PREZZI I'AIIIHAMENTO Un Aano $1.50 Sei mesi SI.OO Uoa copia $0.05 ANNO IV II Problema Delle Pace Le bianche ali della pace hanno solcato, dunque, l'orizzonte solo per suscitare una più' viva lusinga, e l'arco iridato, che pareva dovesse segnare la fine della tempesta va a perdersi soltanto in una più' intensa bufera. Cosi 'forse il "piano di pacificazione" dell'Europa concepito dall'abate Piatoli e proposto dalla Russia nel 1805, come quello che poteva respingersi sol da "chi disertava la causa del genere umano", non fece che determinare, con la terza coalizione contro Napoleone, un più' vasto incendio e portare attraverso i più' lun ghi e più' drammatici anni di guerra alla caduta definitiva del Primo Impero e all'epilogo che ne segui'. Anche allora era profonda la sazietà' della guerra, intenso e generale il desiderio di pace ; ma ne' la brama della pace ne' l'orrore della guerra potettero metter fine al conflitto. E anche ora, come allora, non mancheranno recriminazioni, a cui lo spirito di parte schiuderà' la via e che si faranno facil mente strada fra quanti sono meno abituati a guardare al fondo delle cose, e credono poter assoggettare la logica ineluttabile degli avvenimenti alle loro, magari legittime e pie aspirazioni. Pure, chi vorrà' riflettere ponendosi da un punto di vista più' obbiettivo e meno superficiale difficilmente si adatterà' a credere che, fra cosi' intenso e comune desiderio di pace, la continuazione della guerra abbia potuto essere propugnata per semplice pas sione ed arbitrio di alcuni capi di governo ed essere accettata per semplice atto d'incoscienza da popoli che da più' di due anni le danno l'energie e il sangue più' vivo. ,Che se davvero l'offerta di pace degl'lmperi centrali fu sol tanto una manovra suggerita dalla speranza d'impressionare l'opinione pubblica de' loro e degli altri paesi, il fallimento del loro piano potrebbe convertirsi in una sanzione più' completa e rin novata della guerra col rivelare e riconoscere le ragioni più' in time del conflitto, che ne svelano quindi l'indole vera e il carat tere inevitabile. Per due anni uomini di Stato e pubblicisti non si sono stan ati di discutere le responsabilità' della guerra e il grado di colpa <li chi assunse la terribile iniziativa di ricorrere alle armi. E certo niuno potrà' purgare mai Austria e Germania dall'inespiabile col pa di avere, non foss'altro, precipitati gli eventi e aperta l'orrenda tenzone. In realtà', da un secolo a questa parte, per ragioni politiche ed economiche, sopra tutto per i nuovi modi e le nuove energie di produzione, si erano venuti accumulando motivi di antagonismi e di conflitti, che guerre parziali componevano solo parzialmente o differivano appena, con l'effetto stesso di quei movimenti tellurici, • che hanno nome di assestamenti e preludono soltanto a commovi menti più' vasti. Da cinquant'anni la Germania, ebbra delle sue glorie militari, col suo convulso sviluppo industriale, con i suoi metodi commerciali invadenti, con i suoi crescenti armamenti, con la glorificazione della violenza e la formazione di un ambiente spir rituale idolatra della forza, era venuta costituendo una condizione di cose, che avviava verso le forme più' violente la risolzione di tut ti gli antagonismi e non indicava ad essi altra via di uscita od al tra sistemazione che non fosse la ragione della forza. Scoppiata una volta, la guerra ha messo a nudo e portato a galla tutte le antitesi, che un secolo di vita politica e di vita eco nomica avevano maturate e inasprite ; e proprio da parte de' paesi che non hanno voluto la guerra sia speranza o illusione sorge più' vivo il proposito di condurre a una soluzione definitiva il con flitto non provocato. E la ragione psicologica non e' meno evidente di quella politica. Gli ultimi cinquant'anni di vita europea sono stati, in ap parenza, anni di pace; in verità' non sono stati che anni di in cubazione della guerra ; uno stato di equilibrio in stabile, di ango sciosa sospensione, di quiete simile a quella delle masse di neve alpina, che la più' leggera scossa dell'aria, perfino il lieve fremi to di una campana di mandria può' convertire in valanghe. Se e' virtù' degli uomini di Stato la previdenza, e' naturale la preoccupazione di non riprodurre, attraverso la guerra, una condi zione di cose, che apparentemente metta capo alla pace, in realtà' prepari una nuova guerra. E anche questa volta, per quella de -1 orinazione che assumono i fenomeni sociali, quanto più' sono in voluti e complessi, coloro che formalmente continuano la guerra tendono in realta' alla «pace, mentre quelli che hanno in bocca la pace non fanno che andare verso una nuova guerra. Allo stato delle cose, oggi in Europa, se si vuol parlare di pace e non di tregua d'armi il problema della pace e', non vol !io dire il più' disperato, ma certo il più' arduo che si sia mai presentato a popoli in guerra. Allo stato delle cose, oggi in Europa, se si vuol parlare di pace e non di tregua d'armi il problema della pace e', non voglio ire il più* disperato, ma certo il più' arduo che si sia mai presen ato a popoli in guerra. Si tratta di conciliare o sistemare interessi, tradizioni, aspira ioni, ire e orgogli, rivelatisi in vecchie e nuove prove inconciliabi :* o insanabili. Si tratta di aprire la via verso i mari e gli oceani a popoli che ie sono interessati ; di completare aggruppamenti nazionali e rego lare confini strategici; di rispettare stati di fatto e creare nuovi stati di diritto; di assicurare le condizioni di sviluppo a nazioni n continuo incremento a garentire le ragioni della civiltà' difen tendone le varie manifestazioni nazionali e non compromettendo un regime coloniale già' consolidato, attraverso cui i popoli di vec chia civiltà' presumono comunicarne i portati a più' ingenui can nibali; e finalmente di attenuare gli urti e comporre, come più' e' )ossibile, le risultanti delle varie economie nazionali nella lotta in- I ternazionale di concorrenza. (Continua a pagina 8) IL GIORNALE 81 PUBBLICA OGNI BABATO IL PATRIOTA SETTIMANALE I INDIF* EINDEIN TE BILIINOI IR ILLUSTRATO INDIANA, PA., SABATO 3 Febbraio 1917 LA DUCHESSA DAOSTA Ss 1 > UNOERWOOD A UNOERWOOft V. Secondo un dispaccio da Roma, dicesi che se Re Costantino verrà' detronizzato il Duca D'Aosta; occuperà' il suo posto la Duchessa diverebbe REGINA DI GRECIA. IL RE RITORNA AL FRONTE ROMA, 27. Dopo due settimane di permanenza nella capi tale, il nostro Re e' ritornato al fronte. La partenza e ? avvenuta in forma assolutamente privata, tanto che pochi se ne sono ac corti. J1 Re, per quanto apparisse dimagrato per i disagi della vita al fronte, e' in ottima salute e si e' mostrato entusiasta all'opera che compiono le nostre truppe. COMUNICATO UFFICIALE ROMA, 1 Il Ministero della Guerra ha pubblicato oggi il se guente Comunicato del Comando Cupremo : "Sul fronte del Trentino e nel la Carnia sono riportati sussul torie azioni di artiglieria all'e stremi ta' di Valle Camonica nel l'area montuosa del lago di Gar da e nella Valle dell'Alto Adige tra Tralpuccolo e Monte Zellen kofel. "leri sul fronte delle Alpini Giulie l'artiglieria nemica ha mostrata aumentata attività' sul Carso. Le nostre batterie hanno replicato con vigore disturbando i movimenti di truppe nel dietro. "Nell'intero teatro delle opera zioni la temperatura si mantie ne eccessivamente bassa, raggi ungendo nei punti più' alti ven totto gradi sotto zero centigra do." ATTACCO TEDESCO RESPINTO DAI BELGI PARIGI, 1 —Il Comunicato Ufficiale Belga di ieri dice: "Nel corso della notte dopo una forte preparazione con l'artigli eria la fanteria tedesca ha at taccato al sud di Het Sas. "Il nostro fuoco di barriera, effcacemente coadiuvato dalle batterie inglesi, dall'artiglieria di trincea e dalla nostra fanteria ha fermato il nemico che non e' stato in grado di raggiungere le nostre linee ed e' stato costret to a ritirarsi lasciando molti morti sul terreno. L'attacco tedesco e' completamente fallito co -fisiderevoli perdite per il LA GRAN BRETAGNA vuol tenere le Colonie tedesche LONDRA, 1. Oggi il Segre tario di Stato per le Colonie Wal ter Hume Long in un discorso pronunziato davanti ai rappre sentanti delle Colonie di Oltre Mare dichiara che la Gran Bre tagna non avrebbe mai restitui te le colonie tolte alla Germania durante la Guerra. Le parole pronunziate dal Se gretario delle Colonie sono sta te le seguenti: "Noi abbiamo preso possesso di differenti colonie tedesche in varie parti del mondo, come una conseguenza di questa guerra e nessuno uomo potrà' mai imma ginare che questi territorii po tranno tornare sotto il dominio Tedesco. INTORNO ALLA"SORTE DEL "DEUTSCHLAND" NEW YORK, 1. La Nord sud Agency, per mezzo di fonte attendibile fornita da persona che fa parte del Consolato In glese, rende noto che tanto il Deutschland quanto il Bremen, i due sottomarini mercantili che la Germania intendeva adopera re per riprendere il commercio con gli Stati Uniti, sono stati m catturati dall'lnghilterra e si trovano ora nel porto inglese di Rosythe, mentre il capitano Paul Koenig, del Deutschland con tut to il suo equipaggio, sarebbe sta to internato nella Scozia. "\RLESJ. MARGIOTTI Avvocato Italiano Mahomnc & .iHtffMxoo St. r uniutawiev I* I MANOSCRITTI MON il RESTITUISCONO LA NAZIONE NON SARA' PROIBIZIONISTA I propagandisti della proibizi one e tutte quelle persone che seguono la fallacia di andar pre dicando contro le bevande al cooliche vogliono dare ad inten dere al popolo che fra dieci anni l'intera nazione sara' contro l'u so delle bevande stesse. Ma es si non sanno o fingono di non sa pere che quegli Stati che vota rono la proibizione hanno avu to un'esperienza tale da non vo tare mai più', nell'avvenire, una simile legge; e non sanno o fìn gono di non sapere che dai rap porti del Governo e delle auto rità' di pubblica sicurezza risul ta che si smercia più' bevanda nei cosi detti Stati "dry" anzi ché' negli Stati che hanno i loro hotels ed i loro bars legalmente aperti. L'ex Presidente William H. Taft ed il giornalista Cyrus H. K. Curtis, quest'pltimo proprie tario del Philadelphia Public Ledger e del Ladies' Home Jour nal, ritengono che la nazione non sara' mai proibizionista, mentre il Congressman J. Adam Bede, di Minnesota, sostiene il contra rio, a dispetto dei fatti e dell'e sperienza. IL SECONDO VETO DI WILSON AL "BURNETT BILL WASHINGTON, 30. -Il Presidente Wilson, per la seconda volta, durante la sua amministrazione, appose ieri il suo veto alle leggi restrittive per l'immigrazione, recentemente riapprovate dal Congresso e dal Senato. Il Capo della Nazione, come nella prima volta, ha motivato il veto, dichiarandosi avverso alla clausola del "Literacy Test" Ce sarne letterario per gl'immigranti), chf crede per nulla Corri spondente ai liberi ideali della grande repubblica americana, ne' atto ad ostracolare l'entrata dei veri "indesiderabili" negli Stati Uniti. Spesso, egli disse, negando la sua firma per rendere ese cutiva la legge, accanto allo scopo di migliorare la loro con dizione economica con lavori facilmente trovabili, gl'immigranti vengono in America in cerca di opportunità' per educarsi e bisogna dai loro questa opportunità.' Ciò' non considerando, inoltre che a nostra esperienza, gl'illetterati sono i più' suscettibili all'amen canizzazione". Uno sfozo sara' fatto, ora, perche la legge divenga esecutiva, nonostante il veto presidenziale, col voto dei due terzi delle re riunite. TERRIBILE INCENDIO A PITTSBURGH PITTSBURGH, 27. Uno dei più' grandi e disastrosi incendi che si ricordino in questi ultimi tempi e' quello avvenuto in que sta citta' che ha distrutto il Frand and Seder Department Store, la Grand Opera House e il negozio della Hilton Clothing Co., nel centro più' commercia le della citta' e causando danni che si fanno ascendere in com plesso a circa quattro milioni di dollari. Durante la lotta per spegnere il fuoco quattro pompieri rima sero gravementi feriti, e parec chi cittadini furono cosi' malcon ci che si dovette farli trasporta re di urgenza all'ospedale. L'incendio comincio' in modo non ancora ben chiaro nel "Five and Ten cents Store" della dit ta J. G. McCrory, e da principio non desto' serie preoccupazioni ai pompieri: ma quando le fiam me cominciarono a invadere i fabbricati vicini, si vide che le cose prendevano un serio aspet to e si dovette chiamare altri pompieri e rinforzo di pompe. Il freddo intenso e l'acqua ge lata furono un non poco ostacolo al lavoro dello spegnimento. Perecchie case, nella zona del f :>co, furono avvolte dallo in cendio e furono incenerite, e fuwi un momento che si temette J' ; ntero isolato dovesse essere di strutto. DIREZIONE e ANHINISTR AZIONE Carpeotcr ave. N. 15 INDIANA. PA. Local-Pbooe 250 LE LICENZE DELLE "BARS* AUMENTANO NELLA NOSTRA CONTEA Sabato scorso, il giudice On. Langham, approvo' due nuove li cenze di "bars" nella Contea. Una ad Homer City che per ben 38 anni fu "Dry" e l'altra ad Heilwood. La "Indian Brewing Company" di Indiana ; l'unica fabbrica di birra in contea ebbe rinnovata la licenza. Le applicazione di Dilltown, Starford, e Dixonville furono ri fiutate, tutte le altre della con tea furono rinnovate. Per violazioni di legge ebbero momentanea sospenzione della licenza ; I quattro Hotels di Indi ana citta; dal 15 febbraio, gior no in cui spirano le licenze, fino al 12 marzo; Il Commercial Ho tel di Creekside fino al 2 aprile ; L'lselin Hotel di Iselin fino al 12 marzo; Il Gipsy Hotel di Mont gomery Township per sessanta giorni. Si dice che il personale di que ste "bars" passera' le vacanze e contemporaneamente percipera' lo stipendio. Il fuoco si estese giù' per la Quinta avenue, dalla via Smith field verso la Woods Street. Tutti gli ospiti del Newell Ho tel dovettero abbandonare i loro alloggi senza aver tempo di pren dere quando di meglio avevano, per sfuggire al pericolo di esse re accerchiati dalle fiamme. IL BILANCIO DELLA GUER RA DEGLI STATI UNITI WASHINGTON, 30 Il nu ovo bilancio della guerra degli Stati Uniti, presentato al Con gresso, e approvato dalle diverse Commissioni parlamentari, sal vo qualche lievi modificazioni contieno i seguenti stanziamen ti: Per la marina da guerra, dollari 361,000,000. Fortificazioni, $51,000,000. Esercito $360,000,000. Per la marina da guerra si provvede per la costruzione di tre corazzate maggiori del tipo più' potente ora in mare; un in crociatore da battaglia, un sot tomarino "tender", e 18 sotto marini di 800 tonnellate ciascu no. Si stanziano inoltre $12,000,- 000 per l'equipaggiamento degli arsenali marittimi per il caso che quelli di imprese private non facciano, nello appalto per le costruzioni, offerte soddisfacenr ti. No. 6 Published weekly fc>y THE PATRIOT PUBL CO
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