PCBLISHED AND DISTRIBUTED L* NDER PERMIT N.O 500 AUTIIORIZ ED DV THE ACT OF OCTOBER C, I<Jl7, ON FfLE AT THE POST-OFFICE OF PHILADEI.PIHA. PA.; BY ORDER OF THE PRESIDENT, A. S. BI RMSSON. POBTMASTE! LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. K. GIUSEPPE DI SILVESTRO. Dircttr— -1626 So. Bro*d Street VNNO IV.-Numero 7 Per l'Orfanotrofio dei Figli d'ltalia MI. j Ì I nostri lettori, elio non sono ti-1 li d'ltalia, si faranno già' seccati! i questa rubrica ; forse gli' stessi fa enti parte della Grande Associazio e, quei pochissimi, i quali, per cat rveriii. avevano tentato di far nau ragar" l'Orfanotrofio in Pennsyl ania si sentiranno urtati della eon inuazione di essa; magari ancne irli niusi istiei e patriottici sostenitori ella [umanitaria Istituzione crede sti JH> orinimi inutili» ogni nostra ul erìore pf ni In in proposito, una vol si chi 'Ordine in questo Stato ha irto "quel responso che lutti »i aspet avan* la una massa omogenea di ssoci. , bene organizzati, meglio di rigati. mirante alle rivendioazio- j ii nazionali «Irirli italiani in Ameri a, la quale sente tutta la responsa àlita" del posto d'onore cui si e' ole ata. Noi, pero", non siamo di questo av iso ; noi, cioè', crediamo di dover ontiniiare. E' nostra abitudine per ister< nelle buone, fattive, redentrici ■imp-" che lebbono suonare van -0 ed onore nostro. L'ottenimento di ino scopo, come e' il caso della vit oria avutasi per l'Orfanotrofio in 'ennp) ì vania, e' cosa secondaria st uelli ebe collaborarono perche' quo to «cupo si realizzasse, poi latrati dei riestaori di professione, dovessero, >er on momento solo, dubitare di ioa aver fatta opera meritoria. Vor ranno clic anche gli avversari i, in mona o mala fedo, della umanitaria okiativa, accortisi dell'inganno teso irò bm la propaganda velenosamen s ■fefattista e elio, perciò,' avevano evinta la diritta via, si ricr dessero; ©riremnio, infine, elio la stessa {/< » tgì* aizzali in: anti-italiana, an- SK.-i'alc, aliti-umanitaria rinsa- Ho, accorgendosi di avere errato, a ne pentisse e si rimettesse sulla trad.-. maestra. M a noi, dicevamo, ri- Duiai ancora utile intrattenerci su ticrio soggetto, che tanti attacchi nsens ci ha procurati da parto di olord cui fummo prodighi di una ener<>-ta' non comune. ti si i hianii ■oranti, noiosi, petulanti, non npoi i i Noi, pero', sempre al 110- jtr« busto del dovere, continueremo, Sjjp'i iirbati, I" svolgimento del ostro jirogramma, anche malgrado i entat ricatti morali degli autori «li erte novelli riferontisi ai "Padri Jnardiani", i quali autori, dopo a ereppesa la loro vita ne, bagordi d allu s trattamento del proprio si lile, correbbero clic 1 Ordine Figli ,7 tali a li pensionasse in coir.peii-o 1 civiche anno malament" <,)■'' > nel uo te no. {vài dunque, continueremo ; ed a airta .indipendentemente da ciò' clic Ordine Figli d'ltj 1• • f:i:iin> •grn|i.■ un'altra campagna: quella d>. ua loMoscrizione volontai 1 -. in fav - oHi l'Orfanotrofio, riserbandoci di asfer- più' tardi di una sorpresa he lovia" maggiormente solennizza e la cerimonia d'inaugurazione di sso. Vedremo poi che cosa sapran ioßlu'' i sanculotti ; i salvatori, a hJßchiere, di tutte le inizativc. Sia nofiomini di azione noi e possiamo lirlo 'orte anche a dispetto di otta a modestia di questo inondo. * * * Pii« volte abbiamo detto e ripetu -0 die di fronte alla grandiosità' bell'iniziativa (che oramai possiamo frinii ire un fatto compiuto, perche' riatti' scorso, 10 corrente mese, e' tato stipulato l'atto di compera -- enza un soldo d\, ipoteca dei fab rical* a Coneordville, passati in pos talo dell'Ordine Figli d'ltalia in •Jenni-\ vania), i pigmei morali, gli Itooet iti, i Sancio l'ancia possono ssere anche dimenticati, relegando lai luoghi... comuni. ì Vi sono di quelli clic vorrebbero ntertim i termini, senza accorgersi <hé bi fatto di operazioni... morali ion ■mimetiche, il fattore eambia. «fa il pubblico, che qualche insensato Vpßi-t " costituito di "asserviti ' o ißuri sa già' dove sono i mestato ttltìd i mentitori per sistema, oltre SI i pulcinelli marca "fregoli , i I udi, oecri, dopo la solen- Fleii one ricevuta alla loro cainesca j era, rorrebbero trincerarsi sui S, in i PERCHE', fingendo di »i avere mai combattuto l'Ente, II le persone e i sistemi che que Ìi B i )e rS one, secondo, essi, hanno in pratica per riuscire nell'in- Del resto, sebbene le logge i ratificato ogni cosa per l'Or rofio, fra pochi mesi ci rivedre "filippi" e cola' faremo i conti . Anche gli czars, i "prepoten iloro che ricorrono alla yigliac i premeditata vi cambiano le in mano e vi affibbiano quelle qualità' che li hanno sempre ITALIAN WFXKLY NEWSPAPER "Rntered as second-class matter Aprii 19. 1918, at the post office at Philadclphia, Pa„ under the Act of March 3, 1879" 1* ♦ * ! Ogni loti a lascia dietro di se* de- ! Igli strascichi, cosi' pure quella da, j noi e dall'Ordine combattuta, avoli-j do lasciate scontente due o tre caro inette, suscita in queste una mal re | j pressa reazione. K siamo ai soliti "si dico". Si ilice, per esempio, clic il Grande Ve- : iterabile di Pennsylvania, ora che lui ottenuto l'intento, si ritirerà' in san ta pace lasciando in eredita' ad altri il grave peso dell'Orfanotrofio; al tri. invece, afferma che egli si fa Dl' |x>rtarc presidente della Commissio ne amministrativa della umanitaria istituzione. Quante e quante altre co -c non -i sono sempre dette per il pas sato? In ogni modo, nel 1.0 caso noi -iatno sicuri che il Grande Venerabi le, abituato ad assumersi le respon sabilità' in ogni tempo ed in ogni luogo, se si ritirasse dalia carica e tisi l'Ordine avesse bisogno della sua opera, egli, novello Cincinnato, tor nerebbe per ravvivare lo spirito dei I rateili che lo richiamassero al posto del dovere; nel secondo caso, sarebbe forse un male se il Grande Venerabi le, oggi o domani, desiderato, prefe ! risse una all'altra carica per dar pro va, come l'ha data in quella che rive sto, come si amministra un Orl'ano i'.rofio o qualunque altra Istituzio ne? <}iiosti pero' sono i si dice. Il | responso lo daranno i delegati al prossimo Congresso Statale. l''ra gli altri si dice vi e' quello clic un certo Nicolo' Dragotto, venc iabile della loggia Xapol. Oolaian ni No. I ti. iusiciii l'onorabili!i\' del ; capo dell'Ordine in Pennsylvania. Noi non ci crediamo; non possiamo crederci. Prima di tutto per una in i Unita' di ragioni ohe e' ovvio elencar Ile una per una; seiondo, perche, a pertasi ia nomina ne',l ultimo Con srre-so Statale di Scranton, il signor j Dragotto, per non dare l'opportuni ia' ad altri che erano preparati a tarlo, scatto' come una molla e con gli elogi più' sperticati al suo indiciz zo, propose <'lie fosse rieletto, con voto plebiscitario, Giu>eppe l>i Sil vestro alla carica di Grande Venera bile dell'Ordine Figli d'ltalia pei Io Stato ili Pennsylvania. 1". siccome in un breve tempo, cioè' dall Ottobre ad oggi non -i può' diventare cosi' cattivo da ispirare tanto odio, noi non possiamo credere clic il si gnor Dragotto non abbia, per il tir. Venerabile di Pennsylvania, lo sfes so concetto clic aveva allora. Non abbiamo nessun dubbio che il pubblico dei nostri lettori crederà' a quanto noi diciamo circa il signor Dragotto; ma per diradare qualsiasi ombra d'incredulità', in attesa clic nel numero prossimo rendiamo ili pubblica ragione una lettera ili costui 'contro i riformisti alla Di elemento e di elogio pel signor Di Silvestro scritta dopo l'ultimo Congresso, elio noi allora non volemmo inserire, dia mo oggi ospitalità' a questa della Loggia Colaianni sotto il venerabila to del signor Dragotto. LOGGIA N. COLA JANNI N. Ili Phila., 1 Ottobre 191!). I,'ispett. Or. Venerabile, 1 a Loggia Napoleone Colajanni N. 1)1. riunitasi in seduta, ordinaria, de libi rara ad unanimità' di seri vere quanto appresso: "Affermando i! suo grande e alte, \larorio fatto a prò' dell'Ordine Figli d'ltalia, e sicuri eh e xura' sempre instancabile a combattere i NEMI( I di questa grande e benemerita Asso dazione, mandiamo i piti' fervidi au \ guri per la sua rielezione a Grand" j Venerabile." Sicuro che vorrà' accettare quanto ' sopra, con stima la saluto suo in ].. ; v. v. Paolo Pancino. Segr. Ardi 703 Federai Street La Colajanni non fa i nomi dei ne mici dell'Ordine che si dovrebbero combattere; ma il Grande Venerabi le, che li conosce, come li conoscono tutti i "Pigli d'ltalia", sapra', siamo certi, esaudire il desiderio della log gia, che era allora ed e' oggi, sotto il vencrabilato del signor Dragotto. » • • Vi sono state logge tardivo che tra scurarono di rispondere in tempo al REFERENDUM e che perciò' il lo ro voto non sara' preso in considera zione. le quali stanno mandando li loro adesioni adesso. Facciamo il no me a titolo d'onore per assestare un altro colpo, più' tremendo, ai 2 o 3 di sfattisti che credevano insensati di uccidere l'opera più' bella, più buona, più' nobile che sia stata mai compiuta nelle colonie italiane di A merica. Esse sono quattro, fra le 21 chi non avevano risposto, con un totali di 126 voti. Le loro adesioni sono ar ri vate nell'Ufficio dell'Ordine dopi WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA IIN PUGNO -CI PHILADELPHIA, PA., 13 FEBBRAIO 1921 | pubblicato il risultato del referon ! limi. Si hanno cosi', fino ad ofijji H» 1 ! lofrge favorevoli, condanna schiiic i:■ 11ii* ai caini. I.( log-re <oiio: lìuii ; nero limitili \u . "ili! ili Ambler, 1? | votanti. Il favori voli: Giordano lini no. No. s ili Farteli, 10 vo Manti, fuvorevuli. I (-ontriii'io: Fi orii di Colombo No. l(i l. ili \mlirid {si 1 , votanti, VO favorevoli » l'in ine Italiana \'o. fi.">ì di illc, i 'fi vi>(illili, '*! l taiolcwili, | ciiiili'ti- J rio. I Il fi~u11;it«» della vota/ione ila pai j Ir delle logge ili l'cmisvlvania e' cu ! i' lusinghiero chi' non ha bisogno di ; i ommcnt i. | (gualche iaiuiglicthi continuerà' a dire coinè il celebre Scarpetta: non • i unii) c'ir m al ninnilo o eli in morn' ' '•asserviii" o "ignari'' i soci ole log ge che protestano contro i metodi mediocviili praticati «la qualche L'i liale. Ma noi coni inaiamo a pubbli care le loro li I (ere perche', Alleilo nin incsso, che alla minaccia del capin testa "i i fan tulli ft fiinn della por- In" il minacciato ave- c risposto, ed n; ri finn s, i lidi re dalla finestra", 10 stato delle cose non cambia. Il col po era preparato: ad un min cenilo i i/ia a ili: Zf'i'i .vi fini mno addosso al mal ni),ilalo. * » » A arrisimi n. l'a.. ì L'eli. Ift'.'l La L'io'/in I. Mentri, .V. 306 di. Xorristoirn. l'a., il' Ila irdiiln or lilinria di Honu ni •IL si orsa (> rinvilii misi', dopo "ri i 11 *i liliali) la hi tura della circolare ri renila dal (ira/idi. Concilio » . venuta n erniosi enza dell'alio assassino rolli ni esxo in danno del Grande Scgreta lio /'nolo Di l'esu. deliberava ad 11-' nominila' di fari/li pervenire Ir tio ■lre si nipoti' stigmatizzando i pre meditatoci del vile alleviato, asso i iati dirti a I ulte le consorelle, che ni sono lanciale contro le marionette ìclie, fanno vergogna non salo alla I sliluzione nostra, ma altrcsi' a quei/li illustri uomini dei cui nomi si fregia no le loro Logge. Essi sono ribelli non solo alle nostre Leggi, ma a quelle cirili. perciò' i responsabili si obliano il nostro maggior disprezzo avendo falli) il resto il Grande Con- 1 • ilio ini deferirli al Concilio Supre mo. G. Durante, Venerabile lì. D'Amico, Segr. Ardi. * ♦ * LOGGIA G. > '. CAPACCIO. N. 140 l'hila., l'a., 1 Febb. 1931 Ri speti. Gr. Venerabile, La Loggia "Giulio Cesare Capac cio" No. 140, una delle più' forti di Philadelphia, eie lia sempre dato prota della sua disciplina all'Ordine, lonio da essere stata compatta per la erezione dcll'Orfanolrofio, velia scor sa seduta, su propositi del fratello Angelo Livolsi, ad unanimità' delibe rava quanto segue: 1. Un voto di plauso al Gran de Concilio ed alla Commissione Or fanotrofio per l'opera compiuta con l'acquisto del grandioso fabbricalo che servirà' a ricoverare, gli orfani dei fratelli morti. ~2. Un voto di simpatia per il fratello Di Peso per la violenza su bita ad opera di alcuni incoscienti, spiali all'alto degradante da un uo mo che, mentre eternamente critica gli atti altrui, non ha saputo far pro gredire la propria loggia. 3. Preghiera ai Grandi Ufficia li di procedere contro la Loggia isles- sa, c. gli animi del selvaggio dHin lalo, onde scacciarli dall'Ordine, ino itilo solenne per quei fiochi caini che ancora si annidano nelle nostre file. • I. Dare pubblicità' di questo deliberalo se si crede opportuno per il ben.e dell'Ordine. Inloiiino Vigliane. Segr. Ardi +'* * \.o(i(\ì.\ IFF. HKIÌSAI,UF:RI X o 138 H illic»<spnrl. /'.( . 'i ' l'f.'l signor l'aolo Ili l'eso, (ir. Segr. i li h'iiian il . I mit o e l- ratcllo. In I. uggia I finitili Ih > -aglien. ' Il nostro bravo agii imbroglioni ! Questo iili>li> mettemmo a cape di; ni IMI-I ro si ri icoletto pubblicato su! .La Libera l'inula ilei 17 Ottobre | I !•*?(!. contro min gl'ldra ili imbro elioni i lii> aveva venduto HIIOHC » I t'affivi I : l'ili/ ili una ( 'ooperat iva ■ i Consumi' -ull'orlo di-I fallimento, i (ili -ieile i> i ini ipale a Ni» Castlo ci I i Klhvood Cily. l'n.. Ce ne incorso ina I' perche' un colale elio si credette nuli.'iiln come uno della geldra <ii -cri -e lettore d'insulto, grillando po ro' a squarciagola che il uri/ozio di EHil'tlOil l'ili/ 'ni inni/insili ili rimi j ' i alo azionisti e tulli tirili) desso Oliere r che Ir enlrnte i' Ir uscite ili ' < «il rninn iilln finta ili litili r ilio i ' fonili ih cassa saìh ritirali' si llr poni' tifino mila / \ fittili• ili Etfwood iil a nomi' Inni < unii ili t/urlli ili Ve iv Cosile. Noi nliliicllamino che -e quello di i Kllwood- City luceva parte dello sto |re principale di Vexv Canile il falli-' mento del primo avrebbe senz'altro oinvolto l'altro. Le nostre preciso parole di allora sono lo si puerili: Intanili resta assodalo che iti Coo perativa lui un solo alto d'incorpttra ' inti'', che i dai negozii. quella di Xrin Cubile, che e' fallilo, e l'altra •li Elhvood, clic e' sull'arto tiri fat ti iieiihi. snno entrambi legalmente responsabili di fronte ai tre,ditori ed agli azionisti : che il presidente di es sa e' stalo messo fami da una banca americana per peculato; clic egli, per il predicatori e gli associati a delin quere. era un ilio; the i gonzi e i \i tifoni resteranno con il naso in aria e che la triade ha intanato il prezit lei tradimento. Non sono ancora trascorsi mesi da quell'epoca ed il nostro vaticinio si e' avverato: la Christopher Colum bus Cria perai ire Assotialio n, che comprende i negozi ili New Cavile 'ti KUirood ha dichiaralo bancaroUa. Noi preveniamo, ammoniamo, sem pre: disgraziatamente pero', invece di ossero apprezzati, riceviamo in sulti. In tutte le nostre cam pagne combattute in un ventennio di vita giornalistica, abbiamo sempre a vuta la visione dei... trucchi che si preparavano. La Stella d'ltalia, di Greens bnrg, l J a„ del 5 corente mese, cosi' da' la notizia della bancarotta: NEW CAST LE. PA. IL FALLIMENTO DELLA COOPERATIVA (S L.) Il fatto e' noto un po' a tutti, anche ai muriccioli delle strade, e, se non ce ne occupammo prima, fu pèrche' speravamo in un riaggiustamento. Trattandosi di un affare clic coin volgeva almeno indirettamente. una deVe 'migliori Società' della jntea di Lawrence, c'era da spe.rart in una decorosa soluzione. Invece li cose seno andate peggiorando, ed o gi che una petizione di bancarotlt ri un ilari in seduta ordinaria il sei ri/ri''ii'r. "I apprendendo ette. nella l.'i'ifìia Napoleoni Colaianni, il gior ■iii ncrr (Irmi'iiii furano falle dell'• '■ffi se ■il (Iraiiil<~ Segretario di Fi nanza biasimivii l'uni rido de l IV n erti l /il e dilla Loggia Napoleone Co laimini. i dura mi volo di stima ■ di fiducia a voi rome llranile Segretario li Finanza, r rumi frah Ila dell'Ordì in l.a suini Irai' inani' uh Pietro Mazza Sei'/r. .l'ih. iit l'ohm ionu i staffi pt'i srtifdlfi con- Irò la ( hrisloplier Columbus t'oopc-\ rnlicc Assortiti HIP, non rnh> pìn' In fii'tm ili tacere. /.il bancarotta iiirolotilorvi coni* uri nili' iliie negozi, ano in X I'W l'i l'altro in l'Ulteond l'Ut/. I. attiro ilei itili negozi gi fa osi en h re a nin/tte mila ih/ìlari, tinnire i! passivo si a/jrjirt ri'bhr sili qiiitlicinri iii ti al litri. I,a passivila. come e' facile rile vare, nati, rappresenta, al postutto una {franile cifra, cil un po' ili buo na voltai tu' ii ri Itlic pollilo risparmia re alla Società' Colombo la mortifi i unione ili vcilersi trascinala iti ('or li'. (J naie una osserva che, per nu t amplesso ili linone ragioni, la Sai ir la' si i l'irate, le titani dell'affare, e noi. per ora. non togliamo mirarl i impellantìo il giudizio della l'urie, t'erto-, sr n nono responsabilità' indi' 1 titillali o adiri live, e' bette sitino chiarite, e ciò' perche' siano panili ■ possibili colpevoli. Provvisoriamente la carica di fir i eiccr e' stala affidala al signor Roy I/. Jameson. ( In- pensa adesso quel signore elio difendeva lo store di Kllwood City per gettare farina negli ooclii dei MRKT.iI, ovvero degli azionisti di quella citta? Chi li ripagherà'? Chi restituirà' loro i sudori della propria fronte? Troverà' ora quel cotale qualche ragioniere truffaldino, auto re di sistemi di contabilita', o qual- I ohe rabbino, elle cambia casacca con l'alternarsi delle stagioni, ebegli -eri - vera' un'altra lettela d'insulti per noi ? CHI E' CAUSA DKL SCO MAL I'IAXCA tSK' STESSO. I minchio ni che non ci hanno voluto mai a -coltale, rimarranno sempre tali. Ma i furbi, i truffaldini si fanno i sol di e con questi anche la reputazione, (ili azionisti sono rimasti col naso in laria, ma coloro che hanno venduto lo azioni, introitarono un profitto net to che nel mercato non subisce ava rie. Un nostro amico che vive fra New ('ostie ed Ellwood City, Pa., ci scri ve. queste brevi battute: La Coopera tiva di consumo di Mahaninglov chiuse le porte per ordine di queste Sheriff il 7 gennaio ti. s. Dei tri truffaldini di essa imo. il. Trovatore, fa l'agente di Assicurazione : l'altro il voltagabbana,jtla lene infeudati ed il terzo, OtsvJìl famigerato spiriti bollente Don '.Vario Di Nuccio fa l'e remita in Mahoaington. Egli e' ri mosto come annichilito e non .si ft vedere jnu. Non dubitate, nostro ammiratori carissimo, perche* anche egli risor gera'. Quanti altri farabutti dopo li loro malefatte non hpnno asceso i pergamo a predicar morale e non «oi tornati fra i nostri coloni a spennat chiarii nuovamente? NOI. La Divina Commedia di Dante ed i viaggi all'altro mondo V. La visione di Arda Viraf Il libro di Arda Viraf descrive la visione delle cose dell'altro ini>nilo, latta (la quel Sommo Sacerdote elio vide il premio dei buoni e le pene delle unirne cattive, oltre lo stato sia- ! /innari» di aspettazione di coloro, i he non furono ne' trop|H> buoni, ne' troppo cattivi. In quelle visioni sta detto che Ar da Viraf era chiamato Xikhshapur. Questo e" non solo un nome di una Viltà' ma anche quello degli antichi Icommentatori. E' possibile quindi die uno di costoro abbia scritto il li bro di Arda Viraf. Copie ili esso si trovano in due antichi manoscritti non anteriori al secolo XV, Un ma noscritto sanscrito fti tradotto e reso noto in Europa da Martin llaug in inglese e da M Ilavlhelemy in fran cese. Quel manoscritto e' del 1410, Si tmvano anche alcune versioni per siane in prosa ed in versi. (Vedi llaug- Kssavs). L'Arda Viraf appartiene alla let teratura pelvica. K. Blocket ha scritto un libro dal titolo "Les origine* orientatali de le j hit ine Comedi* " nel quale s'inge •rmi dimostrare che se non diretta niente, I tante ebbe la ispirazione Ideila Divina Commedia indiretta mente da quella visione e dall' sitine al cielo di Maometto. Egli trova nella visione di *>an Brandano molle idee che si risconlrano nella visione di Arda Vira! e ncll'Asceii -ione di Maometto, e concinnile che Ostile, conoscendo la visione di San lìrandano, it direttamente fu in . Iluenzafo da «jut'lle amiche \ i-ioni o rientali. j Nella visione di Arda Viraf »i trovano esposte le dottrine della let teratura pelvica, circa il premio e le J pene nel paradiso e nell'inferno, che 'qui riassumiamo. 1 topo che l'anima del defunto e' stata giudicata all'entrala del ponte l 'hinvat -i mette in viaggio per an dare <il cielo oppure all'inferno. Vi e' doppia conce/ione del cielo, una naturalistica, l'altra religiosa. Nella prima dal ponte n passa per il mare del mondo ad una altissima monta gna che e' intorno alla terra, dietro la quale si coricano il sole e la luna. Quivi abitano le anime dei beati in sieme agli Dei. in un mare di luce fulgidissima. o\c si trovano gli astri del cielo. Le anime buone vanno pri ma nella regione delle stelle, |>oi nel la regione della luna e di la' passa no in quella del sole, per salire final j mente nella luce infinita, nel cielo più' alto, la dimoratici Signore. Que |sta e' costruita come un palazzo rea le riccamente decorata, con tutte le varietà' di pietre preziose. | La concezione religiosa del cielo e" del lutto differente. Il paradiso e" diviso in quello dei buoni pensieri, in '(nello delle buone parole ed in (niel lo delle buone opere davanti agi; spazi infiniti della luce. I nomi del cielo in quanto e' la magione del Signore, degli Angeli e dei Beati, sono vari. Esso e' appella to la regia dei canti, la casa della luce e del premio, il palazzo della Maestà', il luogo dei desiri, ove tutte le brame sono appagate, la dimora degli inni, piena di canti del Signore Sapientissimo: la residenza degli uo mini pti. La felicita' del cielo ora vi e' de •i ritta in una maniera sensuale ora in una maniera spirituale, tna spe cialmente consiste nel trovarsi alla presenza del Signore, e eoi rispondi' alla visione beatifica dei teologi me dioevali. L'inferno vi e' descritto in modo materiale e spaventevole, pieno di a nimali feroci che sono nelle caver ne con gli spiriti cattivi. Sotto il ponte di Chinvat s'apre la bocca del l'lnferno presso il colle d'Arezura, che e' un gruppo di montagne. Li dimora dello spirito del male e' pie na delle più' orribili immagini, di tenebre e di miasmi velenosi. All'en trare di una anima dannata all'ln ferno viene insultata con male pa role dagli altri dannati e vien cam biata in demonio con forme umane. Nella letteratura pelvica l'lnfer no e' situato alla regione del nortlj donde vengono tutti i trrali, ed e' cu stodito dalle stelle e dall'Orsa Mag giore. L'inferno di quel luogo miste rioso e' freddo, secco, petroso, con venti gelati del nord; le anime si ammassano a migliaia. Le anime dannate descritte nel j l'Arda Viraf vivevano nei secoli pre cedenti alla conquista araba e qui Fa quel che devi, &vveng& | che può' Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi viaggio all'altro mondo, », «eondo i' Hart licioni.v (Litro d'Arda \ iraf pag. XI \" -•») lia dovuto nw>r de scritto in opin a anteriore al quattor dicesimo secolo. Arda Viraf aveva LlO vtito, assiso sul MIO letto, tre coppe di vino misto ad ima porzione sonni fera I(uranio i sotte giorni rito egli resto" nell'assopimento il suo spirito percorso dapprima lo spa/io che osi -te tra l'inforno od i! Paradiso, quin ili passo' nel paradiso e nel cielo, )K>Ì mrno' al ponte t'liinvnt e visito' 1 differenti luoghi di pena che sono nell'lnferno, La d, m i i/.ione d.H'ln l'orno incupii la maggior parto del li lii-o. I peeoati e lo pene dei dannati ii -«mio descritti senza ordine appa lente con grossolana immaginazione ■ho non ha nulla di poetico La lin gua del mentitore ■ ' tormentata dai icrmi. Chi ha pronunciati false pa nie, o vane o cattivo porta sul dor o una montagna coperta di nove e li ghiaccio: chi ha privato i cani di mtrimento o li ha haituti, e' divnra o dai demoni simili ai cani Alcune tonno gridano nonostante che Mann locapitate, perche* nella loro vita ninno pianto i loro morti. (ìli adu 1 ori, gli scottici, i fanciulli cattivi, incili clic hanno trasgredito le HOT no della pnrila', lo donne ohe .»i soli crvite di hcllctlo o hanno portalo alsi capelli, lo infanticide, quelli che ninno ingannato nel commercio, gli ivari, i giudici preuiricatori, tali so lo i peccatoli*che \r.la \ irai' iu ■ontra nell'lnferno. Una certa .rassomiglianza con la i-ione apocaiittii a doH'A»een.»ion, l'lsaia, ha fatto credere che questa isione abbia avuto influenza nella i-inno di Arda-Yiraf, ma quo-ta imi esco dai niazdcisiiio ed ha un es attore proprio, N'nn e' il frutto di ma immaginazione ricca e ereatriee ■omo te leggende greche e di altri pò ioli, e non ha nemmeno la pia curio ita' di squarciare il volo dell'avve ri re o di penetrare noi disegni di )io ed i segreti della redenzione, juale manifestamente e' lo -eopo del ti visone d'lsaia. Tanto meno Arda k'ira[ e' un profeta che nella sua vi none si rivolge ai conterranei con improveri e parole roventi, come I > >ante, ma <>' un puro orientale e lo ue parole non accennano a nessuni, •poi a deteiminata. L'Arila Viraf e' un semplice < at> iiismo morale che ha lo scopo di i pirare l'orrore dei poetati più abbo ninomi! prc--o • |iopoli Iranici. A li lle il Principe dell'lnferno predica norale. "l'erehe', dice egli, mangiate ,<>i il pane di Dio. e fato poi le mie i/ioni? l'orchi'" non pensalo a! no tro Creatore, ma fate invece la mia olonia". (Vedi Sodorbloni. L<i l "* Vultur d'apre* /»■ Mazdfimtc pag 105 e seg.) . Arda Viraf voile nell'lnferno delle ■uni/inni terribili per i trasgressori lolla purità*, mentre quello' ili altri leccati più' gravi sono assai leggio re. Mentre mantiene la pia usanza di seppellire i morti, e' ben lungi dalla religione della piota' per i poveri ili sventurati \i\i. e non comprende io spirito dello mirabili parole "La scia che i morti seppelliscano i mor ti. ma va a predicare il regno di I )io". Nell'Aida Viraf. oltre dell'lnfoine del Paradiso e' fatta menzione di un luogo intermedio tra il Cielo e l'lnferno, ove sono puniti gl'indeci si, che come dice l'Alighieri furono A Dio spiacenti nini nomici sin Oli angoli che conducono costoro tanno un'esortazione ai vi\i di fare umiche buona opera di più' delle fal livo per assicurarsi il cielo, giacchi. 1 sol se le buone opere eccedono le L'attive, si può' entrare in paradiso DR. P. CCBICCIOTTI MOVI MENTO MARITTIMO Il piroscafo "Ferdinado Pala-cia no" della Navigazione Generale Ita liana, partito da Napoli il '-2 corren te con 1316 passeggicri di terza e 280 di classe, e' atteso il giorno 14 corrente. Il "Ferdinando Palasciano" ripar tirà' da New York per Napoli e Ge nova il 26 Febbraio Partenze da Pttiladelphia Vine Street Pier TAORMINA 4 Mar' AMEBICA 9 Mane TAORMINA 19 Aprii AMERICA 27 Aprii-
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