La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, August 28, 1921, Image 1

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S 0" « ,T " 0 «" ED BV THE ACT OP OCTOBER ON FPLE AT THE POSTWK!. « PHTLADELPHIA. PA; BV ORDER OE THE PRESIDENT, A. S. BtjRLESON, POSTJiASTER GEN.
LA LIBERA PAROLA
r" .
j I forti caratteri tono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dir**—
1626 So. Broad Street
ANNO IV. - Numero 34
la Grande Convenzione dei F. d'i. di Pennsylvania ad Erie, Pa.
Nel momento in cui scriviamo
nella simpatica citta' di Erie sono
riuniti i delegati delle logge di Penn
sylvania per svolgere, un complesso
programma delle diverse attività'
dell'Ordine in questo Stato.
L'inaugurazione della Convenzio
ne ebbe luogo alle ore 1 P. M. di
giovedì' scorso, 25 corrente mese, nel
la sala maggiore dell'aristocratico
Lawrence Hotel. Vi intervennero il
Sindaco on. Miles B. Kitts, l'on.
Milton W. Shreve, Congressman;
l'On. Arthur C. Blass, District At
torney; i consiglieri comunali Wil
liam D. Kinncy, Thomas Mchaffey,
Edw. Schmelter e Theodore Ei
chorn ; il Sopraintendente delle
Scuole Pubbliche, Prof. 1. B.
Bush; il Direttore di Arnericanizzà
zione, Prof. IT. E. Stone; il giu
dice U. P. Rossitcr ed i rappresen
tanti della stampa americana ed ita
liana.
S. E. il Governatore di Pennsyl
vania, non essendo potuto interveni
re, si scusava con la seguente lettera :
"July 21, 1921.
♦ * »
Anche S. E. il generale Bado
glio ha scusato la sua assenza con la
seguente lettera del Colonnello Sici
liani :
"New York, 24-7-1021
"Gent.mo Sig. Di Silvestro,
"S. E. il generale Badoglio Le e* I
molto grato dell'invito, ma purtrop
po prevede di non poter essere costa'
per la fine di Agosto, essendoci prò- i
posto di fare in breve tempo il giro
di tutti gli Stati Uniti.
"Egli sara' egualmente presente col i
pensiero e col plauso a codesta come
a qualsiasi manifestazione di italia
nità' di queste patriottiche colonie. 1
"Gradisca con i saluti di Sua Ec
cellenza i sensi del mio particolare
ossequio, dev.mo
» * »
Il Regio Console di Philadelpliia, 1
Cav. Uff. Luigi Sillitti e' atteso
questa mattina per passare in rivi
sta la parata e per partecipare al
banchetto di chiusura che si dara'
questa sera.
Egli sara' ricevuto alla stazione
dal Grande Venerabile Cav. A.
Giuseppe Di Silvestro, dagli altri Gr.
Ufficiali, Grandi Delegati e dalle
logge locali. Preceduto dalle bande
musicali si formerà' un corteo che
scorterà' l'lllustre signor Console al- 1
la Sala della Convenzione.
Mentre ci riserviamo di parlare dif
fusamente nei numeri prossimi di
quest'altro avvenimento dell'Ordine
Pigli d'ltalia in Pennsylvania, pub
blichiamo qui appresso il progetto di
Regolamento dell'Orfanotrofio, che
crediamo importantissimo, la cui di
scussione ed approvazione ha avuto
luogo il secondo giorno di Conven
zione, il 26 corrente.
"PROGETTO DI REGOLAMEN
TO PER L'ORFA NO TRIO
"Art. 1. La Grande Loggia di
Pennsylvania dell'Ordine Figli <1 I
talia in America ha istituito un Or
fanotrofio per accogliervi i figli dei
fratelli defunti.
"L'lstituto porta il nome di DAN
TE ALIGHIERI, perenne asserto
re dello spirito italiano, ed ha sede
in Concordville, Pa.
"Art; 2. Possono essere ammes
si gratuitamente nell'Orfanotrofio i
figli di quei fratelli, o sorelle, che
all'epoca del loro decesso si trovava
no in regola con la propria Loggia
c con la Grande Loggia di Penn
fvlvania. purché' non abbiano meno
•Ti tre anni e non abbiano oltrepas
»ato i dieci.
"Art. 3. Gli orafni di entram
bi i genitori, •!» non abbiano nes
suno che provveda al loro manteni
mento, hanno il diritto di preceden
za nell'ammissione gratuita ali Or
fanotrofio.
Art. 4. Essi saranno ammessi
con quest'ordine: 1.0 quelli i cui
genitori appartenevano entrambi al
l'Ordine 2.0 quelli di cui uno sol
tanto dei genitori ne faceva parte.
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
"A parità' di condizioni sara' te'-
nuto conti) della anzianità' di iscri
zione nell'Ordine.
''Art. 5. 1 figli di fratelli de
funti, che abbiano la madre viven
te ina impossibiltata a mantenerli,
possono essere ammessi gratuitamen
le, sempre che la capacita' e le con
dizioni finanziarie dell'lstituto lo
permettono.
''Art. fi. Essi saranno ammessi
.'on quest'ordine : 1.0 quelli il cui ge
nitore faceva parte dell'Ordine, co
me ne fa parte il genitore supersti
te 2.0 quelli di cui uno soltanto
lei genitori ne faceva o ne fa parte.
"A parità di condizioni sara' te
nuto cnntn della anzianità' di iscri
zione nell'Ordine.
Art. 7. 1 figli di fratelli, o so
relle, la cui madre sia morta, ina che
ialino il padre vivente, possono esse
re ammessi qualora la capacita' del
l'lstituto lo permetta, ma per il
mant'enimento.di essi il padre deve
obbligarsi a pagare la retta che sara'
stabilita di anno in anno, con la ga
ranzia della Loggia di cui egli fa
?arte.
"Art. 8. ! figli saranno restitui
:i ai rispettivi genitori nel caso che
questi passino a seconde nozze.
Art. 0. Salvo il caso di mag
giore disponibilità', non sara' rico
verato più' di un orfano della stes-a
famiglia.
Art. 10. La domanda di am
nissione nell'Orfanotrofio deve esse
re fatta dalla Loggia alla quale i ge
ìitori degli aspiranti si trovavano i
scritti al tempo del loro decesso, e
leve essere corredata: del certificato
li morte del genitore defunto, del
•ertificato d'indigenza del superstite
rilasciato dalla loggia e del certifi
cato di sana costituzione fisica del
'orfano.
•'•'Art. 11. La domanda di cui
all'Articolo precedente, estesa su
nodulo fornito dall'Amministrazio
ne dell'lstituto, deve essere indiriz
zata alla Commissione Orfanotrofio,
il cui Comitato Esecutivo la piglie
ra' in considerazione nella prima se
luta che terra', e comunicherà' alla j
Loggia interessata la propria decisio
ne.
"Art. 12. —< Completati i corsi
elementari nelle pubbliche scuole, i j
ragazzi saranno avviati all'insegna
mento di arti e mestieri o all'agricol
lura, e le ragazze ai lavori donneschi.
"Quelli che mostrassero speciali
attitudini agli studi saranno iscritti i
alle Scuole Superiori.
"Art. 13. Nell'lstituto saia' im
pali ito l'insegnamento della lingua
italiana, da quegli incaricati e con
quelle nonne clic- saranno stabilite
nel Regolamento interno; ed ogni
anno, nella ricorrenza dello Statuto,
presenza delle Autorità' dlcl'Ordine. 1
gli orfani daranno un saggio alla Ì
"ART. 14. Il lavoro dogli or-,
fani apprendisti in arti c mestieri
sara' disciplinato in modo da render
si proficuo per l'lstituto c di utili- ;
ia' agli altri ricoverati.
"Art. 15. I suddetti, giunti al
l'eta' voluta dalla legge, saranno im
piegati in Officine o Stabilimenti, e'
la loro mercede sara' depositata ai
frutto su libretti di risparmio vinco-1
lati ad essi intestati.
"Art. 16. Le spese di viaggio
degli aspiranti accettati, dalla loca
lità' di loro residenza fino all'Orfa
notrofio, restano a carico dei paren
ti o della Loggia interessata.
"Art. 17. Gli orfani ammessi
nell'lstituto debbono essere dati dai 1
loro parenti senza riserva alcuna, sot
to il pieno e completo controllo lega
le dell'lstituzione. E questa si riser
va il diritto di riconsegnare qualsia
si orfano ai parenti o agli interessati,
nel caso che ciò' si ravvisi assoluta
mente necessario.
"Art. 18. Poiché' l'lstituto de
ve seguire l'indirizzo dell'Ordine in
materia di religione, gli orfani fino
ai 14 anni seguiranno l'esercizio del
culto che sara' designato dalla e
spressa volontà' del genitore defun
to. o del genitore superstite, o del
tutore, o del parente più' prossimo.
Dopo i 14 anni saranno lasciati libe
ri di seguire l'esercizio del culto che
più' crederanno. E' severamente
proibito al personale dell'lstituto di
ostacolare i sentimenti religiosi dei |
ricoverati.
"Art. 19. di stessi criteri di j
cui all'articolo precedente saranno a-1
dottati anche in caso di conforti re
ligiosi o di funerali.
"Art. 20. Sempre che non vi,
siano obbiezioni od ostacoli legali, gli :
orfani possono essere affidati a fa- j
miglie responsabili, che intendono a-,
dottarli. ;
"Per quelli che hanno raggiunto
il sedicesimo anno di età' saia' prov
veduto, come sopra e' detto, affidan
doli a famiglie responsabili, o procu
rando loro un'onesta occupazione,
giusta il disposto dell'Art. 15.
WITH THE LARGEST CIRCULATION
- AVANTI SEIIVI PRE, CON L_A FIACCOLA UNI PUGNO
-Buti-rwi mì -class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philaddphia, Pa.. under the Aet of March 3. 1879".
"Ove a ciò' si oppongano i genito
ri o i tutori degli orfani, essi do
\ ranno assumersi tutta la responsa
bilità' per il mantenimento dei me
desimi.
"Art. 21. —• Nessuno dei ricove
rati può' lasciare l'lstituto, ne' tem
poraneamente ne' definitivamente,
tscnza il consenso della Commissione.
"Questa continuerà' ad esercitare
la propria tutela e la propria auto
rità' legale su tutti gli orfani, an
che se siano stati piazzati come e'
detto sopra, fino a quando essi non
avranno raggiunto il ventunesimo
anno di età'.
"Art. 22. L'Orfanotrofio deri
verà' la snpralassa mensile di 20 sol
di. che tutti i fratelli e tutte le so
relle dell'Ordine, nella giurisdizione
della Grande Loggia di Pennsylva
nia, saranno tenuti a pagare antici
patamente, al principio di ogni tri
mestre .
"Art. 23. Le Logge filiali sono
Irnutc a faie il versamento dulia det
ta tassa non più' tardi del giorno 15
dei mesi di gennaio, aprile, luglio ed
ottobre.
"L'ammontare della tassa da pa
garsi da ogni I/iggia verrà' stabili
to in base al computo dei soci in re
gola alla ftne del trimestre preceden
te.
Art. 24. Le Logge che nel sud
detto termine non avranno eseguito
il pagamento della tassa, saranno in
vitate a mettersi in regola, e passa
ti inutilmente due mesi dal mancato
pagamento, saranno punite con la so
spensione da tutti i diritti.
"Gli effetti della sospensione ces
sano col pagamento della quota ar
retrata..
"Art. 2.V La Commissione Am
ministratricc dell'Orfanotrofio e' au
torizzata ad accettare eventuali do
nazioni e lasciti a favore dell'lsti
tuto, <ia che vengano da privati, da
Logie dell'Ordine o da. altri Enti,
purché' tali lasciti o donazioni non
siano vincolati da condizioni in con
flitto con i principi o le leggi dell'Or
dine.
"1 lasciti e le donazioni dorranno
essere appi itati allo scopo designato
dal donatore, e quando manchino i
struzioni precise saranno devoluti ad
un "Fondo speciale per le future
contingenze edilizie".
"Art. 26. Saranno ugualmente
accettate, dalle Lojrge, dai fratelli cri
anche da estranei, contribuzioni
straordinarie in danaro, indumenti o
generi alimentari.
"T)i tutto ciò' che si riceve se ne
fura' un accurato elenco, che vorrà'
pubblicato, coi nomi dei donatori,
nel "Bollettino Ufficiale" dell'Ordi
ne. o in quel modo che si crederà'
migliore.
"Art. 27. Allo scopo di tener
desto l'interesse dei fratelli sulla
massima Istituzione umanitaria del
l'Ordine, le Logge sono autorizzati l
a dare una festa all'anno a benefi
cio dell'Orfanotrofio.
"Nei centri ove esistano più' log
pe, esse possono aprire d'accordo per
dare una festa unica.
"Art. 28. lva "Commissione
Amministrativa dell' Orfanotrofio"
viene eletta dai Grandi Delegati nel
la regolare riunione della Orando
Loggia. e dura in carica due anni.
"La Commissione e' composta di
nn Presidente, un Segretario, un
Tesoriere e cinque Amministratori,
ed essi possono essere eletti anche
tra fratelli non Delegati.
"Art. 29. Ad evitare un ecces
sivo aggravio alla Istituzione per
diarie e spese di viaggio, si stabilisce
che il Presidente, il Segretario, il te
soriere e almeno un Amministratore,
per la firma dei mandati, debbono
essere residenti a Philndelphia.
"Art. 30. La Commissione si
riunisce di regola ogni tre mesi, e
tutte le altre volte che le circostan
ze lo richiedano, dietro invito del
Segretario, controfirmato dal Presi
dente.
"Alle riunioni deve anche essere
invitato e parteciperà' il Grande Ve
nerabile o un Grande Ufficiale da
lui appositamente designato, con vo
to deliberativo.
'•'Art. 31. Il Presidente, il Se
gretario, il Tesoriere e l'Amministra
tore con residenza in Philadelphia
costituiranno il "Comitato Esecuti
vo" .
"Di detto Comitato fara' anche
parte, con voto deliberativo, il Gran
de A'enerabile o un Grande Ufficiale
da lui designato come nel preceden
te articolo.
"Art. 32. Il Comitato Esecu
tivo si deve riunire almeno una vol
ta al mese, per provvedere circa le
, ' pratiche pendenti e per il disbrigo
di tutti gli affari della Istituzione.
| "A rt. 33. Per tutto ciò' che ne
• reagita alla Istituzione, il Comitato
, Esecutivo prepara i contratti, li sot
topone al Grand* Concilio e li ese
PHILADELPHIA, PA., 28 AGOSTO 1921
■ guc dopo la sua approvazione; fa i
pagamenti, sempre a mezzo di
check?, sorveglia l'andamento gene
' rale dell'lstituto ed impartisce le
necessarie istruzioni alla Direzione o
al personale.
"Art. 34. Il Comitato Esecu
tivo ha la cura e la responsabilità*
della condotta generale dei ricoveri
ti.
j "Tutti i casi di ribellione, di in
subordinazione o di disubbidenza, co
si' dei ricoverati come del personale
che sfuggano al controllo della Dire
zione, debbono essere presi in consi
derazione dal Comitato Esecutivo, il
quale, secondo la gravita' del caso, si
pronuncerà' sulle misure disciplina
ri da adottarsi.
"ART. 35. Previo regolare con
corso, la Commissione Orfanotrofio
provvedera' per la Direzione dell'l
stituto, nonché' per il personale ne
cessario al funzionamento di esso ed
alla educazione dei ricoverati.
■ "Le norme ed i programmi dei
concorsi per il personale saranno sta
biliti volta per volta dalla Commis
sione.
"Art. 36. ll Comitato Esecuti
vo può' licenziare qualsiasi impiega
to, qualora ritenga clic si sia reso in
compatibile col buon andamento del
la Istituzione.
I "L'lmpiegato licenziato ha il di
ritto di appellarsi prima alla Com
missione e poi, «e del caso, al Gran
'de Concilio, il (piale giudica inap
pellabilmente.
'"Il suo ricorso pero' non ha effet
to sospensivo, e perciò' fin dal mo
mento in cui «li e' stata comunicata
In misura contro «li lui adottata dal
IComitato Esecutivo egli e' sospeso
dal servizio.
[ "Art. 37. Tutti i reclami, le
osservazioni e i suggerimenti che.
possono riguardare,il funzionamento
dell'lstituto -ia che vengono dai
ricoverati, dal personale o da fratelli,
debobno essere presentati in iscritto,
firmati dall'interessato, al Presiden
te della Commissione, il quale, do
lio un'accurata investigazione, sotto
porrà' il caso al Comitato Esecuti
vo, clic pigliera' le misure suggeri
te dalle circostanze.
"Art. 38. Il Presidente, il Se
gretario ed il Tesoriere della Com
missione saranno tenuti a prestare
quella cauzione che saia' stabilita
dalla Grande Convenzione.
"I pretni per tali cauzioni saranno
'pagati dai fondi dell'lstituto.
"Art. 3!). I fondi dell'lstituto
verranno impiegati secondo le dispo
sizioni della Grande Loggia.
' "Art. 40. Il Segretario della
: Commissione Orfanotrofio redigerà'
| i verbali delle riunioni della Com
missione e del Comitato Esecutivo;
terra' anche la contabilita' della I
stituzione e la corrispondenza con le
Tjogge e coi fratelli, conservando le
minute di quest'ultima.
"Per tale lavoro riceverà' un com
penso di $
Art. 41. li Tesoriere deposite
rà' alla Banca i fondi che gli ven
gono consegnati dal Segretario; ter
ra' sempre a disposizione della Com
missione e delle Autorità' dell'Ordì- !
ne un'accurata dimostrazione della
situazione di cassa dell'lstituto, e
staccherà' i ceheks dietro regolari
mandati di pagamento controfirma
ti dal Presidente della Commissione
e dall'Amministratore. ,
"Il Tesoriere riceverà' un onora
rio di $ tanto per sta- :
bilire la sua responsabilità' legale. .
"Art. 42. Salvo le disposizioni
di cui ai precedenti Art. 40 e 41,
nessun componente la Commissione
Orfanotrofio riceverà' compenso,
fatta eccezione per il rimborso delle ;
spese di treno e carri e per l'inden
nità' di presenza alle riunioni della
Commissione, nella stessa misura a
dottata per eli altri organismi del
l'Ordine.
"Art. 43. Ogni trimestre la
Commissione deve presentare al Gr.
Concilio la contabilita' del trimestre
precedente, per la necessaria verifica
ed approvazione.
"Art. 44. Alla Grande Con-,
venzione sara' sottoposta la contabi
lita' biennale, anche per essere di
scussa ed approvata.
"Alla stessa Grande Convenzione
il Presidente della Commissione fa
rà' la sua relazione circa l'andamen
to dell'lstituto.
"Art. 45. Tutti gli acquisti di
materiali, indumenti, mobili, attrez
zi, generi alimentari, ecc. come tutti
i lavori da eseguirsi per conto dell'Or
fanotrofio debbono essere fatti e ag
giudicati al migliore offerente, die
tro regolare concorso.
"I concorsi debbono essere comu
nicati alle Logge in tempo utile, per
dare l'agio di concorerre a tutti quei
fratelli che lo volessero.
"Art. 4(5. Contro ogni delibe
razione, di qualsiasi natura, della
Commissione Orfanotrofio o del Co
! mitnto Esecutivo e' ammesso ricor
so ni Grande Concilio, nel termine
di dicci giorni dalla data in cui la
deliberazione fu comuncata all'inte
ressato.
"11 Grande Coni-ilio e' autorizzato
« modificare, correggere e annullare
le deliberazioni della Commissione o
del Comitato esecutivo, anche se non
vi sia ricorso, con provvedimento di
ufficio.
"Art. 47. La facoltà' di fare
,o emendare leggi per tuto ciò' che
concerne ! Orfanotrofio, in rapporte
all'Ordine e alle frigge filiali, e' ri
servata unicamente alla Grande Log
già.
"La Commissione Orfanotrofio e
la esecutrice di esse leggi, e non po
tra ne' alterare ne' modificarle.
_ "Art. -18. Per la disciplina de
ricoverati e del personale, per l'a
, dempimento dei doveri dipendent
'lni rispettivi incarichi, e per quan
gl'altro non e' previsto nelle precedei!
li disposizioni, saia' provveduto coi
un Regolamento interno da appro
vaisi dal (.'rande Concilio".
h'Xint't) 1)1 HRU I uni NO
Candidato a Magistrato
"iliii
LAVORATORI,
La sorte di due nostri fratelli <1
lotta e' nelle mani dei carnefici. Ni
cola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
nulla commisero che suoni oltraggi
alle istituzioni di questa libera A
merita. Lavoratori coscienti e fi
duciot-i nell'avvenire di tutto il prole
tariato del mondo, portarono su
campi della lotta di classe tutto i
contributo della loro fede di ascet
della Emancipazione Umana, da tut
ti i gioghi della tirannia, della fero
( ia e del dispotismo, assertori dell'
enunciazioni dei postulati della scien
r,a, fedeli interpreti delle dottrini
del nuovo Verbo, che si risolve ne
verbo del Vangelo di Cristo, al par
del Martire di Nazaret e di tutti
Binanti del pensiero; essi, Sacco i
Vanzetti, sono colpevoli di propugna
re i prineipii di liherta', di giusti
zia e di pace per l'intera umanità'.
Al pari di tutti i martiri, aseen
dcranno ji Calvario, sotto il duro pe
so della croce se i lavoratori di Amo
riea non protesteranno, contro il più
turpe assassino legale, che l'odio di
razza e la foga omicida dei rappre
sentanti della giustizia, nella patrie
di Jefferson, di Lincoln e di Wash
ington, vogliono ineluttabilmente
consumare.
Da tutti i centri degli Stati Uni
ti, ovunque l'anima umana abbia un
fremito, un palpito, una speranza, li
na fede, una santa idealità', nell'af
fermazione e per l'affermazione dei
[diritti degli uomini, sgorghi da que
st'anima, il grido della protesta, che
arresti e paralizzi la mano del Carne
fice di due innocenti e nobili militi
della lotta di classe.
Il Philadelphia Joint Board, coa
diuvato da una schiera di nobili la
voratrici e lavoratori dell'ago di tut
te le scuole e di tutte le fedi, il 27
Agosto dara' una festa campestre
n totale beneficio della difesa delle
lue vittima innocenti. Gl'ltaliani,
che non furono mai secondi a nes
suno, nelle nobili gare di simpatia c
di solidarietà', dimostrino ancora u
na volta questa nobile tradizione, e
affermino, in quest'ora di strazio e
di angoscia ineffabile, che vorranno
e sapranno strappare dall'onta della
sedia elettrica i due generosi figli
d'ltalia: Sacco e Vanzetti.
La festa campestre si dara' al No.
3100 Abbasteford Avenue, Abbaste
ford Park. Vi saranno divertimenti
svariati, musica e danze. I biglietti
costano 25 soldi. Per i ragazzi l'in
gresso e' libero.
Philadelphia Joint Board A. C.
W. of A.
Phila., Pa., 23 Agosto, 1951.
Per il Comitato
Tina Cacio
|La Divina Commedia di Dante
ed i viaggi all'altro mondo
XXV.
VISIONI GIUDAICHE E
CRISTIANE
Ix* leggende giudiache c cristiane
(■irta i uiiggi all'altro mondo, si rin
| vengono massimamente nella lette
; ratura apocalittica ed apocrifa, ad
eccezione della Discesa di Cristo al
j l'lnferno, di cui si trovano anche al
cuni accenni nei libri canonici «lei
Nuovo Testamento. Per seguire pos
sibilmente un certo ordine cronologi
co fa d'uopo cominciare dal Libro
>li Enoc. Vi sono due libri clic va: 1 ,
no sotto <|iiesto nome, uno e' l 'Enoc
Etiopico, l'altro c' detto Enoc Sla
vonico, ossia il Libro dii, Segreti di
Enoc. Quest'ultimo e' stato recente
mente scoperto in Russia ed in Si-
iboria, in cinque manoscritti da cui
risulta clic esso fu scritto in greco
circa 70 anni avanti Cristo da un
ICbreo ellenista.
Il primn, cioè' l'Enoc Etiopico e'
uno di'i più' importanti libri apocri
fi. Al fiari del Pentateuco e' di-,
viso in cinque parti, ed originaria
mente fu scritto parte in Aramic»
p parte in Ebreo; quindi fu tradot
to in Greco in Etiopico e possibil- ì
niente anche in Latino. I>e diffe
renti parti del libro furono scritto
da varii autori in epoche diverse a
cominciare dall'anno 170 fino nll'an
no <ll prima di Cristo.
Il libro di Enoc e' menzionato
nell'epistola «li San Giuda voi. 11-15
ed era noto ai primi cristiani. Lo
vedute escatologiche sono varie e di
screpanti. a seconda l'indole degli
autori e dei tempi in cui le differenti
parti del libro furono scritte, ma noi
riferiamo qui solo quella parte elio
riguarda il nostro soggetto in quan
to allo stato dell'anima dopo la mor
te.
Enoc narra clic fu avviluppato da
un veemente uragano, innalzalo al
cielo, o guidato dall'arcangelo Ti
rici, vide l'lnferno ed il Paradiso
con tutti i misteri della vita futura,
secondo le idee giudaiche d'allora.
Nella sua visione dell'altro mon
do vede delle buche oscure dove le
Unirne dei trapassati sono confinate
fino al giorno del giudizio. Questo
■ e Io Shcol, diviso in quattro cate
gorie. Nella prima vi sono le anime
dei giusti, i quali, soffrirono im
meritata morto per causa della loro
giustizia, ed i loro lamenti arriva
no fino al ciclo. Separati da costo
io sono altri giusti, che formano la
seconda categoria, e nel loro sog
giorno vi e' la sorgente dell'acqua
: ti ('Un vita.
Nel terzo dipartimento vi sono i
peccatori clic son rrtorfi senza avere
I scontati in terra i loro peccati. Co-,
storo, nel gierno del giudizio saran
no da Dio condannati ad una pena
ieterna. I,a quarta ed ultima cate
goria dello Sheol contiene le anime
idi quei peccatori che in vita fecero
parziale ammenda dei loro falli, le
jcui anime non saranno annientato
j nel giorno del giudizio, ma non sa
ranno liberate da quei tormenti per
I tutta l'eternità'.
I I giunti clic si trovano nelle prime
due categorie si cibano dei frutti)
| dell'albero della vita. In generale
j nella descrizione dell'altro inondo ,
l l'autore ha taluni particolari non
comuni alle altre visioni contempo
ranee e posteriori, ad eccezione del-
Ila Divina Commedia. Vi sono di
] scusse, come in questa, varii punti
idi teologia, con lunghe dissertazioni
i sulla filosofia naturale e lo schema
jdell'universo. II cielo vi e' descritto
.come una citta' di cristallo, circon
data da mura anche di cristallo, in
: torno a cui scorre un fiume di
fuoco. Entrando nel cielo Enoc per
venne ad una spaziosa reggia tut
jta circondata da una fiamma di fuo
|eo e fredda come il ghiaccio. Quin
di arrivo' ad altra reggia simile alla
prima, ma più' nobile sotto ogni ri
spetto. Da essa uscivano fiumi di
j fuoco, e nel suo centro vi era un
trono sul quale siedeva UNO cir-
I confuso di gloria, in veste più' ful
gida del sole e più' bianca delle ne
ve. Quivi Enoc viene edotto dalla
sua guida circa il significato di
molte cose del Vecchio Testamento,
ed e' condotto a vedere i varii cie
li con i corpi celesti ed in genera
le tutto l'universo, di cui Uriel gli
spiega la natura ed i movimenti.
In una seconda visione Enoc vi
de i divini misteri della fine del
mondo ed il giudizio finale. Prima
vide la condanna degli angeli cadu
ti, poi quella del pastore infedele
che perde le sue pecore ed infine
la condanna delle cattive pecore.
Hopo vede una reggia più' grande
della prima su colonne di avorio,
nella quale si univano le pecore che
erano salve.
NeII'ENOC SLAVONICO si tro
va una più' elaborata descrizione dei
F a quel che devi, avvenga
che può'.
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[setto cieli. Nell'andare al cielo E
noc viaggia su mobili nubi attraver
so l'aria e l'etere ed arriva al primo
ciclo. Quivi ni trova un immenso
mare con gran tesori di neve, di
ghiaccio, tli nubi e di rugiada.
Nel secondo cielo vi sono dei pri
gionieri che attendono il giudizio
finale nella oscurità'. Essi sono gli
angeli caduti e non le anime dei
trapassati. Il terzo cielo e' descritto
come un giardino delizioso con allie
vi di bei colori e frutti fragranti.
L'albero della vita non può' descri
versi per la sua magni l icenza e per
l'odore dolcissimo. Dalle sue radi
ci sorgono quattro fiumi che inaf
fiano il Paradiso dell'Eden e poi la
terra. Questo terzo cielo e' prepara
lo per i giusti, specialmente per
quelli che furono perseguitati du
rante la vita. Mia nella parte sette n
i rionale di questo terzo cielo vi e'
un luogo di pena. Qui si riscontra
i|iinsi la stessa idea pagana che si
trova nelle \ isioni di' Er, di Sci
pione e ili Tespesio.
(Ili altri cieli di questa visione
sono di poca importanza.
Nel settimo eie! 1 le schiere ange
liche cantano le lodi del Signore
fra splendidissima luco con voce pia
na e dolce.
Per dare al lettore una nozione
jesalta dell'altro mondo secondo la
Bibbia c le scritture apocrife, biso
gna dire brevemente delle varie con
cezioni avutesi nei diversi tempi.
Quello che noi diciamo Inferno e'
: designato nella Bibbia e nelle scrit
ture apocrife coi nomi di Sheol, Ge
lienna. Fornace ardente, Fossa; ed
il significato ne e' vario a seconda
dei varii scrittori.
Nell'antico Testamento Sheol si
gnifica sempliceiiwiile l'elèi lift dimo
ia dei defunti, tomba o luogo di se
poltura comune, cioè' cimitero. Un
altro significato di quella parola e'
simile agli ANALI dei Babilonesi,
da cui e' derivato. Infatti in Babi
lonia si usava la voce Shualu per
designare la dimora dei morti, donile
-i ebbe poi lo Sheol degli Ebrei. Tra
Lfli. Arali e lo Sheol biblico vi e'
qualche differenza: cosi' negli Ara
li, come nell'Ade dei Greci, vi sono
divinità' elio presiedono, mentre
nello Sheol Yavo' non ha nessuna
giurisdizione sui defunti. Costoro
negli Arali sono ignudi, mentre nel
lo Sheol sono vestiti secondo i co
• turni ebrei. Lo Sheol di Enoc so
miglia più' all'Ade dei Greci ove
sono i giusti ed i peccatori insieme,
perche' gli Elisi son serbati solo per
gli eroi —. Allorché' tra gli Ebrei
persisteva ancora il culto degli an
tenati, lo Sheol presentava una sce
na di attività' fisica e morale. I de
funti avevano una certa coscienza,
potevano parlare e muoversi ed era
no invocati dai vivi dei cui affari
essi s'interessavano (V. Lev. XIX.
31 - XX, 6 - Ts. XIX, 3.) Essi
predicevano il futuro e perciò' erano
invocati come ELOIIIM, cioè' come
Dei (R Vili. 19-XXIV 4). Ma
da che il culto monoteistico di Yave'
' ogni idea di pluralità' di
vina, il culto degli antenati rimase
solo come superstizione nelle classi
jìopolari, mentre era abrogato nella
religione ufficiale, ed i defunti fu
rono considerati morti addirittura.
Lo Sheol fu considerato come la ter
ra dell'oblio (Salmo LXXXVIII,
112), del silenzio perpetuo e della
distruzione (Salmo XOIV, 17
lob. XXVI, G XXVIII, 22). I
morti non sanno nulla e si dimenti
cano dei loro discendenti (Eeet. IX,
5, 10.) e mentre prima si chiama
vano ELOHIM, ora sono chiamati
semplieomente defunti. In tal mo
do veniva negata l'immortalità' del
l'anima, che fu poi messa in onore
quando gli Ebrei vennero a contatto
coi loro popoli orientali nella catti
vila' di Babilonia, e raffermata con
gl'insegnamenti della scuola elleni
ca.
Allora lo Sheol fu considerato co
me una dimora temporanea dei giu
sti, una specie di Purgatorio, e come
dimora perpetua dei peccatori. Que
sta dottrina si trova variamente svi
luppata nei varii libri apocrifi del
Vecchio e del Nuovo Testamento.
Nell'Ecclesiastico infatti lo Shoel e'
creduto la eterna dimora dei defun
ti; ma non vi e' ne' premio ne' pe
na. Il premio e la pena si hanno solo
in questa vita, seconlo aveva scritto
Ezechiele, o personalmente o nei di
scendenti. Dr. F. Cubicciotti.
Partenze da Phiiadelphia
Vine Street Pier
SAN GIORGIO .... lfi Settembre
Per Palermo, Napoli e Dubrovnik
AMERICA 11 Ottobre
Per Genova, Napoli e Levante "My dear Mr. Di Silve«tro:
"Your cordial letter, inviting ine
to attend the (Jrand Convention of
the Order Sons of Italy, is at hand.
1 should like very much, indeed, to
to the meeting at Erie, ESPE
CIALLY AS YOU ARE THE
GRAND MASTER, but I am under
urgent orders to take "a cure" at one
of the resting places during the
month of August. I should have
been there, some time ago but have
been unable to get away, and I am
really afraid to defer the matter lon
ger.
"With every good wish for the suc
cess of the meeting and kindest per
sonal regards, 1 ant, very sincerply,
"W.M C. Sl'ROlIL"