LA REALTA ROMANZESCA Nell'inferno d'una caldaia i Quattro anni di tirocinio come operaio e altri quattro in qualità di capocalderaio avevano fatto di Dick Johnson uno specialista del genere. —Johson —gli disse un giorno il padrone dell'officina in cui egli era impiegato—voglio affidarti un lavoro ohe ti darà modo di passare un paio, di giorni in campagna. Ti va? —Benissimo. —Ha scritto il direttore della se gheria di Hosting sollecitando l'in- ! vio di nostri operai per mettere in ordine le caldaie dello stabilimento che sono guaste. Mando te perché mi preme di servir bene quei clienti. Nella caldaia N. 2. Dopo tanti mesi di vita rinchiusa nell'officina, quel viaggio inaspetta to era una vera festa, a Dick Johson si mise in treno con profonda sod disfazione. Giunse alla stazione di Hosting che scendevano le tenebre. La se gheria era lontana di là otto chilo metri di strada, a piedi, fra boschi folti a vallate pittoresche. Il gio vane operaio perciò decise di passar la notte in una piccola locanda del villaggio, e la mattina seguente s'av vio allo stabilimento. Sorgeva esso in mezzo a grandi selve, tra cataste di tronchi d'alberi enormi, e carrelli per il trasporto del legname. Il la voro era sospeso, causa il cattivo fun zionamento delle caldaie, e a custo dia della segheria non vi erano che tre negri. Johson si fece condurre nel luogo : dove si trovavano le tre caldaie del macchinario e cominciò il suo esame. —Sono tenute molto male —osser- vò egli subito. —Il personale che vi attende ha lasciato con troppa incu ria formarsi nelle pareti interne nu merose e grosse incrostazioni che non consentono un buon rendimento di vapore. Bisogna ripulirle. Ma chi era in grado di compiere be ne l'operazione?... Non per certo i tre negri. Johson quindi dovette mettersi personalmente al lavoro, e in poco tempo la prima caldaia fu In perfetto ordine. Allora egli chiamò quello dei tre negri che aveva mansioni di capo, di nome Rufo, e gli disse: —La caldaia N. 1 é ripulita, ed io vado a lavorare in quella N. 2. In tanto voialtri mettete il coperchio al la- prima, avvitatelo bene, riempite la caldaia d'acqua e accendete il fuo co per provare se funziona regolar mente. —Sarà fatto —rispose il negro e si allontanò, mentre Johson scoper chiata la caldaia N. 2, vi si calava dentro. Il lavoro che doveva eseguire era tntt'altro che comodo: non dispo neva che di settantacinque centime tri di spazio, fra i tubi e la parte su periore della caldaia, reso inoltre più angusto dai rinforzi alle pareti. Era perciò costretto a lavorare sdraiato, reggendo con la sinistra u na candela accesa, con la destra a doperando i ferri per la ripulitura. 11 tragico errore. Già un'ora e mezza erano trascor se in quel duro e paziente lavoro, quando Johson s'avvide che la luce della candela s'andava a poco a poco affievolendo, emetteva fumo, stava per estinguersi. Quale ne poteva essere la causa.... Si sollevò un poco, respirando a fa tica, e guardò in alto. Un grido di terrore gli sfuggi. l'imboccatura della caldaia era coperta: i negri lo avevano chiuso dentro. Un fatale errore o uno spaventevele e feroce delitto?... Mistero. Egli aveva fatto tal rumore martellando vigorosamen te i tubi e le pareti della caldaia, ohe non si era accorto di nessun al tro fragore, all'lnfuori di quello che 10 assordava. Senza smarrirsi Dick Joheon si provò a sforzare il coper chio. Era avvitato con infrangibile saldezza. Allora si mise a vibrare colpi disperati contro le grosse lami ne di ferro e a graffiarle con rabbia di belva, urlando pazzamente. Il rin tronar di quei fragori diversi gli feriva gli orecchi, gli dava sensi di vertigine e di follia, ma rimaneva senza eco fuori. Un tragico silenzio regnava, nelle soste dei suoi sforzi. E frattanto si sentiva sempre più soffocare: l'atmosfera di quel ferreo sepolcro si consumava e si riscalda va. I tubi inferiori della caldaia co minciavano infatti a scottare: non poteva più toccarli con le mani. La morte più atroce lo attendeva ineso rabilmente. La lotta per la salvezza Preso dalla disperazione, Johson afferrò lo scapello che gli serviva per raschiare le incrostazioni, ne appog gio il taglio ad un tubò del fondo, coperto dal breve strato d'acqua ri mastavi, e col martello diede un po deroso colpo. Il ferro rimbalzò con tro il tubo rotondo e l'infelice ope raio ricevette per contraccolpo una violenta martellata. Addentandosi 11 labbro per soffocar il dolore, ripe tè l'operazione, ponendo il taglio del lo scalpello nello stesso punto e sfer randovi una nuova e più forte mar tellata. Il metallo del tubo, logora to dall'ossido, non resistette stavolta esi spezzò. Johnson udì il caratte ristico rumore dell'acqua a contatto col fuoco, e intrawide lo scintillio di I una fiamma. Incuorate dal succes so, rinnovo colpi su colpi, finché eb be taglitto completamente il tubo. Allora tutto lo strato d'acqua che si trovava nel fondo della caldaia s'in -1 canaio in quel foro, invaso il fuoco acceso e lo spense. Mezzo soffocato dal fumo, temen do di svenire, si afferrò al cerchio superiore della caldaia e attese in trepida ansia. Avrebbero osservato i negri la fuga dell'acqua?... Si sa rebbero imaginato quanto avveniva? E se invece fosse un delitto?... Joh son era in un'agonia d'attesa che gli dava impeti di delirio. Ad un tratto il coperchio della ter ribile tomba si sollevò, una luce vi vida apparve, e quattro occhi ester refatti vi guardarono dentro. Poi un braccio vigoroso, lucido, nero, di scese, afferrò l'operaio che già stava per abbandonarsi, e lo trasse fuori, in salvo. I tre poveri negri avevano com ( preso male le istruzioni loro date da Johson e avevano chiusa per errore la caldaia N. 2, accendendovi sotto il fuoco. PER I MIGLIORI ROMANZI RI VOLGETEVI ALLA LIBRERIA DEL ' 4 PATRIOTA", 15 Carpen ter Ave., Indiana, Pa. LEGGETE E DIFFONDETE IL PA TRIOTA ■■■■ ; » ' I .• • iV • • t • ? X■ J . : . ► .. : Q T••, * • » • * •; -] . \ • i ; ; \: * • : * » 1*- ==-===^^+ MANDATE VOI MONETA IN ITALIA? Se fate ciò', mandando moneta ai vostii parenti in Italia, usate i nostri mezzi. Noi attendiamo a tutti i dettagli e garentiamo le vostre rimesse. -SICUREZZA ASSOLUTA, ECONOMIA DI SPESA' RAPIDITÀ' DI RECAPITO. 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