La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, October 28, 1922, Image 1
LzA LI PARCìhA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Stori& Nazionale. av. A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street ANNO V. - Numero 42 MEA CULPA! Sono davvero dolente e do lente fin nei commossi precordii, d'aver procurato ai Gap. Prof. Raff. De Luca una disillusione amara. Chi diavolo poteva immagina re che una mia risposta innocen te al Capitano (verso il quale potrei anche nutrire il massimo e sincero rispetto) mi avrebbe trascinato, bon gre mal grò, ad un atto di contrizione! 10, ri peto, ho il massimo rispetto pel le canizie venerande, e la "gaf fe" commessa mi rende inconso labile anche se il Capitano De Luca, con la solennità dei suoi tre quarti di secolo, si affretta, un pò troppo precipitosamente, a gabellarmi per persona non se ria, incompetente e niente nffat to intelligente. E tutto questo per aver delu-{ cidato delle serafiche insinua zioni del Capitano De Luca! Se; avessi potuto prevedere che 'a mia risposta sarebbe assurta al l'importanza esecrabile d'una profanazione, avrei preferito parola d'onore ! di rimanere nel concetto del Capitano De Luca, persona seria, competente ed in telligente, anche a scapito del l'Ordine Figli d'lta ia. Giacché, per lo meno, il Capi tano De Luca non si ostinerà a ritenermi così ingenuo da crede-] re che egli, col suo scritto "Ivi si meditai quivi si ciancia", avesse j voluto bruciare incenso e mirra j in onore dell'Ordine e dei suoi dirigenti. Egli, perchè male informato, criticò sarcasticamente, il sor gere d'una Loggia a Roma asse rendo che noi miravamo ad "ita lianizzare i Figli d'ltalia, d'lta lia". 10, perchè bene informato, gli feci notare che erano pro prio i residenti della culla d'ita lianità coloro che, secondo i Ca-i pitano, "intendevano d'italia nizzarsi con l'imbeccata e le leg gi generali dei Figli d'ltalia in America". Egli, sempre perchè male in formato, sghignazzò dicendo che nói tentevamo "d'invadere il campo degl'ltaliani d'ltalia soli giudici competenti delle loro a zioni". 10, sempre perchè bene informato, gli ho fatto conosce re che si trattava proprio del ca so inverso. Dov'è, dunque, la profanazio ne dei suoi immacolati tre quar ti di secolo? Ah dimenticavo ! feci ! delle spiritosaggini. Che climi-: ne! che crimine!... Quando il Capitano ci burlava con i suoi Vasi di Samo e le sue Nottole di : Atene, asserendo, senza intera j cognizione di causa, che "ivi si j medita, quivi si ciancia"; quan do egli ci prendeva in giro, come tanti.... coloniati, esclamando! che "intendevamo italianizzare i Figli d'lta ia, d'ltalia"; quan do consigliava i dirigenti del l'Ordine a prendere l'imbeccata dei Consoli, come se fossero tanti microcefali.... oh, allora il Capitano non faceva anche, lui ; de le spiritosaggini ma "crede-! va, sperava, aveva tutto il dirit-j to di trovare nell'estensore del-! la risposta al suo articolo una persona seria, competente, in-! telligente". Il Capitano non vuole che gli si renda pan per focaccia. A lui I è permesso di far dello spirito; verso una intera Istituzione ed i suoi dirigenti, ma agli altri non è permesso affatto d'imitare il suo stile quando si tratta non di j una Istituzione immortale badate— ma di un serrfplicei morta'e per quanto dotto edi tarda età La replica del Capitano mi preoccupa giacché riconosco il torto d'avergli risposto senza sa pere che egli ha circa settanta cinque anni (così mi dicono) e che a Philadelphia venne visita to dal Generale Guglielmotti e dal suo attendente. Avrei dovu to farmi prima declinare le sue generalità. Ed allora compre so di sacro rispetto avrei do vuto trattarlo con la medesima riverenza con la quale entriamo in un vetusto mausoleo. Meacul pa ' Tutto questo, però, non ci e sime dal pregare il Capitano d'informarsi bene prima di e sprimere le sue opinioni, siano esse anche personali e quindi non oggetto di polemica. A me pare che il Capitano esprima del ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER ! le opinioni sbagliate ogni qual volta parla dell'Ordine Figli d'l talia. A parte, infatti, la insi nuazione che mi fa quando mi j starnuta di "idea preconcetta, e forse imposta, di attaccare l'uo ! mo" ed alla quale non rispondo poiché è assurda; quando dice che l'avv. Giovanni Di Silvestro "avrebbe dovuto e potuto pro porre il rigetto dell'idea conce pita in Italia, senza fare stram- I bazzare ai quattro venti dalla stampa italo-americana che so lamente dietro i consigli di emi nenti uomini italiani l'idea era stata abbandonata" asserisce, di nuovo, cose non vere. L'Avv. Dij Silvestro non ancora ci fa sape re le ragioni che l'indussero a rinunciare a la Loggia di Roma e non ha fatto mai asserire dai giornalisti che ciò fece dietro i consigli.... ecc. Un solo giorna-j le, Il Progresso Italo-Americano, | per quanto io ne sappia, nella sua rubrica della cronaca! newyorkese, fece alcuni com-j menti perchè informato da! suo redattore, Bernardino Ciambel li, di ritorno dall'ltalia Potreb be darsi che quest'ultimo avesse riferito delle cose più o meno ve ritiere, ma, in tutti i casi, cosa NELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA Il ritorno del Supremo Venerabile L'avv. Giovanni M. Di Silve-j stro, Supremo Venerabile del-1 l'Ordine Figli d'ltalia, con i j suoi due figliuotti Giovanni Jr. i ed Arnaldo, è tornato dall'ltalia ■ nel pomeriggio di venerdì del a) settimana scorsa a bordo dell'A-, quitania, grandioso piroscafo della Cunard Line. Al "pier" 54. dove egli doveva sbarcare, erano ad attenderlo suo fratello Cav. A. Giuseppe Di ' Si.vostro e molti Figli d'ltalia, dai dignitarii supremi a sempli ci fratelli. Diamo qualche nome di coloro che ricordiamo.' Essi sono: il Conte Umberto Billi, Segretario Supremo di Corri spondenza, il Sig. Salvatore Pa risi, Segretario Supremo di Fi nanza, l'avv. cav. Stefano Mie e, ex supremo venerabile, il Cav. avv. Sante Modica. Grande Se gretario Archivista, dello Stato di New York, il Sig. Baldo Aqui lano, direttore del "Bollettino" dei Fig i d'ltalia," i! Conte Car lo Merenda, Supremo Deputato, il farmacista Cav. Nicola Alba nese di Chester, Pa, Presidente del a Commissione Cassa di Pre videnza, il Sig. Antonio Affron ti-Lucifero, ideatore dell'Ordine ' dei Figli d'ltalia, signor Ma tranga ex Grande Segretario di finanza di New York, l'avv. Lai no ed altri. Si era recato a dare il ben tor nato all'avv. Di Silvestro anche 1 il Dr. Alberto Bonaschi che, in sieme a lui. aveva anche guidato gli studenti ita'o-americani nel giro d'istruzione in Italia. Il Progresso Italo-Americano ave va mandato espressamente uno dei suoi redattori Avv. Alfredo Viola. Il signor Affronti-Lucife ro, come lo avevo fatto il giorno della partenza, offrì al capo del l'Ordine un grande "bonquet" di fiori. La sera dello stesso giorno l'avv. Di Silvestro fece ritorno a Philadelphia atteso alla stazione de la Pennsylvania dal Grande Segretario di Pennsylvania si gnor Paolo Di Peso, dai signori Antonino Viglione. Francesco Tropea ed Attilio Taglianetti, dai cognati Carlo Santaniello, Gino Papola, Dr. Giuseppe Bon giovanni e dal figlio de ! nostro direttore Antonio Un grande evento a Susquahanna, Pa. Il Grande Venerabile di Penn sylvania. Cav. A. Giuseppe Di i Silvestro, la giornata di domeni ca scorsa è stato ospite degli ita liani di Susquehanna, Pa., dove vive e prospera la loggia Um berto I, No. 750. e. possiamo di re anche, de l'intera cittadinau za indigena. Egli arrivava col treno della "Erie Railroad" alle ore 7 del mattino ricevuto alla stazione dal venerabile e segretario della WITH THE LARGEST CIRCULATION £3*" AVANTI SEMPRE, CON L.A FIACCOLA IfM PUGNO "'^TZ "Kmered aw wequid-ciaas mattcr \pril 19. 1918. at the posi office at Phito-ieiphta. Pa.. under the Art <»f March :t. l«7r [c'entra l'Avv. Di Silvestro? E come può il Capitano asserire j che l'Avv. Di Silvestro fece strombazzare ai quattro venti, ecc. ecc., se quest'ultimo, all'epo ca dell'annunzio del "Progresso" era lontano cinquemila miglia? Si può nutrire rispetto pel Ca pitano De Luca, sì, ma non pos siamo rinunziare al dovere di farg i apprendere la verità. Verità? Ma il Capitano ci ne ga perfino il diritto di dirgliela ! Infatti, nel mentre attende li na risposta da persona seria, competente, intelligente, in ef letti, poi, mi dice che.... quel che lui detto ha detto e che quindi non ammette discussioni. Il suo ragionamento suona, presso a poco così : lei, signor Aquilano, è... lei, ed io., sono io, cioè un SIGNORE che lei non ha l'ono re di conoscere, antico MAE STRO o SUPERIORE del Gene rale Guglielmotti. Perciò; QUOD DIXI, DIXI, e QUOD |SCRIPSI, SCRIPSI". Ed... al lora ? Ed allora ci sarebbe da cam biar soggetto ed augurargli, per esempio, una buona digestio ne. Ma anche qui c'è da esitare: giacché per non commettere un'atra "gaffe" sarà bene che; m'informi prima delle condizioni dell'apparato digerente del Ca pitano. Baldo Aquilano r Umberto, signori Ettore Radic chi ed Eugenio Gabrielli e dai si gnori Giuseppe Radicchi. Fran cesco Oropallo ed Enrico Lisi quest'ultimo comproprietario di una grande e; moderna panette ria che fornisce pane agli ameri cani di quella e di altre città li mitrofe. Il Cav. Di Silvestro vol le visitare lo stabilimento e si congratulò col signor Lisi e con l'altro comproprietario si gnor Mollica per il modo come lo dirigono. Il Cav. Di Silvestro fu ospite a mezzogiorno e la sera dei signori Radicchi e li rin grazia sentitamente in uno alla signora Ida. moglie di Giuseppe, per il pranzo veramente lucullia no preparato e servito. Invece di fare noi il resocon-i to della giornata preferiamo ri portarlo dal quotidiano "The E vening Trascript" elei 23 corren te mese il quale dice così : PHILADELPHIA, PA., SABATO, OTTOBRE 28, 1922 Made lo feel at home Joseph Di Silvestro, Grand | Master of the Sons of Italy or- 1 ganization of the State of Penn- * sy.vania, visited Susquehanna ' yesterday, and was macie to feel • entirely at home. Not only did ; his fellow countrymen honor; him. but the people in genera! noted his visit here. Mr. Di Sil vestro is a hrilliant man, and the ( borough was honored in having' ( him here. > Sia il TheEvening Trascript , che il "The Morning Sun" di ) Binghamton. N. Y. avevano pre- , cedentemente annunziato con , lunghi articoli l'arrivo a Susque- ) hanna <lel Cav. Di Silvestro. , Nella riunione della sera il ( venerabile signor Hadicchi, rie- , vocante, con le lagrime agli oc- , chi. le benemerenze del Cav. Di \ Silvestro, in nome della loggia , Umberto I, gli offriva una me- ,< daglia con nastrino tricolore j chiusa in un elegante astuc cio Da un lato la medaglia nel , centro porta un leone, lo stemma dell'Ordine, con intorno la dici tura: Libertà, uguaglianza, fra- * lella nza, e dall'altro lato è inci so '.Loggia Umberto I No. 750 — AI Gran Venerabile Cav. • Giuseppe Di Silvestro 22 Ottobre 1922 I INAUGURAZIONE DI PAN- 1 DIERE < Domenica. 5 Novembre p. v.. ( la loggia Libertà e Giustizia No. \ 1111, dell'Ordine Fig i d'ltalia, \ di New Brighton, I'a., inaugure rà le sue bandiere sociali alla ; cui cerimonia, che sarà anche j commemorazione della vittoria italiana, presiederà il Grande Venerabile dello Stato Cav. A. , Giuseppe Di Silvestro. , Si prevede un grandissimo concorso, oltre che delle logge dei paesi limitrofi, di So cietà di Mutuo Soccorso e di italiani in generale. , Padrino e Madrina della ban diera stellata saranno l'onorevo | le giudice Frank G. Reed e la di stintissima signorina sua figlia. In attesa che ci pervenga il programma Ufficiale, possiamo oggi comunicare che alle ore 9.30 a. m. la Libertà e Giusti zia procederà ad una iniziazione : in massa, nella sua sala al No. ;9 3rd. avenue, ammettendo nel suo una cinquantina di profani; j ore 1 p. m. inaugurazione delle | bandiere in un teatro e subito ! dopo si formerà un corteo, del quale faranno parte tutte lo log ge e Società intervenute, che percorrerà le strade principa'i della città e poscia ritorno nella sala sociale dove si svolgerà un - trattenimento con ballo ad altri - divortimoriH Pensieri dall'ltalia Dall'illustre generale Gugliel motti al nostro direttore: "Frascati, 18 settembre, 1022 "'Caro Di Si.vcstro, "Questa per rammentarmi a Lei e porgerle 1111 cordiale, au gurale saluto. Ho conosciuto, come le dicevo in altra mia. il suo bravo figliuolo e 1110 ne congratulo col babbo e faccio a lui i migliori auguri per l'im mancabile suo avvenire. "Ho veduto e vedo spesso il nostro Supremo Venerabile suo fratello— lavoriamo insieme con amore per l'Ordine e io non dubito che l'opera sua sarà an iche qui di grande giovamento all'altissima missione dell'Ordi ! ne nostro. "Le stringo la mano coll'or |mai antica e buona amicizia. Generale E. Guglielmotti" * * * Da Milano, in data 26 settem bre, il signor Gennaro Barbari si ci scrive: "Siamo a Mila no. Ci tratterremo qui 4 giorni, dopo andremo a vedere il Lago di Como e Venezia. Saluti ed a uguri da me e dalla mia signora. Suo amico: Barbami." 11 signor Barbarisi, intanto è; ritornato in America, sabato scorso, a bordo del Conte Rosso. Ben tornato a Ini ed alla sua si gnora Giulia. ♦ « * In una cartolina illustrata, con 1 allegoria della cattedrale di Palermo, dal a cui città ci è stata spedita il .'i corrente mese, il Dr. John De Carlo ci manda saluti infiniti ed augurii. * * * Lo stesso Dr. De Carlo da Ro ma, in data 12 Ottobre scrive: "leri ci,siamo visti con suo fratello che partiva per Parigi. Siamo nella città delle meravi glie! Superba e colossale gran dezza Romana !" NOMINA GRADITA Il chairman de' "committee on member ship", del 150 mo. anniversario della Dichiarazio ne d'lndipendenza, Onorevoli' giudice Eugene. C. Boem ie eli ha invitato diversi nostri connazionali a di reni re membri della "Sesquiccntennial' Exhibition Associatimi." Fra essi vi sono il nostro direttore Cav. A. Giuseppe Di Si'restro e suo fratello l'avvocato Giovan- j ni sebbene questi faccia già par te del comitato originale dei 100 nominalo a suo tempo dcll'on. Sindaco Cav. Uff. J. Ham.pt 011 M oore. La lettera al nostro direttori dice così : "Philadelphia, Pa., Octob. 1922 "Cav. A. Joseph Di Silvestro, 1626 So. Broad Street Phi 'adelphia, Pa. "Dear Friend, "As chairman of this body I have the pleasure of inviting you to beeome a member of our Committee. We desire the aid and assistance of our fellow citizens to make tip a represen tative Committee to forward this great celebration of the One Hundred and Fiftieth Anniver sary of the Declaration of Inde pendence. "This date is the most glo rious in our history. It is incre dible that an.v patriotic Ameri can would refuse to celebrate it, but I feel sure that you and your friend wil! certainly help. Will yon do me the favor of signing and returning me en closed card at once? Very sincerely Eugene C. Bonnivvell Chairman" AL PROSSIMO NUMERO La so'ita mancanza di spazio ri obbliga a rimandare al pros simo numero diversi articoli e comunicazioni, fra cui un artico lo svile menzogne di un certa Leonardo Pasqua!icchio di Eric Pa., che pretendeva essere nomi nato agente consolare (sic) d 'turi Distretto. PANETTERIA ITALIANA NICOLA MARINELLI 1020 So. Bth St Piala., Pa. I "Figli d'ltalia" in America (Dopo una conversazione con l'Avv. Di Silvestro) L'untore di lineata intervista i i! poeta signor Giuseppe Urbani, ili Aquila, coetaneo, negli studi, del nostro direttore. L'opera portica del signor Ur bani è apprezzatissima dai no stri migliori autori, ineluso ('•»- brille D'Annunzio. Il poeta Urbani è di un inge gno mirabilissimo e di una fe conda attività. Egli, nella sua giovim età militò nei partiti a vanzati, ma oggi è un nazionali sta convinto. Rivedere, dopo tanti anni, un amico come l'Avvocato Giovan ni Di Silvestro, tornato tra di noi, in occasione della visita de gli studenti Italo-Americani, non è fortuna di tutti i gior ni. Essa trascende dalle cose consuete e gioia «rande ne de riva a chi vive, come me, di tut te le bellezze ideali. Giovanni Di Silvestro è un autentico fiirlio d'Abruzzo che nulla ha perduto delle sue virtù primigenie e che nel Nord-Ame rica ha acquistata una grande notorietà per l'opera indefessa e. disinteressata spiegata, ne lo spazio di un ventennio, a favo re dei nostri connazionali. Questa nobile fatica uìi è sta la, non è guari, ricompensata con 1 alta carica di Suoremo Ve nerabile dell'Ordine "Figli d'l talia", di quel a vasta associa zione cioè, che raccoglie 200.000 soci e che ha per iscopo di man tenere sempre vivo il culto della civiltà millenaria. Fino a pochi anni or sono i nostri emigrati non avevano trovato il mezzo di oreannizzar-j ■ìi e di fonderai in un fascio di ; lifesa e di co tura, e certo non ieve danno ne risentivano a ca isa dell'isolamento in cui vive vano, considerandosi, politica mente estranei, alla vita del pa ?se ospitale. L'Ordine "Figli d'ltalia" fu l'ondato dal dott. Vincenzo Sei aro, un forte figlio della Sici ia. Pareva nei primi tentativi :he si perseguisse un sogno ir realizzabile, ma ben presto, ciò he sembrava un utopia diven-' le una realtà ed oggi, grazie al-j 0 sforzo compiuto, g:'ltaliani vivono in America in una diver-; ;a atmosfera di simpatia. Nella visione degli organizza-1 ori campeggiavano due massi- j ni doveri che ra«presentano, incora oggi, la ragione stessa ! li esistenza degli italiani in A nerica. 1.) Tutelare e qui riferi-j *co le parole del'avv. Di Silve stro — e difendere ciuel patri monio ideale per cui Roma eter eamente giovane non ha cessato li essere spiritualmente parlati lo "Caput Mundi" e coltivare ale sentimento nelle generazio ni nove le. 2.) Partecipare con senso di responsabilità civica alla vita politica del paese compiendo co sì il niù alto dovere di patriot tismo che l'America ha il dirit to di esigere dai cinque milioni d'ltaliani che !a scelsero a loro patria di adozione. Il problema di conservare l'l talianità all'Estero non è tanto urgente nei rispetti di coloro che emigrano adulti quando nei rispetti delle nuove generazio ni- E proposito fonda menta'e dell'Ordine di promuovere la co-| sciente partecipazione degl'ita liani alla vita politica dell'Ame rica. Credono alcuni che l'acqui sto della cittadinanzrf di un al tro paese sia delitto di lesa ita lianità. Pi' grossolana bestem mia. Bisogna diventare cittadi ni Americani esercitandone i diritti ed adempiendone i dove ri con un senso di lealtà e di pa triottica responsabilità. L'Ame rica, ch'è madre generosa a tut ti co'oro che si dirigono verso di essa con il proposito di rima nervi e crearsi una famiglia, ha il diritto di pretendere da parte nostra l'osservanza alle 'eggi. In quest'opinione han con tenuto il defunto Ambasciatore j Des Planches e l'Attuale Amba -1 sciatore Rolandi-Ricci che con ! quella perspicacia che lo distin Fa quel ch« devi, avvenga | che può'. Abbonamento Annuo $ 2.00 JrNA COPIA S 90 La j jrue, proclamò, fin dai primi fiorili di residenza in America, che gl'italiani emigrati doveva no essere leali e devoti cittadini «li <i»ella Repubblica. li dovere della cittadinanza americana con quello della tute | la dell'ltalianità si integrano a vicenda con il legame cioè col turale con l'ltalia e con il lega me politico con gli Stati Uni ti. Le due cose del resto sono ri conciliate dalla storia dello spi rito delle due civiltà. Pochi, in Europa, va utano giustamente l'americanismo, abituati a con siderare la Repubblica stellata solamente come il paese del dol laro. Non provò forse l'America con la partecipazione alla guer ra mondiale di essere anche 11 paese dell'ideale? 10 penso, seguita l'avv. Di Sil vestro, che ri sieda nelle re'azioni sempre più intime con gli Stati Uniti, poi ché io sono convinto che l'ltalia e gli Stati Uniti sono fra i pae si del mondo quelli che più pos sono affrate larsi a cagione del lo spirito delle loro civiltà. Le relazioni economiche, mentre giovano al 'ltalia spe cie nei rispetti dell'Emigrazio ne gioveranno altresì all'Ameri ca ov'ò sentito il bisogno della mano d'opera degl'italiani, al la quale l'America deve gran parte delle sue meravigliose ric chezze. Gli americani caldeggia no l'impiego dei loro capitali in Italia, e detto capitale non verrà certo a sfruttare, ma ad aiuta re l'ltalia. L'Ordine "Figli d'ltalia" è compreso di tali direttive e le persegue, nei limiti del possibile con fede "ed entusiasmo. * » * Economicamente l'Ordine ha creato in tutti i soci un vincolo li solidarietà perchè in casi l'infortuni o di malattia i soci sono soccorsi, e in caso di morte, le vedove o le famiglie percepi scono 400 dol'ari. Per avere Jn'idea dei benefici arrecati da ìuesta associazione basterà ci are che al tempo della febbre ?pagnuola, in un solo Stato nel lecorso di 3 mesi si sono paga ci SI4OOO (1) (3.000.000 cir a) e gran parte di detto dena ro è venuto in Italia. L'Ordine attende alle creazio ni di orfanotrofii ed uno è già in funzione nello Stato lella Pennsylvania, inaugu rato recentemente dall'amba sciatore Rolandi-Ricci, ed un a!- ro sorgerà presto nello Stato di New Jersey. Vi sono da citare ancora altre itpere di italianità. Il Phantheon Garibaldino, costruito sulla ca detta nella (piale Antonio Meuc ri. l'inventore del telefono, ospi tò Garibaldi. Ha tale Pantheon hanno par iato, a migliaia e migliaia d'ita liani. il principe di Udne, il ge nerale Badoglio, il generale Gu glielmotti ecc. L'Ordine ha istituito altresì, borse di studi, biblioteche, indi ce le ce'ebrazioni delle date glo riose della storia d'ltalia, ed or ganizza cicli di conferenze a sco po educativo e culturale. * * * Durante la guerra non poche volte l'Ordine ha riparato a'ie deficienze del governo, ed è sta to di ausilio all'America: si è associato infatti alle campagne per i prestiti, per ia Croce Ros st, per il rec'utamento dei sol dati, per la propaganda ecc. E fu anche al servizio dell'ltalia dando contributo di danaro e di attività. 11 grande concilio dello Stato di New York, dell'Ordine "Fiuli d'ltalia", con a capo il Senatore Salvatore Cotillo, attende ad un vasto programma educativo, fi gli infatti ha testé ottenuto che la lingua italiana facesse parte Partenze da Pliiladelphia Vine Street Pier i COLOMBO 16 Novembre • TAORMINA . 6 Dicembre "DISTINGUISHED EDITOR AND LODGE MASTER HO NORED "A. Joseph I)i S'lvestro, Grand Master of Sons of Italg, i Guest Here , "Cav. A. Joseph Di Silvestro, editor and publiser of The True 1 Word, ita ian newspaper in Phi-!' ladelphia, and Grandmaster ofj the Sons of Italy of Pennsylva-I nia, was the honored guest ofj! the Susquehanna lodge of the Or-! der Sunday afternoon. "Five years ago Editor Di i Silvestro came here and institu ted the local lodge. Sunday he was the honored guest of his! fraternal offspring, so to speak. "The visit of the distingui shed journalist and leader of people of Italian birth, was ma de the occassion of a pubblic meeting in the Hogan Opera Ho use. featured by band music and good speaking. The Erie band, making its firstoappearance in a long time, led a parade of the lodge in full regalia with flags Lying, from the City National Bank blok to the "Barry" hotel where Editor Di Silvestro made headquarters, and he was escorted to the Opera house. "The stage was decorated with American and Italian fa PTS. Four young men. two on ei ther side of the stage, held lar-; go American and Italian flags •ind the Banners of the Sons of Italy. The band p'ayed a number of selections in front of the the-1 atre and also in side. 1 "In the absence of Chief Bur gess, Editor Baker of the Eve ning Transcrii#, acted as chair man and introduced the spea ker«. The speaking program was opened by Attorney Thomas A. Doherty. whose theme was Pa triottism. He gave an inspired address which sounded the key i note. Rev. John E. Pritchard, i pastor of the Presbyteian chur- ch followed with and address which also rang true with a love for dear old America. "Editor Di Silvestro, prefaced his address in Italian with an inspired speech in English. "His address in lta ian was a complete explanation of the Or | der Sons of Italy and a plea to every Italian in Susquehanna, to become a member that they in turn will become better citizens of the United State*. He was ; eloquent and forceful and held the closest attention of those who understood the language of the fatherland. "He made a plea that Italians remain in this country, and nia |ke it their home land, and not run back to Italy as soon as they acquire a competence. "Stay here, be good American! j citizens and your children and | you will attain a higher place in the Sun, and your children and your children's chi dren will ever bless your memory." i was one of his strongest pleas. "Susquehanna as a communi-jl ty was honored by the visit of : Editor Di Silvestro. Ilis conn- i trymen here will long remember j< his masterly address. j, Last evening, in the lodge i rooms of the Sons of Ita'y, Mr. ! Di Silvestro addressed a large j number of his countrymen, and was very plain spoken. llej> straightened out many misun- 1 derstandings. and offered some j j timely and wholesome advice I which touched a responsive chord. i "As a result of the evening jt meeting about 25 now' members t were added to the local branch i of the Sons of Italy, which now f has a membership of about 75 and is in good condition.