eCHLISHED AND DISTRIBUTED I'NDBR PFRMi-r S 0" « ,T " 0 «" ED BV THE ACT OP OCTOBER ON FPLE AT THE POSTWK!. « PHTLADELPHIA. PA; BV ORDER OE THE PRESIDENT, A. S. BtjRLESON, POSTJiASTER GEN. LA LIBERA PAROLA r" . j I forti caratteri tono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Dir**— 1626 So. Broad Street ANNO IV. - Numero 34 la Grande Convenzione dei F. d'i. di Pennsylvania ad Erie, Pa. Nel momento in cui scriviamo nella simpatica citta' di Erie sono riuniti i delegati delle logge di Penn sylvania per svolgere, un complesso programma delle diverse attività' dell'Ordine in questo Stato. L'inaugurazione della Convenzio ne ebbe luogo alle ore 1 P. M. di giovedì' scorso, 25 corrente mese, nel la sala maggiore dell'aristocratico Lawrence Hotel. Vi intervennero il Sindaco on. Miles B. Kitts, l'on. Milton W. Shreve, Congressman; l'On. Arthur C. Blass, District At torney; i consiglieri comunali Wil liam D. Kinncy, Thomas Mchaffey, Edw. Schmelter e Theodore Ei chorn ; il Sopraintendente delle Scuole Pubbliche, Prof. 1. B. Bush; il Direttore di Arnericanizzà zione, Prof. IT. E. Stone; il giu dice U. P. Rossitcr ed i rappresen tanti della stampa americana ed ita liana. S. E. il Governatore di Pennsyl vania, non essendo potuto interveni re, si scusava con la seguente lettera : "July 21, 1921. ♦ * » Anche S. E. il generale Bado glio ha scusato la sua assenza con la seguente lettera del Colonnello Sici liani : "New York, 24-7-1021 "Gent.mo Sig. Di Silvestro, "S. E. il generale Badoglio Le e* I molto grato dell'invito, ma purtrop po prevede di non poter essere costa' per la fine di Agosto, essendoci prò- i posto di fare in breve tempo il giro di tutti gli Stati Uniti. "Egli sara' egualmente presente col i pensiero e col plauso a codesta come a qualsiasi manifestazione di italia nità' di queste patriottiche colonie. 1 "Gradisca con i saluti di Sua Ec cellenza i sensi del mio particolare ossequio, dev.mo » * » Il Regio Console di Philadelpliia, 1 Cav. Uff. Luigi Sillitti e' atteso questa mattina per passare in rivi sta la parata e per partecipare al banchetto di chiusura che si dara' questa sera. Egli sara' ricevuto alla stazione dal Grande Venerabile Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, dagli altri Gr. Ufficiali, Grandi Delegati e dalle logge locali. Preceduto dalle bande musicali si formerà' un corteo che scorterà' l'lllustre signor Console al- 1 la Sala della Convenzione. Mentre ci riserviamo di parlare dif fusamente nei numeri prossimi di quest'altro avvenimento dell'Ordine Pigli d'ltalia in Pennsylvania, pub blichiamo qui appresso il progetto di Regolamento dell'Orfanotrofio, che crediamo importantissimo, la cui di scussione ed approvazione ha avuto luogo il secondo giorno di Conven zione, il 26 corrente. "PROGETTO DI REGOLAMEN TO PER L'ORFA NO TRIO "Art. 1. La Grande Loggia di Pennsylvania dell'Ordine Figli <1 I talia in America ha istituito un Or fanotrofio per accogliervi i figli dei fratelli defunti. "L'lstituto porta il nome di DAN TE ALIGHIERI, perenne asserto re dello spirito italiano, ed ha sede in Concordville, Pa. "Art; 2. Possono essere ammes si gratuitamente nell'Orfanotrofio i figli di quei fratelli, o sorelle, che all'epoca del loro decesso si trovava no in regola con la propria Loggia c con la Grande Loggia di Penn fvlvania. purché' non abbiano meno •Ti tre anni e non abbiano oltrepas »ato i dieci. "Art. 3. Gli orafni di entram bi i genitori, •!» non abbiano nes suno che provveda al loro manteni mento, hanno il diritto di preceden za nell'ammissione gratuita ali Or fanotrofio. Art. 4. Essi saranno ammessi con quest'ordine: 1.0 quelli i cui genitori appartenevano entrambi al l'Ordine 2.0 quelli di cui uno sol tanto dei genitori ne faceva parte. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER "A parità' di condizioni sara' te'- nuto conti) della anzianità' di iscri zione nell'Ordine. ''Art. 5. 1 figli di fratelli de funti, che abbiano la madre viven te ina impossibiltata a mantenerli, possono essere ammessi gratuitamen le, sempre che la capacita' e le con dizioni finanziarie dell'lstituto lo permettono. ''Art. fi. Essi saranno ammessi .'on quest'ordine : 1.0 quelli il cui ge nitore faceva parte dell'Ordine, co me ne fa parte il genitore supersti te 2.0 quelli di cui uno soltanto lei genitori ne faceva o ne fa parte. "A parità di condizioni sara' te nuto cnntn della anzianità' di iscri zione nell'Ordine. Art. 7. 1 figli di fratelli, o so relle, la cui madre sia morta, ina che ialino il padre vivente, possono esse re ammessi qualora la capacita' del l'lstituto lo permetta, ma per il mant'enimento.di essi il padre deve obbligarsi a pagare la retta che sara' stabilita di anno in anno, con la ga ranzia della Loggia di cui egli fa ?arte. "Art. 8. ! figli saranno restitui :i ai rispettivi genitori nel caso che questi passino a seconde nozze. Art. 0. Salvo il caso di mag giore disponibilità', non sara' rico verato più' di un orfano della stes-a famiglia. Art. 10. La domanda di am nissione nell'Orfanotrofio deve esse re fatta dalla Loggia alla quale i ge ìitori degli aspiranti si trovavano i scritti al tempo del loro decesso, e leve essere corredata: del certificato li morte del genitore defunto, del •ertificato d'indigenza del superstite rilasciato dalla loggia e del certifi cato di sana costituzione fisica del 'orfano. •'•'Art. 11. La domanda di cui all'Articolo precedente, estesa su nodulo fornito dall'Amministrazio ne dell'lstituto, deve essere indiriz zata alla Commissione Orfanotrofio, il cui Comitato Esecutivo la piglie ra' in considerazione nella prima se luta che terra', e comunicherà' alla j Loggia interessata la propria decisio ne. "Art. 12. —< Completati i corsi elementari nelle pubbliche scuole, i j ragazzi saranno avviati all'insegna mento di arti e mestieri o all'agricol lura, e le ragazze ai lavori donneschi. "Quelli che mostrassero speciali attitudini agli studi saranno iscritti i alle Scuole Superiori. "Art. 13. Nell'lstituto saia' im pali ito l'insegnamento della lingua italiana, da quegli incaricati e con quelle nonne clic- saranno stabilite nel Regolamento interno; ed ogni anno, nella ricorrenza dello Statuto, presenza delle Autorità' dlcl'Ordine. 1 gli orfani daranno un saggio alla Ì "ART. 14. Il lavoro dogli or-, fani apprendisti in arti c mestieri sara' disciplinato in modo da render si proficuo per l'lstituto c di utili- ; ia' agli altri ricoverati. "Art. 15. I suddetti, giunti al l'eta' voluta dalla legge, saranno im piegati in Officine o Stabilimenti, e' la loro mercede sara' depositata ai frutto su libretti di risparmio vinco-1 lati ad essi intestati. "Art. 16. Le spese di viaggio degli aspiranti accettati, dalla loca lità' di loro residenza fino all'Orfa notrofio, restano a carico dei paren ti o della Loggia interessata. "Art. 17. Gli orfani ammessi nell'lstituto debbono essere dati dai 1 loro parenti senza riserva alcuna, sot to il pieno e completo controllo lega le dell'lstituzione. E questa si riser va il diritto di riconsegnare qualsia si orfano ai parenti o agli interessati, nel caso che ciò' si ravvisi assoluta mente necessario. "Art. 18. Poiché' l'lstituto de ve seguire l'indirizzo dell'Ordine in materia di religione, gli orfani fino ai 14 anni seguiranno l'esercizio del culto che sara' designato dalla e spressa volontà' del genitore defun to. o del genitore superstite, o del tutore, o del parente più' prossimo. Dopo i 14 anni saranno lasciati libe ri di seguire l'esercizio del culto che più' crederanno. E' severamente proibito al personale dell'lstituto di ostacolare i sentimenti religiosi dei | ricoverati. "Art. 19. di stessi criteri di j cui all'articolo precedente saranno a-1 dottati anche in caso di conforti re ligiosi o di funerali. "Art. 20. Sempre che non vi, siano obbiezioni od ostacoli legali, gli : orfani possono essere affidati a fa- j miglie responsabili, che intendono a-, dottarli. ; "Per quelli che hanno raggiunto il sedicesimo anno di età' saia' prov veduto, come sopra e' detto, affidan doli a famiglie responsabili, o procu rando loro un'onesta occupazione, giusta il disposto dell'Art. 15. WITH THE LARGEST CIRCULATION - AVANTI SEIIVI PRE, CON L_A FIACCOLA UNI PUGNO -Buti-rwi mì -class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philaddphia, Pa.. under the Aet of March 3. 1879". "Ove a ciò' si oppongano i genito ri o i tutori degli orfani, essi do \ ranno assumersi tutta la responsa bilità' per il mantenimento dei me desimi. "Art. 21. —• Nessuno dei ricove rati può' lasciare l'lstituto, ne' tem poraneamente ne' definitivamente, tscnza il consenso della Commissione. "Questa continuerà' ad esercitare la propria tutela e la propria auto rità' legale su tutti gli orfani, an che se siano stati piazzati come e' detto sopra, fino a quando essi non avranno raggiunto il ventunesimo anno di età'. "Art. 22. L'Orfanotrofio deri verà' la snpralassa mensile di 20 sol di. che tutti i fratelli e tutte le so relle dell'Ordine, nella giurisdizione della Grande Loggia di Pennsylva nia, saranno tenuti a pagare antici patamente, al principio di ogni tri mestre . "Art. 23. Le Logge filiali sono Irnutc a faie il versamento dulia det ta tassa non più' tardi del giorno 15 dei mesi di gennaio, aprile, luglio ed ottobre. "L'ammontare della tassa da pa garsi da ogni I/iggia verrà' stabili to in base al computo dei soci in re gola alla ftne del trimestre preceden te. Art. 24. Le Logge che nel sud detto termine non avranno eseguito il pagamento della tassa, saranno in vitate a mettersi in regola, e passa ti inutilmente due mesi dal mancato pagamento, saranno punite con la so spensione da tutti i diritti. "Gli effetti della sospensione ces sano col pagamento della quota ar retrata.. "Art. 2.V La Commissione Am ministratricc dell'Orfanotrofio e' au torizzata ad accettare eventuali do nazioni e lasciti a favore dell'lsti tuto, <ia che vengano da privati, da Logie dell'Ordine o da. altri Enti, purché' tali lasciti o donazioni non siano vincolati da condizioni in con flitto con i principi o le leggi dell'Or dine. "1 lasciti e le donazioni dorranno essere appi itati allo scopo designato dal donatore, e quando manchino i struzioni precise saranno devoluti ad un "Fondo speciale per le future contingenze edilizie". "Art. 26. Saranno ugualmente accettate, dalle Lojrge, dai fratelli cri anche da estranei, contribuzioni straordinarie in danaro, indumenti o generi alimentari. "T)i tutto ciò' che si riceve se ne fura' un accurato elenco, che vorrà' pubblicato, coi nomi dei donatori, nel "Bollettino Ufficiale" dell'Ordi ne. o in quel modo che si crederà' migliore. "Art. 27. Allo scopo di tener desto l'interesse dei fratelli sulla massima Istituzione umanitaria del l'Ordine, le Logge sono autorizzati l a dare una festa all'anno a benefi cio dell'Orfanotrofio. "Nei centri ove esistano più' log pe, esse possono aprire d'accordo per dare una festa unica. "Art. 28. lva "Commissione Amministrativa dell' Orfanotrofio" viene eletta dai Grandi Delegati nel la regolare riunione della Orando Loggia. e dura in carica due anni. "La Commissione e' composta di nn Presidente, un Segretario, un Tesoriere e cinque Amministratori, ed essi possono essere eletti anche tra fratelli non Delegati. "Art. 29. Ad evitare un ecces sivo aggravio alla Istituzione per diarie e spese di viaggio, si stabilisce che il Presidente, il Segretario, il te soriere e almeno un Amministratore, per la firma dei mandati, debbono essere residenti a Philndelphia. "Art. 30. La Commissione si riunisce di regola ogni tre mesi, e tutte le altre volte che le circostan ze lo richiedano, dietro invito del Segretario, controfirmato dal Presi dente. "Alle riunioni deve anche essere invitato e parteciperà' il Grande Ve nerabile o un Grande Ufficiale da lui appositamente designato, con vo to deliberativo. '•'Art. 31. Il Presidente, il Se gretario, il Tesoriere e l'Amministra tore con residenza in Philadelphia costituiranno il "Comitato Esecuti vo" . "Di detto Comitato fara' anche parte, con voto deliberativo, il Gran de A'enerabile o un Grande Ufficiale da lui designato come nel preceden te articolo. "Art. 32. Il Comitato Esecu tivo si deve riunire almeno una vol ta al mese, per provvedere circa le , ' pratiche pendenti e per il disbrigo di tutti gli affari della Istituzione. | "A rt. 33. Per tutto ciò' che ne • reagita alla Istituzione, il Comitato , Esecutivo prepara i contratti, li sot topone al Grand* Concilio e li ese PHILADELPHIA, PA., 28 AGOSTO 1921 ■ guc dopo la sua approvazione; fa i pagamenti, sempre a mezzo di check?, sorveglia l'andamento gene ' rale dell'lstituto ed impartisce le necessarie istruzioni alla Direzione o al personale. "Art. 34. Il Comitato Esecu tivo ha la cura e la responsabilità* della condotta generale dei ricoveri ti. j "Tutti i casi di ribellione, di in subordinazione o di disubbidenza, co si' dei ricoverati come del personale che sfuggano al controllo della Dire zione, debbono essere presi in consi derazione dal Comitato Esecutivo, il quale, secondo la gravita' del caso, si pronuncerà' sulle misure disciplina ri da adottarsi. "ART. 35. Previo regolare con corso, la Commissione Orfanotrofio provvedera' per la Direzione dell'l stituto, nonché' per il personale ne cessario al funzionamento di esso ed alla educazione dei ricoverati. ■ "Le norme ed i programmi dei concorsi per il personale saranno sta biliti volta per volta dalla Commis sione. "Art. 36. ll Comitato Esecuti vo può' licenziare qualsiasi impiega to, qualora ritenga clic si sia reso in compatibile col buon andamento del la Istituzione. I "L'lmpiegato licenziato ha il di ritto di appellarsi prima alla Com missione e poi, «e del caso, al Gran 'de Concilio, il (piale giudica inap pellabilmente. '"Il suo ricorso pero' non ha effet to sospensivo, e perciò' fin dal mo mento in cui «li e' stata comunicata In misura contro «li lui adottata dal IComitato Esecutivo egli e' sospeso dal servizio. [ "Art. 37. Tutti i reclami, le osservazioni e i suggerimenti che. possono riguardare,il funzionamento dell'lstituto -ia che vengono dai ricoverati, dal personale o da fratelli, debobno essere presentati in iscritto, firmati dall'interessato, al Presiden te della Commissione, il quale, do lio un'accurata investigazione, sotto porrà' il caso al Comitato Esecuti vo, clic pigliera' le misure suggeri te dalle circostanze. "Art. 38. Il Presidente, il Se gretario ed il Tesoriere della Com missione saranno tenuti a prestare quella cauzione che saia' stabilita dalla Grande Convenzione. "I pretni per tali cauzioni saranno 'pagati dai fondi dell'lstituto. "Art. 3!). I fondi dell'lstituto verranno impiegati secondo le dispo sizioni della Grande Loggia. ' "Art. 40. Il Segretario della : Commissione Orfanotrofio redigerà' | i verbali delle riunioni della Com missione e del Comitato Esecutivo; terra' anche la contabilita' della I stituzione e la corrispondenza con le Tjogge e coi fratelli, conservando le minute di quest'ultima. "Per tale lavoro riceverà' un com penso di $ Art. 41. li Tesoriere deposite rà' alla Banca i fondi che gli ven gono consegnati dal Segretario; ter ra' sempre a disposizione della Com missione e delle Autorità' dell'Ordì- ! ne un'accurata dimostrazione della situazione di cassa dell'lstituto, e staccherà' i ceheks dietro regolari mandati di pagamento controfirma ti dal Presidente della Commissione e dall'Amministratore. , "Il Tesoriere riceverà' un onora rio di $ tanto per sta- : bilire la sua responsabilità' legale. . "Art. 42. Salvo le disposizioni di cui ai precedenti Art. 40 e 41, nessun componente la Commissione Orfanotrofio riceverà' compenso, fatta eccezione per il rimborso delle ; spese di treno e carri e per l'inden nità' di presenza alle riunioni della Commissione, nella stessa misura a dottata per eli altri organismi del l'Ordine. "Art. 43. Ogni trimestre la Commissione deve presentare al Gr. Concilio la contabilita' del trimestre precedente, per la necessaria verifica ed approvazione. "Art. 44. Alla Grande Con-, venzione sara' sottoposta la contabi lita' biennale, anche per essere di scussa ed approvata. "Alla stessa Grande Convenzione il Presidente della Commissione fa rà' la sua relazione circa l'andamen to dell'lstituto. "Art. 45. Tutti gli acquisti di materiali, indumenti, mobili, attrez zi, generi alimentari, ecc. come tutti i lavori da eseguirsi per conto dell'Or fanotrofio debbono essere fatti e ag giudicati al migliore offerente, die tro regolare concorso. "I concorsi debbono essere comu nicati alle Logge in tempo utile, per dare l'agio di concorerre a tutti quei fratelli che lo volessero. "Art. 4(5. Contro ogni delibe razione, di qualsiasi natura, della Commissione Orfanotrofio o del Co ! mitnto Esecutivo e' ammesso ricor so ni Grande Concilio, nel termine di dicci giorni dalla data in cui la deliberazione fu comuncata all'inte ressato. "11 Grande Coni-ilio e' autorizzato « modificare, correggere e annullare le deliberazioni della Commissione o del Comitato esecutivo, anche se non vi sia ricorso, con provvedimento di ufficio. "Art. 47. La facoltà' di fare ,o emendare leggi per tuto ciò' che concerne ! Orfanotrofio, in rapporte all'Ordine e alle frigge filiali, e' ri servata unicamente alla Grande Log già. "La Commissione Orfanotrofio e la esecutrice di esse leggi, e non po tra ne' alterare ne' modificarle. _ "Art. -18. Per la disciplina de ricoverati e del personale, per l'a , dempimento dei doveri dipendent 'lni rispettivi incarichi, e per quan gl'altro non e' previsto nelle precedei! li disposizioni, saia' provveduto coi un Regolamento interno da appro vaisi dal (.'rande Concilio". h'Xint't) 1)1 HRU I uni NO Candidato a Magistrato "iliii LAVORATORI, La sorte di due nostri fratelli <1 lotta e' nelle mani dei carnefici. Ni cola Sacco e Bartolomeo Vanzetti nulla commisero che suoni oltraggi alle istituzioni di questa libera A merita. Lavoratori coscienti e fi duciot-i nell'avvenire di tutto il prole tariato del mondo, portarono su campi della lotta di classe tutto i contributo della loro fede di ascet della Emancipazione Umana, da tut ti i gioghi della tirannia, della fero ( ia e del dispotismo, assertori dell' enunciazioni dei postulati della scien r,a, fedeli interpreti delle dottrini del nuovo Verbo, che si risolve ne verbo del Vangelo di Cristo, al par del Martire di Nazaret e di tutti Binanti del pensiero; essi, Sacco i Vanzetti, sono colpevoli di propugna re i prineipii di liherta', di giusti zia e di pace per l'intera umanità'. Al pari di tutti i martiri, aseen dcranno ji Calvario, sotto il duro pe so della croce se i lavoratori di Amo riea non protesteranno, contro il più turpe assassino legale, che l'odio di razza e la foga omicida dei rappre sentanti della giustizia, nella patrie di Jefferson, di Lincoln e di Wash ington, vogliono ineluttabilmente consumare. Da tutti i centri degli Stati Uni ti, ovunque l'anima umana abbia un fremito, un palpito, una speranza, li na fede, una santa idealità', nell'af fermazione e per l'affermazione dei [diritti degli uomini, sgorghi da que st'anima, il grido della protesta, che arresti e paralizzi la mano del Carne fice di due innocenti e nobili militi della lotta di classe. Il Philadelphia Joint Board, coa diuvato da una schiera di nobili la voratrici e lavoratori dell'ago di tut te le scuole e di tutte le fedi, il 27 Agosto dara' una festa campestre n totale beneficio della difesa delle lue vittima innocenti. Gl'ltaliani, che non furono mai secondi a nes suno, nelle nobili gare di simpatia c di solidarietà', dimostrino ancora u na volta questa nobile tradizione, e affermino, in quest'ora di strazio e di angoscia ineffabile, che vorranno e sapranno strappare dall'onta della sedia elettrica i due generosi figli d'ltalia: Sacco e Vanzetti. La festa campestre si dara' al No. 3100 Abbasteford Avenue, Abbaste ford Park. Vi saranno divertimenti svariati, musica e danze. I biglietti costano 25 soldi. Per i ragazzi l'in gresso e' libero. Philadelphia Joint Board A. C. W. of A. Phila., Pa., 23 Agosto, 1951. Per il Comitato Tina Cacio |La Divina Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo XXV. VISIONI GIUDAICHE E CRISTIANE Ix* leggende giudiache c cristiane (■irta i uiiggi all'altro mondo, si rin | vengono massimamente nella lette ; ratura apocalittica ed apocrifa, ad eccezione della Discesa di Cristo al j l'lnferno, di cui si trovano anche al cuni accenni nei libri canonici «lei Nuovo Testamento. Per seguire pos sibilmente un certo ordine cronologi co fa d'uopo cominciare dal Libro >li Enoc. Vi sono due libri clic va: 1 , no sotto <|iiesto nome, uno e' l 'Enoc Etiopico, l'altro c' detto Enoc Sla vonico, ossia il Libro dii, Segreti di Enoc. Quest'ultimo e' stato recente mente scoperto in Russia ed in Si- iboria, in cinque manoscritti da cui risulta clic esso fu scritto in greco circa 70 anni avanti Cristo da un ICbreo ellenista. Il primn, cioè' l'Enoc Etiopico e' uno di'i più' importanti libri apocri fi. Al fiari del Pentateuco e' di-, viso in cinque parti, ed originaria mente fu scritto parte in Aramic» p parte in Ebreo; quindi fu tradot to in Greco in Etiopico e possibil- ì niente anche in Latino. I>e diffe renti parti del libro furono scritto da varii autori in epoche diverse a cominciare dall'anno 170 fino nll'an no <ll prima di Cristo. Il libro di Enoc e' menzionato nell'epistola «li San Giuda voi. 11-15 ed era noto ai primi cristiani. Lo vedute escatologiche sono varie e di screpanti. a seconda l'indole degli autori e dei tempi in cui le differenti parti del libro furono scritte, ma noi riferiamo qui solo quella parte elio riguarda il nostro soggetto in quan to allo stato dell'anima dopo la mor te. Enoc narra clic fu avviluppato da un veemente uragano, innalzalo al cielo, o guidato dall'arcangelo Ti rici, vide l'lnferno ed il Paradiso con tutti i misteri della vita futura, secondo le idee giudaiche d'allora. Nella sua visione dell'altro mon do vede delle buche oscure dove le Unirne dei trapassati sono confinate fino al giorno del giudizio. Questo ■ e Io Shcol, diviso in quattro cate gorie. Nella prima vi sono le anime dei giusti, i quali, soffrirono im meritata morto per causa della loro giustizia, ed i loro lamenti arriva no fino al ciclo. Separati da costo io sono altri giusti, che formano la seconda categoria, e nel loro sog giorno vi e' la sorgente dell'acqua : ti ('Un vita. Nel terzo dipartimento vi sono i peccatori clic son rrtorfi senza avere I scontati in terra i loro peccati. Co-, storo, nel gierno del giudizio saran no da Dio condannati ad una pena ieterna. I,a quarta ed ultima cate goria dello Sheol contiene le anime idi quei peccatori che in vita fecero parziale ammenda dei loro falli, le jcui anime non saranno annientato j nel giorno del giudizio, ma non sa ranno liberate da quei tormenti per I tutta l'eternità'. I I giunti clic si trovano nelle prime due categorie si cibano dei frutti) | dell'albero della vita. In generale j nella descrizione dell'altro inondo , l l'autore ha taluni particolari non comuni alle altre visioni contempo ranee e posteriori, ad eccezione del- Ila Divina Commedia. Vi sono di ] scusse, come in questa, varii punti idi teologia, con lunghe dissertazioni i sulla filosofia naturale e lo schema jdell'universo. II cielo vi e' descritto .come una citta' di cristallo, circon data da mura anche di cristallo, in : torno a cui scorre un fiume di fuoco. Entrando nel cielo Enoc per venne ad una spaziosa reggia tut jta circondata da una fiamma di fuo |eo e fredda come il ghiaccio. Quin di arrivo' ad altra reggia simile alla prima, ma più' nobile sotto ogni ri spetto. Da essa uscivano fiumi di j fuoco, e nel suo centro vi era un trono sul quale siedeva UNO cir- I confuso di gloria, in veste più' ful gida del sole e più' bianca delle ne ve. Quivi Enoc viene edotto dalla sua guida circa il significato di molte cose del Vecchio Testamento, ed e' condotto a vedere i varii cie li con i corpi celesti ed in genera le tutto l'universo, di cui Uriel gli spiega la natura ed i movimenti. In una seconda visione Enoc vi de i divini misteri della fine del mondo ed il giudizio finale. Prima vide la condanna degli angeli cadu ti, poi quella del pastore infedele che perde le sue pecore ed infine la condanna delle cattive pecore. Hopo vede una reggia più' grande della prima su colonne di avorio, nella quale si univano le pecore che erano salve. NeII'ENOC SLAVONICO si tro va una più' elaborata descrizione dei F a quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 UNA COPIA 3 SOLDI [setto cieli. Nell'andare al cielo E noc viaggia su mobili nubi attraver so l'aria e l'etere ed arriva al primo ciclo. Quivi ni trova un immenso mare con gran tesori di neve, di ghiaccio, tli nubi e di rugiada. Nel secondo cielo vi sono dei pri gionieri che attendono il giudizio finale nella oscurità'. Essi sono gli angeli caduti e non le anime dei trapassati. Il terzo cielo e' descritto come un giardino delizioso con allie vi di bei colori e frutti fragranti. L'albero della vita non può' descri versi per la sua magni l icenza e per l'odore dolcissimo. Dalle sue radi ci sorgono quattro fiumi che inaf fiano il Paradiso dell'Eden e poi la terra. Questo terzo cielo e' prepara lo per i giusti, specialmente per quelli che furono perseguitati du rante la vita. Mia nella parte sette n i rionale di questo terzo cielo vi e' un luogo di pena. Qui si riscontra i|iinsi la stessa idea pagana che si trova nelle \ isioni di' Er, di Sci pione e ili Tespesio. (Ili altri cieli di questa visione sono di poca importanza. Nel settimo eie! 1 le schiere ange liche cantano le lodi del Signore fra splendidissima luco con voce pia na e dolce. Per dare al lettore una nozione jesalta dell'altro mondo secondo la Bibbia c le scritture apocrife, biso gna dire brevemente delle varie con cezioni avutesi nei diversi tempi. Quello che noi diciamo Inferno e' : designato nella Bibbia e nelle scrit ture apocrife coi nomi di Sheol, Ge lienna. Fornace ardente, Fossa; ed il significato ne e' vario a seconda dei varii scrittori. Nell'antico Testamento Sheol si gnifica sempliceiiwiile l'elèi lift dimo ia dei defunti, tomba o luogo di se poltura comune, cioè' cimitero. Un altro significato di quella parola e' simile agli ANALI dei Babilonesi, da cui e' derivato. Infatti in Babi lonia si usava la voce Shualu per designare la dimora dei morti, donile -i ebbe poi lo Sheol degli Ebrei. Tra Lfli. Arali e lo Sheol biblico vi e' qualche differenza: cosi' negli Ara li, come nell'Ade dei Greci, vi sono divinità' elio presiedono, mentre nello Sheol Yavo' non ha nessuna giurisdizione sui defunti. Costoro negli Arali sono ignudi, mentre nel lo Sheol sono vestiti secondo i co • turni ebrei. Lo Sheol di Enoc so miglia più' all'Ade dei Greci ove sono i giusti ed i peccatori insieme, perche' gli Elisi son serbati solo per gli eroi —. Allorché' tra gli Ebrei persisteva ancora il culto degli an tenati, lo Sheol presentava una sce na di attività' fisica e morale. I de funti avevano una certa coscienza, potevano parlare e muoversi ed era no invocati dai vivi dei cui affari essi s'interessavano (V. Lev. XIX. 31 - XX, 6 - Ts. XIX, 3.) Essi predicevano il futuro e perciò' erano invocati come ELOIIIM, cioè' come Dei (R Vili. 19-XXIV 4). Ma da che il culto monoteistico di Yave' ' ogni idea di pluralità' di vina, il culto degli antenati rimase solo come superstizione nelle classi jìopolari, mentre era abrogato nella religione ufficiale, ed i defunti fu rono considerati morti addirittura. Lo Sheol fu considerato come la ter ra dell'oblio (Salmo LXXXVIII, 112), del silenzio perpetuo e della distruzione (Salmo XOIV, 17 lob. XXVI, G XXVIII, 22). I morti non sanno nulla e si dimenti cano dei loro discendenti (Eeet. IX, 5, 10.) e mentre prima si chiama vano ELOHIM, ora sono chiamati semplieomente defunti. In tal mo do veniva negata l'immortalità' del l'anima, che fu poi messa in onore quando gli Ebrei vennero a contatto coi loro popoli orientali nella catti vila' di Babilonia, e raffermata con gl'insegnamenti della scuola elleni ca. Allora lo Sheol fu considerato co me una dimora temporanea dei giu sti, una specie di Purgatorio, e come dimora perpetua dei peccatori. Que sta dottrina si trova variamente svi luppata nei varii libri apocrifi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Nell'Ecclesiastico infatti lo Shoel e' creduto la eterna dimora dei defun ti; ma non vi e' ne' premio ne' pe na. Il premio e la pena si hanno solo in questa vita, seconlo aveva scritto Ezechiele, o personalmente o nei di scendenti. Dr. F. Cubicciotti. Partenze da Phiiadelphia Vine Street Pier SAN GIORGIO .... lfi Settembre Per Palermo, Napoli e Dubrovnik AMERICA 11 Ottobre Per Genova, Napoli e Levante "My dear Mr. Di Silve«tro: "Your cordial letter, inviting ine to attend the (Jrand Convention of the Order Sons of Italy, is at hand. 1 should like very much, indeed, to to the meeting at Erie, ESPE CIALLY AS YOU ARE THE GRAND MASTER, but I am under urgent orders to take "a cure" at one of the resting places during the month of August. I should have been there, some time ago but have been unable to get away, and I am really afraid to defer the matter lon ger. "With every good wish for the suc cess of the meeting and kindest per sonal regards, 1 ant, very sincerply, "W.M C. Sl'ROlIL"
Significant historical Pennsylvania newspapers