ud distri buted under permit Ne. s#» an»*«rlzed by the act of Octok«r 6, 1917, on file at the Post Office of Fh lladelphia, Pa., by order ot the President, A. S. Bu rleson, Postmaster Gen. LA LIBERA BARALA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 16 Wilsonismo e Leninismo Perchè alcuni de' miei lettori mTian chiesto schiarimenti sulle parole "Wilsonismo e Leninismd", io mi ac cingo a rispondere; sperando, però, che la libertà di parola, 4' limiti del giusto, unita a quella della mente, non sia di ostacolo alla esplicazione de' propri pensieri. Il Wilsonismo è il comunismo ari stocratico, che si esplica per salva guardare gl'interessi dell'alta finanza, accarezzando in certo qual modo la classe operaia, per restare al potere; il Leninismo, è il comunismo rivolu zionario, che patrocina gl'interessi della classe non abbiente per lame di potere!.... L'uno e l'altro sono frutti della ter ribile guerra combattuta, e non fini ta, e trovano il terreno fertilissimo tra i popoli, in mezzo ai quali si svol gono. Il primo personifica l'America; ii secondo la Russia. Quello, poggiando si sulla intelligenza, predica il para diso ideale, mentre accumula miliardi; questo, poggiandosi sulla ignoranza, promette il paradiso terrestre colla nazionalizzazione della donna, del suolo, degli averi. Tutti, e due sono nati all'ultim'ora; e tutti e due sono apostolizzati da due uomini, di cui il mondo ha sentito parlare da pochi an ni fa. Il Wilsonismo è l'autocrate in guanti gialli, il quale, mentre ammet te la libera discussione del "prò e con tra", si erge come piramide fino al l'assolutismo, per ripetere la terribi le frase dantesca "dinanzi a me non furo cose create"; il Leninismo èil tiranno in guanti rossi, che non am mette discussioni, e strozza nel san gue il "contra", perchè ogni governo plebeo trovò nel sangue la sua difesa. Il primo arricchisce e fa tacere la classe operaia colla illusione delle otto ore di lavoro e colla paga favo losa; il secondo sperpera la finanza, che mette a disposizione delle classi più disagiate, perchè più numerose, Due estremi, che si toccano, e nel pun to di contatto mostrano come essi, per vie indirette, concorrano allo stesso fine "all'adempimento della tirannia tedesca !" Il Wilsonismo abbocca all'amo.... di Berlino, per troppo filosofare: il Le ninismo, per troppa ignoranza, diven ta il fulcro di tutta la furberia tede sca. Il primo apporta lo scompiglio inella classe media ed intellettuale, perchè di ostacolo all'assetto del mon do; il secondo è la speranza di tutto il proletariato, che vede in esso la stella più promettente. | E tra la filosofia ela ignoranza co lui che ingrassa è il Socialista fur bacchione, oltre le rive del Reno, il quale o si chiami Ebert, o Seheide mann, o Guglielmo di Germania, affila i denti, e spera di piombare su l'uno e sull'altro al primo momento oppor tuno. Quali le conseguenze?.... Che la guerra mondiale, voluta dalla Germa nia, fu combattuta invano, non solo, Ina che apportò ad essa quelle tali "idealità pratiche", per cui la prepa rarono i mecenati di Berlino! 112 Strano, ma vero.... La Germania <®crde la guerra sui campi di battaglia, Ifa vince al tavolo della pace. Straor fdinario miracolo della sua diplomazia; Becità di mente assoluta di alcuni o idi tutti i rappresentanti delle poten te nemiche. Di chi la c01pa?.... Di \ina filosofìa assolutamente strana; quella, cioè, di dire al vinto "tu non *ei vin to' ; e dire al vincitore "tu non sei vincitore"! ...Donde venne una tale fi- U>sofia ?.... ■ Dalle rive russe partì la minaccia al popoli di non esser retti da nessu na legge, e di non aver distinzioni di classe, di credo, ecc.; quindi vinti e ■Bicitori dovrebbero essere uniti in un sol fascio: da quelle americano si jlc vò superba la voce "il vinto è come il Vii. citore" ha perduto anch'esso uomi ni ed averi!.... La voce russa fu fab bricata a Berlino da quelli, i quali pfima diedero al mondo, per disarmar lo, la veste del socialismo, e che con- Ifjrtirono nell'altra del Bolshevismo sui campi della sconfitta: quella ame ricana fu fatta a Washington per troppa voglia.... di filosofare!.... Mio Di0!.... e quando la filosofia potè reg gere il mondo? • Il filosofo, che vede con un'occhio, "dovrebbe essere lasciato nei campi della luna; ed il mondo dovrebbe es- Ber retto dall'uomo pratico, il quale imparò la pratica a proprie spese. Se la Germania p. es. avesse vinto, a vrebbe messo a dormire i suoi filoso fi, che furono, del resto, sempre tede schi. ed avrebbe dettato la frase sen za alcun Congresso, ma notificando ai dnfli miliardi di esseri umani, che po Volete comprare la vostra casa? ACQUISTATE AZIONI NELLA SONS OFITALY BUILDING AND LOAN ASSOCIATA Capitalizzata per S 1,000,000 SI.OO PER AZIONE La nuova Serie sara' emessa Mercoledì sera, 21 Maggio, 1919' nel Palazzo dei Figli d'ltalia, 7th & Christian St«., 3.0 Piano. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER polano la terra, appena quattro parole "il mondo è mi 0"!.... La filosofia e l'i gnoranza avrebbero chinato il capo, e ' Guglielmo di Germania, ricco di ma cchia mole, avrebbe fatto il monopolio degl'imperi. Eppure in tanto male il mondo avrebbe trovato già la sua via, piuttosto che vivere di ansie e di spe ranze per oltre cinque mesi!.... Dr. LUONGO. Italia Irredenta Comitato Regionale di Filadelfia Le difficolta' del lavoro di propaganda A chi consideri le cose superficial mente, il lavoro del Comitato Regio nale dell'ltalia Irredenta sembra limi tato e quasi facile, specialmente quan jdo si attendano dal Comitato stesso delle manifestazioni pubbliche che, in . realtà, non possono aver luogo trop po spesso, sia per l'ingente spesa che impongono, sia per le difficoltà della preparazione. Queste manifestazioni, però, alle quali il pubblico può intervenire, non sono, per così dire, che degli episodi, iJelle tappe nel cammino del Comitato, giacché il lavoro vero e importante è di carattere ben diverso. L'enorme maggioranza del popolo americano ha dell'ltalia e degli italia 'ni un concetto falso e superficialis simo che ci offende e contro il quale non possiamo che protestare; ma, se la protesta è necessaria, non è iiirn vero che essa, nella quasi totalità dei casi, lascia il tempo che trova; il pub blico non consente tanto facilmente a spogliarsi delle proprie idee, dritte o storte che siano, se non dopo un la voro di esame e di critica che dura a lungo e che non tutti sanno c posso no compiere. Ne viene di conseguenza che il mo do migliore per far cambiare opinio ne alla gente sul conto nostro è quel lo di far conoscere al pubblico, per mezzo di opportune pubblicazioni, ciò che ha fatto l'ltalia per la causa comune, quali furono e siano ancora le sue sofferenze e infine qual fattore nell'avvenire del mondo e del la civiltà rappresenti l'ltalia. Ispiran dosi a questi concetti, il Comitato Re gionale dell'ltalia Irredenta lavora da tre mesi e più a distribuire e a far circolare nell'elemento americano un grande numero di pubblicazioni :n lin gua inglese, lumeggianti, a base di dati statistici e di fatti inoppugnabili, la parte che l'ltalia ha avuto nel gran de conflitto, dimostrando su quali ra gioni di fatto e di diritto, siano ba sate le richieste territoriali dell'lta ; lia al Congresso della Pace. Il Comitato ha perciò, di sua inizia tiva ed a proprie spese, provveduto alla stampa di un opuscolo del Dott. E. T. Malan: "Italy and the Jugo- Slaws in Istria and Dalmatia", in nu mero di cinquemila copie. Detto opu scolo venne parzialmente riprodotto da giornali italiani ed americani; pa recchi anzi lo ristamparono nella sua interezza. Questa pubblicazione è co stata al Comitato parecchie centinaia ' di dollari ed un lavoro tutt'altro che indifferente. Il Comitato ha proceduto poi e tuttora procede, alla distribuzione di mille copie di un bellissimo volume pubblicato in Italia per cura della be nemerita Società Dante Alighieri da! titolo: "Italy's Great War and Her Naticnal Aspirations." L'opera, ele gantemente rilegata, consta di 270 pa gine ed ha 20 illustrazioni e 4 carte, due delle quali a colori. Detto volu me viene distribuito alle biblioteche pubbliche, ai clubs, agli istituti di e ducazione, mandato alle persone più distinte per posizione sociale e intel ligenza; dunque il dono è ben ricevu to e letto con grande profitto. Ma an che questo lavoro è molto meno faci le di quanto sembri perchè molti so no diffidenti e temono che, sotto l'of ferta del libro, si nasconda qualche al tro scopo e allora è necessario scri vere una lettera personale a tutti spie gando le ragioni per le quali si manda il libro. Vi sono poi dozzine di altre pub blicazioni differenti, alcune delle qua li fatte in America e la massima par te in Italia che si vanno distribuendo WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I INI «=vt "Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879", insieme alle altre che il Comitato ha avuto a sua disposizione. Ne citerò alcune: Italy and the War, con molte e bellissime illustrazioni; Sub-marine; Fiume and Dalmatia; Italy's Problema and Achicvements, raccolta di articoli varii sulla guerra d'ltalia per cura del signor F. Cuniberti, addetto alla 11. Ambasciata; Haly and Jugo-Slavia di Alceste De Ambris, deputato al parlamento italiano; Italian War l'ri soners, con fotografie illustranti il j trattamento barbaro fatto subire ai nostri prigionieri dall'Austria; Why Italy must have her fronticr to the Brenner, con bellissime carte e dia grammi; Cesare Battisti and the Tren tino, del dottor Giovanni Lorenzoni; Fiume, con una carta; The Treaty of London; American Editors' Tribute to Italy; l'nited States Wilson and Ita ly; The Adriatic Avenged; The Apo- Iheosis of Nazari» Sauro; The Just Claims ef Italy, scritto da Whitney Warren, cittadino americano e mem bro dell'lstituto di Francia; The Story of Italy in the Great War, supplemen to al "Sunday World" compilato dal l'On. Giuseppe Bevionc e dal Dottor Felice Ferrerò, in due parti con ric che illustrazioni e cartine. Quando si pensi che tutte queste pubblicazioni vengono distribuite non a casaccio, che sarebbe assai facile e spedito, ma con attenta cura, in modo che possibilmente nessuna copia vada perduta n cada in mano di persone in competenti o noncuranti, apparirà in tutta la sua importanza il lavoro al quaic il Comitato si è sottoposto e che fu condotto fin qui con assiduità degna della causa per la quale si com batte. Ciò non ostante il Comitato ritiene che più e meglio si sarebbe potuto fa re, ma coi mezzi limitati a sua dispo sizione, era difficile raggiungere ri sultati maggiori. EMILIO F. GROSSO Segretario ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA COMUNICAZIONI della Grande Loggia di Penna. RIUNIONE DEL GRANDE CONCILIO. Come precedentemente stabilito, il Grande Concilio si è riunito in sessio ne a Norristown, nei giorni 13 c 11 corrente mese di aprile. La mattina del 13 il Grande Conci lio ricevette le dichiarazioni (il taluni fratelli in merito a decisioni della Commissione del F. U. M. I'cr fatti interni delle proprie log ge furono sentiti anche il venerabile e il grande deputato della loggia Ba lilla N. 667 fratelli Eduardo Abate e Giuseppe Modtstino; il venerabile e grande deputato della loggia Enrico l'essina N. 646 fratelli Nicola Fiorillo e Attilio Taglianctti; i rappresentanti della loggia San Michele di Serra stretta N. 329 fratelli Francesco Fa rina venerabile, Giuseppe Bruscia ex Vene'rabile, Francesco Morelli Teso riere, Michele Cerzullo grande depu tato; il venerabile della Cittadini Ita lo Americani N. 224 fratello Alfredo Rapisardi. Nel pomeriggio il Grande Concilio intervenne in forma ufficiale alla se duta della loggia Sicilia N. 666 di Norristown. Ai fratelli della loggia parlò lungamente il Grande Venera bile Giuseppe Di Silvestro, eliminan do dei malintesi che non avevano ra gione di esistere. Alla seduta inter venne anche la Commissione F. U. M. con a capo il Presidente farmacista Nicola Albanese; ed alla fine della riu nione ."i potette constatare, col com piacimento di tutti, che i legami tra i fratelli della Sicilia e l'Ordine era no più forti e sentiti che mai. Dopo del Grande Venerabile parlaro no in seduta, oltre al venerabile di quella loggia fratello Giovanni Lau ro, il Presidente della Commissione F. U. M. fratello Albanese, il venera bile della Cittadini Italo Americani N. 224 |ratello Rapisardi, il vsnerabi- Ie della San Michele di Serrastretta N. 329 fratello Farina, il componen te della commissione F. U. M. e vene rabile della Giovane Italia N. 547 fra tello Gabriele l'ugliano, ed infine il fratello Giuseppe De Stefani della log gia Antonio Meucci N. 306. Più tardi, dopo chiusa la seduta del la Sicilia, ebbe luogo una riunione di tutte le logge alla sala del Municipio, gentilmente concessa dalle Autorità locali. La sala era affollata di fratelli delle quattro logge «li Norristown: la Antonio Meucci N. 30C, la Fraterna N.G47, la Saverio Friscia N. 655, la Sicilia N. 666. Il venerabile fratello Giovanni Du rante della loggia Meucci la loggia anziana di Norristown presentò gli oratori. Il fratello Giovanni Torchiò, segretario della Commissione F. U. M., parlò esaurientemente circa la e rogazione dei sussidii di morte, ricor dando le difficoltà incontrate e vitto riosamente superate in seguito all'epi demia, e incitò i fratelli ad essere sempre solidali e concordi. Dissero anche belle parole d'incoraggiamento i componenti la Commissione F. U. M. Michele Cerzullo e Gabriele l'ugliano e il fratello Giuseppe Bruno. Infine parlò il Grande Venerabile, il quale, dopo aver ricordato tutta l'ope ra da lui spesa a Norristown, per la riunione dell'elemento italiano nelle fi le dell'Ordine, si intrattenne più spe cialmente sulla iniziativa dell'Orfano trofio, che il Grande Concilio ha deci so debba essere ripresa col massimo vigore e portata a termine prima del la prossima Grande Convenzione. Nel giorno successivo, lunedi 14, il PHILADELPHIA, PA., 26 APRILE, 1919 Grande Concilio espletò il suo ordine del giorno. Delle più importanti deli berazioni da esso adottate sarà data 1 comunicazione alle li gge con apposi ta circolare. La sera, in onore del Grande Conci lio, fu dato un banchetto a cui parte ciparono i rappresentanti di tutte le logge locali. Al caffè il fratello Igna zio Giuliante, venerabile della loggia La Fraterna, funzionante da toast master, dette la parola al County com missioner, Mr. Roy A. Harfield. Assistevano al banchetto anche i rappesentanti della stampa locale, e cioè Halted J. Robinson e Walter A. Wilson del "Norristown Jewels" e S. B. Griffith del "Norristown Herald", i quali rivolsero brevi e cordiali parole di saluto agli intervenuti. A nome del Grande Concilio parlò il Grande Curatore fratello Pasquale Santoro. 11 fratello Ignazio Giuliante rievocò il successo dell'ltalia nella re cente guerra, e fu vivamente applau dito. CRONACA DELLE LOGGE. La loggia Gran Sasso d'ltalia No. 690 di Filadelfia ha portata la sua attenzione sopra una corrispondenza da Fiume stampata in uno degli ulti mi numeri dell'Evening Bulletin, e già commentata come 6Ì meritava da niolti giornali di nostra lingua. La suddetta loggia ha votato un vi brato ordine del giorno contro .e fal sità stampate da quel giornale, ed in vista delle frequenti ingiurie conte nute in esso contro l'elemento italia no, ha consigliato i fratelli di adotta re le misure del caso. Ha benanche deliberato di richie dere il Bulletin perchè cessi le pubbli cazioni ingiuriose. Sarebbe opportuno che le altre nostre logge facessero lo stesso, scrivendo direttamente all'E vening Bulletin. ♦ * * Il 13 corrente la loggia Generale Antonio Chinotto N. 651! di Allentown ha iniziati una ventina di nuovi soci. La cerimonia del giuramento si svol se col più grande fervore e con infini ti applausi ed evviva ai nuovi venuti. Assisteva una larga rappresentanza della Enrico Millo N. 120 di Easton, con a capo il venerabile fratello Ca sella, il quale funzionò da Araldo nel la cerimonia della iniziazione. Anche la Alessandro Volta N. 30 era rap presentata. Di q a sto ri. veglio della Chinotto, che avrà indubbiamente un largo se guito (e già si annunciano nuove nu merose domande) il i.ielito precipuo va dato ai fratelli Domenico Bellan toni Ass. venerabile, Matteo e Gaeta no Sorrentino, Giuseppe e Gaetano Cocivera, Moiganelli ed altri, che si sono dati a tutt'uomo, non badando a fatiche e a sacrifici, per ridare novel la vita alla loggia, senza lasciarsi so praffare dall'opera deleteria di pochi nostri nemici. Pronunziarono discorsi l'assistente venerabile Domenico Bellantoni, il fratello Dragotto ed altri, tutti ispi rati al più Manto amore e interessa mento per l'Ordine. ìliili Ai sarti di Filadelfia chs fan parte dell'Ordine Figli d'ltalia In tutti i centri industriali degli Stati Uniti fermentano le agitazioni per a.. icurare al lavoratore dei mi glioramenti economici voluti dai tem pi moderni. E' un segno salutare di cui i Figli d'ltalia ne gioiscono, perchè una delle finalità alla quale mira l'Ordine Figli d'ltalia è di promuovere il migliora mento materiale dei suoi affiliati (ar ticolo 3, cap. C, delle leggi generali). (ìli affiliati all'Ordine Figli d'ltalia sono una parte integrante di una più vasta famiglia: la eia. >c lavoratrice. Le lotte di questa, le sue vittorie o le I sue sconfitte, sono lotte, vittorie o sconfitte, di tutte le sue parti costi tuenti, compresi i lavoratori affiliati all'Ordine. L'interesse dei Figli d'ltalia e l'in teresse della classe lavoratrice sono inseparabili; per cui ogni sforzo fat to da quelli nell'interesse di questa può considerarsi semplicemente come l'assolvere un dovere verso sè stessi, oppure, uno sforzo o contribuzione per il successo di ciò che è causa principalmente nostra. Oggi l'Amalgamated Clothing Wor kers of America sta preparando il ter reno per chiedere migliori condizioni e altro aumento di paga, il quale au mento possa permettere ai lavorato ri earti di mantenere lo stesso tenor di vita che il loro salario accordava prima del fenomenale aumento di, prezzo di tutte le necessità della vita. O per dirla con le parole delle leggi I dell'Ordine, I sarti preparano il ter | reno per "promuovere il loro miglio j l amento materiale." I L'Ordine Figli d'ltalia ha profonda j mente radicata la convinzione nelle masse che i suoi affiliati non solo sanno scrivere delle belle frasi nelle j loro leggi, ma bensì sanno tradurre in ogni atto lo spirito informatore di j ciascuna parola di esse. Durante lo sciopero dei earti di Phi ladelphia del 1917 il Grande Venera- | bile dello Stato della Pennsylvania, c Giuseppe Di Silvestro, e l'Ordine in- I tero, mantennero alto il prestigio del- ; l'Ordine, sposando disinteressatamen- i te la causa degli scioperanti, applican- ' do alla lettera le leggi contro coloro ! che non comprendevano il dovere di i "solidarietà sociale" di cui è fatto < cenno all'art. 3 cap. C, guadagnandosi i così illimitato rispetto da coloro che furono beneficati da quella solidarie- i tà e da coloro i quali credono che i < giuramenti dati non costituiscano che una solenne promessa da doversi man tenere a qualsiasi costo. Nello Stato del Massachusettes og- 1 gi un'altro sciopero di tessitori ha buttato sul lastrico migliaia ai lavo ratori, fra i quali vi sono non meno di dodici mila italiani, di cui molti fan parte dell'Ordine Figli d'ltalia. La Grande Loggia del Mass. fede le ai postulati su cui è basato l'Ordine, si ò messa ufficialmente dalla parte degli scioperanti raccogliendo fondi, protestando presso le autorità civili contro l'ingiustizie commesse a dan no dei nostri connazionali e contri buendo non poco con la sua autorità a formare un'opinione pubblica in fa vore degli scioperanti. Il passato dell'Ordine non permette, per mantenere alto il suo prestigio, di far meno o diversamente di quel che fece nel passato. Esso non può nè de ve disinteressarsi del presente movi mento dei sarti. La "Libera Parola" a differenza di certa stampa ruffiana venduta ai padroni sarà, almeno lo speriamo, a fianco digli operai per il loro mi glioramento materiale. L* opinione pubblica anch'essa sarà dalla parte de gli operai, se essi sapranno mostrar si al pubblico in file serrate e compat te, se essi saranno animati dallo spi rito di solidarietà sociale ch'è neces sario per vincere qualsiasi lotta. Il primo passo che dovrà esser fat to da ciascun sarto "Figlio d'ltalia" è stringersi intorno alla bandiera della propria Unione: l'Amalgamated Clo thing Workers of America, portarvi il proprio contributo di energie mate riali ed industriali, attirare nella sua sfera TUTTI i sarti di Philadelphia e, unanimi, domandare e lottare per ■ 'l'aumento di paga che l'Unione ;i --vrà decretato di domandare. Fatto ciò e vinto il miglioramento domandato, ciascuno sia geloso custode della vita e prosperità dell'Unione stessa, affin chè il miglioramento ottenuto venga conservato intatto c non degeneri in una canzonatura, come spesso avviene deve una Unione non è sulla breccia continuamente a guardare gl'interessi dei suoi affiliati. Questi sono i doveri che i sarti Fi gli d'ltalia s'imposero volontariamen te entrando a far parte della propria loggia. Sulle loro spalle pesa il com pito di mantenere alta la bandiera e la dignità della nostra grande Orga nizzazione, ed io ho piena fiducia che i ssi sapranno fare più e meglio di quanto fecero nel passato per affer mare la serietà del principio che essi giurarono di mantenere per guida ne gli atti della propria vita. Ciascun sarto risponda sempre "pre sente" a tutte le chiamate dell'Unio ne; ciascun sarto si metta seriamente al lavoro per attirare nella propria Unione TUTTI i sarti e per lottare r >er ciò che in altri centri si è già ot tenuto. L'Organizzatore Generale dell'A. C. W. of A. G. ARTONI N. B. L'h p adquaters dell'Unione : A. C. W. of A. trovasi al "34 Sprucc treet. li Prestito (iella Vittoria La grandiosa parata deintaly Day" La campagna per il Prestito della Vittoria, l'ultimo cioè della serie, si è ufficialmente aperta in Philadelphia lunedì scorso, con una parala per Broad Street, alla quale parteciparono le rappresentanze ili 22 nazionalità. Gl'ltaliani vi presero parte in costu me, incluso il coro di circa 100 giovani, d'ambo i sessi, sotto la direzione della signora Lippi. Quest'ultimo prestito presenta mol ti vantaggi, primi fra tutti l'aito in terese che il Governo degli Stati Uni ti corrisponde sugli investimenti; sc . ondo la breve durata di esso. Gl'italiani, mettendo da parte per o ra qualunque ragione, debbono, asso ; lutamente debbono, aderire entusiasti camente a quest'ultimo appello. Sarà questa la migliore risposta e la peg l giore mortificazione a chi, rinnegando .<è stesso e le dottrine da altri copia te, tenta di oscurare la nostra gloria, la gloria d'ltalia che fu la prima a dare il crollo alla barbarie t( atonica. La sera di mercoledì scorso, nella | sala della Beneficenza si è tenuta una weduta generale degli italiani; la se ra seguente, nei locali della Banca .lei Figli d'ltalia si sono riuniti i ve nerabili e i deputati dell'Ordine in Fi ! ladelfia. Scopo delle due riunioni fu di stabilire le modalità per la parata che si avrà il 4 del prossimo mese di mag gio. Intanto la riunione fu posposta ad altra epoca, data la eccitazione ner vosa e il giusto risentimento di cui erano pervasi gli animi degl'interve nuti; di quella di giovedì dei Figli d'ltalia ne parleremo più tardi. , j Il comitato a questo scopo preposto, . ! riserbandosi di dare più minute infor mazioni, prima del giorno fissato, nel 1 : caso la parata avrà luogo, ha dirama- I ta la seguente relazione: "Le Nazioni Alleate hanno vinto la i più grande vittoria che la Storia ri cordi in una guerra barbara, micidia le, che sembrava dovesse essere di sterminio, provocata e voluta dagli e secrati Unni, avidi del monopolio uni versale. "Per vincerla, oltre alla perdita di milioni di preziose vite umane ca dute sul campo dell'onore, le cui fa miglie son rimaste prive di baci dei loro cari e destituite di ogni aiuto eco nomico. o vivono ma mutilate e per ciò inabili al lavoro si sono soppor tati immensi sacritìzii ed uno spesato superiore ad ogni previsione . "L'America, sebbene entrata nel conflitto all'ultimo momento, ha ri sentito il disagio finanziario più delle altre Nazioni Alleate perchè Essa ha dovuto anche anticipare denaro alle consorelle combattenti per lo stesso principio di democrazia e di giustizia. "I debiti degli Stati Uniti, sono de biti dei suoi cittadini, sono debiti di noi italiani che viviamo e prosperiamo in questa Repubblica, e dovranno es sere pagati in una maniera, o nell'al tra: con la imposizione di una nuova tassa o con l'acquisto di cartelle (bonds) del prestito della vittoria. Nel primo caso, cioè con una nuova tassa, il denaro sborsato non torne rebbe più; nel secondo, invece, acqui stando bonds, oltre al rimborso, l'inte ressato riceverà un interesse del 4J% cioè H più di quanto pagano le più colossali banche, e il prestito antici pato sarà esente dall'"incomc tax" fino ad un certo ammontare. La du rata del prestito varia da 1 a 4 anni. E' questo ( sp< ri a molo connazio nali carissimi, l'ultimo sacrifizio che vi si domanda di compiere per la guer ra che si è combattuta e vinta. Il no stro augurio è che voi, come nei pre cedenti, vi distinguiate nel prestito della vittoria e il vostro nome sia regi strato, a caratteri indelebili, nella storia di questo Stato. "11 4 del prossimo Maggio noi ita liani festeggeremo l'ltaly Day, con parata e con Comizio all'Accademy of Music, Broad and Locust. Alla para ta parteciperanno le logge dei due Or dini dei Kigli d'ltalia, la Federazione delle Società Italiane, le Società c'i Mutuo Soccorso, i Circoli religiosi e politici e gl'italiani in generale. In questo spiegamento delle nostre forse nessuno dovrà mancare, come nessu no dei nostri soldati si assentò dal po sto del dovere quando il Duce Diaz ricacciò il nemico dal suolo d'ltalia e lo seguitò tino a Trento, Trieste e Fiume. "Per la parata si avranno sette ban de, che verranno distribuite nel Corteo, secondo le necessità, lasciando libertà a quelle associazioni che vorranno provvederne per conto proprio. "Al Comizio interverrà, apposita mente chiamato in Francia, il genera li' Peppino Garibaldi. Con molta pro babilità avremo fra noi l'unico depu tato al parlamento nazionale america no, (Congressman) on. La Guardia, maggiore aviatore che ha combattuto al fronte italiano, il colonnello Robert Glendinijing ed il maggioro Frank McGuire, anche reduci questi due ulti mi dal fronte Italiano. Durante il Co mizio un coro di signore e signorine canteranno inni patriottici, sotto la direzione del Prof. Andreoni. "Le logge dell'Ordine dei Figli d'l talia di Philadelphia si disporranno al lato destro di Broad st. con la testa all'altézza di Christian, rivolta al Mord. Le logge dell'Ordine Indipen dente si riuniranno alla 11.a strada, lato drstro, all'altezza di Christian con la testa rivolta al Nord. Dopo di Esso si disporrà la Federazione e quindi le Società di M. S. e i Circoli. "Il Corteo, che sfilerà per Nord Broad fino alla Statua della Libertà, sarà preceduto da tutti i soldati ita liani in divisa che hanno combattuto in Francia o in Italia. A questo pro posito tutti i soldati che vorranno partecipare alla parata sono invitati a mandare subito il loro nome e indi rizzo a! Chairman signor Giuseppe Di Silvestro, 1620 S. Broad St. Lo stesso faranno i Sub-comitati dei diversi sobborghi di qurtta città. "Sul palco L'cnico, all'Accademia di Musica, per disposizione del Comitato generale, prenderanno posto tutte le madri dei soldati italiani caduti o su perstiti. IL COMITATO PARATA. Giuseppe Di Silvestro, Chairman Avv. E. V. Alessandroni Cav. F. A. Travascio G. Falanga Cav. C. C. A. Baldi Bartolomeo Mansolino Giuseppe Rosica. Per mancanza di spazio 1 Siamo costretti a rimandare ad al | tri numeri articoli, corrispondenze, t spunti polemici e comunicati già pro messi. 1 Questi scritti saranno sempre di at tualità ed H pubblico non diventi im paziente nell'attesa. ** EXTRA! # RISPARMIATE; MOISI EITA I Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903 905 So. Bth STREET*. PHI'-ADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farai su misura. Abiti di battesimo. Vesti per giovanotte, Vostri per ragazzi. Camicie, Camicette. 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A questo riguardo dobbiamo ri cordare ai fratelli nostri che quel gior nale credette di poter eliminare dalle nostre comunicazioni ciò che ad esso forse riusciva indigesto, mentre le no tizie da noi comunicate sono state semjire impersonali e ispirato alla massima correttezza e imparzialità- Richiamata il 2 luglio 1917 al precet to di lealtà giornalistica della inte grale pubblicazione dei comunicati (salvo il diritto di commentarli a suo piacimento), l'Opinione insistette nel la sua linea di condotta, e perciò noi ci trovammo costretti a sospendere l'invio dei comunicati. E' noto anche, per averlo sentito dei fratelli nostri con le proprie orec chie, che qualche Agente del suddette giornale non ha mancato, quando ha potuto, di fare delle insinuazioni sul l'Ordine Figli d'ltalia e su altre Isti tuzioni da esso dipendenti, fino ad ar rivare, in certe località, ad impedire la costituzione di nuove logge, consi gliandole invece ad entrare in quellu degli Indipendenti. Recentemente, approfittando di fat ti avvenuti a I.iston e a Rtading, l 'Opinitene ha più apertamente dimo iato la sua avversione verso l'Ordine e il suo deciso volere di danneggiar lo. E' fuggito da Easton il hanchiere (.ìaetano Gugliuzza, portando con sè una ceria somma di risparmi u lui af fidati da nostri connazionali. Nelle pubblicazioni dell'Opinione i .partico 'ari del fatto' deplorevole sono passati in seconda linea; quello che il giornale ha voluto con maggior compiacenza rilevare è stato la circostanza che il Gugliuzza era venerabile della loggia Alessandro Volta N. 30 dell'Ordine Fi gli d'lta'ia e che l'opera sua ridonda va "a disono dell'Ordine." A Reading, da nemici personali del fratello r.c?tro / stonino Zaffiro, si monta una trappola contro di lui, e lo si fa arrestare per aver usat.i un bi glietto ferroviario gratuito che gli «ra stato complimentato, cosa che si è' sempre fatta da altri senza opposi zione delle Compagnie ferroviarie. Ebbene, nel suo articolo, 1' Opinione parla nientemeno che di gravissima ) frode, e si affretta a far conoscere al pubblico che Antonino Zaffiro è GRANDE ORATORE DELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA in Pennsylvania. : Che egli sia stato arrestato l'ha detto, che sia stato messo sotto processo l'ha detto; ma che poi la causa e ; a stata abbandonata dalla stessa Compagnia, quel giornale si è guardato bene dal pubblicarlo. Da questi fatti è evidente come dicevamo che l'Opinione ha il pre eipuo e determinato scopo di danneg giare l'Ordine, e il Grande Concilio non è potuto rimanere indifferente l'ivanti a questi evidentissimi segni di perseione. Noi comprendiamo i diritti della cronaca, e non abbiamo la benché lontana idea di limitarli o di sconoscerli. Ma per le manchevolezze 0 le colpe dato pure che esse esi stano di una o più persone, non de ve esser permesso ad alcun giornale di l'Ordine intero. Per questi motivi il Grande Conci lio ritiene che l'atteggiamento odioso 1 dell'Opinione renda necessaria una mi sura non di rappresaglia, ma di le gittima difesa, perchè non è giusto che i nostri fratelli debbano dare il loro appoggio e contribuire alla vita •li un giornale che si dimostra nemico della nostra Istituzione, e non lascia passare inosservato alcun incidente di . cui possa approfittare per gettare il discredito su di essa. 1 Conseguentemente, il Grande Con- I cilio consiglia i Figli d'ltalia della j Pennsylvania di adottare al riguardo quelle misure che saranno dettate dal la loro coscienza. Vi preghiamo di portare questa cir colare a conoscenza dei fratelli tutti, , facendola leggere in loggia, e curan do che i fratelli assenti dalla seduta ne abbiano notizia in quel modo che riterrete più opportuno. Gradite i no • stri fraterni saluti, IL GR. CONCILIO dell'Ord. Figli d'l. in Penna.
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