LA LIBERA PA IH)LA 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 47 Il Supremo Venerabile ai suoi fratelli {Dal Bollettino Uffici/rie di Ottobre Kcorxo) Nel riprendere il mio posto in mezzo a voi, sono fiero di portarvi il saluto più' ambito che mort le pos a desiderare: il saluto della Grande Madre Italia, entro i cui confini i deali noi ci sentiamo di vivere mal grado le nuove e varie vicende della vita. E non e' saluto formale quello che vi porto. E' il saluto che ho raccol to, erompente, caldo, entusiasta, fra terno, dall'anima del gran popolo che si esalta dinanzi alle cose bel lo. E l'ho raccolte, con sensi di com mozione, dal Primo Cittadino d'lta lia o dai rappresentanti il Governo di Italia, dai capi partito e dai legio nari, dai giornalisti e dai grandi in terpreti del pensiero italico. E nel saluto si confondono il sentimento di orgoglio il sentimento dell'or goglio di stirpe e di ammirazione per questo nostro Ordine glorioso e per ciò' che voi. militi dì esso, ave te fatto come italiani di origine e come americani di adozione. L'atto di fede operosa, che si ri pete nei nostri mille e più' cenaco li che l'Ordine si propone di "con tribuire e mantenere accesa la fiam ma del culto della Patria di origine o integra la fede nel futuro di essa non venendo meno al rispetto ed al la devozione che si deve al paese che ci ospita" e le opere che tale atto di fede ha ispirato l'Ordine a compie re In dieci e più' anni, in campi di versi, sono apparsi come una rive lazione agli italiani d'ltalia, sugli i taliani di America: una rivelazione esaltatrice della comunanza del pas sato o di solidarietà' nel futuro. Onore a voi che avete reso possi bili, per l'Ordine, le belle giornate dell'estate del 1022, nelle ili -' rse <it ta' d'ltalia. Voi credevate che 1 Italia non vi apprezzasse Essa invece non vi conosceva. Quando ha scoperto 1 tesori di idealità' nostre che pulsava no nell'ltalia d'oltre oceano, Essa si e' esaltata, in voi, sentinelle avan zate d'italianita' degne della romana consegna. Gioite del saluto d'ltalia e fate che alla sua alta poesia si educhino e si ispirino i nostri figli. Non sono sol< a riportarvi questo saluto. Prima di me lo riceveste dagli studenti che voi mandaste in Italia e dalla lorc guida, l'ottimo Dottor Alberto Bona schi, che assolvette il suo compite con zelo esemplare. Pur imbevuti d legittimo orgoglio americano, quei giovani hanno sentito il senso d devozione per quella Roma eterna dfi cui tutte le cose umane si nobilito no. E compiuto il pellegrinaggio at traverso "l'ltalia ch'e bella e 1 Ita lia che lavora" l'entusiasmo prorem peva nelle parole ispirate di uno d loro, il Oalvosa, il quale ai rappre sentanti di Genova operosa, diceva Voi rimandate in America venti cinque ambasciatori di italianità'. E cosi' sia. Che ogni figlio nostri diventi, in America, Ambasciato* della più' nobile, della più' alta i dealita'. Leggo in voi la domanda assillan te. Ma e le vicende di Italia? Non ho la pretesa di darvi una ri sposta esauriente. Ciò' che io vi .11 co, senza esitazione, ve lo ripeterà chiunque torna dopo aver fatto u na visita in Italia. L'ltalia o' più' bella che mai; pi" nobile che mai; più' grande che mai Nel fare questa dichiarazione pen so più' specialmente alla crisi pro fonda che l'ltalia attraversa, cns, del dopo guerra, che ha comune con altri paesi. E penso più' speda mon te alla crisi caratteristica italiana, dalla ouale mentre i cattivi augura presagiscono chi sa quante sciagure essa dice della forte, laboriosa de terminazione di un grande popolo de ciso, attraverso a difficolta' indio bili,'fra nenjici vecchi e nuovi, a ri sorgere e riprendere il pesto che i fati gli honno assegnato nel mondo. In tale detenrinazione sono inquadrate le .e gioni fasciste. Questa iV> anim i m in ni <■ P r titi. E non vi e' un italiano che di speri della situazione: tutti barino fiducia che il senso meraviglioso d, eouilibrio del popolo italiano, trion ferà' anche in questa occasione. E* dovere nostro di tenere viva questa fede assistendo cosi' l'ltalia cho assurga, nelle battaglie del do- ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER uff rei g.s second-class mattcr Aprii 19. 1918, at the post offic• al Philndelphia, Pa., under the Art of March 1879". Po guerra, alla stessa altezza rag giunta quand'- in guerra, e ila so la, ma a beneficio di tutto il mondo, scrisse nella storia la pagina glorio sa del Piave. Voi aspettavate che a Roma il vo <tro Supremo Venerabile iniziasse u na Loggia che dicevasi organizzata. A. che cosa doveva la loggia servi re? A valorizzare l'Ordine anche in Italia. Forse il compito sarebbe sta lo troppo impari alle forze ed allo funzioni di un organismo che non avesse altri scopi locali e che non fosse alimentato dalle forze vivo ed speranti del paese. 11 carattere trop po idealistico di esso presagivano del la sua ffagilita'. E fu bene, per altre ragioni ohe non ho qui bisogno di elencare, che quella loggia non sorgesse. Agli scopi della Loggia risponde pero', l'accordo compiuto con la Le tta Italiana, la grande Istituzione che funziona in Italia ed all'estero. La Lega italiana e' presieduta da uno dei più' grandi uomini viventi, dull'on. Vittorio Emanuele Orlando, c di essa e* anima un ingegno forte, l'ingegnere Oscar Sinigaglia. E' un patto di fratellanza, di o perosita' per cui l'ltalia sentirà', da triri innanzi, la presenza dell'Ordi no entro i suoi confini, e l'Ordi ne avra' più' chiara la visione del compito da assolvere e più' forte lo impulso ad operare. E' un accordo fecondo di grandi risultati. Io ho visto, nei cooperatori d'oltre jceano, dell'Ordine, l'entusiasmo per l'accordo. Ho letto la commozione nel lo sguardo del suo illustre Presi dente quando, alla firma della con venzione, apprendeva altre cose sul l'Ordine; e mi e' sembrato di legge ro nello sguardo di Enrico Corredi ni, il maestro del nazionalismo ita liano, che nella superba e romana concezione di ciò' che dovrebbe esse re l'ltalia, vale anche la coopcrazio ne chu scaturisce dalla forma di e spansione ideale cho l'ltalia ha com piuto e compie nel mondo con i suoi figli erranti; ed in Luigi Valli, che ha la mente assorta ai nuovi studi dan teschi, mi parve di leggere che noi pur ultimi e modesti, possiamo ben considerarci militi della Croce e del l'Aquila della concezione dantesca. Ed ho \isto il poeta De Boisis il quale forse ritrovava nuovi motivi per i suoi carmi; e Giovanni Ci urla ti forse scopriva che dopo tutto an che fuori d'ltalia vi era un fascio poderoso. E "last but not least" al Generale Guglielmotti, che l'insegna di fratello benemerito dell'Ordine porta con orgoglio e con attiva re sponsabilità', permettetemi che io mandi i sensi della gratitudine del l'Ordine per quanto celi ha fatto per ia nostra Associazione. L'accordo con la Lega e stato sa lutato da tutta la stampa italiana co me ur avvenimento di alta impor tanza nazionale. L'accordo cosi' dice nel preambo lo: Allo scopo di contribuire a rendere migliori le relazioni tra ll talia e l'America e di facilitare sem pre di più' gli scambi intellettua li ed economici che giovino ali af fi -fellamente dei due popoli, la Le ja Italiana per la tutela degli in teressi nazionali rappresentata dal suo Presidente Generale, Cav. Vit torio Emanuele Orlando, e l'Ordine Figli d'ltalia, rappresentato :lal suo Supremo Venerabile, Avv. Giovanni Di Silvestro, viene stipulata la se guente convenzione. Voi, fratelli, che avete, nel ter reno dell'operosità', saputo concilia re mirabilmente e servire la devo zione agli Stati Uniti ed il legamo ideale con l'ltalia, avete la prova che la visione della dup ice resr.o - sabilita' presiedeva alla formazione dell'acordo. L'accordo stesso, all'articolo 3, di ce; .. La Lega italiana assume il mandato di svolgere in Italia, ne. Umili del suo programma sociale e delle sue direttive generali, le az • • i atte al conseguimento degli scopi dell'Ordine Figli d'ltalia, specùl mente appoggiando sia presso il Go verno e presso le autorità' governa tive italiane, sia presso le altro isti- WITH THE LARGEST CIRCULATION AVAINTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IFNI PUGNO «=vX PHILADELPHIA, PA., SABATO, 2 DICEMBRE, 1922 .' y )k : % '■ ;■ ■', I ':"• v J' -'éàfi•>-%| 3j • PÌLFFLKL«v«AOVANMMOSI!«™& RF|GF jjg| SUPREMO VENERABILE rMr . GL'll Al IACII SPARSI MEI IDM I AMI STAI I *SB DEI L ' ll 1 irsi}lS DF 1 11 XVS DI I'ACAI II (IRNIA m&lf^ ! 0. «K E HAASSO! TAIMITAI IALANUHII ISSIMA MISSIONI pL . " onuwc UPHTRHECUEFI™ BIFFILI i|i| Ih UM PAT In 01 AMORE CDII IDI ®.. '.A!,;, £|l LIFÉRA' IFRATELLIDELL-ORDIRC EPMI|P AUSPICE LALOGGIAM)® B®PB1B!0Ì1N 220 ■•"''Ì'V QUESTO ATTESTATOOFI RONO sT®fe*fl > ri)' PF.RGAM KN'A OFFERTA DAI "FIGLI D'ITALIA" DI fIULADKLI'IIIA, AL SPI ( E LA LOGGIA M \RIO RAPI SARDI. AL CAV. AVV. JOHN M. DI SILVESTRO, PRESENTATAGLI LA SERA DEI HAN< IIKTTO 28 NOVEMBRE 1922, AL DKLLEVIJE-STUATFORD HOTEL, LAVORO PREGEVOLE dell'Ari e PKTRONI' 'uzioni pubbliche o private, le ini- : ; piativo dell'Ordine Figli d'ltalia, per la tutela degli emigrati o dei loro interessi economici e colturali; e fa cendo conoscere agli .-migrati l'azio ne svolta dall'Ordine Figli d'ltalia. La Lega si e' cosi' assunto il com pito di contribuire a realizzare una delle nostre massime aspirazioni: far sentire la nostra voce e dar va lore alla nostra opera in Italia. I a voce dell'Ordine, possente in questa terra, da oggi sara' ascoltata anche oltre l'Oceano, rafforzata dal la voce fraterna di un'altra grande istituzione. Da questo punto di vista la con venione con la Lega segna un'altra I data memorabile nella storia dell'Or- ' ' dine. La convenzione impone a noi (Art.: 2) "l'obbligo di assumere il manda to di svolgere le azioni necessarie per il r aggiungimelo degli scopi so- \ ciali della Lega italiana negli S. U. | del Nord America, nei limiti del suo programma sociale". A tale compito l'Ordine attende rà' con animo giocondo perche' es so rappresnta la continuazione del lavoro che l'Ordine stesso compie fin dalla nascita ed al quale l'autore vole cooperazione di frate li di Ita lia, dnra' motivi di rinnovellato en tusiasmo e di fede più' salda nel trionfo della causa comune. Non ho bisogno di aggiungere altro. 11 vostro senso di intuizione vi guiderà' a leggere, nell'avvenimento che vi ho riferito, più' di quello che la mia disadorna parola sappia o possa dir vi. • Permettete, pero', che io termini con una nota che può' sembrare per sonale, ma non lo e'. Non lo e', per che' in tutto ciò' che vi dico, sono guidato dalia responsabilta' dell'uf ficio che mi affidaste. Dopo i mesi di lavoro speso per rendere possibile il viaggio d gli stu denti in Italia, e quando partendo, foste informati che mi sarei imposto la disciplina di seguire questi giovani, molti di voi, bene auguran do alla missione assunta, mi faceste giùngere la parola fraterna di in coraggiamento. Al vostro saluto ri sposi con una promessa, che l'Ordi no sarebbe stato sempre in cima ai miei pensieri. Al mio ritorno vot senza una nota discordante, mi avete inviato il saluto del ben tornato e 10 congratulazioni per quello che voi dito sono riuscito a fare. Grazie, ma io ho un solo merito, quello di aver mantenuto fede alla promessa. Perche' al successo della min missione, ha dato forza e valo re la vostra opera registrata, in tante forme superbe, negli annali dell'Ordine, e la vostra unanime so lidarietà'. Pertanto noi siamo agli inizii di un nuovo periodo nella vita dell'Or dine, periodo chi' dovrà' essere fe condo di più' magnifici frutti. Dia moci la mano ed avanti nel lavoro. Non e' impossibile che in questa unanime solidarietà' vi possa essere qualche nota scordante. Vivono an che fra 1 mortali, gli ignavi che, non sapendo fai nulla, vedono con occhi > torvo chi fa e produce; gl'lnvidiosi che si rodono da sciocca gelosia per che' non vedono che nel campo dei do veri sociali c'e' posto per tutti e si può' eccellere purché' si sia pronti al sacrificio che va sempre accoppiato col sentimento del dovere; vi sono infine le anime piccine che devono di re male di tutti e di tutto perche' so lo cosi' possono richiamare l'atten zione dei passanti su di loro. Di tut ti costoro l'Ordine non deve curarsi. 11 lavoro cui attendiamo e' cosi' arduo e cosi' nobile che sarebbe iattura perdersi con gente senza fede e senza ideali. Evviva l'Ordine Figli d'ltalia a servizio dell'ltalia e dell'America! A »v. Governiti Di Silvcxtro Edi in Ì'OCT spieia ti lei Supremo leiie L'"ldea Abruzzese", che si pub blica a Castellammare Adriatico, in quel di Chieti, noi numero dcTll Novembre u. s., riporta una lunghis sima intervista, che un suo redatto re ebbe, all'Hotel Leon d'Oro", di quella citta', con l'avv. Giovanni Di Silvestro, Supremo Venerarle del l'Ordine Figli d It-ilia in Am rica. Non abbiamo spazio sufficiente | per riportarla in questo numero, ma in essa molto più' dettagliati so no i pensieri che il capo dcli'ltalianis sima Istituzione aveva espressi pre cedentemente ad altri giornali della Capitalo ed a ciucili dello più' im portanti citta' della Penisola, sugli i deali e scopi dell'Ordino e sull'opera patriottica da esso esplicata fino ad oggi. L'intervista, intitolata "I Figli d'l talia In America", e' preceduta dalle , seguenti parole dell' "Idea", la quale, del resto, rispecchia il desiderio del- I l'intera regione abruzzese edi alt re parti d'ltalia dove l'avv. Di Silvestro ha saputo cattivarsi la simpatia del le folli e dei migliori uomini po itici. Ecco quanto uice "L'ldea Abruzze ! so". Un gruppo di autorevoli persona lità' Abruzzesi lia pregato, negli scor ni giorni, l'avvocato Govavni Pi Sil vestro, nostro valoroso conterraneo, di volersi presentare nelle prosalme fi lezioni come candidato politico. L'avv. Di Silvestro lia accettato di buon grado l'offerta e, con un pro gramma di illmniyiato patriottismo, chiederà' ai nostri elettori di man darlo al Parlamento a salvaguardare gli interessi e le aspiraziori, a pro spettare i bisogni e le n«cestita' dei vostri connazionali d'oltre oceano. A'oi che da queste colorine seguia mo con vigile occhio il movincnto di ascesa e di affermazione di tutte le migliori energie della regione a qualunque campo politico appartengo no facciamo all'un». Di Silvestro gli auguri più' fervidi. Partenze ila Pladelpliia Vine Street Pier TAORMINA 6 Dicembr» TAORMINA 19 GENNAIO TAORMINA 8 MARZO TAORMINA 20 APRILE TAORMINA 6 GIUGNO IN PENNSYLVANIA Il Doociìetio in m del Si. Venerofiile RIMANDIAMO DI PROPOSITO IL RESOCONTO DKL BANCHET TO ALL'AVV. GIOVANNI DI SIL VESTRO PER DEDICARE A QUE STA SOLENNE MANIFESTA/IO NE, CHE ESULA DALLA CRONA CA MONDANA, TUTTO INTERO IL PROSSIMO NUMERO DI QUE STO GIORNALE. AL BANCHETTO HANNO PAR TECIPATO "FIGLI D'ITALIA" DI TUTTI I PAESI DOV'ESSO HA ISSATA LA SUA BANDIERA, COMPRESO SUPREMI UFFICIALI E DIGNITARI DI QUEGLI STATI DOVE SONO GRANDI LOGGE; SO NO INTERVENUTE LE AUTORI TÀ' DIPLOMATICHE E CONSOLA RI ITALIANE, IL SINDACO DI PHILADELPHIA CAV. UFF. ON. I! Grande Venerabile in visita A Marcus Hook La soni del 9 Novembre u. a. il Gronde Venerabili» < )av. A. Giuseppe Di Silvestro si reco' a visitare la log !• i.i "I Vespri" N. 703 di Marc us Hook, per diradare dei malintesi che esisteva- ; no fra i soci e componenti l'ammini- j i trazione. Prima di recarsi in seduta, il dignitario fu trattenuto a cena ini asti del signor Crescenzo Nncrelli, returio archivi ta. Oltre al padro ne di casa, sedettero a tavola, con il arando Venrabile, anche il Cav. Mi nia Albanese, il Dr. Joseph Di Mo llo e l'assistente venerabile della log •ia. Al Cav. DI Silvestro furono p>o lignte cortesie squisite dalla signora '.'acreili, per cui egli ci prega di rin raiinrc. Recatosi nella sala dove la loggia 1 Vespri" si era riunita ed ac uitovi con acclamazioni il Grande Ve nerabile parlo' per oltre un'ora susci tilo in tutti il più' puro entria mo. Alla fine ilei discorso, fra [vii .pillatisi generali, gli Veniva offerta jna grande cesta di fiori freschi. Dopo parlarono diversi soci spie tpiegnndo il loro punto di vista circa rli incidenti che turbavano la pace tlol a loggia, incidenti che r u rono appia nati con soddisfazione delle parti in •ontosa. A Greensburg Dovendo recarsi a New Brighton, )cr la inaugurazione delle bandiere il quella logga Liberta' o Giustizia, lietro invito del suo presidente, si nor l-'rancesco Ferrara, i! Granile /onorabile ti formo' a Greensburg ler parlare alla Società' di M. S. Co ombo. A questo proposito diamo la yar> a alla Stella d'ltalia di quella citta', lei 25 novembro u. s., diretta con ntelletto d'amore dal Prof. Crescenzo 'itocchi: '"Una Covferenzc del Cav. Di Silvestro "Venerili' sera della settimana scor ia la nostra colonia ebbe il gradito Macere di ascoltare la dotta e con nconte parola del collega» Cav. G. )i Silvestro Grande Venerabile del ' Ordine dei Figli d'ltalia per la Penn tylvania. "La sala delle Società' Unite Cri ;toforo Colombo-Grande Italia era pio ta di soci, molti quali apparten rono anche alla Loggia America. "Erano presenti anche molte sorel -0 della Loggia Monte Grappa. "Presentato con acconce ed opportu no parole dal signor Frank Ferrara, ire illente del sodalizio, il Cav. Di Sib. estro purlo' p r oltre un'ora ven ilando il pr gramma dell'ardine ed iCentrandosi, con tutto magnifico, nei iroblemi coloniali. "La sua confornza fu applaùditißSÌ na e speriamo dia ott mi frutti, pri no fra tutti la fusione della Loggia \ merito, e delle Società' Unite, in un 01 patto di vera fratellanza. "Dono il Cav. Di Silvestro parlo' 1 nostro Prof. Pidocchi, ex Granile Venrabile piv lo St»to di New York, [.'oratore fu sintetico, e sciolse un nn« all'Ordine ci alla concordia del a colonia. Fa quel che devi, &vveng& che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0# UNA COPIA 3 SOLDI J. HAMPTON MOORE, IL QUALE, NONOSTANTE IL SUO RECENTE LUTTO PER AVERE PERDUTO, A BREVISSIMA DISANZA DAL PRI MO, UN SECONDO FIGLIO, HA PARLATO BRILLANTEMENTE I NIZIANDO IL SUO UFFICIO DI MAESTRO DI CERIMONIE, CHE • li A POI CEDUTO ALL'ON. iCUGENE ALESSANDRONI : SONO INTERVENUTI ALTRESÌ' MOLTI GIUDICI DELLE DIVERSE CORTI ED ALTRE NOTABILITÀ' AMERI CANE, NEL CAMPO FINANZIA RIO ED IN QUELLO SOCIALE. DICEVAMO, PERCIÒ', CHE LA MANIFESTAZIONE, ESULANDO DALLE COSE MONDANE, HA RIAFFERMATO LA POTENZA PO LITICA ED ECONOMICA DEL- L'ORDINE FIGLI D'ITALIA IN A MERICA. AL PROSSIMO NUMERO, DUN QUE. A Pittsburgh Cortesie til Grande Venerabile Ui passando per la citta' del 'u : ino, onde recarsi a New Brighton, il Grande Venrabile, la sera del 18 cor relile, fu ospite del signor Antonio De Simone, nella sua splendida residen za ni No. 416 Litrimer Ave. j 11 signor De Simone, che nella scor sa celebrazione columbiana fu pre : idente del comitato festa ili East Li berty, liuti" una sincera e sentita sim- * natia per il capo dell'"Ordine" di Pennsylvania, simpatia che t^li viene coni ricambiata con pari affetto dal Cav. Di Silvestro. Perciò' la sera del 18 Novembre lo volle in casa sua e gli offri' una cena alla quale parte ciparono anche i signori Costantino Villani, A. Barretta, CI. Di Troia, R. (iismnndi, Frank De Simone, fratello tiri signor Antonio, con la sua signo ra Adele. Gli onori di casa furono f atti, con squisita cortesia, dalia distinta spo sa del padrone ui casa, signora Ma ria, una gentildonna che si interessa a tutto ciò' che ridonda in onore del nome italiano Il Cav. Di Silvestro resto' confuso dello cortesie usategli dada famiglia Do Simone e ci prega di ringraziar la sentitamente. * * * UI ritorno da New Brighton, lune di', 20 dello scorso mere, al Cav. Di Silvestro veniva offerto un pranzo dal '-ignor Michele Morrone nel Risto rante Marconi, di proprietà' del si gnor C. Battista. Fecero compagnia al Grande Venerabile i signori Antonio Certo, Grande Curatore, Antonio Ca .striota ed alcuni nitri <ll cui non ri cordiamo i nomi. 11 Grande Venrabile durante la giornata, carne lo aveva fat'o il sa bato precedente fu occupatissimo nel William Penn Hotel a ricevere ed a conferire con comitati di lorge di Pittsburgh e dei dintorni. Ad Easton La ' A*, r-sandro Volta", No. 30, la seconda Lofcu-'a, per anzianità', dello Stato di Pennsylvania, doveva inizia re, come soci, U'ia trentina di genti lissime signore e signorine, oltre ad alcuni uomini. Perche' la cerimonia rivestisse un carattere di maggiore so lennità' si volle la pres nza del Gran de Venerabile ii quale, invitato, si por to', la mattina di domenica scorsa nella bellissima citta' di Easton. Egli veniva ricevuto alla stazione della Pennsylvania Railroad della vi tina Philipsburg, N. .1., da un comita to compc t,o dei venerabili de'.le duo logge locali che per la circostanza si iiunivr.no entrambe nella stessa sedu ta, Stefano Armao per la "Volta" e Pietro C->.iella per la "Enrico Millo" e dui signori Nicolo' Grifo, Gerolamo Ho-'ciu e Nicolo' Todaro rispettivamen te .ti nte venerabile, oratore e se gretario di finanza della prima log gia. La comitiva salita sull'automo bile del signor Isidoro Mineo si reco' alla "Casa Italiana" dove molti altri fratelli aspettavano il Cav. Di Silve stro al quale fu offerto un pnmo ri cevimento, e poscia nellr. residenza del
Significant historical Pennsylvania newspapers