LA LIBERA PAROLA «The Free Word) PUBLISHED EVERY SATURDAY by A. GIUSEPPI-: DI SILVESTRO EDITOR-IN-CHlfc* ©O6 Carpcnter St. Phila.. Po. Itali Phone. Walout 74-73 Anno J. - 19 Luglio I«U<> - No. 28 SU E3SC RIPTION Onc year, in advance . . $ 2.00 Sìz month* „ , ~ 1.25 Single copy 0.03 ADVERTISING RATE S p«r Insertlon % Display adt. per inch.sing!«columnSo.7à Politicai notice» " " " I.OC Amuscments 44 " " 0.75 per montH Display adt. per inch, single column J2.OG Politicai noticcs " " t 3.0 t Amusements u u « 2.0 C Rea4ing matter per line of 13 cms 0.15 Translati jn and set-up type paid separate!? Ali paymenta must be made to LA LIBERA PAROLA Barbarise, tenente Herbert F. Duggan e da un altro tenente pure reduce dall'ltalia B. C. Jo nes e dai Grandi Deputati della Contea Fayette. Durante il lungo itinerario i generale lu fatto segno ad entu siastiehe dimostrazioni di simpa tia' dall'intera cittadinanza ch« compiè atti nobilissimi di pa triottismo, nell'offrire per i mar ciapiedi acqua gelata ai "mar cianti" in una bella gara nelh quale si distinsero tutti, dalle te nere bambine ai giovani e vecch d'ambo i sessi. IN CASA NANNINI. Alle ore 7 P. M. in tre automo bili il generale Guglielmotti coi iJ seguito di molti Figli d'ltalia _ si recò a visitare la famiglia Nan nini. Nel cortile erano ad atten dere Giovanni ed Ezio Nannini padre e figlio i quali si dissen mortificati dell'onore che il gene rale faceva loro. Introdotti ne salotto furono presentate all'illu stre ospite le sorelle signore Giù lia, moglie del Grande Curato:. Gennaro Barbarise e Rosina, mo glie di Ezio Nannini. A PRANZO DAL SIGNOR R. DE ANGELIS. La residenza del signor R. De Angelis, che la sera del 9 doveva accogliere il generale Gugliehnot ti, era tutta imbandierata, sia all'esterno che nella sala da pran zo. A dare il benvenuto al gene rale corsero sul piazzale della casa la distinta signora Angela mogii e/ii R. De Angelis, e la col ta signorina Nazzarena Carucci sorella di quest'ultima. Si andi subito a tavola, anche perchè e ra desiderio, specialmente de: generale, di mangiare all'italia na. « .v > Il pranzo fu semplicemente squisito e i bis, nei quali si di stinse, come sempre. Don Raf faele Scalia, non scandalizzarono affatto. A tavola sedevano: il generale e i signori Giuseppe Di Silvestro Antonio Certo, Pasquale Bufano, R. De Angelis, avv. Garibaldi Bufa: , .Ir -tu Re , Dohienicc Di Gregorio, E. R. Floto, tesorie re della Youyh Bank. A. Plundo, avv. A. Cianflone e Garibaldi Fa biani. Dopo del pranzo in casa De An gelis-fu un via vai di venerabili e fratelli dell'Ordine che vollero nuovamente stringere la mano al generale Guglielmotti e furono ricevuti e complimentat i con quella cortesia che è una caratte ristica delle famiglie ben nate di nostra stirpe. LA PARTENZA DEL GENERALE GUGLIELMOTTI. Col treno delle ore 9.45 A. M. della Compagnia Baltimore & Ohio, il 10 corrente il Generale Guglielmotti ripartì per Washin gton, D. C. Prima di lasciare Connellsville però egli volle tribu tale la sua riconoscenza alla si gnora Duggan il cui figlio, te nente Herbert, con l'automobile si era messo a sua disposizione, e fece gli auguri per una sollecita guarigione di suo marito, sindaco di Connellsville, che trovasi de gente ad un ospedale di Pitts burg. I MANCATI RILIEVI. Per essere giusti ed imparziali dovremmo fare diversi rilievi che, in maggior parte, ridonde rebbero a vergogna del Rev. De Vivo, il cui ministerio invece che spirituale è del più basso com mercialismo; e su qualche altro che ha l'unico merito di essere un buon cuoco della parrocchia. Amordi patria però ci consiglia di abbandonare éostoro alla umi liazione ehe hanno subita di que sti giorni e diamo senz'altro LA PAROLA ALL'AURORA DI PITTSBURGH, PA. CONNELLSVILLE, PA. EVVIVA L'ITALIA! ABBASSO 11. PRETE! Della festa data qui mercoledì 9 an dante in onore dei soldati congedati ben poco merita particolare rilievo, per quanto essa sia stata manifesta zione americana; i soliti discorsi di politicanti, la solita sfilata in parata di sodalizi, i soliti carri allegorici più o meno artistici. Ciò che meriterebbe invece non una puntata di cronaca, ma un inno del più alto lirismo d'amore patrio, variato qua e là con qualche fiera invettiva, con qualche nota satirica è la festa relativamente alla colonia italiana. O<X>CKK^CKKK>CKX*OOOC>ochxk>O<^OCK»oooooc^CK>OOO^ fe PRIMA BANCA NAZIONALE A PITTSBURGH (First National Bank at Pittsburgh, I'a.) sÉpplsi CAPITALE E SOPRAVANZO & 5 MILIONI Ispezionata dal Governo Vaglia Postali e Telegrafici al miglior cambio della giornata. - Servizio diretto col Ministero per depositi alle Casse 9 di Risparmio Postali del Regno d'ltalia. • Accetta depositi ad interessi e rimborsa qualunque somma senza bisogno di 8 fjfgL'i.' preavviso. - Accurato e sollecito servizio gratuito per recapito di corrispondenza a chiunque ne faccia richiesta in- $ viandoci l'indirizzo. - La Banca fornisce qualunque informazione venisse richiesta, rispondendo immediatamente. I First National Bank at Pittsburgh, Ra. | FIFTH 'AVENUE * <y , >ry , >rK'y'M^O<aOQ&óoOC>OOOC*XK>C¥XK>.<>C>CH3<>^ Il parroco De Vivo, molto poco re ferendo nelle sue funzioni (o, più pro priamente, finzioni) patriottiche, im postosi sulle prime come presidenti del comitato italiano per la festa, s; era ecclissato, mandando in giro, ir sua vece, qualche suo aiteremo reclu tato fra i baciapile o fra la malavita a far mostra, in mancanza di autoriti propria, di emblemi sfarzosamente ri dicoli sul petto. La colonia invece, strettasi al se fruito di ben tredici filiali dei "Figi d'ltalia" che con ispontaneo e lo devoli slancio hanno salvato il deco ro italiano dalla sozzura pretesca facendo vibrare le più delicate cordi del suo sentimento, ha composta ed in tonata una di quelle sinfonie dalli quali si sente attratto ed elevato ogn astante, come in quei momenti ha at tratta, facendola vibrare all'unisono l'anima di tutta la popolazione ame ricana. Il giungere del Generale Guglie! motti, accompagnato da! sig, G. D Silvestro, Grande Venerabile dell'O. F d'l., dall'aw. Cianflone, dal sig. A Certo, Gr. Curatore dell'O. F. d'l. e di altri, ha portato la commozione delii moltitudini italiane ed americane a culmine. L'illustre e degno rappresen tante la gloria delle armi e della civil tà italiana fu portato in trionfo fini al palco destinato ai discorsi, attorni al quale convennero dalle otto al! diecimila persone aspettanti la sua pa rola. Appena salito sul palco, l'egregii uomo notò che in mezzo alle bandien di cui era adornato questo, come nel l'edifizio delle scuole che vi stava d contro, non si vedeva il nostro gloriosi tricolore (negligenza di autorità, o< arte pretesca? Chi sa!). Con nobili fierezza ne redarguì severamente li autorità cittadine, dando loro peren toriamente un termine di quindici mi nuti, per riparare a ciò ch'egli giusta mente qualificò un insulto alla glorio sa nazione più di qualunque altra be nemerita alla civiltà, alla nazione chi in quel momento egli impersonava; i minacciò che decorso invano il termi ne di quindici minuti, egli sarebbe par tito. Tutti si taceva: ma nel silenzio s sentiva la ferma • determinazione d ciascuno degli indignati nostri conna zionali di abbandonar co! General- Guglielmotti la festa, rovinandola, ne caso di mancata soddisfazione. * Passarono pochi istanti e, mentri nel centro della facciata del palazzi lelle scuole una larga bandiera bian co-rosso-verde si spiegava al disopri di tutte le altre delle nazioni alleate un'altra veniva messa al sito più ap pariscente del palco. Un generale applauso si elevò da i; folla; le bande musicali intonarono i nostro inno nazionale; il Generale Gu glielmotti si fece innanzi a pronunzia re uno de: più caìdi discorsi di pro paganda ita'.ana, parlando, prima li inglese, poi in italiano, della 'storia i fieiia civiltà della nostra Italia, dei sa orifici da essa durati, nella recenti guerra, dell'ingratitudine degli allea ti, della determinazione nostra di con ciò che il nostro diritto ci as scgn.-i. La lucida esposizione dei fatti legati con mirabile acume critico ne! l'ispirato discorso del Generale Gu iriielmotti, portarono la folla ad ova zioni frenetiche, prolungate fin dopi intonati i nostri inni dalla banda mu cicale Caputo. Parlò quindi molto ef ficacementc sul momento politico pre sente e sulla vita dell'Ordine Figli d'l talia il Grande Venerabile Giuseppi Di Silvestro, riscuotendo meritati ap plausi. Al generale ed agli altri egfegi o spiti fu offerto dalle autorità ameri sane un "lunch" dopo del quale si svol se per quattro lunghe ore un corteo con alla testa i soldati congedati ed a posto di onore, in automobile, il Ge r.eralc- Guglielmotti col seguito de brande Venerabile, Grandi Ufficiali < Grandi Deputati dell'Ordine Figli d'l talia, del quale l'eroico condottiero « membro onorario. Lungo il percorsi attraverso tutte- le principali vie d "onnellsville, l'illustre uomo e le filia li dell'Ordine, sfilanti come un reggi mento, sono stati acclamati così da la sciare fra il popolo americano una in cancellabile impressiono «lilla gran iezza dell'ltalia e degli italiani immi grati/ La nota delicata: Le due gentili si ?norine Falco offrirono all'illustre o spite l'una una bandierina tricolore < l'altra un mazzo di fiori con i color taliani, regali graditi più che altr mai all'uomo votato alla patria. A tarda sera, a festa finita, il Ge nerale Guglielmotti è stato invitati ad una cena, per quanto sontuosa < fine, altrettanto condita di quel ca rattere di intimità che fa tanto beni a chi di continuo è sotto la schiaviti delle formalità. Il delicato pensiero i stato del signor Ricciardo De Angelis in casa del quale ha avuto luogo li cena, alla quale hanno presieduto cor !a squisitezza di tratti che le distin' gue, la signora e la signorina di casa Affiancavano il Generale pochi e buo ni amici, con cui dopo il pasto, egli i stato lieto di discorrere intimamene sulla veranda della casa ospitale fin' a tarda notte. Questo allegro simposio, lungi da clamore del volgo, sarà certo uno de più dolci ricordi dello scrivente, comi lei signor De Angelis, pef il quale < merito l'averlo preparato in onore del la più grande personalità militare chi finora l'ltalia abbia qui mandato e d un autentico gentiluomo di sangue < :li sentimento. * * » L'INSEGNA DEL PRETE Il famigerato ministro della ipocri sia pretesca ammantata di patriotti sino, il prete De Vivo di Connellsvilli nicchia nostra conoscenza, insediatos di soppiatto come presidente di un co mitato per la festa in onore dei redu ci, è stato rintanato in sagrestia da. patriottismo autentico di quella no stra colonia alla quale io con altri ab biamo aperto gli occhi. Alla festa di mercoledì non si è vi sto. Perciò mi son portate integre li punte degli stivali con cui mi riser jbo di dare il benvenuto nell'agoni giornalistico a lui ed ad altri suoi com pagni di mestiere che si accingono ac armar la stola di penna. Non si è visto alla festa ma, non i stato contumace. Vi ha fatto trascina re e procedere nel corteo d'onore cii che di meglio ha escogitato la sui mente per simboleggiar lui e la setta un qualcosa che raffigurava una tor pediniera od un sottomarino. La lingua batte dove il dente duoli ed il pensiero piega verso il sentimen to; perciò la mente del prete non po teva rappresentar meglio che con subdoli istrumenti di distruzione cii che è la caratteristica della azioni pretesca: l'insidia. Francamente, non avrei creduti tanto arguto il De Vivo. Dopo questi trovata geniale egli dovrebbe esse: nominato qualcosa di grande, nella ge rarchia pretesca, ed ho fede che le al te autorità vaticane, riconoscendo i suo merito, lo elevino alla mitra o al la porpora. Così egli sarebbe rimossi da Connellsville, prima che quella co lonia italiana gli faccia giustizi: mandandolo alla malora in un nuvoli di pomidori, limoni ed uova fradice NOCE. Ili Ili eli CHESTER, PA, 16 luglio. TRATTENIMENTO SOCIALE (N. A.). leri sera, apposi tamente invitato, fu qui il vostre direttore in qualità di Grande Venerabile dell'Ordine Figli d'l talia,' per procedere all'istallazio ne degli ufficiali d'amministra zione della loggia "I Vespri" No 703 per la gestione 1919-1920. Egli, in automobile da Phila delphia, era accompagnato dal Dr. Nicola Albanese, presidente della Commissione del Fondo U nico Mortuario dell'Ordine. A Chester, prima di recars nella vicino Marcus Hook, gì venne offerto un pranzo dal nec venerabile signor Raffaele Con te. Dopo di ciò, nella stessa au tomobile nella quale aveva fatte il viaggio da Philadelphia a Che ster, partiva a questa volta ec alle ore 8 precise, ricevuto coi gli onori dovuti alla sua carica entrava nella sala dove la "Ve spi:" teneva la sua seduta. Espletati gli affari d'ordinari; amministrazione, il Grande Ve nerabile, assistito dal signor E Baiocco, Grande Deputato delte loggia, in qualità di Araldo, in stallò i seguenti neo ufficiali Raffaele Conte, venerabile; An tonio Lamberti, ass. venerabile Giuseppe Aguglia, ex venerabile Eugenio Di Cinque, oratore; Raffaele Cerenzia, tesoriere ; Crescenzo Nacrelli, segretario di finanza; Francesco Lupoli, segre t trio archivista; Nunzio Cautilli, Isidoro Valli, Giuseppe Pastore, Giovanni Maltese e Giacomo Mo nerchia, curatori; Rocco Di Ti zio e Raffaele Zangari, cerimo nieri; Marano Caudino e Pietro Pireddu, sentinelle; Vincenzo Massarelli, Grande delegato e Cai-melo Cardile, assist, grande delegato. Terminata la cerimonia di i stollazione ed a porte aperte per chè membri della Società locale Luigi Cadorna ed altri connazio nali fossero ammessi, il Grande Venerabile, applaudito, pronun ziò un discorso sulle finalità del l'Ordine, sul F. U. M. e sull'Or fanotrofio. Dall'ex venerabile si gnor Giuseppe Aguglia. a nome della loggia, gli fu offerto un grande bouquet di garofani ros si e bianchi. Presenziarono la bella festa molti rappresentanti delle due logge maschili di Chester, Dante Alighieri e Sbarco di Marsala. Dopo del Grande Venerabile prese la parola il Grande Deputa to Emilio Baiocco che ribadì i concetti già spiegati dal Capo dell'Ordine in Pennsylvania. Pel le logge invitate parlarono i ve nerabili signor Fortunato Palaz ? oli in nome della Sbarco di Mar sala e Francesco Pisani per la Dante Alighieri. Parlò pure il neo n atole Eugenio Di Cinque ed litri. Fra gli invitati presenti ricor diamo i fratelli: Francesco e Pla cido De Furia. Quando il Grande Venerabile tiscì dalla sala per far ritorno a PhHadelphia uno scroscio d'ap plausi e di evviva salutò la sua partenza. - LA ÜBERA PAROLA cortesie eò auòaci imprese Di che cosa parleremo? Dio mio! E' questo appunto che non so. Parle remo Hi cose vecchie? No. Rinnovere mo vecchi argomenti ? Nemmeno. Scusate: il sole, la luna, le debolez ze umane e l'umana commedia sono pur cose note, vecchie, sapute e risa pute. Tutto è volto a cerchio: gira e rigi ra. di lì non si esce. Se i figliuoli non rifanno i babbi, sono la riproduzione dei nonni; poco più, poco meno, l'uma nità ha sempre avuto un piede di oro e l'altro di creta, una mano bucata e una mano grifagna, il cuore guasto e la testa rotta. Il mondo ha mutato panni, ed tinche un po' la faccia; ma carne, ossa, appetiti, follìe...- no! Anche il rimpianto del passato, ora, noir è che un vezzo di tutti i tempi. Siamo giusti. Qual'è quel vecchie rello canuto e bianco che, tra un piz zico e l'altro di tabacco, non esclami: "Oh. una volta, aitro mondo, altra gente, altra vita!" frasi queste che troveremo ripetute di generazione in generazione fino ad Adamo e.... a chi vi era prima di lui? No. no: chi a traverso tanti secoli ha definito l'uomo, l'ha dipinto in ros so, in giallo, in nero, senza colore o con tutti i colori; ma il ritratto è sem pre uno. La commedia umana conti nua con i soliti personaggi: padroni e servi, prepotenti ed umili, grandi e piccini, bindoloni ed abbindolati. Tutto è vecchio. Vecchia la masco lina prepotenza. Vecchi barbuti i pro verbi. Vecchia la moda. Vecchia la vo lubilità. Vecchio il sapere. Ed è vecchia anche la penna che de pongo stanco, annoiato, scoraggiato. Solo la donna eterna fonte di e nergie eteme non è vecchia. O don na mia, donna mia lontana, dove sei ? » • » il motto si saprà sempre come si ama; ma non si saprà mai il perchè! * » * intermezzo passionale: le sue labbra I suoi capelli ? egli domandò. I suoi capelli? io risposi. Non ricordano nè l'oro dei tramonti, nè 'incendio glorioso del Tiziano: ma so no un poema perfetto, il trionfo della oiondezza: qui ardenti come una fiam ma, là chiari come un'ambra: un ro go supremo dove arde tutta l'anima mia. La sua fronte? egli chiese. La sua fronte, risposi, è stretta e pallida, come una neve messa sulle ciglia per spegnere la fiamma dei de siderii miei. I suoi occhi ? mi chiese. I suoi occhi ? dissi. Bisogne rebbe liquefare un diamante e dopo :hiuderlo in un topazio ove rilucesse ro tutte le stelle, per aver, forse, la immagine dei suoi occhi. Le sue guancie? domandò. Le sue guancie? Ella è giovane ed è perversa: unisce, perciò, a tutte le menzogne degli aromi. Colui che le! lisfiora la guancia crede di odorare [ ina rosa di macchia su cui si fosse ! versata qualche rara essenza. | E le sue labbra ? interrogò ' 'amico. „ I Le sue labbra ? trepidai So [ :he esse mi daranno la morte! » * * a filigrana vi sono in amore gli appassionati e fl'indifferenti. A questi ultimi, senza lubbio, sorride la (<»licità. * >» ♦ 1 romanzo d'una lettera tu mi leggerai E ripenserai al riorno oramai lontano quando ci guar nimmo negli occhi e.... ci compren lemmo. Romanzo sfumato! Il destino non 'olle che c'incontrassimo più.... Il destino!.... Tu mi scrivesti, cara reatura, e mettesti fra le pieghe del a lettera una viola del pensiero. Io «| Bambini e Adulti Sani e Felici |r si trovano in quelle Famiglie ove il ! LOZOG-O 1 DEL DR. PIETRO | èla medicina di casa. Esso elimina le impurità dal sistema e crea sangue ! j nuovo, ricco e rosso e carne sana, solida e vitale. j = Preparato con pure radici ed erbe salutifere, è specialmente indicato ! i pei bambini e per quelli di costituzione delicata. I farmacisti non possono fornirlo. Per maggiori informazioni rivolgersi a j DR. PETER FAHRNEY & SONS CO., ! 2501-17 Washington Blvd. CHICAGO, ILL. 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Il destino non ha v01ut0.... E la lettera rimane mu ta testimone della mia disperazione e dell'ingiustizia del tuo odio! « • » piccolo pastello un tipo che può destare le simpatie : più profonde. E' alta, modellata con una grazia perfetta. Ila il viso d'un colorito caldo, e gli occhi suoi sono assai dolci, e paiono alle volte anne gati in una visione lontana. Mi dicono ch'ella sia d'una intelligenza acuta e che abbia uno squisito, signoril senso d'arte. E' la fanciulla beila e buona, dunque! E la chiamano così: Titina! tristezza Vedi che cielo triste su le cose quest'oggi incombe e sovra l'oriz zonte ? | senti che voci a noi misteriose sussurra l'aquilon che vien dal monte? : : Che stringimento al core, quando (l'aria ; grava su noi si tempestosa e bruna....; ! quando a l'anima mesta e solitaria j non giunge voce di conforto alcuna!....! Lascia ch'io pianga! E di sollievo (il pianto quando così si è tristi e senz'amore....; I quando il povero cor deserto e affranto : chiuso nel suo dolor sanguina (e muore!.... j | Conte AZZURRO. SPLENDIDA OPPORTUNITÀ' SI VENDONO le case a tre piani, di nove vani, con tutte le comodità, ai numeri 1804, 1806, 1808, 1810 e 1812 Morris Street, per il prezzo di $4200 ; ciascuna; si vendono pure, due case di sette camere e in un lotto di 16x66 piedi ciascuna, per entrambe $6200; si vendono ancora una casa a 1301 S. Colorado st. di 5 camere, un'altra di 4 stanze al No. 1517 S. Bouvier st. di mattoni e due case di legno, con tutte le comodità, il tutto al prezzo di dol lari 3000. Vi si riscuote una rendita di $31.00 al mese. Rivolgersi a T. De- ! scano, S. W. Cor. Dickinson e Hicka Streets. 8-2-19 Ifi 11l | 32 E. Chjirch Street. 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