La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, December 16, 1922, Image 1

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    LA Llßli ly'A
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 49
• n» I» f » ■ . «r • «I
? * *< "'■ »> *j ] n ] vrn "h
. U 11. Fly il 111 U ullu lllUlllluuluL Ul
!N PENNSYLVANIA
i II HA al Sui lini
li "Ptiiladeipliia Record"
Fra i giornali americani,
quello che più si è diffuso sulla
manifestazione fatta al Cav.
Avv. Giovanni Di Silvestro, al
Bellevue-Stratford, la sera del
28 Novembre u. s., è stato il
"Philadelphia Record", che, il
giorno dopo, ha riportato anche
ìa seguente parte del discorso in
inglese del festeggiato:
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION
IT?" AVANTI SEIIVIPRE, CON L-A FIACCOLA IN PUGNO
"Entered as secotid-class matter Aprii 19. 1018, at the post office at Pa., under the Act of March ?.. 1879".
Il Telegramma del
C3V. Or. V, Butta
All'avv. Alessandroni, che gli
aveva esteso l'invito di pai'teci-j
pare al banchetto, il Cav Dr. V.
Ruffa, in data 20 Novembre, ri-'
spondeva così:
"New York, 20 Nov., 1922.
"Eugene V. Alessandroni
1320 Widener Bldg.
Philadelphia, Va.
"Your telegram received. U
nable to be present, thanking
you and the committée for the
kind invitation.
Respectfully
Dr. Buffa".
Per una involontaria omissione
Nel resoconto del banchetto
dato al Cav. Avv. Giovanni Di
Silvestro, pubblicato nel nume
ro scorso di questo giornale, o-1
mettemmo di fare il nome di un (
artista che contribuì moltissimo;
alla riuscita della manifestazìo- ;
ne. Il signor Ciro De Ritis. un
\ nostro amico ed ammiratore, 1
cantò, applauditissimo, accom
pagnato al piano dal Prof. Fer
dinando Titomanlio, "Piccola
Zingara" e per il bis che civet
te concedere cantò una c izo-
I netta napoletana dal tito'o
' "suonno 'e fantasia".
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 1 6 DICEMBRE, 1922
Ripariamo volentieri all'invo
lontario errore' e rinnoviamo la
! nostra ammirazione al baritono
De Ritis.
Il gruppo fotografico del
banchetto e' pronto
Il gruppo fotografico del bac
chetto in onore del Cav. Avv.
Giovanni Di Silvestro, Supremo
Venerabile dell'Ordine Figli d'l-;
talia, datosi la sera del 28 No- j
vembre u. ?., al "Ball Room" del
, Bellevue-Stratford, è pronto, e 1
tutti coloro che vogliono posse
derne una copia sono piegati di |
| rivolgersi al "Verna Art Photo j
j Studio", 806 Christian St., Phi- '
ladelphia, Pa. Quelli che, aven
dolo ordinato, non l'hanno an- ;
eora ricevuto scrivano al signor
Verna.
IMiiìflllìllA
alla Cassa di Previdenza
Troia, li 24 Nov. 1922.
; Spett. Grande Loggia
dello Stato Pennsylvania
Philadelphia, Pa.
Con l'animo profondamente
grato sento il sacrosanto dovere
Mi esternare a voi, Signor Se
-1 gretario, ed a tutti i componen
ti dèlia Loggia, i miei più senti
ti ringraziamenti coll'esservi
benignato mandarmi parole di
conforto per la immatura e
sventurata morte di mio figlio
Antonio, che così "crudelmente
1 lia lacerato e dilaniato il mio
cuore di madre.
Egli era l'unico mio sostegno',
l'oggetto che maggiormente a
! mavo dopo Dio. Possa egli dal
cielo pregare per me e per i
miei benefattori.
Colla mia presente lettera ac
cuso ricevuta delle lire 9750,00,
pari a $400.00, premio a lui
spettante, giuntemi in data di
ieri, di cui esterno a tutti la mia
riconoscenza e la mia gratitudi
ne, e con tale capitale spero ter
: minare in pace la mia vita. Con
jtale invio avete suffragato la
I sua anima. Egli pregherà per ;
voi e per tutti i socii. Per me
tutto è finito. L'unico mio con
forto è di ricongiungermi a lui
in un gaudio di felicita' eterna.
Nel ringraziare a tutti indi
stintamente, invio il mio defe
rente e riconoscente saluto e pie
na di stima e di venerazione, mi
professo.
Vostra dev.ma
Cannine Maolucci, vedova
Tredahari, Troia (Foggia)
le li# de! Gronde VeneroDlle
NELLA "GIUSTI"
La sera del 1.0 corrente mese
la loggia Giuseppe Giusti, Nò.
683, teneva una seduta straor.-
dinaria per ricevere la visita del
Grande Venerabile. La Sala al
No. 228 E. Haines St., era gre
mita di soci ai quali il capo del
l'Ordine in Pennsylvania diede
delle spiegazioni circa un malin
teso suscitatovi a causa di quel- '
li che desiderano di pescare nel,
torbido, scagliando la pietra e, \
coraggiosamente, tenendosi lon
tani dalle responsabilità. Parlò
anche dei progressi che l'Ordine
Figli d'ltalia va facendo e delle
sue affermazioni.
Parlarono anche diversi soci
fra i quali Pietro Cosenza, Do
; inenico Di Leo ed il Rev. Nepo
te. Quest'ultimo disse delle con
i dizioni d'ltalia, come egli le a-
I veva trovate nel viaggio fattovi
, dal quale è tornato recentemen
| te ed in ultimo regalò dei doni
perchè restino nella sala sociale.
Presiedeva il venerabile si
gnor Giuseppe Scarpello, il qua
i le, dopo aver riepilogato, con pa
rola sobria e convincente, i fatti
che avevano suscitato il malin
teso in seno alla loggia ed avere
reso omaggio al Grande Venera
bile ed alla sua opera spesa per
il bene dell'Ordine in questo Sta
to gli provocò un voto di fiducia
espressogli per acclamazione.
Tolta la seduta si passò al pi a .
no inferiore, dove il signor Pj e _
tro Cosenza, padrone del
bricato, ha la sua residenza, ed
ivi al Cav. Giuseppe Di Silve
| stro ed a diversi soci furono of.
t'erti dei rinfreschi.
Al ballo dell' "Ameglio"
La sera di sabato scorso la log.
già Giovanni Ameglio No. 63?
dava il suo secondo ballo annua
le, nella Roosevelt Hall, ai nu
meri 5725-27 Vine Street. Pei
rendere più solenne la serati
danzante essa aveva invitato i
Grande Concilio, in rappresen
tanza del quale aveva promes
Iso d'intervenire il Grande Ve
nerabile Cav. A. Giuseppe B
Silvestro.
Prima, però, di recarsi in sa
la, il dignitario fu trattenuto
leena, nella sua splendida res
' (lenza, al No. 158 No. 60th St
dal signor D. Lagana, exvenert
bile della loggia festeggiane
che per l'occasione aveva inviti
1 to anche il signor Nino Dell'E
mo con la signora, Enrico Mai
cacci ed i signori Severino Vei
na, Giuseppe De Carlo e Pasqui
le Malito, rispettivamente ex vi
nerabile, tesoriere e segretar
di finanza della '"ltalia" No. 7
Agl'invitati fu servita ur
lauta cena, preparata sapient
mente dalla moglie del padror
di casa, signora Teresina e (
, Donna Rosa Bordara, ed ina
' fiata da quello, dice il sign<
Lagana, di 35 anni. Durante
consumazione dell'ottimo mer
hi figlia dei coniugi Lagana, s
rina Cristina, deliziò i commei
sali suonando al piano dei pe:
zi d'opera, applauditissma.
Verso le ore 10 la comitiv
accomiatatasi dai Lagana, ;
recava alla sala dove si teneva
ballo. In questo frattempo arr
vavano anche il signor Paolo 1
Peso, Grande Segretario di F
| nanza, Augusto Torreti, ex vi
'nerabile della loggia Basile
Giuseppe Giardulli.
Appena arrivato, al Grand
Venerabile ed agli altri che 1
accompagnavano, in una carnei'
separata venivano offerti d<
rinfreschi. Rientrati in sala,
dignitario disse brevi parole, <
poscia, conchiuse presentando i
nome della loggia, a C. Falangi
recentemente fattosi socio, u
anello con lo stemma dell'Ordì
ne per avere sollecitato il niag
gior numero di nuovi soci.
Al ballo fece servizio l'orche
stra "The 5 Wild Gorillas".
Il comitato esecutivo, al qua
le si deve l'ottima riuscita d<
ballo era composto dei signori
L. Palladino, presidente; L. D
Benedictis, segretario; F. Ma
riano, tesoriere; G. Uva, floo
manager; F. Campana, V. E
Lollis. S. Falanga, A. Verdi, A
Cucchi, V. Massimini. Venerabi
le della loggia è il signor Ange
10 D'Uva.
Nella "Sbarco di Marsala"
di Chester
La loggia "Sbarco di Marsa
la" No. 637 di Chester, Pa., nel
l'intento di ingrossare le fil
dell'Ordine in quella città, e<
anche perchè vi sia più omoge
jneità fra i due gruppi, ha deci
so di dividersi, cioè una parte d
soci si separerà per formare u
i na nuova loggia.
La discussione su questo pio
! posito si svolse davanti al Gran
'de Venerabile che vi era stati
appositamente invitato. Infatti
dopo una breve discussione, s
sottoscrissero quelli che voglio
no rimanere nella "Sbarco d
Marsala" e gli altri che inten
' dono formare una nuova loggia
Fra breve da questi ultimi sari
presentata la domanda per la di
! spensa.
Terminata la seduta il Granii
Venerabile fu invitato a casa de
banchiere Frank De Furia dovi
gli furono prodigate delle fra
terne cortesie. Avevano seguiti
11 dignitario il Cav. Nicola Ai
banese ed i signori J. Pa'azzoli
Giuseppe Mei, Placido De" Fu
ria, Carmine D'Errico, Giani
Wlttista Gatta, Rev. F. B. San
tilli, Domenico D'Ambrosio ed
litri, i quali verso le ore 11 po
meridiane lo accompagnarono
alla stazione ferroviaria per far
ritorno a Philadelphia.
iniziazione in isso ;
La "Italia" No. 77, la prima
loggia di Philadelphia, la quale,
presieduta dal venerabile signor ,
Raffaele Baccellieri, fa continui
a rapidi progressi, la sera di ve
nerdì della settimana scorsa,
nella casa dell'Ordine, al No.
1726 So. Broad Street, ammette
va, nel suo seno, una trentina di
soci, fra uomini e donne, fra il
plauso entusiasta di una nume- ,
rosa assemblea. E' già la terza ,
volta che a breve scadenza la
"Italia" compio simili cerimonie ,
che l'hanno fatta progredire nu- ;
mericamente, ed anche moral
mente.
Intervenne l'avv. Cav. Gio
vanni Di Silvestro, Supremo Ve
nerabile, che, freneticamente
applaudito, vi pronunziò uno dei
suoi soliti alati e convincenti di
scorsi.
La cerimonia e la festa che ne
segui si protrassero fino alle o
re piccole.
MeritGlissiiQ nnniilicen?i
11 Comm. Temistocle F. Ber
nardi, Regio Console Generale
d'ltalia a New York, veniva re
centemente, da S. M. il Re d'lta
lia, insignito dell'alta e merita
tissima onorificenza detta Com
menda dei Santi Laurizio e Laz
zaro.
Per non far credere che noi
'avessimo lo spirito campanili
stico verso chi, in America, per
le sue rare qualità di mente e di
cuore, onora la terra d'Abruzzo,
riportiamo un giusto commento
della "Follia" di New York del
9 corrente mese. Essa diceva fra t
l'altro :
"Commenda più o commenda
meno, la statura morale del no
stro Console non ci guadagne
rebbe e non ci perderebbe: per
noi, anche dato che non n'avesse
nessuna, rimarrebbe Egli, ai no
stri occhi, un eccellente funzio
nario, che mentre assolve de
gnamente ai doveri del suo uf
ficio ha saputo conquistare e,
ciuci che più conta, mantenersi il
; rispetto e l'osservanza tanto dei
connazionali quanto degli ameri
cani, che ebbero l'opportunità'
di conoscerlo e d'apprezzarlo".
; ■
Al prossimo Numero
RESTANO SUL MARMO
1 DIVERSE COLONNE DI COM
POSIZIONE CHE NON IIAN-'
NO TROVATO POSTO IN
QUESTO NUMERO, COME
NON LO TROVARONO IN
QUELLO DELLA SETTIMA
NA SCORSA. DEDICATO IN
TERAMENTE AL BANCHET
TO DEL SUPREMO VENE
RABILE DELL'ORDINE FI
GLI D'ITALIA, CAV. AVV.
GIOVANNI DI SILVESTRO.
ANDRA' TUTTO AL PROSSI
MO NUMERO.
La morte di Wanamaker
Il principe dei negozianti,
i'on. John Wanamaker, è morto,
all'età di 85 anni, alle ore 8 del
mattino del 12 corrente, nella
sua residenza al No. 2032 Wal
nut Street, dopo una malattia
sofferta fin dallo scorso mese di
Novembre.
Per parlare degnamente del
l'lllustre defunto, per descri
verne la sua vita intraprenden
te, per dire della sua elevazione
nel mondo finanziario, nel quale,
da $1.25 la settimana che egli
guadagnava giovinetto, era di
venuto multi-milionario, occor
rerebbero diverse pagine di gior
nale che noi non abbiamo.
Diremo soltanto che la scom
parsa di Lui è risentita da tutto
il mondo commerciale, dalle au
torità cittadine, statali e nazio
nali ed anche dalle magliaia di
impiegati che lavorano nei
suoi grandi negozi: di Philadel
phia, New York e Parigi.
Nel palazzo di città, dal mo
mento della morte al giorno dei
funerali, è stata innestata la
bandiera a mezz'asta.
Nell'Ordine Indipendente Figli d'ltalia
L'Ordine Indipendente Figli
l'ltalia di Pennsylvania ha te
luto la sua Convenzione Statale
ìell'ultima settimana dello scor
so mese di Novembre in Phila
lelphia.
Ci piace riportare, per intel- '
igenza dei nostri lettori, quanto
11 proposito pubblicava L'ldea,
settimanale di Reuding, nella
ma edizione del 2 corrente me
le.
Non facciamo commenti, ma
liciamo solamente che direttore j
lell' ' Idea" è Vincenzo Ciofalo, |
brande Curatore dell'Ordine In- j
lipendente, per lo Stato di Penn-1
i.vlvania.
Ecco ciò che pubblica 1' "I- J
Ica":
LA GRANDE CONVENZIO-;
NE SEMESTRALE A
PHILA., PA.
"Governo grottesco e il Capo \
che ride...!
"La vita delle colonie italiane 1
n Pennsylvania è dominata in !
luesti giorni da un avvenimento
li una importanza senza prece
lenti: La Convenzione Statale
lell'Ordine Indipendente Figli'
l'ltalia, tenutasi la settimana!
scorsa a Filadelfia.
"La Convenzione ha comm
iato i suoi lavori Sabato, e li
ha terminati ufficialmente la
sera di Domenica. Li ha termi
irati, com'era prevedibile, senza
ìtvere nulla concluso.
"L'Ordine Indipendente Figli
d'ltalia in Pennsylvania, nel non
lireve corso della sua esistenza
ebbe alcuni capi deplorai
mai però ebbe uomini grotteschi
omo quelli che formano l'attua
le Grande Concilio. Così la gam
ma è completa.
"Uomini che tutti giudicano i
netti persino a dirigere una mo
le ,ta Società di Mutuo Soccor
ro, si sono messi a governare u
na grande organizzazione nell'o
ra più tragica della sua esisten
za. Delle enormi responsabilità
Lhe si sono assunte questi capi
non hanno la nozione, nonché
la forza di risolverle. Conside
rano la suprema carica di Gran
ili Ufficiali statali come un po
sto onorifico, nel quale non c'è
niente da fare perche' a manda
re avanti l'Ordine pensano i re
golamenti che non si fanno os
servare e la divina provvidenza.
"Qualunque cosa succede, il
Grande Venerabile impertuba
bilmente sorride. Le Loggie van
no a catafascio, ed egli sorride.
Le leggi sono oltraggiate o
Bchiac«ate, ed egli sorride. Il
distretto di Pittsburgh si schiera
apertamente contro il Grande
Concilio, ed egli sorride. Il suo
cuore indulgente è incapace di
emozioni, come la sua mente è
incapace di decisioni. Non ha o
pinioni, non ha volontà, non ha
preoccupazioni. Tutto lo lascia
indifferente: anche lo sfacelo
dell'Ordine nello Stato di Penn
sylvania.
"Che uomini di questa tempra
siano alla testa di una grande
Istituzione in un'epoca terribile,
non e' più cosa assurda, è sem
plicemente grottesca. E' come se
si affidasse ad un bambino un
timone di una nave nella tem
pesta. La nave andrebbe a pic
eo: ma la colpa non sarebbe del
bambino, sebbene dei pazzi che
lo collocarono a quel posto.
"Ebbene: mentre d'uno spet
tacolo simile ride (pur fra le
lagrime che costa il balordo e
?perimento) l'Ordine e ridono le
colonie dove vi sono loggie de
gli Indipendenti, vi sono alcuni
che non esitano a volerlo pro
lungare; alcuni che hanno con
tinuamente in bocca il prestigio
dell'Ordine Indipendente.
"Non sappiamo ancora se le
Partenze da Philadelphia
Vine Street Pier
TAORMINA 19 GENNAIO
TAORMINA ..8 MARZO
TAORMINA 20 APRILE
TAORMINA 6 GIUGNO
Fa quel che devi, avvenga
I che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.0 t
UNA COPIA 3 SOLDI
ogge riusciranno ad obbligare
'Ordine a subire più oltre una
ùmile vergogna, o se si adatte
ranno a lasciare svolgere da ai
ri un programma che non sia
luello di cui come vanno adesso
e cose porterà inevitabilmente
ilio sbandamento dell'Ordine
stesso in Pennsylvania.
"Comunque sia, è certo che
'Ordine Indipendente, se in av
venire potrà attraversare ore
incora più difficili delle attuali,
ion potrà mai attraversare
m'ora più grottesca edi più
nettitudine".
in. Hi. a
LA CHIUSURA DELLA STA
GIONE LllilCA DELLA
SAN CARLO
\o strepitoso successo di "Lu
cia" c "Trovatore"
La stagione lirica della San
Tarlo si è chiusa sabato della
settimana scorsa con un succes
so artistico e di cassetta quasi
lei doppio superiore a quello
lell'anno scorso. Il pubblico no
stro ha ogni sera gremito la Me
ropolitan Opera House, ma nel
e sere di "Aida", "Lucia" e
Trovatore" si sono avuti pie
ioni tali da costringere migliaia
li persone a ritornare a casa
lenza posto. Naturalmente è sta
o il grande successo artistico
lella breve stagione che ha reso
lossibile quello finanziario e di
utt'e due e noi ci congratulia
no di vero cuore con l'intelli
fente ed instancabile impresario
lella San Carlo, Cav. Fortunato
3allo, e con tutti gli artisti prin
ipali della sua eccellente com
pagnia.
Abbiamo già detto, pur breve
nente, dei singoli spettacoli,
s'on ci rimane che aggiungere
ho la vera e sola trionfatrice
lelle due settimane è stata Giu
eppina Lucchese che, special
nente nella "Lucia", ha ottenu
o un successo completo, come
nai forse nessun altro artista
ta conseguito nella nostra città
la anni ed anni. Giuseppina
lucchese ha ben meritato questo
rionfo: l'avvenentissima canta
rle rappresenta un ritorno al
lassato, al bel canto tutto nostro
! tutto italiano, a quella virtù
che è istinto ma che diventa sa
lienza con il lungo studio ed il
grande amore) caratterizzante
'epoca d'oro della lirica Italia
ìa. Nessun dubbio è possibile:
Giuseppina Lucchese percorre
a' molto e luminoso cammino.
Tutto è in lei quale deve essere:
ntonazione impeccabile, voce
impida, freschissima, pronta a
rincere ogni difficolta' di regi
itro e di passaggi, impostazione
lerfetta, dizione eccellente, acu
ne psicologico nella sobria ele
ganza della aggraziata personci
ìa, senso d'arte persino nel co
stume e, ir. ultimo, il segreto
lella umanità scenica, della fin
itone, cioè, che diventa verità.
1 pubblico tutto questo lo capì
n "Rigoletto" e in "Martha".
Vìa le sue aspettative furono di
rran lunga superate in "Lucia"
■he, specialmente nella "scena
lella pazzia", provocò la defini
iva consacrazione del piero
rionfo. L'entusiasmo dell'im
nensa folta acclamante, le sue
•alorose insistenze per un se
•ondo "bis", i numerosi e ma
gnifici omaggi floreali di quella
era, difficilmente impallidiran
-10 nella memoria della valorosa
irtista o in quella delle migliaia
■ migliaia di persone che assi
tetterò allo spettacolo di "Lil
ia".
Un'altra brava artista poi
■hè s*ò rivelata tale in "Caval
eria", nei "Gioielli" e nel "Tro
vatore" è stata Beatrice D'A
essandro che appunto nelle su
iccennate opere ha raccolto a
lieno l'omaggio degli spettatori
limostrandosi artista non comu
ic e per voce e per scena. Ha
monissimi mezzi vocali che
e han permesso di superare
:on somma facilità e senza pale
sare alcuno sforzo tutte le diffi- "WHAT THE ORDER
STANDS FOR
"Mr. Di Silvestro spoke about
t»e Sons of Italy, the purpose
of which, he said, was to enlist
the best of the Italian race in
;.he service of the Stars and
Stripes. He said:
"Everyone, be a member or
not, has a reason to be proud of
the Order Sons of Italy. It was
founded only a few years ago.
Today it counts about 1172 lod
ges, nine grand lodges, and has
three grand lodges in formation.
It has about 300.000 members
mattered in 20 States of the U
tu'on. It goes as far west as the
States bordering on the Pacific
Ocean, and as far east as those
bordering on the Atlantic.
"The order is known as a fra
ternal organization, but it
stands for something more than
fraternalism. It stands for Am
erica in the spirit of serving
this land, and it stands for Ita
ly in the spirit of not doing a
nvthing for which Italy should
have reason to be ashamed of
us. It is not a political organiza
tion. It does not ask of its mem
bers where they stand in mat
ters of political or religious
creed. The only question askr
is: Do you stand by and are
ready to serve America.
"RAPS KU KLUX KLAN.
"Speaking of Americanism,
the question of the day, Mr. Di
Silvestro attacked the Klu Klux
Klan, about which he said:
"Every one and every school
has a specific idea of America
nization. Even the Ku Klux
Klan speak of America, and of
Americanism: and yet I cannot
conceive of any organization
more un-American than this ug
ly secret society, which prevail
ing, would disgrace America.
"Americanism is a pure and
noble ideal, and I cannot imagi
ne of any organization or an.V:
doctrine which lacks more of 1
idealism than this society, whick
is waging a war against a pe
rennial fountain of spiritual
Christianity. Americanism
means unselfishness and appre-;
ciation, and vet I cannot think
of an organization more selfish;
and more unappreciative than
this secret society which seeks
to ostracize a large mas?,
of people who contribute with
devotion to the progress of A
merica. God save America from
Ku Klux Klan. Sould the Go
vernment of this nation be tur
ned over to them, America
would be left to a small group
of narrow-minded, low-think
ing people.
"MEANING OF AMERI
CANISM
"Continuing, he recall the
correct conception of America
nism and said:
Following the founders of
this nation, we ask that all the
people of America, irrespective
of their creed, their race and
their land of origin, be brought
witliing the spirit of this glo
rious flag. This is the kind of
Americanism professed by the
Order Sons of Italy. This was
the kind of Americanism which
the Sons of Italy served during
the war. There were more than
I 300.000 with Italian names en
| listed in the American army du
ring the war; many of them had
not yet received the legal privi
lege of American citizenship.
Thcv had, though. recei
ved and accepted in their
hearts the spirit of A
merica, so that when the call
for the supreme sacrifice came
they did not appeal to interna
jtional law for exemption. They
had sworn in their hearts their
allegiance to America, and they
voluntarily answered the call.
The unkonwn soldier to whom
America paid a tribute might
be one of those.
"We are all Americans. If to
be an American is a privilege,
we deserve it for our devotion
to the Republic. If it. is a dutv,
we have fulfilled it in-war, and
we are fulfilling it in time of
peace.
"WORK OF THE FASCISMO
"Touching the question of the
'Fascismo, Mr. Di Silvestro said:
i "Out of the chaos of Euro
pean conditions, when black
Russia attempts to destroy We
stern civilization, the young ge
neration of Italy, the same one
which withstood the rush of
Germany, rises to a determina
tion to save their beloved coun
try from the monster of Com
munism. This salvation came
through the efforts of the peo
ple themselves.
"Listen to the oath that the
Eascisti takes: "In the name of
all those who have fallen in bat
tle for the greatness of Italy. I
swear to consecrate myself e
' olusively and unceasingly fol
ly's good".
>aly is working out her own
& tion, relying upon her own
•Y idren. She does not need to
send any propagandist to Ame
rica, because she has no selfish
cause to defend. I am happy in
the thought that Italy and Ame
rica are nearer to each
other than any other
two nations of the world
in this respect, which is due to
the spirit of their civilization
and to the justness and fairness
which prevails in the two coun
tries, and to the earnestness by
which both of them are willing
to contribute to the solution of
the world's problems.