E prBLiSHED AND DIRTRIBUTED UNDER PERMIT No. 500 AUTHORI ZED BY THE ACT OF OCTOBER 6, 1917, ON FILE AT THE POST OFFICE OF PHILADELPHIA, PA., BY OKDER OF THE PRESIDENT. A. S. Bl RLESON, POSI MAS. I.R GEN. LA ÜBERA PAROLA j I forti caratteri sono gli Dei ! Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ■ANNO 11. - Numero 21 filili IIWfIEME» tra in [filini rana Wilson, Lloyd George e Cle menceau costituiscono un trino mio che passerà alla storia ese crato e maledetto, perchè sarà per colpa di questo trinomio se un' altra sanguinosa tragedia, forse più terribile di quella che volge al suo termine, divamperà di bel nuovo in una non lontana scadenza. E ciò non perchè Wilson, ge suiticamente appoggiato dai due degnissimi compari, ha assunto un atteggiamento così decisa mente ostile verso l'ltalia, ma perchè quella mostruosa ignomi nia da essi consumata e che si intitola Trattato di pace, ha fe rito a morte il decoro e la suscet tibilità di tutti, amici e nemici, che nell'opera nefasta dei coni che nell'opera nefasta dei compi latori scorgono soltanto una rab bia insaziata di nuove prede e di nuove rapine. Oltre ai Tedeschi che, nelle durissime condizioni loro impo ste, vedono la manifesta inten zione dell'lntesa di distruggere la Germania; oltre l'ltalia, indegna mente tradita, dopo tanti sacri fici sovrumani, da quelli stessi che essa salvò dall'estrema cata strofe; anche altre Nazioni sono rimaste ingannate e deluse dalle losche brame dei Rappresentanti delle grandi potenze. L'eroico Belgio e la generosa Romania sono pure delle vittime e la Cina vedesi strappare, con patente in giustizia, giocata anch'essa dal l'impostura e dalla ciarlataneria wilsoniana, una delle più vaste e fiorenti province. Le uniche che possono dirsi soddisfatte, ma solo in apparen za, del trattato di pace e del nuo vo assetto dato al mondo, sono la Grecia e la Jugo-Slavia. Ma la Grecia è una Nazione sulla cui fede non può farsi as segnamento, e domani, in un nuo vo cimento, malgrado le larghe concessioni di cui ha ingiusta mente usufruito, l'lnghilterra, e la Francia potrebbero averla nuovamente alle spalle, minaccia ed insidia alla loro sicurezza; la Jugo-Slavia aprirà ben presto gli occhi, abbagliati da soverchia grazia, e si accorgerà che i mo derni pirati: Inghilterra, Francia ed America, accecati dalla loro aconfinata potenza, che finirà per travolgerli, ostentano verso il nuovo popolo, povero ed inesper to, una generosità troppo gran de per essere disinteressata, la quale cela difatti la più perfida insidia, perchè mira ad aggiogar lo, mani e piedi legato, al carro dei loro traffici. Wilson, quest'uomo al quale ■n nume nemico deve aver tolto il senno nel momento in cui sta va per essere balzato verso l'a pice della grandezza e della glo ria, non si sarebbe . fatto così strenuo paladino di una causa in giusta; non avrebbe preso posi zione contro tutto il popolo ita liano, risoluto, compatto ed una nime, che rimpiange di essersi fatto giocare avvenimento ne gli annali nostri più unico che raro da una delle più laide fi gure dell'umanità; nè si sarebbe posto contro i tre quarti del mon do che lo tacciano di incoerenza e di malafede, pei begli occhi del la Jugo-Slavia. Ma egli si ostina nel suo atteg giamento, perchè un'occulta te naglia ve lo inchioda: quella del l'oro e dei più loschi interessi. Non amore per la Jugo-Slavia che per il signor Wilson vale as sai meno di un pezzo di "cionca rne" ma obbedienza cieca e pas siva a formidabili corporazioni capitalistiche, che hanno prodiga la mano ed il braccio possente. Pure il signor Wilson avrebbe dovuto desistere dalla scandalosa attitudine assunta, dopoché il turpe retroscena di cui egli è magna pars, era stato sventato dalla stampa italiana, vigile sen tinella dei nostri sacri diritti e da quella parte della stampa stra niera, sana ed onesta, che non ha morso all'esca dell'oro anglo-a --mericano, grondante lagrime, su dore e sangue proletario. ~ EXTRA! je RISPARMIATE MONETA! Be farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 801-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, Pk. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di hatu*»imo Vesti per giovanotte, Vest'ti per ragazzi. Camicie, Camioette, Sottane, Cappelli etl altro. ' ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER "Entcred as second-cla.ss matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879". Ma la rabbia impotente, il crol lo improvviso ed irreparabile di una sognata grandezza, la ma schera dell'ipocrisia strappata dal gran popolo italiano nel mo mento culminante dell' inde gna commedia, gli han fatto perdere il lume degli occhi, e dal fondo della sua ani ma, non certo di apostolo, ha sentito rigurgitare tutto il suo vecchio odio per la razza italiana che anni or sono, nella sua ma dornale ignoranza storica, non e sitò a collocare ad un livello più basso della nftza cinese. E ciò è stato possibile, per la mentalità di un Wilson, anche dopo aver visitato le più fiorenti e più nobili città d'ltalia, anzi del mondo: Roma, Milano, Geno va! anche dopo essere vissuto, sia pur per un breve periodo, a contatto del mondo politico, del mondo intellettuale, del mondo del lavoro! Ah ! questa strana condotta ci richiama un pochino alla mente il gufo, abitatore delle ombre e delle tenebre, che odia, con tut ta la violenza dei suoi bassissimi istinti, la luce del sole smaglian te e gioconda. Ci fa ripensare al l'uomo che, spinto verso 1111 pri mo errore, dopo aver percorso il primo gradino nella scala della colpa, sente quasi il fascino del l'abisso e precipita nel baratro della delinquenza. Ci pone dinan zi agli occhi il quadro spavento so dell'assassino, che, dopo ave re ucciso il suo simile, inebriatosi alla vista del sangue della vitti ma si accanisce contro il cadave re e moltiplica i suoi colpi in una acre voluttà di strage. Io credo che Wilson non può più desistere dalla sua opera ne fasta, non può più ritornare sui suoi passi, non perchè debba tu telare il suo prestigio, non per chè debba fai 1 rispettare il suo famoso decalogo, l'uno e l'altro mille volte calpestati o manomes si, ma perchè ha completamente perduto il controllo dei suoi ner vi e dei suoi atti. Solo così può spiegarsi l'ulti mo increscioso incidente tra Wil son ed Orlando ; questa e non al tra la causa dell'inqualificabile 0- stinatezza del primo. Ciò posto, le arti della diploma zia italiana e la pazienza senza limite dei nostri Delegati, non prevarranno, non possono preva lere. Specie perchè dietro le spal le di Wilson, parimenti associati ai danni dell'ltalia, si rimpiatta no altre due losche figure, quella di Lloyd George e quella di Cle menceau. Le quali, costrette dal patto di Londra e da un rimasu glio di pudore, non osano ancora, timorose del giudizio dell'opinio ne pubblica di tutto il mondo, gettare la maschera dell'ipocri sia. La pace dunque che sta per es sere imposta ai nemici vinti ed all'ltalia, che tra le Nazioni vin citrici è la più generosa e la più nobile, pura ed incontaminata) sarà una pace anglo-franco-ame ricana e segnerà l'epilogo non di una sanguinosa tragedia che eb be la durata di quattro anni, ma di un turpissimo dramma ordito, nel periodo di cinque o sei mesi, nel mistero delle tenebre come la tela di Penelope. E quest'epilogo non sarà definitivo, per colpa e sclusivamente dei tre "uomini fa tali" che, accecati dall'ambizione e dall'ingordigia gettano il mon do nel vortice di nuove e più ter ribili calamità. Allora l'ltalia troverassi di nuovo di fronte al bivio, ma non esiterà un solo istante nella scel ta della via da seguire. Noi tra smetteremo ai nostri figli, come un sacro retaggio, l'odio verso la Francia fedifraga, ed essi, i figli nostri, vedranno forse l'esercito del regno d'ltalia e quello della Repubblica tedesca, moventi da punti opposti, ricongiungersi in quel medesimo centro donde, nel 1914, distogliemmo le vittoriose falangi. E sarà opera di solenne giusti zia poiché non ha diritto alla vi ta un governo degenerato che, WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEIIVI F=F?E:, CON LA FIACCOLA IN PUGNO 'CI Ul'indomani del beneficio, dimen tica la gratitudine e ricambia col jiù esoso tradimento. Ma neppure oggi l'ltalia deve issistere, rassegnata ed inerte, illa consumazione del delitto che si vuol compiere ai suoi danni, ìeppure oggi deve subire la spo iazione dei suoi diritti e dei frut ti della sua vittoria luminosa. Le sottili arti della diplomazia però sono vane ed impotenti con tro la camorra coalizzata, ed al lora? Allora, la nostra salute è soltanto nel nostro ardimento. Allora è Gabriele D'Annunzio .•he parla al popolo di Roma, al popolo più grande della terra: "Sì, c'è 1111 fato dei ritorni. Lo spirito del grande Cavour ci as siste e ci incita. Dopo i fatti mi lanesi del 6 febbraio 1853, egli tra solo contro la perfidia e con tro la prepotenza. Era solo ed o sò affrontare tutti i rischi. "Le grandi soluzioni non si o perano con la penna; la diploma zia è impotente a cambiare le condizioni dei popoli" affermi nel memorando discorso del se maggio 1856. "Noi siamo unanimi nei nostr voleri, quando si tratta di difen dere non solo la sicurezza e l'in dipendenza, ma altresì l'onore della patria" riaffermò il 5) feb braio 1859 alla fremente Assem blea." "L'annessione! l'annessione! fi questo allora il grido degli italia ni veri; fu questo allora il gride dell'ardimento italiano. L'annes sione! l'annessione! Non è il vo stro grido? non èla volontà d tutte le sponde? non vibrano tut ti oggi, come nel vento gli orli della bandiera? "Fuori dunque la schiaveria ba starda e le sue lordure e le sut mandre di porci. Con le Aquile t col Tricolore, troncati gli indugi rinnovato ancora il suo maggio un'altra volta dal Campidoglio si muove l'ltalia. A noi !". LA LIBERA PAROLA. _ "UTILE AMMONIMENTO Nel fascicolo di aprile della "Rivista Popolare" di Napoli, il suo direttore, on. Napoleone Co lajanni, fa la seguente raccoman dazione agli italiani di America: "AGLI AMICI ITALIANI CHE VIVONO NEGLI S. U. "Il dissidio grave che si è ve rificato tra il Presidente Wilson e la nostra Rappresentanza nella Conferenza di Parigi; l'offesa dolorosa che il primo ha arrecato ai nostri sentimenti più delicati e ai nostri interessi nazionali su premi certamente avranno una ripercussione ardente al di là dell'Atlantico. "Agli amici numerosi, autore voli e cari che noi contiamo nella Repubblica delle Stelle raccoman diamo con tutta la forza dell'ani ma nostra la massima calma e la massima moderazione ; racco mandiamo sopratutto di rf'on con fondere Wilson, i cui poteri stan no per terminare, col gran popo lo degli Stati Uniti con quel popolo nobile e generoso, che ha prestato all'lntesa un concorso multiforme preziosissimo per conseguire la vittoria contro gli Imperi briganteschi e che per mezzo della Croce Rossa e della Y. M. C. A. ha speso tesori ma teriali e morali inesauribili in pio di tutte le sofferenze umane durante la guerra immane. "Ogni vivace risentimento, o gmi parola aspra che andasse al di là del Presidente Wilson o che anche colpisse aspramente lui stesso, potrebbe e dovrebbe esse re interpretato come un segno d'ingratitudine." Ingrati no, ma sopraffatti neanche. Gli aiuti dati, per i qua li ringraziamo, costano all'ltalia un occhio; ora si vorrebbe anco ra speculare sulla povera patria nostra, togliendole, camorristica mente, i suoi diritti, riconosciuti dagli stessi americani. wiòn non ne iiifocGO piòli Woodrow Wilson, da ineducato par suo, ignorando le più elemen tari regole diplomatiche, ha cau sato un altro incidente, deplore volissimo, alla Conferenza di Pa rigi. Il giro dell'Europa avrebbe dovuto insegnargli qualche cosa, ma, disgraziatamente, egli è ri masto sempre il maestrucolo che un colpo di fortuna lo innalzò ai fastigi della casa Bianca. Alla Conferenza della Pace il 21 corrente mese era stato invi tato Venizelos, presidente dei ministri di Grecia per attendere alla discussione che era per aver luogo circa lo sbarco delle trup- PHILADELPHIA, PA.,\3l MAGGIO, 1919 pe italiane vicino Smyrna, dove la Grecia avrebbe interessi. All'entrata dell'on. Orlando, il presidente Wilson, scostumata mente, gli domanda la ragione perchè le truppe italiane erano sbarcate in territorio greco. L'On. Orlando, all'importuno che gli aveva rivolta la parola, rispose, dignitosamente e con fie rezza, che egli avrebbe dato le spiegazioni al Consiglio dei quat tro, ma non alla presenza di e stranei. Venizelos fece per andar sene, ma Wilson lo invitò a ri manere. Orlando insistette nel suo rifiuto a dare le spiegazioni e così Venizelos, con vergogna di Mr. Wilson, si allontanò dalla conferenza della Pace. Professor Wilson, quante le zioni di galateo, di diplomazia, di storia e di onestà state rice vendo in Europa, specialmente per opera dei delegati italiani! Ililo ilo iin 1 I padroni devono rilasciare regolare ricevuta II Foreign Language Govern mental Information Service ci co munica: I padroni che autorizzati dalla legge trattengono dalla paga dei loro operai e impiegati l'ammontare della tassa sulle en trate (income tax) sono invitati, a norma dell'articolo 45 del rego lamento dell'lncome Tax, a rila sciare regolare ricevuta, o sulla busta da cui trattengono l'am montare o sopra un regolare fo glio di carta. La ricevuta è essen ziale per la dimostrazione dell'av venuto pagamento, specialmente da parte di coloro che desiderano di lasciare l'America. Per potei partire, essi devono dimostrare in modo esauriente di aver paga to la tassa sulle lor< -ntrate; e solo una regolare ricevuta può rimuovere gli impedimenti ad ot tenere il passaporto necessario ad imbarcarsi. Molti connazionali che non a vevano la ricevuta della tassa pagata ricevuta o non richie sta da essi, all'atto del pagamen to nelle mani dei padroni, o per qualsiasi ragione non rilasciata sono andati incontro a seri in convenienti. Per rimuovere i qua li si fa appello ai padroni di os servare il regolamento, rilascian do ai loro operai che si mettono in regola con la legge, la ricevuta della tassa pagata, cui gli operai stessi hanno pieno diritto. PEI I li?!! «ili» Riceviamo dal Comitato Colo niale prò' Ospedale italiano il se guente comunicato che, per im parzialità giornalistica, pubbli chiamo: "Phila., 26 Maggio 1919. "Il Comitato Coloniale Pro- Ospedale Italiano che dal mese di Nov. 1918 ha alacremente lavo rato per interessare i nostri con nazionali a contribuire moral mente e materialmente con tutte le loro energie al compimento di un'opera veramente santa, con grande soddisfazione è in grado oggi di comunicare alla Colonia Italiana di Philadelphia e dintoi»- ni, che la buona riuscita della grande impresa viene ad essere assicurata dato l'interessamento presovi da Sua Eccellenza Reve rendissima Monsignor Dougher ty, Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Philadelphia, il quale ha deci so di assumersi l'impegno per la fondazione dell'Ospedale deside rato. "In seguito a invito lanciato dal Molto Reverendo Monsignor N .F. Fisher, (Vicario Generale) i rappresentanti di detto Comi tato ed altri Prominenti della co lonia, tennero una riunione nei locali della chiesa di S. John alla 13.ma strade e Chestnut il giorno 22 del corrente mese, per studia re il modo più efficace onde con tinuare la campagna già iniziata. "Dietro questo avvenimento, il Comitato Coloniale, riunitosi Do menica 25 corr. nel solito locale al N. 300 N. 65th St. deliberava ad unanimità d'accettare la pro posta fatta dal sig. A. Cantafio, cioè di comunicare un voto di lode e ringraziamento a Sua Ec cellenza l'Arcivescovo Dougherty per l'interesse da lui preso in ri guardo alla fondazione d'un 0- spedale per gl'ltaliani di Phila., e comunicargli pure che il detto Comitato è pronto a fondersi con quello che verrà da lui scelto. "Siamo sicuri che la Colonia nostra gioirà per questo avveni mento e che risponderà con slan- ciò all'appello fatto per il compi mento d'un opera si altamente u manitaria. Il Segretario A. Stefanelli." L' intervento dell' Arcivescovo Dougherty, come di qualunque altro personaggio eminente, sia nel campo politico che religioso o sociale, è sempre ragione di compiacimento. Ma sarà laico l'Ospedale italiano che si vuol fondare o di esso saranno i mo nopolizzatoli uomini di questa o quella casta religiosa? Ci augii riamo di 110 e promettiamo tutto il nostro appoggio. n. d. r. PER UN GIORNALE ANTITALIANO "Phila., 26 Maggio 1919 "Gentilissimo sig. Direttore de La Libera Parola, "Vi prego di voler inserire nel vostro diffuso ed accreditato giornale l'unito comunicato. "La loggia Cesale Battisti N. 620 dell'Ordine Figli d'ltalia in America, nella sua seduta del 14 maggio 11)19, stanca di tollerare più a lungo un giornale di nostra lingua, il quotidiano l'"Opinione" che si è sempre schierato contro la nostra Italia, contro i diritti di essa e contro le Istituzioni che mirano ad elevare il prestigio de gli italiani in America, delibera va, ad unanimità, di protestare contro il suo atteggiamento de plorevole ed ingiustificato. "Detto giornale, specialmente nei riguardi dell'Ordine Figli d'l talia si è sempre mostrato ostile, perciò la Cesare Battisti racco manda ai suoi socii ed a quelli delle altre logge di ritenerlo ne mico e come tale trattarlo. Si de liberava altresì, pure per accla mazione, un voto di fiducia al Grande Oratore dell'Ordine in Pennsylvania, Antonino Zaffiro, il quale, recentemente, fu vitti ma di bugiarde insinuazioni pub blicate sulle colonne dell'opi nione." "Salutandovi distintamente e ringraziandovi anche a nome della predetta loggia, credetemi Dev.mo "Almerico Altigieri, Segr. Arch." Atto' ì itili lo proibizione col pio mio 1919? Il presidente Wilson, nel suo messaggio al Congresso degli Stati Uniti, spedito dalla Francia in occasione dell'apertura della seduta straordinaria di Esso, raccomandava di annullare la legge sulla proibizione iti tempo di guerra. Il Senato specialmen te, pare che non la pensi così e una intensa agitazione si sta pre parando perchè col 1.0 del pros simo mese di luglio cessino di e sistere fabbriche e negozii di birra, vini e liquori. Cosicché la raccomandazione del presidente, dicesi, non saia presa in nessuna considerazione. Le "brewers" delle principali città continuano nel loro atteg giamento di sfida contro il Go verno e la birra col 22 di alcool si fabbrica sempre. Si aspettava che tornassero i soldati dall'Europa per dare il colpo di grazia a quei legislatori che, per loschi affari 0 per altre opportunità, hanno votato con tro la restrizione della libertà individuale. Staremo a vedere se ciò avverrà. In ogni modo l'A merica va indietro come il gam bero ed ora ci troviamo in piena Russia, la vecchia Russia del di spotismo. Consolato d'ltalia IN PHILADELPHIA "Il Regio Consolato d'ltalia in forma che il Ministero del Teso ro ha autorizzato l'importazione nel Regno di pacchi contenenti generi alimentari che gli emigra ti italiani intendono spedire alle loro famiglie, purché il peso di detti pacchi non oltrepassi il li mite di 100 libbre. In tali casi non vi è bisogno di ottenere alcuna licenza di impor tazione nel Regno." lillllO D. C. * i ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Grande Loggia dello Stato di Pennsylvania L'INIZIAZIONE D'UNA NUOVA LOGGIA A PITTSBURGH Nel pomeriggio del 18 conen te mese veniva iniziata la nuova loggia "Provincia di Caserta- Trento e Trieste" N. 939 di East Liberty. La neo Loggia è forma ta <ia due fiorenti Società di mu tuo soccorso, che mesi or sono si fusero allo scopo di entrare a far pai te dell'Ordine. Funzionò da madrina la loggia Terza Italia N. 174, e diresse la cerimonia l'Assistente Glande Venerabile Dr. Abbate coadiuva to dal Grande Curatore Antonio Certo. L'amministrazione della neo loggia è così composta: venerabi le, L. Monaco assistente vene rabile, P. Di Nardo ex venera bile, G. Della Valle oratore, D. D'Andrea segretario archivi sta, G. De Maria segretario di finanza, A. Casale tesoriere, F. Monaco curatori : F. Papa le, F. lorio. M. Martorano, A. Ci pullo, A. Piccolini cerimonie ri : F. Meola, G. Cairn-rota sen tinella interna, 11. Carabba sentinella esterna, U. Saldamar co. A cerimonia finita, mentre ve nivano serviti abbondanti rinfre schi, intervenne la gentile e at traente artista signora Mimi A guglia, sorella onoraria dell'Ordi ne, della loggia Ortigia di New York. Presentata con appropria te parole dal Grande Assistente Venerabile Dr. Abbate, l'esimia artista parlò con entusiasmo del l'Ordine, che ella chiamò la più bella, geniale e grandiosa fami glia italiana in America. Indi parlarono: per la loggia Regia Marina, il fratello Frank De Ninno, per la loggia Calzolai, il fratello Buono; per la loggia Roma di Carnegie, il fratello Ca millo Antonini ; per la loggia 24 Maggio, il fratello Orlando Mar tinelli; per la Nuova Vittorio E manuele li, C. Villani ; per la Ter za Italia, il farmacista L. Alvino ; per la neo loggia L. Monaco e P. Di Nardo: L. A. Frascona, ed in ultimo il Grande Curatore Anto nio Certo, instancabile per la propaganda pio Orfanotrofio. PER L'ORFANOTROFIO E RICOVERO. Dal fratello G. B. Rodino, ora tore della Loggia Conte di Tori no N. 850 di Braddock, Pa. : "Accluso troverete un check per la somma di S2O come quar ta rimessa della quota a noi spet tante per l'Orfanotrofio e Rico vero, portando così l'ammontare raccolto tra i fratelli e a voi ri messo fino a questa data a dolla ri 242.50. "E' necessario che tutti indi stintamente ci diamo da fare, se non vogliamo rimanere al disot to dei cinesi, come fummo già classificati, dal Mr. Wilson, nel 1911, ricordando che gli orfani dei fratelli morti sono alla mer cede dei nostri più acerrimi ne mici. "Pertanto farete pervenire alla nostra loggia altri ottocento bi glietti per concorrere al premio dello stendardo. "Siamo umanitari e solidali rerso una giusta e santa causa!" Sono pervenute altre contribu zioni da pai-te delle seguenti log- Te: Giuseppe Mazzini N. 231 di Liniontown $250 ltaliana di Beneficenza N. 369 di Coraopo is SIBO Libertà N. 206 di Brockwayville $53.50 Regina ''lena N. 586 di Sharpsburg S3O Massimo D'Azeglio N. 706 di Reading sl3 La Vittoria N. 731 di Brownsville $lO. CRONACA DELLE LOGGE. Domenica 18 volgente mese, iella Eagle Hall, la loggia Muzio Scevola N. 631 di Philadelphia, lette un trattenimento per fe steggiare il terzo anniversario di sua fondazione. Intervennero molti fratelli e le oro famiglie. In luogo del vene cabile, assente a motivo della sua professione, presiedeva il Gran ile Deputato Nicola Ri vano. Do po di avere spiegato ai presenti io scopo della festa, egli si fermò a parlare a lungo dell'Orfanotro fio, dimostrando la necessità di tale Istituzione e la importanza che da essa acquisterebbe l'Or dine. Parlò in seguito il fratello Giu seppe Bruno, il quale censurò la politica di Wilson e degli Allea ti in riguardo alle aspirazioni i t ai lane. Furono cantate scelte romanze Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi dal baritono Giuseppe Talvacchia delia loggia Leopoldo Pilla, ac compagnato dalla pianista signo rina Ada Pedini, figlia di Pl inio Pedini della loggia Emanuele De Deo. Nazareno Nazarini ci fece gustare buona musica con hi sua armonica, ed un'orchestrina di retta dal maestro Giampietro Zaccaria eseguì uno scelto pro gramma musicale. Una pesca molto bene organiz zata fruttò una discreta somma a beneficio del fondo cassa della loggia. Sul tardi intervennero il vene rabile Giuseppe Brocato, e rivol se anche egli ai presenti la sua calda paiola, intrattenendosi sul la situazione italiana nell'ora pre sente. Erano presenti alla festa i Grandi Ex Venerabili Antonino Viglione e Croce J. Todaro. Il comitato era composto dei fratelli: Domenico Rozzi, Carmi ne Sateriale, De Lillo, V. Bonfi glio, N. Lavigna, Fiscarelli, V. Resta e G. Degnitore. La loggia Giuseppe Mazzini N. 231 di Uniontown ha acquistato per $7500 il suo fabbricato socia le, al N. 44 Church St., nel cen tro della Città, e dal primo mag gio vi ha trasportata la sua sede. Nel fabbricato vi è una sala per la scuola di cittadinanza a mericana, una sala per la scuola serale ai fratelli che vogliono im parare a leggere e scrivere, sala da lettura e da bigliardo, bagno per comodità dei fratelli. Vi è il progetto di fabbricare altre due grandi sale adiacenti, una per il Circolo Mazzini e un'altra più spaziosa per comizi, trattenimenti e balli. La spesa per questo ampliamento del fab bricato sarà raccolta per oblazio zioni volontarie, e già molti han no fatto le loro offerte. A ciò si aggiunga che per i lavo ri, ogni fratello che è adatto a fare qualche cosa, darà l'opera sua gratuitamente. Il Comitato incaricato dell'ac quisto del fabbricato sociale, che così behe ha portato a termine il suo compito, è formato dei fra telli: V. D'Auria, presidente; G. Barbarisi, V. Gismondi, S. Alba no, M. lanniello, A. Gismondi, G. Gentilcore, N. Costabile, F. Spi nazzola, F. Luccioni. * * * Nella seduta ordinaria del 4 maggio tenuta dalla loggia Anto nio Meucci N. 306 di Norristown venne nominato un Comitato per la distribuzione dei biglietti del l'Orfanotrofio nelle persone dei seguenti fratelli: Pasquale Del l'Angelo, Salvatore Cannuso, Gioacchino e Carmine Carfagno, Michele e Benedetto Profera. Seduta stante i biglietti ven nero acquistati da oltre 50 fra telli presenti, i quali riconobbero tutti la necessita dell'Orfanotro fio. Nella stessa venne deliberato di acquistare SIOO del prestito della Vittoria ; e nonstante tutte le spese che la Meucci ha dovuto sostenere per le molte disgrazie avute, pure attualmente ha un capitale di circa SI6OO investiti nei differenti prestiti italiani e americani, oltre a un fondo di ri serva per i malati. Ciò dimostra l'attaccamento e l'interesse dei soci per la istitu zione. AIUTIAMO uI~ONESTA PUBBLICAZIONE Il primo anno di vita ili questo (fior naie è spirato il 20 dello scorso mesa ili Aprile, ed in questo giorno anche la data di abbonamento, alla maggior parte dei lettori, è scaduta. Abbiamo ragione di credere ch« nuoto modesto giornale di lotta ab bia soddisfatto, sia per il modo come è stato compilato che per la puntuali tà nelle sue pubblicazioni e nella di stribuzione agli interessati. Questo loro compiacimento però, che i nostri amici e simpatizzanti ci han no espresso in tante maniere, debbono dimostrarcelo in un modo più tangi bile: PAGANDO, COLORO PER I W ALI 11. TERMINE DEL PRIMO ANNO E" GIÀ' SPIRATO, L'AM MONTARE 1)1 ABBONAMENTO ANTICIPATO, COME FECERO IN PRINCIPIO. I! materiale e la mano d'opera, nel tempi che corrono, costano moltissi mo, e tutto si deve pagare in contan ti. Perciò facciamo calda raccomanda zione agli amici, se hanno a cuore il nostro giornale, a fatti e non a parole, e se desiderano che es»o vi va ed alzi la sua voce, sempre fort» e robusta, perchè paghino, senza far stelo ricordare, il costo di abbonamen to, e ci risparmieranno così la spesa e l'odioso compito di affidare la esa zione a desìi agenti.
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