La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, December 02, 1922, Image 1

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    LA LIBERA PA IH)LA
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 47
Il Supremo Venerabile ai suoi fratelli
{Dal Bollettino Uffici/rie di Ottobre Kcorxo)
Nel riprendere il mio posto in
mezzo a voi, sono fiero di portarvi
il saluto più' ambito che mort le pos a
desiderare: il saluto della Grande
Madre Italia, entro i cui confini i
deali noi ci sentiamo di vivere mal
grado le nuove e varie vicende della
vita.
E non e' saluto formale quello che
vi porto. E' il saluto che ho raccol
to, erompente, caldo, entusiasta, fra
terno, dall'anima del gran popolo
che si esalta dinanzi alle cose bel
lo. E l'ho raccolte, con sensi di com
mozione, dal Primo Cittadino d'lta
lia o dai rappresentanti il Governo di
Italia, dai capi partito e dai legio
nari, dai giornalisti e dai grandi in
terpreti del pensiero italico. E nel
saluto si confondono il sentimento
di orgoglio il sentimento dell'or
goglio di stirpe e di ammirazione
per questo nostro Ordine glorioso e
per ciò' che voi. militi dì esso, ave
te fatto come italiani di origine e
come americani di adozione.
L'atto di fede operosa, che si ri
pete nei nostri mille e più' cenaco
li che l'Ordine si propone di "con
tribuire e mantenere accesa la fiam
ma del culto della Patria di origine
o integra la fede nel futuro di essa
non venendo meno al rispetto ed al
la devozione che si deve al paese che
ci ospita" e le opere che tale atto di
fede ha ispirato l'Ordine a compie
re In dieci e più' anni, in campi di
versi, sono apparsi come una rive
lazione agli italiani d'ltalia, sugli i
taliani di America: una rivelazione
esaltatrice della comunanza del pas
sato o di solidarietà' nel futuro.
Onore a voi che avete reso possi
bili, per l'Ordine, le belle giornate
dell'estate del 1022, nelle ili -' rse <it
ta' d'ltalia. Voi credevate che 1 Italia
non vi apprezzasse Essa invece non
vi conosceva. Quando ha scoperto 1
tesori di idealità' nostre che pulsava
no nell'ltalia d'oltre oceano, Essa si
e' esaltata, in voi, sentinelle avan
zate d'italianita' degne della romana
consegna.
Gioite del saluto d'ltalia e fate che
alla sua alta poesia si educhino e si
ispirino i nostri figli. Non sono sol<
a riportarvi questo saluto. Prima di
me lo riceveste dagli studenti che
voi mandaste in Italia e dalla lorc
guida, l'ottimo Dottor Alberto Bona
schi, che assolvette il suo compite
con zelo esemplare. Pur imbevuti d
legittimo orgoglio americano, quei
giovani hanno sentito il senso d
devozione per quella Roma eterna dfi
cui tutte le cose umane si nobilito
no. E compiuto il pellegrinaggio at
traverso "l'ltalia ch'e bella e 1 Ita
lia che lavora" l'entusiasmo prorem
peva nelle parole ispirate di uno d
loro, il Oalvosa, il quale ai rappre
sentanti di Genova operosa, diceva
Voi rimandate in America venti
cinque ambasciatori di italianità'.
E cosi' sia. Che ogni figlio nostri
diventi, in America, Ambasciato*
della più' nobile, della più' alta i
dealita'.
Leggo in voi la domanda assillan
te. Ma e le vicende di Italia?
Non ho la pretesa di darvi una ri
sposta esauriente. Ciò' che io vi .11
co, senza esitazione, ve lo ripeterà
chiunque torna dopo aver fatto u
na visita in Italia.
L'ltalia o' più' bella che mai; pi"
nobile che mai; più' grande che mai
Nel fare questa dichiarazione pen
so più' specialmente alla crisi pro
fonda che l'ltalia attraversa, cns,
del dopo guerra, che ha comune con
altri paesi. E penso più' speda mon
te alla crisi caratteristica italiana,
dalla ouale mentre i cattivi augura
presagiscono chi sa quante sciagure
essa dice della forte, laboriosa de
terminazione di un grande popolo de
ciso, attraverso a difficolta' indio
bili,'fra nenjici vecchi e nuovi, a ri
sorgere e riprendere il pesto che i fati
gli honno assegnato nel mondo. In tale
detenrinazione sono inquadrate le .e
gioni fasciste.
Questa iV> anim i m in ni <■ P r
titi. E non vi e' un italiano che di
speri della situazione: tutti barino
fiducia che il senso meraviglioso d,
eouilibrio del popolo italiano, trion
ferà' anche in questa occasione.
E* dovere nostro di tenere viva
questa fede assistendo cosi' l'ltalia
cho assurga, nelle battaglie del do-
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
uff rei g.s second-class mattcr Aprii 19. 1918, at the post offic• al Philndelphia, Pa., under the Art of March 1879".
Po guerra, alla stessa altezza rag
giunta quand'- in guerra, e ila so
la, ma a beneficio di tutto il mondo,
scrisse nella storia la pagina glorio
sa del Piave.
Voi aspettavate che a Roma il vo
<tro Supremo Venerabile iniziasse u
na Loggia che dicevasi organizzata.
A. che cosa doveva la loggia servi
re? A valorizzare l'Ordine anche in
Italia. Forse il compito sarebbe sta
lo troppo impari alle forze ed allo
funzioni di un organismo che non
avesse altri scopi locali e che non
fosse alimentato dalle forze vivo ed
speranti del paese. 11 carattere trop
po idealistico di esso presagivano del
la sua ffagilita'.
E fu bene, per altre ragioni ohe
non ho qui bisogno di elencare, che
quella loggia non sorgesse.
Agli scopi della Loggia risponde
pero', l'accordo compiuto con la Le
tta Italiana, la grande Istituzione che
funziona in Italia ed all'estero.
La Lega italiana e' presieduta da
uno dei più' grandi uomini viventi,
dull'on. Vittorio Emanuele Orlando,
c di essa e* anima un ingegno forte,
l'ingegnere Oscar Sinigaglia.
E' un patto di fratellanza, di o
perosita' per cui l'ltalia sentirà', da
triri innanzi, la presenza dell'Ordi
no entro i suoi confini, e l'Ordi
ne avra' più' chiara la visione del
compito da assolvere e più' forte lo
impulso ad operare.
E' un accordo fecondo di grandi
risultati.
Io ho visto, nei cooperatori d'oltre
jceano, dell'Ordine, l'entusiasmo per
l'accordo. Ho letto la commozione nel
lo sguardo del suo illustre Presi
dente quando, alla firma della con
venzione, apprendeva altre cose sul
l'Ordine; e mi e' sembrato di legge
ro nello sguardo di Enrico Corredi
ni, il maestro del nazionalismo ita
liano, che nella superba e romana
concezione di ciò' che dovrebbe esse
re l'ltalia, vale anche la coopcrazio
ne chu scaturisce dalla forma di e
spansione ideale cho l'ltalia ha com
piuto e compie nel mondo con i suoi
figli erranti; ed in Luigi Valli, che
ha la mente assorta ai nuovi studi dan
teschi, mi parve di leggere che noi
pur ultimi e modesti, possiamo ben
considerarci militi della Croce e del
l'Aquila della concezione dantesca.
Ed ho \isto il poeta De Boisis il
quale forse ritrovava nuovi motivi
per i suoi carmi; e Giovanni Ci urla
ti forse scopriva che dopo tutto an
che fuori d'ltalia vi era un fascio
poderoso. E "last but not least" al
Generale Guglielmotti, che l'insegna
di fratello benemerito dell'Ordine
porta con orgoglio e con attiva re
sponsabilità', permettetemi che io
mandi i sensi della gratitudine del
l'Ordine per quanto celi ha fatto per
ia nostra Associazione.
L'accordo con la Lega e stato sa
lutato da tutta la stampa italiana co
me ur avvenimento di alta impor
tanza nazionale.
L'accordo cosi' dice nel preambo
lo:
Allo scopo di contribuire a
rendere migliori le relazioni tra ll
talia e l'America e di facilitare sem
pre di più' gli scambi intellettua
li ed economici che giovino ali af
fi -fellamente dei due popoli, la Le
ja Italiana per la tutela degli in
teressi nazionali rappresentata dal
suo Presidente Generale, Cav. Vit
torio Emanuele Orlando, e l'Ordine
Figli d'ltalia, rappresentato :lal suo
Supremo Venerabile, Avv. Giovanni
Di Silvestro, viene stipulata la se
guente convenzione.
Voi, fratelli, che avete, nel ter
reno dell'operosità', saputo concilia
re mirabilmente e servire la devo
zione agli Stati Uniti ed il legamo
ideale con l'ltalia, avete la prova
che la visione della dup ice resr.o -
sabilita' presiedeva alla formazione
dell'acordo.
L'accordo stesso, all'articolo 3, di
ce; ..
La Lega italiana assume il
mandato di svolgere in Italia, ne.
Umili del suo programma sociale e
delle sue direttive generali, le az • • i
atte al conseguimento degli scopi
dell'Ordine Figli d'ltalia, specùl
mente appoggiando sia presso il Go
verno e presso le autorità' governa
tive italiane, sia presso le altro isti-
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVAINTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IFNI PUGNO «=vX
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 2 DICEMBRE, 1922
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I ':"• v J'
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• PÌLFFLKL«v«AOVANMMOSI!«™& RF|GF
jjg| SUPREMO VENERABILE
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DEI L ' ll 1 irsi}lS DF 1 11 XVS DI I'ACAI II (IRNIA m&lf^ ! 0.
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QUESTO ATTESTATOOFI RONO sT®fe*fl
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PF.RGAM KN'A OFFERTA DAI "FIGLI D'ITALIA" DI fIULADKLI'IIIA, AL SPI ( E LA LOGGIA M \RIO
RAPI SARDI. AL CAV. AVV. JOHN M. DI SILVESTRO, PRESENTATAGLI LA SERA DEI HAN< IIKTTO
28 NOVEMBRE 1922, AL DKLLEVIJE-STUATFORD HOTEL, LAVORO PREGEVOLE dell'Ari e PKTRONI'
'uzioni pubbliche o private, le ini- :
; piativo dell'Ordine Figli d'ltalia, per
la tutela degli emigrati o dei loro
interessi economici e colturali; e fa
cendo conoscere agli .-migrati l'azio
ne svolta dall'Ordine Figli d'ltalia.
La Lega si e' cosi' assunto il com
pito di contribuire a realizzare una
delle nostre massime aspirazioni:
far sentire la nostra voce e dar va
lore alla nostra opera in Italia.
I a voce dell'Ordine, possente in
questa terra, da oggi sara' ascoltata
anche oltre l'Oceano, rafforzata dal
la voce fraterna di un'altra grande
istituzione.
Da questo punto di vista la con
venione con la Lega segna un'altra
I data memorabile nella storia dell'Or- '
' dine.
La convenzione impone a noi (Art.:
2) "l'obbligo di assumere il manda
to di svolgere le azioni necessarie
per il r aggiungimelo degli scopi so- \
ciali della Lega italiana negli S. U. |
del Nord America, nei limiti del suo
programma sociale".
A tale compito l'Ordine attende
rà' con animo giocondo perche' es
so rappresnta la continuazione del
lavoro che l'Ordine stesso compie fin
dalla nascita ed al quale l'autore
vole cooperazione di frate li di Ita
lia, dnra' motivi di rinnovellato en
tusiasmo e di fede più' salda nel
trionfo della causa comune. Non ho
bisogno di aggiungere altro. 11 vostro
senso di intuizione vi guiderà' a
leggere, nell'avvenimento che vi ho
riferito, più' di quello che la mia
disadorna parola sappia o possa dir
vi. •
Permettete, pero', che io termini
con una nota che può' sembrare per
sonale, ma non lo e'. Non lo e', per
che' in tutto ciò' che vi dico, sono
guidato dalia responsabilta' dell'uf
ficio che mi affidaste.
Dopo i mesi di lavoro speso per
rendere possibile il viaggio d gli stu
denti in Italia, e quando partendo,
foste informati che mi sarei imposto
la disciplina di seguire questi
giovani, molti di voi, bene auguran
do alla missione assunta, mi faceste
giùngere la parola fraterna di in
coraggiamento. Al vostro saluto ri
sposi con una promessa, che l'Ordi
no sarebbe stato sempre in cima ai
miei pensieri. Al mio ritorno vot
senza una nota discordante, mi avete
inviato il saluto del ben tornato e
10 congratulazioni per quello che voi
dito sono riuscito a fare.
Grazie, ma io ho un solo merito,
quello di aver mantenuto fede alla
promessa. Perche' al successo della
min missione, ha dato forza e valo
re la vostra opera registrata, in
tante forme superbe, negli annali
dell'Ordine, e la vostra unanime so
lidarietà'.
Pertanto noi siamo agli inizii di
un nuovo periodo nella vita dell'Or
dine, periodo chi' dovrà' essere fe
condo di più' magnifici frutti. Dia
moci la mano ed avanti nel lavoro.
Non e' impossibile che in questa
unanime solidarietà' vi possa essere
qualche nota scordante. Vivono an
che fra 1 mortali, gli ignavi che, non
sapendo fai nulla, vedono con occhi >
torvo chi fa e produce; gl'lnvidiosi
che si rodono da sciocca gelosia per
che' non vedono che nel campo dei do
veri sociali c'e' posto per tutti e si
può' eccellere purché' si sia pronti al
sacrificio che va sempre accoppiato
col sentimento del dovere; vi sono
infine le anime piccine che devono di
re male di tutti e di tutto perche' so
lo cosi' possono richiamare l'atten
zione dei passanti su di loro. Di tut
ti costoro l'Ordine non deve curarsi.
11 lavoro cui attendiamo e' cosi' arduo
e cosi' nobile che sarebbe iattura
perdersi con gente senza fede e senza
ideali.
Evviva l'Ordine Figli d'ltalia a
servizio dell'ltalia e dell'America!
A »v. Governiti Di Silvcxtro
Edi in Ì'OCT spieia
ti lei Supremo leiie
L'"ldea Abruzzese", che si pub
blica a Castellammare Adriatico, in
quel di Chieti, noi numero dcTll
Novembre u. s., riporta una lunghis
sima intervista, che un suo redatto
re ebbe, all'Hotel Leon d'Oro", di
quella citta', con l'avv. Giovanni Di
Silvestro, Supremo Venerarle del
l'Ordine Figli d It-ilia in Am rica.
Non abbiamo spazio sufficiente
| per riportarla in questo numero,
ma in essa molto più' dettagliati so
no i pensieri che il capo dcli'ltalianis
sima Istituzione aveva espressi pre
cedentemente ad altri giornali della
Capitalo ed a ciucili dello più' im
portanti citta' della Penisola, sugli i
deali e scopi dell'Ordino e sull'opera
patriottica da esso esplicata fino ad
oggi.
L'intervista, intitolata "I Figli d'l
talia In America", e' preceduta dalle
, seguenti parole dell' "Idea", la quale,
del resto, rispecchia il desiderio del-
I l'intera regione abruzzese edi alt re
parti d'ltalia dove l'avv. Di Silvestro
ha saputo cattivarsi la simpatia del
le folli e dei migliori uomini po itici.
Ecco quanto uice "L'ldea Abruzze
! so".
Un gruppo di autorevoli persona
lità' Abruzzesi lia pregato, negli scor
ni giorni, l'avvocato Govavni Pi Sil
vestro, nostro valoroso conterraneo,
di volersi presentare nelle prosalme fi
lezioni come candidato politico.
L'avv. Di Silvestro lia accettato di
buon grado l'offerta e, con un pro
gramma di illmniyiato patriottismo,
chiederà' ai nostri elettori di man
darlo al Parlamento a salvaguardare
gli interessi e le aspiraziori, a pro
spettare i bisogni e le n«cestita' dei
vostri connazionali d'oltre oceano.
A'oi che da queste colorine seguia
mo con vigile occhio il movincnto di
ascesa e di affermazione di tutte le
migliori energie della regione a
qualunque campo politico appartengo
no facciamo all'un». Di Silvestro
gli auguri più' fervidi.
Partenze ila Pladelpliia
Vine Street Pier
TAORMINA 6 Dicembr»
TAORMINA 19 GENNAIO
TAORMINA 8 MARZO
TAORMINA 20 APRILE
TAORMINA 6 GIUGNO
IN PENNSYLVANIA
Il Doociìetio in m del
Si. Venerofiile
RIMANDIAMO DI PROPOSITO
IL RESOCONTO DKL BANCHET
TO ALL'AVV. GIOVANNI DI SIL
VESTRO PER DEDICARE A QUE
STA SOLENNE MANIFESTA/IO
NE, CHE ESULA DALLA CRONA
CA MONDANA, TUTTO INTERO
IL PROSSIMO NUMERO DI QUE
STO GIORNALE.
AL BANCHETTO HANNO PAR
TECIPATO "FIGLI D'ITALIA" DI
TUTTI I PAESI DOV'ESSO HA
ISSATA LA SUA BANDIERA,
COMPRESO SUPREMI UFFICIALI
E DIGNITARI DI QUEGLI STATI
DOVE SONO GRANDI LOGGE; SO
NO INTERVENUTE LE AUTORI
TÀ' DIPLOMATICHE E CONSOLA
RI ITALIANE, IL SINDACO DI
PHILADELPHIA CAV. UFF. ON.
I! Grande Venerabile in visita
A Marcus Hook
La soni del 9 Novembre u. a. il
Gronde Venerabili» < )av. A. Giuseppe
Di Silvestro si reco' a visitare la log
!• i.i "I Vespri" N. 703 di Marc us Hook,
per diradare dei malintesi che esisteva- ;
no fra i soci e componenti l'ammini- j
i trazione. Prima di recarsi in seduta,
il dignitario fu trattenuto a cena ini
asti del signor Crescenzo Nncrelli,
returio archivi ta. Oltre al padro
ne di casa, sedettero a tavola, con il
arando Venrabile, anche il Cav. Mi
nia Albanese, il Dr. Joseph Di Mo
llo e l'assistente venerabile della log
•ia. Al Cav. DI Silvestro furono p>o
lignte cortesie squisite dalla signora
'.'acreili, per cui egli ci prega di rin
raiinrc.
Recatosi nella sala dove la loggia
1 Vespri" si era riunita ed ac
uitovi con acclamazioni il Grande Ve
nerabile parlo' per oltre un'ora susci
tilo in tutti il più' puro entria
mo. Alla fine ilei discorso, fra [vii
.pillatisi generali, gli Veniva offerta
jna grande cesta di fiori freschi.
Dopo parlarono diversi soci spie
tpiegnndo il loro punto di vista circa
rli incidenti che turbavano la pace tlol
a loggia, incidenti che r u rono appia
nati con soddisfazione delle parti in
•ontosa.
A Greensburg
Dovendo recarsi a New Brighton,
)cr la inaugurazione delle bandiere
il quella logga Liberta' o Giustizia,
lietro invito del suo presidente, si
nor l-'rancesco Ferrara, i! Granile
/onorabile ti formo' a Greensburg
ler parlare alla Società' di M. S. Co
ombo.
A questo proposito diamo la yar>
a alla Stella d'ltalia di quella citta',
lei 25 novembro u. s., diretta con
ntelletto d'amore dal Prof. Crescenzo
'itocchi:
'"Una Covferenzc del Cav. Di
Silvestro
"Venerili' sera della settimana scor
ia la nostra colonia ebbe il gradito
Macere di ascoltare la dotta e con
nconte parola del collega» Cav. G.
)i Silvestro Grande Venerabile del
' Ordine dei Figli d'ltalia per la Penn
tylvania.
"La sala delle Società' Unite Cri
;toforo Colombo-Grande Italia era pio
ta di soci, molti quali apparten
rono anche alla Loggia America.
"Erano presenti anche molte sorel
-0 della Loggia Monte Grappa.
"Presentato con acconce ed opportu
no parole dal signor Frank Ferrara,
ire illente del sodalizio, il Cav. Di
Sib. estro purlo' p r oltre un'ora ven
ilando il pr gramma dell'ardine ed
iCentrandosi, con tutto magnifico, nei
iroblemi coloniali.
"La sua confornza fu applaùditißSÌ
na e speriamo dia ott mi frutti, pri
no fra tutti la fusione della Loggia
\ merito, e delle Società' Unite, in un
01 patto di vera fratellanza.
"Dono il Cav. Di Silvestro parlo'
1 nostro Prof. Pidocchi, ex Granile
Venrabile piv lo St»to di New York,
[.'oratore fu sintetico, e sciolse un
nn« all'Ordine ci alla concordia del
a colonia.
Fa quel che devi, &vveng&
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
UNA COPIA 3 SOLDI
J. HAMPTON MOORE, IL QUALE,
NONOSTANTE IL SUO RECENTE
LUTTO PER AVERE PERDUTO, A
BREVISSIMA DISANZA DAL PRI
MO, UN SECONDO FIGLIO, HA
PARLATO BRILLANTEMENTE I
NIZIANDO IL SUO UFFICIO DI
MAESTRO DI CERIMONIE, CHE •
li A POI CEDUTO ALL'ON.
iCUGENE ALESSANDRONI : SONO
INTERVENUTI ALTRESÌ' MOLTI
GIUDICI DELLE DIVERSE CORTI
ED ALTRE NOTABILITÀ' AMERI
CANE, NEL CAMPO FINANZIA
RIO ED IN QUELLO SOCIALE.
DICEVAMO, PERCIÒ', CHE LA
MANIFESTAZIONE, ESULANDO
DALLE COSE MONDANE, HA
RIAFFERMATO LA POTENZA PO
LITICA ED ECONOMICA DEL-
L'ORDINE FIGLI D'ITALIA IN A
MERICA.
AL PROSSIMO NUMERO, DUN
QUE.
A Pittsburgh
Cortesie til Grande Venerabile
Ui passando per la citta' del 'u
: ino, onde recarsi a New Brighton, il
Grande Venrabile, la sera del 18 cor
relile, fu ospite del signor Antonio De
Simone, nella sua splendida residen
za ni No. 416 Litrimer Ave.
j 11 signor De Simone, che nella scor
sa celebrazione columbiana fu pre
: idente del comitato festa ili East Li
berty, liuti" una sincera e sentita sim- *
natia per il capo dell'"Ordine" di
Pennsylvania, simpatia che t^li viene
coni ricambiata con pari affetto dal
Cav. Di Silvestro. Perciò' la sera del
18 Novembre lo volle in casa sua e
gli offri' una cena alla quale parte
ciparono anche i signori Costantino
Villani, A. Barretta, CI. Di Troia, R.
(iismnndi, Frank De Simone, fratello
tiri signor Antonio, con la sua signo
ra Adele.
Gli onori di casa furono f atti, con
squisita cortesia, dalia distinta spo
sa del padrone ui casa, signora Ma
ria, una gentildonna che si interessa
a tutto ciò' che ridonda in onore
del nome italiano
Il Cav. Di Silvestro resto' confuso
dello cortesie usategli dada famiglia
Do Simone e ci prega di ringraziar
la sentitamente.
* * *
UI ritorno da New Brighton, lune
di', 20 dello scorso mere, al Cav. Di
Silvestro veniva offerto un pranzo
dal '-ignor Michele Morrone nel Risto
rante Marconi, di proprietà' del si
gnor C. Battista. Fecero compagnia al
Grande Venerabile i signori Antonio
Certo, Grande Curatore, Antonio Ca
.striota ed alcuni nitri <ll cui non ri
cordiamo i nomi.
11 Grande Venrabile durante la
giornata, carne lo aveva fat'o il sa
bato precedente fu occupatissimo nel
William Penn Hotel a ricevere ed a
conferire con comitati di lorge di
Pittsburgh e dei dintorni.
Ad Easton
La ' A*, r-sandro Volta", No. 30, la
seconda Lofcu-'a, per anzianità', dello
Stato di Pennsylvania, doveva inizia
re, come soci, U'ia trentina di genti
lissime signore e signorine, oltre ad
alcuni uomini. Perche' la cerimonia
rivestisse un carattere di maggiore so
lennità' si volle la pres nza del Gran
de Venerabile ii quale, invitato, si por
to', la mattina di domenica scorsa
nella bellissima citta' di Easton.
Egli veniva ricevuto alla stazione
della Pennsylvania Railroad della vi
tina Philipsburg, N. .1., da un comita
to compc t,o dei venerabili de'.le duo
logge locali che per la circostanza si
iiunivr.no entrambe nella stessa sedu
ta, Stefano Armao per la "Volta" e
Pietro C->.iella per la "Enrico Millo"
e dui signori Nicolo' Grifo, Gerolamo
Ho-'ciu e Nicolo' Todaro rispettivamen
te .ti nte venerabile, oratore e se
gretario di finanza della prima log
gia. La comitiva salita sull'automo
bile del signor Isidoro Mineo si reco'
alla "Casa Italiana" dove molti altri
fratelli aspettavano il Cav. Di Silve
stro al quale fu offerto un pnmo ri
cevimento, e poscia nellr. residenza del