Residenza del Pres. Wilson a Parigi o . . t, IfTWl'lT* &:*>*3!S|sß >:' : .' v v*v>':££"££:%vJv£: : :£>x : È && g .* \. . ... I \v. | VV&® Questo é il palazzo, No. 11 Piazza degli Stati Uniti; occupato dal Sig. e Sig-ra Wilson durante la loro seconda fermata a quella capitale francese. E' INSTEIN' C Il Grande Negozio Blairsville, Pa. Venite a comprare da noi che sarete trattati bene e rimarrete soddisfatti. Noi abbiamo un Interprete Italiano per vostra comodità'. SI VENDE FORD IRPCKI J % One-half ton i 0 in buone condizione per Soli $350 Scrivere a Box 103 - Indiana. Oppure t al nostro ufficio _ MARIO CORCELLI Esperto suonatore di Armonica. Prende ingaggiamenti per Sposalizi, Battesimi, Balli ed altre feste f scrivere a MARIO CORCELLI Box 334 - - Homer City, Pa. ;j JOSKIOQI | j! Homer City, Pa. \ Gioielleria, Oreficeria, Artilcoli diversi j[ |! Prezzi convenientissimi. !| I rapporti italo francesi in Tunisia ROMA, 21 —E' stato detto che il Governo francese ha denunziata la Convenzione del 1896 che regola i diritti degli italiani in Tunisia e dei tunisini in Italia. La notizie non ci é sembrata inverosimile, parendo im possibile che, proprio in questo mo mento, il Governo francese volesse addivenire ad un inasprimento delle norme che regolano la situazione dei nostri connazionali in Tunisia. Infatti la cosa ci é risultata non vera. Sta di fatto, però, che si nota ora—tanto per parte delle autorità francesi della Reggenda, quanto per parte dei vari elementi francesi colà residenti —una, tendenza a modifi care l'attuale di scuole e di vendita di beni immobili. Per ciò che concerne le vendite si andrebbe pronunziando semre più una tendenza alla creazione di una nuova tassa, molto forte, sulle vendi te di beni immobili fatta da tunisini a straniere. Si renderebbe cosi sempre più dif ficile il passaggio della proprietà im mobiliare nelle mani dei coloni ita liani. I giornali francesi della Tuni eia hanno condotto una vivace cam pagna sull'argomento, mentre i gior nali nostri, come "L'Unione", hanno fatto valere gli argomenti che posso no essere esposti da parte nostra. Oltre a ciò, qualcuno crede di poter ravvisare una tendenza sempre più netta, da parte della autorità e del l'elemento francese, nel senso di da re alla Tunisia un carattere, piutto sto di possedimento che di protetora t'> e li assimilare quindi il regime della Tunisia a quella dell'Algeria. Noi non vogliamo azzardarci a giudicare sul valore, di questi fatti, ma crederemmo di venir meno ai sentimenti di leale amicizia che nu triamo —e non da oggi—per la Na zione sorella se dubitassimo che l'il luminato giudizio dei governanti di Parigi non dovesse rivelarsi nel sen so di saggiamente infrenare tali ma nifestazioni. Né, d'altro canto, staremo qui e LA TRAGICA MORTE DEL CAPI TANO AVIATORE PALLI Scrivono da Parigi: Gabriele d'Annunzio, in una lette ra di irredentismo appassionato, ave va dolorsamente sorpresi, lo scorso genaio, gli ammiratori e gli amici che egli conta in Francia per la vio lenza delle sue critiche a nostro ri guardo. Commosso alla sua volta per la nostra emozione, volle spiegare l'ardore del suo linguaggio e scrisse perciò una pagina ammirabile al no stro indirizzo: "La Confessione del ; l'lngrato." Queste parole alate furono affida te ad un messaggero del cielo il capitano Palli —glorioso aviatore i taliano, in campagnia del quale d'An nunzio veva già volato sopra Vien na. Il suo viaggio ebbe una fine tra ! gica. ! Partito da Padova, il pilota incon trò, sopra le Alpi, una tempesta e do po molti giorni di angoscia fu ritro vato, tra i monti, il suo cadavere. Furono già riferite le commoventi esequie che gli furono rese e duran te le quali il colonnello Piccio —il più glorioso degli assi italiani—ce lebrò la memoria dell'eroe. Le informazioni che ci pervengo no da Bourg-Saint-Maurice provano che l'agonia del capitano Palli fu più crudele ancora di quanto si suppone va. La macchina che egli pilotava non fu ancora trovata. Dall'inchiesta cui attendono dal 25 marzo gli ufficiali della commissione italo-fran cese tra le nevi del versante meri dionale del massiccio del monte Bi anco. risulta che l'apparecchio effet tuava la traversata delle Alpi ver so il colle del Piccolo San Bernardo. La tempesta lo spinse a cadere sui territorio del comune dì Saint-Foy, alle falde del monte Pourri, coperto di nevi eterne (3,237 merti). Dalle traccie rilevate sulla neve, per un percorso di 1,500 metri, in dicano che il capitano Palli cadde vivo sulla montagna. Le ferite rile vate sul suo corpo apparirebbero leg gere e fu nella tormenta di neve, rabbiosissima al momento della ca duta che egli trovò l'agonia e la morte. Continuano le ricerche per scopri re il suo apparecchio. QUARTO D'ORA Il signor Pandolfo, ispezionando 1G sue terre; vede un contadino, che ha perduto una gamba in guerra, compiere egregiamente il suo lavoro, senza essere affatto impacciato dalla gamba di legno. —E cosi, Gianni —gli dice—pare che non vi accorgiate neppure di es sere senza una gamba! —Proprio cosi—risponde Gianni —tanto che se ora gli austriaci me la restituissero non saprei neppure dove metterla. * * * Un pensiero di Alessandro Dumas, figlio: i essere gli alogi della colonizzazione italiana in Tunisia. E' noto che due specie di colonizzazioni si sono lag giù determinate: quella promossa dal Governo francese in esclusivo favo re di cittadini francesi, a cui esso j largì ogni sorta di facilitazioni e di sussidi tenici ed economici, e che a veva per iscopo di creare grandi im prese agricole coloniali: e quella av venuta, per parte di contadini emi grati dalla Sicilia occidentale e più particolarmente la colonizzazione in enfiteusi di un piccolo appezzamen to di terreno, normalmente di dieci ettari. La prima specie di colonizza zione non diede che scarso risultato; riuscì invece la seconda, benché l'au torità francese, pur riconoscendo i vantaggi che la nostra emigrazione ha apportato all'agricoltura tunisina e pure raccogliendone i copiosi frut ti, non si sia dimostrata soverchia mente benevola verso di essa. Ne vogliamo credere che ciò abbia po tuto avvenire perché nessuno dei nostri volle mai dimenticare un sol giorno la Madre Patria e prendere la cittadinanza francese, malgrado i vantaggi materiali che questa avreb be loro permesso di conseguire, o perché l'opera dei nostri coloni tutta fatta di sagace bontà e di te nace lavoro —sia riuscita a creare ec cellenti rapporti, addirittura di fra tellanza, fra essi e gli operai arabi da essi salariati. Tali considerazioni ci sembrano prendere un valore molto maggiore nell'attuale momento in cui le nuove tendenze nel mondo coloniale vanno sempre più manifestandosi, contro un dominio coloniale concepito egoi sticamente quasi a puro titolo di oc-1 cupazione, e mentre, d'altro canto, ' noi non siamo secondi a nessuno nel- Tauspicare che Francia e Italia concordi nella volontà di restaurare fraternamente sé stesse, e, con sé stesse, l'Europa—debbano finalmen te iniziare una intima e feconda a zione comune. I "La gente che si rovina é sempre allegra; soltanto dopo di essersi ro vinata, diventa di cattivo umore." ♦ * * La conversazione si aggira sul la intelligenza degli animali in genere e su quella dei cani in in particolare, j —llo avuto un barbone io—rac- i conta Sballoni —ch'era semplicemen te meraviglioso. Figuratevi che una sera si sviluppé un incendio nel mio villino ed il fuoco crebbe cosi presto di intensità che a stento si poterono salvare le persone. 11 mio bambino ; piti piccolo, che la balia fuggendo 1 terrorizzata aveva abbandonato nel la culla, fu salvato proprio da Me doro, il mio affezionato cane. —Che cara bestiola! —Ma questo é ancora niente! li na volta compiuto il salvataggio del mio Nino, Medoro si gettò nuovamen te nella voragine di fuoco e di fumo: riapparve un minuto dopo mezzo sof focato, col pelo bruciocchiato. . . sa pete che cosa portava in bocca? —Cosa? Cosa?—domandano gli altri in coro, emozionati. —Nientemeno che la mia polizza di assicurazione sugli incendi avvol ta accuratamente in una pezzuola ba gnata! Un giovanotto elegante, ma spian tato, ad un... collega: —Credevo che tu fossi vicino a prender moglie. —Io? E perché? —Per via dei tuoi creditori. —Già!... Se hanno bisogno di sol di, prendano moglie loro! Ebbene, Annetta, che aspettate per prendere il bagno? —L'ho preso, signora. Ne ho be vuto due casseruole, ma é impossibile che lo beva tutto intero in una vol ta. ♦ * * In uno scontro una nostra pattu glia di arditi aveva fatti dei prigio nieri bosniaci che si erano battuti con un coraggio straordinario. Il comandante la nostra pattuglia, me ravigliato di tanto sprezzo della mor te in gente che dovrebbe essere la più acerrima nemica dell'Austria, vol le interrogare uno di essi: —Che fa e chi é la tua famiglia? —Non ne ho. —Nemmeno parenti? —No. —E come mai? —'Mio nonno ebbe tagliata la te sta in nome di Allah per aver con giurato contro il Sultano. —E tuo padre. —Fu impiccato per avere ucciso un agente dell'imperatore che vole va raddoppiargli la tassa sul potere. l Mia madre mori dal dolore. Il po tere fu sequestrato, lo fui costretto a lavorare a giornata. —Non avevi fratelli? —Uno; si mise a fare il contrab bandiere e fu ucciso da una guardia imperiale. —Ma tu allora per chi e per cosa metti a rischio la tua vita? —Per Allah e l'lmperatore!. . . 1,500,000 SOLDATI Sono ancora in Europa i Aiutate a farli rimpatriare Comprate il Quinto Prestito della LIBERTA' Scadenza dopo 4 anni Rate 4 3-4 per cento Tassabili; 3 3-4 " " non tassabili FARMERS BANK D'lndiana, Pa. j Carta da Parato I* •' Grande Assortimento a o oio : prezzo conveniente AMy/ CORNICI PER FOTOGRAFIE PITTURE R. M. SMITH 563 Phlladelphia St., = Indiana, Pa. ; - —— | ROMA RESTAURANT \ | Il migliore ristorante Italiano in Indiana «I < Prezzi convenienti j; ij SPECIALITÀ' IN SPAGHETTI E PIATTI ALL'ITALIANA ij ULISSE RIDOLFI, Prop. jj | 673 Philadeldliia Street, - INDIANA, PA. j| —^—————— MIKE LEONE Generi Alimentari e tutto quello che al minatore occorre. 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