La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, February 04, 1922, Image 3

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    * CRONACA DI FILADELFIA
Per un neo Avvocato
1 giornali hanno riportato, come
■semplice notizia di cronaca, che il gio
l'ane Claudio Lanciano del fu Raffae
le, insieme ad altri tre italiani, ha
iplendidamente supeiato esami di
Stato per il libero esercizio della pro
fessione di avvocato. Nel dare tale no
izia il cronista si congratula con i
movi avvocati e soggiunge: "Ogni i
aliano, che si afferma nel campo del
o scibile, e' una nuova conquista, una
luova affermazione della nostra col
ettivita'."
Ben detto in linea generale
Ottimamente se il cronista avesse
onosciuto il caso specifico del giovane ;
Claudio Lanciano, e l'avesse notato '
ra quali difficolta' sia riuscito con |
|:«tinzione tra i suoi connazionali ad
otti nere l'approvazione negli esami di
I|tato.
f si può' considerare con l'Orchi
lea che spiega la sua bizzarra per
luanto leggiadra corolla nelle regioni
mperve tra un burrone ed una forra
ilpestre, superando in bellezza gli al- j
Bri fiori coltivati nei prati.
■ Orfano con altri due fratelli e due
lorelle fin dall'età' di 10 anni nell'im
natura morte del genitore, il giovine
ló'laudio vide dinanzi a se ed ai suoi
■minori spalancato un precipizio nel
• futuro buio, e pieno di terribili inco
fc:nite.
j Non si perde' di coraggio.
I Mentre i fanciulli dell'età' sua si
I 'Bloccavano nelle vie a giocare la pal
a ed alla sippa, dopo le ore di scuola
ibbl'gntoria, egli meditabondo restava
n casa a studiare. Ne' a studiare so
nmente, ma a provvedere per il vit
-0 quotidiano.
All'età' di quindici anni i libri furo
-10 i soli suoi compagni. Non sapeva di
eatro, di cinematografo, di baseball,
11 football. Di questi giuochi egli leg
;eva sui giornali. Quello, che sapeva
srl imparava era quanto leggeva sui
ibridi scienza e di legge. Non ri
caldo' mai le parfche dell'università':
.Ijiri studio', studio' da se. Il suo non
fu il curriculum usuale di tutti gli
studenti ; non fu il tirocinio formale,
dopo del quale per FAS o per NKFAS
si consegue il titolo, il diploma!...
B II suo studio personale, indefesso lo
Ita fatto risultare con distinzione fra
vallanti sono stati gli approvati negli e
sami di Stato, per esercitare la profes
sioni' di avvocato.
■ Questo il caso specifico, assai raro,
del giovane Claudio Lanciano, degno
di essere mostrato a dito all'ammira
si ne dei nostri connazionali cosi' te
gfr innnl, e riottosi di entrare nel cam
ini dello scibile.
*K/'>r (impera ad astra.
Un amico di famiglia.
Ilfrhila., 31 Genn. 1922.
per andare in macchina il gior
nale quando, la settimana scorsa, al
l'ultimo momento apprendemmo la no
tizia dell'esito favorevole degli esami
dei quattro giovani italiani, perciò'
■cn potemmo prolungarci. Siamo oggi
Sontenti che 1' "amico di famiglia" ab
lbia voluto rendere omaggio alla ab
negazione e perseveranza del giova
ite Lanciano.
n. d. r.
CONTENTO COME UNA
PASQUA
■ Propriamente cosi'. Il signor Raf
fele Baccellieri, tesoriere della Com
missione Cassa di Previdenza dell'Or
dine dei Figli d'ltalia in Pennsylva
nia. e' contento come una Pasqua per
che la sua signora moglie Rosa gl!
ha tatto un presente di gran valore,
gli ha regalato una "birichina", nata
alle ore 10 pomeridiane di domenica
scorsa, 2!) gennaio.
HKl.a puerpera gode ottima salute; la
Sonata il quinto figlio della serie
altrettanto; e papa' Raffaele, no
nostante il genere femminile del quin
to: erede, e'... pazzo della gioia. • ,
■KLa colonia italiana di West Berlin.
NL J., si sta preparando per i ricevi
menti regali che saranno fatti al
trattenimento che seguirà' la festa
battesimale.
■«[Sulla parola di giornalisti sareme
presentì anche noi. Per l'occasione s
data' la stura ad una... botte proi
bit:-, perciò' in serbo da diverso tempo
botte che contiene il frutto di un'uva
«ict /ionale spremuta nei torchi che
fabbrica la ditta Baccellieri,
tgllnvece di augurare ad ynaiora, di
cibino: basta ora.
Kg NELL'OSPEDALE ITALIANO
ultimi operati nell'Ospedale Fa
fciuni sono:
Camardi Caterina, fli ann
da Crossano, provincia di Poten
za operata di endometrite cronica cor.
wriore uterino.
flPColantonio Leonardo, di anni 33, da
Isola del Gran Sas3o, Provincia d
Aquila, operato di ernia inguinale de-
St ra.
t Castelli Nicola, di anni 47, da Arsa
o, provincia di Napoli, operata di vo
■gluminosa cistite del collo.
MOVIMENTO MARITTIMO
Hi II prosca f o COLOMBO della Navi-
Hgazione Generale Italiana, partito da
H Genova il 26 gennaio u. s. e' atteso il
II giorno 6 corrente mese.
1 II COLOMBO ripartirà' da New
■York il 16 Febbraio per Genova e Na
MEDE UN BUON CONSIGLIO
I! Signor V. A. Mecasci di Brechin,
Ont., scrive: "11 Sig. Wm. Gleason, il
quale e' partito la settimana sèorsa
per Hanley, Sask., fu ammalato per
molto tempo. Durante questi ultimi
tre anni era stato un invalido e non
aveva potuto accudire ai suoi affari.
Aveva speso centinaia di dollari e con
sultato alcuni dei migliori medici dei
Canada', ma nessuno aveva potuto
dirgli quale fosse il suo male. Io lo
esortai a usare il Lozogo del Dottor
NELL' ORDINE FIGLI D'ITALIA
IN PENNSYLVANIA
I fratelli della loggia Principe
Tommaso di Savoia No. 610 dell'Or
dine dei Figli d'ltalia di Philadet
phia, per l'iniziazione di 40 profani,
erano stati convocati, in seduta or
dinaria, per le ore 1.30 P. M. di do
menica. 29 gennaio ti. s., nella pro
pria sala sociale. Dato lo scopo del
la riunione, il trattenimento che do
veva seguirne e la presenza del Gran
de Venerabile dello Stato Cav. A.
Giuseppe Di Silvestro, che aveva ac
cettato l'invito di intervenire alla ce
rimonia, la sala era gremita di soci.
Nonostante la persistenza della cri
si, la restrizione nell'immigrazione ed
altre circostanze sfavorevoli, nelle
nostre colonie vi e' un certo risve
glio in favore dell'Ordine dei Figli
d'ltalia ed i profani, ora che vi e'
un'amnistia generale per l'entrata, vi
accorrono numerosi. Nessuna sorpre
sa perciò' se la Principe Tommaso di
Savoia ha potuto ricevere le domande
di 40 profani.
Trovandosi impegnato in Wilming
ton, Del., il signor Antonio Filauri,
grande Deputato, venne sostituito dal
signor Nicola Gammone, che con un
po' ili ritardo, raggiunse la sede
della I oggia accoltovi con gli onori
jlovutigli.
Nella sala si fa strada il dubbio
che il Grande Venerabile non presen
ziera' la cerimonia. Il fratello Sciul
-10 e' dell'istesso parere e di già' si
legge qualche segno di malumore fra
i presenti. 11 fratello Gamrnone as
serisce di avere inteso dal Grande
Venerabile, che telefonava al fra
tello Torchio per sapere quale treno
doveva pigliare per essere presente
alla funzione del passaggio nell'Or
dine di una numerosa società' di
Wilminpton, dato che doveva recarsi
prima aIH Loggia Principe Tomma
so di Sa 'o>a. Il dubbio comincio' a
dileguarsi, ma era già' tardi ed i
profani si erano annoiati di oltre at
tendere Allora si passo' alai cerimo
nia. Funziono' da araldo il fratello
Mammone. Non tutti i 40 fratelli da
iniziarsi erano presenti: ta'uni, pei
• agioni indipendenti dalla loro vo
lontà', non potettero intervenire alla
seduta e «i inizieranno alla prossimi!
| occasione.
Non appena finita la cerimonia, i
tre consueti colpi di martello fanno
levare in piedi, come un solo uomo,
11 considerevole numero dei fratelli
presenti, per doveroso saluto al Gr.
Venerabile, il quale, ad onta del
grande lavoro rimastogli per l'avve
nuta inaugurazione dell'Orfanotro
fio. e qualche disturbo creatogli dal
'n malvagità' umana, anziché' spos
, sato, sembra ringiovanito ed entra
I fra le acclamazioni dei presenti, a
I passo marziale.
Cessato l'applauso, segue subito
jun silenzio religioso, interrotto spes
so da lunghi sospiri f!i sollievo, da
parte di quei fratelli che credevano
dubbia la venuta del Capo dello Sta
to.
Si era giunti a! "Benessere" ed il
fratello Cam. De Martino, - Venera
bile della Loggia, da' la parola al
l'Oratore della medesima, fratello
Antonio Sciullo, che, con appropria
te parole esorta i nuovi e vecchi fra
telli a non prestare ascolto alle di
cerie di alcuni facinorosi che, per
scopi reconditi, vanno sussurrando
all'orecchio dei cofhnaZionali che
l'Ordine li dissangua, togliendo dal
le loro tasche quanto più' può', fin»
al punto di metterli fuori, perche' in
condizioni di non poter più' pagate.
Il suo dfc-e viene accolto <la incen
santi applausi.
Il Venerabile chiama poscia
l'ex venerabile, fratello Lucia
no Tenaglia, il quale si dispensa da 1
parlare e poi il fratello N. Gammo
ne della "Buonarroti", funzionante
ivi da Grande Deputato. 11 signor
Gammone, sia perche' colto imprepa
rato e sia perche' ìa presenza de!
Grande Venerabile gli fa un certo ef
fetto da non permettergli di aprir
bocca, vorrebbe ripetere il giuoco del
fratello Tenaglia, ma, punzecchiato
dal caro papa', finisce col
decidersi a dire qualche cosa. Quale
il soggetto delle sue parole? Una
presentazione bella e buona del Gr.
Venerabile. E"co l'uomo egli dice
/ il quale, perche' guidato dal sen
timento umanitario di dare un asilo
agli orfanelli, venne deriso, insultato,
qualificato pazzo da un certo grup
petto disfattista. Questo pugno di
rettili, oggi, a fatto compiuto, non
avrebbe il coraggio di alzare gli oc
chi, per tema di dovere ringoiare quel
.eleno che continuamente aveva
I Pietro, e, per quanto possa sembrare
' strano,l'uso di una sola bottiglia di
j quel rimedio valse a migliorare la sua
ì salute al punto che ora può' viaggiare
e accudire alle sue occupazioni". Que
sto caso potrà' sembrare straordina
rio, ma la verità' e' che la storia di
questo vecchio, semplice rimedio di er
be, e' una sequela non interrotta di
risultati stupefacenti. 11 segreto del
; suo potere e' riposto nel fatto che esso
colpisce la radice del male, le impuri
tà' del sangue, li Lozogo del Dottor
Pietro non può' essere comperato nel
le farmacie. Per maggiori informa
zioni,rivolgersi a Dr. Peter Fahrney
& Sons Co., 2501 Washington Blvd.,
Chicago. 111.
■
spruzzato, nel vedere erto, in atto !
minaccioso, quel monumento dei Fi- !
•jrli d'ltalia, che aveva sinistramente !
combattuto. Indi invito' i fratelli del- !
Ut Loggia Principe Tommaso a le
varsi in pi"di, quale atto di deferen- !
za verso colui che tutto scarifica, per j
".a grandezza dell'Ordine.
Un prolungato battimani accolse
queste ultime parole, battimani che *
si ripete' più' lungo e clamoroso, al
lorché* il Grande Venerabile, chiama
to a parlare, si levo' a dire:
"Oltre al dovere che ho verso le
Logge dello Stato di andarle a visi
tare di tanto in tanto, sono qui venute
per smentire due bugie, detto dal vo
stro Venerabile, nella lettera d'invi
to a me diretta. La prima e' che,
secondo lui, mai mi son recato a visita
re la Principe Tommaso di Savoia,
mentre ricordo bene di esservi stato I
se non due volte, una certamente; la
seconda bugia e' che, sempre secon- •
do il vostro Venerabile, soltanto due
o tre fratelli di questa loggia mi co- j
noseono, mentre io ne posso nomina
re una ventina fra quelli che vedo
presenti".
Ma ho dovuto scrivere cosi', inter
rompe il fratello Cam De Martino,
ho dovuto scrivere cosi' per indurvi
a venire.
"I buoni fratelli della Principe
Tommaso", continua l'oratore, "non
debbono immaginarsi che la loro log
gia sia tenuta in cattiva considera
zione dal Grande Conci'io, tutt'altro.
Se il Grande Venerabile, o chi per
esso, manca di visita re questa Log
gia, i fratelli non debbono prender
sela a male, perche' ragioni di Uffi
cio ce ne mantengono lontani. E poi
noi possiamo ben trascurare di far
visita alla Loggia Principe Tomraa
so perche' essa funziona regolarmen
te, mentre non ci e' permesso abban
donare quelle nelle quali e' più' ne
cessarla la nostra presenza,
"Il fratello Sciullo mi ha dato li
no spunto, accennado a talune voci
corse, che cioè' quelli che fanne
parte dell'Ordine pagano molto. Bu
gia! dico io, bugia! ripeterete voi
tutti a questi signori, se confrontere
te quello che pagate con gli immen
fi beneficii che l'Ordine concede".
E fa una lunga rassegna dei diver
si beneficii material; e morali chi. si
godono appartenendo all'Ordine.
Il suo discorso, improntati) per l'oc
casione. elegante nella fo*ma, denso
di concetti, e' calorosamente applau
dito.
Intanto il comitato festa va intor
no distribuendo sandwiches, acqua
, rossa e sigari a profusione.
Una scelta orchestrina allieta i
presenti,e, more solito, insistentemen
te punzecchiato da papa' "Lucifero",
il fratello Gammoije deve declamare
delle macchiette, che mettono il
buon'umore fra i presenti.
Anche il signor Sciullo ed un altro
socio declamano delle macchiette.
* * *
Nella stessa domenica, 29 gennaio
u. s., nella Loggia XX Settembre N.
265 vi fu identica cerimonia con la i
niziazione in massa di circa una quin
dicina di nuovi fratelli. Presenzio'
la seduta il Grande Segr. di Finanza,
signor Paolo Di Peso, il quale fun
ziono' anche da araldo alla cerimonia
[.di iniziazione. Al benessere parla
rono i soci Manzo Matteo e Rodolfo
di Pasquale, ed in ultimo il Grande
Segretario di Finanza. Tutti i fra
telli promisero di preparare un'altra
cerimonia simile per la quarta
domenica dell'entrante mese.
NEL DELAWARE
NUOVA LOGGIA
Domenica, 29 gennaio u. s., nella
vicina cittadina di Wilmington, Del.,
veniva iniziata alLOrdine Figli d'l
talia in America la numerosa e fio
rente Società' di Mutuo Soccorso Cri
stoforo Colombo, portante il ninne
rò 1125.
A dirigere la cerimonia d'inizia
zione era stato delegato il Signor
Giovanni Torchio, Segretario della
Cassa di Previdenza dello Stato di
Pennsylvania, il quale, in compagnia
del fratello Antonio Filauri, Vene
rabile della Loggia "Italia" di Phi
ladelphia, giunse a quella stazione
ferroviaria, come era stato preceden
temente stabilito, alle ore 11 e 16 mi
nuti, rilevati dai signori Nanni A
lessandro, Verderame Generoso «
Salvatore Domenico, il quale ultime
offri' ai sunnominati ed ai fratell
Tommaso D'Aquino, Mariano Loffre
do, Citro Angelo ed altri, nelle
propria abitazione, un pranzo squi
sito ed abbondante.
Alle ore 3 p. m. precise si die' prin
LA LIBERA PAROLA
cipio alla cerimonia d'iniziazione. La
Loggia "Umberto Principe di Pie
monte" No. 475, fungeva da madri
na. L'intera amministrazione era al
proprio posto ed una larga rappre
sentanza di questa e dell'altra Log
gia "Figli di Colombo" No. 1107, fa
ceva ala alla numerosa schiera dei
baldi giovani della Cristoforo Colom
bo, ansiosi di entrare a far parte del
l'Ordine Figli d'ltalia.
Aperta la seduta dal Venerabile,
fratello Tommaso D'Aquino, fu chia
mato ad assumere la carica di Aral
do il fratello Filauri Antonio, il qua
le esplico' il suo mandato con cura <•
precisione ed i neofiti vennero istrui
ti nei segreti dell'Ordine ed insigni
ti del primo grado.
Il Supremo Deputato, fratello Gio
: vanni Torchio, assumendone la dire
, ■ fcione, procedette alla costituzione
Ideila nuova Loggia ed alla installa-'
! > ione degli Ufficiali di ossa, coadiu
vato dallo stesso fratello Filauri, ri
confermato nella carica di Araldo.
Gli ufficiali, eletti ed istallati, del
la neo Loggia furono:
Nanni Alessandro, Venerabile; Ci
tro Angelo, Ass. Venerabile; Ver
{ derame Generoso, Ex Venerabile;
! Ferrari Francesco, Oratore; Mongil
-10 Pasquale, Tesoriere; I)i Pace Ni
cola, Segretario di Finanza; Morano
A. Giuseppe, Segretario Archivista;)
Amoroso Giacomo, Giamniatteo Pa j
squale, Giandomenico Francesco, Cic
chini Nicola, Amatuzio Domenico.
Curatori; Fabbietti Flaviano, Ceri '
moniere; Morano Tommaso, Senti- 1
nella.
j Dal principio alla fine assistette
alla cerimonia anche l'egregio Agen
te Consolare di Sig. Giu
seppe De Stefano, fratello della log- '
ina madrina "Umberto Principe di 1
Piemonte".
A cerimonia finita si diede princi- '
pio alla distribuzione di sandwiches,
di birra e di sigari e tra una distri
buzione e l'altra diversi fratelli pre
sero hi parola.
Il fratello D'Aquino, pel primo, da'
11 benvenuto alla nuova Loggia e di
chiara che il sogno vagheggiato di
i avere in Wilmington il numero di
Logge richiesto dalle leggi, per costi
-1 tuire la Grande Loggia dello Stato
1 del Delaware, sta per avverarsi e se
ne dichiara soddisfatto, massimamen
te se si considera l'entusiasmo, che
anima e spinge i nostri connaziona
li. Pero' si augura che nell'animo
dei vecchi e dei nuovi fratelli si ra
dichi profondamente la convinzione
del rispetto alle leggi, senza del qua
le nessuna organizzazione può' vive
: re e progredire.
| Il fratello Nanni Alessandro, Ve
i nerabile della nuova Loggia, ringra
| zia la Loggia madrina e promette a
nome suo e dei fratelli tutti eli coa
jdiuvare in ogni cosa le altre due
; Logge pel maggiore incremento del
| l'Ordine nello Stato del Delaware.
'Cercherà' di familiarizzarsi con le
1 leggi ed approfondirne lo spirito, on
i de non errare e nel contempo porre
la sua energia a servizio della buo
na eaifsa, che l'Ordine ha sposato.
Viene invitato a parlare il Supre
mo Deputato, fratello Giovanni
Torchio, il quale a lungo lumeggia i
due principii, cardini fondamentali
dell'Ordine, UNIONE e CONCOR
DIA. Dimostra che solo pel sentimen
to saldo e profondo di questi due
principii l'Ordine ha compiuto in
ogni Stato, e massime in Pennsyl
vania, opere imperiture di carità' ed
umanitarie ed ora, sicuro della sua
forza e della sua ci scienza, muove
alla conquista di nuovi orizzonti, che
dovranno collocare ne! dovuto stato di
considerazione presso le altre colo
nie ed il popolo che ci ospita, le no
stre masse immigrate, ricche di ener-
THE BENEFICIAI. SAVING FUNE
SOCIETY OF PHIL ADE L PHIA
1200 CHESTNUT STREET
Rapporto condensato, J.o Gennaio, 1922
ATTIVO
Contanti in cassa $231,500.25
Contanti in Banca 1,701,496.06
Investment Securities:
~~ United States Loans, Municipal, Railroad
& Other Bonds (as charged) $17,802,300.77
Ipoteche .. 3,273,109.00
Prestiti garantiti 1,163,049.37
22,238,459.14
Fabbricato della Banca 800,000.00
$24,971,461.45
PASSIVO
Depositi $23,071,461.45
Avanzo ( 1,900,000 00
$24,971,461.45
NUMERO DEI DEPOSITANTI 20,608
Interessi 3.65% per anno
WILLIAM V. McG§ATH, Jr., Presidente
Alfred J. Murphy, Vice-Pres. e Tesoriere Louis E. l'eijuigìiot, Vice-Pres.
Thomas H. Cullinan, Ass. tesoriere Edward J. Dooner, Segretario
Frank C. Mcllhcnney, Jr., Assistente Tesoriere
DIRETTORI
Alfred J. Murphy Joseph M. Engel William J. Doyle
Jeremiah J. Sullivan Edward J. Dooner David J. Smyth
Charles A. McManus Joseph C. Trainer Louis E. Pequignot
John T. Dohan Joseph F. Lamorelle Murtha P. Quinn
Walter George Smith John E. Lonergan Joseph F. Gallagher
Ignatius J. Horstmann Thomas Devlin Samuel M. Vauclain
George W. Norris William V. McGrath Joseph R. McCall
James M. Kelley Henry F. Micheli Mark Willcox
I gie edi romane virtù'.
| Conclude che dal sentimento radi
' cato dell'unione e della concordia sca
-1 turisce, come l'effetto dalla causa, il
principio della fratellanza, la quale,
avvincendo gli animi nelle dolci ca
tene dello amor fraterno, li sospingo
' uniti, concordi ed affettuosi verso un
più' fulgente avvenire; ciò' che au
gura di cuore ai fratelli ed agli ita
liani di Wilmington.
Segue il fratello Filauri, il quale
s'intrattiene sulla inaugurazione del
, dei Figli d'ltalia di
Pennsylvania e ne conclude che se
anche in Wilmington si seguirà' l'e
sempio degli altri Stati, non si tarde
rà' molto a veder sorgere quelle isti
tuzioni, che, mentre beneficano, ono
rano chi le compie. Esorta infine i
vecchi ed i nuovi fratelli a non la
sciarsi sopraffare dai primi ostacoli
dalle immancabili lotte; anzi da
questi dovranno prendere sempre
maggiore lena e lottare per ottenere
vittoria completa.
Hanno successivamente la parola i
fratelli Mariano Loffredo Venerabi
le della Loggia "Figli di Colombo",
Miglio Nicola, che, quale Presidente
della Società' Principe di Napoli, as
sicura l'entrata all'Ordine della suu
associazione. Verderame Generoso, ;
Fortunato Giuseppe, Ferrari France
! sco, Cuocolo Giuseppe, Di Sabatino j
Domenico, Mercante Vincenzo e Ta
rantino Giuseppe.
Gli oratori furono tutti ascoltar
con la massima deferenza ed applau
diti.
Verso le oro 9 p. m. nel I.ambros
Restaurant i nuovi fratelli della
Loggia "C. Colombo" offrirono agli
invitati un banchetto, al quale inter
vennero anche numerosi fratelli del
le altre due Logge.
La sala ora elegante ed adornata
di numerose bandiere, tra le quali
spiccava il glorioso tricolore. Le ta
vole erano state disposte a ferro di
cavallo.
Siedevano al posto d'onore il Dr. |
C. B. Leone, maestro di cerimonie,
a destra od a sinistra l'onorevole Le
voy Harvey, Sindaco di Wilmington;
l'Onorevole Daniel O. Hastings, Giù
dico della Corte; Mr. Howard N.
Ward, Presidente del Consiglio Mu
nicipale; Mr. Samuel White, Teso
riere della Citta'; il Dr. P. A. M.
Rovitti; i ! Signor Giuseppe Do Ste
fano, Regio Agente Consolare; il si
gnor Giovanni Torchio; il signor Fi
lauri Antonio; il Sig. Tommaso D'A
quino ed il signor Nanni Alessandro.
Si ora ila poco dato principio al ban
chetto quando inosservato, ma non i
naspettato, giunse ila Philatlelphia il
Cgv. Giuseppe Di Silvestro, Grande
Venerabile dell'Ordino Figli d'ltalia in
Pennsylvania, il quale era stato gen
tilmente invitato a presenziare la ce
rimonia d'iniziazione della neo Loggin
e prendere parte al banchetto.
Impegni precedenti pero' «li vieta
rono di essere presente allo «volgi
mento della prima parte del program
ma ; ma non volle mancare alla se
conda parte por taro eloquente prova
a quei fratelli della premura, che e
gli sente per l'Ordine e corno e' som
pre disposto ad accorrere la', dove
questo si propaga e si afferma.
Appena il suo arrivo fu notate, tut
ti sorsero in piedi ed uno scrosciante
applauso lo accolse, mentre il Regio
1 Agente Consolare, Signor Do Stefano,
lo andava a rilevare dal remoto po
sticino, dove si era annidato, e lo ac
compagnava a sedere alla destra del
Giudice D. Q. Hastings.
La maggioro allegria e la massima
• cordialità' regno* tra i commensali e,
servito con puntualità' e signorilità ii
pranzo, por non venir meno alla tradi
zionale prammatica, il maestro di ce
rimonie, Dr. C. B. Leone diede la stu
ra ai discorsi, i quali, se non furono j
lunghi, furono pero' molti.
Riassumerli tutti o parte sarebbe
un lavoro improbo e grave. Parlaro
no, dopo il Dr. Leone, l'Onorevole Le
roy Harvey, l'On. D. C. Hastings, il
signor T. D'Aquino, il quali' preson
to' al Venerabile della nuova Loggia,
Nanni Alessandro, uno spillo d'oro
quale ricordo della entrata all'Ordine
della C. Colombo; il Nanni ringrazio'
pel dono e promise dì conservarlo come
un oggetto, sacro al culto dell'amore
fraterno, il Cav. Giuseppe Di Silve
stro, Mr. Howard M. Ward, il Signor
Giovanni Torchio ed il Dr. P. A. Ro
vitti.
Si parlo' dell'ltalia e degl'italiani;
delle colonie italiane e del loro prò-1
Incorporata il 28 Dictmbr» 1918. Bell Phone : Lombard 2952 P
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dell'Ordine Figli d'ltalia e del suo cre
scente sviluppo e tutti si ebbero meri
tati applausi.
Nella fojra del parlare pero' nessu
no si avvide che il tempo fuggiva e che
l'ultimo treno delle ore pomeridiane
> se ne era andato da Wilmington, la
sciando cola' i tre invitati di Phila
delphia.
Questi pero' furono accompagnati,
insieme ad altri fratelli del luogo, a
trascorrere le tre ore di attesa in cast»
del fratello Generoso Verderame, dove
si ebbero cordiali accoglienze e degli
stimolanti per fugare la brezza mattu
tina, riprendendo la via del ritorno a
i Philadelphia alle ore due a. m.