CRONACA i a CITTA' E DELLA PENNSYLVANIA | Cose di Corte j Hetro Vito, residente in Creekside, dichiaritosi colpevole di aver vendu ta birra senza licenza, fu condannato a pagare le sp.se di corte, SSOO di multa e 6 mesi al Workbouse. John Cramer, da poco uscito dair ,, Huntingdon accusato li grassazione e' stato internato novellarne ate in detto luogo di correzione per un periodo di tempo indeterminato, John A beli, di Cresson, impiegato postale sui treni della Divisione C. & C. tra Cresson ed Indiana, si dichiaro' colpevole di aver aperte le let tere contenente valori appropriandosene. Il medesimo Bell si d chiaro' col pevole pure di avere usufruito dei treni gratis, sotto il pretesto di essere un Ultìciale di Stato. E' stato c< ndannato a $1( 0 di multa, le spese di corte e quattro mesi di Workhouse. Presiedeva il Giudice Federale Thompson. Frank Antonucci di Creeksid *, che come i lettori ricorderanno fu arre stato e rinchiuso nelle carceri di Indiana quile sospetto autore dell'espk sio ne della bomba nella propria al itazione che cagiono' la morte della di lui moglie, e' stato scarcerato per insufficienza di prove ed anche peiche'rite ■ uto innocente. Un omicidio tra po lacchi ad Ernest Il minatore Joe liemanicki, di an ni 27, fu ucciso lunedi stia in una \ suffa scoppiata tra compagni. Tali Enoch Busavich e William Cri vie, abitanti nella medesima casa, per ra gioni non ancora bene assodate, da tante la rissa diedero un forte spin tone al Remaniseki, che cadde dal "porch,, della casa andando a batte re il cranio sul selciato. Il disgrazia to, in seguito alla rottura della ver tebre, resto' cadavere all'istante. I due omicida furono tratti poco dopo in arresto dal Constable Wil liam North, che recatisi sul luogo, li trovo* a letto vestiti, evidentemente pronti per darsi alla fuga. Sono stati rinchiusi in queste car ceri e fra giorni avra' luogo il primo Interrogatorio presso il giudice di Pace Crosßrnan. DA FUKXUTAWttI, P*. Le mini: re di Adrian alibando rate dai scioperanti Membri della U. M. of America, occupati nelle miniere di carbone del la Compagnia R. & P. C. & J., scio perarono sabato scorso e furono spal leggiati dai minatori di Florence. In numero di parecchie centinaia di migiiaia, si portarono per le vie di Adrian per una dimostrazione. La causa deilo sciopero e' motivata dal fatto che i minatori non sono conten ti della paga. DA CtRVA, "ITA IV Un diplomato Sulla "Giovine Calabria" abbiamo letto la consolante notizia che il sio © ▼ine Giuseppe Griffo, nostro intimo amico, ha superato gli esami univer sitari felicemente. II suddetto giornale cosi dice: "Negli esami di diploma di farma cista nelle nostre scuole universita rie, il giovine nostro amico Giuseppe Griffo di Raffaele ha couseguito in questi giorni il diploma con ottima votazione e col plauso della commis sione esaminatrici." Noi che conosciamo ei apprezzia mo le elette doti mentali del nostro egregio amico, ci o< ngra uliarao del l'esito ottenuto augurando gli con tut ta l'espansione dell'animo, sempre pia' fulgidi allori Chi non cela, n< n suda e non se stolle, dalla via di 1 piatir la i: n pervi in . DA VERUNA, "ITALIA" Giorni or sono ci e' pervenuto da Verona un libretto contenente molti attestati di ringraziamenti e di lode, rivolti all'illustre prof. Casu, che ha casa di salute in Verona per i malati di nevralgia, affezioni reumatiche, sciatica ecc. Noi conósciamo personalmente l'il lustre prof. Casu, coniuge della gen tile e distinta dama Contessa Fanny De Molleun, e sappiamo quali e quanti miracoli ha operato e opera tuttora. Nella casa di salute di sua proprie tà' posta a via Lunga lige Re Teodo rico n.o 6, e' un continuo accorrere di storpi sofferenti ed inattivi da più' anni. E' uno spettacolo miseran do vedere tanti disgraziati che dino tano tutto lo spasimo dei dolori che li affliggono, imprecando ed invocan ti la morte. Ma non appena le por tentose porte che immettono al luogo di cura del prof. Casu si spalancano per ospitare i miseri che vi accorrono, un raggio di gioia appare sul volto dei sofferenti che bramano e vogliono la vita. E l'illustre prof. Casu, m diante le cure che la scienza gli detta, ap presta con amore ed opera miracoli. Ringraziamo sentitamente l'illustre Professor Signor Elia Casu del gen tile pensiere avuto e gli esterniamo i sensi della nostra eterna gratitudine. PROVVEDACHI DEVE Nel n.o 327 dell'autorevole quoti diano "La Voce del Popolo" di New York, in data del 23 corrente, vi e' un articolo sotto questo titolo, nel quale pienamente consentiamo. Sappiamo purtroppo fin dove arri va la burocrazia di certi impiegati addetti ai consolati, che non vogliono intendere che ci troviamo in Ameri ca dove tutto e' democrazia. Lo riproduciamo per i nostri letto ri. "Alcuni riservisti del Wew \ irsi © nia. baldi giovanotti che hanno ab bandonato il lavoro delle miniere do ve guadagnavano non meno di quat tro dollari al giorno, per correre a difendere la patria, si sono rei-ari al nostro utlicio e ci hanno narrato delle cose che ci fecero hi pii ' penosa im pressione. Essi hanno detto che il primo col po al 1< r<• entusiasmo 1 rie vettero a Filadelfia, d ve da .I uni ! letti • . coiaio idi r un .. ■ <:ilenza Essi credevano di essere trattati almeno militarmente, e non pensava no di trovarsi di fronte a persone pie -1 ne di albagia e anche di disprezzo. Giunti a New York furono costret ; li a recarsi alla casa degli Iramigran- C C i ti. ■ Giunsero nel pomeriggio a quella : Casa e al pasto della sera ebbero un pezzettino di carne arrostila, alcune fi glie d insalata senza olic, un pez zetto di formaggio, un bicchiere di i vino e due fettine di pane. ÌCibo insufficiente per dei giovanot ti pieni di salute e di appetito. ; Ma questo non fece loro moka im pressione, quello che li impressiono assai fu il fatto che se qualcuno dei riservisti chiedeva un supplemento di pane, gli addetti alla distribuzio ne lo gettavano come si getta ai cani, non cuiandosi se andava in terra, nei piatti o nei bicchieri. Quando fu il momento di andare a letto furono loro mostrate delle cuc cette come quelle dei bastimenti, cuccette dove la biancheria non<ra certo di bucato. L'inserviente avviso' i riservisti che il letto non era fisso e che alla sera avrebbero dovuto dor mire nelle cuccette disponibili Questo fatto servi a demoralizzare completamente i poveri riservisti i quali decisero di lasciare all'indoma ni la Casa degli immigranti per an darsene a proprie spese ad alloggiare ad un Hotel decente. Al momento di lasciare la Casa de gli Immigranti gli impiegati non ri tornarono i buoni per l'imbarco ai ri servisti facendo loro capire, che non potevano garantirli di farli partire col "Due degli Abruzzi,, come fu loro promesso a Fdadelfia, ad onta che avessero i buoni per il "Giusep pe Verdi.,, Ora noi passiamo sopra il vitto e su tante altre cose, ma non possiamo a meno di protestare perche' non si danno ai riservisti dei letti fissi, per e' contrario a tntte le regole dell'igie ne il far dormire in un letto persone deferenti senza cambiare la bianche ria. E se nel letto ha dormito un am malato? Deve il sano prendere i ger mi di quella malattia? E cosi difficile dare dei letti fissi? Protestiamo poi e con la massima indignazione per il modo tutt'altro che gentile col quale vengono trattati i riservisti. Noi pensiamo che i baldi giovani che abbandonano tutto per parteci pare ad una guerra delle più'sangui ' narie, che partono a dispetto delle minacee dei sottomarini, a dispetto delle notizie di stragi e di rovine, do vrebbero essere trattati come esseri privilegiati, che hanno diritto all'am mirazione generale. In Italia quei che vanno a batter si sono coperti di fiori, consolati dai sorrisi delle fanciulle, e qui in Ame rica dei pubblici funzionari, venendo meno anche agli ordini dt i loro ca pi, trattano i futuri combattenti, cen to vo te più* degni di quelli dell'lta lia, come cani. Questo e' troppo e noi ci rivolgia mo all'egregio Console Generale e a quel funzionario esemplare, attivo, intelligente, pieno di cuce e di pa triottismo che e' il Maggiore Serrati , commissario d'immigrazione perche' ! facciano cessare lo set neio. I nostr; abbonati del West Virgi nia s mo dei giovani ardenti di amor di patria e per questo, non ritornano da dove sono venuti; ma non da tutti si può' aspettare tanta abnegazione e tanto amordi patria. Noi dinanzi ai riservisti siamo te nuti a toglierci il cappello in segno di rispetto, e v iremmo che tutti fa oesser c si specialmente quelli che irett tmenie i indirettamente sono conn ssi e n le autorità governative. Er i già d i tempo che ci venivano d i rie r-ò. t; c min • per carità' di p 'a il A: ri- • •;! s ire be una eoi P ' Richiesta d'impiego Maestro di musica con diploma di primo grado, sarebbe disposto re carsi in qualunque paese della Con tea, allo scopo di organizzare un Corpo musicala. 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