I)ER QP ncE PA., B Y 1 forti caratteri sono gli Dei J Supremi della Storia Nazionale. I A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttpre 906 Carpcnter Street ■ANNO 11. - Numero 18 ri ili • li lì ti ì ci# un i in li i Hr «I itti M m llttli; 1 fui li; r Italia vittoriosa Un riottoso megalomane, ignaro delle più elementari regole diplomati che e della vera storia di <juei paesi, si era recato in Europa per spadro neggiarvi. In America, e per l'Ameri ca, egli vuole rispettata la dottrina di I Monroe; in Europa pretendeva a far la da padrone, in casa altrui, da ditta tore. Negli Stati Uniti aveva predica ta la democratizzazione del mondo, e molti di noi avevamo abboccato all'a mo; in Europa vi si recava per prati carvi l'autocrazia la più odiosa, tanto che i rappresentanti delle altre Nazio ni alleate sono stati contenti della mossa coraggiosa ed energica della Delegazione Italiana e della lezione di correttezza inflittagli da Vittorio E manuele Orlando. In questa terra il pedagogo si era mostrato un idealista; oltre Oceano, per occulte ragioni, va a difendere gl'interessi di certe com pagnie di Navigazione contro il dirit to, la giustizia, la libertà. Hand off, intruso! Se precedentemente aveva trovato, proni ai suoi voleri, la legislatura Na zionale e il popolo americano che gli permisero perfino lo sciupio di milioni di dollari, che pantalone deve ri pagare- per coprire i vuoti, questa vol ta non ha trovato consenzienti nè l'A- Imerica ufficiale nè quella del popolo; ed il nuovo Congresso, al suo ritorno, gli farà pagare il fio di tanti errori, non escluso gli atti arbitrari commes j si; le sue quotidiane contraddizioni; \ la figura ridicola fatta fare a questa j Grande Nazione alla Conferenza della | Pace recatovisi contro il volere del ' popolo americano. L'astro incomincia a tramontare e | la posterità, che avrebbe dovuto ricor dare il democratizzatore mondiale, non potrà che amaramente registrare un ■ nome, quello del Presidente più asso lutista, più autocrate che l'America abbia mai avuto. ILe note, le solite note a tempo per i so, non hanno prodotto l'effe-tto che il I maestrucolo si aspettava. Povero il l luso! aveva creduto il popolo d'ltalia | una mandra di pecore che si sarebbero f convertite al suo verbo; aveva imma ginato che il parlamento italiano fos | se composto di uomini dalla testa vuo f ta; aveva pensato che, con una colon- I na di letteratura insipida, egli potes se sconvolgere la compagine del no stro Governo, ma. .. baffe! hanno ri sposto il Governo e il popolo d'ltalia. Dopo la memorabile lezione di Orlan do, vi è stata la solenne dimostrazio ne di protesta della piazza, più tardi l'affermazione unanime del nostro di- I ritto, da parte del Parlamento italiano. | Questi i fatti svoltisi dall'altra par te dell'Oceano. Da questo lato poi sia mo più che soddisfatti della solidarie tà americana per la nostra causa. La stampa indigena, quella non venduta all'oro della "Cunard Line", si è schierata con noi e fra i tanti giornali americani va annoverato, qui in I'hiladelphia, il "North America", mentre l"'Evening Ledger" ha pubbli cato degli spunti cosi ridicoli da farci dubitare della serietà di quegli "scri ba" la cui crassa ignoranza è tanta monumentale quanto uomo possa mai immaginare. "Era perchè faceva freddo in Italia", come dicevate in un vostro parto in sensato, signori dell'Evening Ledger, che il vostro presidente, piegando le ginocchia agli alleati, per non torna re in America completamente tromba to, ha implorato che la Delegazione Italiana tornasse a Parigi. Altro che firmare la pace, l'ltalia assente! Abbiamo avuto con noi, dicevamo, giuristi di indiscusso valore, ufficiali superiori ed inferiori dell'Esercito a mericano, che hanno combattuto in Francia e in Italia, senatori e con gressmen, nazionali e statali, alcuni parlamenti dei diversi Stati e la mag gior parte dei popolo americano. Cosicché, il signor Woodrpw Wilson, presidente degli Stati Uniti, ha dovu to, come noi avevamo previsto, ringo « iare il rospo e rassegnarsi al suo fato. Se ne erano dette tante di cose al legre, dai sostenitori della politica wilsoniana, che molti, anche in mezze agl'immigrati italiani, incominciavano già a credervi. La Delegazione Italia na ,aveva fatto il "bluff" di andarsene ma essa, si diceva, non avrebbe mes so in pratica la minacciata diserzione perchè l'ltalia non avrebbe avuto a chi allearsi. Il Governo italiano, si vo ciferava, sarebbe stato rovesciato dal la insipida letteratura di Wilson. Ls pace, si soggiungeva, sarebbe sta ta firmata senza l'ltalia ... e tante t tante allegre barzellette. I fatti svoltisi però hanno mostrate che con l'ltalia non si scherza, per chè essa è forte moralmente e mili tarmente. Il popolo è così unito ch< Volete comprare la vostra casa? ACQUISTATE AZIONI NELLA SONS OFITALY BUILDING AND LOAN ASSOCIATA Capitalizzata per S 1,000,000 S 1.00 PER AZIONE La nuova Serie sara' emessa Mercoledì sera, 21 Maggio, 1919. nel Palazzo dei Figli d'ltalia, 7th & Christian Sta., 3.0 Piano. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON L.A. FIACCOLA iFM RUCSINO d ■ "Entt-i ccì ;is st'fc,R(i.cl;tss ,nalter Aprii 19, 1918. al the post office at PhiladelpWa, Pa.. un «kr the Act of March 3, 1879». per non dare la soddisfazione al pc jdagogo non ha celebrato neanche !a .dimostrazione del 1.0 Maggio. L'ltalia è uscita vittoriosa dalla guerra avendo schiacciata, da sola, la testa dell'idra austriaca ed era pron ta, se l'armistizio non veniva, a pol verizzare anche l'esercito tedesco. L'l talia è uscita vittoriosa, diplomatica mente, dai vergognosi e loschi com promessi. L'ltalia, senza il bisogno dell'ausilio di professori in quarantot tesimo, uscirà sempre vittoriosa e sa prà mostrare che Essa è la gelosa cu stode di una civiltà millenaiia di cui fu ed è maestra al mondo intero. LA LIBERA PAROLA. La parata ed il Comizio per i! Victory Loan di domenica scorsa riuscirono una vera manifestazione prò Fiume italiana, V era stato chi aveva fatto sape re che gl'ltaliani di questa città, al l'infuori di un piccolo gruppo che comparisce e scomparisce a seconda le circostanze, domenica scorsa, 4 cor rente, non avrebbero marciato nò sottoscritto al prestito del la libertà. Si era andato più in là cer cando di insidiare contro qualche no stra autorità. La stampa americana ne aveva piene le colonne -giorno per giorno. Chi aveva potuto dare sinrile notizia? Non, certo, un italiano, poi ché, se anche, nel giusto risentimento dei primi momenti, si fosse detto ciò, non sarebbe stato patriottico riferir lo per non metterci in cattiva luce. Si vede però che l'Evening Ledger do veva saperne qualche cosa, dal mo mento che nella sua edizione del 29 aprile u. s. pubblicava il seguente ar ticoletto della direzione: La preparazione Fin da un'ora dopo pranzo le logge dei due Ordini Figli d'ltalia, alcune in forma ufficiale altre non, Ja Fede razione, le Società di M. S., con le ri spettive bandiere, i bambini delle scuole primarie della Chiesa della Ma donna del Buon Consiglio preceduti dalla banda del sig. Aristodemo Pal ladino, incominciarono a giungere a Broad St. ed a disporsi secondo le di sposizioni emanate dal comitato para ta. Circa 200 soldati italiani in divisa, che hanno prestato servizio nell'Eser cito degli Stati Uniti, in Italia e in Francia, si erano disposti fra Catha rine e Christian al comando del Co lonnello Clarence B. Franklin, che fu al comando delle Ambulanze. America ne al fronte italiano ed al cui Reggi mento,% quando era nel campo ad Al lentown, l'Ordine Figli d'ltalia offrì una bandiera italiana. Mentre il corteo si formava il plotone dei soldati ese guì, splendidamente, delle manovre de stando l'ammirazione e gli applausi del pubblico che gremiva i marciapie di. lì Corteo Il Corteo era formato di un ploto ne di agenti di polizia a cavallo; del tornitalo parata nelle persone dei si gnori Gius. Di Silvestro, Cliairman; -AVV. V. E. Alcssandroni, Cav. F. A. rravascio, G. Falanga, Cav. Uff. C. C. A. 1»: 11 <1 : e Bartolomeo Mansolino, ol tre che dei Pres. del Comitato Cav. : yioma, del sig. Costantino Costanti ni, del giudice Joseph Buffìngton, Mr. : totesbury e Mr. Rotan; delle ragazze Clelia Chiesa del Buon Consiglio; del [ilotone dei soldati; delle signorine fa •enti parte del coro sotto la guida del la signora Andrea Lippi, delle Logge, Federazione e Società. Esso si mosse alle ore 2.30 p. m. pre sse e l'itinerario fu quello annunzia lo, cioè su per Broad, intomo alla sta llia dejla Vittoria, giù per Broad, al ' Accademia di Musica. Il Corteo fu lassato in rivista dal generale Char es 11. Muir, comandante della "Ivey itone Division" dal balcone della "U -lione Ltague" dove aspettava in com- Jagnia del suo aiutante, colonnello C. r'. Clement, del maggiore Ed. 1100- ICB e dell'ex governatore McLain. All'Accademia di Musica Il teatro tra letteralmente gremito, sul palcoscenico furono disposte tut e le bandiere che erano state portate n parata. Vi presero posto il Comita o, gli oratori, il coro, le "flowers rirls Il plotone dei soldati occupò il •entro della piatta. Faceva servizio a Banda di Aristodemo Palladino, di •etta dal signor Alberto Adelizzi. Quando sui palcoscenico, al suono di nni patriottici, apparvero il Comitato, 1 Generale Muir, gli altri ufficiali, il jirdicr Buffìngton e gli altri ospiti, I pubblico scoppiò in frenetici applau mentre le signorino in costume, for nanti il coro, precedevano e seguiva ìo gli ospiti gettando fiori su essi. Al laico d'onore era il nostro Regio Con- Jole generale, Cav. Uff. Gaetano I'oc ardi. ! Discorsi Prima di concedere la parola il pre dente del Comitato italiano del Li berty Loan Cav. Francesco Konia, an ìunziù che la sottoscrizione al presti ■o aveva raggiunta la cifra di 900 mi a dollari, e poi presentò agli inter venuti tutti gli ospiti. Indi il soldato i'craa cantò, "la mia bandiera" e il signor Ferruccio Gianhini una canzone Patriottica, dedicata alla gentile si filoni del Regio Console, scritta e mu licata da suo ligi io che l'accojnpagna ■ a a! piano. Il signor Giannini dovet .2 ripetere per ben tre volte la can ione che finisce con le parole: Viva 'America; viva Fiume italiana. Ter primo, presentato dal Cav. Bo na, si alzò a parlare il giudice Buff n -ton. Impossibile poterlo seguire lei suo eloqucntissimo discorso, come inpossibile ci riuscì di poter racco gliere tutto quanto dissero gli altri. I! giudice Buffington raccomandò agli taliani di appoggiare il loro Governo ielle aspirazioni italiane, ma Tacco nando pure di essere fedeli all'Ameri ■a la quale non permetterà giammai •he si perpetrassero delle ingiustizie in ianno dell'ltalia. "Anch'io", ripete bil ustre giurista, "sono contrario a mol lo cose dell'attuale Governo, ma non lercio non darò tutto il mio appoggio il prestito della Libertà". Parlò po scia il Regio Console Cav. Uff. Gae :ano Poceardi il quale, in poche e bril anti parole, disse essere sua opinio le che gl'italiani in America appog geranno il prestito della libertà e tut i le altre iniziative di questo Cover io, ma, con maggior enfasi .affermò, he gl'italiani non possono trattenersi lai dimostrare che sono in simpatia •o! loro Governo nel domandare la re stituzione di Fiume. Seguirono il colonnello Franklin, \lr. Stotesbury, il tenente Rotan, l'aw. Giovanni Di Silvestro ed in ultimo il signor Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile dell'O. F. d'l. in Pennsyl vania, presentò due ordini del giorno -he furono approvati ad unanimità. II primo, al presidende dei Ministri S. E. Orlando, che dice così: Philadelphia, 4 Maggio, 1919. Vittorio Emanuele Orlando Presidente dei Ministri ROMA-ITALY Colonia italiana Filadelfia, riunita oggi grande Comizio, presente nostro Regio Console, per ridimostrnre no stra lealtà popolo americano, riaffer ma sua solidarietà V. E., nostra Dele gazione Conferenza Pace, nostro Re, Governo e popolo d'ltalia. Cav. F. Roma, Presidente 818 So. Bth St. Il secondo, al senatore Lodge, in questi termini: l'hila., Pa., May 4th, 1919 U. S. Senator Henry Cabot Lodge Boston, Mass. PHILADELPHIA, PA., 10 MAGGIO, 1919 Chevalier F. Roma, Chairman 818 S. Sth St. Negli intermezzi, fra un discorso e l'altro il coro diretto dal Prof. An dreoni cantò delle canzoni patriotti che. Prima di chiudere il comizio il co lonnello Franklin lesse una lettera di ringraziamento alle truppe americane del generale Diaz e poscia fu annun ziato che durante la njanifestazione, oltre alle piccole somme, si erano a vute le sottoscrizioni di Mr. Stotes bury per lOOmila dollari; della Sons of Italy State Bank 100 mila dollari e del signor Itaggio 5 mila dollari. PER LA MANCANZA Di SPAZIO Abbiamo ripetutamente ditto che la mancanza di spazio ci impediva di pubblicare articoli, corrispondenze e spunti polemici. Infatti,, gli avvisi del prestito della libertà hanno assorbito la maggior parte dello spazio del no stro giornale e noi, perchè impossibi litati per tante ragioni ad accrescere il numero delle pagine, abbiamo dovu to fare di "necessità virtù*'. Da parecchie settimane siamo in possesso di un articolo dei signori Ri dano, Viglione e Tropea coni o un fo ?lio di New York, la cui pubblicazione avremmo voluto evitare; siccome, pe rò, gl'interessati insistono noi li ac •onftntcrcmo appena La Libera l'aro a avrà lo spazio disponibile, non più .ardi di un paio di settimane da oggi. Abbiamo poi una "lunga" partita da aggiustare con il cosidetto "elemento scelto" di Reading e da oggi in poi, perchè in possesso di tutto il mate riale molto voluminoso, in verità a campagna la condurremo noi, da signori quali siamo, purché dall'altra parte vorranno imitarci e, sopratutto, provare, comi faremo noi, le asserzio ni che ! .iranno senza ricorrere a del le insinuazioni come quelle fatte da un certo Brunicardi, al quale rispon deremo nel numero prossimo. Doghiamo togliere: però la masche ra dell'ipocrisia ed uscir fuori all'a llerto. Questo appello lo rivolgiamo più specificatamente al Dr. Ferdinando Colletti. Questo signore ha tenuto sempre diviso la colonia italiana di Reading ed ora, pur di riuscire nol -1 intanto, scaglia, colà, l'uno contro l'altro, povi li padri di famiglia. Noi sappiamo che, oltre ad essere il "Deux in macchina" della vergognosa com media, è altresì il redattore degli ar ticoli d'insulti. Noi useremo il nostro nome e cognome, impresso indelebil mente sulle colonne di questo libero giornale; faccia lo stesso il Dr. Fer dinando Colletti e non si accovacci lietro il paravento degli ingenui e de ?li incoscienti. Se egli verrà fuori gli promettiamo un trattamento signori le, coi guanti; ma se insisterà a ri maner!' sotto le coltri, noi non senti remo che disprezzo per lui che non vuol finirla di suscitare odio fra quei nostri buoni connazionali. Anzi, siccome siamt) stati invitati a ecarci in Reading con queste parole: 'venite a Reading, fate un inchiesta senza preconcetti alla quale tutti vi aiuteremo con piacere e vi convince rete voi stesso, ecc., ecc." noi ci met tiamo a loro disposizione. Ci fa pia cere rilevare che oggi ci si invita, mentre ieri, quando avevamo offerta a modesta opera nostra per riportare a pace in quella colonia, il "Deux in macchina." faceva rigettare la nostra mediazione. Noi accettiamo qualunque proposta, al patto però che si renda di pubbli :a ragione, da noi o da essi, tutto' il materiale in nostro possesso. Saremmo rimasti estranei alla pole mica se i signori dell' "elemento scel o" non ci avessero più <L una volta :raspinati per i capelli. Per renderci neri te voli di quei signori non avrem no dovuto accettare comunicati dalla 'arte sana della colonia. Con parole iiù chiare avremmo dovuto permette re la sopraffazione; avremmo dovuto asciar dire sulla "megera" di qui che in piccolo gruppo di bacati Costitui sce l"'elemento scelto" e non dare poi 'opportunità agli offesi di difender si. Questa è la morale del Dr. Col etti. Il contesto,egregi signori, è molto semplice: voi vi proclamaste "elemen to scelto" di Reading ed insultaste la massa; dall'altra parte si sostiene che fra l"'elemento scelto" vi sono non meno di cinque delinquenti. Questa è la tesi da trattarsi e noi io faremo in una forma piana, senza insulti, da signori, pur dichiarandoci pronti a qualsiasi vostro invito, a riualsiasi vostra sfida. Ci dispiace so lamente che a goderne sarà l'onesto l'ago. NOI. Tfecoinidelofflofioconnazioiole Dove sono e quali i loro nomi? Ri siedono in Washington, Pa„ e si chia mano: Vincenzo D'Alessandro, Camil lo Di Vincenzo e Michele Cappello, so prannominato, per suo volere, Mike Bell. Potremmo molto bene illustrare le loro nobili figure, ma ci asteniamo ilal farlo preferitelo di esporre al pub blico, perchè ne prenda nota e sappia di quale codardia sono capaci certi italiani, i fatti "nudi e crudi" che de pongono della malvagità del loro a nimo. Il signor Antonio Maicllo, un egre gio connazionale di quella colonia, chej. ricopre la carica di oratore nella locali loggia Leonardo da Vinci dell'O. F d'l., dalla quale il Di Vincenzo fu e' spulso e il D'Alessandro dovette allon tonarsi, il giorno 20 del mese di dicein bre u. s. fu chiamato davanti la Cor te di quella città onde darvi gli esani per l'ottenimento della carta di citta dinanza. Chi l'avrebbe mai detto che i su detti tre caini si sarebbero presentati a giurare contro il signor Maiello, ac> usandolo di avere criticata la citta dinanza americana ed opponendoci perchè egli fosse naturalizzato! Dietro questa denunzia il giudice non esaminò in quel giorno il Maiello s lo rimandò ad altra udienza, tre mesi più tardi, per dare l'opportunità al candidato di provare la sua inno cenza ed ai caini di sostenere la loro iceusa. Il 21 api-ile u. s., il signor Maiello, ionizzato dalla sua coscienza e retti aldine, si presentò, invitatovi, nuova mente alla stessa Corte, mentre due legli accusatori, D'Alessandro c Di Vincenzo, pusillanimamentg, brillaro no per la loro assenza. 11 terzo, colui •he ha vergogna del suo nome italia io, dovette subire l'umiliazione che la sua testimonianza, distrutta da quel a del signor Maiello e di altri genti uomini di quella colonia, non riesci i fargli ottenere lo scopo, perchè il giudice concesse la carta di citludi lanza al Maiello licenziandolo con jueste parole: Va, tu sarai un bravo cittadino noi aggiungiamo quei re rimarranno sempre caini. !! Banchetto ai Giudice Eugenio Bonniwel! \ orrommo dare un estesissimo reso conto del banchetto offerto al giudi ce della Corto Municipale on. Eugene ìoiiiil .vill, strenuo difensore dei dirit e, del quale, nel numero prossimo un liHcorso da lui tenuto a favore dell'lta ia, ma lo spazio tiranno ci ferma la icnna in mano. Es:;o ebbe luogo la ii radi martelli scorso, al "Ball Room" lei "Bel'evue Stratford Hotel" e vi larteciparono oltre !ÌUO invitati. Nella tavola d'onore, vicino all'illu stre ospite, siedova la intelligente (I energica signora moglie, alla juale si lieve, come ebbe a dire ni suo discorso l'avvocato Henry J. Scott, gran parte del suo successo. I! banchetto gli si diede, dalla So iità di Pennsylvania dei Figli della Rivoluzione Americana, in riconosci nento dei suoi incontrastati meriti e >er la <ua elezione a presidente sta alc della stessa. Vi erano rappresen atc 22 grandi Istituzioni: I/Ordine ■'igli d'ltalia vi partecipò a mezzo dei tuo Grande Venerabile signor Giu ;ippe Di Silvestro. I discorsi furono tutti brillanti ed ognuno degli oratori, con piena liber à di parola, svolse un soggetto diver -10 da quello trattato da altri. I'arla ono l'on. I.ouis Annin Ames, presi lente nazionale di quell'Ordine; il Dr B. McCorniick, presidente dell'Uni 'ersità di Pittsburg ed ex presidente -Statale ; l'on. Daniel I. Cohalan, giu !icp dell:; Corte Suprema dello Stato 11 New York; PAw. Henry J. Scott; dr. Royil Morrison e per gli italiani 'Avv. Eugene V. Alessandroni il qua e, in una felice improvvisazione, ri vendicò all'ltalia le sue aspirazioni lazionali, suscitando un vero entusia mo nell'elemento americano presen e che gli tributò entusiastiche dimo trazioni di simpatia. In ultimo il giudice ringraziò gl'in ervenuti e riconfermò le sue convin ioni le quali fanno di lui l'uomo che i spezza ma non si piega. Scusarono la loro assenza con let ere e telegrammi il senatore Boies 'eivrose, il governatore dello Stato de <ew Jersèy, quello di New York ed ■ Itri. Dopo del banchetto ebbe luogo 1 ballo. Siccome la cronaca di un evento co stituisce la sua storia che non può e lon deve essere falsificata per scopi riportiamo i nomi degli ita iani presenti che noi ricordiamo, sen ta ometterne nessuno: Dr. Nicola Per nice e signora, Dr. V. De Virgiliis e signora, CaV. Francesco Roma e si gnora, Avv. E. V. Alessandroni e si gnora, Giovanni De Virgiliis e si gnora, signora A. Caporale, Signorina Uosa De Carlo e i signori Cav. Uff. C. ,C. A. Baldi, Avv. M. A. Pessolano, Joseph De Vita, Paolo Tranehitella, Maestro Ettore Martini, Domenico De Gregoriis, Luigi Monacelli, Costanti no' Costantini, Avv. Giovanni Di Sil vestro, Aw. Joseph P. Bartilucci, Ro berto Lombardi, Giuseppe Bartilucci Cav. F. A. Travascio, Charles A. Nar dello, Vittorio E. Masè, Feo, Josepl Vena e Andrea O'Neil ed il nostro di rettore G. Di Silvestro. Per richiesti della maggior parte della delegazioni italiana il signor Joseph Trainer pre se posto nella loro tavola. ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI PENNSYLVANIA PER I DIRITTI DELL'ITALIA SU FIUME. \ Quando i giornali resero noto il pen siero del Senatore IL Cabot Lodge, pienamente tavorevole al riconosci mento dei diritti della nostra Patria su i iume, il Grande Venerabile isi af frettò a spedirgli il seguente tele gramma: .Senatore Cabot Lodge, Boston, Mass. ice. "Giuseppe Di Silvestro." Copia di questo telegramma è stata ' trasmessa al Senatore Boies Penrose li Philadelphia, concludendo così: "We are anxious to know what is >'our poiiit of view concirning this matter." . I) Senatore Boies Penrose ha rispo sto in questi termini: Mr. Giuseppe Di Silvestro, IG2G S. Broad St., Phila. "May 3rd, 1919 "Dear Sir:- "I have yours of Aprii 30th, and fan fully note your views expressed therein. I ani in friendly simpathy with the aspirations of the italians pcople, and, so far a. ; I am informai at the present ti me, I believe Fiume should be restored to Italy. "Yours truly "Beies Penrose." V 1 BENEFICATI DAL F. U. M. IX ITALIA. Alla Commissione F. U. M. sono pervenute le seguenti lettere che ac cusano ricevuta ili somme mandate in i Italia per benefici di morte: , "Alia, 20 marzo 1919. ! "Ricevo per mezzo della Banca la 1 i somma di lire 2000.00 per il decesso < di mio figlio Scaccia Antonino. i Grazie a voi che con sollecitudine ; avete voluto inviarmi la suddetta som- ( ma per lenire il dolore dell'animo mio < in seguito alla perdita di mio tiglio. < tradite i sensi della mia riconoscenza, i "Sfaccia Vincenzo". < "Uogliano, 26 marzo 1919. ' "Sono in possesso della vostra let- ' tera del 27 febbraio u. s. e della som- h fiia di lire 2500.*00 che avete creduto rimettermi, le (piali sono state una nanna dal cielo dopo la disgrazia toc- j ' atami per la morte del fu mio mari- I :o. Ringrazio infinitamente cotestn Società, e sempre memore del benefi co avuto, riverisco. "Chiara Altomare, vedova Muletta." "Raccuia, 28 marzo 1919. "Ho ricevuta vostra lettera e le li •e 2 )00.00, e ringrazio sentitamente la Commissione tutta del pensiero che ha * ivuto prr me povera donna sventu-! ! ata, che sono rimasta vedova con un jambino di eette anni. Non altro, e mi 1 lieo, "Scheps Antonina." J | "Pugliàno, 10 aprile 1919. * "110 'icevuto il vaglia bancario di * lire 2500.00 a me spettanti per la mor 1 te del mio povero marito Tommaso Ri- . laidi, e prego i componenti tutti di.' 1 'odesta Spettabile Associazione divo- j! er accettare i miei più vivi e sentiti ringraziamenti. Non mancano di fars b iltrettanto i miei poveri orfani, che senza sostegno del loro genitore af- f flittamente vivono. ® 'Kinnovo i miei ringraziamenti e gradiscano i sensi della mia stima t 1 gratitudine. "Rosolina Mazzotti." ' r "Barcellona (Messina), 10 apr. 1919, ' "In risposta a pregiata vostra del z febbraio, mi affretto a informarvi c che proprio oggi 10 aprile ho ricevu- j a to a mezzo della Banca Commerciale * Italiana la somma di lire 2500.00 e- * quivalente a dollari 400,00, quale be- c neficio per il decesso di Sebastiano r Zangla. ■ "Ringrazio sentitamente ed abbiate- d vi i miei distinti ossegui. "Carmelo Zangla." CRONACA DELLE LOGGE. ; La sera di giovedì primo maggio la loggia Balilla N. 667 di Thiladelphia * celebrò insieme il suo anniversario e la festa dei lavoratori. I La cerimonia si tenne alla Eagle I Hall, ed invitati vi intervennero i rap- j presentanti delle altre logge locali. Dopo il venerabile Eduardo Abate, " parlò il fratello Giovanni Torchio, che " illustrò poeticamente la data di calen- * dimaggio, e fu molto applaudito. In l seguito prese la parola il Grande De- putato della loggia fratello Giuseppe Modestino, ed a lui seguì il Grande ' Segretario Archivista Alfredo Perfilia, ; ' incaricato di pronunziare il discorso ' Fa quel che devi, avvenga che può*. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Sol di 'ufficiale della 3cruta. Egli espose ir breve il programma evolutivo dell< rivendicazioni proletarie, ed in ultime ebbe vibratissimi accenni anche al fat to di Fiume, ai quali l'assemblea s associò con molto dolore. Durante il corso della serata essen do intervenuto l'assistente Supreme Venerabile Avv. Giovanni Di Silve stro, fu anche egli invitato a parlare e disse di ! dovere degli italiani immi rati nell'ora presente. Parlarono i fratelli Ilev. Della Ciop l>a e Nicola Rivano. A tutti gii intervenuti furono di stribuiti a profusione dolci, vermouth e birra. La riunione fu rallegrata da una buona musica, e furono eseguiti, applauditissimi, gli inni patriottici. * * * La loggia Nuova Camillo Benso di Cavour N. 874 di Mt. Pleasant si è divisa in due partiti, non per le ele zioni alle cariche e per dissidi inter ni, ma per uno scopo più pratico, quel lo cioè di vedere quale di esse porte rà il maggior numero dei soci fino al la seduta del DO maggio. Finita la gara, la iniziazione sarà unica, e alla cerimonia sarà invitato il Granile Curatore residente in Union town, fratello Gennaro Barbarisi. IL COM 17.10 DI CHESTER. Dicemmo la settimana scorsa che la : loggia Sbarco di Marsala N. 637 di , Chester .si era resa iniziatrice di un Comizio di protesta contro l'operato <ii Wilson per il fatto di Fiume. Il Comizio ebbe luogo la sera del 28 aprile, e le sue decisioni furono co municate al Grande Venerabile col se guente telegramma: "Sotto gli auspici leggia Sbarco di Marsala, questa Colonia unita solenne Comizio si associa aspirazioni italia ne, augura completa vittoria. "Placido De Furia, Ven." RINGRAZIAMENTO. i Dalla società Stella d'ltalia tra i I barbieri italiani di Philadelphia, è pervenuta la seguente, indirizzata al Grande Venerabile dell'Ordine dei Fi eli d'ltalia: "Con la presente le comunico che nell'ultima riunione della suddetta so cietà ad unanimità fu deliberato di porgere sentiti ringraziamenti a co desta benemerita Grande Loggia dei Figli d'ltalia in Pennsylvania e" con essa a tutte le singole legge per ia cooperatone data alla nostra associa zione in occasione dei due balli prò Croce Bossa Italiana nel 1918 e 1919, e per la cooperazione data anche in occasione della sottoscrizione aperta dalla nostra associazione per la Bor sa a Tavore delle vedove e degli Or fani dei soldati morti in guerra, con segnata alla Missione Italiana. "Con osservanza mi creda della S. V. Dcv.mo "C. Coco, Segretario." Aiutiamo una onesta pubblicazione Il primo anno di vita di questo gior nale è spirato il 20 dello scorso mese di Aprile, ed in questo giorno anche la data di abbonamento, alla maggior parte dei lettori, è scaduta. Abbiamo ragione di credere che questo modesto giornale di lotta ab bia soddisfatto, sia per il modo come è stato compilato che per la puntuali tà nelle sue pubblicazioni e nella di stribuzione agli interessati. Questo loro compiacimento però, che i nostri amici e simpatizzanti ci han no espresso in tante maniere, debbono dimostrarcelo in un modo più tangi bile: PAGANDO, COLORO PER I QUALI IL TERMINE DEL PRIMO ANNO E* GIÀ' SPIRATO, L'AM MONTARE DI ABBONAMENTO ANTICIPATO, COME FECERO IN PRINCIPIO. II materiale e la mano d'opera, nei tempi che corrono, costano moltissi mo, e tutto si deve pagare in conta»- ti. Perciò facciamo calda raccomanda» /.ione agli amici, se hanno a cuore il nostro giornale, a fatti e noo a parole, e se desiderano che esso vi va ed alzi la sua voce, sempre forte e robusta, paghino, sema farselo ri cordare, il costo di abbonamento, e d risparmieranno così la speaa e l'odio so compito di affidare la esazione a degli agenti. • * * A quelli poi sono pochissimi che si son goduto il giornale per ua intero anno o in parte, senza pagarlo e senza nemmeno sentir* il dovere di rispondere alle reiterate sol lecitazioni; a cotesti sfruttatori dei lavoro altrui, ai quali il giornale no* è stato imposto perchè, sia in esso co me nelle lettere loro indirizzate, i stato sempre detto che "coloro i quali non avessero voluto ritenerlo avreb bero potuto rifiutarlo"; a quei signori, dicevamo, neanche una parola di rim provero: essi sono sempre in caratt» re nello sconoscere il proprio dovere. L'AMMINISTRAZIONE. AND THE LOAN "No one who knew anything of the Italians in Philadelphia supposed for a moment that they would refuse to support the Victory Loan. Attain we have had the spectacle of a handful cf selfadvcrtisinif egotists presuming 'o speak for people whom they do not justly represent. "The average citizen among the I talians trusts America. And America has a right to trust him. It was man of his sort, his brothers perhaps, who had to do the fighting, not the few who remain safely at home in every crisM and make a paying profession of their nationality. He doesn't want to he drafted again. He doesn't want the helpless millions in his nati%'e country to be compelled at some fu ture time to go out once more and hold contested lines in an inferno of cold and desolation before they die for the sake of somebody's vanity. What concerns him concerns America. If we judge the Italians aright, they arc far too intelligent to be misguid ed by the shameless and detestable servility of those American newspa pers that have been trying to make money out of their anger and their disappointment." La parata cd il Comizio intanto, cb bero luogo, e la doppia manifestazio ne, se ve ne fosse stato ancora il biso gno, riusci a convincorci che gli amc ricani sono dalla nostra parte perche nell'Accademia di Musica, dal primo all'ultimo oratore, dalla prima all'ultima parola detta, vennero riaf fennati i diritti d'ltalia su Fiume. The Italian Colony of Philadelphia, assembled in Mass-Meeting at the Academy of Music, for the purpose of displaying in no uncertain terms its unwawering loyalty to the great Am erican people in furthering the suc cess of the Victory Loan, takes this cccu ion to endorse and commend you: ' TVoble lighthoua and firm attitudi towards Italy in this, lier supremi hour. May, your worthy collegues of th( United States Senate follow your ex ample and harken to the heartrending appeal of the people of Fiume to be united with their mother country, Ita^ iy- "In the name Sons of Italy in Ame rica in the State of Pennsylvania, of which I am Grand Master, I extend to you my Hcarthly sympathy for the right cause that you have assumed toward the just claims of Italy. "We trust that the government and people of this great Republic will not allow that one person be a manipola tor and the executor of a terrible crime, such as the taking away of Fiume from Italy. "Besides our organization all tho Italo-Americans beg Your Honor to continue to champion rights and just ice.
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