le signore Maria Nigro, che fu mol to efficace, e Margherita Maridon, venerabile della neo loggia. Alle ore 1 p. ni., al Kiski Valley Hotel, di proprietà' del signor Jo seph Defilippi, socio della loggia Alba Nova, fu dato un banchetto in onore del Grande Venerabile. 11 menu' fu servito dalle socie più* giovani della neo loggia. Anche qui furono pronunziati dei discorsi e dal Grande Venerabile il signor Ma ridon volle la promessa che sarebbe tornato in Leechburg per parlare a tutta la colonia italiana. La sera alla Opera House vi fu ballo ed una fiera di beneficenza. A BRADDOCK Subito dopo il banchetto in onore di >S. E., datosi la sera di lunedi', 4 corrente, al Fort l'itt, il Grande Ve nerabile partecipo' ad una cena in tinta offerta al senatore Rolandi- Ricci, alla quale partecipo' anche, ol tre ai componenti il Gomitato, clic l'offrivano, il Cav. Uff. Luigi Sil litti, Regio Console di Philadelphia. La sera di martedì', 5, dopo ave re partecipato, il giorno preceden te, a! banchetto datosi al Fort-Pitt in onore di S. K. l'Ambasciatore, il Grande Venerabile si reco' a vi sitare la loggia Conte di Torino di Bmddock, una citta' non tanto lon tana da Pittsburgh. Prima di re carvisi fu intrattenuto a cena dal Dr. F. Parlotti di Wilmerding, al le cui affettuose insistenze il capo dell'Ordine non può' esimersi ogni qualvolta egli capita in quelle vici nanze. Non vi era molto tempo da perdere, ma la gentilissima signora Parlotti immediatamente ammanili', più* die una cena, un succulento e ricco pranzo. Terminato il quale, nell'automobile dell'egregio profes sionista egli parti' per Braddock. I soci erano riuniti e pronti a ri cevere il Grande Venerabile al (pia le, ; ll'entrata, furono l'atti gli ono ri dovuti alla sua carica. Erano pre-I senti il signor Aldisert, di Carne-i gie, ex Grande Deputato della Cor te di Torino, il signor Costantino Villani di Pittsburgh e molti soci delle diverse logge dei dintorni. Dopo una discussione potrattasij per circa 4 ore il Grande Venerabi le applico' il rimedio per curare i ! mali che affligevano la Conte di 'l'orino, fra il plauso generale di tutti i presenti. In breve tempo a Braddock sorgerà' una seconda log- ■ già dell'Ordine Figli d'ltalia. lecito dalla seduta al Grande Ve nerabile fu offerta una cena nel giardino della casa del signor Fu sco. venerabile della Conte ili l'o rino. Vi parteciparono fratelli di al tre logge. AD ELI.WOOD CITY II Grande Venerabile, fin dal suo arrivo aveva stabilito il suo quar tiere generale al William Perni, nella stesso Hotel in cui, per vo lere del Comitato dei festeggia menti, del quale era ospite, era sta ta riserbata una camera in seguito a quelle di Sua Eccellenza e subi to dopo l'appartamento del Con sole di Philadelphia, Cav. Uff. Lui gi Sillitti. Ogni giorno, fino all'ora della partenza per le località' dove dove va visitare le logge, il Grande Ve nerabile riceveva e s'intrattenevo, nell'Hotel, con i comitati di conso relle che desideravano da lui con sigli o che avevano qualche cosa da esporgli. Alle ore 5 pomeridiane del 6 cor rente, accompagnato dal Grande Curatore signor Antonio Certo, il Grande Venerabile partiva alla vol ta di ElUvood City per visitarvi quella loggia omonima. Egli fu ospite del venerabile di essa signor Giovanni Biordi, prima n dopo la seduta, che fu affollata , di soci e laboriosissima. Anche qui , vi era qualche dissenso, ma fu ap pianato fra gli entusiastici applan si dei soci. Siccome i nuovi Ufficiali di Am ministrazione non erano ancora a < posto, il Grande Venerabile volle di rigere egli stesso, con 1 ausilio del signor Certo, in qualità di aral do, la cerimonia d'installazione de gli Ufficiali per la gestione 1021- 1923. Prima di tornare nella re sidenza del signor Biordi, il Gran de Venerabile s'intrattenne in casa del signor M. Roseillo, direttore del Dipartimento estero della First National Bank, nella cui automobi le egli si reco' e torno' dalla sala, j A BUTLER Il giorno seguente, 7, il Grande Venerabile era invitato ad una gran de manifestazione che si doveva svolgere in Butler, per opera della loggia Nuova Luigi Cadorna, cioè iniziazione in massa di una trentina di soci ed inaugurazione di un fab bricato sociale recentemente acqui stato. , La Nuova Luigi Cadorna e pre sieduta da un giovane intelligente ed attivo, affezionassimo ali Ordi ne Figli d'ltalia, che risponde al nome di Giovanni Meliti. Mi deve all'opera da questi spiegata se essa potè' essere strappata ad un Ordine ipotetico che esisteva nella mente di un certo cosidetto avv. Gulotta di New York. La Nuova Cadorna ha diverse benemerenze nel suo attivo, fra le quali la consegna di un'am bulanza per l'Esercito italiano fatta al Generale Emilio Guglielmotti. Alcuni elementi rigettati dall Or dine regolare stanno tentando di co stituire una loggia aderente a quel- 10 Indipendente. Se l'entrata iu quest altra istituzione riuscisse a re dimerli ed a correggerne le pecche, saremmo noi i primi a battere le mani, ma dubitiamo della loro re denzione. L'esistenza di due Ordini, per i malcontenti, e' un male, per che i capricciosi, che non fanno be ne in uno volgono la prora verso 1 1 altro. L'Ordine regolare pero' non I ammette i rigettati, gli espulsi di j «niello Indipendente, perche' parto dal principio che se essi non fecero bene in quest'ultimo non potranno stare bene in nessun'altra istituzione. Il Grande \enerabile, accompa gnato dall'oratore sig. Giuseppe De Cicco, arrivava a Butler verso le ore (ì del giorno 7 corrente. Alla sta zione erano a riceverlo quasi tutti i soci della loggia, con a capo il venerabile Giovanni Meliti. Era in tervenuto anche il signor Paolino Fraga le, Grande Deputato della Nuova C'adorna che si mise subito* a fianco del Capo dell'Ordine. Saliti in diverse automobili i soci accompagnarono il dignitario al -New Willard Hotel dove gli fu of : terto un banchetto. Vi parteciparo no: Giovanni Meliti, l)r. C. 0. l'obli, Domenico Roi, S. Di Foggi, Leonardo Di Foggi, Gius. De Cic co, G. Laconi, A. Vacca X. Co stantino, F. Cicco, L. De Rosa, IV De Foggi, L. Di Foggi, L. San toro, (ì. Mazzo, G. Scialabba ed il Prof. A. Aquilino. Durante la consumazione del me nu' la Munse Band, diretta da quest'ultimo, venne a salutare ili Grande Venerabile da fuori le fine stre della sala del banchetto dovei nono' diversi pezzi. Folto le tavole si fonilo' il corteo, >!i tutti i soci, con a capo la banda ed il Grande Venerabile, avente ai lati il Grande Deputato Fragole ed 11 venerabile Meliti, e si ondo' in siila. Ivi si procedette alla iniziazio ne dei nuovi soci. Dopo di che, for mai. si nuovamente il corteo, questo si reco' alla nuova sala che doveva essere inaugurata, Questa ora ad dobbata con le bandiere americane ed italiane. In fondo ad essa una, grande scritta: llenrenuto Grandi'] Venerabile! Prima di procedere olla cerimo nia il Cav, Di Silvestro fu inter vistato da tre giornalisti americani ai quali rifece lo storia dell'Ordine, da quando e' sorto fino ad oggi. Po scia furono pronunziati ilei discorsi.. Quello del Grande Venerabile elet trizzo' tutti. Seguirono il Venerabi le signor Meliti, che parlo' delle j lotte fatte alla loggia, superate pe ro' sempre dall'affetto od entusia smo dei pochi, ed il Grande Depu tato. Chiuse il signor Donato Di Foggi, un colto giovane tornato re centemente dall'ltalia, dove lo ave vena mandato i parenti, insieme ad j un altro fratello, a studiare il no stro dolce idioma. Egli cosi' parlo':, "Rispettabile Gronde Venerabile e confratelli tutti, "Oggi, in Butler, l'Ordine Figli j d'ltalia in America, ha raggiunto un obbiettivo che, dopo lo fondazio ne, non avrebbe mai sperato di rag giungere. Oggi dico, ben trenta nuovi membri si sottomettono vo lenterosi alla forza del leone; oggi, ripeto, ancora altri trenta membri si son riuniti all'ombra del vessillo della Liberta', dell'Uguaglianza e dello Fratellanza. "Eppure, quanti Figli d'Ttalia so no ancora lontani da quest'Ordine sociale! E' una magagna questa, dico magagna per non dire vergo gna, che esiste fra noialtri italiani, anche e purtroppo in terra stranie ra. "Nacqui in questa terra d'ipo crisia e d'egoismo e, appena dell'e tà' di otto anni, dai parenti fui mandato nella dolce patria nostra per compirvi degli studi. Ivi crebbi, pascendomi di arte e di scienza classica e pura e i miei maestri mi satollarono l'anima e mi tempera rono il cuore al sacro amordi pa tria. "Come voi, imparai ad amar l'l talia, conoscendo i suoi grandi, le sue sventure, le sue glorie. Imparai ad amar l'ltalia, come dice il De Amicis, "perche' mia madre e' ita liana, perche' il sangue che mi scor re nelle vene e' italiano, perche' e' | italiana la terra dove son sepolti i ( morti che mia madre piange e ch.v mio padre venera, perche' la lin gua che parlo, i libri che mi educa rono, perche' mio fratello, mia so rella, i miei compagni e il grande e glorioso popolo in mezzo a cui mag giormente vivo, e tutto ciò' che a mo, che studiai, che ammirai, e' italiano". Quantunque avessi lasciata questa terra ancor bambino, pur ricordava j che fra i nostri compatrioti d'Ame- j rica c'era una magagna, ripeto, di co magagna per non dir vergogna, la magagna della DISCORDIA.... Con ciò', confratelli carissimi, di! fronte allo straniero, denigriamo noi stessi e gettiamo nel fango i! nome sacro dell'ltalia nostra. La di scordia e' fonte di disunione e di debolezza, perche' solo con l'unione e con la forza, noi potremo aprirei. il varco attraverso la compagine delle differenti razze che popolano questo continente, e metterci olla loro pari e superarli, poiché' l'lta lia nostra, l'ltalia sola fu la fonte, grandiosa di ogni civiltà' che irra dio' il mondo. "E' quest'unione e, quindi, questa forza che io speravo si facesse stra da nell'animo e nella mente dei confratelli d'America. Difatti, qui giunto, trovo istituita questa nobi le associazione che, pur attraverso mille ostacoli, e schiacciando ogni odio di sorta, ha fatto grandi passi per il raggiungimento del suo scopo, e perciò' bisogna dar lode principal mente al qui presente Grande Vene rabile Cav. Giuseppe Di Silvestro che e' stato e continua ad essere uno dei più' grandi pionieri dell'ar dua ascensione dell'Ordine Figli •d'ltalia in America. "Molte cose vorrei ancora dire, ma il Rispettabilissimo Grande Ve nerabile, con la sua parola di fuoco, ha chiuso ogni argomento al ri guardo, dimodocche' non mi restii ìiull'altro che porgere il mio since !ro saluto a Lui od augurare che tutti, indistintamente tutti, voglia no riconoscere la nobiltà' e la gran diosità' di quest'Ordine e che, per ciò', tutti, dimenticando ogni odio od ogni ingiuria, ne facessero orgo gliosamente parte. "Indi, confratelli, gridiamo tutti, innalzando ALTO, SUPERBO E. TRIONFANTE il nostro stendar do: Vivo il nostro Ordine! Vivo il • He, viva l'ltalia!" A NEW KENSINGTON Qualche ora prima di ripartire per Philadclpbia, la sera di vener di della settimana scorsa, il Gran de Venerabile nella Y. M. C. A. vi nto' le amministrazioni delle duo logge di New Kensington, la fem minile Italia Redenta e la maschile ] Giovane Italia. Un lieve di-senso fu composto, lorno' la pace fra i soci e fu formu lato il desiderio di riavere il capo dell'Ordine in Pennsylvania quanto CRONACA DI FILADELFIA LA SOUTII ERO AD STREET TRUST CO. CONTI XI '.l A RI MA XERE CHIUSA I.a esuberanza di materia e la mancanza di notizie, 11011 pervenute It'orecchio del nostro direttore, che r' st;» ti assente ila questa citta' per ( ina H settimane, ci impediscono di parlare di e>sa, come vorremmo. JJ mi cosa sola e' certa ed e' che la ban- I ca continua a rimaner chiusa. Si di ce che, per esazioni fatte, essa abbia me-Hi insieme circa 65 mila dollari, dui quali, pero', si deve togliere l'o norario del rappresentante del "Ban king Comniissioner", il quale, j>iti* tempo resterà' a presiedere alle eorti Ideila South Broad Street Trust Co., più' contribuirà' ad assottigliare l'at tuo, che dovrebbe essere diviso fra i depositanti. * * * Abbiamo ragiono di credere, che, una lettera anonima pervenutaci, ab jbia inerenza con quello che andiamo dicendo, molto meno ili quello che ! dovremmo, sulla South Broad Street ; Trust Company. Ma di questo al prossimo numero perche' crediamo idi aver indovinato l'autore di essa. | | Sempre cosi': i vigliacchi, che non j | hanno la dirittura morale ed il co-j : raggio ili parlarvi a viso aperto, si ; nascondono nel comodo espediente | dell'anonimo, vi insultano e vi mi nacciano. Al prossimo numero. ILA CONFERENZA DELL'AVV. RICCIARDI Assenti da questa citta' dovemmo, a malincuore, rinunziare al piacere di assistere alla conferenza, con proiezioni cinematografiche, detta dal pubblicista Achille Ricciardi, no stro comprovinciale, la sera del 30 j giugno u. s. al Casino Theatre. I I nostri lettori debbono perciò' accon tentarsi che noi desumiamo da altri giornali, che ci hanno preceduto, l'esito della brillante conferenza. Dice La Voce della Colonia : Pub blico non numeroso, ma scelto. No tammo molte personalità' spiccate della Colonia. Tutte le gradazioni co loniali v'erano rappresentate, dal banchiere al modesto operaio, dal l'impiegato al professionista. L'aspet tativa era giustificata da poi che l'Avvocato Ricciardi era preceduto da fama di forti oratore. Dopo di avere accennato alle ve dute cinematografiche, il giornale continua : L'avvocato Ricciardi viene presen talo dal signor Domenico De Gre iijoriis. L'esordio e' alato. Una cir conlocuzione di parole clic prepara lo l'animo degli ascoltatori alle idee ' peregrine che scaturiranno dalla: Conferenza. Indi il conferenziere ci parla del suo viaggio da Berlino a Trieste. Quando s'intrattiene a di- ! scorrere sulle terre redente raccoglie | larga messe d'applausi. Scioglie im inno a Gabriele d'Annunzio e quel l'inno e' coronato da vera ovazione. Da' nno sguardo alla situazione eco nomica d'ltalia ed afferma ch'ora in ' Italia tutti i teatri rigurgitano di spettatori. La perorazione riesce simpaticis sima. Allude a Filadelfia ed alla Co ionia italiana e di questa rivede le benemerenze ed il luccicante avve nire. La conferenza ha destalo interesse vivissimo. La Voce della Colonia, giustifi cando l'esiguo concorso, spiega che per la mancanza di tempo non vi fu sufficiente preparazione. Elogia il signor Domenico De Gregoriis il quale, a capo di un gruppo di con , terranei, aveva fatto quanto era uma namente possibile per assicurare alla Conferenza un ottimo successo. La Voce della Colonia conchiude: Possiamo dire intanto che l'Av• . vocato Ricciardi ritornerà' a Ph ila dei phia per il Settembre prossimo venturo, per illustrare una "film" < dannunziana. Per quella epoca, cer tamente, si avrei campo più' vasto : per preparare una maggiore "recla , me" in mezzo ai nostri connazionali, la LIBERA PAROLa - prima, quando si presenterà' l'op ■ portunita per celebrare una data » solenne. ; UN'ALTRA OPERA MERITORIA i La presenza del Grande Venera bile nel (ìreat Pittsburgh e vicin&n , ze ha dato frutti fecondi ed ha ri - portata la pace dove si addensavano , Ideile nubi. . | Fra le tante opere meritorie i da egli compiute, va segnalata quel ■i la dell'incontro muto con il signori • Donato Ardolino, ex socio dell'Or- 1 dine dei Figli d'ltalia. | Per i buoni uffici del Cav. «Tos. Natali, nell'ufficio del Cav. I)r i 1 Gaetano Conti si ebbe una riunione di questi due egregi connazionali, del Cav. Di Silvestro, del signor 1). . Ardolini, e dei dignitari dell'Ordine ( di Pittsburgh, l>r. A. E. Abbate e • il signor Antonio Certo. Nella riunione -i ebbe l'intesa per inaugurare in Pittsburgh un'era di pace. Pittsburgh, Pa., 12 luglio 1921. Un compagno di viaggio. * * * INIZIAZTANE 1)1 UNA NUOVA LOGGIA Nelle ore pomeridiane di oggi il Grande Venerabile dell'Ordine Fi gli d'ltalia in Pennsylvania inizie ra\ ad Hazleton, la nuova loggia "Progresso Italiano", n. 1095. leri egli fu ospite dei soci della Gianfdice Fino di Freeland, che visito' durante la serata. perche' si penserà' olla rosi Unzione ili un comi fato più' vasto e pia' co spicuo di quello rlie non si sia ovu lo occasione di fare per la conferen za a cui i i riferiamo. * * * In ocaasionc della suddetta con ferenza intervenni' eia New York il Cav. Xieoln Grilli, concittadino del conferenziere, chi fu festeggiatissi mo dalla colonia sulmonese qui resi dente. r.Y.t DOVEROSA RETTIFICA Nel numero sorso di questo gior nale, intrattenedoci a parlare della maestra di grado superiore signori na Antonietta Cirino, laureatasi nel- j dal l'Uni versi tav di Penna», diceva mo essere lei la prima italiana diplo mala in quella Università' come "Bachelor of Arts". L'estensore di quella nota di cro naca ignorava che, prima della si gnorina Cirino, un'altra benemerita nostra connazionale si era laureata dall't'nh-ereitft' di Pennsylvania, ed al nostro direttore, che ciò' conosce va, la notizia in parola era sfuggita prima della pubblicazione. [ Siamo ora lieti di rettificare pub | Micando qui appresso una letterina [del Dr. Venanzio Angelucci, signo- I rile nella forma ed obbiettiva nella sostanza. Il Dr. Angelucci ci dice: "Phila., 5 Luglio 1921. "Cav. A.| Jos. Di Silvestro, Direttore de "La Libera Parola Philadelphia, l'a. "Egregio Sig. Direttore, "Nel numero del 3 luglio u. s. de "La Libera Parola", noto un arti colo intitolato" La prima italiana di plomata dall'Università' di Pennsyl vania". Non per monomare in alcun mo do i meriti che degnamente si attri buiscono alla signorina Antonietta Cirino le di cui splendide doti io ho sempre ammirato, ma semplicemente per dare a Cesare quel ch'e' di Ce sare, mi pregio farle rilevare che la prima Italiana diplomata dall'Uni versità' di Pennsylvania fu la signo rina Elena Angelucci quando tre anni or sono ne otteneva la laurea di Bachelor of Arts per poi passare professoressa di Latino, Francese e Spagnuolo alla Darby High School. "Nel congratularmi personalmen te con la signorina Cirino che so non la prima e' almeno tra le prime Italiane ad ascendere la più' ambita vetta della carriera scolastica, mi permetto additarla come di. esempio ni genitori Italiani di Philadelphia i quali in un certo modo pare che tra scurino di dare alle loro figlie un'al ta educazione rendendosi cosi' infe riori, per numero di laureate, ai co stituenti di altre nazionalità' in A merica. "Con i sensi della massima stima mi creda, suo dev.mo Dr. Venanzio Angelucci" CRISANTEMI 11 giorno 9 del corrente Luglio e salavà l'alito a Dio la sig.ra Posa Du rante-Travascio, madre adorata del Cav. Uff. Francescantonio Trava scio. Novantatre anni di età' attesta no dell'estinta una vita intemerata e laboriosa. Di famiglia antichissima e patriota, nacque a Spinosa in quel di Basilicata. Il di lei padre, Baf faele Durante, affiliato della famosa > setta dei Carbonari, mori' imputato . 1 politico nelle carceri di Santa Cro- I ce a Potenza. Più' tardi, per gli [ stessi moti politici per l'indipenden ■ za della patria adorata, quando il ■ brigantaggio appestava le nostre con i trade del mezzogiorno, Giuseppe Travascio, marito della estinta, per : sona stimatissima e patriota fer vente, moriva per mano della fero - eia brigantesca. La signora Posa > Durante-Travascio i estava cosi' ve ' dova giovanissima. Fedele al culto - domestico e con virtù' preclari con » dusse a buon porto i figli France - scantonio ed Eleonora, entrambi l'or [goglio della famiglia. ì Di dolori e gioie si alternano le vi- : , /cende della vita. Difatti nella ve ! nuta a Philadelphia del Regio Am basciatore Roland i-Ricci, questi per associazione di sentimento affettuoso ver*> la madre sua quasi nonagena ! ria in Italia, volle fare una visita al ia Signora Rosa Durante Travascio, pagando, cosi' un omaggio di pensie l ro delicato e gentile, al nome gran dissimo di mamma. "E' una rosa che vi porgo in omaggio a voi ed al ( pensiero della mia mamma, Signora < ! Travascio, disse l'Ambasciatore ha- i ciandola sulla fronte dolcemente ru- , gota, bella ed adornata dai capelli bianchissimi. Spero rivedervi al mio ritorno più' fresca di questo fiore. Ed ella: Eccellenza, la ringrazio del l'onore e dell'augurio, ma al di lei i ritorno io non sarò' più'. Cosi' el la già' presentiva la fine. Una vita i'he si spegne quasi centenaria non ' reclama lagrime, ma una prece con pensiero affettuoso il quale e' l'uni rò e sicuro anello di unione che le ga la nostra vita a quella della di spartita. Ne sentono la perdita il fi glio Cav. Uff. Francescantonio Tra- I j vascio e la di lui signora Margherita. ; nonché' i figli Frenz, Margherita c Jolanda, la sorella dell'estinta, si gnora Teresina Durante-Travascio e figlio Andrea Travascio e signora, ed ■ uno stuolo innumerevole di nipoti e : pro-nipoti. Una parola di conforto \ alla figlia lontana in patria, Eleono- ; 1 ra, alla di lei famiglia e ad altri con- ' giunti di cola'. i Adornate, adornate «li fiori la ha- : ra, e' mesto o grandioso questo omag- i ! «rio. Col pensiero del defunto che :■ lento evanisce dalla scatola cranica i per raggrupparsi a nucleo di miglio re e sublime vita nello spazio s'ag-ij grega la vita profumata dei fiori e '< tnen dur i e' il distacco del pensiero j| dalle l'Ose terreno. Mcn duro e' il di- ; stacco terreno di quel pensiero che ben opero' quaggiù', esso, sciolto da' legami del corpo va in alto più' in i alto, più' in alto ancora nelle sfere | superiori, celestiali, la' dove etere e luco si contendono la gloria del Si i gnorc. e. (I. MORTE FERMATURA Dolio una penosa malattia, nella ancor giovane età' di IS anni, il 1S giugno h s.. in Avellino, passava a miglior vita l'ingegnere Cav. Alfre do Santoro, fratello carissimo del no stro amico Pasquale, ex Grande Cu ratore dell'Ordine dei Figli d'ltalia per lo Stato di Pennsylvania, e at tualmente presidente della Società' Stella d'ltalia fra i Harbieri Italia ni, lasciando nel più' inconsolabile dolore la sua adorata consorte signo ta Genoveffa, suo figlio Mario, i fra teli Pasquale, residente qui, il Pro fessor Francesco, Leone e Annibale, le sorelle Angelina, Ida e gli zii. i cugini, gli amici, i quali tuti lo ido latravano. Ai parenti tutti, specialmente al 1 nostro amico signor Pasquale Santo ro, i nostri sinceri e sentiti pensieri di solidarietà'. MOVIMENTO MARITTIMO Il piroscafo San Giorgio, della Transoceanica, partito da Napoli il 9 corrente con 1074 passeggieri di terza e 50 di Classe, e' atteso il gior- ] no 22. Il San Giorgio ripartirà' da New York per Palermo, Napoli e Geno- ! va il 30 Luglio. DOLORI AI RENI Il signor Guilterra Nadi, di Schu- M lerville, N. Y., scrive: "Mia moglie i soffriva persistentemente di mal di | testa e dolori ai reni, e non poteva- j mo trovar nulla che desse sollievo ! ! alle di lei sofferenze. Il Lozogo del Dottor Pietro l'ha guarita". Questo j ben conosciuto rimedio di erbe, rego la gli organi vitali, e calma il siste- ; ma nervoso. I farmacisti non posso- 1 no fornirlo. 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N Dunque non perdete un momento di O TONIC tempo: Se perciò' soffrite con malat §v tie dello stomaca, dei reni, del fega ■ i "lil' to 0 degl'intestini, con indigestione, tJEv. constipcuione, acidita', gas, fiato cat -5 Kg jvPa tiro, eruttazioni, capogiri, sangue av- M| velenato, mal di testa, dolori di sto iliaco, reumatismi, sciatica, nevralgia, 0 ■■ yifilide, malattie della pelle, emorroi- Q di, mancanza di appetito, stanchezza, Q nervosità', insonnia, pustolette, ane- K ..«rT."".'* mia. disturbi di qualsiasi genere di pendenti da impurità' del sangue, fa ' ■»*—-n— l'eri una buona cura del Lippi-Blood Purifier Tonic e vedrete che la vo *tra salute migliorerà' come per bi . '«pM«o*4 Questo meraviglioso medicinale •' un preparato esclusivo del chiimco- Farmacista DR. ANEREW F. LIRPI Attenti alle numerose falsificazioni. Se il vostro farmacista, non può' fornir vene mandate ordini ac nmpagnati da vaglia postali direttamente al Dott. ANDREW F. 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