Note politiche Fu quasi tutti i suoi discor si, specialmente in quelli che fa al sesso gentile, il giudice John M. Patterson, candidato a sindaco per proteggere i lo schi interessi del contrattore Vare, suole ripetere: "Sono venuto in mezzo a voi perchè mi guardiate e mi mettiate a confronto col mio competito re, e se in me vedete un bel l'uomo io mi aspetterò da voi un responso favorevole". In fatti, il giudice Patterson è uomo di bell'aspetto quando non è in braccia a Bacco, e di questa sua prerogativa egli vuol farsi un arma per vince re la prossima battaglia elet torale. L'altro giorno, un professio nista italiano ci diceva che il (liudice Patterson non ha tut ti i torti nel servirsi della sua estetica negli appelli che ri volge agli elettori ed alle elet trici. Non appena queste a vranno ottenuto il suffraggio, per riuscire vittoriosi nelle e- Iczioni, occorre essere di bel l'aspetto con tanti di baffi. Ma ali infuori di parlare della sua presenza, null'altro < i ha latio sapere il giudice Patterson. * * * Fra gli italiani si sono co stituiti anche dei comitati di signore. In uno di essi è capo la signora Andrea Lippi. Ci dispiace immensamente che lei debba fare il giuoco del contrattore Vare sul quale, principalmente, ricade la col pa del prolungamento dell'e pidemia dell'influenza dell'an no scorso, a causa delle catti ve condizioni igieniche in cui erano abbandonate le strade di questa città. La signora Lippi, che per la sua esperienza acquistata nel "social work",, dovrebbe ave re piìi a cuore le condizioni sanitarie dei nostri connazio nali, non si è messa del lato della protezione dei cittadini i quali hanno ragione di impre care ai cattivi amministratori attuali. Venga, venga la signora Lip pi, per diversi giorni consecu tivi, nelle ' yards" di Broad che è una delle strade princi pali di Philadelphia, ed avri\ il piacere (di odorare i profumi che emanano dai recipienti di immondizie che vengono rile vati quando piace a lor signo ri. Ognuno è libero ili votare o di appoggiare quelle persone o quei partiti cui si,è più attrai ti: ma prima di prendere cer te risoluzioni bisognerebbe e saminare persone e partiti e giudicarli dal passalo. II giudice John M. Patterson è creatura ilei contrattore Va ri- e checché egli possa dire o promettere, siamo sicuri che sarà un cattiva copia ili Bond smith. Hi tutte le cariche pub bliche finora da Ini ricoperte il merito è del contratture Va re e il giudice John M. Pat terson non può diventare in grato verso il suo benefattore. Non potendo riuscire a vin cere con la propaganda one sta. dagli interessati del con trattore Vare si stanno met tendo in esecuzione tutti i mezzi, leciti e illeciti, offren do denaro o intiriiidendo e ri correndo anche alla rivoltella. Specialmente nei quartieri; della bassa città, dove cittadi ni onesti si stanno ribellando contro un sistema insopporta bile che si è prolungato oltre ogni dire, si offre denaro a pa late per comperare le coscien ze dei deboli. Gl'italiani certamente non abboccheranno all'amo, anzi, ad onor del vero, dobbiamo di re che ognuno cerca, dalla sua parte, di fare qualche cosa di buono nell'interesse dei can didali onesti. Il Signor Uunzio Saggese, fra gli elettori della divisione nella quale egli risiede, ha di ramata la seguente circolare: "Lotta Politica Signori! Nel campo della divergenza politica in Philadelphia, o fra telli italiani, la coscienza ci chiama ad un dovere, cioè: distruggere la vecchia Gang che a noi Italiani, per compen so, ci ha assegnato della sco pa. Per la nostra onorabilità, vii" mente calpestata, è giunta l'o ra del nostro riscatto, cioè votare per il leale amico del popolo e degli Italiani: Hamp ton IVloore. Giuriamo alla Gang dei dis sanguatori che "'di qui non si passa" e che il nostro voto o nesto firmerà p«r sempre la loro sentenza di morte. 11 nostro grido deve essere «niello della Vittoria, cioè vo tare compatti per il nostro a mico, per l'amico del popolo, Hampton Moore. Ricordando il famoso scan dalo del 1917 rispondete ai politicanti della vecchia famo sa Gang, che gl'ltaliani puro sangue non si vendono. 11 nostro momento politico è maturo e nessuno potrà co- glierne il frutto all'infuori di Hampton Moore". * * * La mattina di sabato scorso, nella propria residenza al No. Nl(> Kimball street, mentre e ra ancora a letto, un intruso mascherato sparò al signor Frank Votta", committman" del partito del candidato Moo re, nella 19.a divisione del Cav. Li IT. C. C. A. Baldi, fe rendolo ad un braccio. Prima dell'avvenimento di Sabato scorso, qualche giorno in precedenza, il signor Vol ta aveva ricevuto delle lettere di minaccia nelle quali lo si avvertiva di stare lontano dal la sua divisione, specialmente il giorno dell'elezione, perchè altrimenti la sua vita era in pericolo. Gli si faceva capire che e gli si era affiliato col "wrong party", perciò fosse stato bene accorto a quel che faceva. Lo avvertimento fu tradotto in, pratica sabato, il terzo giorno Jella registrazione. * * * La baldracca di Philadel phia continua nella sua politi ca equivoca: alcuni afferma no che essa è con Vare; altri dieono che il cuore dei ina ganzesi è dalla parte di Moo re. Insomma, si può sapere la vostra posizione eterni misti ficatori, falsarii e truffaldini? Avete o non avete coraggio delle vostre azioni. * * * Italiani, il 16 settembre per voi saranno aperte due vie: u na vi porterà alla dannazione vostra e dei vostri figli; l'altra alla redenzione vostra, dei vostri figli e della città' di Philadelphia. Se volete seguire questa via, il 10 corrente me se date il vostro voto a J. Ham pton Moore. CASINO THEATRE Nella settimaana che comincia con lunedì prossimo, al Casino Theatrc sarà data lopera comica "Step Li vely Girls. Gli italiani vi sono invi tati. ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA COMUNICAZIONI della Grande Loggia di Penna. PER L'ORFANOTROFIO E RICOVERO Pubblichiamo la lista delle ulti me offerte pervenute a beneficio di limata Istituzione: I,uggia Ufficiali Bei s.iglicri N. 138 $193.01) Napoleóne Colaianni N. 14 1 SIO.OO Libertà N. 206 $5,00 Carlo Alberto N. 272 a saldo $25.00 -■ Stato Maggiore N. 357 $15.00 Vittorio Emanuele 11 X. 497 $15.00 Pietro Metastabili N. 539 $45.00 Matteo Renato Imbriani N. 651 S4O Nuova Trento e Trieste N. 758 S7O Dumbar \'. 833 $1 15.00 Antonio Certo» residuo percentuale recita, biglietti venduti dalle Logge di Pittsburgh $3.00. Il conto dei biglietti venduti dalle Logge di Pittsburgh è il seguente: Loggia Pittsburgh $lB 70 Conte di Torino SIOO,IO Figli di Co lombo .57.70 24 Maggio $38.50 - Primo Maggio $3,30 Giovane Ita lia $78,65 Nuova Piave $25.30 Nuova Italia $49,50 Dunant $26,40 Cittadini Italo Americani $3,30 Santa Maria di Monte Castello $64,35 Nuova Vittorio T'inaimele II $25.30 Terza Italia $177.50 La Pace SB,BO Regia Marina ?26.95 Cooperativa Calzolai $28,60 Or. A K. Abbate $54.45 Nico la Caruso $35.20 Antonio Certo >211.50 - A I. Frascona $347.90 Totale $1332 00 Percentuale 25 per cento $3i3.00 Adv.. etc $25.00 profitto netto ?308.00 Versamenti fatti ila Antonio Certo: Primo versamento $305.00 Versa mento attuale $3,00 Totale dol lari 308,00. PROPAGANDA DELL'ORDINE. Dopo la Grande Convenzione, l'as sistente Grande Venerabile fratello G. Brocato. si recò a Berwick, ove esi stono un Club e 2 Società di mutuo soccorso italiane, che parteciparono »lla parata di Scranton in onore dcl l'Ambasciatore Conte Macchi di Cel lerc. L'Assistente Grande Venerabile, che ha molte amicizie in quelle lo calità, si fece promotore di una riu nione di connazionali, che ebbe luo go nei locali del Citizen's Club. F.gli spiegò agli intervenuti gli icopi e gli ideali del nostro Ordine. La riunione porterà buoni frutti, poi ché già si annunzia che la Società Garibaldi farà domanda per aggre garsi all'Ordine. BOLLETTINO UFFICIALE Avvertiamo tutti quelli che vi hanno interesse che d'ora in poi l'in vio dell'importo di abbonamenti a! Bollettino Ufficiale, i nomi di nuovi associati, cambiamenti di indirizzi, ecc. debbono essere mandati diretta mente al Bollettino L'fficiale del l'Ordine Figli d'ltalia, 226 Lafayette St.. New york. Si avverte altresì che tutti i paga menti fatti finora per abbonamenti al Grande Segretario Archivista so no stati conteggiati col Supremo Se gretario di Finanza, come pure le variazioni e i nuovi abbonati sono stati a lui regolarmente notificati; e perciò per qualsiasi reclamo i fra telli debbono rivolgersi al Supremo Concilio. CRONACA DELLE LOGGE Domenica 30 Agosto la Loggia Goffredo Mameli N. 193 di Coate sville dette un pic-nic a beneficio del fondo di cassa della Loggia. Nelle ore pomeridiane, molto fe steggiati, intervennero il Grande Ve nerabile Giuseppe Di Silvestro e lo Assistente Grande Venerabile Giu seppe Brocato. *** Allo scopo di concorrere al fondo delle spese per la casa socia le, la Loggia Ausonia N. 903 di Erie terrà una festa il 5 Ottobre prossi mo. Ad essa interverranno le altre Logge di Erie e quelle delle vicinan ze. Le consorelle dovrebbero fare a gara per sostenere la bella iniziativa della Loggia Ausonia. Fogli dispersi Un nostro amico ci rimette copia di un "foglio disperso", che egli di ce di aver raccolto lungo l'ottava strada fra altri esemplari che erano sul marciapiedi e ci prega di dare ad esso ospitalità' nelle colonne de "La Libera Parola". L'amico aggiunge che si e' preso il disturbo di rimetterci il foglio in parola semplicemente per mettere in guardia, come e' detto nella chiusa di esso, qualcuno che domani potrebbe venire attaccato da un '"mulo*. Ma chi e' questo mulo egli non sa e noi non conosciamo. Egli poi non ci dice se il mulo sia ancora in Italia o sia tornato in America; in ogni mo do lo pubblichiamo se esso potrà a vere qualche interesse per i nostri lettori. E' datato l'anno 1904. Eccolo: "LE GESTA DI UN MASCALZONE "Chi non conosce il mascalzone di cui intendiamo parlare, residente in Philadelphia? Crediamo tutti. Que sto degenerato, per due anni ,ha vissuto da parassita, ricambiando i benefattori con ingratitudine. Egli appena arrivato in questa terra dj lavoro e di iniziative, perchè privo di lavoro e di iniziative,«perchè pri vo di virtù, menava la vita tutt'al tro che decorosa, nè voleva far nien te, e per questo suo fratello lo mise fuori di casa, anche perchè il sa tiro s'era reso insopportabile verso la sua cognata, per la condotta scorretta. Rimasto come un straccio ne in mezzo alla strada, un benefat tore n'ebbe pietà e l'accolse in casa, prestandogli tutte quelle cure che si possano prodigare ad un disgraziato paesano. Per un anno dimorò nella casa del benefattore, facendo la vita ila vero vagabondo e quando aveva l'agio di mettere qualche stonatura su d'un fogliaccio settimanale, in sultava i paesani non risparmiando d'attaccare, in polemiche da trivio, rispettabili professionisti, per così iar conoscere a tutti il suo animo perverso. Quando si trovava in com pagnia dei suoi compaesani, parlava male di tutti non lasciando in pace, notate bene, il suo benefattore, tan to che questi, venuto a conoscenza di quanto lui diceva lo scacciò di ca sa, similmente come si possa mette re fuori un mascalzone. Questo av venne in un terribile giorno d'inver no, la neve cadeva a larghi fiocchi e lo sventurato si trovava senza tet to, privo di tutto, allorché pensò di recarsi da un suo compare che lo chiamato professore per chiedere a iuto e ricovero; ma da questi non ebbe quell'ospitalità ch'egli credeva perchè u' prufessorc s'indignò molto per la sua condotta nient'affatto cor retta verso il benefattore, che gli a veva fatto tanto bene, e non gli fece buon viso. "Avvilito, scoraggiato, il mascalzo ne andò ramingo per parecchi giorni e per pietà fu raccolto da un bar biere che gli mise in mano il pen nello. mentre suo fratello, impassi bile alle sventure dello sciagurato, spesso ripeteva: "Io non ho compas sione di mio fratello perchè, l'infa me, non ha rispettata nostra madre che ha più volte battuta e chiamata: 'p " "Nella nuova casa l'infame sa dattò a fare il saponiere di barbe c cosi passava la vita, come il più di sgraziato cretini; ma anche in que sta critica condizione trovava il tem po per insultare .chi meglio credeva, con la sua sudicia penna, macchian do l'illibatezza e l'onore altrui; co sicché anche il terzo benefattore, il barbiere, fu costretto metterlo fuori di casa. "Un editore di un giornale setti manale, cui piaceva fare battaglia, venuto a conoscenza della cattiva tendenza di quest'umile scrittore, prese il pessimo soggetto come sica rio e lo lanciò subito all'opera. Di qui ebbe principio il secondo perio do della gesta indecorosa di questo degenerato perchè tutti, crediamo, ricordano le polemiche e le schifezze che vomitava ogni settimana. "11 primo ad essere insultato fu il suo benefattore che lo aveva tenuto a casa e per ben tre mesi glie ne disse di tutti i colori, nè si riusci' con buone parole ad indurlo a smettere dagli ingiusti insulti, se non quando gli guastò i connotati, sulla pubblica via. con una buona dose di cazzotti, schiaffi e calci nel sedere sommini stratigli, da ridurlo uno straccio e in fin di vita. Fra la tempesta di pugni e calci il facchino gridava: "Non uc cidermi!... non cosi'... hai ragione 1... basta adesso!... mi sento morire aiuto! aiuto!.... "Cosi implorava misericordia il vi gliacco spadaccino, quello che più volte aveva sfidato i suoi martiri av versari]. "Quando il vigliacco ebbe riacqui state un po' le forze, si recò dal pro fessore e con bugie e pretesti gl'in tenerì il i uore in sua difesa e così tempo e danaro si consumarono per avere riparazioni; ma tutto finì in una bolla di sapone perchè il bene fattore seppe ' giustificare le batoste somministrate. "Dopo pochi giorni ebbe quattro arresti e fu posto in prigione come diffamatore ed il professore si offrì a fargli la cauzione di mille dollari per fargli riacquistare la libertà Ritor nato alla vita il furfante, il farabut to incominciò ad insultare su un giornale proprio il professore e la signora di costui solo perchè gli era stata richiesta la restituzione del denaro anticipatogli quando si era trovato in critiche condizioni. A questi insulti avrebbe dovuto seguire un'altra lezione come quella inflit tagli dal suo benefattore e ciò sareb be avvenuto, ma l'infame sapeva guardarsi. Un giorno il professore lo pescò nella casa ove abitava e glie ne disse tante che lui non seppe smentire la sua condotta di lenone tenuta in casa sua in Italia prima di venire in America, pur sapendo che un suo vecchio zio aveva tolta la miseria dalla sua casa insieme all'o nore a sua sorella e per tale ragio ne il satiro infame aveva sopporta to e sopportava la sfrantumata ba racca della famiglia del degenerato. Non negò, no, che la sorellina era sotto il dominio del vecchio, priva di libertà, perchè non si vedeva mai in chiesa nè al confessionile o con le sue amiche, come le altre giovinette della sua età. Non seppe negare; no, il farabutto, che la sua madre fu. per molti anni, la dea dei carabinieri, come la fu anche, nei primi anni di sua gioventù, d'un famoso pittore il quale, dopo averla sedotta, la pittu rò e parti' per lontani lidi. Non poti negare, che sua madre fu la principa le d'un tugurio dispaccio frequentate solo dai càrabinieri e pare che i rachitico degenerato debba ad u no di questi la sua origine e sicco me la bestia venne al mondo prirn; dei nove mesi, uno sbirro sconosciu to, col matrimonio senza carte, as sunse la paternità. Ciò si rileva nel l'archivio municipale ed ecclesiasti co del suo paese. Non potè negari LA LIBERA PAROLA il degenerato che aveva scritto una lettera al profe»»ore che, perchè ri dotto nella squallida miseria, voleva! far tradurre in inglese, per inviarla ad una giovane americana la quale, ; pochi anni fa. fu la Cleopatra non di Antonio, ina d'un cane che le procuro : dei cagnotti, fatto che fece tanto • chiasso nella stampa americana e lui, ; il lenone, voleva sposarla a qualun- i que costo, perchè ricchissima. Oh si! il degenerato è un uomo molto at taccato all'onore !!. . "Ora ha fatto ritorno in Italia, al ! paese natio, carico di glorie vigliac- j che di due anni di America per rive- ; dere la sua esile sorellina, vittima del ; vizioso vecchio zio. Ma che ziol E gli, il mulo, ha fatto ritorno nella mi seria, perchè stanco di lottare, così si è recato a cercare protezione a Don Rodrigo, vecchia canaglia di tante povere innocenti, si prostrerà davan ti a lui, infangandosi nella più sudi cia melma per così sbarcare il luna- | rio. "Quanto si è detto son fatti evi- ! denti; tutto vegeta sotto gli occhi del mulo poeta, nato non per lavorare, I ma per vivere sul disonore, lui, filo- ! sofo, il celebre scrittore, privo della 1 licenza delle classi elementari, il di- i scepolo megalomane e falsario I di Edoardo Scarfoglio. "Quando il satiro dello zio rima- ! se vedovo si fece a fara per chi do veva averlo in casa. Ebbene, chi vin se? La famiglia depravata del mulo! poeta, che si atteggia ad onorato si- I gnore, mentre il padre sbirro in ritiro, I inabilitato al lavoro non potrebbe so- [ stenere la famiglia con pochi soldini, I una dozzina al giorno di pensione. Chi diede due mila lire alla vec chia principale del caffè per mettere ! su un altro spaccio? Chi ridiede al- ! lo sbirro, con tutto il capitale, un : botteghino che prima altri teneva in fitto? "Il socialista, il bigotto, l'anarchi co rivoluzionario, invece di parlare [ degli altri, pensi un po alla sua vita miserabile ed abbietta e la smetta di scrivere, perchè tutte le sue pole miche finirono con la sconfitta com pleta del mulo. Molti e molti fogli ancora si potrebbero scrivere per e numcrare le gesta di questo scellera to, ma noi gli perdoniamo e gli ri mettiamo le altre nefandezze, come si rimettono i peccati. "Conservino i lettori questa circo lare, per servirsene se mai saranno attaccati da quest'anfibio. Questo schifoso rettile fu il più svergognato della colonia". Le vittime del mulo poeta. ll'iiiii D. C. EDWARD TRAINER Rectifier and Wholesale Dealer In Foreign and Domestic Liquors S2O SOUTH SECOND STREET PHILADELPHIA |modÌl printing house | ( A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore-Proprietario ij i 906 Carpenter Street - Philadelphia, Pa. J „ \ A In questa Tipografia, messa su con larghezza di vedute, si stam- i A pa con nitidezza e precisione artistica dal biglietto da visita al modulo f A più complicato; dall'opuscoletto al giornale di grande formato. 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