p. m. precise si die' prin LA LIBERA PAROLA cipio alla cerimonia d'iniziazione. La Loggia "Umberto Principe di Pie monte" No. 475, fungeva da madri na. L'intera amministrazione era al proprio posto ed una larga rappre sentanza di questa e dell'altra Log gia "Figli di Colombo" No. 1107, fa ceva ala alla numerosa schiera dei baldi giovani della Cristoforo Colom bo, ansiosi di entrare a far parte del l'Ordine Figli d'ltalia. Aperta la seduta dal Venerabile, fratello Tommaso D'Aquino, fu chia mato ad assumere la carica di Aral do il fratello Filauri Antonio, il qua le esplico' il suo mandato con cura <• precisione ed i neofiti vennero istrui ti nei segreti dell'Ordine ed insigni ti del primo grado. Il Supremo Deputato, fratello Gio : vanni Torchio, assumendone la dire , ■ fcione, procedette alla costituzione Ideila nuova Loggia ed alla installa-' ! > ione degli Ufficiali di ossa, coadiu vato dallo stesso fratello Filauri, ri confermato nella carica di Araldo. Gli ufficiali, eletti ed istallati, del la neo Loggia furono: Nanni Alessandro, Venerabile; Ci tro Angelo, Ass. Venerabile; Ver { derame Generoso, Ex Venerabile; ! Ferrari Francesco, Oratore; Mongil -10 Pasquale, Tesoriere; I)i Pace Ni cola, Segretario di Finanza; Morano A. Giuseppe, Segretario Archivista;) Amoroso Giacomo, Giamniatteo Pa j squale, Giandomenico Francesco, Cic chini Nicola, Amatuzio Domenico. Curatori; Fabbietti Flaviano, Ceri ' moniere; Morano Tommaso, Senti- 1 nella. j Dal principio alla fine assistette alla cerimonia anche l'egregio Agen te Consolare di Sig. Giu seppe De Stefano, fratello della log- ' ina madrina "Umberto Principe di 1 Piemonte". A cerimonia finita si diede princi- ' pio alla distribuzione di sandwiches, di birra e di sigari e tra una distri buzione e l'altra diversi fratelli pre sero hi parola. Il fratello D'Aquino, pel primo, da' 11 benvenuto alla nuova Loggia e di chiara che il sogno vagheggiato di i avere in Wilmington il numero di Logge richiesto dalle leggi, per costi -1 tuire la Grande Loggia dello Stato 1 del Delaware, sta per avverarsi e se ne dichiara soddisfatto, massimamen te se si considera l'entusiasmo, che anima e spinge i nostri connaziona li. Pero' si augura che nell'animo dei vecchi e dei nuovi fratelli si ra dichi profondamente la convinzione del rispetto alle leggi, senza del qua le nessuna organizzazione può' vive : re e progredire. | Il fratello Nanni Alessandro, Ve i nerabile della nuova Loggia, ringra | zia la Loggia madrina e promette a nome suo e dei fratelli tutti eli coa jdiuvare in ogni cosa le altre due ; Logge pel maggiore incremento del | l'Ordine nello Stato del Delaware. 'Cercherà' di familiarizzarsi con le 1 leggi ed approfondirne lo spirito, on i de non errare e nel contempo porre la sua energia a servizio della buo na eaifsa, che l'Ordine ha sposato. Viene invitato a parlare il Supre mo Deputato, fratello Giovanni Torchio, il quale a lungo lumeggia i due principii, cardini fondamentali dell'Ordine, UNIONE e CONCOR DIA. Dimostra che solo pel sentimen to saldo e profondo di questi due principii l'Ordine ha compiuto in ogni Stato, e massime in Pennsyl vania, opere imperiture di carità' ed umanitarie ed ora, sicuro della sua forza e della sua ci scienza, muove alla conquista di nuovi orizzonti, che dovranno collocare ne! dovuto stato di considerazione presso le altre colo nie ed il popolo che ci ospita, le no stre masse immigrate, ricche di ener- THE BENEFICIAI. SAVING FUNE SOCIETY OF PHIL ADE L PHIA 1200 CHESTNUT STREET Rapporto condensato, J.o Gennaio, 1922 ATTIVO Contanti in cassa $231,500.25 Contanti in Banca 1,701,496.06 Investment Securities: ~~ United States Loans, Municipal, Railroad & Other Bonds (as charged) $17,802,300.77 Ipoteche .. 3,273,109.00 Prestiti garantiti 1,163,049.37 22,238,459.14 Fabbricato della Banca 800,000.00 $24,971,461.45 PASSIVO Depositi $23,071,461.45 Avanzo ( 1,900,000 00 $24,971,461.45 NUMERO DEI DEPOSITANTI 20,608 Interessi 3.65% per anno WILLIAM V. McG§ATH, Jr., Presidente Alfred J. Murphy, Vice-Pres. e Tesoriere Louis E. l'eijuigìiot, Vice-Pres. Thomas H. Cullinan, Ass. tesoriere Edward J. Dooner, Segretario Frank C. Mcllhcnney, Jr., Assistente Tesoriere DIRETTORI Alfred J. Murphy Joseph M. Engel William J. Doyle Jeremiah J. Sullivan Edward J. Dooner David J. Smyth Charles A. McManus Joseph C. Trainer Louis E. Pequignot John T. Dohan Joseph F. Lamorelle Murtha P. Quinn Walter George Smith John E. Lonergan Joseph F. Gallagher Ignatius J. Horstmann Thomas Devlin Samuel M. Vauclain George W. Norris William V. McGrath Joseph R. McCall James M. Kelley Henry F. Micheli Mark Willcox I gie edi romane virtù'. | Conclude che dal sentimento radi ' cato dell'unione e della concordia sca -1 turisce, come l'effetto dalla causa, il principio della fratellanza, la quale, avvincendo gli animi nelle dolci ca tene dello amor fraterno, li sospingo ' uniti, concordi ed affettuosi verso un più' fulgente avvenire; ciò' che au gura di cuore ai fratelli ed agli ita liani di Wilmington. Segue il fratello Filauri, il quale s'intrattiene sulla inaugurazione del , dei Figli d'ltalia di Pennsylvania e ne conclude che se anche in Wilmington si seguirà' l'e sempio degli altri Stati, non si tarde rà' molto a veder sorgere quelle isti tuzioni, che, mentre beneficano, ono rano chi le compie. Esorta infine i vecchi ed i nuovi fratelli a non la sciarsi sopraffare dai primi ostacoli dalle immancabili lotte; anzi da questi dovranno prendere sempre maggiore lena e lottare per ottenere vittoria completa. Hanno successivamente la parola i fratelli Mariano Loffredo Venerabi le della Loggia "Figli di Colombo", Miglio Nicola, che, quale Presidente della Società' Principe di Napoli, as sicura l'entrata all'Ordine della suu associazione. Verderame Generoso, ; Fortunato Giuseppe, Ferrari France ! sco, Cuocolo Giuseppe, Di Sabatino j Domenico, Mercante Vincenzo e Ta rantino Giuseppe. Gli oratori furono tutti ascoltar con la massima deferenza ed applau diti. Verso le oro 9 p. m. nel I.ambros Restaurant i nuovi fratelli della Loggia "C. Colombo" offrirono agli invitati un banchetto, al quale inter vennero anche numerosi fratelli del le altre due Logge. La sala ora elegante ed adornata di numerose bandiere, tra le quali spiccava il glorioso tricolore. Le ta vole erano state disposte a ferro di cavallo. Siedevano al posto d'onore il Dr. | C. B. Leone, maestro di cerimonie, a destra od a sinistra l'onorevole Le voy Harvey, Sindaco di Wilmington; l'Onorevole Daniel O. Hastings, Giù dico della Corte; Mr. Howard N. Ward, Presidente del Consiglio Mu nicipale; Mr. Samuel White, Teso riere della Citta'; il Dr. P. A. M. Rovitti; i ! Signor Giuseppe Do Ste fano, Regio Agente Consolare; il si gnor Giovanni Torchio; il signor Fi lauri Antonio; il Sig. Tommaso D'A quino ed il signor Nanni Alessandro. Si ora ila poco dato principio al ban chetto quando inosservato, ma non i naspettato, giunse ila Philatlelphia il Cgv. Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile dell'Ordino Figli d'ltalia in Pennsylvania, il quale era stato gen tilmente invitato a presenziare la ce rimonia d'iniziazione della neo Loggin e prendere parte al banchetto. Impegni precedenti pero' «li vieta rono di essere presente allo «volgi mento della prima parte del program ma ; ma non volle mancare alla se conda parte por taro eloquente prova a quei fratelli della premura, che e gli sente per l'Ordine e corno e' som pre disposto ad accorrere la', dove questo si propaga e si afferma. Appena il suo arrivo fu notate, tut ti sorsero in piedi ed uno scrosciante applauso lo accolse, mentre il Regio 1 Agente Consolare, Signor Do Stefano, lo andava a rilevare dal remoto po sticino, dove si era annidato, e lo ac compagnava a sedere alla destra del Giudice D. Q. Hastings. La maggioro allegria e la massima • cordialità' regno* tra i commensali e, servito con puntualità' e signorilità ii pranzo, por non venir meno alla tradi zionale prammatica, il maestro di ce rimonie, Dr. C. B. Leone diede la stu ra ai discorsi, i quali, se non furono j lunghi, furono pero' molti. Riassumerli tutti o parte sarebbe un lavoro improbo e grave. Parlaro no, dopo il Dr. Leone, l'Onorevole Le roy Harvey, l'On. D. C. Hastings, il signor T. D'Aquino, il quali' preson to' al Venerabile della nuova Loggia, Nanni Alessandro, uno spillo d'oro quale ricordo della entrata all'Ordine della C. Colombo; il Nanni ringrazio' pel dono e promise dì conservarlo come un oggetto, sacro al culto dell'amore fraterno, il Cav. Giuseppe Di Silve stro, Mr. Howard M. Ward, il Signor Giovanni Torchio ed il Dr. P. A. Ro vitti. Si parlo' dell'ltalia e degl'italiani; delle colonie italiane e del loro prò-1 Incorporata il 28 Dictmbr» 1918. Bell Phone : Lombard 2952 P 1 COLEVE COMPRARE LIRE ITALIANE? I 1 < VOLETE VENDERE LIRE ITALIANE? i \ VOLETE COMPRARE PRESTITO ITALIANO» I \ VOLETE VENDERE PRESTITO ITALIANO? \ \ Rivolgetevi alla ; Sons of Italy State Bank J ' N. E. Cor. 7th and Christian Streets ' ( PHII.ADELFHIA, PA. ) { VENDITA DI LIRE ANCHE A PAGAMENTI SETTIMAM. 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Questi pero' furono accompagnati, insieme ad altri fratelli del luogo, a trascorrere le tre ore di attesa in cast» del fratello Generoso Verderame, dove si ebbero cordiali accoglienze e degli stimolanti per fugare la brezza mattu tina, riprendendo la via del ritorno a i Philadelphia alle ore due a. m.
Significant historical Pennsylvania newspapers