Miss Florence A lady witli a lamp .shall stand Tn the great history of the land A nohle type of good Ileroic womanhoocty (Longfellow ) Siete mai andati a sedervi nei minuscolo pareo di 1 Sheridan Square. 10 si, e proprio difronte a quella misteriosa casetta gialla, ornata con sette figure di briganti spa gnuoli e con nelle due vetrine del le dozzine di quadri a vivaci colo ri moreschi: la "Treasure Box.'' Somiglia alle altre case circonvi cine che formano il cosidetto Greenweeeh Village. un ritrovo di <l bohemiens , \ una specie di Quar tier Latino in miniatura. L'eroe di questo racconto, in contrato in strane circostanze, é un figlio degli l'rali. un gigante russo non ancora abbattuto dai vecehi anni, con un nome sonante come quasi tutti i cognomi slavi : Mikeloff. 11 giorno che qui giunsero la prime notizie della rivoluzione nel- Santa Russia, sicuro di incon #€*v 0 § i'f: ■& @® ® ■*§> i§> ■&* *?> ■;§> ■;];• & {£• »;ó:- -*ój .§. •;§> -;ò> .g.-g. .jù> . v£ . • Jo*. 'y %g? /An. I Professore G. FICO I • I Scuola di Pianoforte e di Armonica f 1 9 § con metodo accelerato @ KKK¥JQI X I Indiana, Fa- I "é" <*"♦ j& ©®®@ @® ® ® ® @ @ @ ® @ J s3j <■—— -- ■■■ " ■ " ' / !/OSf YOVRMADACHE QUICH i USE THE DEPENDABLE i | LIQUID REMEDY /?/ &<ÌSw\ ;• (EASY TOTAKE-SPEEDY fèELIEF) •* * , I |! C GOODFOR GRIPPE AND | «j '; /NO DOPE-/NO ACETANILIDE. Bottl(?J l"' "' " fll J * e-———--—---——--——---—--—* ;; Voi potreste facilmente possedere i| una abitazione Signori Investitori:- li miglior suggerimento col sicuro successo a vita durante è quello di saper investire la vo stia moneta. ll Keal Estate "PHILADELPHIA" è l'unica ditta oggi che èin grado di vendere X proprietà esistenti nei centri industriali, ove sono centinaia di fattorie e cantieri navali, dove l'o, e- I raio sente la necessità di vivere sul luogo in una casa che gli appartiene. 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Vi siete battuto'Mikeloff ? do ma miai. Veramente no, avevo appena sedici anni ed ero tamburino nel reggimento del principe Boris. Inglesi, francesi e turchi ci fu rono contro per ben due anni, dal l s ~>t al 1.5")6. impedendoci d'inol trare nella terra dei cani ottomani Eravamo sicuri della vittoria [ creile credevamo i francesi trop po caldi pel nostro ghiaccio, sti mavamo poco gli inglesi e vede vamo nella nebbia e nel freddo in tenso i nostri migliori alleati. Co si. nel '55, dopo circa un anno di guerra, i nemici mancavano di me dicinali e d'ambulanze. Vennero a rafforzare l'entusiasmo nemico quei cani di Piemontesi... —Eh, .Mikeloff, scattai io.— —Ma lasciami dire, esclamo contrariato: quei diavoli piumati di italiani mutarono tutto. Tu de vi saperlo il loro numero preciso, io non ho mai voluto credere fu rono solo diecimila, no. perché I soldati del Piccolo Padre non a vrebbero mai preso un bagno freddo in quella maledetta Cer nala con 10.000 nemici appena. I.i caddi an Il io ferito e, confu so con gli inglesi, fui condotto a Senta ri. ali "Ospedale Britannico. L'epidemia colerica infieriva nel campo nemico vi soldati ed ufficiali. —Già, diss 'io, anche il glorioso ino dei "piumati" Piemontesi vi •lasciò la vita... E ricordai e me stesse, con tristezza, il pietoso epi sodio di quell'ufficiale polacco che Tarchetti ci descrive con dolore nella "Nobile Follia." "Non lo ricordo il nome, ripre se il russo, ma i casi aumentavano in modo allarmente ed il Comando difettava di medicinali ed infer mieri. Nell'ospedale di dentari smaniavo- v'era un puzzore tre mendo in quelle sporche e disor ganizzate baracche ove migliaia di letti restavano ammonticchiati senza cura. TI servizio d'ambu lanza era defìeientissimo e occor revano delle donne per curarci, per portare a noi un raggio di vi ta... Mikeloff si fermo, ansimava; io lo avevo ascoltato attentissimo e, lusingato dai mio vivo * interesse, continuo. "Al contrario di ciò che fanno oggi, le donne inglesi d'allora, fal se puritane, avevano paura di ve nir fra di noi che languivamo man canti di tutto. - | Sofferente, stanco, «smaniavo in un delirio di dolore e di nostalgia per le ghiacciaie e le steppe della mia. sconfinata Russia. Fu in un pallido tramonto che mi svegliai di soprassalto; il con tatto delicatissimo di una morbi da manina mi aveva messo nel san-T gue un brivido. Aprii gli occhi. Santo Padre! affianco al mio letti-, no era vi una donna! —Quite, quite—sussurrò dolce- ' mente al mio brusco risveglio, lo non capivo allora il significato di ; quelle due parole pronunziate con tanta grazia, ma i soi occhi lumi nosi avevano parlato. Era dun-, que venuto l'angelo consolatore.' il raggio dei cappezzali !... Dopo la guarigione seppi tutto, » era Mi<s Night ingale, Miss Flor ence: una ricca signorina inglese che fin dalla infanzia aveva vissu to per i poveri, aiutandoli, cercan do di riabilitare le donne cadute, vivendo appartata dalla società o ve appunto per la sau filantropia veri va derisa. Seppi anche che era nata in 1- talia. a Firenze, donde il nome, e che vincendo tutte le critiche e»i i pregiudizi del puritanismo, dan do uno schiatì'o a tutte 1* tpocris del femminismo di Albione, er. venuta tra i suoi fratelli di lo' a. a renderme meno straziante l'ag >- nia e portando con sé altre 1 franciulle. Quella é stata la prima donna infermiere sui campi di -at agi . Ma già. come sempre* la corona gloria la si <;a do]>o che l'eroe tra le pene e le derisioni é morto. Quell'angelo fu instancabile. <inell'esile figura di fanciulla ari stocratica, dagli occhi dolci e pro tondi e dai capelli nerissimi, scom piglio tutto il campo dei sofferenti Tutto smosse, tutto ordino, e quelle manine lunghe e sottili ave vano una materna carezza per noi feriti. i La sua presenza ci calmava i dolori, or. ne eravamo innamorati, ma «li un amore purissimo, di un affetto misto di riconoscenza e di rispetto. Delirante, ogni notte vedevo un lume, no, non poteva essere un'al- ' lucinazione ; era essa che anche di notte, in punta di piedi, colla bu gia in mano, percorreva le corsie spiando i nostri affanni. (di inglesi la chiamavano: "The Lady of the Lanip." I y r i na notte un ufficiale italiano moribondo la chiamò con un tìl di voce; essa s avvicinò col lume e un no ' spaventata. L ufficiale le toccò rispettosa mente le mani e le chiese con lan guore di porre il lume in modo che f la sua esile personcina di donna proiettasse un ombra. t Con un sorriso divino essa ne domandò il perché—"Perché, per-1 ■ ehé veglio baciare la sua ombra o I angelo ! Poi un grido, Miss Nightingale ' s'aecosò tremante, lo strinse a sé come una madre, ma era morto... Quell'esile donnina che con la sua abnegazione aveva vinte tutte le maligne dicerie in patria, aveva portato a noi un soffio purificatore di vita. Ci lasciò, andò in Crimea, ritorno quando io cominciavo a guarire. A Mikeloff continuò dopo una lun ga pausa : —"Quando fu fatta la pace, ri tornai anch'io in Russia e l'Ange lo di Carità tra le nostre lagrime di riconoscenza rimpatriò rifiutan do d'imbarcarsi sulla nave Reale e rifiutando ogni premio ed onoH , licenze. L'anno dopo, nel 857, io ero in! Svizzera con mio zio e seppi che ' cola vi si trovava anch'essa, aceor i Isa a far parte della Convenzione. 'della Croce Rossa di Berna. Cercai di vederla, non mi conob-; I * . he. insistei <*ol ricordargli il picco lo tamburino ella aveva bacia to come una sorella, ed allora ini j strinse affettuosamente le mani e dolcemente disse : Oh, God bless you !... Mikeloff si fermò, aveva le la gnine agli occhi ed io guardavo meravigliato quel vecchio colosso ; ottuageneraio che piangeva. Poi una mano e alzando ; si disse accorato: | —"Ora é morta da cinque anni circa, son vecchio, non posso muo ► vermi, ma morrei contento di ve ► dere la sua fossa e potere ancora ► baciare la tomba che rinserra la ► nostra "Signora del Lume". — ► E allontanandosi lentamente I mormorò i versi di Longfellow : ► A noble type of good ► ITeroie womanhood. ► r • ► —Giacmo Grillo \ \ Si vendono buonissimi Piano ► forti, coloro che desiderano com ► prarne possono rivolgersi al Prof. ► G. Fico, 15 Carpenter Ave., India i na, Pa. 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