La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, October 28, 1922, Image 1

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    LzA LI PARCìhA
I forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Stori& Nazionale.
av. A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
ANNO V. - Numero 42
MEA CULPA!
Sono davvero dolente e do
lente fin nei commossi precordii,
d'aver procurato ai Gap. Prof.
Raff. De Luca una disillusione
amara.
Chi diavolo poteva immagina
re che una mia risposta innocen
te al Capitano (verso il quale
potrei anche nutrire il massimo
e sincero rispetto) mi avrebbe
trascinato, bon gre mal grò, ad
un atto di contrizione! 10, ri
peto, ho il massimo rispetto pel
le canizie venerande, e la "gaf
fe" commessa mi rende inconso
labile anche se il Capitano De
Luca, con la solennità dei suoi
tre quarti di secolo, si affretta,
un pò troppo precipitosamente,
a gabellarmi per persona non se
ria, incompetente e niente nffat
to intelligente.
E tutto questo per aver delu-{
cidato delle serafiche insinua
zioni del Capitano De Luca! Se;
avessi potuto prevedere che 'a
mia risposta sarebbe assurta al
l'importanza esecrabile d'una
profanazione, avrei preferito
parola d'onore ! di rimanere nel
concetto del Capitano De Luca,
persona seria, competente ed in
telligente, anche a scapito del
l'Ordine Figli d'lta ia.
Giacché, per lo meno, il Capi
tano De Luca non si ostinerà a
ritenermi così ingenuo da crede-]
re che egli, col suo scritto "Ivi si
meditai quivi si ciancia", avesse j
voluto bruciare incenso e mirra j
in onore dell'Ordine e dei suoi
dirigenti.
Egli, perchè male informato,
criticò sarcasticamente, il sor
gere d'una Loggia a Roma asse
rendo che noi miravamo ad "ita
lianizzare i Figli d'ltalia, d'lta
lia". 10, perchè bene informato,
gli feci notare che erano pro
prio i residenti della culla d'ita
lianità coloro che, secondo i Ca-i
pitano, "intendevano d'italia
nizzarsi con l'imbeccata e le leg
gi generali dei Figli d'ltalia in
America".
Egli, sempre perchè male in
formato, sghignazzò dicendo che
nói tentevamo "d'invadere il
campo degl'ltaliani d'ltalia soli
giudici competenti delle loro a
zioni". 10, sempre perchè bene
informato, gli ho fatto conosce
re che si trattava proprio del ca
so inverso.
Dov'è, dunque, la profanazio
ne dei suoi immacolati tre quar
ti di secolo?
Ah dimenticavo ! feci !
delle spiritosaggini. Che climi-:
ne! che crimine!... Quando il
Capitano ci burlava con i suoi
Vasi di Samo e le sue Nottole di :
Atene, asserendo, senza intera j
cognizione di causa, che "ivi si j
medita, quivi si ciancia"; quan
do egli ci prendeva in giro, come
tanti.... coloniati, esclamando!
che "intendevamo italianizzare
i Figli d'lta ia, d'ltalia"; quan
do consigliava i dirigenti del
l'Ordine a prendere l'imbeccata
dei Consoli, come se fossero
tanti microcefali.... oh, allora
il Capitano non faceva anche, lui ;
de le spiritosaggini ma "crede-!
va, sperava, aveva tutto il dirit-j
to di trovare nell'estensore del-!
la risposta al suo articolo una
persona seria, competente, in-!
telligente".
Il Capitano non vuole che gli
si renda pan per focaccia. A lui I
è permesso di far dello spirito;
verso una intera Istituzione ed i
suoi dirigenti, ma agli altri non
è permesso affatto d'imitare il
suo stile quando si tratta non di j
una Istituzione immortale
badate— ma di un serrfplicei
morta'e per quanto dotto edi
tarda età
La replica del Capitano mi
preoccupa giacché riconosco il
torto d'avergli risposto senza sa
pere che egli ha circa settanta
cinque anni (così mi dicono) e
che a Philadelphia venne visita
to dal Generale Guglielmotti e
dal suo attendente. Avrei dovu
to farmi prima declinare le sue
generalità. Ed allora compre
so di sacro rispetto avrei do
vuto trattarlo con la medesima
riverenza con la quale entriamo
in un vetusto mausoleo. Meacul
pa '
Tutto questo, però, non ci e
sime dal pregare il Capitano
d'informarsi bene prima di e
sprimere le sue opinioni, siano
esse anche personali e quindi
non oggetto di polemica. A me
pare che il Capitano esprima del
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
! le opinioni sbagliate ogni qual
volta parla dell'Ordine Figli d'l
talia. A parte, infatti, la insi
nuazione che mi fa quando mi
j starnuta di "idea preconcetta, e
forse imposta, di attaccare l'uo
! mo" ed alla quale non rispondo
poiché è assurda; quando dice
che l'avv. Giovanni Di Silvestro
"avrebbe dovuto e potuto pro
porre il rigetto dell'idea conce
pita in Italia, senza fare stram-
I bazzare ai quattro venti dalla
stampa italo-americana che so
lamente dietro i consigli di emi
nenti uomini italiani l'idea era
stata abbandonata" asserisce, di
nuovo, cose non vere. L'Avv. Dij
Silvestro non ancora ci fa sape
re le ragioni che l'indussero a
rinunciare a la Loggia di Roma
e non ha fatto mai asserire dai
giornalisti che ciò fece dietro i
consigli.... ecc. Un solo giorna-j
le, Il Progresso Italo-Americano, |
per quanto io ne sappia, nella
sua rubrica della cronaca!
newyorkese, fece alcuni com-j
menti perchè informato da! suo
redattore, Bernardino Ciambel
li, di ritorno dall'ltalia Potreb
be darsi che quest'ultimo avesse
riferito delle cose più o meno ve
ritiere, ma, in tutti i casi, cosa
NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA
Il ritorno del Supremo Venerabile
L'avv. Giovanni M. Di Silve-j
stro, Supremo Venerabile del-1
l'Ordine Figli d'ltalia, con i j
suoi due figliuotti Giovanni Jr. i
ed Arnaldo, è tornato dall'ltalia ■
nel pomeriggio di venerdì del a)
settimana scorsa a bordo dell'A-,
quitania, grandioso piroscafo
della Cunard Line.
Al "pier" 54. dove egli doveva
sbarcare, erano ad attenderlo
suo fratello Cav. A. Giuseppe Di '
Si.vostro e molti Figli d'ltalia,
dai dignitarii supremi a sempli
ci fratelli. Diamo qualche nome
di coloro che ricordiamo.' Essi
sono: il Conte Umberto Billi,
Segretario Supremo di Corri
spondenza, il Sig. Salvatore Pa
risi, Segretario Supremo di Fi
nanza, l'avv. cav. Stefano Mie e,
ex supremo venerabile, il Cav.
avv. Sante Modica. Grande Se
gretario Archivista, dello Stato
di New York, il Sig. Baldo Aqui
lano, direttore del "Bollettino"
dei Fig i d'ltalia," i! Conte Car
lo Merenda, Supremo Deputato,
il farmacista Cav. Nicola Alba
nese di Chester, Pa, Presidente
del a Commissione Cassa di Pre
videnza, il Sig. Antonio Affron
ti-Lucifero, ideatore dell'Ordine '
dei Figli d'ltalia, signor Ma
tranga ex Grande Segretario di
finanza di New York, l'avv. Lai
no ed altri.
Si era recato a dare il ben tor
nato all'avv. Di Silvestro anche 1
il Dr. Alberto Bonaschi che, in
sieme a lui. aveva anche guidato
gli studenti ita'o-americani nel
giro d'istruzione in Italia. Il
Progresso Italo-Americano ave
va mandato espressamente uno
dei suoi redattori Avv. Alfredo
Viola. Il signor Affronti-Lucife
ro, come lo avevo fatto il giorno
della partenza, offrì al capo del
l'Ordine un grande "bonquet" di
fiori.
La sera dello stesso giorno
l'avv. Di Silvestro fece ritorno a
Philadelphia atteso alla stazione
de la Pennsylvania dal Grande
Segretario di Pennsylvania si
gnor Paolo Di Peso, dai signori
Antonino Viglione. Francesco
Tropea ed Attilio Taglianetti,
dai cognati Carlo Santaniello,
Gino Papola, Dr. Giuseppe Bon
giovanni e dal figlio de ! nostro
direttore Antonio
Un grande evento a
Susquahanna, Pa.
Il Grande Venerabile di Penn
sylvania. Cav. A. Giuseppe Di
i Silvestro, la giornata di domeni
ca scorsa è stato ospite degli ita
liani di Susquehanna, Pa., dove
vive e prospera la loggia Um
berto I, No. 750. e. possiamo di
re anche, de l'intera cittadinau
za indigena.
Egli arrivava col treno della
"Erie Railroad" alle ore 7 del
mattino ricevuto alla stazione
dal venerabile e segretario della
WITH THE LARGEST CIRCULATION
£3*" AVANTI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA IfM PUGNO "'^TZ
"Kmered aw wequid-ciaas mattcr \pril 19. 1918. at the posi office at Phito-ieiphta. Pa.. under the Art <»f March :t. l«7r
[c'entra l'Avv. Di Silvestro? E
come può il Capitano asserire
j che l'Avv. Di Silvestro fece
strombazzare ai quattro venti,
ecc. ecc., se quest'ultimo, all'epo
ca dell'annunzio del "Progresso"
era lontano cinquemila miglia?
Si può nutrire rispetto pel Ca
pitano De Luca, sì, ma non pos
siamo rinunziare al dovere di
farg i apprendere la verità.
Verità? Ma il Capitano ci ne
ga perfino il diritto di dirgliela !
Infatti, nel mentre attende li
na risposta da persona seria,
competente, intelligente, in ef
letti, poi, mi dice che.... quel che
lui detto ha detto e che quindi
non ammette discussioni. Il suo
ragionamento suona, presso a
poco così : lei, signor Aquilano,
è... lei, ed io., sono io, cioè un
SIGNORE che lei non ha l'ono
re di conoscere, antico MAE
STRO o SUPERIORE del Gene
rale Guglielmotti. Perciò;
QUOD DIXI, DIXI, e QUOD
|SCRIPSI, SCRIPSI". Ed... al
lora ?
Ed allora ci sarebbe da cam
biar soggetto ed augurargli, per
esempio, una buona digestio
ne. Ma anche qui c'è da esitare:
giacché per non commettere
un'atra "gaffe" sarà bene che;
m'informi prima delle condizioni
dell'apparato digerente del Ca
pitano.
Baldo Aquilano
r Umberto, signori Ettore Radic
chi ed Eugenio Gabrielli e dai si
gnori Giuseppe Radicchi. Fran
cesco Oropallo ed Enrico Lisi
quest'ultimo comproprietario di
una grande e; moderna panette
ria che fornisce pane agli ameri
cani di quella e di altre città li
mitrofe. Il Cav. Di Silvestro vol
le visitare lo stabilimento e si
congratulò col signor Lisi e
con l'altro comproprietario si
gnor Mollica per il modo come
lo dirigono. Il Cav. Di Silvestro
fu ospite a mezzogiorno e la sera
dei signori Radicchi e li rin
grazia sentitamente in uno alla
signora Ida. moglie di Giuseppe,
per il pranzo veramente lucullia
no preparato e servito.
Invece di fare noi il resocon-i
to della giornata preferiamo ri
portarlo dal quotidiano "The E
vening Trascript" elei 23 corren
te mese il quale dice così :
PHILADELPHIA, PA., SABATO, OTTOBRE 28, 1922
Made lo feel at home
Joseph Di Silvestro, Grand |
Master of the Sons of Italy or- 1
ganization of the State of Penn- *
sy.vania, visited Susquehanna '
yesterday, and was macie to feel •
entirely at home. Not only did ;
his fellow countrymen honor;
him. but the people in genera!
noted his visit here. Mr. Di Sil
vestro is a hrilliant man, and the (
borough was honored in having' (
him here. >
Sia il TheEvening Trascript ,
che il "The Morning Sun" di )
Binghamton. N. Y. avevano pre- ,
cedentemente annunziato con ,
lunghi articoli l'arrivo a Susque- )
hanna <lel Cav. Di Silvestro. ,
Nella riunione della sera il (
venerabile signor Hadicchi, rie- ,
vocante, con le lagrime agli oc- ,
chi. le benemerenze del Cav. Di \
Silvestro, in nome della loggia ,
Umberto I, gli offriva una me- ,<
daglia con nastrino tricolore j
chiusa in un elegante astuc
cio Da un lato la medaglia nel ,
centro porta un leone, lo stemma
dell'Ordine, con intorno la dici
tura: Libertà, uguaglianza, fra- *
lella nza, e dall'altro lato è inci
so '.Loggia Umberto I No.
750 — AI Gran Venerabile Cav. •
Giuseppe Di Silvestro
22 Ottobre 1922 I
INAUGURAZIONE DI PAN- 1
DIERE <
Domenica. 5 Novembre p. v.. (
la loggia Libertà e Giustizia No. \
1111, dell'Ordine Fig i d'ltalia, \
di New Brighton, I'a., inaugure
rà le sue bandiere sociali alla ;
cui cerimonia, che sarà anche j
commemorazione della vittoria
italiana, presiederà il Grande
Venerabile dello Stato Cav. A. ,
Giuseppe Di Silvestro. ,
Si prevede un grandissimo
concorso, oltre che delle logge
dei paesi limitrofi, di So cietà di
Mutuo Soccorso e di italiani in
generale. ,
Padrino e Madrina della ban
diera stellata saranno l'onorevo
| le giudice Frank G. Reed e la di
stintissima signorina sua figlia.
In attesa che ci pervenga il
programma Ufficiale, possiamo
oggi comunicare che alle ore
9.30 a. m. la Libertà e Giusti
zia procederà ad una iniziazione
: in massa, nella sua sala al No.
;9 3rd. avenue, ammettendo nel
suo una cinquantina di profani;
j ore 1 p. m. inaugurazione delle
| bandiere in un teatro e subito
! dopo si formerà un corteo, del
quale faranno parte tutte lo log
ge e Società intervenute, che
percorrerà le strade principa'i
della città e poscia ritorno nella
sala sociale dove si svolgerà un
- trattenimento con ballo ad altri
- divortimoriH
Pensieri dall'ltalia
Dall'illustre generale Gugliel
motti al nostro direttore:
"Frascati, 18 settembre, 1022
"'Caro Di Si.vcstro,
"Questa per rammentarmi a
Lei e porgerle 1111 cordiale, au
gurale saluto. Ho conosciuto,
come le dicevo in altra mia. il
suo bravo figliuolo e 1110 ne
congratulo col babbo e faccio a
lui i migliori auguri per l'im
mancabile suo avvenire.
"Ho veduto e vedo spesso il
nostro Supremo Venerabile suo
fratello— lavoriamo insieme
con amore per l'Ordine e io non
dubito che l'opera sua sarà an
iche qui di grande giovamento
all'altissima missione dell'Ordi
! ne nostro.
"Le stringo la mano coll'or
|mai antica e buona amicizia.
Generale E. Guglielmotti"
* * *
Da Milano, in data 26 settem
bre, il signor Gennaro Barbari
si ci scrive: "Siamo a Mila
no. Ci tratterremo qui 4 giorni,
dopo andremo a vedere il Lago
di Como e Venezia. Saluti ed a
uguri da me e dalla mia signora.
Suo amico: Barbami."
11 signor Barbarisi, intanto è;
ritornato in America, sabato
scorso, a bordo del Conte Rosso.
Ben tornato a Ini ed alla sua si
gnora Giulia.
♦ « *
In una cartolina illustrata,
con 1 allegoria della cattedrale
di Palermo, dal a cui città ci è
stata spedita il .'i corrente mese,
il Dr. John De Carlo ci manda
saluti infiniti ed augurii.
* * *
Lo stesso Dr. De Carlo da Ro
ma, in data 12 Ottobre scrive:
"leri ci,siamo visti con suo
fratello che partiva per Parigi.
Siamo nella città delle meravi
glie! Superba e colossale gran
dezza Romana !"
NOMINA GRADITA
Il chairman de' "committee
on member ship", del 150 mo.
anniversario della Dichiarazio
ne d'lndipendenza, Onorevoli'
giudice Eugene. C. Boem
ie eli ha invitato diversi
nostri connazionali a di reni re
membri della "Sesquiccntennial'
Exhibition Associatimi." Fra
essi vi sono il nostro direttore
Cav. A. Giuseppe Di Si'restro
e suo fratello l'avvocato Giovan- j
ni sebbene questi faccia già par
te del comitato originale dei 100
nominalo a suo tempo dcll'on.
Sindaco Cav. Uff. J. Ham.pt 011
M oore.
La lettera al nostro direttori
dice così :
"Philadelphia, Pa., Octob. 1922
"Cav. A. Joseph Di Silvestro,
1626 So. Broad Street
Phi 'adelphia, Pa.
"Dear Friend,
"As chairman of this body I
have the pleasure of inviting
you to beeome a member of our
Committee. We desire the aid
and assistance of our fellow
citizens to make tip a represen
tative Committee to forward
this great celebration of the One
Hundred and Fiftieth Anniver
sary of the Declaration of Inde
pendence.
"This date is the most glo
rious in our history. It is incre
dible that an.v patriotic Ameri
can would refuse to celebrate it,
but I feel sure that you and your
friend wil! certainly help.
Will yon do me the favor of
signing and returning me en
closed card at once?
Very sincerely
Eugene C. Bonnivvell
Chairman"
AL PROSSIMO NUMERO
La so'ita mancanza di spazio
ri obbliga a rimandare al pros
simo numero diversi articoli e
comunicazioni, fra cui un artico
lo svile menzogne di un certa
Leonardo Pasqua!icchio di Eric
Pa., che pretendeva essere nomi
nato agente consolare (sic) d
'turi Distretto.
PANETTERIA ITALIANA
NICOLA MARINELLI
1020 So. Bth St Piala., Pa.
I "Figli d'ltalia" in America
(Dopo una conversazione con
l'Avv. Di Silvestro)
L'untore di lineata intervista i
i! poeta signor Giuseppe Urbani,
ili Aquila, coetaneo, negli studi,
del nostro direttore.
L'opera portica del signor Ur
bani è apprezzatissima dai no
stri migliori autori, ineluso ('•»-
brille D'Annunzio.
Il poeta Urbani è di un inge
gno mirabilissimo e di una fe
conda attività. Egli, nella sua
giovim età militò nei partiti a
vanzati, ma oggi è un nazionali
sta convinto.
Rivedere, dopo tanti anni, un
amico come l'Avvocato Giovan
ni Di Silvestro, tornato tra di
noi, in occasione della visita de
gli studenti Italo-Americani,
non è fortuna di tutti i gior
ni. Essa trascende dalle cose
consuete e gioia «rande ne de
riva a chi vive, come me, di tut
te le bellezze ideali.
Giovanni Di Silvestro è un
autentico fiirlio d'Abruzzo che
nulla ha perduto delle sue virtù
primigenie e che nel Nord-Ame
rica ha acquistata una grande
notorietà per l'opera indefessa
e. disinteressata spiegata, ne lo
spazio di un ventennio, a favo
re dei nostri connazionali.
Questa nobile fatica uìi è sta
la, non è guari, ricompensata
con 1 alta carica di Suoremo Ve
nerabile dell'Ordine "Figli d'l
talia", di quel a vasta associa
zione cioè, che raccoglie 200.000
soci e che ha per iscopo di man
tenere sempre vivo il culto della
civiltà millenaria.
Fino a pochi anni or sono i
nostri emigrati non avevano
trovato il mezzo di oreannizzar-j
■ìi e di fonderai in un fascio di ;
lifesa e di co tura, e certo non
ieve danno ne risentivano a ca
isa dell'isolamento in cui vive
vano, considerandosi, politica
mente estranei, alla vita del pa
?se ospitale.
L'Ordine "Figli d'ltalia" fu
l'ondato dal dott. Vincenzo Sei
aro, un forte figlio della Sici
ia.
Pareva nei primi tentativi
:he si perseguisse un sogno ir
realizzabile, ma ben presto, ciò
he sembrava un utopia diven-'
le una realtà ed oggi, grazie al-j
0 sforzo compiuto, g:'ltaliani
vivono in America in una diver-;
;a atmosfera di simpatia.
Nella visione degli organizza-1
ori campeggiavano due massi- j
ni doveri che ra«presentano,
incora oggi, la ragione stessa !
li esistenza degli italiani in A
nerica.
1.) Tutelare e qui riferi-j
*co le parole del'avv. Di Silve
stro — e difendere ciuel patri
monio ideale per cui Roma eter
eamente giovane non ha cessato
li essere spiritualmente parlati
lo "Caput Mundi" e coltivare
ale sentimento nelle generazio
ni nove le.
2.) Partecipare con senso di
responsabilità civica alla vita
politica del paese compiendo co
sì il niù alto dovere di patriot
tismo che l'America ha il dirit
to di esigere dai cinque milioni
d'ltaliani che !a scelsero a loro
patria di adozione.
Il problema di conservare l'l
talianità all'Estero non è tanto
urgente nei rispetti di coloro
che emigrano adulti quando nei
rispetti delle nuove generazio
ni-
E proposito fonda menta'e
dell'Ordine di promuovere la co-|
sciente partecipazione degl'ita
liani alla vita politica dell'Ame
rica. Credono alcuni che l'acqui
sto della cittadinanzrf di un al
tro paese sia delitto di lesa ita
lianità. Pi' grossolana bestem
mia. Bisogna diventare cittadi
ni Americani esercitandone i
diritti ed adempiendone i dove
ri con un senso di lealtà e di pa
triottica responsabilità. L'Ame
rica, ch'è madre generosa a tut
ti co'oro che si dirigono verso
di essa con il proposito di rima
nervi e crearsi una famiglia,
ha il diritto di pretendere da
parte nostra l'osservanza alle
'eggi. In quest'opinione han con
tenuto il defunto Ambasciatore
j Des Planches e l'Attuale Amba
-1 sciatore Rolandi-Ricci che con
! quella perspicacia che lo distin
Fa quel ch« devi, avvenga |
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.00
JrNA COPIA S 90 La
j jrue, proclamò, fin dai primi
fiorili di residenza in America,
che gl'italiani emigrati doveva
no essere leali e devoti cittadini
«li <i»ella Repubblica.
li dovere della cittadinanza
americana con quello della tute
| la dell'ltalianità si integrano a
vicenda con il legame cioè col
turale con l'ltalia e con il lega
me politico con gli Stati Uni
ti. Le due cose del resto sono ri
conciliate dalla storia dello spi
rito delle due civiltà. Pochi, in
Europa, va utano giustamente
l'americanismo, abituati a con
siderare la Repubblica stellata
solamente come il paese del dol
laro.
Non provò forse l'America
con la partecipazione alla guer
ra mondiale di essere anche 11
paese dell'ideale?
10 penso, seguita l'avv. Di Sil
vestro, che ri
sieda nelle re'azioni sempre più
intime con gli Stati Uniti, poi
ché io sono convinto che l'ltalia
e gli Stati Uniti sono fra i pae
si del mondo quelli che più pos
sono affrate larsi a cagione del
lo spirito delle loro civiltà.
Le relazioni economiche,
mentre giovano al 'ltalia spe
cie nei rispetti dell'Emigrazio
ne gioveranno altresì all'Ameri
ca ov'ò sentito il bisogno della
mano d'opera degl'italiani, al
la quale l'America deve gran
parte delle sue meravigliose ric
chezze. Gli americani caldeggia
no l'impiego dei loro capitali in
Italia, e detto capitale non verrà
certo a sfruttare, ma ad aiuta
re l'ltalia.
L'Ordine "Figli d'ltalia" è
compreso di tali direttive e le
persegue, nei limiti del possibile
con fede "ed entusiasmo.
* » *
Economicamente l'Ordine ha
creato in tutti i soci un vincolo
li solidarietà perchè in casi
l'infortuni o di malattia i soci
sono soccorsi, e in caso di morte,
le vedove o le famiglie percepi
scono 400 dol'ari. Per avere
Jn'idea dei benefici arrecati da
ìuesta associazione basterà ci
are che al tempo della febbre
?pagnuola, in un solo Stato nel
lecorso di 3 mesi si sono paga
ci SI4OOO (1) (3.000.000 cir
a) e gran parte di detto dena
ro è venuto in Italia.
L'Ordine attende alle creazio
ni di orfanotrofii ed uno è già
in funzione nello Stato
lella Pennsylvania, inaugu
rato recentemente dall'amba
sciatore Rolandi-Ricci, ed un a!-
ro sorgerà presto nello Stato di
New Jersey.
Vi sono da citare ancora altre
itpere di italianità. Il Phantheon
Garibaldino, costruito sulla ca
detta nella (piale Antonio Meuc
ri. l'inventore del telefono, ospi
tò Garibaldi.
Ha tale Pantheon hanno par
iato, a migliaia e migliaia d'ita
liani. il principe di Udne, il ge
nerale Badoglio, il generale Gu
glielmotti ecc.
L'Ordine ha istituito altresì,
borse di studi, biblioteche, indi
ce le ce'ebrazioni delle date glo
riose della storia d'ltalia, ed or
ganizza cicli di conferenze a sco
po educativo e culturale.
* * *
Durante la guerra non poche
volte l'Ordine ha riparato a'ie
deficienze del governo, ed è sta
to di ausilio all'America: si è
associato infatti alle campagne
per i prestiti, per ia Croce Ros
st, per il rec'utamento dei sol
dati, per la propaganda ecc. E
fu anche al servizio dell'ltalia
dando contributo di danaro e di
attività.
11 grande concilio dello Stato
di New York, dell'Ordine "Fiuli
d'ltalia", con a capo il Senatore
Salvatore Cotillo, attende ad un
vasto programma educativo, fi
gli infatti ha testé ottenuto che
la lingua italiana facesse parte
Partenze da Pliiladelphia
Vine Street Pier
i COLOMBO 16 Novembre
• TAORMINA . 6 Dicembre "DISTINGUISHED EDITOR
AND LODGE MASTER HO
NORED
"A. Joseph I)i S'lvestro, Grand
Master of Sons of Italg, i
Guest Here ,
"Cav. A. Joseph Di Silvestro,
editor and publiser of The True 1
Word, ita ian newspaper in Phi-!'
ladelphia, and Grandmaster ofj
the Sons of Italy of Pennsylva-I
nia, was the honored guest ofj!
the Susquehanna lodge of the Or-!
der Sunday afternoon.
"Five years ago Editor Di i
Silvestro came here and institu
ted the local lodge. Sunday he
was the honored guest of his!
fraternal offspring, so to speak.
"The visit of the distingui
shed journalist and leader of
people of Italian birth, was ma
de the occassion of a pubblic
meeting in the Hogan Opera Ho
use. featured by band music and
good speaking.
The Erie band, making its
firstoappearance in a long time,
led a parade of the lodge in full
regalia with flags Lying, from
the City National Bank blok to
the "Barry" hotel where Editor
Di Silvestro made headquarters,
and he was escorted to the Opera
house.
"The stage was decorated
with American and Italian fa
PTS. Four young men. two on ei
ther side of the stage, held lar-;
go American and Italian flags
•ind the Banners of the Sons of
Italy. The band p'ayed a number
of selections in front of the the-1
atre and also in side. 1
"In the absence of Chief Bur
gess, Editor Baker of the Eve
ning Transcrii#, acted as chair
man and introduced the spea
ker«. The speaking program was
opened by Attorney Thomas A.
Doherty. whose theme was Pa
triottism. He gave an inspired
address which sounded the key
i note. Rev. John E. Pritchard,
i pastor of the Presbyteian chur-
ch followed with and address
which also rang true with a love
for dear old America.
"Editor Di Silvestro, prefaced
his address in Italian with an
inspired speech in English.
"His address in lta ian was a
complete explanation of the Or
| der Sons of Italy and a plea to
every Italian in Susquehanna, to
become a member that they in
turn will become better citizens
of the United State*. He was
; eloquent and forceful and held
the closest attention of those
who understood the language of
the fatherland.
"He made a plea that Italians
remain in this country, and nia
|ke it their home land, and not
run back to Italy as soon as they
acquire a competence.
"Stay here, be good American!
j citizens and your children and
| you will attain a higher place
in the Sun, and your children
and your children's chi dren
will ever bless your memory."
i was one of his strongest pleas.
"Susquehanna as a communi-jl
ty was honored by the visit of :
Editor Di Silvestro. Ilis conn- i
trymen here will long remember j<
his masterly address. j,
Last evening, in the lodge i
rooms of the Sons of Ita'y, Mr. !
Di Silvestro addressed a large j
number of his countrymen, and
was very plain spoken. llej>
straightened out many misun- 1
derstandings. and offered some j j
timely and wholesome advice I
which touched a responsive
chord. i
"As a result of the evening jt
meeting about 25 now' members t
were added to the local branch i
of the Sons of Italy, which now f
has a membership of about 75
and is in good condition.