LA Llßli ly'A I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 49 • n» I» f » ■ . «r • «I ? * *< "'■ »> *j ] n ] vrn "h . U 11. Fly il 111 U ullu lllUlllluuluL Ul !N PENNSYLVANIA i II HA al Sui lini li "Ptiiladeipliia Record" Fra i giornali americani, quello che più si è diffuso sulla manifestazione fatta al Cav. Avv. Giovanni Di Silvestro, al Bellevue-Stratford, la sera del 28 Novembre u. s., è stato il "Philadelphia Record", che, il giorno dopo, ha riportato anche ìa seguente parte del discorso in inglese del festeggiato: ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER WITH THE LARGEST CIRCUL.ATION IT?" AVANTI SEIIVIPRE, CON L-A FIACCOLA IN PUGNO "Entered as secotid-class matter Aprii 19. 1018, at the post office at Pa., under the Act of March ?.. 1879". Il Telegramma del C3V. Or. V, Butta All'avv. Alessandroni, che gli aveva esteso l'invito di pai'teci-j pare al banchetto, il Cav Dr. V. Ruffa, in data 20 Novembre, ri-' spondeva così: "New York, 20 Nov., 1922. "Eugene V. Alessandroni 1320 Widener Bldg. Philadelphia, Va. "Your telegram received. U nable to be present, thanking you and the committée for the kind invitation. Respectfully Dr. Buffa". Per una involontaria omissione Nel resoconto del banchetto dato al Cav. Avv. Giovanni Di Silvestro, pubblicato nel nume ro scorso di questo giornale, o-1 mettemmo di fare il nome di un ( artista che contribuì moltissimo; alla riuscita della manifestazìo- ; ne. Il signor Ciro De Ritis. un \ nostro amico ed ammiratore, 1 cantò, applauditissimo, accom pagnato al piano dal Prof. Fer dinando Titomanlio, "Piccola Zingara" e per il bis che civet te concedere cantò una c izo- I netta napoletana dal tito'o ' "suonno 'e fantasia". PHILADELPHIA, PA., SABATO, 1 6 DICEMBRE, 1922 Ripariamo volentieri all'invo lontario errore' e rinnoviamo la ! nostra ammirazione al baritono De Ritis. Il gruppo fotografico del banchetto e' pronto Il gruppo fotografico del bac chetto in onore del Cav. Avv. Giovanni Di Silvestro, Supremo Venerabile dell'Ordine Figli d'l-; talia, datosi la sera del 28 No- j vembre u. ?., al "Ball Room" del , Bellevue-Stratford, è pronto, e 1 tutti coloro che vogliono posse derne una copia sono piegati di | | rivolgersi al "Verna Art Photo j j Studio", 806 Christian St., Phi- ' ladelphia, Pa. Quelli che, aven dolo ordinato, non l'hanno an- ; eora ricevuto scrivano al signor Verna. IMiiìflllìllA alla Cassa di Previdenza Troia, li 24 Nov. 1922. ; Spett. Grande Loggia dello Stato Pennsylvania Philadelphia, Pa. Con l'animo profondamente grato sento il sacrosanto dovere Mi esternare a voi, Signor Se -1 gretario, ed a tutti i componen ti dèlia Loggia, i miei più senti ti ringraziamenti coll'esservi benignato mandarmi parole di conforto per la immatura e sventurata morte di mio figlio Antonio, che così "crudelmente 1 lia lacerato e dilaniato il mio cuore di madre. Egli era l'unico mio sostegno', l'oggetto che maggiormente a ! mavo dopo Dio. Possa egli dal cielo pregare per me e per i miei benefattori. Colla mia presente lettera ac cuso ricevuta delle lire 9750,00, pari a $400.00, premio a lui spettante, giuntemi in data di ieri, di cui esterno a tutti la mia riconoscenza e la mia gratitudi ne, e con tale capitale spero ter : minare in pace la mia vita. Con jtale invio avete suffragato la I sua anima. Egli pregherà per ; voi e per tutti i socii. Per me tutto è finito. L'unico mio con forto è di ricongiungermi a lui in un gaudio di felicita' eterna. Nel ringraziare a tutti indi stintamente, invio il mio defe rente e riconoscente saluto e pie na di stima e di venerazione, mi professo. Vostra dev.ma Cannine Maolucci, vedova Tredahari, Troia (Foggia) le li# de! Gronde VeneroDlle NELLA "GIUSTI" La sera del 1.0 corrente mese la loggia Giuseppe Giusti, Nò. 683, teneva una seduta straor.- dinaria per ricevere la visita del Grande Venerabile. La Sala al No. 228 E. Haines St., era gre mita di soci ai quali il capo del l'Ordine in Pennsylvania diede delle spiegazioni circa un malin teso suscitatovi a causa di quel- ' li che desiderano di pescare nel, torbido, scagliando la pietra e, \ coraggiosamente, tenendosi lon tani dalle responsabilità. Parlò anche dei progressi che l'Ordine Figli d'ltalia va facendo e delle sue affermazioni. Parlarono anche diversi soci fra i quali Pietro Cosenza, Do ; inenico Di Leo ed il Rev. Nepo te. Quest'ultimo disse delle con i dizioni d'ltalia, come egli le a- I veva trovate nel viaggio fattovi , dal quale è tornato recentemen | te ed in ultimo regalò dei doni perchè restino nella sala sociale. Presiedeva il venerabile si gnor Giuseppe Scarpello, il qua i le, dopo aver riepilogato, con pa rola sobria e convincente, i fatti che avevano suscitato il malin teso in seno alla loggia ed avere reso omaggio al Grande Venera bile ed alla sua opera spesa per il bene dell'Ordine in questo Sta to gli provocò un voto di fiducia espressogli per acclamazione. Tolta la seduta si passò al pi a . no inferiore, dove il signor Pj e _ tro Cosenza, padrone del bricato, ha la sua residenza, ed ivi al Cav. Giuseppe Di Silve | stro ed a diversi soci furono of. t'erti dei rinfreschi. Al ballo dell' "Ameglio" La sera di sabato scorso la log. già Giovanni Ameglio No. 63? dava il suo secondo ballo annua le, nella Roosevelt Hall, ai nu meri 5725-27 Vine Street. Pei rendere più solenne la serati danzante essa aveva invitato i Grande Concilio, in rappresen tanza del quale aveva promes Iso d'intervenire il Grande Ve nerabile Cav. A. Giuseppe B Silvestro. Prima, però, di recarsi in sa la, il dignitario fu trattenuto leena, nella sua splendida res ' (lenza, al No. 158 No. 60th St dal signor D. Lagana, exvenert bile della loggia festeggiane che per l'occasione aveva inviti 1 to anche il signor Nino Dell'E mo con la signora, Enrico Mai cacci ed i signori Severino Vei na, Giuseppe De Carlo e Pasqui le Malito, rispettivamente ex vi nerabile, tesoriere e segretar di finanza della '"ltalia" No. 7 Agl'invitati fu servita ur lauta cena, preparata sapient mente dalla moglie del padror di casa, signora Teresina e ( , Donna Rosa Bordara, ed ina ' fiata da quello, dice il sign< Lagana, di 35 anni. Durante consumazione dell'ottimo mer hi figlia dei coniugi Lagana, s rina Cristina, deliziò i commei sali suonando al piano dei pe: zi d'opera, applauditissma. Verso le ore 10 la comitiv accomiatatasi dai Lagana, ; recava alla sala dove si teneva ballo. In questo frattempo arr vavano anche il signor Paolo 1 Peso, Grande Segretario di F | nanza, Augusto Torreti, ex vi 'nerabile della loggia Basile Giuseppe Giardulli. Appena arrivato, al Grand Venerabile ed agli altri che 1 accompagnavano, in una carnei' separata venivano offerti d< rinfreschi. Rientrati in sala, dignitario disse brevi parole, < poscia, conchiuse presentando i nome della loggia, a C. Falangi recentemente fattosi socio, u anello con lo stemma dell'Ordì ne per avere sollecitato il niag gior numero di nuovi soci. Al ballo fece servizio l'orche stra "The 5 Wild Gorillas". Il comitato esecutivo, al qua le si deve l'ottima riuscita d< ballo era composto dei signori L. Palladino, presidente; L. D Benedictis, segretario; F. Ma riano, tesoriere; G. Uva, floo manager; F. Campana, V. E Lollis. S. Falanga, A. Verdi, A Cucchi, V. Massimini. Venerabi le della loggia è il signor Ange 10 D'Uva. Nella "Sbarco di Marsala" di Chester La loggia "Sbarco di Marsa la" No. 637 di Chester, Pa., nel l'intento di ingrossare le fil dell'Ordine in quella città, e< anche perchè vi sia più omoge jneità fra i due gruppi, ha deci so di dividersi, cioè una parte d soci si separerà per formare u i na nuova loggia. La discussione su questo pio ! posito si svolse davanti al Gran 'de Venerabile che vi era stati appositamente invitato. Infatti dopo una breve discussione, s sottoscrissero quelli che voglio no rimanere nella "Sbarco d Marsala" e gli altri che inten ' dono formare una nuova loggia Fra breve da questi ultimi sari presentata la domanda per la di ! spensa. Terminata la seduta il Granii Venerabile fu invitato a casa de banchiere Frank De Furia dovi gli furono prodigate delle fra terne cortesie. Avevano seguiti 11 dignitario il Cav. Nicola Ai banese ed i signori J. Pa'azzoli Giuseppe Mei, Placido De" Fu ria, Carmine D'Errico, Giani Wlttista Gatta, Rev. F. B. San tilli, Domenico D'Ambrosio ed litri, i quali verso le ore 11 po meridiane lo accompagnarono alla stazione ferroviaria per far ritorno a Philadelphia. iniziazione in isso ; La "Italia" No. 77, la prima loggia di Philadelphia, la quale, presieduta dal venerabile signor , Raffaele Baccellieri, fa continui a rapidi progressi, la sera di ve nerdì della settimana scorsa, nella casa dell'Ordine, al No. 1726 So. Broad Street, ammette va, nel suo seno, una trentina di soci, fra uomini e donne, fra il plauso entusiasta di una nume- , rosa assemblea. E' già la terza , volta che a breve scadenza la "Italia" compio simili cerimonie , che l'hanno fatta progredire nu- ; mericamente, ed anche moral mente. Intervenne l'avv. Cav. Gio vanni Di Silvestro, Supremo Ve nerabile, che, freneticamente applaudito, vi pronunziò uno dei suoi soliti alati e convincenti di scorsi. La cerimonia e la festa che ne segui si protrassero fino alle o re piccole. MeritGlissiiQ nnniilicen?i 11 Comm. Temistocle F. Ber nardi, Regio Console Generale d'ltalia a New York, veniva re centemente, da S. M. il Re d'lta lia, insignito dell'alta e merita tissima onorificenza detta Com menda dei Santi Laurizio e Laz zaro. Per non far credere che noi 'avessimo lo spirito campanili stico verso chi, in America, per le sue rare qualità di mente e di cuore, onora la terra d'Abruzzo, riportiamo un giusto commento della "Follia" di New York del 9 corrente mese. Essa diceva fra t l'altro : "Commenda più o commenda meno, la statura morale del no stro Console non ci guadagne rebbe e non ci perderebbe: per noi, anche dato che non n'avesse nessuna, rimarrebbe Egli, ai no stri occhi, un eccellente funzio nario, che mentre assolve de gnamente ai doveri del suo uf ficio ha saputo conquistare e, ciuci che più conta, mantenersi il ; rispetto e l'osservanza tanto dei connazionali quanto degli ameri cani, che ebbero l'opportunità' di conoscerlo e d'apprezzarlo". ; ■ Al prossimo Numero RESTANO SUL MARMO 1 DIVERSE COLONNE DI COM POSIZIONE CHE NON IIAN-' NO TROVATO POSTO IN QUESTO NUMERO, COME NON LO TROVARONO IN QUELLO DELLA SETTIMA NA SCORSA. DEDICATO IN TERAMENTE AL BANCHET TO DEL SUPREMO VENE RABILE DELL'ORDINE FI GLI D'ITALIA, CAV. AVV. GIOVANNI DI SILVESTRO. ANDRA' TUTTO AL PROSSI MO NUMERO. La morte di Wanamaker Il principe dei negozianti, i'on. John Wanamaker, è morto, all'età di 85 anni, alle ore 8 del mattino del 12 corrente, nella sua residenza al No. 2032 Wal nut Street, dopo una malattia sofferta fin dallo scorso mese di Novembre. Per parlare degnamente del l'lllustre defunto, per descri verne la sua vita intraprenden te, per dire della sua elevazione nel mondo finanziario, nel quale, da $1.25 la settimana che egli guadagnava giovinetto, era di venuto multi-milionario, occor rerebbero diverse pagine di gior nale che noi non abbiamo. Diremo soltanto che la scom parsa di Lui è risentita da tutto il mondo commerciale, dalle au torità cittadine, statali e nazio nali ed anche dalle magliaia di impiegati che lavorano nei suoi grandi negozi: di Philadel phia, New York e Parigi. Nel palazzo di città, dal mo mento della morte al giorno dei funerali, è stata innestata la bandiera a mezz'asta. Nell'Ordine Indipendente Figli d'ltalia L'Ordine Indipendente Figli l'ltalia di Pennsylvania ha te luto la sua Convenzione Statale ìell'ultima settimana dello scor so mese di Novembre in Phila lelphia. Ci piace riportare, per intel- ' igenza dei nostri lettori, quanto 11 proposito pubblicava L'ldea, settimanale di Reuding, nella ma edizione del 2 corrente me le. Non facciamo commenti, ma liciamo solamente che direttore j lell' ' Idea" è Vincenzo Ciofalo, | brande Curatore dell'Ordine In- j lipendente, per lo Stato di Penn-1 i.vlvania. Ecco ciò che pubblica 1' "I- J Ica": LA GRANDE CONVENZIO-; NE SEMESTRALE A PHILA., PA. "Governo grottesco e il Capo \ che ride...! "La vita delle colonie italiane 1 n Pennsylvania è dominata in ! luesti giorni da un avvenimento li una importanza senza prece lenti: La Convenzione Statale lell'Ordine Indipendente Figli' l'ltalia, tenutasi la settimana! scorsa a Filadelfia. "La Convenzione ha comm iato i suoi lavori Sabato, e li ha terminati ufficialmente la sera di Domenica. Li ha termi irati, com'era prevedibile, senza ìtvere nulla concluso. "L'Ordine Indipendente Figli d'ltalia in Pennsylvania, nel non lireve corso della sua esistenza ebbe alcuni capi deplorai mai però ebbe uomini grotteschi omo quelli che formano l'attua le Grande Concilio. Così la gam ma è completa. "Uomini che tutti giudicano i netti persino a dirigere una mo le ,ta Società di Mutuo Soccor ro, si sono messi a governare u na grande organizzazione nell'o ra più tragica della sua esisten za. Delle enormi responsabilità Lhe si sono assunte questi capi non hanno la nozione, nonché la forza di risolverle. Conside rano la suprema carica di Gran ili Ufficiali statali come un po sto onorifico, nel quale non c'è niente da fare perche' a manda re avanti l'Ordine pensano i re golamenti che non si fanno os servare e la divina provvidenza. "Qualunque cosa succede, il Grande Venerabile impertuba bilmente sorride. Le Loggie van no a catafascio, ed egli sorride. Le leggi sono oltraggiate o Bchiac«ate, ed egli sorride. Il distretto di Pittsburgh si schiera apertamente contro il Grande Concilio, ed egli sorride. Il suo cuore indulgente è incapace di emozioni, come la sua mente è incapace di decisioni. Non ha o pinioni, non ha volontà, non ha preoccupazioni. Tutto lo lascia indifferente: anche lo sfacelo dell'Ordine nello Stato di Penn sylvania. "Che uomini di questa tempra siano alla testa di una grande Istituzione in un'epoca terribile, non e' più cosa assurda, è sem plicemente grottesca. E' come se si affidasse ad un bambino un timone di una nave nella tem pesta. La nave andrebbe a pic eo: ma la colpa non sarebbe del bambino, sebbene dei pazzi che lo collocarono a quel posto. "Ebbene: mentre d'uno spet tacolo simile ride (pur fra le lagrime che costa il balordo e ?perimento) l'Ordine e ridono le colonie dove vi sono loggie de gli Indipendenti, vi sono alcuni che non esitano a volerlo pro lungare; alcuni che hanno con tinuamente in bocca il prestigio dell'Ordine Indipendente. "Non sappiamo ancora se le Partenze da Philadelphia Vine Street Pier TAORMINA 19 GENNAIO TAORMINA ..8 MARZO TAORMINA 20 APRILE TAORMINA 6 GIUGNO Fa quel che devi, avvenga I che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0 t UNA COPIA 3 SOLDI ogge riusciranno ad obbligare 'Ordine a subire più oltre una ùmile vergogna, o se si adatte ranno a lasciare svolgere da ai ri un programma che non sia luello di cui come vanno adesso e cose porterà inevitabilmente ilio sbandamento dell'Ordine stesso in Pennsylvania. "Comunque sia, è certo che 'Ordine Indipendente, se in av venire potrà attraversare ore incora più difficili delle attuali, ion potrà mai attraversare m'ora più grottesca edi più nettitudine". in. Hi. a LA CHIUSURA DELLA STA GIONE LllilCA DELLA SAN CARLO \o strepitoso successo di "Lu cia" c "Trovatore" La stagione lirica della San Tarlo si è chiusa sabato della settimana scorsa con un succes so artistico e di cassetta quasi lei doppio superiore a quello lell'anno scorso. Il pubblico no stro ha ogni sera gremito la Me ropolitan Opera House, ma nel e sere di "Aida", "Lucia" e Trovatore" si sono avuti pie ioni tali da costringere migliaia li persone a ritornare a casa lenza posto. Naturalmente è sta o il grande successo artistico lella breve stagione che ha reso lossibile quello finanziario e di utt'e due e noi ci congratulia no di vero cuore con l'intelli fente ed instancabile impresario lella San Carlo, Cav. Fortunato 3allo, e con tutti gli artisti prin ipali della sua eccellente com pagnia. Abbiamo già detto, pur breve nente, dei singoli spettacoli, s'on ci rimane che aggiungere ho la vera e sola trionfatrice lelle due settimane è stata Giu eppina Lucchese che, special nente nella "Lucia", ha ottenu o un successo completo, come nai forse nessun altro artista ta conseguito nella nostra città la anni ed anni. Giuseppina lucchese ha ben meritato questo rionfo: l'avvenentissima canta rle rappresenta un ritorno al lassato, al bel canto tutto nostro ! tutto italiano, a quella virtù che è istinto ma che diventa sa lienza con il lungo studio ed il grande amore) caratterizzante 'epoca d'oro della lirica Italia ìa. Nessun dubbio è possibile: Giuseppina Lucchese percorre a' molto e luminoso cammino. Tutto è in lei quale deve essere: ntonazione impeccabile, voce impida, freschissima, pronta a rincere ogni difficolta' di regi itro e di passaggi, impostazione lerfetta, dizione eccellente, acu ne psicologico nella sobria ele ganza della aggraziata personci ìa, senso d'arte persino nel co stume e, ir. ultimo, il segreto lella umanità scenica, della fin itone, cioè, che diventa verità. 1 pubblico tutto questo lo capì n "Rigoletto" e in "Martha". Vìa le sue aspettative furono di rran lunga superate in "Lucia" ■he, specialmente nella "scena lella pazzia", provocò la defini iva consacrazione del piero rionfo. L'entusiasmo dell'im nensa folta acclamante, le sue •alorose insistenze per un se •ondo "bis", i numerosi e ma gnifici omaggi floreali di quella era, difficilmente impallidiran -10 nella memoria della valorosa irtista o in quella delle migliaia ■ migliaia di persone che assi tetterò allo spettacolo di "Lil ia". Un'altra brava artista poi ■hè s*ò rivelata tale in "Caval eria", nei "Gioielli" e nel "Tro vatore" è stata Beatrice D'A essandro che appunto nelle su iccennate opere ha raccolto a lieno l'omaggio degli spettatori limostrandosi artista non comu ic e per voce e per scena. Ha monissimi mezzi vocali che e han permesso di superare :on somma facilità e senza pale sare alcuno sforzo tutte le diffi- "WHAT THE ORDER STANDS FOR "Mr. Di Silvestro spoke about t»e Sons of Italy, the purpose of which, he said, was to enlist the best of the Italian race in ;.he service of the Stars and Stripes. He said: "Everyone, be a member or not, has a reason to be proud of the Order Sons of Italy. It was founded only a few years ago. Today it counts about 1172 lod ges, nine grand lodges, and has three grand lodges in formation. It has about 300.000 members mattered in 20 States of the U tu'on. It goes as far west as the States bordering on the Pacific Ocean, and as far east as those bordering on the Atlantic. "The order is known as a fra ternal organization, but it stands for something more than fraternalism. It stands for Am erica in the spirit of serving this land, and it stands for Ita ly in the spirit of not doing a nvthing for which Italy should have reason to be ashamed of us. It is not a political organiza tion. It does not ask of its mem bers where they stand in mat ters of political or religious creed. The only question askr is: Do you stand by and are ready to serve America. "RAPS KU KLUX KLAN. "Speaking of Americanism, the question of the day, Mr. Di Silvestro attacked the Klu Klux Klan, about which he said: "Every one and every school has a specific idea of America nization. Even the Ku Klux Klan speak of America, and of Americanism: and yet I cannot conceive of any organization more un-American than this ug ly secret society, which prevail ing, would disgrace America. "Americanism is a pure and noble ideal, and I cannot imagi ne of any organization or an.V: doctrine which lacks more of 1 idealism than this society, whick is waging a war against a pe rennial fountain of spiritual Christianity. Americanism means unselfishness and appre-; ciation, and vet I cannot think of an organization more selfish; and more unappreciative than this secret society which seeks to ostracize a large mas?, of people who contribute with devotion to the progress of A merica. God save America from Ku Klux Klan. Sould the Go vernment of this nation be tur ned over to them, America would be left to a small group of narrow-minded, low-think ing people. "MEANING OF AMERI CANISM "Continuing, he recall the correct conception of America nism and said: Following the founders of this nation, we ask that all the people of America, irrespective of their creed, their race and their land of origin, be brought witliing the spirit of this glo rious flag. This is the kind of Americanism professed by the Order Sons of Italy. This was the kind of Americanism which the Sons of Italy served during the war. There were more than I 300.000 with Italian names en | listed in the American army du ring the war; many of them had not yet received the legal privi lege of American citizenship. Thcv had, though. recei ved and accepted in their hearts the spirit of A merica, so that when the call for the supreme sacrifice came they did not appeal to interna jtional law for exemption. They had sworn in their hearts their allegiance to America, and they voluntarily answered the call. The unkonwn soldier to whom America paid a tribute might be one of those. "We are all Americans. If to be an American is a privilege, we deserve it for our devotion to the Republic. If it. is a dutv, we have fulfilled it in-war, and we are fulfilling it in time of peace. "WORK OF THE FASCISMO "Touching the question of the 'Fascismo, Mr. Di Silvestro said: i "Out of the chaos of Euro pean conditions, when black Russia attempts to destroy We stern civilization, the young ge neration of Italy, the same one which withstood the rush of Germany, rises to a determina tion to save their beloved coun try from the monster of Com munism. This salvation came through the efforts of the peo ple themselves. "Listen to the oath that the Eascisti takes: "In the name of all those who have fallen in bat tle for the greatness of Italy. I swear to consecrate myself e ' olusively and unceasingly fol ly's good". >aly is working out her own & tion, relying upon her own •Y idren. She does not need to send any propagandist to Ame rica, because she has no selfish cause to defend. I am happy in the thought that Italy and Ame rica are nearer to each other than any other two nations of the world in this respect, which is due to the spirit of their civilization and to the justness and fairness which prevails in the two coun tries, and to the earnestness by which both of them are willing to contribute to the solution of the world's problems.