Direzione e Amministrazione Carpenter Ave. fi. 15 INDIANA. Pfì. | II pagamente degli abbonamenti si fa per vaglia postale oppure per versamen to al locali d'Amministrazione o al ne utri Agenti. ANNO VI Wilson dichiara che Fiume deve essere dato ai jugoslavi IL GIAPPONE D'ACCORDO CON L'ITALIA PARI Cri, 23—L'Italia ha col fatto arrestato la Conferenza della Pace ed il Giappone minaccia di seguirne l'esempio. Il colpo dato dall'ltalia é riguar dato come litico al Congresso della Pace. leri tardi l'on. Orlando, Presiden te del Consiglio dell'ltalia si rifiuto di partecipare al Consiglio dei Quat tro che doveva essere l'ultimo per de finire la quistione del possesso di Fi ume e delle coste della Dalmazia. L'on. Orlando, inviò invece un ulti matum ai Primi Ministri Lloyd George e Clemenceau, in cui dichia rava che se non. si accordava all'l talia l'annessione di Fiume, i delega ti italiani non avrebbero più oltre partecipato alla Conferenza della Pa ce. L'on. Orlando dichiarava anche nel ; suo ultimatum, che si rifiutava di partecipare al Consiglio in cui si do alla seduta di oggi del Consiglio do veva discutere la quistione di Fiu me, perché in riguardo a tale verten za non ammettevano più alcuna di scussione. llu plebiscito die bisogna, riconoscere Nell'ultimatum, che portava oltre la firma di Orlando anche quella del l'on. Sonnino, si dichiarava che il de stino di Fiume era statò già deciso da un plebiscito armato in Ottobre, allorché la città dichiarò di voler es "LA SITUAZIONE E* GRAVE" ROMA, 22 —La "Tribuna" pubbli ca un telegramma del suo corrispon dente da Parigi, nel quale é espressa la possibilità che i delegati italiani non abbiano a partecipare al grande Congresso della Pace coi rappresen tanti tedeschi a Versailles. Il corrispondente conferma che nella seduta di lunedi i "Quattro Grandi" non sono venuti ad un ac cordo e caratterizza la situazione come "grave". Il rappresentante del "Corriere j d'ltalia" a Parigi telegrafa che, mentre le voci di un possibile riti ro dei Delegati italiani dalla Con ferenza sono smentite da fonte au torevole, "una rottura é probabile nel senso che l'ltalia non é più ol tre in accordo cogli altri Alleati." "L'Adriatico é ben lungi dall'es sere quel che dovrebbe essere un mare italiano", scrive il corrispon dente deH'"Epoca" dalla capitale francese. "La resistenza contro le richieste italiane va crescendo ogni giorno. La lotta diventa sempre più aspi-a." Il corrispondente del "Giornale d'ltalia" telegrafa a Roma: "Gli Alleati hanno errato nel credere di poter amputare il programma del l'ltalia al minimo delle nostre a spirazioni nazionali. Non sappiamo se questo errore possa essere cor retto, ma qualunque cosa sia per accadere la vittoria dell'ltalia non può essere paralizzata, né mutila ta. I territori conquistati dai nostri eserciti rimarranno italiani; sia o no raggiunto un accordo coi nostri Alleati." Volete vendere il vostro negozio? Mettete un avviso nella nostra Pub blicità Economica. IL "NEW VOIIK HERALD" SOSTI ENE LE ASPIRAZIONI ITA LIANE In un Buo brillante articolo di ie ri, elle per tirannia di spazio ci limi tiamo ad accennare, l'importante gi ornale newyorchese difende ed ap l>oggia decisamente le richieste del l'ltalia, ora in discussione alla Con ierenza della Pace e specialmente il suo diritto a Fiume. Nell'articolo é detto che le ragio ni per l'assegnazione della città del golfo di Quarnero all'ltalia, da que sta esposte e documentate, sono di gran lunga assai più forti e decisi ve di quelle avanzate dai Jugoslavi per ottenere l'assegnazione di Fiume al loro Stato in formazione. "Fiume, dice il "New York He rald," é italiana di nome, per natura, GIORNALE SETTIMANALE INDIPENDENTE ILLUSTRATO IL GIORNALE SI PUBBLICA OONI SABATO sere annessa all'ltalia, e questo ple-i biscito si doveva riconoscere, altri-1 menti essi si sarebbero ritirati dalla Conferenza, ed avrebbero richiama to la Francia e l'lnghilterra all'ob bligo di mantenere la promessa fatta nella dichiarazione di Londra, in cui si impegnavano di non firmare mai una pace che non fosse accettata da tutti. Si aggiungeva che la dichiarazione di Londra era stata resa pubblica e notificata a tutte le potenze neutrali inclusa l'America allora non entrata ancora in guerra. Dopo l'lnvio di questo ultimatum gli onorevoli Orlando e Sonnino con ferirono per sette ore di seguito con il Generale Diaz e gli altri delegati italiani della Pace. Nel pomeriggio si cercarono tutte le vie per un compromesso, ma tutti i tentativi fallirono davanti alla de j cisa determinazione degli italiani di \olere il possesso assoluto di Fiume, . e di voler adoperare tutti i mezzi per conseguire ciò. Gl'italiani dichiararono che aveva no altre truppe per mantenere l'oc cupazione di Fiume, sfidando chiun que a cacciameli. Da tutte le indicazioni appare chia ro che l'ltalia ed il Giappone agisco no di accordo, e stanno facendo ogni sforzo per arrestare il trattato di pa ce e far rispettare i loro diritti. A per nazionalità ed italiana rimase at-' traverso l'occupazione austriaca." "Vi sono altri porti e punti d'ap ! prodo nell'Adriatico, soggiunge il giornale, che gli Jugoslavi possono avere senza loro danno." Affeddiddio, ecco un giornale o nesto, che proclama la verità! A PROPOSITO DELLO SCIOPERO DI ROMA PARIGI, 23—L'Associazione na zionale della stampa dirama un'in tervista avuta con una personalità del partito socialista ufficiale italia no, a cui venne chiesta la sua im pressione sullo sciopero di Roma. L'intervistato dichiara di avere con Turati sostenuto che la guerra non mai sabotata dovesse avere una pa ce vittoriosa. Ebbe figli e nipoti ca duti al fronte. Li piange ma non impreca per la loro morto avvenuta nel nome dell'umanità. Dichiara I lealmente di non credere che, nel l'interesse dell'umanità, la grande folla dei congedati formanti gran parte del proletariato possa oggi scendere in conflitto con color che non furono ancora congedati, 11 partito parlamentare socialista ufficiale —soggiunge l'intervistato — da tempo manifestossi contrario al le chiassate che potevano rendere anticipatico l'inattuabile movimen to. Serrati e Bombacci, dissenziente anche Lazzari, credettero opportuno, durante la Conferenza della Pace, provare al mondo intero che l'lnter nazionale non era distrutta. Il Par tito protestò contro i fatti di Geno va e Milano, perché l'attuale eser cito fa parte del proletariato. Il bol scevismo preoccupa troppo l'opinione pubblica. I socialisti non sono an timonarchici e rispettano Vittorio E manuele. L'ESERCITO ITALIANO SI APPEL ♦ LA AD ORLANDO Parigi, 22 —L'on. Orlando ha ri cevuto un telegramma dallo Stato Maggiore dell'Esercito italiano, nel quale l'Esercito si appella ad Orlan do perché egli sostenga fino all'ul timo le rivendicazioni dell'ltalia e mantenga saldi i diritti di essa alla conferenza della Pace. Il capitano Tozzi, che fa parte del la Delegazione italiana a Parigi, ha dichirato alla Stampa che l'Eserci to italiano é determinato a far ri spettare le rivendicazioni italiane e le sosterrà fino all'ultimo. Egli ag giunse pure che, se i diritti dell'lta lia sulla costa Adriatica non saranno riconosciuti, l'ltalia si ritirerà dalla Conferenza della Pace ed occuperà tutto il territorio, al quale essa ha diritto. INDIANA, PA., SABATO APRILE 26 1919 LA GIUSI E' GRAVE _ 1 giornali francesi deplorano l'azione del Presidente Wilson La diatriba nell "Eeho de Paris" PARIGI, 24 —In quanto alla gra vità della crisi sorta in seno alla Con ferenza della Pace non vi sono opi nioni disparate in Francia. Quivi é anzi comune sentimento di non la sciare nessun mezzo intentato per trovare una soluzione a tale crisi. Riguardo alla causa di tale crisi le opinioni in generale come sono rap presentate dal "Figaro", deplorano l'azione di Wilson nel pubblicare ia sua dichiarazione. "E' evidente, dice il "Figaro", che ciò significa portare in piazza i nego ziati e le discussioni che sarebbero state meglio discusse iti privato ed in segreto. Ciò che era solo una dif ferenza di vedute ora assume l'spet to di una questione." Gl'italiani sono stati ingannati M. St. Brice nel "Le Journal" dice che l'incidente é il risultato di molti errori fatti da tutte le parti. Gl'ita liani, egli vede, commìsero un gran de errore nel pubblicare le loro pre tese prima del tempo, eliminando o gni possibilità di raggiustamento. Lo stesso Brice dice che gl'italiani alla Conferenza non avevano inten zione di venire ad una rottura, tanto é vero che l'on. Barzilai si recò dal Trasmettitore del telefono senza fili Questo é il trasmettitore del telefono senza fili già con successo usato tra la terraferma ed un aeroplano in aria varie miglia di stante. Esso é portato dal pilota aereo. LUDENDORFF EVOCA LA RIVIN-1 CITA Il "Daily Express" di Londra del 30 marzo u. s. ha pubblicato una in tervista che il suo corrispondente Alfred G. Anderson ebbe con il generale Ludendorf all'Hotel Adlon, di Berlino. L'ex —generalissimo tedesco, in borghese, colletto molle, occhiali di tartaruga, era seduto al suo tavolo, con sigarette e dolci a portata di ma no. All'entrata del giornalista ingle se si alzò e chiese bruscamente: Che cosa volete? Sebbene si fosse dimostrato riso luto a tacere, nullameno quando il suo interlocutore si mise a parlare della guerra, Ludendorff si lasciò trasportare a delle dichiarazioni. "L'America—egli ha detto con e nergla—non ha punto guadagnato la guerra. Non si istruisce punto un esercito in pochi mesi e le truppe de gli Stati Uniti erano assai inferiori ai Franoesi ed agli Inglesi." "Non ostante il numero degli A mericani in Francia, noi avremmo perduta la guerra ee non fosse scop piata la rivoluzione. Le truppe ame- La delegazione Italiana notifica agli alleati d'avere deciso di lasciare Parigi Presidente Clemenceau per la dele gazione italiana e sottopose nuove proposte per un compromesso col quale l'ltalia prenderebbe la città di Fiume ed i Jugo-Slavi il suburbio di Susak attraverso il fiume Recina. L'ltalia inoltre rinunziava alle co ste della Dalmazia, prendendo solo le isole e ricevendo dalla Lega delle Nazioni un mandato di amministrare le città di Zara e Sebenico. L'oriz zonte si stava rischiarando quando il Presidente Wilson fece la sua dichia razione come un colpo di tuono. Diatriba contro Wilson Scrivendo nell' "Echo de Paris", Pertinox, scaglia una fiera diatriba contro il Presidente Wilson. "Noi abbiamo già sacrificato trop pa alla dottrina wilsoniana, solenne mente condannata dagli elettori ame ricani il passato novembre", egli di ce. "Il regime internazionale che abbiamo accettato per la Sarre, mo stra una debolezza che costerà cara alla nostra Patria. Dobbiamo noi andare più oltre oggi nel nostro en tusiasmo per il nuovo ordine? Dob biamo stracciare tutti i trattati esi stenti? Non deve rimaner nulla del la nostra alleanza?'• ricane non hanno spezzate le linee tedesche a Chateau Thierry. La loro avanzata é dovuta all'ordine di riti rata che io aveva dato alla sinistra tedesca, in vista dell'offensiva allea ta più al nord. . "L'America—ha aggiunto Luden dorf ci fu ostile fin dal principio della guerra. Noi non avemmo nes suna illusione: o presto o tardi essa doveva entrare nel conflitto." "Dopo avere approvato la guerra sottomarina, la quale aveva portato l'lnghilterra sull'orlo della rovina, dopo avere negato che la Germania sia state più militarista della Fran cia, dove si allevavano i ragazzi con l'idea di rivincita, egliesclamo: Cre dete voi che la Germania sia demora lizzata al punto di non cercare una rivincita dopo questa guerra?" E poscia rifiutatosi di esprimere la propria opzione sulla politica tede sca ed I metodi del governo attuale, alla domanda rivoltagli dal redat tore inglese: "Credete voi "he se la guerra non avesse avuto luogo, l'u manità. . ©gli pose termine alla conversazione con queste parole rab biose: "Non mi parlate di umanità, voi mi irritate." I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO PARIGI, 24. —In seguito all'abboccamento tra il primo ministro inglese Lloyd George ed il primo ministro ital ano Orlando, questa mattina, è stato ufficialmente annunziato che l'on. Orlando ha prorogato la sua partenza da Parigi di poche ore. Egli lascerebbe la citta'quindi, alle ore 8 di sera e non alle 2 del pomeriggio, come era stato precedente mente comunicato alla stampa. PARIGI, 24—1 l capitano Pozzio i clie fa parte del seguito dell'ori. Or-1 landò ha annunziato, oggi, che le forze militari italiane occuperanno subito quella parte della Dalmazia | e l'altro territorio dell'Adriatico no-, minato nel Patto di Londra con circa centomila uomini. Altri centomila uomini saranno inviati nella regione settentrionale, a Fiume e nei d'in torni della italianissima città. WILSON SI SCHIERA APERTA MENTE CONTRO L ITALIA PARIGI, 23—11 Presidente Wilson ha in questo pomeriggio emesso un comunicato ufficiale per spiegare le ragioni per cui si oppone alla con cessione di* Fiume all'ltalia. Wilson fa notare che le condizioni esistenti al tempo in cui il Patto di Londra fu concluso sono state alte rate dallo disgregamento dell'Austria Ungheria, e dalla creazione di nuo vi Stati. Egli insiste che la Confe renza della pace deve applicare i principi stabiliti nell'armistizio e nei suoi famosi quattordici punti. "Se questi principi sono stretta mente osservati dice il comuni cato Fiume deve servire come sbocco al commercio, non dell'ltalia ma delle terre del nord-óvest: l'Un gheria, la Boemia, la Rumenia ed il nuovo Stato della Jugoslavia. "L'assegnare Fiume all'ltalia creerebbe il sentimento che noi ab biamo deliberatamente messo quel porto, su cui quei paesi principalmen te dipendono per l'accesso al Medi terraneo, nella mani di una potenza della quale quelle nazioni non for mano parte integrale, e la cui sovra nità, se colà stabilità, sembrerebbe inevitabilmente straniera, non do mestica.'* Il Presidente conclude facendo no tare che i timori di aggressione che esistevano quando fu concluso il Trattato di Londra più non esistono. ORLANDO ANNUNZIA IL RITIRO DELLA DELEGAZIONE I TALIANA PARIGI, 24 —L'on. Orlando, ieri sera, comunicò ufficialmente all'on. Clemenceau, presidente della Confe renza della Pace, che, in seguito al la dichiarazione del Presidente Wil- i son contrario alle richieste italiane riguardanti l'Adriatico, la delegazio ne italiana aveva deciso di lasciare Parigi alle ore 2 pomeridiane di og gi. 11 vice ammiraglio Thaon di Re vel, ex capo di Stato Maggiore della Marina italiana, ha già lasciato Pa rigi, diretto a Roma. Si dice che il generale Armando Diaz, comandante in capo dell'esercito italiano, parti rà immediatamente alla volta di Ro ma. I >IM(XSTRA ZI ONI IN TUTTO IL RE GNO „ ROMA, 24 —Oggi ha avuto luogo, in questa città, un'altra imponentis sima dimostrazione in favore della annessione di Piume all'ltalia. Alla dimostrazione ha partecipato quasi tutta la popolazione, la quale ha per corso le strade gridando continua mente: "Viva Orlando! "Viva Son nlno." Giungono notizie di simili dimo stra ioni da ogni città e da ogni paese del Regno. LEGGETE E DIFFONDETE IL PA TRIOTA Prezzo D'Abbonamento Un Anno . . . $2.00 Se* mesi . . . SI.IO Una copia . . . $0.05 Per lf Initeraioai ed avviai • para menti» rivalsemi direttamente al naotro ufficio dal manager Francale Starnas te o telefonare per MIO. I traditori dell'l talia Corre voce che il primo ministro inglese, Lloyd George, abbia appro vato senza riserve la dichiarazione di Wilson annunziante la ferma volon tà del presidente americano di vo ler dare Fiume ai jugoslavi, e che l'on. Clemenceau, primo ministro del la Francia, abbia detto che la dichia razione stessa ó "ammirevole" e che egli non vi avrebbe cambiato neppu re una parola. Sempre secondo le voci che corro no, l'on. Orlando ha preparato un lungo comunicato da presentare al Parlamento il giorno della riaper tura. IL TELEGRAMMA DEL HE PARIGI, 24—11 Re Vittorio Ema nuele ha telegrafato all'on. Orlando, iodando l'azione del primo ministro ed insistendo sul fatto che l'ltalia non dovrà indietreggiare neppure d'un passo dalla posizione che ha preso alla Conferenza della Pace. PER UNA CONCILIAZIONE Pare che la Francia e l'lnghilterra vogliano l'are un ultimo tentativo per indurre i delegati italiani a ve nire ad,una conciliazione: ma si han no poche speranze di riuscita, perché la decisione di Orlando ó di naturà tale da non ammettere ulteriori col loqui tra i delegati italiani ed i dele gati delle altre tre grandi potenze. Una strana sorpresa leri sera, parlando coi corrispon denti dei giornali italiani, l'on. Or ! landò disse quanto segue: Il segretario di Lloyd George mi aveva consegnato, stammane, una no ta del Consiglio dei Tre, la quale era una risposta alle richieste italia ne. In essa era specificato che Fiu me doveva essere dichiarata città li bera, fuori dell'amministrazione di ogni potenze. La delegazione italia na ha fatto pratiche per sapere se la nota rappresentava l'opinione del Presidente Wilson e ne ha ricevuto ! risposta affermativa. Alle ore 4:30 i del pomeriggio ci siamo riuniti per » discutere la nota; ma non avevamo neppure cominciato a leggerla quan do c'é stato portato un giornale del pomeriggio contenente una nota fir mata da Wilson. La nostra sorpresa é stata immensa ed intensa nel ve dere che un documento di si vitale importanza era stato reso pubblico, e per un momento ne abbiamo mes sa in dubbio la autenticità. Quando ci é~ stato assicurato che il documen to era veramente uscito dalla penna di Wilson abbiamo notificato subito, alla Francia ed all'lnghilterra, firma tarie del trattato di Londra, che la delegazione italiana si allontanava dalla Conferenza e tornava in Italia. Sottoscrivete al V Prestito della Vittoria N 4 ' THE PATRIOT"
Significant historical Pennsylvania newspapers