PUHLISHED AND DISTRIBUTED UNDER PERMIT N.o 500 AITHORTZED UY THE ACT OF OCTOHER ri, I#l7, ON FILE AT THE POST-OHfrICE OF PHILADELPHTA. PA. HY OIIDEU OF THE PRBSIDENT, A. S. BÌRMSPO.N, POSTM A STEH OEN /viA LIBERA it\. /yOA, 'T V i 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direno -1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 4 Per l'Orfanotrofio dei Fili d'ltala IX. Vi sono colonie italiane nelle pic cole e grandi citta' degli Stati Uni ti, vecchie di oltre cinquantanni, prima fra tutte quella di New York, che conta circa 800 connazionali : e sistono nelle più' piccole alle più' grandi comunità' italiane, numerose Società' di Mutuo Soccorso, civili e religiose; vi si contano diverse Fe derazioni di Società', purtuttavia ne' colonie italiano, ne' Società', ne" Fe derazioni di Società' fino ad oggi hanno fatto qualche cosa d'importan te, sia per il bene dei nostri immi granti, che per richiamare l'atten zione del paese clic ci ospita e farlo ricredere che noi non siamo un po polo di straccioni elio sfruttiamo l'A merica per arricchire la nostra Ita lia; che noi non sigino solamente rac coglitori di... eatl'omenti, ne' suo natori di organi. Noi dobbiamo mo strare a questo paese, che non solo siamo capaci di assimilare, ina di creare anche monumenti tali da far ci ritenere cittadini desiderabilissi mi, niente affatto dissimili dagl'im migranti di altre nazioni. Se si esclude l'Ospedale Italiano di New York, che vive rachiticamente, e qualche asilo di pochissima impor tanza, mantenuto da comunità' reli giose, le colonie italiane di Ameri ca, in fatto di Istituzioni filantropi che ed umanitarie, sono oggi quelle che erano oltre cinquantanni fa. Spettava all'Ordine Figli d'ltalia, sentinella avanzata dell'italianità' in America, di rivendicare il nostro no me, creando, erigendo monumenti imperituri i quali, con le altre no stre virtù', contribuiranno ad una tnaggiw affermazione degli italiani HU questa terra di Colombo. Noi siamo stati, siamo e saremo per la unicità' dell'Ordine Figli d'l talia in America, per quanti» lo con seatc la diversità' di leggi nei diffe riti Stati. Fumino propagandisti e ftostenitori della riunione ilei due Or dini italiani fin dal loro nascere ; ap poggiammo l'Orfanotrofio Unico fin da quando il defunto Rev. Altarelli di Paterson, N. .1., ne concepì' l'idea, dbe fu poi coltivata e continuata dal Iter. Sabbarese, attualmente a Chi cago; sostenemmo la necessita' di «■'intesa interstatale per la Cassa di Previdenza o Fondo Unico Mortua ri», giacche' la differenza delle leggi nei diversi Stati non permette clic essa od es-o potesse essere unico. Ma, quando, nella Convenzione di Cle veland, Ohio, dimostrata l'impossibi lito' pratica di averne uno per tutti, fu lasciata liberta' agli Stati di crear si l'Orfanotrofio per conto proprio, noi appoggiammo ed elogiammo lo Stato di Pennsylvania che si mise ■>' lavoro per non venir meno alle pro messe fatte in diverse Convenzioni, Grandi e Supreme, promessi' che do vevano essere tradotte in pratica, pri ma, per la necessita' di avere un Ri covero, secondo, per non far dire che i Figli d'ltalia fossero dei ciarlatani, come i candidati politici, che promet tono molto nel momento del bisogno e dimenticano tutto quando si sono insediati alla carica alla quale aspi ravano. Intanto siamo lieti poter rilevare che la inizativa dell'Orfanotrofio del l'Ordine Figli d'ltalia in Pennsylva nia, ha svegliato i preti cattolici di Philadelphia e Pittsburgh. La neces sita' di un Ricovero oggi si sente dap pertutto. In questa citta' pare che si dorma, ma in Pittsburgh si lavora a lacremente per crearne uno, che ab biamo ragione di credere accoglie rà' solamente i cattolici. * * * Negli Uffici del Grande Concilio dell'Ordine di questo Stato si sta procedendo allo spoglio della votazio ne del referendum ed alla preparazione della circolare det tagliata da doversi mandare alle logge subordinate. Da quanto ab biamo potuto sapere sommariamente 150 logge hanno risposto favorevol mente e9o 10 contrarie. Fra le rima nenti vi sono di quelle la cui votazio ne e' stata annullata, ed altre che non hanno risposto affatto. Il buon sen so della massa dell'Ordine ha trion fato e questo avra' l'Orfanotrofio, i cui fabrieati sono già' pronti e la maggior parte della mobilia e' stata assicurata. A quello di Pennsylvania faranno seguito gli Orfanotrofi di altri Stati. Nel New Jersey e' stata già' messa la prima pietra fin dal 31 Ottobre dello scorso anno. * * * Nel momento in cui scrivevamo queste note ci e' arrivata la "Stella d'ltalia" di Greensburgh, Pa., con un ultimo, afferma quel giornale, co mnicato del signor Antonio Cava liere, tesoriere, non oratore come di cevamo in qualche numero preceden te, di quella loggia America. Il signor Cavaliere si lagna di noi pwcho' lo abbiamo chiamato "con ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER AVANTI SEUN/IPRE:, corsi L_A FIACCOLA irsi PUGNO -CI "Enlcred ;ts s?rond-class matter Aprii 19. 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Art of March 3, 1879". tradittorc, disfattista", dimostra In necessita' del "pubblico dibattito" perche' la "questione riguarda l'Or dine intero", lamenta la mancanza di un giornale a sua disposizione per po tervi "inquadrare la questione con litro ordine di idee", si mostra un po' punto per avere noi affermato che qualche redattore gli "dirigeva la penna" sebbene egli stesso ammet ta t*lio i suoi scritti gli venivano ri dotti (certamente dal redattore) "ai minimi termini" ed in ultimo fa del le raccomandazioni al Ci rande Con eilio dei Figli d'ltalia di l'euusvl vania. Noi, a nome di questo, dolili ianv ringraziare il signor Cavaliere per i suoi ottimi suggerimenti, sebbene li riteniamo superflui dappoiché' cre diamo che il resoconto del referen dum sara' dato dettagliatamente, e saurientemente, citando il numero dei soci e delle logge che hanno vo tato favorevolmente, enunciando i nomi di queste ultime, nello stessi modo come si fara' per quelle con trarie o clic non hanno risposto o che sono state annullate. Il signor Ca valiere, forse perche' in mala fe de, fa un processo alle intenzioni, che egli crede non corrette, dei com ponenti il Grande Concilio, senza pri ma aspettare per poter giudicare a fatti compiuti. Egli afferma che lì resoconto del referendum sara" dati: "con una cifra sola, ossia: tanti fa vorevoli, tanti contrari". No. signoi Cavaliere. Il Grande Concilio, anch' in questa faccenda, che e' iniportan tissima, mostrerà' la stessa corrette; za, alla quale si e' sempre Spirato, in modo che ogni loggia possa control lare se la iis|K»sta pubblicata e' tali quale fu deliberata. Xes.-un timore dunque, signor Cavaliere. Il risulta to del referendum, abbiamo ragion, di credere, sara' poi a disposinone d«-i fratelli che vorranno prenderne vi sione e sara' anche portati, nella prossima Grande Convenzione. Non vogliamo sciupare altro -pa zio per ripetere al signor Cavaliere quanto gli abbiamo detto precedenti niente, ma desideriamo soffermarci sul lamentato spazio che egli dici «li non avere perche* manca di un giornale come lo abbiamo noi. Questa sua affermazione e* un torto che fa al Prof. Pitocchi, direttore della Stella d'ltalia. Sn questa sono *tafi pubblicati quattro o cinque articoli del signor Cavaliere, nei quali < 11 ha detto tutto quello che ha credu to di esporre. Se ave—e poi voliti confutare "I.a Libera Parola" un crediamo che sarebbe stato sufficicu te la colonna o più' di cui ha usufrui to nella "Stella d'ltalia" del I •"> cor rente mese. Il Signor Cavaliere, infatti nel l'ultimo spazio usato, avrebbe dovuto -mentire o ammettere, per esempio, se e' vero che i potenti Ordini Ame ricani" hanno un Orfanotrofio Uni co; se egli e' staU> sempre ed e' per l'unicità' dell'Ordine Figli d'ltalia in tutte le sue iniziative. Avrebbe anche dovuto dirci perche' non par lo' più' del terreno offerto da Green sburg. J.e persone dabbene, come il signor Cavaliere, specialmente quan ilo si discutono problemi co-i' vi tali come quello dell'Orfanotrofio dell'Ordine, debhono ammettere an che i loro torti, smentire le afferma zioni... non rispondenti al vero: lebbouo, in altri termini, dimostrar! che la discussione non e' capricciosa, ne' capziosa. Oggi, del resto, "a discussione fi nita", come ilice lo stesso signor Ca valiere"', i fratelli possou ritener-i, e saurienteniente, illuminati". Infatti, certe discussioni, rese in buona o mala fede: qualche attacco insensa to; una vigliacca aggressione perpe trata, i cui briganteschi effetti furo no fortunatamente evitati, non han no ottenebrata la visione radiosa del la massa dei Figli d'ltalia di Penn sylvania, la quale ha trionfato ed ii loro Orfanotrofio, dal campo dell idee e dei segni e' passato in quelli della realta'. Figli d'ltalia di Pennsylvania, sia te orgogliosi della Istituzione alls quale appartenete ; circondatela de vostro immutato affetto; propagati datene la bontà' del suo programma sostenetela, difendetela contro i su" nemici, interni ed esterni ! * * » IJC lettore di aprovazione e di plauso al Grande Concilo ed alla Commissione Orfanotrofio non si contano più". Tante logge hanno vo tato favorevolmente al referendum tante lettere di adesione sono perve nute a questo giornale ed agli Uffi ci dell'Ordine. Perfino qualche log gia che ha votato contrario per ra gioni secondarie, elogia l'iniziativa e il vincolamento dei fabbricati. Nel numero scorso di questo gior nale, fra le.lettere ricevute, alludem mo ad una del venerabile della log gia Andrea d'l6ernia No. 916, signor WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION PHILADELPHIA, PA., 23 GENNAIO 1921 Emiro Damiani. L- sua lotterà, es troppa lunga, non potemmo pubblicarla come non possiamo inse rirla ogtri, ma diamo il sunto <ii un'altra ili recente dato inviata al ei- L'iior l'aolo Hi l'oso, (ì rande Sejfiv BBPP"-I \TKI?\ <» lii li (i IM \ \SIT"M \ ('OWOHDVILLE, PA. turili ili finanza. Ili essa e" detto die \siti Ini i-In In \tua. Loggia, indignali. 1 :>!o!i <lnno rnntva il vigliacco nitrir l'lo <ìn rullili fui! il a u "'a loggia Xa I h'illi I'"/li l'lli Ili A 111, ili l'ltili!., ra/iilnnaln. • ■ili iliir. ilo un ilirnln i inoih ' fin ihi' fa rrrgoi/na allo i nassa ■ h i Figli d'l Ittita. * * * locai. I I/. HCONA RUOTI. No. 765 s 'igtmr I. ì'rrfilia, Or. Segretario . I n li ivi»ln dell'O. F. d'l.. per In l'a. (Jriro a'a it oe f mirilo, iU'annuntin dello spiacevoli tin i- L '• ale (irrml il la in jiii'iiri srilitla dri lli loggia \ajioli'oue Colaianni i>ci ' irm, /uni' ih j ut, : membri. asso!- Inli ii ili .spontanea rotolila', aggre ■lilo mi (inutili' I ffi' inlr dell'Orti i- m■ nell'i persona ihl fratello l'aol.it I Ili l'itili, i fruitili dclin "Mieli clan-] | gelo Hiioninroli", No. 70.V in rego \iarc seduta, sii tintati zzando l'operato tri <oi i della Colatanni stessa Inni a», rome mi solo uomo, protetta rj' i mnlrò il ha,-so modo di prnredere e, ' dii h tarano di e,surre disi ipTinalamen j h sottopiatti ni Grande Coni ilio, ni | ■/itale dmuto mi roto di plauso peri'"- ; tu in xapirnleiitenle ■trillili a prò' dt l ! l'Orfanotrofio e per Itili' lineile al ire tipere eli e «f prefigge di svolgerti |' a prò' del saliera lite alo morale ilei ; nome itaHono in A mei it a. Lamberto De Simone, S V<7 r Ire'». 19V5 So. 1 Uh SI net X. (iammone. Yen. 1035 S. Bth St. ! *** . l.n 1-oiTuui "Provincia ili (Inserta ci Trento i- Trieste N". 98'J ili Pitta-J l»«r#rli scrive hi data 11 corrente me se. SII di un giornale sellitnanttfe di ! ijiiesln citta' abbiamo letto diversi co manicati, deleteri per ■! nostro Ordi-1 ne, di mi terlo Raffaele Di Clemente, .stiiio deliri loggia Gabriele D Annun zio iti Pliiladelphiu. hi sedata oidi- j noria di doni e tirili scorso guesta loti ~ \ già volava mi ordine del giorno il raccomandazione al Granile I cnera bite perche' deferisca al Grande ' li mitato arbitrate l'indegno fratello < roti lui tutti gli nitri che sono finirà la gronde I.stUiizionc. Questa lettera e' firmata ila! Segretario archivista I signor F. Simeone. * * ♦ Da "La Gazzetta", di Eric. Pa., dell'B gennaio 1921, località' dove il prossimo Agosto si terra la Grande Convenzione di Pennsylvania : LE LOGGE DI ERIK VOTANO TUTTE A FAVORE DEL- L'ORFANOTROFIO Con le tre logge di Eric si sono unite ed hanno votato ad unanimità' la ! Salvatore Spinuzza di No. Ea-st e ìa loggia di Meadville, Pa. Le tre logqe dell'Ordine dei Figli d'ltalia in Eric, "il Risveglio", la ""Ausonia" e la "Vittorio Emanue le" hanno votato ad unanimità' a favore della proposta della Grande Loggia di Pennsylvania circa l'ac quisto dell'Orfanotrofio statale in Imitativa di compera a Concordville, Pa. Alle logge di Erte s'è' unita an che la "Salvatore Spinuzza" di North East, la quale ha votato ad unantnii la' per il volo di' fiducia al Grami'- Venerabile ed alla (.'ammissione del l'Orfanotrofio. I! fratello l'auto Sturaci s e' reca to 11 Meadvitle jx'.r assi te re alta riu nione straordinaria della "Fiume Li- , he rata" nella qv.ttft vogliamo augii- \ rari i il roto sarà' anche Mulin ine per l'act/uisto 'ài questa istituzio ne che fora' onorb al nostro Ordine, ! Xon res'a dunqui elie la "Trento c Trieste " t di Urei ncitte, l'a., dorè i ! Grande Deputato r \nlonio ricconi ed l [a Dirà Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo "■ leggende orientali IVr i'iii<|tn- -cfuli fu credulo che ii viaggio fatto <III Dan tv p i regni ul- Iratni>ini ti ti i. ad eccezione del viaggio 'li !'li-se, ili ((nello di Orfeo per rin Irneeiiire Ku rad ice, di (niello di Enea e del rapimento (ii Sun Paolo fino ni lei vo cielo, fosse stato l'unico e solo; \iaggio fatto da un uomo mori ile al l'altro mondo. Ma da clic il lHll.j Francesco Cancellieri, pubblico*, tra dotto in italiano, la Visione ili Al l'eneo, moli n o di Monti-cascino, e co mincio' ad agitare la questione circa l'originalità* della Divina Conimi dia. gli studiosi -i diedero a frugare nelle leggenda classiche, bibliche e cristiane, tutte le narrazioni, clic hanno per soggetto visioni dell'altro mondo, e ne trovarono una gran i|uantita' Inoltre si diedero a inve stigare nei libri sacri orientali. del l'Assiria. clic contenevano molte tra ilizioni delle razze precedenti Acca liane, e nei papiri dell'Hgitto e vi trovarono altre leggende di viaggi fatti all'altro mondo. I^• tradizioni li i|iiei popoli erano ignorate prima he fossero -tati decifrati i caratteri ani iformi delle tavolette di Ninive, i-d i geroglifici dei papiri egiziani, ma poi vennero a conoscenza del mondo letterario fin dal principio ilei secolo XIX. Le più' antiche leggende trovate nei libri babilonesi, scoperti nella libreria di Ninive. rimontano al set timo secolo prima dell'era volgare, ma la loro origine vanta una anti c-hiti" di migliaia d'anni prima ili Cri<to. dal periodo Sumeriano o pre- Semitico. Tra le altre leggende tro vatisi quella di lslar e dell eroe na zionale Gisdnbar, il quale discese al l'inferno, come Ulisse ed Enea, per a ver consiglio dai suoi antenati morti. Leggenda di Gisdubar e di Ista La leggenda di Gisdubar e' in for ma di poema in dodici tavolette, ove son narrate le gesta di quell'eroe fino a che non eblw un rivale in Ba-bani, un gigante con le gambe di bestia. Questi lascio' la sua dimora nei bo schi tra le bestie feroci, ed andò' iel la citta' di Eredi, tiranneggiata da Gisdubar con lo scopo di combatter lo. Ma in sogno i due eroi furono av visati dagli Dei di non combattersi a vicenda, onde si fecero amici. Gifi dubar intanto incorse nell'ira della Dea Istar. di cui aveva respinto le profferte di amore. La Dea prego' il padre di creare un grande toro por uccidere l'eroe e vendicare cosi' il suo amore offeso. Nel combattimento che ne segui' il gigante Ea-bani afferra il toro per la coda e Gisdubar cosi' riesce ad ucciderlo. L'ira della Dea si volge contro il Gigante, che muo re di ferite, e sqntro l'amante che ./ Grande Curatore Egidio .1 gresti si ] reciteranno domavi /nr assistere alla | rotazione. ('on ciò' si c' ottenuto un voto com patto dalle logge del yorili Western j l'c mitili canta: un volo che fura' ono \ •• , noi' solo ni frali Ili ili queste ro'tl irad>\ tu'! alle Grande Loggia ed al ìa Commissione dell'Orfanotrofio che ! hanno sapulo ili cosi breve tempo rea lizzare un'idea chi rende l'Ordine su pcriore a qualsiasi altra associazimic 1 italiana ette ri sia in America. ■ offre una terribile malattia procu : rat;i dulia sua vendetta. Dopo la mor ie ilei gigante, (ii-dubar fa un viag gio nelle regioni infernali in cerca dei suoi antenati per averne consi glio come sfuggire ni suo fato. I)a|>- priina egli arriva in una caverna i presso una montagna, piena di leoni, e prego' la Dea Duna, che gli mo stro' in sogno un passaggio attra verso la montagna. Arrivo' co-i' a>l un'altra montagna assai più' grande detta la Mutilai/wT dell'Occidente guardata da mostri e da scorpioni con membra umane. Senza -eorag giursi. (iisdubar attraversa questa montagna iu ventiquattro ore, e per vieni» in una regione solatia con al beri carichi ili gemme, e lontano ve de il mare, die deve attraversare. Vi sita intanto la l'rineipe&sa Sabitu. ielle regna -lille spiagge ed ottiene n compagno un vecchio marinaio per nome Arail-ea, per ordine del (|iialr taglia un albero e costruisce una ba> ca. Il viaggio ]ier mare dura un me se e cinque giorni, finche' i due eroi arrivano alle acque della Morie, i dopo di averle felieenienti attraversa* , te, arrivano all'altra sponda. Quivi liisilubar trova il suo antenato Tsit naphisht ini, che gli narra come era sfuggito alla morte del diluvio uni versale, e fu reso immortale, insieme alla moglie, dal Dio Bel. «pianilo li fece uscire dall'arca. Questa tradi zione del diluvio universale e' simi j le a quella degli Ebrei. (Ìisduhar venne curato della sua infermità' da quella coppia di -noi antenati in sei giorni, do]io d'aver mangiato alcuni cibi mugici prepara ti dalla moglie di Tsitnapliislitim, e iop. essere stato lavai ) in una lon tana miracolosa. (ìli vien detto do ve poter trovare un albero magici per prolungare la vita, ma, non >i .-a perche', Uisdubar non mangio' di quel frutto subito, e cosi' perdette la pianta magica e l'opportunità' di rendersi immortale. Mentre stava be vendo presso un ruscello, un demo nio, in forma di serpente, ruppe l'in canto, e l'eroe torno' alla sua citta' di Eredi. Egli non e»a entrato nel regno della morte quantunque avesse at traversato le Acque della Morte c non incontro' nessu n'anima sull'altra riva ad eccezione del suo antenato e la moglie. L'amico suo Ea-bani intanto ritor no' a lui dopo la sua morto, e gli narro' le vicende dell'altro mondo. Disse che la terra dei morti era un luogo assai tetro, ove si trovava il Venne, che divora tutto, e tutto vien trasformato in polvere. Più' attraente e' la leggenda della discesa all'lnferno di Istar, la De? dell'amore, per cercare l'amante Tammuz, morto immaturamente. Al lorché' la Dea si presenta al cancelli di Allatu, regina dell'lnferno, i guardiano annunzia la sua venuta £ costei, e dietro suo ordine l'ammet te. Appena Istar entra nel primo cancello, questo le si chiude dietro, ed il guardiano le toglie di tota la corona. Alla sua domanda per tale trattamento, quegli risponde "En trate, Signora, queste sono le leggi di Allatu". Nei sei cancelli seguenti le vengo no tolti gli orecchini, la collana e tutti gli ornamenti del petto, la l'a scia con le gemme preziose, i brac cialetti ed infine le vesti, (limita alla presenza di Allatti, ella chiede del l'amante Tamniuz, ma la regina ri mane impassibile ed altiera, ed or dina al demonio della pestilenza di colpirla sessanta volte di malattia. Istar, essendo la Dea dell'amore. li Iflltlt tìliis' | Qualcuno degli untici ili liuona i scopa Pasticcio avrà' letto, credo, In ! ! storia ili (.incrino, detto il Meschino... L'ultima puntata dell'illustre i'Va j loro di '"cavalierati" di ''reami" di' "regime'* e di tribunali" sembra ili | capitolo della storia del Mischino, elio descriveva l'andata agli "alberi del sole e della luna". Kd a projxi- I-ito di luna, io incomincio a crede-j Ire che il cervello del nostro don Cir ci'" l'unticcio se ne sia andato nel sa tellite del «ile... Caso confano, diverse dovrebbero essere le chiose del carissimo, anzi areiearo becchi no del casalonc. ( 110 fatto lo scoti gium di rito!) j Se e' cosi', scritturerò' l'ineffabile : neo Astolfo Cacasenno, ovvero ii j "Pitoncsso", per il viaggio attuaste | r ieo. Hgli volerà' su l'ippogrifo.... !si intenderà' con Marcolfo... y i"Marcoffio" e riporterà' al gioì HI . ierra<|ueo il senno del caro don Cic cio Pasticcio... !•', vedete se ho ragiono ili scrivere icosi". Cli articoli ehi portano la fir ' ina T. di Tarascone, la mia. sono anonimi, secondo mescer Pasticcio., oli. Buonascopa dell'animo mio, che ■ lite mai?... Se spifferate tanta "fezzaneria" mi sia lividi do mandarvi chi >i ha insegnato la lo gica; quale e' il significato che il \ostro vocabolario da alla parola ANONIMO?... Ali. avevo di menticato che siete stato a Massai! e che consultate solo i vocabolari in lingua umo r ieo-scioanfl... dervi sci# ! Alcuni vostri amici denunziarono tulle autorità federali l'estrazione ili premii fra coloro che avevano contri buito al fondo Orfanotrofio F. >1 Ita lia senza firmare le loro lclte r t 1 e furono chiamati anonimi.... ('io' giusto: mi pare: ese tu detto che e>si non sono scarabei -tercora ( i'i, e' Itene. Attingendo nel vocabo lari "vernacolcsco'. chissà come li avreste battezzati, se il caso l'osse sta io vostro... Ma già', il dizionari! di Buonascopa... oli quello li .... i' speciale, e' pulito, non e' ribut tante. .. dimostra che e fili e' proprio Ideila scuola di "Pappatone" ca lia a " l''rancischiello" ed ai dotti in •'latinorum" di certo magnifico slatn- Le "pacchiane lasciatele stari non ci pensate piti': lo sapete bene perche': invece fate la pecchia e la pacchia, fra i vostri ascari - e ve tte troverete contento. N oi che a Sharpsburgh inventasti e stabiliste tante cose, come, per c sempio, il tribunale fra gli italiani, il suono della campana ad un dolla ro il colpo (come ridevate a vedere quei creduloni afferrare il "batta glio"' a suon di dollari, eli.'') etc.. avete la faccia fresca di chiamare il divo Michelangelo spaccapii In . Mi chelangelo scolpiva nel nianno, caro don Ciccio, non spaccava pietre...; lo scultore, egregio Buonascopa non e' il comune spaccapietre delle vie consolari italiane; non e' il vo stro superonesto luogotenente di East Liberty... voi sapete bene tut to ciò'; ma volete ciurlare nel ma nico, per farvi grande, bello e spi i itoso in quel circolo di illusi che ve dono in voi l'unico uomo colto, l'u nico patriota, l'unico salvatore del mondo, l'unico dirctto r e dello scibi le coloniale... E dal piedistallo dove vi hanno po sto gli ignoranti, nessuno vi ci vuol togliere e restateci per altri cen to anni, perche' a nie ed agli altri che non appartengono alla schiera della "Vecchia Ouardia", ciò' impor ta poco! * * * Voi non sapete fare ne' polemi che, ne' dispute. Che c'entrano i figli dell'Abruzzo forte e gentile, nella attuale dispu ta? Potrebbe darsi ch'io sia un figlio Fa quel che devi, Avvenga j che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi 'non poteva rimanere lontana dalla terra, senza che vi ni-.-, a mancare la j nascita degli uomini e degli anima li, i quali, senza l'amore si asteneva no dal procreare. Onde la Dea E» mando' un mi s-aggero speciale alla regina Allatu. pregandola di rilascia re Istar. Alla risposta negativa il messaggiero ottiene l'Acqua della Vi ta per rivivificare Mar, ma e' ma ledetto dall'inesorabile regina e non riesce ;i dar la vita all'infelice Istar. Finalmente Aliata ordina a Namtar di versare quell'acqua della vita so pra Istar e ridonarla rosi' alla vita. Al rtiorno dalle regioni infernali 1- star riceve ad ogni cancello tutti gli ornamenti clic le erano stati tolti. Dr. I CI lUCCIOTTf ili tanta gloriosa regione - e potrei | rispondere alla vostra volgare insi l nu aziono con qualche atto che scu«v ; a<rebbi: la vostra \occhia carcassa. Castellano ili Itlooml'ield non perche' voi siete il donno e padrone ■li quella colonia lnbo r iosa ed one sta. ina perche" \i faceste circonda" : ro la casa da mura di castello con inerii... (K iV un simbolo, anche ri quel fatti... (Hi siete un gran furbacchione, caro Buona scopa!) Lasciate stare i vaglia e le cartoline... .di in : non \i fato paladino di una colonia che non ha bisogno delle vo stre difese, ne' di un popolo d'una regione d'ltalia la più' bella ed am mirata: e ditemi dove, quando e per che' fui tacciato a Napoli, tre vol te... li pe r che' non quattro? Siccome credo che i documenti so no una potente arma, in America, potrei dimostrarvi che voi oltre ad • essere un buon pasticciere, siete an ; che l'uomo che insiste nel non dire il vero. Il fatto delle tre bocciature 'napoletane lo dimostra. Quel periodo clic pari a dello schialtamcrto di Bloomfield io noi» io compiendo e' uno dei vostri • soliti rebus! In quanto poi a mettervi assieme agli spaccapietre, accomodatevi pu le! l'ero" quel mestiere «>' pesante e I non fa per voi: il I'UCIH *«> ve ne può' dire qualche cosa. lid ora sentitemi: io da quando he incorni ni iato a disputare con voi, non sono entrato in fatti personali: ho cercato discutere i vostri sistemi ; i siccome voi volevate canzonare, io h® fatto lo stesso. l'ero' voi siete uscito "fuori del seminato" parlando di bocciature « nomi onorati... Del resto da coloro che si appailo in Austria, per sfug gire agli obblighi di leva. . esi re cano a Massaua, per... non si pilo' attendere nulla di serio. Fate la discussione dei sistemi, |dei mezzi per raggiungere certi «co pi... magari filantropici... ma non entrate nel "sottile . Lasciatelo ai librinoli, non alle persone che san no il significato della parola onore. senza allibirla a riscontrare nel vostro dizionario... Concludo, chiedendovi per la mil lesima volta : l'en In il fabbricato di Oakmont fu comprato e come nacque 1 ì dea dell'Orfanotrofio? Fu tale fabbricato offerto mai per ingente somma e. I offerta fu re spinta? Perche' tale fabbricato non viene donato all'attuale comitato pro' Orf anotrofio? Chi riceverà' la moneta dell'ipote ca? Dove sono andati a finire i soldi collcttati, pel Directory of Progress? Riceve' padre Sememi i famosi mille dollari prò' orfani di guerra? Se voi risponderete a tale doman da esaurientemente, rifulgerete mu glio della \ostra grande onesta'... e canta' patria. I*e domande non hanno scopo di insinuazione ma vi vengono fatte per sapere la verità su quanto si dice, per assodare re sponsabilta' ; per diradare dei malin tesi : pe r porre fine a certe maldicen ze: per far si' clic la nuova opera di filantropia italiana non abbia un peccato di origine. Mi volete capire si' o no? REGIA MARINA A malgrado del pomposo aggetti vo. Marina e' un bel nome. Ebbe la divisa, i fucili di legno, le cartucciere; gli ammiragli, i eo- Partenze da Philadelphia Vine Street Pier TAORMINA 4 Marzo AMERICA 31 Mar*. TAORMINA 22 Aprile AMERICA 11 Maggio
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