The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, November 22, 1919, Image 1

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    Direzionec Amministrazione
Carpenter Ave, N. !5
INDIANA. ? A .
il pagamento degli abbonamenti si fa
per vaglia postale oppure per versamen
to ai locali d'Amministrazione o ai no
stri Agenti.
ANNO VI
L'avventura ! "Annunziana
Malgrado il vivo interesse della po
polazione del Regno per il'risultato
delle elezioni, l'annunzio della spedi
zione di D'Annunzio a Zara, ha pro
vocato un entusiasmo indescrivibile
in tutta l'ltalia. I>a nuova intrapresa
del Poeta viene salutata dal popolo
italiano come una nuova prova della
volontà inflessibile del Poeta, che la
Dalmazia e Fiume restino per sempre
attaccate alla Madre Patria.
Ulteriori dispacci confermano che
D'Annunzio ed i suoi commilitoni
vennero accolti trionfalmente dalla
popolazione /aratina al momento del
lo sbarco. D'Annunzio pronunziò un
vibrante discorso, salutando i fratelli
italiani di Zara, che con mirabile te
nacia hanno saputo resistere a tutte
le violenze e sopraffazioni austriache
e croate, per tante decine di anni.
Egli disse che le sue truppe si sono
recate a Zara per riscattare deiiniti
vamente la città, la quale é e sarà
sempre italiana, giacché più nessuno
potrà strapparla all'ltalia.
Dispacci da Belgrado e da altre lo
calità confermano l'occupazione da
parte di D'Annunzio.-
In molti circoli politici bene infor
mati si ritiene che D'Annunzio non
limiterà le sue occupazioni a Fiume
ed a Zara, ma che estenderà tali oc
cupazioni, in parecchi dei territori
ancora contestati,, specie quei territo
ri che vennero assegnati all'ltalia dal
Trattato di Londra.
Alcuni ritengono imminente l'oc
cupazione da parte di D'Annunzio del
le città di Volosca, Abbazia ed altre
località dell'lstria Orientale, le quali
sebbene assegnate dal Trattato di
Londra all'ltalia, non le sono state
ancora riconosciute per le opposizio
ni del presidente Wilson e per gli in
trighi delle altre potenze.
Sarebbe intenzione di D'Annunzio
di occupare tutti i territori suddetti
e di formarne uno stato solo in modo
da costituire un tutto omogeneo for
mando uno stato a parte. In tal mo
do D'Annunzio é convinto di compire
due opere veramente necessarie e pa
triottiche. Impedire che territori
spettanti all'ltalia, cadano in potere
di potenze nemiche o straniere ed im
pedire nello stesso tempo che l'ltalia
rompa le sue relazioni con gli attuali
suoi alleati.
IDA RUBINSTEIN DEDICA UN
TEMPIO A D'ANNUNZIO
Ida Rubinstein, la celebre attrice e
danzatrice russa per la quale Gabrie
le D'Annunzio scrisse il "Mistero di
San Sebastiano", é divenuta nuova
mente una fervida ammiratrice del
poeta da cui si era. . . separata nel
1912. Un'amica che andò a visitarla
per annunziarle la nuova gesta
dannunziana in Dalmazia trovò che
la Rubinstein aveva trasformato
un'ampia sala della sua elegante re
sidenza in un vero e proprio tempio
in onore del poeta.
Nel centro della sala sorge una
statua a grandezza naturale del poe
ta. Intorno alla statua sono dispo
ste fotografie di D'Annunzio in ogni
costume possibile ed immaginabile.
La luce del giorno é bandita com
pletamente dal "tempio" col mezzo
di pesanti e ricchi tappezzerie ed ar
dono intorno alla statua di D'Annun
zio grossi ceri rossi in magnifici can-
Automobili di guerra di ritorno a San Francisco, California
suscita vieppiù' entusiasmo
(JiORN'ALF SKTT!Va.\ALÌ: E ILLUSTRATO
IL GIORNALE Si PUBBLICA OGNI SAIiATc
GABRIELE D'ANNUNZIO
delabri del quindicesimo secolo, pe
riodi in cui furono creati i mobili
preferiti dal poeta.
' I ceri ardono notte e giorno e da
un'urna si alza il fumo dell'incenso
che circonda la figura marmorea del
poeta-soldato. Coperta da un man
to bianco la Rubinstein passa il suo
tempo nella strana cappella invocan
do ed aspettando il ritorno di D'An
nunzio.
Si dice che la celebre attrice abbia
inviato innumerevoli messaggi al poe
ta a Fiume senza mai ottenere una
risposta. Da un paio di mesi la Ru
binstein assediava gli amici di D'An
nunzio e li implorava perché le des
sero notizie del dittatore di Fiume.
Poiché riceveva quasi sempre la stes
sa risposta, e cioè che il poeta non
pensava che al "suo sacro dovere" di
pagnotta, si chiuse nel suo tempio ed
ivi prega ora ed attende.
Nuovo accordo
fra minatori
e padroni
Il governo fece i primi passi per
obbligare i minatori ed i padroni a
negoziare un nuovo accordo sui sala
li perché sia ripreso al più presto
possibile il lavoro nelle miniere. In
vestito di tutti i pieni poteri accorda
tigli durante il periodo della guerra
:1 Commissario dei viveri Garfield, in
completo accordo col gabinetto, indis
se una riunione speciale delle com
missioni che devono decidere dei nuo
vi salari per ordinare loro di far ri
prendere immediatamente ~il lavoro
nelle miniere.
La riunione doveva aver luogo nel
pomeriggio lunedi ma non essendo
possibile l'intervento di tutti i mem
bri delle due commissioni, alcuni dei
quali erano assenti, fu rinviata a
giovedì. L'energico passo del go
verno fu preso in seguito alle scorag-
jjy i|Bf' JHw # Vk JÈu JÉff
INDIANA. PA.. SABATO N«.V: MIÌIÌK ìì *
gianti notizi* pervenute alla cap -
tale sulla scarsissima produzione del
carbone.
I setie "direttori regionali" incari
cati di regolare il consumo del com
bustibile sulle ferrovie proposero al
governo la completa sospensione del
servizio merci per risparmiare il car
bone di cui si nota già la scarsità in
molti depositi. Il Direttore Generale
Tlelle Ferrovie, Hines, recatosi a Chi
cago per conferire coi sette suoi as
sistenti, si dichiaro contrario alla
proposta e disse che nei depositi vi e
ra carbone sufficiente per almeno ven
ticinque giorni. Aggiunse che se la
situazione non mutava si sarebbe ri
dotto il traffico piti tardi.
La riunione del Gabinetto
Ebbe luogo un'altra riunione
del gabinetto durante la quale fu di
scussa a lungo la questione minera
ria. Vennero fatte importanti comu
nicazioni dalle quali risulta che finora
le commissioni dei minatori e dei pa
droni incaricate di negoziare un nuo
vo accordo sui salari non avevano
concluso niente e che nei campi mine
rari dell'lllinois, Indiana, Ohio e
Pennsylvania occidentale il lavoro e
ra completamente sospeso.
La produzione del carbone é ridot
ta ai minimi termini e se i minatori
non riprendono il lavoro al più presto
centinaia di fabbriche dovranno esse
re chiuse. Allarmato da queste no
tizie il gabinetto incaricò il Commis
sario dei Combustibili di adottare
qualsiasi misura per por fine ad uno
stato di cose che minaccia seriamente
la vita industriale della nazione.
II comitato esecutivo dei padroni
diramò lunedi un breve comunica
to per smentire le voci, messe in giro
nella capitale, che i lavori della con
ferenza sono ritardati dall'indecisio
ne in cui si trovano i delegati dei pro
prietari delle miniere. Il comunicato
[ conclude annunziando l'intervento
nella questione del Commissario dei
Combustibili che ha indetto
una riunione speciale fra le commis
sioni incaricate di negoziare l'accor
do sui salari.
Possibile sequestro delle miniere?
In alcuni circoli di solito bene in
formati si afferma che se i mi
' natol i ed i padroni non vengono ad
un pronto accordo il governo potreb
be ricorrere ad una misura estrema,
<iuella cioè d'impossessarsi delle mi
niere. A tale proposito si citava l'e
sempio del governatore del Kansas,
Alien, il quale ha preso possesso di
tutte le miniere dello Stato e fatto i
passi per far riprendere l'immediata
''produzione del carbone.
L'annunzio della decisione del go
vernatore Alien allarmò seriamente i
minatori ed i padroni, ma più questi
[che quelli. Il Presidente dell'United
J Mine Workers of America, John L.
i Lewis, dichiarò che il capo dell'unio
ne dei minatori del Kansas Howatt,
aveva ricevuto un messaggio dal go
vernatore Alien il quale gli annunzia
iva che avrebbe accolto tutte le ri
, chieste degli scioperanti—sei ore di
lavoro e settimane di cinque giorni—
e fatto riprendere subito il lavoro.
LE MINIERE RIMANGONO ANCO
RA CHIUSE
Continuano le trattative fra i dele
gati dei minatori e padroni riunitisi
in conferenza dietro invito del Segre-
t rio del Lavo? > Wilson ed i lavori
1 o •• ì".:0 c •!! sìspeditezza. 1
negozi i : ignare! i ì.< questione dei
salr.ri si J'c che i proprietari in
"vl ofi'r re i minatori un aumen
od 'I io al 2o p v cento. I minatori
avevano chiesto, '1 momento della
proziamozione <1 110 sciopero, il ses
sant pei - cento.
I'ia commissione per i salari nomi
na • da' proprietari dfdle miniere sta
p? parando una controproposta che
verrà presentata ai delegati dell'U
nitfd M'ne Workers of America.
In attesa della conclusione del nuo
vo accordo i minatori continuano ad
astenersi dal lavoro e l'ordine dira
mato dal Presidente dell'United Mine
Workers of America che avrebbe do
vuto por fine allo sciopero non ha a
vur.o alcun effetto. I rappresentanti
de. padroni che partecipano alla con
ferenza indetta dal Ministro del La
voro sono informati telegraficamente
dal centri minerari che il lavoro é
completamente sospeso in varie re
gioni.
*
Repubblicani e
Democratici
in lotta
WASHINGTON, 19 Nov.—leri sse
ra alle ore 10 terminò al Senato la
discussione sulla ratifica del trattato
di pace ed il vice-presidente Marshall
annunziò che non si sarebbero potuti
presentare ulteriori emendamenti o
riserve. Aggiunse che non rimaneva
altro da fare, alla ripresa della sedu
ta odierna, che prendere in esame
l'ordine del giorno Lodge per la rati
fica. Poiché tale ordine del giorno
deve rimanere dinanzi al Senato per
una giornata il voto si avrà domani,
giovedì. L'ordine del giorno Lodge
d ">e :
"Si delibera (col concorso di due
terzi dei Senatori presenti) che il Se
nato consiglia ed approva la ratifica
del trattato di pace colla Germania,
1919, con le seguenti riserve, intese
ed interpretazioni le quali faranno
parte dello strumento della ratifica."
Seguono le riserve preceduta dal
famoso preambolo che il Presidente
Wilson ha dichiarato, nel kuo collo
quio col leader democratico Hitch
cock, di non poter accettare perché
viene ad annullare il trattato stesso.
Due altre riserve approvate
Durante la seduta di ieri furono
approvate due altre riserve sul trat
tato di pace. Una, proposta dal Se
natore Lenroot, del Wisconsin, dice
che gli Stati Uniti non saranno legati
da alcuna decisione del Consiglio c
Assemblea della Lega delle nazioni
quando tale decisione sia adottata
con un voto a cui partecipino le colo
nie e i dominii. In lingua povera ia
riserva vuol dire che gli Stati Uniti
non intendono accordare all'impero
britannico sei voti contro un voto di
ciascuna delle altre nazioni. La ri
serva dell'on. Lenroot fu approvata
con 55 voti contro 38.
L'altra riserva, presentata dal Se
natore McCumber, stabilisco che la
partecipazione degli Stati Uniti alla
Conferenza internazionale del lavo
ro, fissata nel trattato di pace, Se
zione XIII, articoli 387-427, sia deci
sa solo dal Congresso. La riserva fu
approvata dopo una vivace discussio
ne con 54 voti contro 35. Le due ri
serve furono ufiite alle tredici del
programma Lodge e incluse nell'or
dine del giorno per la ratifica del
trattato..
Una mozione di Hitchcock respinta
Terminata la discussione sulle ri
serve il Senatore leader re
pubblicano, chiese che le quindici ri
serve del suo ordine del giorno ve
nissero votate in blocco. Si oppose
il leader democratico Hitchcock il
quale propose un voto separato per
il preambolo e chiese che da detto
preambolo venisse tolta quella parte
in cui si obbligano tre delle grandi
potenze alleate ad accettare, in iscrit
to, le riserve stesse. La mozione
Hitchcock fu respinta con 45 voti con
tro 36.
Tutti i repubblicani, fatta ecce
zione dell'on. McCumber, votarono
contro la mozione del Senatore
Hitchcock. Gli onorevoli Reed, Go
re, Shields e Walsh, democratici, vo
tarono colla maggioranza repubbli
cana contro il loro leader. In segui
to la mozione Lodge per il voto in
blocco sulle riserve fu approvata per
alzata e seduta.
Un'altra proposta dell'on. Lodge
per un voto separato sulla riserva No.
4 che impedisce al governo ameri-
: NON SI RESTITUISCONO
Fiume Itaìianissima
ed il signor Wilson
In 1111 arti<olo apparso sul Secolo
di Milano il Dottor Mario Borsa ri
porta un colloquio da lui avuto col
professore Douglas \V. Johnson, della
Università di Columbia, uno degli
amici più fidati ed autorevoli del
presidente Wilson. Il prof. Johnson
espose al Borsa il pensiero di Wilson
sulle condizioni di pace per l'ltalia,
riassunte nel seguenti punti:
l.o —La promessa di Wilson é sem
pre stata che gl'ltaliani e jugo-slavi
dovessero intendersi direttamente fra
loro per l'assetto dell'Adriatico.
Qualunque accordo essi avessero rag
giunto, egli lo avrebbe immediata
mente sottoscritto anche se contrario
alle sue vedute personali.
2.o —In mancanza di una intesa di
retto jugoslava, Wilson che per la
frontiera settentrionale aveva accet
tato, dopo alcune esitazioni, la linea
del trattato di Londra, proponeva
per la frontiera orientale una linea
la quale, passando ad ovest di Idria,
di Postumia e di Ternovo, e seguendo
il burrone dell'Aita, finiva al mare.
Con questo tracciato Wilson lasciava
fuori l'lstria occidentali, cioè un pae
se abitato da 1 :iO mila slavi e da soli
4 mila italiani.
3.0 —Per la Dalmazia, Wilson era
disposto a fare di Zara una città au
tonoma con la rappresentanza diplo
matica all'ltalia, e per le isole ad as
segnare all'ltalia Lissa e una o due
isole foranee del Quarnero. Per la
Albania e per Vallona avrebbe accet
tato le stipulazioni del trattato di
Londra. Avrebbe poi voluto che
tutta la costa orientale adriatica fos
se neutralizzata e che gli jugoslavi
non avessero v avuto né fortezze n 4
flotta.
4.o —Per fiume, la sua idea era che
il dividere la città di Sussak e la cit
tà dal porto avrebbe creato una situa
zione falsa e insostensibile. D'altra
parte, mettendo insieme Fiume e Sus
sak, gli jugoslavi sarebbero stati in
maggioranza di qualche migliaio. Sul
le prime, Wilson avrebbe voluto ag
cano di accettare mandati senza il
consenso del Congresso fu Approva
ta con 52 voti contro 31. Anche il
McCumber votò a favore.
Per un compromesso
Il Senatore Hitchcock annunziò
durante la discussione ch'era in pos
sesso di una lettera del Presidente
che leggerà oggi ad una riunione spe
ciale dei democratici. Per quanlo
s ignori il contenuto della lettera
presidenziale qualcuno crede di po
ter affermare che Wilson indicherà
ai democratici la via per raggiunge
re un compromesso coi repubblicani
1 repubblicani favorevoli alle "te
nui riserve" tennero una riunione
speciale per decidere della linea di
condotta da seguire. Essi avrebbe
ro deciso di favorire un compromes
so ragionevole e di-appoggiare i de
mocratici se questi voteranno, come
hanno detto di voler fare, contro la
mozione Lodge e chiederanno un
nuovo esame delle riserve. Votando
vontro la mozione lx)dge i democra
tici impedirebbero la ratifica, che ri
chiede due terzi dei voti del Senato.
Detti repubblicani arriveranno fino
ad appoggiare qualche modifica ai
preambolo delle riserve, ma non an
dranno più oltre poiché per tutte il
resto si trovano perfettamente d'ac
cordo col leader Lodge.
I leader* avversari a colloquio
Appena scioltasi la riunione dti
repubblicani favorevoli alle tenui ri
serve si ebbe_ un incontro fra i Sena
tori IjOdge e Hitchcock. Il leader
repubblicano avrebbe chieste all'av
versario di presentare subito le pro
poste per il compromesso che i de
mocratici cercano di concludere. L'on
Lodge avrebbe avanzato tale ri
chiesta per poter comunicare subito
alla maggioranza repubblicana il
progetto dell'Amministrazione ed e
vitare cosi inutili perdite di tempo.
L'on. Hitchcock consenti ed espose
all'avversario il f.uo piano. Il lea
der democratico non chiederebbe
troppo a quanto si dice ed insistereb
be solo sulla modificazione del pre
ambolo e della riserva sull'articolo
X del Trattato di Versailles.
Se il compromesso non verrà ae
rosi afferma il loro leader
la mozione Ix>dge impedendo la ra
tifica del trattato nella speranza di
poter riaprire la discussione ed ot-
Prezzo D'Abbona mento
I
Un Anno . . . $2.00
mesi . . . Si.IO
Una copia . . . 50.05
l>r le inversioni ed avvi*! » paga
mento ri\oij;ersi direitinnente ul nostro
uUìt.u dui iiukasrr Francesco liìamoo
te ti telefonare per esso.
giud rare senz'altro Fiume asli jugo
slavi, aia poi si era definitivamente
prounriato per un redime di città li
bera, escludendo tanto la sovranità
jugoslava quanto quella italiana. L-
Adriatico nella sua confezione dove
va rimanere un mare aperto e libero
a) commercio mondiale, in un regime
di « oncorrenza e non di monopolio,
the avrebbe offeso gli interessi
jugoslavi, ma sopratutto degli atne
ràani, degli inglesi e dei francesi.
Sue preoccupazione era di assi, uni
re uno sbocco al mare agli iugoslavi.
Wilson non Ila mai rironostiuio la
\ alididità del trattato di
liondr»
"11 Presidente Wilson non ha nrii
riconosciuto in validità nei riguardi
dell'America del Trattato di Lon
dra. Le circostanze, poi, sono tal
mente mutate, che l'applicarlo ora
integralmente sarebbe, secondo lui,
una iniquità. Ma, se l'ltalia rinun
cia ad alcune parti del trattato, essa
ha diritto ad essere adeguatamente
indennizzata. (ìli obblighi dell'ln
ghilterra e della Francia, firmatarie
Gel trattato, SOÌW per lui indiscuti
bili; per intesto egli si impegnerebbe
a fare su di esse una energica pres
sione perché » compensassero vara
mente l'ltalia nel campo delle colo
nie e delle materie prime Quanto
alla parte finanziaria .dovrebbe pen
sarvi l'America. A mesto proposi
to, il presidente ha accennato più
volte a diversi progetti. Egli ha
detto che l'America dovrebbe condo
nare i prestiti fatti all'ltalia, oppure
farle un nuovo prestito di due milio
ni di dollari senza alcun interesse e
a lunga scadenza In questo ed in
altri modi l'America avrebbe il do
vere di assistere finanziariamente
l'ltalia fino alla sua completa rico
struzione economica, commerciale e
industriale, e il Presidente si impe
gnerebbe a far fare una campagna
dalla stampa americana per persua
dere di ciò l'opinione pubblica.
L'on. Nitti
. vittorioso?
l<e indicazioni ricavate dai riunita
ti finora noti delle elezioni, darebbe
ro la vittoria ai ministeriali,
j Sembra accertato che I deputati
ministeriali sono oramai riconosciuti
eletti; lo stesso può dirsi di venti
sette monarchici dell'opposizione, di
' quarantacinque socialisti, di trenta
due cattolici, di ventuno nazioalistl
.'e di quattordici repubblicani.
L'elezione di Nitti da parte del
collegio di Potenza, sembra assicu
rata con grande maggioranza.
stesso può dirsi circa l'elezione degli
j ex ministri Vittorio Orlando ed Anto
nio Sa landra.
t .
; tenere condizioni più favorevoli dai
| repubblicani. Questi dichiarano che
ise veramente i democratici impedi
scono la ratifica il trattato potrà con
siderarsi come morto e seppellito.
IL GENERALE GUGLIELMOTTI HA
HA' SURROGATO
Nei circoli diplomatici della capi
tale si vocifera che il colonnello mar
chese Vittorio Asinari di Bernazzo é
stato nominato attaché militare pres
so la Regia Ambasciata italiana a
Washington, D. C., come successore
del generale Emilio Guglielmotti.
Il nuovo attaché partirebbe alla
volta degli Stati Uniti fra pochi gior
ni.
UGO D'ANNUNZIO VOLERÀ'
DALL'ITALIA L\ AMERICA
Il capitano Ugo d'Annunzio, figlio
del grande poeta, disse, che la Ditta
Caproni sta preparando un volo dal
l'ltalia negli Stati Uniti, per il mese
di maggio, o giugno dei prossimo an
no.
Ditta stessa sta costruendo un
! grande aeroplano per il lungo viag
| gio aereo.
Il capitano D'Annunzio aggiunse
;che egli sarà uno del passeggieri e
che, a tal uopo, farà ritorno in Italia
! nel meee di dicembre,
t
Xo. '>4 THE PATRIOT"