Published and dìstrfbuted under permit No. 500 authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Fa., by order ot the President, A. S. Bu rleson, Postmaster G«n. LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street ANNO 11. - Numero 2 Versolapiu'grandeitalia Attorno alla tavola della conferenza Finalmente, le porte del tem pio grandioso, ove si discuteran no le condizioni di pace ed in cui sarà ratificato il futuro assetto del mondo, si sono spalancate. In questi gravi momenti passa sul mondo, ancora insanguinato, un senso di ansia edi trepidazione. Ai plenipotenziari di tutti i paesi incombe sugli omeri un carico formidabile di doveri e di rospon sabilità e la loro opera si svolgerà non solo sotto gli occhi del mon do, ma puranco sotto gli occhi della storia. Soprattutto pei rappresentanti dell'ltalia la prova è ardua e dif ficile: essi, andando a dettare, as- ; sieme cogli altri, la prefazione al j codice delle Nazioni, debbono te ner presente che Roma ha creato 10 Stato per tutti i popoli ed il Diritto per tutti gli uomini. E' questa l'eredità immortale di Roma e ai nostri delegati par titi dall'Urbe, il popolo ed il par lamento han consegnato un ordi ne tassativo : Siate giusti con tutti, ma difendete la patria. Difendere la patria e farne trionfare i sacri diritti ! ecco il programma che, alfiere il Mini stro Sonnino, è scritto a caratte ri fiammeggianti sulla bandiera che l'ltalia sventola sul Congres- j so della Pace. E questo program ma anche in seno alla storica a dunanza, dovrà trovare, ne siamo certi, il più' valido ed il più' auto revole sostenitore nel Pres. Wil son, il quale si dev'essere convin to che le aspirazioni italiano sono legittime e sulla sfua recente visi ta a Roma ed in altre città ha potuto constatare de visu che il pupòlo italiano, come quando i I soldati vigilavano nelle trincee, rimane ancora oggi, in obbedion-l za all'augusta parola del suo Re, un esercito solo. Accanto a Wilson, altri capi di popoli non mancheranno, rispet tosi del Diritto e scrupolosi os servatori dei trattati, che soster ranno le nostre ragioni, e perciò, fin da oggi, prima che dal Con sesso venga fuori lo storico re sponso, possiamo affermare, sen za atteggiarci a profeti, che le sacre aspirazioni dell'ltalia sa ranno solennemente riconosciute. Ma non bisogna dimenticare che il problema dell'Adriatico e tra i più ardui e complicati, ed ache il più discusso, persino da coloro che, se non fossero acceca ci da volgari passioni, dovi ebbero disinteressarsene. E' risaputo che nel periodo corso tra la firma dell'armistizio e l'apertura del Congresso, du rante le mal vago ed incomposte agitazioni degli jugo-slavi, insa ziabili nei loro smodati appetiti, la Francia, l'amorosa "sorella la tina", ci ha date non poche e non dubbie prove della sua ingratitu dine. Anche in questi ultimi tempi il telegrafo ci ha appreso un dolo roso episodio che ci rivela come l'anima francese non siasi com pletamente liberata, neppure a desso, dopo l'aiuto generoso dal l'ltalia fornitole, del lievito di ge- j losia e di ostilità di cui ci ha sempre gratificato. A Zagabria un jugo-slavo tira una fucilata contro il capitano dei granatieri Fancetti; il gene rale Grazioli, comandante del presidio interalleato di Fiume, invia telegraficamente una ener gica protesta al generale trance se, comandante il presidio inte ralleato di Zagabria ed ordina nel tempo stesso a tri i Ufficiali di lasciare la città. Ma il generale francese che lascia passare inos servati certi incidenti deplorevoli ed espone agli insulti della ple baglia jugo-slava la nobile divisa italiana, senza sentire il bisogno di provvedere, non foss'altro che in omj.gsrio ad un sentimento di cameratismo, questo generale è 11 simbolo della sun patria dopo la vittoria : il simbolo della Fran cia, non più umile ed implorante sotto la minaccia del pericolo, ma con la testa alta che torna ad in tercettare il cammino dell'ltalia verso la sua ascensione, ostaco landone le grandi rivendicazioni nell'Adriatico; fomentando, pa gando e mantenendo all'Estero la popaganda jugo-slava. Sembra una fatalità che, in momenti decisivi della sua storia, l'ltalia nuova debba trovare sui suo cammino insidia ed osta colo la Francia ; ma di questa ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER ! sua perfidia essa dovrà rendere j 'conto alla posterità ed anche il! giudizio di coloro che seggono at ionio al tavolo della conferenza dovrebbe essere severo verso il paese che ripaga colla più nera ; ingratitudine, il popolo generoso' che rese possibile il doppio mira colo della Marna. Neppuie oggi, dopo mille prove avute da Mentana ai nostri gior- ; ni, l'ltalia non è riuscita ad e manciparsi da quel sentimentali smo esagerato che l'ha spesso e sposta ai più' gravi pericoli. Se nel 1914 non avesse obbedi to a questo sentimentalismo, la fantastica marcia dei tedeschi; ".on si sarebbe arrestata in pros- : sin Irà della mèta e sarebbe cadu j ta Parici e con Parigi la potenza , di tutta la Francia. E fo> se sarebbe stato meglio per noi ! giacché il "male france- I se" in Italia è sparso un po' dap pertutto, ma di "bene francese" non riscontriamo traccia in r.es f.un luogo. * La volontà' del popolo sovrana Nel nostro paese, fin da quan |do si anacciò sulla ribalta l'ele |mento jugo-slavo, quest'accozza glia che ebbe la pretesa di goder .i immeritameiite i frutti della i vittoria altrui e che, con manife sta malafede,si rese complico del l'Austria nel trucco ridicolo della 'cessione della flotta, si delinca. ! rono, nel seno stesso del Cover : no, due correnti, anzi tre, quasi i opposte e tra di loro cozzanti. Una, la più forte e destinata a! | trionfo, che fa capo al Ministre «Sonnino, la quale esige il rigido | rispetto al "Patto di Londra". Questo patto, sancito in momenti di ansie e di pericoli mori li, tir j l'ltalia p AUqpt'i dempiuto scrupolosame nFo h i tutte le sue clausole, dalle poten ze che lo sottoscrissero dal r?o --i monto che l'altro contraente, poi la parte che lo riguardava, è an dato anche al di là dei suoi ob blighi. Un'altra corrente ' fa capo a l'isso!:.ti e vorrebbe, non i capi sce in qual modo, ; ppagai o g>i appetiti degli Slavi che sono p'u insaziabili della lupa dante ca e rinunziare senz'altro a tutta la Dalmazia e persino ad una parte del Tirolo. Ma questo gran rifiuto, fatto da noi per viltade, disarmerebbe l'orse i Croati, erodi dell'odio se colare dell'Austria? V'è poi una terza corrente, im personata dal capo del Governo, che non approva nè la patriottica 1 intransigenza di Sonnino, nò la i soverchia codiscendenza di Bisso lati, ed è forse la peggiore di tut te, se dobbiamo attingere sapien za dalla storia la quale racconta dei Sanciti che, avendo preso pri gioniero l'intero esercito romano, gli inflissero l'onta di farlo pas ; saie sotto il giogo in disobbedien za al consiglio del vecchio padre .del duce vincitore che suggeriva |o di massacrare tutti o :h man j darli t atti liberi. Una politica conciliativa, una politica all'acqua di rose o al bro do di giuggiole, ci sembra intem pestiva ed indegna di una grande j nazione, quando si va a discutere icon un Lloyd George, dal pugno di ferro; con un Clemenceau. che j-u è guadagnato il soprannome di tigre; con un Wilson, mirabile per tenacia ed energia. Fortunatame.uè vigila il popo lo italiano, unito, concordi., com patto, che dai suoi rappiv fintan ti esige una cornetta virile. Non certo vai re imperialisti che, perchè il popolo cavaliere rinnegherebbe un passato di no bili e generose tradizioni, ma neppure colpevoli rinunzie. P sangue di milioni di balde giovi nezze ron devo •„rser stato spar jso invano nè invano essersi pro fusa quasi per intero la ricchezza nazionale. Tutte 'e terre gementi sotto il giogo straniero, clic die dero martiri alia causa della re denzione ed in cui storia, civiltà e costami sono italiani, debbono torna re in gremì, o alla Gran Ma dre, ed i confini debbono esser sicuri da qualsivoglia insidia ne rr'a. Con questi intendimenti il po polo d'ltalia si è stretto compatto attorni al suo Ministro degli E sten\ per aiutarlo nell'opera sua patriottica, e deplora e'riprova lo inespiabile atteggiamento dello ex-Ministro BÌ3solati. Pino a ieri la volontà della magj; cranza potava essere dub- WITH THE LARGEST CIRCULATION AVANTI SEMPRE, OOlSi !_A FIACCOLA IN PUGNO Entered as second-class matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 3, 1879" bia, r >a dopo il disastrosa insuc-i cesso della con fetenza che ebbe ; luogo domenica scorsa in Milano, j nel teatro della "Scala", ogni [dubbio è svanito. Il pub 1 lieo mi lanese, numerosissimo, fece a il_!issolali un'accoglienza ostile, di I fronte a cui l'o vttoro dovette ri girarsi, insegnilo dalle grida e | dalle imprecazioi.i di tutto un popolo, che la condotta del leader | socialista conclamavano siccome antipatriottica. j Noi siamo dolentissimi di que ste che non esitiamo a chiamare aberrazioni, o per lo meno scru- §1 SCOPRONO IE TOMBE... (dall' "Asino" di Roma) Si scopron le tombe, si levano i morti : Dal Carso, dal Grappa sou tutti risorti, Le bombe nel pugno, l'elmetto alle chiome Di Trento col nome e Trieste sul cor ! Già siamo su l'Alpi, noi giovani schiere! , Su Brennero splendon le nostre bandiere! \ incornino col ferro, vincemmo col foco D'ltalia col foco, col ferro italiani Sci fuori d'ltalia! Sei fuori, in malora! Sei fuori a quest'ora predone stranieri ! La terra dei canti e dei mandolini I Suonato ha i ribaldi ed i truffaldini; Di cento chitarre armata la mano Sul cranio villano le seppe brandir. Bastone d'Asburgo l'lli dia non doma, Non cede al "parecchhio" !a stirpo di Roma; L'ltalia non soffre nomici nostrani Nè austri o allemaui più vuole servir! Sci fuori d'ltalia! Sei fuori, in malora! « Sei fuori a quest'ora predone stranieri I Le case di Trenti, Trio te, Gorizia Di Pola e di Zara son nòstra delizia; - Il grano dei campi che ua dì ci rubasti, Il pan che mangiasti t'è tanto vclen ! ■* —8 * , Alfine sf;ii 1 . ;pc c • irvn i confini; | Alfin dell'ltalia son saldi i destini; Toccarono i fanti l'alpina frontiera, La nostra bandiera vittriee vi sta! Sei fuori d'lta'in, ed era be» ora Che andassi in mr.'ora brigante stranieri poli eccessivi dell'Oli. Bissolati, orchè costui è uno degli intellet ti i u' lucidi della Camera, uno, dei caràtteri più' integri e della guerra una delle più' belle figuro. Propagandista interventista atti vo ed instancabile nel Parlamen to e liei Comizi, soldato discipli- ■ nato e valoroso sui campi di bat tagli', dove si guadagnò una fé-; rita e .ina medaglia al valore. Anch'cgh come tanti altri è I stato preso da soverchia tonerez •/. ' pei Jugo-slavi, ma passerà qi osto periodo idilliaco ed allora j ■ vendei à il dovuto omaggio alla! incroi abile fermezza dell'awer- j savio della sua politica. Intemperanze provvide Anche l'opinione pubblica amo-1 ricami che fin dai primi tempi si mostrò pienamente favorevole ai popoli sorti dalle macerie della Monarchia degli Absburgo, e tac ciava l'ltalia d'imperialismo; an che la pubblica opinione d'Ame- : rica, sviata da coloro che faceva- ! | no propaganda a pagamento, in . comincia oggi a cambiar rotta e ad orientarsi verso le nostre a-! spirazioni che riconosce giuste e legittime. E' il dùitto che trionfa; è il ri cordo dei sacrifici sostenuti dai nostro popolo e dell'alto compito mirabilmente assolto dal nostro esercito, massimo coefici«nte di vittoria. Ma sopra tutto sono le intemperante insolentì di questa accozzaglia ierbo-criata-s'ovacca !che vuole eleyarsi a gr„>ide na zione, seii/.a possederne i meriti ed i requisiti necessarii, ed avvia no la loro causa versq.il fallimen to. Essi si pregiudicano al co lpetto del '..Gildo e al cospjito dei plenipotenziarii. Se si fodero most.ati un po' I più discreti ed un po' più ragio nevoli, molte cose avrebbero otte nute, che adesso saranno ad essi negate indubbiamente, ed -m'eb bero trovato il popolo d'ltalia più acquiescente e più disposto ad appagare le canne bramose. Ma han rotto gli argini, han varcato i 'imiti, hanno stancato l'umana pazienza. E' la !- tella d'ltalia che risplen de e li abbaglia e li accieca con la sua vividissima luce. LA LIBERA PAROLA. PHILADELHPIA, PA., 18 GFNNAIO, 1919 La salute del nostro Direttore Grazie alle cure dell'egregio Dr. Nicola Pernice, medico cu rante dell'infermo, e da quelle af fettuose della sua distinta signo ra, costantemente al suo fianco, delle sue sorelle e fratello, il no stro direttore continua a miglio rare e la insperabile miglioria è tale che, sebbene limitatamente, iia incominciato a ricevere amici e 1 rateili dell'Ordine dei Figli di nalia, del quale, in questo Stato, egli e Grande Venerabile. Commissioni di soci di difi'e ; ì enti logge di Scranton, Norris town, Uniontown e di questa cit ta la settimana ora scorsa si so i no recate nella sua residenza a portargli il saluto e l'augurio de gli associati per una sollecita guarigione. Così pure hanno scritto e telegrafato, tra gli altri -1 il Grande oratore per lo Stato di Pennsylvania, signor Antonino Zaffiro; il venerabile della loggia I Cittadini Italo-Americani di jSteejton, Michele Cerzullo; la ■ loggia Torricella Peligna, di Phi jladelphia; la Nuova Luigi Cador na di Butler (la quale ricorda an che nel suo telegramma l'opera attiva ed instancabile spesa dal ! Grande Venerabile per la inizia tiva e consegna dell'Ambulanza )di quella loggia) ; l'America, di j Greensburg; la Goffredo Mameli, di Coatesville; il venerabile della loggia Ufficiali Bersaglieri di i William.sport, signor Francesco (Marchese; la loggia Felice Caval lotti, di questa città; il signor Gioacchino Cotone, ex-Grande Curatore di questo Stato; il Dr. Federico Lungo di Orango, N. .T„ ad altri ancora. Un vero plebiscito! Lettere o telegrammi sono tutti improntati allo più schietto e sincero entu siasmo per il nostro direttore ed in essi si l'anno i più fervidi au gurii per la sua guarigione con l'augurio "che la vibrata e calda parola del Capo dell'Ordine torni |ad animare i fratelli in seno alle logge" perchè, alcuni aggiungo no, "sarebbe stata una grave ro vina per la nostra Grande Istitu zione se il signor Giuseppe Di ; Silvestro fosse venuto a mancar ci, dappoiché solo per la sua fer jrea volontà e il suo spirito di sa j orificio è stato possibile sospin gere l'Ordine nelle alte vette dal | le quali Esso sventola oggi la sua bandiera." Fra coloro che si sono recati nella sua residenza, a presentare gli augurii al nostro direttore, nominiamo a titolo d'onore i si gnori Carmine Sateviale, oratore, i Domenico Rozzi segretario ar Ichivista, Antonio Tiscarelli, te ' soriere e Nicola Della Vigna, cu ratore della Muzio Scevola di ' questa città, i quali, in nome e | per conto della loggia alla quale appartengono, gli presentarono ila seguente letterina: "La loggia Muzio Scevola No. 631 dell'O. F. d'l. in Philadelphia, nella sua seduta di oggi, 12 gen naio 1919, essendo venuta a co noscenza che il beneamato Gran de Venerabile dell'Ordine per lo Stato di Pennsylvania, fratello Giuseppe Di Silvestro, è «tato colpito da malattia, gl'invia i più j vivi cordiali e sinceri auguri d | pronta e compieta guarigione onde Egli possa lungamente esse [re conservato all'affetto dei suo I parenti, all'amore dei suoi amie: ed alla stima dei component l'Ordine dei Figli d'ltalia ni quale ha sempre dedicato tutte se stesso e di cui è stato, è e do vrà essere sempre il Duce illumi nato, serio e fiero, per il complete esaudimento di quegli Ideali che formano vanto, onore e gloria degli italiani emigrati in Ame rica." Per la cronaca diciamo che di questa loggia è venerabile, rielet to, quell'artista impeccabile della arte fotografica che risponde al nome di Giuseppe Bracato, con -audio ni num. 1172 So. Broad St., e che nell'Ordine è un solda to, fiero ma disciplinato, conscio dei propri doveri per nulla pie ghevole se un diritto gli spetta. il Colili» te Dito 15 Gennaio. Una notizia che si ritiene fal sa è stata pubblicata neH' 'Eve ning Public Ledger" di qui, nel la quale è detto che il Colonnello E. M. House, membro della Com misi ione della Pace per ali stati Uniti, sarebbe morto a Parigi. sera del 13 correiTtr**H Pi. - Ridente Wilson ha dato una cena ai membri della Commissione i stessa, nella quale hanno anche partecipato E. N. Hurley, M. B. Baruch. Herbert C. Hoover e Vance McCormick. Era assente solamente il colonnello House perchè malato. Onesto fatto avrà contribuito alla falsa notizia del morte del colonnello, sebbene al momento in cui scriviamo re gna ancora il dubbio fra gli ami ci e conoscenti di Mr. House, -o e * Da altra fonte si apprende eh. il Colonnèllo House non è morto ma è semplicemente indisposto < fra qualche giorno tornerà al su* posto nella commissione dell; 'pace. L'ITALIA EI SUOI ALLEAI Fino «i un certo punto ma soltanto fino a un certo punto non hanno torto i nostri Alleati a trattarci come ci trattano, do po la vittoria. L'On. Martini de terminò, una volta, la crisi di un Ministero il Ministero Rudinì- Nicotera che dopo avere dato le dimissioni e ricercato invano per ricomporsi un successore al ministro delle finanze, si era pre sentato alla Camera per doman dare un voto di fiducia con li na battuta finale che riassumeva tutta una situazione: "fo non posso dare il mio voto di fiducia a un governo che-dimettendosi ha mostrato di non avere fiducia in sè stesso." Ciò che gli Allea ti, sorridendo in vario tono, ci dicono, o ch'è peggio hanno l'a ria di dirci, ogni volta che ritor ni sul tappeto la così detta qui stione dell'Adriatico. Ma noi non possiamo essere più adriati ci di voi stessi! E ci ricorda no quindi tutti i brindisi <; i ban chetti e i trattati e ffli abbracci o Folleville! dei messi ita liani della propaganda jougosla va, coi messi jougoslavi della propaganda omonima nel vasto mondo. Chi ha mai conosciuto questi messi ? Noi non apprendia mo che appena oggi qualche mi jrifico nome. Chi aveva mai. o a vrebbe mai potuto imaginare che rrli Annuali militari italiani cu stodissero nelle loro pagine un nome come quello del generale "donato)' di regni " in sul Tami gi? E chi sa di quanti altri, co me lui. nella nostra infinita i<rno ranza noi non conosciamo le pro nta e le canzoni. Onde non sarà inopportuno che un giorno o l'al tro, qualcuno ci illumini e ci in formi dei nostri veri eroi, ed e -ponta al pubblico i passaporti the ha'ino facilitato il loro tran sito olt e le dogane este v p dcl l'imrnf/it'tiifrà. > Devono essere avvenni ; gravi "-e, sen~a dubbio, durante un certo periodo di te mpo il periodo immediatamente -u ,: - sivo a Caporetto: di gi"avi • % che noi non possiamo ;rri\ a scoprire, senza l'aiuto, fc" ie gli stranieri che sono -t. i stimoni edi nettatori. C rto, in filici periodo vi fu un «'-odo rac capricciante di italiani, che, di sperando di salvare l'ltalia al Piave, andavano in fretta e furia a salvarla a Parigi e a Londja, in compagnia, s'intende, dei più fidi e migliori servitori dell'Au stria. Se non tutti Balilla, per l'affare del sasso, non sempre a portata di mano, i figli d'ltalia erari tutti divenuti Machiavelli, e tutti andavano in giro a far loro legazioni e ambascerie e tutti portavano qualcosella sotto il braccio, chi un Curzolare, chi un po' di costa dalmata, chi 1111 po' di riva istriana da offrire ad a mici e nemici, e propiziare la pie la verso la povera "battuta che non sarebbe più risorta. Anch'es i irli scrittori, che una volta si limitavano a far cattiva prosa e peggiori versi per l'ltalia si mise ro a fave diplomazia. E gli allea ti che non comprendono sempre la nostra lingua, mostrarono di gustare molto il yougoslavo dei nostri straordinarii legati ed am basciatori di pace e d'anarchia. E anche oggi, dopo tanta vitto ria, essi seguitano a fìngere di non accorgersi della più «rrande Italia e del Governo che la rap presenta e hanno l'aria di tratta re sempre con quelli ambascia tori erranti. Ma l'equivoco non è ! senza pericoli per tutti. Certo dan saggio di molta su perficiale filosofia i nostri alleati, se credono di vedere giusto nel presente e nell'avvenire srunrdan do il mondo con irli occhi dei giorni di festa. E danno anche prova di una più superficiale psi cologia se erodono di conoscere o aver conosciuto l'ltalia attraver so quel centinaio di noti ed igno ti commessi viaggiatori della de mocrazia universale che tardi e affrettatamente, in disaccordo 0 a dispetto del ministro degli esto ri colpevole, a sua volta, di non essersi mai voluto piegare alle esigenze della comune real tà i vari uffici di propaganda rnnÌidnvono in o-ivr» rw l'Euvonn * EXTRA! « RISPARMIATE MONETAI Se farete i vostri actiuisti presso il nostro grande negozio P. L_A BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET*. PHILADELPHIA, PA. ove troverete sj>ecialita' |xjr übiti da farsi su misura. Abiti di battesimo, Vesti per giovanotte, Vestati per ragazzi. Camicie, Camicette. Sottane, Cappelli ed altro. Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 Una Copia 3 Soldi con quali successi e risultati tut ti oggi alfine comprendono e con statano. Ma l'ltalia, è bene av vertile fin da ora, l'ltalia è altra cosa. L'ltalia è un paese di qua ranta milioni di abitanti che ne' quei cento commessi viaggiatori della democrazia universale, nè i cinquecento deputati della de mocrazia nazionale, hanno la ca pacità di comprendere e rappre sentare. E quei quaranta milio ni di abitanti formano un popolo di molto più serena disciplina e molto piii tenace e profonda virtù di quel che spesso la legge rezza e la fatuità dei suoi gover nanti possano far sospettare; di sciplina e virtù di cui danno mi rabile esempio, dopo tanti secoli di dum attesa, i fratelli di Tren to e Tr'este e di tutta l'opposta riva adriatica, fieri e saldi nella loro italianità oggi come ai tem pi di Venezia e di Roma: mate ria aurea della nostra storia, su rui la stime ha immesso, per dif ferer.zir.rli da tutti i barbari cir costanti. il suo diviro segno in di lì uttibile. E credono dunque gli Alleati di ieri, e noi vorrem mo anrha di domani, di poter*» così allegramente scherzare con questo popolo di quaranta milio ni di vecchie anime e vecchie menti latine, e ora che il pericolo è passato mostrare di poterne fare a meno e di sacrificare i di vitti e le speranze ai capricci dei loro graziosi ideologi combinati con gli interessi dei nostri più rozzi ed obliqui nemici? Si infor mi il Governai francese, da sè. se il Governo, italiano nel suo pa storale sentimento non Ha cre duto di informarlo, di ouel che accade in certe torpediniere che vergono d:> Corfù a Spalato e a Zara per la festa coi.croati e poi giudichi da sè, se, proprio per onesto d 1 fatai di Quarto |eopìHV fn mtx-hnf;atrr Ì.ì guài 1 * d'ltab . a fin 1 o della Francia ••«•(in i diti! ed invasa ! In verità ù che offesi noi siamo meravi gliati e turbati di oue ta improv ■ isa oscurazione dell'animo dei nostri alleati, che pur credevamo illuminato, dopo le fiere sventure, di tanta luce di gentilezza e d'a more! Ma noi n libiamo anch'» lo spirito abbastanza forte, per ip portare il di queste e delle altre foglie che ci aspettiamo an cora di veder cadere in abbon danza dall'albero delle nostre il lusioni. Pur troppo, non solo Napoleo ne è capace di compiere in pieno trionfo una sciocchezza più che un delitto. E sono esecuzioni mo rali, .che pesano nella storia as sai più di quella del duca d'En ghien. Ma noi vorremmo evitare amora una sciocchezza ai nostri Alleati, impedendo loro di alie narsi, senza gloria, l'animo di quaranta milioni d'italiani. Essi non vedono, in questo momento che tre imperi in frantumi, nel loro trionfo, e, peggio, tre im mense catastrofi di popoli senza più Stato. Ma l'anarchia non è, in tutti i tempi e in tutti i paesi, che un fenomeno passeggero. La vita umana tende all'unità. E, presto o tardi, tutta questa pol vere di popoli, che si stende fra gli ITrali e il Reno e il Danubio, piglierà forma e figura, e ripi glierà pure il suo interrotto cam mino nella storia. Gli spiriti cor rono ormai più veloci degli anni. E i germi che in altri periodi del la civiltà umana richiedevano un secolo, oggi richiedono appena un decennio per maturare e frut tificare. Se i nostri Alleati guar dassero nell'avvenire con gli oc chi dell'esperienza, anche quella più recente, non cqn gli occhi della festa, vedrebbero che l'lta lia del Brennero all'ultima riva dalmata non è soltanto per sè ma per tutta l'Europa civile, l'ante murale che possa tenere indietro l'impeto delle ancora inevitabili irruzioni. Ma a che fare oggi previ oni? Oggi si canta, e si beve alla Vit toria. Ed è naturale, dopo il lun go silenzio e il lungo morir della trincea. Ma sarebbe anche bene evita re nell'ebbrezza di mettere il pie de sugli errori del passato. 1 RASTTGXAG.
Significant historical Pennsylvania newspapers