The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, February 03, 1917, Il Patriota, Image 5

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ANNO IV
II Problema Delle Pace
Le bianche ali della pace hanno solcato, dunque, l'orizzonte
solo per suscitare una più' viva lusinga, e l'arco iridato, che pareva
dovesse segnare la fine della tempesta va a perdersi soltanto in
una più' intensa bufera.
Cosi 'forse il "piano di pacificazione" dell'Europa concepito
dall'abate Piatoli e proposto dalla Russia nel 1805, come quello
che poteva respingersi sol da "chi disertava la causa del genere
umano", non fece che determinare, con la terza coalizione contro
Napoleone, un più' vasto incendio e portare attraverso i più' lun
ghi e più' drammatici anni di guerra alla caduta definitiva del
Primo Impero e all'epilogo che ne segui'.
Anche allora era profonda la sazietà' della guerra, intenso e
generale il desiderio di pace ; ma ne' la brama della pace ne' l'orrore
della guerra potettero metter fine al conflitto.
E anche ora, come allora, non mancheranno recriminazioni,
a cui lo spirito di parte schiuderà' la via e che si faranno facil
mente strada fra quanti sono meno abituati a guardare al fondo
delle cose, e credono poter assoggettare la logica ineluttabile
degli avvenimenti alle loro, magari legittime e pie aspirazioni.
Pure, chi vorrà' riflettere ponendosi da un punto di vista più'
obbiettivo e meno superficiale difficilmente si adatterà' a credere
che, fra cosi' intenso e comune desiderio di pace, la continuazione
della guerra abbia potuto essere propugnata per semplice pas
sione ed arbitrio di alcuni capi di governo ed essere accettata per
semplice atto d'incoscienza da popoli che da più' di due anni le
danno l'energie e il sangue più' vivo.
,Che se davvero l'offerta di pace degl'lmperi centrali fu sol
tanto una manovra suggerita dalla speranza d'impressionare
l'opinione pubblica de' loro e degli altri paesi, il fallimento del loro
piano potrebbe convertirsi in una sanzione più' completa e rin
novata della guerra col rivelare e riconoscere le ragioni più' in
time del conflitto, che ne svelano quindi l'indole vera e il carat
tere inevitabile.
Per due anni uomini di Stato e pubblicisti non si sono stan
ati di discutere le responsabilità' della guerra e il grado di colpa
<li chi assunse la terribile iniziativa di ricorrere alle armi. E certo
niuno potrà' purgare mai Austria e Germania dall'inespiabile col
pa di avere, non foss'altro, precipitati gli eventi e aperta l'orrenda
tenzone.
In realtà', da un secolo a questa parte, per ragioni politiche
ed economiche, sopra tutto per i nuovi modi e le nuove energie di
produzione, si erano venuti accumulando motivi di antagonismi
e di conflitti, che guerre parziali componevano solo parzialmente o
differivano appena, con l'effetto stesso di quei movimenti tellurici,
• che hanno nome di assestamenti e preludono soltanto a commovi
menti più' vasti. Da cinquant'anni la Germania, ebbra delle sue
glorie militari, col suo convulso sviluppo industriale, con i suoi
metodi commerciali invadenti, con i suoi crescenti armamenti, con
la glorificazione della violenza e la formazione di un ambiente spir
rituale idolatra della forza, era venuta costituendo una condizione
di cose, che avviava verso le forme più' violente la risolzione di tut
ti gli antagonismi e non indicava ad essi altra via di uscita od al
tra sistemazione che non fosse la ragione della forza.
Scoppiata una volta, la guerra ha messo a nudo e portato a
galla tutte le antitesi, che un secolo di vita politica e di vita eco
nomica avevano maturate e inasprite ; e proprio da parte de' paesi
che non hanno voluto la guerra sia speranza o illusione sorge
più' vivo il proposito di condurre a una soluzione definitiva il con
flitto non provocato.
E la ragione psicologica non e' meno evidente di quella
politica.
Gli ultimi cinquant'anni di vita europea sono stati, in ap
parenza, anni di pace; in verità' non sono stati che anni di in
cubazione della guerra ; uno stato di equilibrio in stabile, di ango
sciosa sospensione, di quiete simile a quella delle masse di neve
alpina, che la più' leggera scossa dell'aria, perfino il lieve fremi
to di una campana di mandria può' convertire in valanghe.
Se e' virtù' degli uomini di Stato la previdenza, e' naturale la
preoccupazione di non riprodurre, attraverso la guerra, una condi
zione di cose, che apparentemente metta capo alla pace, in realtà'
prepari una nuova guerra. E anche questa volta, per quella de
-1 orinazione che assumono i fenomeni sociali, quanto più' sono in
voluti e complessi, coloro che formalmente continuano la guerra
tendono in realta' alla «pace, mentre quelli che hanno in bocca la
pace non fanno che andare verso una nuova guerra.
Allo stato delle cose, oggi in Europa, se si vuol parlare di
pace e non di tregua d'armi il problema della pace e', non vol
!io dire il più' disperato, ma certo il più' arduo che si sia mai
presentato a popoli in guerra.
Allo stato delle cose, oggi in Europa, se si vuol parlare di
pace e non di tregua d'armi il problema della pace e', non voglio
ire il più* disperato, ma certo il più' arduo che si sia mai presen
ato a popoli in guerra.
Si tratta di conciliare o sistemare interessi, tradizioni, aspira
ioni, ire e orgogli, rivelatisi in vecchie e nuove prove inconciliabi
:* o insanabili.
Si tratta di aprire la via verso i mari e gli oceani a popoli che
ie sono interessati ; di completare aggruppamenti nazionali e rego
lare confini strategici; di rispettare stati di fatto e creare nuovi
stati di diritto; di assicurare le condizioni di sviluppo a nazioni
n continuo incremento a garentire le ragioni della civiltà' difen
tendone le varie manifestazioni nazionali e non compromettendo
un regime coloniale già' consolidato, attraverso cui i popoli di vec
chia civiltà' presumono comunicarne i portati a più' ingenui can
nibali; e finalmente di attenuare gli urti e comporre, come più' e'
)ossibile, le risultanti delle varie economie nazionali nella lotta in-
I ternazionale di concorrenza.
(Continua a pagina 8)
IL GIORNALE 81 PUBBLICA OGNI BABATO
IL PATRIOTA
SETTIMANALE I INDIF* EINDEIN TE BILIINOI IR ILLUSTRATO
INDIANA, PA., SABATO 3 Febbraio 1917
LA DUCHESSA DAOSTA
Ss
1 > UNOERWOOD A UNOERWOOft V.
Secondo un dispaccio da Roma, dicesi che se Re
Costantino verrà' detronizzato il Duca D'Aosta; occuperà'
il suo posto la Duchessa diverebbe REGINA DI
GRECIA.
IL RE RITORNA AL FRONTE
ROMA, 27. Dopo due settimane di permanenza nella capi
tale, il nostro Re e' ritornato al fronte. La partenza e ? avvenuta
in forma assolutamente privata, tanto che pochi se ne sono ac
corti.
J1 Re, per quanto apparisse dimagrato per i disagi della vita
al fronte, e' in ottima salute e si e' mostrato entusiasta all'opera
che compiono le nostre truppe.
COMUNICATO UFFICIALE
ROMA, 1 Il Ministero della
Guerra ha pubblicato oggi il se
guente Comunicato del Comando
Cupremo :
"Sul fronte del Trentino e nel
la Carnia sono riportati sussul
torie azioni di artiglieria all'e
stremi ta' di Valle Camonica nel
l'area montuosa del lago di Gar
da e nella Valle dell'Alto Adige
tra Tralpuccolo e Monte Zellen
kofel.
"leri sul fronte delle Alpini
Giulie l'artiglieria nemica ha
mostrata aumentata attività' sul
Carso. Le nostre batterie hanno
replicato con vigore disturbando
i movimenti di truppe nel dietro.
"Nell'intero teatro delle opera
zioni la temperatura si mantie
ne eccessivamente bassa, raggi
ungendo nei punti più' alti ven
totto gradi sotto zero centigra
do."
ATTACCO TEDESCO
RESPINTO DAI BELGI
PARIGI, 1 —Il Comunicato
Ufficiale Belga di ieri dice:
"Nel corso della notte dopo una
forte preparazione con l'artigli
eria la fanteria tedesca ha at
taccato al sud di Het Sas.
"Il nostro fuoco di barriera,
effcacemente coadiuvato dalle
batterie inglesi, dall'artiglieria
di trincea e dalla nostra fanteria
ha fermato il nemico che non e'
stato in grado di raggiungere le
nostre linee ed e' stato costret
to a ritirarsi lasciando molti
morti sul terreno. L'attacco
tedesco e' completamente fallito
co -fisiderevoli perdite per il
LA GRAN BRETAGNA
vuol tenere le Colonie tedesche
LONDRA, 1. Oggi il Segre
tario di Stato per le Colonie Wal
ter Hume Long in un discorso
pronunziato davanti ai rappre
sentanti delle Colonie di Oltre
Mare dichiara che la Gran Bre
tagna non avrebbe mai restitui
te le colonie tolte alla Germania
durante la Guerra.
Le parole pronunziate dal Se
gretario delle Colonie sono sta
te le seguenti:
"Noi abbiamo preso possesso
di differenti colonie tedesche in
varie parti del mondo, come una
conseguenza di questa guerra e
nessuno uomo potrà' mai imma
ginare che questi territorii po
tranno tornare sotto il dominio
Tedesco.
INTORNO ALLA"SORTE DEL
"DEUTSCHLAND"
NEW YORK, 1. La Nord
sud Agency, per mezzo di fonte
attendibile fornita da persona
che fa parte del Consolato In
glese, rende noto che tanto il
Deutschland quanto il Bremen, i
due sottomarini mercantili che
la Germania intendeva adopera
re per riprendere il commercio
con gli Stati Uniti, sono stati
m
catturati dall'lnghilterra e si
trovano ora nel porto inglese di
Rosythe, mentre il capitano Paul
Koenig, del Deutschland con tut
to il suo equipaggio, sarebbe sta
to internato nella Scozia.
"\RLESJ. MARGIOTTI
Avvocato Italiano
Mahomnc & .iHtffMxoo St.
r uniutawiev I*
I MANOSCRITTI MON il RESTITUISCONO
LA NAZIONE NON SARA'
PROIBIZIONISTA
I propagandisti della proibizi
one e tutte quelle persone che
seguono la fallacia di andar pre
dicando contro le bevande al
cooliche vogliono dare ad inten
dere al popolo che fra dieci anni
l'intera nazione sara' contro l'u
so delle bevande stesse. Ma es
si non sanno o fingono di non sa
pere che quegli Stati che vota
rono la proibizione hanno avu
to un'esperienza tale da non vo
tare mai più', nell'avvenire, una
simile legge; e non sanno o fìn
gono di non sapere che dai rap
porti del Governo e delle auto
rità' di pubblica sicurezza risul
ta che si smercia più' bevanda
nei cosi detti Stati "dry" anzi
ché' negli Stati che hanno i loro
hotels ed i loro bars legalmente
aperti.
L'ex Presidente William H.
Taft ed il giornalista Cyrus H.
K. Curtis, quest'pltimo proprie
tario del Philadelphia Public
Ledger e del Ladies' Home Jour
nal, ritengono che la nazione non
sara' mai proibizionista, mentre
il Congressman J. Adam Bede,
di Minnesota, sostiene il contra
rio, a dispetto dei fatti e dell'e
sperienza.
IL SECONDO VETO
DI WILSON AL "BURNETT BILL
WASHINGTON, 30. -Il Presidente Wilson, per la seconda
volta, durante la sua amministrazione, appose ieri il suo veto alle
leggi restrittive per l'immigrazione, recentemente riapprovate dal
Congresso e dal Senato.
Il Capo della Nazione, come nella prima volta, ha motivato il
veto, dichiarandosi avverso alla clausola del "Literacy Test" Ce
sarne letterario per gl'immigranti), chf crede per nulla Corri
spondente ai liberi ideali della grande repubblica americana, ne'
atto ad ostracolare l'entrata dei veri "indesiderabili" negli Stati
Uniti.
Spesso, egli disse, negando la sua firma per rendere ese
cutiva la legge, accanto allo scopo di migliorare la loro con
dizione economica con lavori facilmente trovabili, gl'immigranti
vengono in America in cerca di opportunità' per educarsi e bisogna
dai loro questa opportunità.' Ciò' non considerando, inoltre che
a nostra esperienza, gl'illetterati sono i più' suscettibili all'amen
canizzazione".
Uno sfozo sara' fatto, ora, perche la legge divenga esecutiva,
nonostante il veto presidenziale, col voto dei due terzi delle
re riunite.
TERRIBILE INCENDIO A
PITTSBURGH
PITTSBURGH, 27. Uno dei
più' grandi e disastrosi incendi
che si ricordino in questi ultimi
tempi e' quello avvenuto in que
sta citta' che ha distrutto il
Frand and Seder Department
Store, la Grand Opera House e il
negozio della Hilton Clothing
Co., nel centro più' commercia
le della citta' e causando danni
che si fanno ascendere in com
plesso a circa quattro milioni di
dollari.
Durante la lotta per spegnere
il fuoco quattro pompieri rima
sero gravementi feriti, e parec
chi cittadini furono cosi' malcon
ci che si dovette farli trasporta
re di urgenza all'ospedale.
L'incendio comincio' in modo
non ancora ben chiaro nel "Five
and Ten cents Store" della dit
ta J. G. McCrory, e da principio
non desto' serie preoccupazioni
ai pompieri: ma quando le fiam
me cominciarono a invadere i
fabbricati vicini, si vide che le
cose prendevano un serio aspet
to e si dovette chiamare altri
pompieri e rinforzo di pompe.
Il freddo intenso e l'acqua ge
lata furono un non poco ostacolo
al lavoro dello spegnimento.
Perecchie case, nella zona del
f :>co, furono avvolte dallo in
cendio e furono incenerite, e
fuwi un momento che si temette
J' ; ntero isolato dovesse essere di
strutto.
DIREZIONE e ANHINISTR AZIONE
Carpeotcr ave. N. 15
INDIANA. PA.
Local-Pbooe 250
LE LICENZE DELLE "BARS*
AUMENTANO NELLA
NOSTRA CONTEA
Sabato scorso, il giudice On.
Langham, approvo' due nuove li
cenze di "bars" nella Contea.
Una ad Homer City che per
ben 38 anni fu "Dry" e l'altra ad
Heilwood. La "Indian Brewing
Company" di Indiana ; l'unica
fabbrica di birra in contea ebbe
rinnovata la licenza.
Le applicazione di Dilltown,
Starford, e Dixonville furono ri
fiutate, tutte le altre della con
tea furono rinnovate.
Per violazioni di legge ebbero
momentanea sospenzione della
licenza ; I quattro Hotels di Indi
ana citta; dal 15 febbraio, gior
no in cui spirano le licenze, fino
al 12 marzo; Il Commercial Ho
tel di Creekside fino al 2 aprile ;
L'lselin Hotel di Iselin fino al 12
marzo; Il Gipsy Hotel di Mont
gomery Township per sessanta
giorni.
Si dice che il personale di que
ste "bars" passera' le vacanze e
contemporaneamente percipera'
lo stipendio.
Il fuoco si estese giù' per la
Quinta avenue, dalla via Smith
field verso la Woods Street.
Tutti gli ospiti del Newell Ho
tel dovettero abbandonare i loro
alloggi senza aver tempo di pren
dere quando di meglio avevano,
per sfuggire al pericolo di esse
re accerchiati dalle fiamme.
IL BILANCIO DELLA GUER
RA DEGLI STATI UNITI
WASHINGTON, 30 Il nu
ovo bilancio della guerra degli
Stati Uniti, presentato al Con
gresso, e approvato dalle diverse
Commissioni parlamentari, sal
vo qualche lievi modificazioni
contieno i seguenti stanziamen
ti:
Per la marina da guerra,
dollari 361,000,000.
Fortificazioni, $51,000,000.
Esercito $360,000,000.
Per la marina da guerra si
provvede per la costruzione di
tre corazzate maggiori del tipo
più' potente ora in mare; un in
crociatore da battaglia, un sot
tomarino "tender", e 18 sotto
marini di 800 tonnellate ciascu
no.
Si stanziano inoltre $12,000,-
000 per l'equipaggiamento degli
arsenali marittimi per il caso
che quelli di imprese private non
facciano, nello appalto per le
costruzioni, offerte soddisfacenr
ti.
No. 6 Published weekly fc>y THE PATRIOT PUBL CO