La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, April 26, 1919, Image 1

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    ud distri buted under permit Ne. s#» an»*«rlzed by the act of Octok«r 6, 1917, on file at the Post Office of Fh lladelphia, Pa., by order ot the President, A. S. Bu rleson, Postmaster Gen.
LA LIBERA BARALA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO 11. - Numero 16
Wilsonismo e Leninismo
Perchè alcuni de' miei lettori mTian
chiesto schiarimenti sulle parole
"Wilsonismo e Leninismd", io mi ac
cingo a rispondere; sperando, però,
che la libertà di parola, 4' limiti del
giusto, unita a quella della mente,
non sia di ostacolo alla esplicazione
de' propri pensieri.
Il Wilsonismo è il comunismo ari
stocratico, che si esplica per salva
guardare gl'interessi dell'alta finanza,
accarezzando in certo qual modo la
classe operaia, per restare al potere;
il Leninismo, è il comunismo rivolu
zionario, che patrocina gl'interessi
della classe non abbiente per lame di
potere!....
L'uno e l'altro sono frutti della ter
ribile guerra combattuta, e non fini
ta, e trovano il terreno fertilissimo
tra i popoli, in mezzo ai quali si svol
gono.
Il primo personifica l'America; ii
secondo la Russia. Quello, poggiando
si sulla intelligenza, predica il para
diso ideale, mentre accumula miliardi;
questo, poggiandosi sulla ignoranza,
promette il paradiso terrestre colla
nazionalizzazione della donna, del
suolo, degli averi. Tutti, e due sono
nati all'ultim'ora; e tutti e due sono
apostolizzati da due uomini, di cui il
mondo ha sentito parlare da pochi an
ni fa.
Il Wilsonismo è l'autocrate in
guanti gialli, il quale, mentre ammet
te la libera discussione del "prò e con
tra", si erge come piramide fino al
l'assolutismo, per ripetere la terribi
le frase dantesca "dinanzi a me non
furo cose create"; il Leninismo èil
tiranno in guanti rossi, che non am
mette discussioni, e strozza nel san
gue il "contra", perchè ogni governo
plebeo trovò nel sangue la sua difesa.
Il primo arricchisce e fa tacere la
classe operaia colla illusione delle
otto ore di lavoro e colla paga favo
losa; il secondo sperpera la finanza,
che mette a disposizione delle classi
più disagiate, perchè più numerose,
Due estremi, che si toccano, e nel pun
to di contatto mostrano come essi, per
vie indirette, concorrano allo stesso
fine "all'adempimento della tirannia
tedesca !"
Il Wilsonismo abbocca all'amo.... di
Berlino, per troppo filosofare: il Le
ninismo, per troppa ignoranza, diven
ta il fulcro di tutta la furberia tede
sca. Il primo apporta lo scompiglio
inella classe media ed intellettuale,
perchè di ostacolo all'assetto del mon
do; il secondo è la speranza di tutto
il proletariato, che vede in esso la
stella più promettente.
| E tra la filosofia ela ignoranza co
lui che ingrassa è il Socialista fur
bacchione, oltre le rive del Reno, il
quale o si chiami Ebert, o Seheide
mann, o Guglielmo di Germania, affila
i denti, e spera di piombare su l'uno
e sull'altro al primo momento oppor
tuno.
Quali le conseguenze?.... Che la
guerra mondiale, voluta dalla Germa
nia, fu combattuta invano, non solo,
Ina che apportò ad essa quelle tali
"idealità pratiche", per cui la prepa
rarono i mecenati di Berlino!
112 Strano, ma vero.... La Germania
<®crde la guerra sui campi di battaglia,
Ifa vince al tavolo della pace. Straor
fdinario miracolo della sua diplomazia;
Becità di mente assoluta di alcuni o
idi tutti i rappresentanti delle poten
te nemiche. Di chi la c01pa?.... Di \ina
filosofìa assolutamente strana; quella,
cioè, di dire al vinto "tu non *ei vin
to' ; e dire al vincitore "tu non sei
vincitore"! ...Donde venne una tale fi-
U>sofia ?....
■ Dalle rive russe partì la minaccia
al popoli di non esser retti da nessu
na legge, e di non aver distinzioni di
classe, di credo, ecc.; quindi vinti e
■Bicitori dovrebbero essere uniti in un
sol fascio: da quelle americano si jlc
vò superba la voce "il vinto è come il
Vii. citore" ha perduto anch'esso uomi
ni ed averi!.... La voce russa fu fab
bricata a Berlino da quelli, i quali
pfima diedero al mondo, per disarmar
lo, la veste del socialismo, e che con-
Ifjrtirono nell'altra del Bolshevismo
sui campi della sconfitta: quella ame
ricana fu fatta a Washington per
troppa voglia.... di filosofare!.... Mio
Di0!.... e quando la filosofia potè reg
gere il mondo?
• Il filosofo, che vede con un'occhio,
"dovrebbe essere lasciato nei campi
della luna; ed il mondo dovrebbe es-
Ber retto dall'uomo pratico, il quale
imparò la pratica a proprie spese. Se
la Germania p. es. avesse vinto, a
vrebbe messo a dormire i suoi filoso
fi, che furono, del resto, sempre tede
schi. ed avrebbe dettato la frase sen
za alcun Congresso, ma notificando ai
dnfli miliardi di esseri umani, che po
Volete comprare la vostra casa?
ACQUISTATE AZIONI NELLA
SONS OFITALY BUILDING AND LOAN ASSOCIATA
Capitalizzata per S 1,000,000
SI.OO PER AZIONE
La nuova Serie sara' emessa Mercoledì sera, 21 Maggio, 1919'
nel Palazzo dei Figli d'ltalia, 7th & Christian St«., 3.0 Piano.
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
polano la terra, appena quattro parole
"il mondo è mi 0"!.... La filosofia e l'i
gnoranza avrebbero chinato il capo, e
' Guglielmo di Germania, ricco di ma
cchia mole, avrebbe fatto il monopolio
degl'imperi. Eppure in tanto male il
mondo avrebbe trovato già la sua via,
piuttosto che vivere di ansie e di spe
ranze per oltre cinque mesi!....
Dr. LUONGO.
Italia Irredenta
Comitato Regionale di Filadelfia
Le difficolta' del lavoro
di propaganda
A chi consideri le cose superficial
mente, il lavoro del Comitato Regio
nale dell'ltalia Irredenta sembra limi
tato e quasi facile, specialmente quan
jdo si attendano dal Comitato stesso
delle manifestazioni pubbliche che, in
. realtà, non possono aver luogo trop
po spesso, sia per l'ingente spesa che
impongono, sia per le difficoltà della
preparazione.
Queste manifestazioni, però, alle
quali il pubblico può intervenire, non
sono, per così dire, che degli episodi,
iJelle tappe nel cammino del Comitato,
giacché il lavoro vero e importante è
di carattere ben diverso.
L'enorme maggioranza del popolo
americano ha dell'ltalia e degli italia
'ni un concetto falso e superficialis
simo che ci offende e contro il quale
non possiamo che protestare; ma, se
la protesta è necessaria, non è iiirn
vero che essa, nella quasi totalità dei
casi, lascia il tempo che trova; il pub
blico non consente tanto facilmente a
spogliarsi delle proprie idee, dritte o
storte che siano, se non dopo un la
voro di esame e di critica che dura a
lungo e che non tutti sanno c posso
no compiere.
Ne viene di conseguenza che il mo
do migliore per far cambiare opinio
ne alla gente sul conto nostro è quel
lo di far conoscere al pubblico, per
mezzo di opportune pubblicazioni,
ciò che ha fatto l'ltalia per la
causa comune, quali furono e siano
ancora le sue sofferenze e infine qual
fattore nell'avvenire del mondo e del
la civiltà rappresenti l'ltalia. Ispiran
dosi a questi concetti, il Comitato Re
gionale dell'ltalia Irredenta lavora da
tre mesi e più a distribuire e a far
circolare nell'elemento americano un
grande numero di pubblicazioni :n lin
gua inglese, lumeggianti, a base di
dati statistici e di fatti inoppugnabili,
la parte che l'ltalia ha avuto nel gran
de conflitto, dimostrando su quali ra
gioni di fatto e di diritto, siano ba
sate le richieste territoriali dell'lta
; lia al Congresso della Pace.
Il Comitato ha perciò, di sua inizia
tiva ed a proprie spese, provveduto
alla stampa di un opuscolo del Dott.
E. T. Malan: "Italy and the Jugo-
Slaws in Istria and Dalmatia", in nu
mero di cinquemila copie. Detto opu
scolo venne parzialmente riprodotto
da giornali italiani ed americani; pa
recchi anzi lo ristamparono nella sua
interezza. Questa pubblicazione è co
stata al Comitato parecchie centinaia
' di dollari ed un lavoro tutt'altro che
indifferente.
Il Comitato ha proceduto poi e
tuttora procede, alla distribuzione di
mille copie di un bellissimo volume
pubblicato in Italia per cura della be
nemerita Società Dante Alighieri da!
titolo: "Italy's Great War and Her
Naticnal Aspirations." L'opera, ele
gantemente rilegata, consta di 270 pa
gine ed ha 20 illustrazioni e 4 carte,
due delle quali a colori. Detto volu
me viene distribuito alle biblioteche
pubbliche, ai clubs, agli istituti di e
ducazione, mandato alle persone più
distinte per posizione sociale e intel
ligenza; dunque il dono è ben ricevu
to e letto con grande profitto. Ma an
che questo lavoro è molto meno faci
le di quanto sembri perchè molti so
no diffidenti e temono che, sotto l'of
ferta del libro, si nasconda qualche al
tro scopo e allora è necessario scri
vere una lettera personale a tutti spie
gando le ragioni per le quali si manda
il libro.
Vi sono poi dozzine di altre pub
blicazioni differenti, alcune delle qua
li fatte in America e la massima par
te in Italia che si vanno distribuendo
WITH THE LARGEST CIRCULATION
AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I INI «=vt
"Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879",
insieme alle altre che il Comitato ha
avuto a sua disposizione. Ne citerò
alcune: Italy and the War, con molte
e bellissime illustrazioni; Sub-marine;
Fiume and Dalmatia; Italy's Problema
and Achicvements, raccolta di articoli
varii sulla guerra d'ltalia per cura
del signor F. Cuniberti, addetto alla
11. Ambasciata; Haly and Jugo-Slavia
di Alceste De Ambris, deputato al
parlamento italiano; Italian War l'ri
soners, con fotografie illustranti il j
trattamento barbaro fatto subire ai
nostri prigionieri dall'Austria; Why
Italy must have her fronticr to the
Brenner, con bellissime carte e dia
grammi; Cesare Battisti and the Tren
tino, del dottor Giovanni Lorenzoni;
Fiume, con una carta; The Treaty of
London; American Editors' Tribute to
Italy; l'nited States Wilson and Ita
ly; The Adriatic Avenged; The Apo-
Iheosis of Nazari» Sauro; The Just
Claims ef Italy, scritto da Whitney
Warren, cittadino americano e mem
bro dell'lstituto di Francia; The Story
of Italy in the Great War, supplemen
to al "Sunday World" compilato dal
l'On. Giuseppe Bevionc e dal Dottor
Felice Ferrerò, in due parti con ric
che illustrazioni e cartine.
Quando si pensi che tutte queste
pubblicazioni vengono distribuite non
a casaccio, che sarebbe assai facile e
spedito, ma con attenta cura, in modo
che possibilmente nessuna copia vada
perduta n cada in mano di persone in
competenti o noncuranti, apparirà in
tutta la sua importanza il lavoro al
quaic il Comitato si è sottoposto e
che fu condotto fin qui con assiduità
degna della causa per la quale si com
batte.
Ciò non ostante il Comitato ritiene
che più e meglio si sarebbe potuto fa
re, ma coi mezzi limitati a sua dispo
sizione, era difficile raggiungere ri
sultati maggiori.
EMILIO F. GROSSO
Segretario
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA
COMUNICAZIONI
della Grande Loggia di Penna.
RIUNIONE DEL GRANDE
CONCILIO.
Come precedentemente stabilito, il
Grande Concilio si è riunito in sessio
ne a Norristown, nei giorni 13 c 11
corrente mese di aprile.
La mattina del 13 il Grande Conci
lio ricevette le dichiarazioni (il taluni
fratelli in merito a decisioni della
Commissione del F. U. M.
I'cr fatti interni delle proprie log
ge furono sentiti anche il venerabile
e il grande deputato della loggia Ba
lilla N. 667 fratelli Eduardo Abate e
Giuseppe Modtstino; il venerabile e
grande deputato della loggia Enrico
l'essina N. 646 fratelli Nicola Fiorillo
e Attilio Taglianctti; i rappresentanti
della loggia San Michele di Serra
stretta N. 329 fratelli Francesco Fa
rina venerabile, Giuseppe Bruscia ex
Vene'rabile, Francesco Morelli Teso
riere, Michele Cerzullo grande depu
tato; il venerabile della Cittadini Ita
lo Americani N. 224 fratello Alfredo
Rapisardi.
Nel pomeriggio il Grande Concilio
intervenne in forma ufficiale alla se
duta della loggia Sicilia N. 666 di
Norristown. Ai fratelli della loggia
parlò lungamente il Grande Venera
bile Giuseppe Di Silvestro, eliminan
do dei malintesi che non avevano ra
gione di esistere. Alla seduta inter
venne anche la Commissione F. U. M.
con a capo il Presidente farmacista
Nicola Albanese; ed alla fine della riu
nione ."i potette constatare, col com
piacimento di tutti, che i legami tra
i fratelli della Sicilia e l'Ordine era
no più forti e sentiti che mai.
Dopo del Grande Venerabile parlaro
no in seduta, oltre al venerabile di
quella loggia fratello Giovanni Lau
ro, il Presidente della Commissione
F. U. M. fratello Albanese, il venera
bile della Cittadini Italo Americani
N. 224 |ratello Rapisardi, il vsnerabi-
Ie della San Michele di Serrastretta
N. 329 fratello Farina, il componen
te della commissione F. U. M. e vene
rabile della Giovane Italia N. 547 fra
tello Gabriele l'ugliano, ed infine il
fratello Giuseppe De Stefani della log
gia Antonio Meucci N. 306.
Più tardi, dopo chiusa la seduta del
la Sicilia, ebbe luogo una riunione di
tutte le logge alla sala del Municipio,
gentilmente concessa dalle Autorità
locali. La sala era affollata di fratelli
delle quattro logge «li Norristown: la
Antonio Meucci N. 30C, la Fraterna
N.G47, la Saverio Friscia N. 655, la
Sicilia N. 666.
Il venerabile fratello Giovanni Du
rante della loggia Meucci la loggia
anziana di Norristown presentò gli
oratori. Il fratello Giovanni Torchiò,
segretario della Commissione F. U.
M., parlò esaurientemente circa la e
rogazione dei sussidii di morte, ricor
dando le difficoltà incontrate e vitto
riosamente superate in seguito all'epi
demia, e incitò i fratelli ad essere
sempre solidali e concordi. Dissero
anche belle parole d'incoraggiamento
i componenti la Commissione F. U. M.
Michele Cerzullo e Gabriele l'ugliano
e il fratello Giuseppe Bruno.
Infine parlò il Grande Venerabile, il
quale, dopo aver ricordato tutta l'ope
ra da lui spesa a Norristown, per la
riunione dell'elemento italiano nelle fi
le dell'Ordine, si intrattenne più spe
cialmente sulla iniziativa dell'Orfano
trofio, che il Grande Concilio ha deci
so debba essere ripresa col massimo
vigore e portata a termine prima del
la prossima Grande Convenzione.
Nel giorno successivo, lunedi 14, il
PHILADELPHIA, PA., 26 APRILE, 1919
Grande Concilio espletò il suo ordine
del giorno. Delle più importanti deli
berazioni da esso adottate sarà data 1
comunicazione alle li gge con apposi
ta circolare.
La sera, in onore del Grande Conci
lio, fu dato un banchetto a cui parte
ciparono i rappresentanti di tutte le
logge locali. Al caffè il fratello Igna
zio Giuliante, venerabile della loggia
La Fraterna, funzionante da toast
master, dette la parola al County com
missioner, Mr. Roy A. Harfield.
Assistevano al banchetto anche i
rappesentanti della stampa locale, e
cioè Halted J. Robinson e Walter A.
Wilson del "Norristown Jewels" e S.
B. Griffith del "Norristown Herald", i
quali rivolsero brevi e cordiali parole
di saluto agli intervenuti.
A nome del Grande Concilio parlò
il Grande Curatore fratello Pasquale
Santoro. 11 fratello Ignazio Giuliante
rievocò il successo dell'ltalia nella re
cente guerra, e fu vivamente applau
dito.
CRONACA DELLE LOGGE.
La loggia Gran Sasso d'ltalia No.
690 di Filadelfia ha portata la sua
attenzione sopra una corrispondenza
da Fiume stampata in uno degli ulti
mi numeri dell'Evening Bulletin, e già
commentata come 6Ì meritava da
niolti giornali di nostra lingua.
La suddetta loggia ha votato un vi
brato ordine del giorno contro .e fal
sità stampate da quel giornale, ed in
vista delle frequenti ingiurie conte
nute in esso contro l'elemento italia
no, ha consigliato i fratelli di adotta
re le misure del caso.
Ha benanche deliberato di richie
dere il Bulletin perchè cessi le pubbli
cazioni ingiuriose. Sarebbe opportuno
che le altre nostre logge facessero lo
stesso, scrivendo direttamente all'E
vening Bulletin.
♦ * *
Il 13 corrente la loggia Generale
Antonio Chinotto N. 651! di Allentown
ha iniziati una ventina di nuovi soci.
La cerimonia del giuramento si svol
se col più grande fervore e con infini
ti applausi ed evviva ai nuovi venuti.
Assisteva una larga rappresentanza
della Enrico Millo N. 120 di Easton,
con a capo il venerabile fratello Ca
sella, il quale funzionò da Araldo nel
la cerimonia della iniziazione. Anche
la Alessandro Volta N. 30 era rap
presentata.
Di q a sto ri. veglio della Chinotto,
che avrà indubbiamente un largo se
guito (e già si annunciano nuove nu
merose domande) il i.ielito precipuo
va dato ai fratelli Domenico Bellan
toni Ass. venerabile, Matteo e Gaeta
no Sorrentino, Giuseppe e Gaetano
Cocivera, Moiganelli ed altri, che si
sono dati a tutt'uomo, non badando a
fatiche e a sacrifici, per ridare novel
la vita alla loggia, senza lasciarsi so
praffare dall'opera deleteria di pochi
nostri nemici.
Pronunziarono discorsi l'assistente
venerabile Domenico Bellantoni, il
fratello Dragotto ed altri, tutti ispi
rati al più Manto amore e interessa
mento per l'Ordine.
ìliili
Ai sarti di Filadelfia chs fan
parte dell'Ordine Figli d'ltalia
In tutti i centri industriali degli
Stati Uniti fermentano le agitazioni
per a.. icurare al lavoratore dei mi
glioramenti economici voluti dai tem
pi moderni.
E' un segno salutare di cui i Figli
d'ltalia ne gioiscono, perchè una delle
finalità alla quale mira l'Ordine Figli
d'ltalia è di promuovere il migliora
mento materiale dei suoi affiliati (ar
ticolo 3, cap. C, delle leggi generali).
(ìli affiliati all'Ordine Figli d'ltalia
sono una parte integrante di una più
vasta famiglia: la eia. >c lavoratrice.
Le lotte di questa, le sue vittorie o le I
sue sconfitte, sono lotte, vittorie o
sconfitte, di tutte le sue parti costi
tuenti, compresi i lavoratori affiliati
all'Ordine.
L'interesse dei Figli d'ltalia e l'in
teresse della classe lavoratrice sono
inseparabili; per cui ogni sforzo fat
to da quelli nell'interesse di questa
può considerarsi semplicemente come
l'assolvere un dovere verso sè stessi,
oppure, uno sforzo o contribuzione
per il successo di ciò che è causa
principalmente nostra.
Oggi l'Amalgamated Clothing Wor
kers of America sta preparando il ter
reno per chiedere migliori condizioni
e altro aumento di paga, il quale au
mento possa permettere ai lavorato
ri earti di mantenere lo stesso tenor
di vita che il loro salario accordava
prima del fenomenale aumento di,
prezzo di tutte le necessità della vita.
O per dirla con le parole delle leggi
I dell'Ordine, I sarti preparano il ter
| reno per "promuovere il loro miglio
j l amento materiale."
I L'Ordine Figli d'ltalia ha profonda
j mente radicata la convinzione nelle
masse che i suoi affiliati non solo
sanno scrivere delle belle frasi nelle
j loro leggi, ma bensì sanno tradurre
in ogni atto lo spirito informatore di
j ciascuna parola di esse.
Durante lo sciopero dei earti di Phi
ladelphia del 1917 il Grande Venera- |
bile dello Stato della Pennsylvania, c
Giuseppe Di Silvestro, e l'Ordine in- I
tero, mantennero alto il prestigio del- ;
l'Ordine, sposando disinteressatamen- i
te la causa degli scioperanti, applican- '
do alla lettera le leggi contro coloro !
che non comprendevano il dovere di i
"solidarietà sociale" di cui è fatto <
cenno all'art. 3 cap. C, guadagnandosi i
così illimitato rispetto da coloro che
furono beneficati da quella solidarie- i
tà e da coloro i quali credono che i <
giuramenti dati non costituiscano che
una solenne promessa da doversi man
tenere a qualsiasi costo.
Nello Stato del Massachusettes og- 1
gi un'altro sciopero di tessitori ha
buttato sul lastrico migliaia ai lavo
ratori, fra i quali vi sono non meno
di dodici mila italiani, di cui molti fan
parte dell'Ordine Figli d'ltalia.
La Grande Loggia del Mass. fede
le ai postulati su cui è basato l'Ordine,
si ò messa ufficialmente dalla parte
degli scioperanti raccogliendo fondi,
protestando presso le autorità civili
contro l'ingiustizie commesse a dan
no dei nostri connazionali e contri
buendo non poco con la sua autorità
a formare un'opinione pubblica in fa
vore degli scioperanti.
Il passato dell'Ordine non permette,
per mantenere alto il suo prestigio, di
far meno o diversamente di quel che
fece nel passato. Esso non può nè de
ve disinteressarsi del presente movi
mento dei sarti.
La "Libera Parola" a differenza
di certa stampa ruffiana venduta ai
padroni sarà, almeno lo speriamo,
a fianco digli operai per il loro mi
glioramento materiale. L* opinione
pubblica anch'essa sarà dalla parte de
gli operai, se essi sapranno mostrar
si al pubblico in file serrate e compat
te, se essi saranno animati dallo spi
rito di solidarietà sociale ch'è neces
sario per vincere qualsiasi lotta.
Il primo passo che dovrà esser fat
to da ciascun sarto "Figlio d'ltalia" è
stringersi intorno alla bandiera della
propria Unione: l'Amalgamated Clo
thing Workers of America, portarvi
il proprio contributo di energie mate
riali ed industriali, attirare nella sua
sfera TUTTI i sarti di Philadelphia e,
unanimi, domandare e lottare per
■ 'l'aumento di paga che l'Unione ;i
--vrà decretato di domandare. Fatto ciò
e vinto il miglioramento domandato,
ciascuno sia geloso custode della vita
e prosperità dell'Unione stessa, affin
chè il miglioramento ottenuto venga
conservato intatto c non degeneri in
una canzonatura, come spesso avviene
deve una Unione non è sulla breccia
continuamente a guardare gl'interessi
dei suoi affiliati.
Questi sono i doveri che i sarti Fi
gli d'ltalia s'imposero volontariamen
te entrando a far parte della propria
loggia. Sulle loro spalle pesa il com
pito di mantenere alta la bandiera e
la dignità della nostra grande Orga
nizzazione, ed io ho piena fiducia che
i ssi sapranno fare più e meglio di
quanto fecero nel passato per affer
mare la serietà del principio che essi
giurarono di mantenere per guida ne
gli atti della propria vita.
Ciascun sarto risponda sempre "pre
sente" a tutte le chiamate dell'Unio
ne; ciascun sarto si metta seriamente
al lavoro per attirare nella propria
Unione TUTTI i sarti e per lottare
r >er ciò che in altri centri si è già ot
tenuto.
L'Organizzatore Generale dell'A. C.
W. of A.
G. ARTONI
N. B. L'h p adquaters dell'Unione
: A. C. W. of A. trovasi al "34
Sprucc treet.
li Prestito (iella Vittoria
La grandiosa parata deintaly Day"
La campagna per il Prestito della
Vittoria, l'ultimo cioè della serie, si è
ufficialmente aperta in Philadelphia
lunedì scorso, con una parala per
Broad Street, alla quale parteciparono
le rappresentanze ili 22 nazionalità.
Gl'ltaliani vi presero parte in costu
me, incluso il coro di circa 100 giovani,
d'ambo i sessi, sotto la direzione della
signora Lippi.
Quest'ultimo prestito presenta mol
ti vantaggi, primi fra tutti l'aito in
terese che il Governo degli Stati Uni
ti corrisponde sugli investimenti; sc
. ondo la breve durata di esso.
Gl'italiani, mettendo da parte per o
ra qualunque ragione, debbono, asso
; lutamente debbono, aderire entusiasti
camente a quest'ultimo appello. Sarà
questa la migliore risposta e la peg
l giore mortificazione a chi, rinnegando
.<è stesso e le dottrine da altri copia
te, tenta di oscurare la nostra gloria,
la gloria d'ltalia che fu la prima a
dare il crollo alla barbarie t( atonica.
La sera di mercoledì scorso, nella
| sala della Beneficenza si è tenuta una
weduta generale degli italiani; la se
ra seguente, nei locali della Banca
.lei Figli d'ltalia si sono riuniti i ve
nerabili e i deputati dell'Ordine in Fi
! ladelfia. Scopo delle due riunioni fu di
stabilire le modalità per la parata che
si avrà il 4 del prossimo mese di mag
gio.
Intanto la riunione fu posposta ad
altra epoca, data la eccitazione ner
vosa e il giusto risentimento di cui
erano pervasi gli animi degl'interve
nuti; di quella di giovedì dei Figli
d'ltalia ne parleremo più tardi.
, j Il comitato a questo scopo preposto,
. ! riserbandosi di dare più minute infor
mazioni, prima del giorno fissato, nel
1 : caso la parata avrà luogo, ha dirama-
I ta la seguente relazione:
"Le Nazioni Alleate hanno vinto la i
più grande vittoria che la Storia ri
cordi in una guerra barbara, micidia
le, che sembrava dovesse essere di
sterminio, provocata e voluta dagli e
secrati Unni, avidi del monopolio uni
versale.
"Per vincerla, oltre alla perdita di
milioni di preziose vite umane ca
dute sul campo dell'onore, le cui fa
miglie son rimaste prive di baci dei
loro cari e destituite di ogni aiuto eco
nomico. o vivono ma mutilate e per
ciò inabili al lavoro si sono soppor
tati immensi sacritìzii ed uno spesato
superiore ad ogni previsione .
"L'America, sebbene entrata nel
conflitto all'ultimo momento, ha ri
sentito il disagio finanziario più delle
altre Nazioni Alleate perchè Essa ha
dovuto anche anticipare denaro alle
consorelle combattenti per lo stesso
principio di democrazia e di giustizia.
"I debiti degli Stati Uniti, sono de
biti dei suoi cittadini, sono debiti di
noi italiani che viviamo e prosperiamo
in questa Repubblica, e dovranno es
sere pagati in una maniera, o nell'al
tra: con la imposizione di una nuova
tassa o con l'acquisto di cartelle
(bonds) del prestito della vittoria.
Nel primo caso, cioè con una nuova
tassa, il denaro sborsato non torne
rebbe più; nel secondo, invece, acqui
stando bonds, oltre al rimborso, l'inte
ressato riceverà un interesse del 4J%
cioè H più di quanto pagano le più
colossali banche, e il prestito antici
pato sarà esente dall'"incomc tax"
fino ad un certo ammontare. La du
rata del prestito varia da 1 a 4 anni.
E' questo ( sp< ri a molo connazio
nali carissimi, l'ultimo sacrifizio che
vi si domanda di compiere per la guer
ra che si è combattuta e vinta. Il no
stro augurio è che voi, come nei pre
cedenti, vi distinguiate nel prestito
della vittoria e il vostro nome sia regi
strato, a caratteri indelebili, nella
storia di questo Stato.
"11 4 del prossimo Maggio noi ita
liani festeggeremo l'ltaly Day, con
parata e con Comizio all'Accademy of
Music, Broad and Locust. Alla para
ta parteciperanno le logge dei due Or
dini dei Kigli d'ltalia, la Federazione
delle Società Italiane, le Società c'i
Mutuo Soccorso, i Circoli religiosi e
politici e gl'italiani in generale. In
questo spiegamento delle nostre forse
nessuno dovrà mancare, come nessu
no dei nostri soldati si assentò dal po
sto del dovere quando il Duce Diaz
ricacciò il nemico dal suolo d'ltalia e
lo seguitò tino a Trento, Trieste e
Fiume.
"Per la parata si avranno sette ban
de, che verranno distribuite nel Corteo,
secondo le necessità, lasciando libertà
a quelle associazioni che vorranno
provvederne per conto proprio.
"Al Comizio interverrà, apposita
mente chiamato in Francia, il genera
li' Peppino Garibaldi. Con molta pro
babilità avremo fra noi l'unico depu
tato al parlamento nazionale america
no, (Congressman) on. La Guardia,
maggiore aviatore che ha combattuto
al fronte italiano, il colonnello Robert
Glendinijing ed il maggioro Frank
McGuire, anche reduci questi due ulti
mi dal fronte Italiano. Durante il Co
mizio un coro di signore e signorine
canteranno inni patriottici, sotto la
direzione del Prof. Andreoni.
"Le logge dell'Ordine dei Figli d'l
talia di Philadelphia si disporranno al
lato destro di Broad st. con la testa
all'altézza di Christian, rivolta al
Mord. Le logge dell'Ordine Indipen
dente si riuniranno alla 11.a strada,
lato drstro, all'altezza di Christian con
la testa rivolta al Nord. Dopo di Esso
si disporrà la Federazione e quindi le
Società di M. S. e i Circoli.
"Il Corteo, che sfilerà per Nord
Broad fino alla Statua della Libertà,
sarà preceduto da tutti i soldati ita
liani in divisa che hanno combattuto
in Francia o in Italia. A questo pro
posito tutti i soldati che vorranno
partecipare alla parata sono invitati
a mandare subito il loro nome e indi
rizzo a! Chairman signor Giuseppe Di
Silvestro, 1620 S. Broad St. Lo stesso
faranno i Sub-comitati dei diversi
sobborghi di qurtta città.
"Sul palco L'cnico, all'Accademia di
Musica, per disposizione del Comitato
generale, prenderanno posto tutte le
madri dei soldati italiani caduti o su
perstiti.
IL COMITATO PARATA.
Giuseppe Di Silvestro, Chairman
Avv. E. V. Alessandroni Cav.
F. A. Travascio G. Falanga
Cav. C. C. A. Baldi Bartolomeo
Mansolino Giuseppe Rosica.
Per mancanza di spazio
1 Siamo costretti a rimandare ad al
| tri numeri articoli, corrispondenze,
t spunti polemici e comunicati già pro
messi.
1 Questi scritti saranno sempre di at
tualità ed H pubblico non diventi im
paziente nell'attesa.
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Il Grande Concilio Esecutivo del
l'Ordine dei Figli d'ltalia di Pennsyl
vania, nella -sua seduta tenutaci a Nor
ristowa nei giorni 13 e 14 correnti,
prendeva il seguente deliberato con
tro l'Opinion»-, giornale quotidiano di
Philadelphia:
Ai Grandi Deputati e Venerabili
della Pennsylvania
Philadelphia, 18 Aprile 1919
Egregio fratello,
Mentre il Grande Concilio ha usato
sempre deferenza verso il quotidiano
di Philadelphia l'Opinione, comunican
do ad esso, settimanalmente, le noti
zie dell'Ordine, non è stato in ugual
modo e con la stessa cortesia corrispo
sto. A questo riguardo dobbiamo ri
cordare ai fratelli nostri che quel gior
nale credette di poter eliminare dalle
nostre comunicazioni ciò che ad esso
forse riusciva indigesto, mentre le no
tizie da noi comunicate sono state
semjire impersonali e ispirato alla
massima correttezza e imparzialità-
Richiamata il 2 luglio 1917 al precet
to di lealtà giornalistica della inte
grale pubblicazione dei comunicati
(salvo il diritto di commentarli a suo
piacimento), l'Opinione insistette nel
la sua linea di condotta, e perciò noi
ci trovammo costretti a sospendere
l'invio dei comunicati.
E' noto anche, per averlo sentito
dei fratelli nostri con le proprie orec
chie, che qualche Agente del suddette
giornale non ha mancato, quando ha
potuto, di fare delle insinuazioni sul
l'Ordine Figli d'ltalia e su altre Isti
tuzioni da esso dipendenti, fino ad ar
rivare, in certe località, ad impedire
la costituzione di nuove logge, consi
gliandole invece ad entrare in quellu
degli Indipendenti.
Recentemente, approfittando di fat
ti avvenuti a I.iston e a Rtading,
l 'Opinitene ha più apertamente dimo
iato la sua avversione verso l'Ordine
e il suo deciso volere di danneggiar
lo.
E' fuggito da Easton il hanchiere
(.ìaetano Gugliuzza, portando con sè
una ceria somma di risparmi u lui af
fidati da nostri connazionali. Nelle
pubblicazioni dell'Opinione i .partico
'ari del fatto' deplorevole sono passati
in seconda linea; quello che il giornale
ha voluto con maggior compiacenza
rilevare è stato la circostanza che il
Gugliuzza era venerabile della loggia
Alessandro Volta N. 30 dell'Ordine Fi
gli d'lta'ia e che l'opera sua ridonda
va "a disono dell'Ordine."
A Reading, da nemici personali del
fratello r.c?tro / stonino Zaffiro, si
monta una trappola contro di lui, e lo
si fa arrestare per aver usat.i un bi
glietto ferroviario gratuito che gli «ra
stato complimentato, cosa che si è'
sempre fatta da altri senza opposi
zione delle Compagnie ferroviarie.
Ebbene, nel suo articolo, 1' Opinione
parla nientemeno che di gravissima
) frode, e si affretta a far conoscere al
pubblico che Antonino Zaffiro è
GRANDE ORATORE DELL'ORDINE
FIGLI D'ITALIA in Pennsylvania.
: Che egli sia stato arrestato l'ha detto,
che sia stato messo sotto processo l'ha
detto; ma che poi la causa e ; a stata
abbandonata dalla stessa Compagnia,
quel giornale si è guardato bene dal
pubblicarlo.
Da questi fatti è evidente come
dicevamo che l'Opinione ha il pre
eipuo e determinato scopo di danneg
giare l'Ordine, e il Grande Concilio
non è potuto rimanere indifferente
l'ivanti a questi evidentissimi segni
di perseione. Noi comprendiamo i
diritti della cronaca, e non abbiamo la
benché lontana idea di limitarli o di
sconoscerli. Ma per le manchevolezze
0 le colpe dato pure che esse esi
stano di una o più persone, non de
ve esser permesso ad alcun giornale
di l'Ordine intero.
Per questi motivi il Grande Conci
lio ritiene che l'atteggiamento odioso
1 dell'Opinione renda necessaria una mi
sura non di rappresaglia, ma di le
gittima difesa, perchè non è giusto
che i nostri fratelli debbano dare il
loro appoggio e contribuire alla vita
•li un giornale che si dimostra nemico
della nostra Istituzione, e non lascia
passare inosservato alcun incidente di
. cui possa approfittare per gettare il
discredito su di essa.
1 Conseguentemente, il Grande Con-
I cilio consiglia i Figli d'ltalia della
j Pennsylvania di adottare al riguardo
quelle misure che saranno dettate dal
la loro coscienza.
Vi preghiamo di portare questa cir
colare a conoscenza dei fratelli tutti,
, facendola leggere in loggia, e curan
do che i fratelli assenti dalla seduta
ne abbiano notizia in quel modo che
riterrete più opportuno. Gradite i no
• stri fraterni saluti,
IL GR. CONCILIO
dell'Ord. Figli d'l. in Penna.