La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, January 25, 1920, Image 1

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    ÜBMSHED AND DISTRIBUTED UNDER PRRMIT \ r nn
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
s. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO 111. - NuDiero 3
NOIE E COMMENTI
I! trionfo del cretinismo
lA> chiamiamo anche "Proibi
zionismo" ma, salvo il nome, la;
cosa è perfettamente la stessa.
Venerdì 17 ccrr. è andata in vi
gore la legge che vieta la fabbri
cazione, vendita e consumo di
tutte le bevande contenenti più
del mezzo per cento di alcool. I
bevitori possono piangere le loro
lagrime più amare; i proibizioni
sti hanno tutte le ragioni di ral
legrarsi della loro clamorosa vit
toria che sarebbe stata impossi
bile in qualunque altro paese del
mondo; perchè l'America, fra le
sue molte caratteristiche ha an
che quella di essere il paese del
le contraddizioni più evidenti.
Come ognun sa, gli americani
sono un popolo eminèntemente
ragionevole ed è perciò appunto
che commettono tante cose in
comprensibili ; se l'istruzione
primaria fosse meno sviluppata
e la gente non leggesse i giorna
li, si potrebbe credere che certi
fatti fossero causati dall'igno
ranza dei molti e dalla prepoten
za dei pochi ; ma non è così. Tut
ti sapevano bene che cosa sareb
be avvenuto il giorno in cui, per
lasciar mano libera ai proibizio
nisti, che volevano la riforma del
genere umano, la temperanza a
vrebbe affermato i suoi pretesi
diritti; ma nessuno se ne diede
per inteso, sia per amore del mie
to vivere, sia per ipocrisia.
E la mostruosità ebbe luogo e
tutti se ne rammaricano perchè
essa copre di ridicolo l'America.
Invece di temperare l'abuso
questi estiiniisti fanatici che so
no i proibizionisti, hanno tolto
a tutti la gioia di bere un bic
chiere di vino o di birra, sotto i!
pretesto che l'Alcool è dannoso
il che scientificamente parlando
non è vero affatto. Non è l'al
cool che è dannoso, ma il suo a
buso, cicè l'uso continuato e !a
grande quantità; tanto è vero
che l'alcool esiste in natura in
quasi tutti gli alimenti, anche in
quelli nei quali la sua presenza è
meno sospettata, come, per e
sempio, le patate ele rape che
somigliano stranamente ai proi
bizionisti americani del giorno
d'oggi.
Dai tempi più remoti si è sem
pre riguardato il vino come uno
dei pochi mezzi messi a disposi
zione dell'umanità per aiutarla a
dimenticare le sue pene e per
darle quell'ispirazione e quell'ele
vamento che sono tanto necessa
ri!. Basta ricordare, fra i tanti,
tutti i poeti della latinità, gli ita
liani, i francesi, i tedeschi, e an
che l'immortale Shakespeare, per
citare il più grande degli inglesi ;
per costoro il vino è sempre sta
to pura sorgente di ispirazione e
di poesia. Il fanatismo ignorante
ha ucciso tutto questo, non por
riformare, non per migliorare,
ma per preparare una generazio
ne di bevitori d'acqua e di mor
finomani.
I tasti deità polizia
Abbiamo detto, nel numero
scorso, che il nuovo direttore di
polizia avrebbe dovuto riformare
e riformare assai, se voleva por
tare il corpo a quell'efficienza
che è indispensabile per una ade
guata protezione degli averi e
delle persone.
Ma, se di riforme si deve par
lane, sarà necessario cominciare
dalle fondamenta, tanti sono i
guai che affliggono la polizia cit
tadina. Nella scorsa settimana
avvennero dei fatti gravissimi
che sono da soli sufficienti a pro
vare come tutto sia inquinato e
come sia necessario tagliare il
male alla radice se si vuole vera
mente estirparlo.
Un cinese fu ucciso in una ris
sa nel quartiere cinese, rissa al
la quale presero parte due agen
ti di polizia; il cinese, prima di
morire, dichiarò che il suo ucci
sore era stato un poliziotto e la
sua dichiarazione fu confermata
dai testimoni; gli agenti dichia
rarono che l'uomo era stato ucci
so da un altro cinese che avrebbe
fatto fuoco dalla sommità della
scala al terzo piano, contro l'in
,* EXTRA!
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ITALIAN WEEIvLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI S E". IVI F 3 R E!, CON LA FIACCOLA I INI PUGNO -"CI
"Kntered as second-class matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadeiphia, Pa., under the Art of March 3. 1879".
'dividuo che si trovava al p ano
inferiore. Ma questa deposizio
ne, nella quale erano concordi gii
agenti di polizia, veniva demolita
dall'autopsia del cadavere, au
topsia dalla quale risultava che i!
proiettile non era stato esploso
nella direzione dall'alto in basso,
ma orizzontalmente.
Ventiquattro oie dopo un a
gente di polizia della 2.a strada
e Christian Street, aggredì bru
talmente, percuotendolo a morte,
il dottor Samuel Morris, Jr. che
si era permesso di redarguire l'a
gente stesso perchè insultava la
cassiera di un cinematografo del
quale il padre del dottore eia
proprietario. Un testimonio che
confermò i maltrattamenti in
flitti al dottor Morris in presen
za del sergente di polizia e di al
tri agenti, fu preso por la gola
dallo stesso poliziotto e brutal
mente maltrattato senza che
nessuno intervenisse a far e ssa
re la scena ignobile.
Sono fatti egualmente c n itrii,
egualmente indegni di questo
paese cVie si fa chiamare grande
ad ogni momento e riguarda gli
stranieri cerne degli esseri' nl'i
rieri. Nel primo caso i sciiti ai
ruffoni diranno che si tratta di
un cinese ignorante ; ma nel s -
eondo si tratta di un medico a
mericano, nato ed educato in
questo paese, che aveva servito
nell'esercito, raggiungendovi il
giado di capittino, vittima anche
lui della stessa brutalità bestio
'
E non sono fatti isolati questi;
soltanto fanno un po' di scalpori
perchè non è facile tener celati
gli omicidii; ma (pianti altri cri
mini compiono tutti i giorni
da quelli che dalla legge dovreb
bero essere i primi e gelosi <-u
--stodi !
I socialisti italiani
Trattandosi di socialisti, ci sa
rebbe da credere che fossero tut
ti eguali, giacché dell'uguaglian
za essi fanno professione di f'< -
de; vale a dire che i socialisti i
taliani, francesi e tedeschi, per
esempio, dovrebbero sent'rsi ed
essere tutta una cosa; dovrebbe
ro avere, almeno, dei principi;
comuni, dovrebbero informarsi
vedute corrispondenti al caratte
re della loro credenza politca e
sociale.
Succede invece questa fenome
no curioso che i socialisti italia
ni pensano ed agiscono in modo
tutt'affatto diverso a quello dei
socialisti d'altri paesi. Forse lo
faranno per sembrare originali,
ma certo il loro contegno è tut
t'altro che lodevole e la loro ope
ra riesce a tutt'altro scopo che a
quello della pacificazione sociale.
Nè il fenomeno è nuovo, perchè
esso dura dal principio della
guerra e si è, purtroppo, conser
vato inalterato; sotto questo
punto di vista i socialisti italiani
.sono perfettamente coerenti a sè
stessi.
I socialisti tedeschi, che ebbe
, ro da Carlo Marx la missione di
propagare il socialismo nel mon
do, allo scoppio della guerra, si
sentirono, è vero, socialisti, ma
prima di tutto tedeschi e vota
rono senz'altro i crediti militari.
. I socialisti francesi fecero altret
tanto e concorsero validamente
. con gli altri partiti nell'opera di
. difesa della loro terra contro
i l'aggressione barbarica. Gii ita
- liani invece fra il sì e il no furo
i no di parere contrario-e si lirni
i tarono a fare opera demolitrice
- della guerra prima e della pace
? poi, facendo il più gran male che
1 potevano senza darsi un pensiero
- /il mondo delle conseguenze.
Oggi predicano la rivoluzione
- e l'avvento del bolscevismo, per
- sino contro il consigl'o del "ccm
- pagno" Leni ne che raccomanda
i la calma in attesa di giorni rni
- gliori; e continuano a predicare
i il loro verbo sovvertitore mal
i grado che l'ltalia abbia bisogno
- di stabilità edi calma, per at
- tendere alla soluzione di gravi ed
e urgenti problemi nazionali e per
i non alienarsi irreparabilmente la.
-ì simpatia e l'aiuto necessario di
PHILADELPHIA, PA., 25 GENNAIO 1920
altre nazioni in momenti gravi
come questi.
Anche dato e non concesso che
il social .smo fosse la società i
deaje, il più elementare buon
senso consiglierebbe i suoi soste
nitori di astenersi dalla violenza
per risparmiare al popolo le sof
ferènze che accompagnano sem
pre igrandi cataclismi sociali an
ziché affrettare una rovina che
sarebbe purtroppo irreparabile
se il bolscevismo prendesse il
Una parola ai "Figli d'ltalia"
Domande alla Italian Star Linei
Dittata il 12 corrente nic.se, i! no- 't
stro direttole ha ricevuto una lettera li
''al signor Vincenzo Crocco, venerabi- n
le il< Ila loggia Italiana di Beneficenza d
\\ lìti!» di Coruopolis, l'a., nella quale r
lo scrivente dice: "Giorni or sono si è
presentato un certo C. L. Tofani, di- i
cenciosi agente della "Italian Stai l,i- p
ne". Dopo di avermi parlato delle tan- e
te l acili ricchezze che si possono accu- i|
nudare voleva che io avessi chiamata
una seduta straordinaria della loggiu o
per far tenere, ad un ingegnere che t
risiede a l'ittsbuig, fratello dell'Orili- t
ne, che io non conosco, una conferen- li
za circa l'utilità dell'acquisto delle a
zioni nella "Italian Star Line", lo pe- i
rò mi sono rifiutato di farlo, amino- R
nendolo che l'Ordine Figli d'ltalia non
doveva servire ili propaganda a nes- C
-una impresa." tiravo, sijfyor Crocco; v
la vostra risposta è quella che ugni <
affiliato all'Ordine dovrebbe dare ogni
qualvolta .-i fanno simili proposte. d
"Tuttoi ió", conchiude il signor Cloe- li
co, "l'ho fatto di mia iniziativa, per- I
elle il futuro delle azioni non si sa n
mai.
"Il signore che ho sopra menziona- s
to, la prima cosa che domanda quan- |:
do si reca in una località è se vi csi- n
stono logge dei Figli d'ltalia."
Fin qui il signor Crocco. Il nostro i
non è il giornale ufficiale dell'Ordine, v
ma per la carica che in Ksso riveste il .1
nostro direttore, ci crediamo in dove-1
ie I nel diritto di prendi 11- la parola, i:
I. Ordini Fi*tl d'ltalia, special- j
niente quando Ksso si organizzava, sia i
in questo che in altri Stati, era accol
to con diffidenza nelle colonie italia- t
ne 1 d anche ora è combattuti) da con il
nazionali senza scrupolo.Ksso oggi do
vrebbe servire ili puntello alle inizia
tiive di ogni genere. Nella maggior
parte dei casi ad agenti di compagni)
per azioni, esse in buona o in
mala felle, si ha la cura di assumere
' teli affiliati all'Ordine > quelli che non
sono soci o si spacciano per tali o si
affrettano a far domanda di appal ti -
nervi.
Noi riproviamo con tutta la l'orza t
del nostro animo coloro, elle, per l'in
gordigia di una percentuale, solleci
tano i proprii fratelli ad acquistare a
zimvi di questa o ili quella compagnia,
senza prima investigare ed assicurar
si della autenticità della invenzione od .
iniziativa, della utilità di esse, delle \
qualità molali ili Ile persone che vi si (
prepongono e di tante altre cose. .
Certi Figli d'ltalia che avversano le
buone iniziative della loro organizza
zione, sono poi così facili a profonde- 1
re denaro in imprese, che potrebbero '
anche essere qualificate come incogni- 1
te.
(ìli affiliati all'Ordine dovrebbero |
ricordare che le leggi proibiscono l
perfino la distribuzione di biglietti ili \
igni genere fra le logge, e ciò per non
iberare i soci di maggiori spese.
Ogni affiliato all'Ordine Figli d'ita
ia è libero di fare il comodo suo, ma
nelle riunioni non debbono essere di
scussi altri soggetti se non quelli di
assoluta pertinenza dell'lstituzione al
la quale si appartiene. Spesso avvie
ne che terminata la riunione di una
loggia si ammette in sala questo e
quel propagandista che ha interesse
di raccomandare una tale o tal'altru
impresa privata, alla quale egli è in
teressato. Per quanto in apparenza
; sembri clic tolta la seduta i prcsent'
i possono considerarsi liberi da ogni le
-1 game con l'Ordine, sta di fatto che,
. mentre sarebbe difficile riunire tanti
- italiani per uno scopo estraneo alla
organizzazione, con questo mezzo si
~ raggiungono coloro che altrimenti sa
" rebbe difficile, se non impossibile, po
ere mettere insieme. Quando poi fra
L presenti vi è qualcuno interessato
1 ielle aziende private, delle quali si
parla in quella riunione, fra i soci ri
[i mane sempre l'impressione che se j
.. esse sono raccomandate da un fratel
lo, significa che l'Ordine non è contra
rio alla iniziativa.
Noi non siamo affatto contrarli al
le iniziative di nostri connazionali che,
r; se messe in pratica, innalzerebbero il
■ nostro prestigio; prima però di lan
-0 ciarle si dovrebbero dare tutte le spie
.- gazioni precise, specialmente se ri
;] chieste come nel caso nostro.
Al sig. Crocco, per esempio, come a
, x tanti altri che ci domandano, non pos
i- siamo dare nessuna spiegazione, al
' l'infuori di ciò che è scritto nelle cir
* colari lanciate dalla "Italian Star Li
ne", una copia delle quali ci è stata
rimessa dallo stes 0 Crocco.
Noi potremmo fin da ora fare tan
te considerazioni sull'impresa che si
accinge a mettere in pratica 1' "Ita
lian Star Line" e se non lo facciamo
è per non dare l'imipressione che noi
siamo contrari all'iniziativa, che,
se ei potesse realizzare, non v'ha dub
bio, sarebbe la più patriottica opera
degli italiani residenti all'Estero.
Ci permettiamo oggi di rivolgere
alcune domande agli iniziatori dell "I
sopravvento. Basterebbe l'espe
rimento russo e quello unghere
se, con le loro depredazioni, le
stragi, il fallimento finanziario
dello Stato e dei privati, per con
vincere anche i più restii dell'i
nanità pazzesca di certe teorie
che hanno per programma di di
struggere l'attuale sistema so
ciale senza averne in pronto un
altro migliore da sostituirvi.
G. FERRANTE.
talian Star Line", nella .speranza dil
le risposto siano tali da soddisfare l.i
nostra monte e quella ili coloro che
dovrebbero investire il proprio dena
ro.
1. A qQanto ammonta il capitali
iniziale della Compagnia, sottoscritto
prima dell'emissione dolio azioni, e ili
esso che cifra è stata versata ed in
quale Banca.
I. - (ìli ufficiali della compagnia,
0 per meglio «lire i suoi amministra
tori, sono finanziariamente Interessa
ti in ossa e pei- quanto, e che cifra
hanno versata ed in quale Banca.
M. Ammontare della garanzia da
issi data ed a mezzo ili quali Compa
gnie.
4. Nomi dei promotori della
Compagnia, e se è vero che fra osi
vi sia stato o vi sia il Commendatore
Celestino Piva.
5. Se è vero olii- il 70 del
denaro raccolto viene versato, in qua
le Banca/e come si può controllare
l'ammontare del denaro che si racco
glie.
6. Quale percentuale viene corri
sposta agli agenti,' quali stipendi si
pagano agli amministratori e quanti
ne sono.
7. ln quanto tempo si crede che
1 vapori possano incominciare il ser
vizio e la cifia che si richiede per lo
acquisto di uno o più di essi.
K. Quale il bilancio preventivo
dell'entrata ed uscit i per ogni viag
gio e quanti viaggi si possono fai e
in un anno.
<l. Sono state fatte o saranno fa»
te lo pratiche per entrare a far parte
della Conferenza o "Trust" maritti
mo, o volendo rimanete indipendenti
potrà I' "Italian Stai- Line" competere
con tante altre compagnie unite in
"Trust" e con quali mezzi.
LA LIUKRA PAROLA.
Cessione di carica
Al S;g. Dirett. del periodico
LA ÜBERA PAROLA
S. Broad St.
Philadelphia, l'a.
Col giorno duo corrente ho la
sciato la carica di Addetto Mili
tare al mio sticct ssore Ooi< tinello
di Stato Maggiore di Bcrttezzo
Cav. Vittorio.
Nella imminenza del mio rim
patrio tengo a ringraziarla viva
mente per l'invio costantemente
e cortesemente fattomi del suo
Periodico, invio che ha contri
buito non poco alla nostra comu
ne cooperazione in difesa del
buon diritto d'ltalia.
Mi creda coi migliori senti
menti,
Il Maggiore Generale
EMILIO GUGLIELMOTTI
s * *
Il maggiore generale Kmilio Gu
glieliuotti, che tanto bene ha fatto al
le colonie italiane degli Stati Uniti,
rialzandone il prestigio di fronte al
paese che ci ospita, la mattina del 30
corrente mese si imbarcherà sul Mau
ritania alla volta d'ltalia.
Nei giorni che hanno preceduto la
sua partenza Egli e stato frsteggia
tiasimo e la sgradi giovedì scorso
volle accommiatarsi dai Grandi Vene
rabili dei diversi Stati dell'Ordine Fi
gli d'ltalia, offrendo loro un banchet
to al Ristorante del signor Gennaro
Del Pezzo, 211 W. 34th st., New York.
Sottoscrizione
iMMoe «iloti
Onde venire in aiuto della balda e<
eroica schiera dei volontari i quali
impavidi, sfidando le ire del nostre
Governo e di quelli alleati, seguono i
loro conduttore Gabriele D'Annunzio
apriamo una pubblica sottoscrizione
Il denaro, man mano che verrà rac
colto, sarà trasmesso a mezzo dell£
Banca dei Figli d'ltalia.
A NOSTRO DISCARICO
Dalla loggia liorna dei Ce
sari N. 18» di Dubois, Pa. $ 15.01
Somma precedente 1565.31
TOTALE GENERALE $1580..Ti
Abbiamo ricevuto da La Libera Pa
rola ventuno dollari e 50.soldi am
montare della dodicesima lista di sot
toscrizione prò' D'Annunzio e Fiurm
Italiana.
Sena of Italy State Bank
Luigi Corona, Càshiei
L'inaipraziGne del Fabbricata Sociale
della Loggia Dante Alighieri, N. 494 0. F. d'l., di Camoen, J.
Fra tutte le manifestazioni clic si
sono avuto per lo innanzi nella colonia
italiana della vicina città di Camdon.
N. J.. quella di domenica «scorsa, pro
mossa dalla loggia Dante Alighieri
N. 494 dell'Ordine Figli d'ltalia in A
incrica, per la inaugurazione del suo
fabbricato sociale, situato all'angolo
sud-ovest della quarta strada in l'ine,
va certamente ricordata come prima
fra le prime. K ad essa è stata confe
w** %
Avv. STUFANO MIKI,K, Venerabile Supremo
l'ita maggiore autenticità dall'inter
vento iì«*J l'l I lustre Generale Knriliu
Guglielmotti, ex «Marche dell'Amba
sciata italiana, che il HO corrente me
se ripartirà alla volta d'ltalia, delle
Supreme e Grandi Autorità dell'Ordi
ne Figli «l'ltalia e di quelle cittadine
e statali. Cosicché, gli sforzi di quei
biavi connaziionali, appartenenti alla
più grande, e diremo unica, Istituzio
ne italiana di questo Paese, sono sta
: ti coronati da un insperabile successo,
ed essi possono essere oltremodo or
go|fliosi delle benemerenze di front:
alla loro famiglia sociale, alle cotoni)
italiane, alla madre-patria e verso gli
Stati Uniti ai quali hanno dato il lo
ro braccio, la loro energia ed intelli
genza, l'aiuto sincero e sviscerato du
. rante il conflitto mondiale, che però
non ancora ha apportato* quella pace
generale che si aspettava agguerrii fi
* nita.
! L'arrivo del Gen, Guglielmotti
e del Venerabile Supremo
, Si sapeva che alle ore 11 A. M. di
t domenica scorsa, alla stazione ferro
viaria centrale della Pennsylvania di
l'hiladelphia, sarebbero arrivati il ge
" aerale Kmilio Guglielmotti e il Vene
' rabile Supremo dell'Ordine Figli d'l
talia, Avv. Stefano Miele. Brano ad
- attenderli il Hegio Console d'ltalia
Cav. Uff. Gaetano Poccardi, l'idolo
degli italiani del suo Distretto Con-
I solare; l'assistente Venerabile Supre
mo, Avv. (ìiovanni Di Silvestro; il
Grande e l'Assistente Grande Vcnera
. bile Giuseppe l>i Silvestro i Giuseppe
. Brocato-Gaeta di Pennsylvania ed un
cugino di quest'ultimo signor (ìiusep
] pt Brocato di Klia, socio della loggia
0 Mazzini, N. 390, di Baltimore, Md.
Da Camden, a rilevare gli Ospiti
graditi, di New York e l'hiladelphia,
u erano venuti i signori Francesco Pal
- leria, Giovanni Ciammalchella, Benia
o mino Tirico e Alberto Malice, rispet
tivamente Grande Venerabile, Grande
- Segretario Aerhivista e Grandi Cura
- tori dello Stato del New Jersey, e An
o tonio Di Paolo, presidente del comita
t. to casa, Vincenzo Cioffi, ex venerabi
= le e Michele Ferrante, questi ultimi
tre della loggia Dante Alighieri No.
494 «li Camden.
Dopo le presentazioni presero tutti
posto nelle automobili e partirono alla
• volta di Camden.
II L'apparire del Gen, Guglielmotti
suscito' UR vero delirio
'■ Quando, nell'approssimarsi al fab
-0 bricato sociale, il fischio dell'automo
■' bile sulla quale erano il generale E
°> milio Guglielmotti e i due Grandi Ve
e - iterabili degli Stati New Jersey e
c ' Pennsylvania, si fa sentire più forte,
' a il pubblico dei dintorni si riversa sul
la quarta strada ed improvvisa una
simpatica manifestazione al rappre
sentante del glorioso Esercito Italia
no, dal suo usuale portamento niar
"j ziale, il quale, alla porta d'entrata,
viene ricevuto da una guardia d'ono
~ re, composta d<gli Ufficiali della Dpn
' < te Alighieri, ed accolto al suono della
i- marcia reale.
Come la parte esteriore dft| fabbri
cato sociale, cosi le sale e i più pie
ie coli vani di esso, sono pavesati coi co
lori nazionali d'ltalia e d'America €
con lo stemma dell'Ordine Figli d'lta
er lia. Non tenteremo neanche di fare la
descrizione del fabbricato, prima po
che lo spazio ce lo impedisce, seconda
riamente essendo convinti che non
riusciremmo se non a dare una palli
da idea di ciò che è diventata la vec
chissima e deterioratisnima Mechanic
Hall, che +i esisteva poco più di tic
mesi or sono. K dire che. dell'acquisto
e della trasformazione, gran merito
va ad una sola persona, ad un modi
sto per quanto intelligenti eonnazio-
nati», ni banchiere signor Antonio I)
Paolo, che Ita presieduto alla parti
amministrativa ilella non facile im
presa.
Nella Sbia delle riunioni
I soci della Dante Alighieri e i rap
presentanti delle consorelle di Cam
den e<l altri paesi del New Jersey
gremiscono la sala delle riunioni a
terzo piano, dove deve aver luogo un:
iniziazione «li soM e l'inaugurazione
del fabbricato.
II primo ad essere ainunesso, accom
pagnato dal Grande Venerabile <1
Pennsylvania mentre quello dello Sta
to del New Jersey presiede, e il gè
nerali Guglielmotti, all'indirizzo dei
• piale si ripete una entusiastica dimo
strazione pari a quella cui è stato fat
to segno alla sua entrata nel fabbri
cato. Dopo di l.ui, man mano entrano
i grandi e supremi ufficiali ricevuti
•on gli onori dovuti alle loro cariche.
Iniziazione di profani ed
Inaugurazione del
Fabbricato Sociale
I/iniziazione dei profani, che sono
circa sessanta, viene diretta dal Vene
rabile Supremo Avv. Stefano Miele
assistito dal («rande Venerabile di
Pennsylvania, in qualità di Araldo. I
posti ili ex venerabile, ass. venerabile
ed oratore sono occupati dai signori
Francesco Palleria, Avv. Giovanni Di
Silvestro e Giovani Ciammaichclla.
A sumono le funzioni di cerimonieri
i due Grandi Curatori del New Jersey
Tirico e Malice.
Uopo la cerimoina di iniziazione,
accompagnata dal piano, che è in una
sala attigua, sul quale siede la signo
ra Grazia Di Natale, la leggiadra
Sig.na V. Di Paolo, figlia del banchiere
signor Antonio, con una voce ammi
revole ed in perfetto italiano, nono
stante sia nata qui, canta prinfli l'ln
no dei Figli d'ltala e poi quello di
Mameli. Il coro è format»! da altre
leggiadre signorine Elisabetta e Rosi
na Marini, figlie del signor Giovanni
Lina Pio, Milie Mignogna, Letizia
Peritino, Minnie Palladino, Lelia Cic
carelli e Amelia D'Urso.
Il meritp per la preparazione di
queste brave donzelle va alla maestra
d'italiano signora Matilde Torquato,
venerabile della loggia femminile Bea
trice l'ortinari, No. 876, che si ebbe
le congratulazioni di tutti i Figli d'l
talia, dal Supremo Venerabile all'ulti
mo gregario.
Dopo le ultime note dell'lnno di Ma
meli, che provocarono applausi senza
line, prende la sedia presidenziale il
venerabile signor Salvatore Dovi, l'ar
tefice •«ansimo del progresso della
loggia Dante Alighieri e della inizia
tiva i! 'abbrieato sociale. Egli, con
belle pi. 'e, rifa la storia della Dan
te ed in i ✓ mo fa la consegna dql fab
bricato al .inde Venerabile del New
Jersey, s. • Francesco Palleria, ri
mettendogli ve, chiusa in appo
sito astuccio le èdi bronzo placcato
m oro, regalata dal sig. Luigi D'Ur
so, gioielliere, segretario archivista
della loggia f. -iteggiante.
Il signor Pillcria, a sua volta, con
uno bellissime discorso d'occasione,
presenta la chiave al Venerabile Su
premo Avv. Stefano Miele il quale,
dopo aver parlato brillantemente, fu
regalo di fiori alle signorine che han-
Fa quel che devi, avvenga
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia Soldi
no cantato. \ uno poscia invitato a
parlare il Generale Guglielmotti e ■
presenti applaudiscono freneticameli
te il suo dire, smagliante e convincen
te. Da una signorina «li viene offerte
un bouquet di fiori. Dopo bri vi parole
dell'Assistente Venerabile Supremo
Avv. Giovanni Di Silvestro che spiega
gli ideali dell'Ordini e il sentimento
di disciplina che deve tenere compat
te le (ile, hi, seduta vii ne tolta.
Kra le diverse rappresentanze ri
cordiamo quelle <l< ll'Atlnntie City:
la loggia femminile ( list mi Bcl
gioiosa No. H!)8, che il 5 del prossimo
febbraio, darà, in quella città, un
giandioso balio, pi i la quale è presen
te la colta e simpatica venerabile si
gnora Giuseppina Mancini, maritata
lenni e la maschile Colombo numero
TB!t i cui intervenuti sono Gerardo
Avv. GIOVANNI DI SIVESTRO
Ass. Venerabile Supremo
Mancini, < x venerabile, Krminio Pa
veso, A ROK ti no Stromei, Michele l'ur
ei, Enrico" Lo Sardi, Nicola Origlia e
Ijoreto di Giovanni.
Le presentazioni
Prima «li andare a banchcs.to avven
gono le presentazioni fra le autorità
dell'Ordine Figli d'ltalia e quelle cit
tarline e statali.
Gli ospiti americani *i dicono orgo
gliosi di conoscere da vicino il nostro
generale, che nei campi di battaglia
ha saputo dare prova della sua per
spicacia, al coniando di un reggimen
to di bersaglieri, del suo eroismo.
Questo illustre uomo, che ha l'atto
tanto bene alle colonie italiane degli
Stati Uniti, portando la sua parola,
calda «li patriottismo, da un capo al
l'alt questo Continente;" questo
valoroso soldato, che ha molto contri
buito a rialzare il prestigio nostro e
dell'ltalia, di fronte al paese che c ;
ospita, fra qualche giorno ci lascerà.
Ma a continuare l'opera sua, un altro
ufficiale, non meno degno di Lui, ri
marrà fra noi e Questi e il Colonnello
Marchese Vittorio Asinari di Bernez
zo, che Lo ha sostituito nell'alto uffi
cio di attacchè militare nella nostra
Ambasciata.
Il banchetto
Alle ore 1.30 I'. M. quqndo i com
mensali, in numero di circa cinquecen
to, hanno preso posto nelle tavole ad
ossi assegnate e disposte nella sala
del 2.0 piano, entrano gl'invitati, ita
liani ed americani, con a capo il ge
nerale Guglielmotti, e l'orchestra in
tuona la marcia Reale.
Alla tavola d'onore siedono, nel cen
tro il generale Guglielmotti avente
alla sua sinistra il Supremo Venera
bile Aw, Stefano Miele, il senatore
statale on. John C. Hines, Giovanni
Ciammaichella, Grande Segretario
Archivista e Beniamino Tirico, Gran
de Curatore, del New Jersey e Salva
toro Dovi, venerabile della Dante; ed
alla sua destra Francesco l'allena.
Grande Venerabile del New Jersey,
Avv. Giovanni Di Silvestro, Ass. Su
premo Venerabile, on. John B.
giudice della Common Pleas Court,
Giuseppe Di Silvestro, Grande Vene
rabile dello Stato di Pennsylvania, on.
W. Penn Carson, Sheriff della Con
tea e Antonio Di Paolo, presidente
del Comitato casa. Fra gli altri invi
tati notiamo i signori Robert Car
ney, consigliere del 5.0 quartiere; Da
vid Rankins e John H. Carroll, capi
politici di quartieri e Robert D. Clow.
Una scelta orchestra, la "Towers
Orchestra", suonò insuperabilmente e
mantenne alto lo spirito dei commen
sali, che per la prima volta furono co
stretti a consumare il menù senza po
ter gustare i vini generosi di altri
tempi.
Dell'Orchestra facevano parte G.
Borchard, direttore; M. Varallo, J. De
Luca, L. De Santis e J. Altoniller.
Verso la metà del banchetto, accol
to al suono dell'lnno nazionale ame
ricano, entrò in sala, fatto segno ad
applaudi senza fine, il sindaco di Cam
den on. Charles H. Ellis.
Il menù, gustatissimo, fu servito
dal Ristorante Mascagni dei fratelli