'Appendice de "La Libera Parola" M'MKltO 11 CREPUSCOLI DI LIBERTA Vuole ascoltarmi.. benignamen te, con indulgènza? Io ho certo sba gliato gettandomi in un'avventura che deve darle tuia cattiva opinione di me. Non protesti!... i- giusto. Ma io non disponevo di altri mozzi per avvicinarla, oppure questo mi parve il più' rapido, il più* sicuro. Sono straniera, le h<> detto. Conosco qualcuno, ma non ho amici. I n oilio feroce mi perseguita da parte di co lui che la legge mi diede per protet tore e die e" divenuto il mio carnefi ce. Riuscì' a sposarmi a furia di rag giri perche' ero orfana, sola, spiglia ta de' miei beni da un tutore senza scrupoli... Ma a che le sto raccon tando le mie sventure? Non ultima e profondamente amara e' quella di essere nata nel più* disgraziato dei paesi, in quella Polouia vostra so ORDÌ SE FIGLI D'ITALIA rn AMERICA Nel Maryland Bella, magnifica, indimentica bile riuscì" la cerimonia della Inizia zione della l»ggia Abruzzi e Molise N. 1051, avvenuta il 12 corrente. La Sala del Moose, te decorata, premontava un aspetto stupendo, festoni e bandiere Italia ne ed Americane facevano spici -o. in somma. un colpo d'occhio magnifi co. Alle ore 3 p. ni. la sala si empiva di fratelli e sorelle. La Loggia Fem minile Regina Elena No. 561, che per l'occasione funzionava da Madri na, prese posto ed incomincio' la funzione di rito. La cerimonia della iniziazione riu sci' oltre ogni dire stupenda : funzio nava da Araldo la sorella Chiara M ere-aldo. la quale tanto bene espli co' le mansioni ritualistiche. L'entrata dei centocinquanta e più' nuovi iniziandi venne salutata -«lai suono dell'lnno Figli d'ltalia, e seguito al piano dal Prof. Camillo Kaueia, accompagnato col Molino dal signor Vincenzo I>i Maggio. Terminata questa funzione faceva ingresso neTla Siila l'intero Grande Concilio con a ca|x> ìl Grande \ esc rabile fratello Placido Millo; la sa la era gremita e tutti salutarono l'en trata del Grande Concilio. Il Grande Venerabile P. Milio. coadiuvato dal Grande Segretario Archivista fratello Francesco Della Noce in qualità' di Araldo, proeedet te alla istallazion-- degli Ufficiali della nuova Loggia. Finita questa cerimonia, il Grande Venerabile in vitava i Venerabili di tutte le Log ge innanzi all'Altare, copreso il nuovo venerabile della Abruzzi e Mo lise e con ispirate parole raccoman dava loro che le otto Logge di que sta citta', merce' il loro interessa mento, quali capi di • <«■. debbono lavorare in armonia ed in cornane ac cordo ; disse che ogni Loggia dovrà' essere una scuola di mutua lienefi i-enza edi Amore. Raccomando' di tenere bene in moni* la giustizia im-' parziale per tutti, conseguenza della lienevolenza universale e di mantene re alti i pritjcipii sacrosanti del no stro Ordino, imprimendo nella men te di ogni affiliato che la nostra sto- ' ]•;?, ha un passato glorioso, perciò è" dov'eroso per noi onorare la no-tra patria di origine, 1 Italia, e quel!a di adozione, l'America. Presentava con adorne parole il nuovo Venerabile fratello Salvatore Bossi, dandogli il benvenuto in mez zo a noi. Que«ta si senti' talmente en tusiasta dell'Ordine che salutava questa data del 12 Settembre, come novella era per la I/iggia Abruzzi e Molise e faceva nel mentre 'coprire, un grande emblema del Leone, ac comodato per l'occasione alla testa della Sala e nel quale si leggeva a grandi caratteri: (Lunga \ ita al l'Ordine Figli d'ltalia). Intrecciava il suo discorso con un inno .al A ate guerriero G. D'Annunzio, che con un pugno di arditi un anno oggi pren deva, a nome d'ltalia. po>-ess<> della Citta' olocausta, l'eroica Fiume. Ac cennava pure ad una piccola lotta sorta in seno a quella Società' prima ili passare all'Ordine. Ora ocni lot ta e' finita e tutti di un sol pen siero i fratelli dell'Abruzzi e Molise fanno corona qui in quest'Aula, con tenti, persua-i ci entusiasti di unir si sotto l'Emblema del Leone, col proposito di lavorare per il benesse re nostro e della nostra Organizza zione. Regalava quindi un mazzo di fiori alla Venerabile della Regina E lena sorella Antonietta Apictlla. Il suo discorso fu salutato da lunghi applausi. Con parole ispirate a grande pa triottismo il fratello Armando l'a lumbo della Loggia Felice C'avallot ti No. 71 di Washington, D. C., te se' un magnifico discorso accolto fre neticamente. Invitato dal Grande Venerabile, prendeva la parola il Grande Orato re fratello Raffaele Del Giudice. Questi ringraziava e si congratulava col fratello Bossi delle belle parole pronunciate, dicendo che si aspetta da lui ancora altro lavoro, quello di portare in un tempo non lontano, un'altra Associazione nelle nostre fi le, iuui con la eua parola fiamman te di vero patriottismo, ricordava ro me up'altra volta la bella nostra Ita lia e' stata colpita dall'immane scia gura del terremoto, che ajtre mi-. j rella di servaggio, la Polonia eh» o dìa come voi italiani odiate l'austria i-o. Mio marito invece, il marito che mi hanno dato, e* un Unitale tede sco. .. Sono abbastanza da compian gere ? : La voce, l'accento, il fremito dolo i roso del bel corpo commovevano , sempre più' l'Arrighi muto e per ;>le--o. Sentivano entrambi che il momento era culminante: un secon- MÌO di più* avrebbe rotto quel filo ' misterioso che li avvolgeva in un ma gico incanto. L'ala del destino passa va rapida su di loro. Piegandosi ver -o il giovane l'ignota sollevo' il velo nero che la copriva rigettandolo intorno al capo che emerse iinprov \ iso come astro d'oro cinto da una nuvola. E mormoro" con uno schian to appassionato: jgliaia di nostri fratelli hanno trovato I la morte, migliaia ancora aspettano idi essere soccorsi, perciò' aspettano la nostra generosità", ed e' nastro sa crosanto dovere asciugare una lagri ma, lenire un affanno. Invitava I u ditorio a rivolgere per un minuto il pensiero ai nostri disgraziati Fratelli in segno di lutto; ciò' fatto propo neva al Grande Venerabile di auto rizzare la raccolta, tra i presenti, ili qualche obolo. L'incarico delicato venne affidato a diverse sorelle della Loggia Regina Elena Xo. 561, che raccolsero *".'13.23, somma conse gnata alla Sorella Antonietta Apicel la, quale Tesoriera provvisoria ; il Grande Venerabile rivolgeva calda preghiera a tutti i venerabili di in tervenire mercoledì' sera prossimo ad una riunione che avra' luogo alle ore 8 p. m. nell'ufficio del Grandj? Concilio per studiare di accordo co me venire in aiuto dei colpiti del ter remoto e per risolvere altri affari di versi riguardo l'Ordine in questa citta". La parola indi ai Venerabili e rappresentanti delle Logge locali. L'avv. Giovanni E. Buccini, per la Loggia lì. Mazzini Xo. 300 regalava quattro Maglietti; il fratello Alberto De Luca, per la Loggia M. Buona roti No. 3-17, offriva un mazzo di fi"- TÌ. La Marconi No. 183 regalava ■ uno standard ino per l'altare e la -Ma drina Regina Elma tutto l'occorren ; te per l'Altare. Per la loggia Arti stica Operaia il fratello Giuseppe Salnit ri, venerabile regalava la lascia di Grande Deputato; il fratelli SalT. Cavallaro per la Cefaludcse S. Spinuzza dava una grande cesta di Fiori. Infine l'ex Grande Venerabile Fratello Domenico Mu.-aechio con belle parole augurava vita bella e prosperosa alla nuova loggia. * Il fratello Gr. Curatore Ignazio Papania. accompagnato al piano, cantava con la sua magnifica voce diverse partiture di opere applaudi to. Furono serviti paste e rinfreschi a profusione. Una lode meritata e sincera va a- j gli amati fratelli del comitato com-j ; posto: Presidente, Sebastiano Gargare-I --li; Segr. Luigi Di Pietro: Tesoriere, Luigi Quartapelle, Alessandro Ric ciuti. Antonio Di Filippo, Luigi Lol-j ìj. Geremia Casciere, Giuseppe Ser-; 'ra, Donato Michetti. . Gli Ufficiali della nuova loggia i sono i seguenti : Venerabile, Salvatore Bossi; Ass. Ven., Gaetano Di Marcantonio; Ex Ven. Ales-andro Ricciuti ; Oratore, I Tito Zappacosta ; Segr. Arch. Gae tano Napoleone; Segr. Fin. Camillo Frane-ioni : Tesoriere. Amedeo D'Ap ollonio, Curatore, Ercole Di Ruscio, ' Luigi Lolli. Giuseppe Speranzella, ' Eugenio Di Nisio, Francesco Santil -1 li. ATTI I FFJC'IAIJ del GRANDE COSLJLIO DEL MARYLAND Mereoledì', 15 Settembre, il Gran i de Concilio riunivasi con la presenza ! di tutti i Venerabili delle Logge lo i cali, il grande Venerabile faceva lo ro conoscere lo scopo della riunione, quindi di accordo si veni\ a alle deli berazioni seguenti : 1. Che l'Ordine prenda parte alla celebrazione del 12 Ottobre, Co lumbus Day, in corpo, unendosi al 'comitato generale. L'anno venturo i| tale festa dovrà' cadere sotto le redi ! ni dell'Ordine. 2. <'Jie ogni Loggia con un Co mitato di Cinque, compreso il Ve nerabile con l'insegna dell'Ordine, si rechino in Annapolis la mattina del Vi ottobre accettando l'invito del i Comitato Generale Jo«flle. jier pren dere parte l'inaugurazione del qua dro del Grande Genovese C. Colom bo, che ivi sara' scoperto. 3. Che il Grande Concilo pren da parte in corpo a tale invito. 4. Che le Logge si facessero ini ziatrici di raccogliere fondi tra i fra telli e connazionali prò' danneggiati del terremoto ogni somma spedita per il tramite di questo Grande Con cilio. 5. Che i Venerabili, gli Uffi ciali ed infine i sirisroli Fratelli aiu tassero questo Grande Concilio al l'espletamento del programma che sara' portato in Grande Convenzio ne. Dare speciale appoggio all'inizia tiva del Fondo Unico Mortuario, es sa essenzialissima, che al più' presto possibile dovrà' funzionare nlla '-'fi sa Sociale, ossia il Tempio dell'lta lianità', il posto ove ogni fratello dovrà' trovare conforto su tutto ciò , Eccole ora il mio tolto nudo] come 1* mia animi). Arrighi non >i mosse, non parlo'. l Tutta la sua vita era raccolta negli ! occhi. Il tempio si era fatto deserto.: Nessuna lui* esterna penetrava più' attraverso i vetri istoriali: i punti gialli delle lampade oscillavano a guisa di fuochi fatui nel grigione delle navate silenziose. Dove era e gli '* lu quale plaga. in qual cie10?.... ' Ella sorse in piedi riabbassando il ! velo lentamente. Scomparvero prima i fiordalisi degli occhi, poi i gigli delle guaneie, ultima la Inxva, pari ad una rosa che si chiude. Disse: —' Lasciamoci innanzi che lo scaccino, venga ad ingiungerci di partire. I>o si sentiva già' in lontananza a gitare il mazzo delle chiavi. Arri-i ghi potè' appena mormorai* con vo ce soffocata : Quando? Una morbida limilo si poso' sulla tua. la voce della sirena gli soffio all'orecchio : Presto avra' mie nuove. Sicuro? Giuro. 11 giovine si chino' su quella mano the riguarda la vita sodale, el<e ilo vra' fare onort al nome italiano in queste contrade. l'irta il nostro Bollettini, il «ir. Venerabile racconiaiulava a tutti i Venerabili la massima propaganda nelle Loggt', accioti-he' ridia vita settimanale al giornale di cui tanto' bisogno abbiamo. Baltimore, Md., 18 Sett> IND. F. Della Noce (Ir. Seqr. Ire li. - FÒS PE DA LEIT A L lANfI FA BIAHII t 10th* & CHRISTIAN STS., Philadelphia, Pa. ì >; ♦ rr ~ "w ♦ flffP'if --vrV ; >' n r I f: i TMrTrTBS^BMM ♦: gL né I HH i 'f iwM' ♦ f i «v wIiPiHHW \HOn ♦ m?. jt- iTwtti >; • ■PI ♦ . DIPARTIMENTI ; ? MEDICO-CHIRURGICO, OCCHI, NASO, ORECCHI E G0- J ; LA. 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Mattino d'aprile un po freddo, un JHV grigio, con molta acqua so spesa tra cielo e terra come se l'aria ne fosse pregna diffondendo la sen sazione di malessere delle cose incer ti Strade vuote, finestre chi si apri vano di mala voglia, portinai sul marciapiede ch<- guardavano in alto, iscrutando il mistero delle nuvole colle mani in tasca : qualche carretto di verdura, qualche spazzacamino nero e grave co' suoi ordigni di fer ro fulle spalle, il petto nudo e vil lino, seguito Ua un fanciullo ugual mente nero,, col piccolo petto nudo anch'esso e i grandi occhi cinti di fuliggine e la luminosità' dei denti che apparivano anche più" bianchi in mezzo a tutto quel nero. La voce del- Bell Phone, Dick : n non 6783 Cesare Verna CONTRATTORE ELETTRICISTA Si forniscono lampade elettriche di qual-iasi qualità' Si fa qualsia*! lavoro elettrico, come impianto, ecc., a prezzi da no« temere concorri Nili 1311 Diekinson Street, Phila., l'a. l'uomo si udiva da lontano: Spazzar-1 ramino, l'na pattuglia di croati ji stretti nella loro divisa color tabac co coi calzoni celesti misurava il ! passo pesante sul selciato: Ein, Z urei.... Dal portone del palazzo Possenti lo due signore uscirono quasi furti ve, in abito dimesso, colla euffictta del mattino di prammatica sotto il velo per andare a confessarsi. I >ietro a loro un domestico portava i libri di preghiera tenendo la regolare di stanza che doveva significare nel medesimo tempo protezione e rispet to. In quel giorno d'aprile le signore di casa l'ostenti non mancavano mai di recarsi alla loro chiesa prediletta di S. Pietro in Gessate per il sacra mento e per la messa, in memoria dei genitori di Xina che erano morti j ! tutti e due in quel giorno, sposi gio-, vani e felici, travolti dalla butera ; nel lago Maggiore. In chiesa erano già' state prtpa-1 vate ai-canto al confessionale le due eedie coperte di cuoio coll'inginoc- j chiatoio, il cuscinetto per appoggia-' re le braccia e lo stemma della! | {amiglia Possenti inciso sullo schie nale. PETER DI GIORGIO • Negoziante in Carbone e Legna Manager de! "Mtfflin Realty Savlng Club" 1210 Mifflin St. Phila., Pa. Dickinson; 1875) \V. Dr. Giovanni Ricciardi Medico-Chirurgo 1104 Ellsworth Street PHILADELPHIA, PA. Dr. I. CORTESE 1025 Christian Street PHILADELPHIA. PA. Bell Phone, Dickinson 3595 THE APULIA CREAMERY CO. Fabbricanti di Formaggi di la. Qualità' FABBRICA VARE ROOMS Preston. Md. 1 3th and Dickinson SU. PHILADELPHIA, PA. 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Prima ad inginocchiarsi dietro la grata fu Nina. La semplice fan ciulla andava volentieri a deporre il SUO fa idei letto di peccati nell'orec ehio indulgente di don Carlo, ma la difficolta' consisteva nel radunare peccati abbastanza grossi o abliastan za numerosi da poter ragionevol mente meritarsi i cinque pater ave | gloria che il buon prete soleva in , l'l ingerì e per penitenza e non sempre li trovava. Gola? Invidia? Avarizia? ' Maldicenza ? Superbia ? Disobbe jdienza ai superiori? Mancanza di i-arita"' Bugie? Nina avrebbe voluto ! scoprirsi rea ili qualcuna di queste ; colpe, ma per quanto si rispecchiasse nella sua piccola limpida coscienza questa al pari di un cristallo d'acqua ' pura non le rimandava che l'azzurro ÌOOSCOSOOOCOQeOSCCOOOeceOOSOSQOSOQeQOSCCCOSOSOBCQOSte COHiiali. Alai olle 118 l UL* L'unico e genuino M ( Tonico-Purificatore del sangue (Lippi Blood Purifier Tonic) è quello inventato dal Farmaci- WKRtmL % sta ANDREW F. 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Forse una o due nuvolette; un di distrazione assistendo agli u ffj divini, la preghiera della sera ulvn? ta soppressa dalla prepotenza H.i sonno, un atto di impazienza Un , | scherzo birichino... proprio aiont! altro. ; Quel giorno Don Curio l e c ! U(ac . K pensieri eattivi non no hai inai ? Pensieri «attivi? Che .nt, ndcVß dire? hi la si esamino' di nuovo ra. pidamente e non riuscendo a sbn garsi da sola, con la faeeina beni> accostata alla grata, un lieve l<attit,i di cuore sotti) il corsetto, mormoro' pianissimo : Quali pensieri? Don Carlo conosceva da molti an ni la famiglia Possenti: era amii» del marchese Annibale, aveva olisti, to a nascite e a morti, aveva bene dette le giovani salme dei genitori di Mina e per questa fanciulla nutriva quasi paterno. I (Continua)
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