PUBL,SHED AND DISTRIDUTED UNDER P.RM, T H . ... AUTHORI7.ED BY THE ACT OF* OCTOBER 6. 1917. ON FILE AT THE POST-OFTOE DE PHILADELPHIA. PA, ET ORDEE DE THE PRESIDENT, A. E, BiiRI.ESON POSTM.STER GPN LA LIBERA PARQDA I forti caratteri tono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. t -, Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO VI. - Numero 39 I E IHP UÈ hrn flp fìpn fortini illwlu llulu ulll IIUIU libi Ou UuUUIIIU Dalla ' Rivista Popolare" del 31 u gosto u. l'ullimo numero re datto dall'illustre defunto Napoleo ne Colajanni: 1 Lo storico della nostra guer ra dovrà' riconoscere nel Generale Cadorna colui che ha condotto il no stro esercito in guerra, dal primo al l'ultimo giorno ! Cosi' dicendo non intendiamo menomar la l'ama di ehi ne fu il successore e tenne, dopo Ca poretto, alto il morale delle nostre truppe; di chi, per lungo tempo cai» dell'ufficio operazioni al Comando Supremo, ha saputo coadiuvare il suo Generale, «ni rara abilita', coordi nandone tutte le disposizioni, e poi, giunto ad aceuparne il seggio al Co mando Supremo, ne Ita continuato il disegno strategico, che poi ha avuto per epilogo la cacciata degli Austria ci dal Piave e la definitiva vittoria delle armi italiani'. Attraverso tut% le vicissitudini di una lunga con pochi cannoni, con pochissime mitragliatri ci, con parte dell'armamento perso nale del soldato, di vecchio model lo, coi magazzini semi-vuoti, attra verso un alternar di vicende liete e sfortunate, il Generale Cadorna ri male pur sempre un grande orga nizzatore di eserciti, un valente stra tega, ili cui l'abilita', a suo onore, ri salta in ispeeie nelle vicende meno liete, quando al nemico clic già' crede di aver afferrato la vittoria, egli sa contrapporre, di sorpresa, truppe fresche, nuovi cannoni, ed in dovinate manovre. Dal libro che il Generale ha scrit to in due volumi, intitolato l.a <jver rà al fmule ilaliuno (Milano, Fra telli Treves, 1!)21) emerge tinta la lucidità' di mente, la chiarezza di've dute, l'equilibrio morale dell'l'omo. Si tratta di un libro scritto in for ma piana, di cui non un periodo ne' una riga, vanno saltati perche' in esso tutto c' calcolato e pensato. Qualche fugace critica, impersona le, a chi nell'esecuzione non si e' te nuto alle disposizioni direttive, sem pre chiare e precise del Comando Su premo; rare volte, nell'autore, in qualche nota, traspare, per la difesa del suo operato, un furore, pur sem pre dignitosamente contenuto; ecce zionalmente gli sfugge una parola di meritata lode per la persona di un Comandante di Armata, di Corpo d'armata, di Divisione o di Brigata: spesso, dopo aver tratteggiato una vittoria, non sa trattenere parole di elogio per un corpo ili truppa o per gli umili fanti, in genere; tali sono le linee caratteristiche dei due volu mi, atte a imprimere nell'animo del lettore, la figura del Generale, che esaltato dalla nazione per tre anni, si e' visto, poi, d'un tratto, vilipeso dal la pubblica opinione e privato del co mando proprio quando poteva crede re di essere in grado di acciuffar le redini del cavallo della Vittoria, e poco prima della sconfitta clamoro sa dell'esercito avversario, da lui preparata e a lui dovuta. TI. —. Chi ha seguito la guerra, non può' esimersi dal seguire, con sommo interesse, le seicento pagine pubblicate, ora, dal Generale C'ador na. Volerne, pero', fare un sunto chiaro e preciso sarebbe cosa assai difficile. Ci limiteremo, quindi, a rilevarne i punti essenziali, facendo alcune osservazioni, che noi crediamo opportune. Non potremo quindi esi merci, per la coscienziosità' di cri tico, di passar sotto silenzio quelle che sono le fasi principali della no stra lunga guerra sotto la direzione del Generale Cadorna, e che sono rappresentate: 1) dai lunghi e cruenti sforzi del Carso; 2) dall'of fensiva austriaca del 191 fi nel Tren tino; 3) dalla ritirata di Caporetto. Tali fasi, d'altronde, ci danno modo di rilevare, a fianco delle grandi vir tù' del Generale, alcuni suoi punti vulnerabili, pur riconoscendo in quel le, attraverso la gran lwnta' e lo spi rito di sacrificio del nostro soldato, la causa della nostra vittoria, senza che sieno quei punti vulnerabili del funerale in capo, la causa essenziale dello crisi militari, crisi che la sto ria equanime, un giorno, giudicherà alla stregua di episodii fatali, nelle grandi lotte o epopee nazionali ine ritahili per raggiungere il corona mento degno di tutti gli sforzi. La speranza di una guerra mano vrata per la quale il generale Cador na si sente chiamato per talento na turale e per la perfetta conoscenza dell'arte militare, in lui va dileguan dosi, passati i primi mesi della ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER • <3 AV/\I\ITI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA IN PUGNO "Entercd as second-cteas mattar Aprii 19,1918, at the post office at Phikidelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879" guerra, già' nel 1914, cosicché' egli j-i vede costretto a modificare, riguar do alle modalità' di esecuzione, il suo piano originario di attacco, che con siste nel disegno di lanciare la secon da e la terza armata verso la Sa va e la Drava per dar mano agli eserci ti alleati dei Serbi, dei Montenegri ni e dei lhissi. Le modificazioni di esecuzione si imposero per varie ragioni, e cioè' in primo luogo: perche' allo scoppio della nostra guerra fece difetto la sorpresa per colpa della Francia, la quale non tenne nascosto i| patto cu cui l'ltalia s'impegnava a disdire il trattato d'alleanza cogl'imperi cen trali e a entrare in guerra contro l'Austria. Secondariamente Indovu to modificare il piano di estrazione, anelie per colpa della subdola con dotta ilei Serbi, che non si mossero a tempo op|*>rtuno. In terzo luogo, contro il piano originario ilei Ca dorna influì' il lasso ili tempo, per varie circostanze (organiche e logi stiche), lasciato, purtroppo. all'Au stria per prepararsi, eventualmente, anche ad un attacco contro l'ltalia e non solo a una difesa. In quarto luo go l'assestamento definitivo, degli c serciti, in lotta, col sistema della guerra in trincee, protette ila nodosi e fitti reticolati, sistema che al no stro fronte veniva ancor pili' favo revole al nemico, clic non fosse al fronte occidentale, dalla natura aspra del teatro di guerra. Noi non crediamo quindi si pos sa accusare il generale Cadorna «li aver avuto un piano di attacco quale si addicesse alle nostre * condizioni militari, tanto più* quando si con sideri l'elemento della sorpresa, sul quale egli aveva ragione ili contare l e quando poi si consideri che al suo piano di difesa, si e' venuto poi ad innestare, mutali* inutanilis. lo svol gimento delle nostre azioni militari. Gli attacchi frontali, pertanto, che da piu parti a lui furono rimnrove-! rati, non erano che la conseguenza, j in primo luogo, dello svolgimento che ha preso la guerra sii ili un fron te che dallo Stelvio arrivava al mu re, su dfciin fronte che si e' venu to stabilizzando, da noi coinè altro ve; e, in secondo luogo, essi erano la conseguenza delle circostanze spe ciali per cui la condotta militare del- ' la guerra, e contrariamente al desi derio del Generale in capo, dovette spesso dipendere dalla condotta po litica di essa. Esigenze politiche tropjxi spesso inquinarono le opera zioni militari; gli alleati erano sem pre pronti a chiedere a noi e al no stro esercito azioni militari a base di sacrifici!, mentre essi, e partico larmente i Francesi, furono sempre restii ad assecondare la proposta ra zionale del nostro Comando Supre mo di convergere, a un dato momen to, tutti gli sforzi sul nostro fronte, per metter fuori di combattimento l'esercito austro-ungarico, che per la Germania rappresentava il pernio di resistenza, c per gli alleati il nemico più' debole. Dato lo svolgimento, dunque, che aveva preso la guerra, gli attacchi frontali non costituivano, certo, un elemento di delizie per il Generale Cadorna, e si può' dire, che fatal mente la strategia era divenuta l'an cella della tattica. Ma un'altra considerazione va fatta in relazione agli attacchi fron tali, e cioè', che questi non sortirono, di sovente, (come fu per il S. Mi chele) esito favorevole per difetto di cannoni e di munizioni, che avrem mo potuto, invece, avere in numero superiore al remico, se il governo a vesse dato retta subito agli incita menti previdenti del Generale Ca dorna, fatti assai per tempo, e cioè' anche prima della dichiarazione di guerra, e rivolti a organizzare, nel Paese, la mobilitazione industriale. 111. Ma il fatto d'armi, a noi sfavorevole, che per primo sembro' avesse scosso la fiducia del governo e del paese contro il generale Ca dorna, fu l'attacco, clic apparve fatto di sorpresa, delle truppe austro-un gariche contro le nostre della I Ar mata, nel Trentino, nel Maggio del 1916. La spedizione punitiva del Mare sciallo Conrad fini' in un insuccesso per l'attaccante, ma l'ltalia ebbe a perdere molti soldati, molti cannoni, e materiale di ogni genere. E' lo gico, quindi, che s'infiltrasse un dub bio nell'animo degli Italiani sulla . responsabilità' del nostro Comando i Supremo ; che ci si domandasse : ma WITH THE LARGEST CIRCULATION PHILADELPHIA, PA., SABATO, 8 OTTOBRE, 1921 dunque il Generale Cadorna fu im previdente? Si tratto', quindi, per noi. ili una sorpresa strategica?... Se si', responsabile ne e' sempre il Comandante in capo dell'Esercito! \ edremo ora come si debba rispon dere ai suddetti quesiti, traendo par liti! da (pianto, nel primo volume, i! j Generale scrive sull'offensiva au j siriaca, e ila quel poco che può' for mare elemento ili esperienza propria, per parte di chi verga queste righe, j Sta di fatto che il Genearle Ca-; doma ricevette assai in tempo (egli ' stesso cita la data del 22 Marzo 1 1910), dal Coniando della l.a Arma ta. le segnalazioni di 1111 addensa mento ili ti lippe < cannoni nemici, e della probabilità' di 1111 attacco ne mico in forze considerevoli. E tali | segnala/ioni divenivano, per parte ; del comando della I Armata, ognoi più precise e dettagliate, specie, poi, j riguardo ad un com ent raniento mol to rilevante, di artiglierie e di car regi nella regione degli Altipiani Avuto l'allarme il Comando Supre mo dispone, a varie riprese, per l'in vio di truppe e di cannoni sul fron te minacciato, e di rincalzo, riceven done ringraziami nti ed espressioni i tranquillanti, ili soddisfazione (in data ti aprile), dal comandante della ! I Armata. Ma. sferratosi l'attacco, il lò Maggio, le nostre truppe, specie nel la zona degli Altipiani, 11011 potette-1 Irò resistere alla veemenza di esso, e ! anche quelle di rincalzo, furono in- ' ghiottite dal turbine di guerra clic vi si scateno'. condizioni della no stra difesa apparvero il 20 Mangio; cosi gravi, da destare nel Coniando ! Supremo, la seria preoccupazione clic il nemico, concentrando nella zona degli altipiani il mas-imo sforzo, riu j scisse ad aprirsi lo SI MICCO nella pia nura vicentina. Sono queste confes -ioni dello stes-o Generale Cadorna... I Com'è' dunque, -i chiederà', che il jGenerale Cadorna aveva potuto rite nere inattuabile una invasione nemi- ' ca attraverso il fronte della I Anna ta. senza stancarsi di ripeter ciò' ni I |Coniando dell'Armata stessa? Come e' che, in sull'inizio, quasi a malin cuore aderisce alle richieste pressan ti di rinforzi del Comandante della I \rmata. E' ciò' clic vedremo la prossima volta. Colonnello CI. li. h'lrin i mMVMtmVMmMMMMMWVU Mi Socco e voozeiii Riteniamo superfluo accennare anche solo di sfuggita all'enorme 1 verdetto della giuria di Deedham, Mass., a danno dei due Italiani inr ' putati. Perche' tutti oramai, che seguo- / no <on 1111 po' di interesse le viccn-ji de giudiziarie e politiche di questa • contrada, si sono concordemente con- : vinti trattarsi ili una semplice mon tatura politica e giudiziaria ispirata da sete di lucro e da scopi di ven- ( detta ih classe. Come negli ambienti sovversivi in generale, cosi' fra l'elemento che ha sinceramente a cuore il mantenimen to del presnte ordine sociale ed il ri spetto agli istituti clic formano le jbasi granitiche dell'ordine stesso, e' ! unanime, vivo e fremente il senti mento di rivolta contro la condanna inflitta a due lavoratori, rei sempli cemente di sognare un niigl : ore av venire clic non permetta più' a certe classi favorite dalla fortuna di si gnoreggiare sul resto degli uomini e di spadroneggiare a proprio ca* priccio. Sia nell'elemento americano come fra quello italiano si va manifestan do questo senso di disgusto per la grave condanna di Deedham, Mass., in imponenti coniizii politici, in riunioni di organizzazioni professio nali. nel seno ili semplici sodalizi di Mutuo Soccorso e sulla pubblea stampa, sia essa quotidiana o setti manale. Sarebbe lungo enunciare quanto si e' detto, si dice e si scrive sul caso in parola. Richiamiamo a- ! desso l'attenzione di nostri lettori so pra un articolo scritto in proposito dal nostro confratello di New York, "Il Bollettino della Sera" del 17 set tembre u. s„ in cui il caso dei due condannati viene trattato con una obbiettività' del tutto ammirevole che rivela quanto profonda sia negli , intelletti veramente moderni, il sen so di quella civiltà' che e' basata sul 1 | rispetto delle più' elementari liberta' : dell'umano pensiero. "La causa di Sacco e di Vanzetti" I — dice ad 1111 cèrto punto il nostro | prefato confratello "non e' oggi più' una questione di classe, alla qua le hanno il dovere di appassionarsi solamente i loro compagni di lotta e di fede. Essa non e' nemmeno una i questione di italianità', alla quale hanno il dovere di appassionarsi gli Italiani in America egli Italiani d'l talia, in omaggio del principio della solidarietà' nazionale e reciprocità' delle garanzie internazionali. Essa; e' una questione ili umanità' che do vrebbe interessare, in nome della so lidarietà' umana, coloro che sono in j j regola con tutto ciò' che e' antico; [attraverso 1 secoli nel patrimonio ; Ideile nostre idee e della nostra co scienza. che hanno l'anima impres jsionabile all'orrore dell'ingiustizia, !che dovrebbe essere per tutti lina offisa alla dignità' umana". Le parole de "Il Bollettino" le l'acciaino nostre e diciamo a tutti clic non e' il tempo di fare chiacchiere inutili per salvare i due condannati. ; Bisogna a costoro mostrare tutta la propria simpatia con fatti pratici clic sono, pili' di tutto, gli aiuti in dena : mila spedirsi al Comitato Difesa di Boston o al Grande Concilio del mi tro Ordine che si e' interessato ilei ( caso in parola fili dallo svolgersi del dramma giudiziario. I.e Logge dell'Ordine Figli d'lta lia, clic sono a giorno del noto odio so processo si abitino e agitino le nostre Colonie per interessarle a con correre alla difesa della piu* bella causa che abbia mai saputo richiama re l'attenzione delle moltitudini la difesa della volontà' -il trionfo della innocenza ! Tutti mostrino di avere profondi, i sentimenti di solidarietà' umana, ili affetto fraterno, ih tenerezza TW" Ijo Ijogge dell'Ordine Figli d'lta lia di Pennsylvania, come abbiamo ripetutamente detto, debbono manda re le loro contribuzioni al Grande 1 1 di questo Stato. Por un monumento alla memoria degli Stefanesi morti in guerra. I n patriottico comitato di cittadi ni, sorto nella ridente citta' di San to Stefano di Camiistra, in Sicilia, a firma ilcll'avv. Francesco Vitanza, presidente e del Dr. Gaetano Castro novo, segretario, ha diramato un ap pello invitante gli Stefanesi d'ltalia e quelli residenti all'Estero, a con tribuire all'erezione di un Monunien-, to che ricordi ai [Misteri i nomi di quegi eroi che sacrificarono le loro vite sull'altare della Patria. ♦/appello in parola e' stato rice vuto anche in Beading, Pa., da diver- • si cittadini di Santo Stefano di Ca mastra, fra i quali la loggia omonima dell'Ordine dei Figli d'ltalia; il si gnor Antonino Zaffiro, Grande te soriere di questa italianissima istitu- < ziotic in Pennsylvania; il signor An tonimo Barbera e qualche altro. (ili stefanesi veri, quelli votati, con sincero c sentito patriottismo, alle cause nazionali, i quali non so no presi da mania di reclame, anche in questa circostanza hanno voluto mostrare il loro attaccamento al pae se natio e si sono messi subito al lavoro. Ma, ahimè', neanche nelle cause buone, nelle nobili iniziative, fra pochissimi cittadini, nati in li no stesso paese si riesce più' a met* tereisi d'accordo nella laboriosa nia sfortunata colonia italiana di Bea iling! E noi la colpa di tanta iattu ra la diamo ad una sola persona, che, nel male, viene imitata da un esiguo gruppo di sciagurati, i quali, pren dendo esempio da un ambizioso me galomane, non s'accorgono di quan to male essi sono causa a quella ot tima massa di connazionali. Se una volta per sempre essi des sero lo sgambetto al jettatore, causa ; di tutte le discordie; se, invece di imitarlo o di seguirlo, quegli italia-j ni, oggi tenuti divisi dalla sua per fidia, gli dessero l'ostracismo: se invece di incoraggiarlo, come e' av venuto recentemente, a boicottare le manifestazioni italiane, per una ver gognosa ambizione insoddisfatta, co me nella commemorazione dell'Altis simo Poeta, e spingerlo all'umilia zione di parlare a 24 persone in un Circolo di donne, lo gettassero a ma • re con la sua famosa pellicicia d'in* i grata memoria, il "cavolofiore", sia mo sicuri, non |iotrcbbe più' esplica re la sua opera deleteria, ma si ri tirerebbe in santa pace lontano dai j consorzio umano. l'ali Italia, dicevamo, e' stato in viato un appello agli Stefanesi resi denti a Beading. Il signor Antonino /.attiro appena lo riceve lo affissa sulla vetrina del suo ufficio banca- Ino ed incomincia una intensa pro paganda in favore dell'iniziativa. Nessuno avrebbe dubitato che i no vanta o cento Stefanesi adulti resi denti a Beading non si sarebbero l trovati d'accorilo in una circostan za simile. Ma non e stato cosi', per che' ini giornale locale che si pubbli ca in quella colonia Ita trovato mo rdo come dividere quel centinaio ili | nostri connazionali aprendo una sot- i I Inscrizione in antagonismo a quella, iniziata dal sig. Zaffiro ed invitan do. per domenica scorsa, gli Stefane si al suo ufficio. Sconosciamo l'esi to della riunione alla quale avranno potuto intervenire, tutt'al più', lina cinica figura d ; stefancsc, uno spione ili polizia, e qualche suo ascaro; 11111 se dobbiamo giudicare dalla sotto* ! iscrizione dobbiamo convincerci che Antonino Zaffiro, coadiuvato dai signori Francesco Annuo, Anto nino Boilanza, Salvatore Natali e Antonino Ciarliera, lui quella me ritata popolarità' clic manca a chi vorrebbe credersi rappresentante ili liti "popolo" perche' il giornale lo cale nella prima lista ha fatto una ineschinissima figura. Diamo qui i nomi, con le relative somme sottoscritte, dei primi contri tintori, e raccomandiamo a tutti i cittadini di Santo Stefano ili Canni stra, in qualunque parte degli Siati I niti essi risiedano, di inviare le lo ro offerte al signor Antonino Zaffi 10, 315 So. Ttli Street, Beading. l'a.., con la certezza clic il proprio, denaro arriverà', puntualmente e senza ritardo a destinazione. l.a LISTA DI SOTTOSCRI ZIONE Antonino Zaffiro, Grande Teso riere dell'O. F. d'l. per lo Stato di Pennsylvania, Dire 5(10; A. Bodan za, venerabile loggia S. Stefano lire •'OO ; S. Natoli 300; A. Ibirbera I i-i : F. A miao 50; Domenico Rus so 150; G. Lamonica 50; Ciro Mo scia 25; S. Moscia 25; L. Neri da Palermo 25; A. Neri da Palermo 25; S. Ninfo fu Sci». 50; I. Gallo da Delia 25; G. Natoli 50; G. Agnel lo 50; C. Gugliuzza 50, A. L'Abba-1 te .>0 ; F. Vassallo 50; *K. Corallo 50; G. Mi renna di Nic. 50; G. Rampolla 50; A. Bainieri 50; S. Fuoti fu Vinc. 25; A. Farina 25; F. Todaro 50; B. Camilleri 50; S. Anastasi 25; D. Pezzino 50; C. A !iberti 25; M. Sornavacche 25; T. Musco Marnila 25; G. D'Agostino 25; G. Cosentino 25; A. Bonanno 25; G. Mollica 25; I. Cerniglia fu Gius. 50; S. Ninfo di Agos. 25; D. Anastasi 12.50; A. Lamonica fu Salv. 500; G. Gugliuzza 25; A. Co stantino 25; A. Elmo 50, G. Cata lano 25; B. Sottosanti 50; G. Na poli fu Salv. 50; G. Palmisnno 25; Orazio Nigrelli 25; S. Vilardo 25: Fratelli Catalano 50; G. Gu gliuzza 25; S. Milla 50; G. Bam pnlla fu Gius. 25: fi. Patti di Anto nino 50; T. Saggio 50; T. Droga 25: S. Mirenna 50; S. Gerbino 50; M. Elmo 125: M. Lorre 50; Tota le Lire 4037.50. MOVIMENTO MARITTIMO Il piroscafo "Europa" de "La Ve loce", partito da Napoli il 30 del mese scorso con 1002 passeggicri di terza 0 lOfi di classo, e' atteso il giorno 14 corrente. L' "Europa" ripartirà' da New- York il 21 Ottobre per Napoli c Ge nova. : MERCANTILE STATE BANK ' N. E. Cor. Broad & Morris Sts., Philadelphia, Pa. ' ; SI ACCETTANO DEPOSITI A RISPARMIO AL 4% CON < TI CORRENTI SOGGETTI A CIIECKS AL 2'*% ' Si comprano esi vendono Titoli di Rendila Italiana Spedizióne i di Vaglia Postali e Telegrafici in Italia al migliore cambio ! , della giornata Biglietti d'lmbarco con le migliori ! t Linee di Navigazione , Redazione di Atti Notarili Consigli Legali I i Gli uffici della Mereliantile State TVink rimarranno aperti al pub- ; t | blieo dalle ore 8.30 A. M. alle 9P. M. ( j Thomas S. Russo, Presidente Carmine T. Barbieri, Vice Pres. ( j Nicholas Vitullo, Vire Pres. John Pugliese , Segr. e Cassiere CELEBRAZIONE DANTESCA Commemorazione del XX Settembre Dedicazione di Bandiere Il 18 Settembre 11. s. resterà' se gnato come una data memorabile nella storia della colonia italiana ili New Kensington, Pa. In quel giorno gl Italiani della ridente cittadina hanno celebrato Datile, il massimo assertore dell'ltalianità' ed hanno commemorato il 20 Settembre, la data fatidica che segno' il compi mento delle secolari aspirazioni ili nostra gente. il successo della indimenticabile celebrazione e' tanto più' significa tivo in quanto la locale colonia ita liana Ini saputo dimostrare che il proprio sentimento d'ltalianità' so pravvive al periodo patologico dell'i sterico patriottismo guerresco. La iniziativa della manifestazione fu presa tempo dietro dalla Loggia Nuova Giovane Italia No. 881, clic, in seguito, ebbe anche la valida effi caci coopcrazione della Loggia (fem minile) Italia Redenta No. 950, e delle altre associazioni locali. Per la stoi ia vale la pena di notare clic la importante manifestazioni e' «ta ta una nuova, eclatante vittoria del l'Ordine in questo distretto; la cro naca nuda e semplice, vale, del re sto, a dimostrarcelo: La manifestazione ebbe inizio alle 2 P. M. con un grande corteo che attraverso' i centri di N'cvv Ken sington e ili Arnold, Pa. Al corteo parteciparono ben 15 Logge dell'Or dine. alcuni delle quali con numero se rappresentanze, altre intervenute ili corpo, co 11 le bandiere e le insù- | gne dell'Ordine, nonché' quasi tutti-: le \ssociazioni ili M. S. della cit ta'. Delle I/iggc intervenuti' notia mo: Loggia Nuova Giovane Italia, di New Kensington, con bandiere; log-' già femminile Italia Redenta, di New Kensington; Loggia Giovanna D'Arco, femminile, di Ix-ecliburg: loggia Terza Italia, ili Pittsburgh: Loggia La Pace, di Pittsburgh, con bandiere; I/oggia 24 Maggio, di Pitt sburgh, din bandiere; Liggia Vitto rio Emanuele II ili Pittsburgh; log gia Provincia di Caserta, Trento e Trieste di Pittsburgh, con bandiere; Loggia Regina Elena, di Sliarp burg, con bandiere; Loggia Vittorio Emanuele 111 ili Vandergrift con Stendardo; l/iggia Alba Nova di Leechburg; Loggia Nuova Piave di McKeesport, con bandiere; Loggia Nuova Luigi Cadorna, di Butler; Loggia Enrico Dunant, di Wilmer ding; Loggia Filiti c Liberi di Ta lentimi, Pa. Loggia Italiana di Be neficenza di Coraopolis, Pa. Fra le associazioni ili M. S. che compresero la importanza della ma nifestazione e vollero dimostrare i propri sentimenti ili Italianità', in tervenendo in massa e con le bandie re sociali, notiamo: Il Club Giusep pe Garibaldi, la Società' Calabrese, la Società' Caserta, la Società' A" bruzzese di New Kensington e la So cietà' Italo-Americana di Beneficen za di Tarentum, Pa. La sfilata, ordinarissima, fu mol to ammirata e per il numero di I>og gc ed Associazioni che vi pigliavano parte, e per le numerose bandiere e stendardi dell'Ordine; molto applau dite le due Logge femminili. Nel complesso, ripeto, l'Ordine fece lina meravigliosa dimostrazione della pro pria forza, e le I/iggc, clic pigliaro no parte a quella manifestazione, possono, a buon diritto, sentirsi or gogliose del contributi) che in quel giorno han dato al progresso dell'Or dine nostro. Il corteo si sciolse innanzi all'ele gantissimo Lilierty Thoatre nel qua le tutte le T/igge e le Associazioni en trarono per assistere al Comizio ed alla dedicazione delle bandiere e del lo stendardo della I/iegia Nuova Giovane Italia No. 881. l'na folla Fa quel che devi, &vveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 UNA COPIA 3 SOLDI UH noli pICsIO lu piCllO, ZOppO. il comizio tu api-ito ila l'aotmo l<rio-a --le, C-ili- 1:011 brevi i lucilie parole mu tilo lo soipo delia niiuiucstazione, iil annunzio ehe un grave luito ili ciniglia aveva impellilo al (.d'alide Venerabile Cu», itiuseppe |>, Silve stro ili partecipare alla niainlcsUi/io iii 1 tome era stato annunziato; tu ilei i-ti di mandare un telegramma ili condoglianza al (.rande \ mirabile.. LII cerimonia della dedicazione delle Bandici'c e dello Stendardo del la Loggia Nuova Ciovune Italia (che ira parentesi, sono un bellissimo la voru d arti ) riuscì' impudentissima e In diletta dal (irande Oratole Dott. \. I'.. Abbate; padrini e madrine delle bandiere furono: per la bandie ra italiana, il fratello Michele Dom ina e Signora, per quella Americana, il I latt ilo l'itolo Dattola e Signora, e per IH stendardo il fratello Rocco Scopelliti ■ Signora. Il Dottor Ab bate parlo d'licaicniciite sul .signifi calo della cerimonia, e la sorella Ur lìi i tua l'attola, fece anche essa un nrllissiino discorso d occasione. (Quin di, presentati dal fratello Frugale, parlarono : il prof. 11. Kmpfield? so ni intendenti. delle Scuole Pubbliche della citta, il (piale, in inglese, fece una splendida commemorazione di l'ante: il prol. Un. Tommaso Fra gale, diede itila erudita conferenza sul Divino l'oeta, e sulla sua opera, jed li Dottore Abbate parlo' brilhur | temente, con la solita verve, sul XX ii re. e— non poteva mancare 1 siili « ''dine ; gli oratori furono «ppliuulitissimi, ma non meno lo lu ■ «lue ari isti Signor Haldaccini j ' Diseliopl che cantarono, l "' 1 dolce idioma, delle romanze e dei dnotti d'opera. Dinante il corteo ed il comizio, prestarono >ervizio la Aloosc Band 'lirelta dal fratello Di «addo, e la <■. (iiiiibaldi Band. • n interessante numero unico-pro gramma, preparato dal Comitato del la loggia, fu distribuito a migliaia di copio. lerininato il comizio, alle ore ti il'. A!., lu offerta una cena alle so- [ i'e||c della Loggia femminile (iio* vanna d Ano e.l quanti altri fra telli e sorelle poterono intervenire; Ini i Grandi Lllieiali presenti, ol ire al Dottor Abbate, notammo an che il (Jrande Curatore fratello A. Certo. I. ultima parte dell'elaborato pro gramma della celebiazione, e non la parte meno importante, si svolse 1» sera, alle , I'. J|,, nello stesso Li l'erly Tlicatre, dinanzi ad una folla 'enorme che occupava ogni più' picco lo spazio dc-ll'ampia sala, circa 2000 persone si assiepavano nel teatro, pa recchie centinaia costrette a restar sene in piedi, non avendo potuto tro var posto, (ili stessi artisti clic ave vano cantato nel pomeriggio, si fe cero nuovamente applaudire in uno -cello repertorio di romanze italiane,, ma il "clou ' della serata, clic ave va richiamata tutta quella folla era una esibizione della famosa film ci nematografica italiana "L'lnferno" tratta, come e' noto, dalla Divini ' onimedia. l'er una commemorazione Dante sca, non vi poteva essere cosa più' appropriata della esibizione di que* sfa spettacolosa impressionante film per ottenere la quale il Comitato vette affrontare non lievi difficolta'. Il pubblico e' rimasto profonda mente impressionato da questa com memorazione senza precedenti, c dal modo come e' stata ordinata e con dotta. c non può' non plaudire allo spirito che l'ha suggerita, alla di sciplina che I ha attuata : lo spirito e la disciplina dell'Ordine Figli d'l talia. 3 Ottobre 1021. D. VA tuo Partenze da Philadelptiia Vine Street Pier Per Genova e Napoli AMERICA 11 ottobre Per Palermo e Napoli SAN GIOVANNI ... 4 Novembre Per Napoli e Genova , TAORMINA 26 Novembre I Per Genova e Napoli AMERICA 6 dicembre
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