Direzionec Amministrazione Carpenter Ave, N. !5 INDIANA. ? A . il pagamento degli abbonamenti si fa per vaglia postale oppure per versamen to ai locali d'Amministrazione o ai no stri Agenti. ANNO VI L'avventura ! "Annunziana Malgrado il vivo interesse della po polazione del Regno per il'risultato delle elezioni, l'annunzio della spedi zione di D'Annunzio a Zara, ha pro vocato un entusiasmo indescrivibile in tutta l'ltalia. I>a nuova intrapresa del Poeta viene salutata dal popolo italiano come una nuova prova della volontà inflessibile del Poeta, che la Dalmazia e Fiume restino per sempre attaccate alla Madre Patria. Ulteriori dispacci confermano che D'Annunzio ed i suoi commilitoni vennero accolti trionfalmente dalla popolazione /aratina al momento del lo sbarco. D'Annunzio pronunziò un vibrante discorso, salutando i fratelli italiani di Zara, che con mirabile te nacia hanno saputo resistere a tutte le violenze e sopraffazioni austriache e croate, per tante decine di anni. Egli disse che le sue truppe si sono recate a Zara per riscattare deiiniti vamente la città, la quale é e sarà sempre italiana, giacché più nessuno potrà strapparla all'ltalia. Dispacci da Belgrado e da altre lo calità confermano l'occupazione da parte di D'Annunzio.- In molti circoli politici bene infor mati si ritiene che D'Annunzio non limiterà le sue occupazioni a Fiume ed a Zara, ma che estenderà tali oc cupazioni, in parecchi dei territori ancora contestati,, specie quei territo ri che vennero assegnati all'ltalia dal Trattato di Londra. Alcuni ritengono imminente l'oc cupazione da parte di D'Annunzio del le città di Volosca, Abbazia ed altre località dell'lstria Orientale, le quali sebbene assegnate dal Trattato di Londra all'ltalia, non le sono state ancora riconosciute per le opposizio ni del presidente Wilson e per gli in trighi delle altre potenze. Sarebbe intenzione di D'Annunzio di occupare tutti i territori suddetti e di formarne uno stato solo in modo da costituire un tutto omogeneo for mando uno stato a parte. In tal mo do D'Annunzio é convinto di compire due opere veramente necessarie e pa triottiche. Impedire che territori spettanti all'ltalia, cadano in potere di potenze nemiche o straniere ed im pedire nello stesso tempo che l'ltalia rompa le sue relazioni con gli attuali suoi alleati. IDA RUBINSTEIN DEDICA UN TEMPIO A D'ANNUNZIO Ida Rubinstein, la celebre attrice e danzatrice russa per la quale Gabrie le D'Annunzio scrisse il "Mistero di San Sebastiano", é divenuta nuova mente una fervida ammiratrice del poeta da cui si era. . . separata nel 1912. Un'amica che andò a visitarla per annunziarle la nuova gesta dannunziana in Dalmazia trovò che la Rubinstein aveva trasformato un'ampia sala della sua elegante re sidenza in un vero e proprio tempio in onore del poeta. Nel centro della sala sorge una statua a grandezza naturale del poe ta. Intorno alla statua sono dispo ste fotografie di D'Annunzio in ogni costume possibile ed immaginabile. La luce del giorno é bandita com pletamente dal "tempio" col mezzo di pesanti e ricchi tappezzerie ed ar dono intorno alla statua di D'Annun zio grossi ceri rossi in magnifici can- Automobili di guerra di ritorno a San Francisco, California suscita vieppiù' entusiasmo (JiORN'ALF SKTT!Va.\ALÌ: E ILLUSTRATO IL GIORNALE Si PUBBLICA OGNI SAIiATc GABRIELE D'ANNUNZIO delabri del quindicesimo secolo, pe riodi in cui furono creati i mobili preferiti dal poeta. ' I ceri ardono notte e giorno e da un'urna si alza il fumo dell'incenso che circonda la figura marmorea del poeta-soldato. Coperta da un man to bianco la Rubinstein passa il suo tempo nella strana cappella invocan do ed aspettando il ritorno di D'An nunzio. Si dice che la celebre attrice abbia inviato innumerevoli messaggi al poe ta a Fiume senza mai ottenere una risposta. Da un paio di mesi la Ru binstein assediava gli amici di D'An nunzio e li implorava perché le des sero notizie del dittatore di Fiume. Poiché riceveva quasi sempre la stes sa risposta, e cioè che il poeta non pensava che al "suo sacro dovere" di pagnotta, si chiuse nel suo tempio ed ivi prega ora ed attende. Nuovo accordo fra minatori e padroni Il governo fece i primi passi per obbligare i minatori ed i padroni a negoziare un nuovo accordo sui sala li perché sia ripreso al più presto possibile il lavoro nelle miniere. In vestito di tutti i pieni poteri accorda tigli durante il periodo della guerra :1 Commissario dei viveri Garfield, in completo accordo col gabinetto, indis se una riunione speciale delle com missioni che devono decidere dei nuo vi salari per ordinare loro di far ri prendere immediatamente ~il lavoro nelle miniere. La riunione doveva aver luogo nel pomeriggio lunedi ma non essendo possibile l'intervento di tutti i mem bri delle due commissioni, alcuni dei quali erano assenti, fu rinviata a giovedì. L'energico passo del go verno fu preso in seguito alle scorag- jjy i|Bf' JHw # Vk JÈu JÉff INDIANA. PA.. SABATO N«.V: MIÌIÌK ìì * gianti notizi* pervenute alla cap - tale sulla scarsissima produzione del carbone. I setie "direttori regionali" incari cati di regolare il consumo del com bustibile sulle ferrovie proposero al governo la completa sospensione del servizio merci per risparmiare il car bone di cui si nota già la scarsità in molti depositi. Il Direttore Generale Tlelle Ferrovie, Hines, recatosi a Chi cago per conferire coi sette suoi as sistenti, si dichiaro contrario alla proposta e disse che nei depositi vi e ra carbone sufficiente per almeno ven ticinque giorni. Aggiunse che se la situazione non mutava si sarebbe ri dotto il traffico piti tardi. La riunione del Gabinetto Ebbe luogo un'altra riunione del gabinetto durante la quale fu di scussa a lungo la questione minera ria. Vennero fatte importanti comu nicazioni dalle quali risulta che finora le commissioni dei minatori e dei pa droni incaricate di negoziare un nuo vo accordo sui salari non avevano concluso niente e che nei campi mine rari dell'lllinois, Indiana, Ohio e Pennsylvania occidentale il lavoro e ra completamente sospeso. La produzione del carbone é ridot ta ai minimi termini e se i minatori non riprendono il lavoro al più presto centinaia di fabbriche dovranno esse re chiuse. Allarmato da queste no tizie il gabinetto incaricò il Commis sario dei Combustibili di adottare qualsiasi misura per por fine ad uno stato di cose che minaccia seriamente la vita industriale della nazione. II comitato esecutivo dei padroni diramò lunedi un breve comunica to per smentire le voci, messe in giro nella capitale, che i lavori della con ferenza sono ritardati dall'indecisio ne in cui si trovano i delegati dei pro prietari delle miniere. Il comunicato [ conclude annunziando l'intervento nella questione del Commissario dei Combustibili che ha indetto una riunione speciale fra le commis sioni incaricate di negoziare l'accor do sui salari. Possibile sequestro delle miniere? In alcuni circoli di solito bene in formati si afferma che se i mi ' natol i ed i padroni non vengono ad un pronto accordo il governo potreb be ricorrere ad una misura estrema, <iuella cioè d'impossessarsi delle mi niere. A tale proposito si citava l'e sempio del governatore del Kansas, Alien, il quale ha preso possesso di tutte le miniere dello Stato e fatto i passi per far riprendere l'immediata ''produzione del carbone. L'annunzio della decisione del go vernatore Alien allarmò seriamente i minatori ed i padroni, ma più questi [che quelli. Il Presidente dell'United J Mine Workers of America, John L. i Lewis, dichiarò che il capo dell'unio ne dei minatori del Kansas Howatt, aveva ricevuto un messaggio dal go vernatore Alien il quale gli annunzia iva che avrebbe accolto tutte le ri , chieste degli scioperanti—sei ore di lavoro e settimane di cinque giorni— e fatto riprendere subito il lavoro. LE MINIERE RIMANGONO ANCO RA CHIUSE Continuano le trattative fra i dele gati dei minatori e padroni riunitisi in conferenza dietro invito del Segre- t rio del Lavo? > Wilson ed i lavori 1 o •• ì".:0 c •!! sìspeditezza. 1 negozi i : ignare! i ì.< questione dei salr.ri si J'c che i proprietari in "vl ofi'r re i minatori un aumen od 'I io al 2o p v cento. I minatori avevano chiesto, '1 momento della proziamozione <1 110 sciopero, il ses sant pei - cento. I'ia commissione per i salari nomi na • da' proprietari dfdle miniere sta p? parando una controproposta che verrà presentata ai delegati dell'U nitfd M'ne Workers of America. In attesa della conclusione del nuo vo accordo i minatori continuano ad astenersi dal lavoro e l'ordine dira mato dal Presidente dell'United Mine Workers of America che avrebbe do vuto por fine allo sciopero non ha a vur.o alcun effetto. I rappresentanti de. padroni che partecipano alla con ferenza indetta dal Ministro del La voro sono informati telegraficamente dal centri minerari che il lavoro é completamente sospeso in varie re gioni. * Repubblicani e Democratici in lotta WASHINGTON, 19 Nov.—leri sse ra alle ore 10 terminò al Senato la discussione sulla ratifica del trattato di pace ed il vice-presidente Marshall annunziò che non si sarebbero potuti presentare ulteriori emendamenti o riserve. Aggiunse che non rimaneva altro da fare, alla ripresa della sedu ta odierna, che prendere in esame l'ordine del giorno Lodge per la rati fica. Poiché tale ordine del giorno deve rimanere dinanzi al Senato per una giornata il voto si avrà domani, giovedì. L'ordine del giorno Lodge d ">e : "Si delibera (col concorso di due terzi dei Senatori presenti) che il Se nato consiglia ed approva la ratifica del trattato di pace colla Germania, 1919, con le seguenti riserve, intese ed interpretazioni le quali faranno parte dello strumento della ratifica." Seguono le riserve preceduta dal famoso preambolo che il Presidente Wilson ha dichiarato, nel kuo collo quio col leader democratico Hitch cock, di non poter accettare perché viene ad annullare il trattato stesso. Due altre riserve approvate Durante la seduta di ieri furono approvate due altre riserve sul trat tato di pace. Una, proposta dal Se natore Lenroot, del Wisconsin, dice che gli Stati Uniti non saranno legati da alcuna decisione del Consiglio c Assemblea della Lega delle nazioni quando tale decisione sia adottata con un voto a cui partecipino le colo nie e i dominii. In lingua povera ia riserva vuol dire che gli Stati Uniti non intendono accordare all'impero britannico sei voti contro un voto di ciascuna delle altre nazioni. La ri serva dell'on. Lenroot fu approvata con 55 voti contro 38. L'altra riserva, presentata dal Se natore McCumber, stabilisco che la partecipazione degli Stati Uniti alla Conferenza internazionale del lavo ro, fissata nel trattato di pace, Se zione XIII, articoli 387-427, sia deci sa solo dal Congresso. La riserva fu approvata dopo una vivace discussio ne con 54 voti contro 35. Le due ri serve furono ufiite alle tredici del programma Lodge e incluse nell'or dine del giorno per la ratifica del trattato.. Una mozione di Hitchcock respinta Terminata la discussione sulle ri serve il Senatore leader re pubblicano, chiese che le quindici ri serve del suo ordine del giorno ve nissero votate in blocco. Si oppose il leader democratico Hitchcock il quale propose un voto separato per il preambolo e chiese che da detto preambolo venisse tolta quella parte in cui si obbligano tre delle grandi potenze alleate ad accettare, in iscrit to, le riserve stesse. La mozione Hitchcock fu respinta con 45 voti con tro 36. Tutti i repubblicani, fatta ecce zione dell'on. McCumber, votarono contro la mozione del Senatore Hitchcock. Gli onorevoli Reed, Go re, Shields e Walsh, democratici, vo tarono colla maggioranza repubbli cana contro il loro leader. In segui to la mozione Lodge per il voto in blocco sulle riserve fu approvata per alzata e seduta. Un'altra proposta dell'on. Lodge per un voto separato sulla riserva No. 4 che impedisce al governo ameri- : NON SI RESTITUISCONO Fiume Itaìianissima ed il signor Wilson In 1111 arti<olo apparso sul Secolo di Milano il Dottor Mario Borsa ri porta un colloquio da lui avuto col professore Douglas \V. Johnson, della Università di Columbia, uno degli amici più fidati ed autorevoli del presidente Wilson. Il prof. Johnson espose al Borsa il pensiero di Wilson sulle condizioni di pace per l'ltalia, riassunte nel seguenti punti: l.o —La promessa di Wilson é sem pre stata che gl'ltaliani e jugo-slavi dovessero intendersi direttamente fra loro per l'assetto dell'Adriatico. Qualunque accordo essi avessero rag giunto, egli lo avrebbe immediata mente sottoscritto anche se contrario alle sue vedute personali. 2.o —In mancanza di una intesa di retto jugoslava, Wilson che per la frontiera settentrionale aveva accet tato, dopo alcune esitazioni, la linea del trattato di Londra, proponeva per la frontiera orientale una linea la quale, passando ad ovest di Idria, di Postumia e di Ternovo, e seguendo il burrone dell'Aita, finiva al mare. Con questo tracciato Wilson lasciava fuori l'lstria occidentali, cioè un pae se abitato da 1 :iO mila slavi e da soli 4 mila italiani. 3.0 —Per la Dalmazia, Wilson era disposto a fare di Zara una città au tonoma con la rappresentanza diplo matica all'ltalia, e per le isole ad as segnare all'ltalia Lissa e una o due isole foranee del Quarnero. Per la Albania e per Vallona avrebbe accet tato le stipulazioni del trattato di Londra. Avrebbe poi voluto che tutta la costa orientale adriatica fos se neutralizzata e che gli jugoslavi non avessero v avuto né fortezze n 4 flotta. 4.o —Per fiume, la sua idea era che il dividere la città di Sussak e la cit tà dal porto avrebbe creato una situa zione falsa e insostensibile. D'altra parte, mettendo insieme Fiume e Sus sak, gli jugoslavi sarebbero stati in maggioranza di qualche migliaio. Sul le prime, Wilson avrebbe voluto ag cano di accettare mandati senza il consenso del Congresso fu Approva ta con 52 voti contro 31. Anche il McCumber votò a favore. Per un compromesso Il Senatore Hitchcock annunziò durante la discussione ch'era in pos sesso di una lettera del Presidente che leggerà oggi ad una riunione spe ciale dei democratici. Per quanlo s ignori il contenuto della lettera presidenziale qualcuno crede di po ter affermare che Wilson indicherà ai democratici la via per raggiunge re un compromesso coi repubblicani 1 repubblicani favorevoli alle "te nui riserve" tennero una riunione speciale per decidere della linea di condotta da seguire. Essi avrebbe ro deciso di favorire un compromes so ragionevole e di-appoggiare i de mocratici se questi voteranno, come hanno detto di voler fare, contro la mozione Lodge e chiederanno un nuovo esame delle riserve. Votando vontro la mozione lx)dge i democra tici impedirebbero la ratifica, che ri chiede due terzi dei voti del Senato. Detti repubblicani arriveranno fino ad appoggiare qualche modifica ai preambolo delle riserve, ma non an dranno più oltre poiché per tutte il resto si trovano perfettamente d'ac cordo col leader Lodge. I leader* avversari a colloquio Appena scioltasi la riunione dti repubblicani favorevoli alle tenui ri serve si ebbe_ un incontro fra i Sena tori IjOdge e Hitchcock. Il leader repubblicano avrebbe chieste all'av versario di presentare subito le pro poste per il compromesso che i de mocratici cercano di concludere. L'on Lodge avrebbe avanzato tale ri chiesta per poter comunicare subito alla maggioranza repubblicana il progetto dell'Amministrazione ed e vitare cosi inutili perdite di tempo. L'on. Hitchcock consenti ed espose all'avversario il f.uo piano. Il lea der democratico non chiederebbe troppo a quanto si dice ed insistereb be solo sulla modificazione del pre ambolo e della riserva sull'articolo X del Trattato di Versailles. Se il compromesso non verrà ae rosi afferma il loro leader la mozione Ix>dge impedendo la ra tifica del trattato nella speranza di poter riaprire la discussione ed ot- Prezzo D'Abbona mento I Un Anno . . . $2.00 mesi . . . Si.IO Una copia . . . 50.05 l>r le inversioni ed avvi*! » paga mento ri\oij;ersi direitinnente ul nostro uUìt.u dui iiukasrr Francesco liìamoo te ti telefonare per esso. giud rare senz'altro Fiume asli jugo slavi, aia poi si era definitivamente prounriato per un redime di città li bera, escludendo tanto la sovranità jugoslava quanto quella italiana. L- Adriatico nella sua confezione dove va rimanere un mare aperto e libero a) commercio mondiale, in un regime di « oncorrenza e non di monopolio, the avrebbe offeso gli interessi jugoslavi, ma sopratutto degli atne ràani, degli inglesi e dei francesi. Sue preoccupazione era di assi, uni re uno sbocco al mare agli iugoslavi. Wilson non Ila mai rironostiuio la \ alididità del trattato di liondr» "11 Presidente Wilson non ha nrii riconosciuto in validità nei riguardi dell'America del Trattato di Lon dra. Le circostanze, poi, sono tal mente mutate, che l'applicarlo ora integralmente sarebbe, secondo lui, una iniquità. Ma, se l'ltalia rinun cia ad alcune parti del trattato, essa ha diritto ad essere adeguatamente indennizzata. (ìli obblighi dell'ln ghilterra e della Francia, firmatarie Gel trattato, SOÌW per lui indiscuti bili; per intesto egli si impegnerebbe a fare su di esse una energica pres sione perché » compensassero vara mente l'ltalia nel campo delle colo nie e delle materie prime Quanto alla parte finanziaria .dovrebbe pen sarvi l'America. A mesto proposi to, il presidente ha accennato più volte a diversi progetti. Egli ha detto che l'America dovrebbe condo nare i prestiti fatti all'ltalia, oppure farle un nuovo prestito di due milio ni di dollari senza alcun interesse e a lunga scadenza In questo ed in altri modi l'America avrebbe il do vere di assistere finanziariamente l'ltalia fino alla sua completa rico struzione economica, commerciale e industriale, e il Presidente si impe gnerebbe a far fare una campagna dalla stampa americana per persua dere di ciò l'opinione pubblica. L'on. Nitti . vittorioso? l<e indicazioni ricavate dai riunita ti finora noti delle elezioni, darebbe ro la vittoria ai ministeriali, j Sembra accertato che I deputati ministeriali sono oramai riconosciuti eletti; lo stesso può dirsi di venti sette monarchici dell'opposizione, di ' quarantacinque socialisti, di trenta due cattolici, di ventuno nazioalistl .'e di quattordici repubblicani. L'elezione di Nitti da parte del collegio di Potenza, sembra assicu rata con grande maggioranza. stesso può dirsi circa l'elezione degli j ex ministri Vittorio Orlando ed Anto nio Sa landra. t . ; tenere condizioni più favorevoli dai | repubblicani. Questi dichiarano che ise veramente i democratici impedi scono la ratifica il trattato potrà con siderarsi come morto e seppellito. IL GENERALE GUGLIELMOTTI HA HA' SURROGATO Nei circoli diplomatici della capi tale si vocifera che il colonnello mar chese Vittorio Asinari di Bernazzo é stato nominato attaché militare pres so la Regia Ambasciata italiana a Washington, D. C., come successore del generale Emilio Guglielmotti. Il nuovo attaché partirebbe alla volta degli Stati Uniti fra pochi gior ni. UGO D'ANNUNZIO VOLERÀ' DALL'ITALIA L\ AMERICA Il capitano Ugo d'Annunzio, figlio del grande poeta, disse, che la Ditta Caproni sta preparando un volo dal l'ltalia negli Stati Uniti, per il mese di maggio, o giugno dei prossimo an no. Ditta stessa sta costruendo un ! grande aeroplano per il lungo viag | gio aereo. Il capitano D'Annunzio aggiunse ;che egli sarà uno del passeggieri e che, a tal uopo, farà ritorno in Italia ! nel meee di dicembre, t Xo. '>4 THE PATRIOT"
Significant historical Pennsylvania newspapers