La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, September 30, 1922, Image 1

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    I A ÜBI RA PAROLA
f * " ~ '
1 forti caratteri sono gli Dei
Stiprenv della Storia Nazionale.
Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore
1626 So. Broad Street
A.NNO V. - Numero 38
Per una riforma nei Consolati
VIE
Un tatto sintomatico
Durante la nostra contro-cam
pagna, puntualmente, nello stes
so giorno ed alla medesima ora,
ci perveniva, fra le a'.tre, una let
tera anonima, scritta a macchi
na, nella chiusa della quale ci si
salutava con "arrivederci la
prossima settimana", quasi che
l'autore, l'uomo dalla maschera,
fosse un giornalista che promet
tesse ai lettori di un giornale la
continuazione delle sue ingiurio
se eruttazioni.
Fatto sintomatico però, tutto
d'un tratto, sebbene l'ultima mis
siva nella chiusa contenesse la
so.ita promessa dell'arrivederci
quella tale lettera anonima non
si è vista più. Dobbiamo così ri
ritenere che l'anonimo vigliacco
si sarà ricreduto ed abbia smesso
di %'ituperare, tenendosi al coper
to ed evitando di assumere le re
sponsabilità che un galantuomo
avrebbe senz'altro affrontate.
Rintanatisi gli eroi della mac
chia nelle proprie tane, ripren
diamo la discussione dove l'ab
biamo lasciata e ci avviamo al
la conclusione alla quale speria
mo di pervenire con quella ob
biettività che ci ha guidati du
rante tutto il corso del contesto.
Una lettera molto logica
Fin dal 28 Agosto ultimo
scorso ci pervenne una lettera a
firma di certo "Odore di Zaga
ra, lavoratore", senza indirizzo;
ma ovvie ragioni ci impedirono
di pubblicarla prima di oggi.
Premettiamo che noi non cono
sciamo l'autore di essa, nè sap
piamo se la firma sia autentica o
fittizia. Ne diamo pubblicità
perchè essa è obbiettiva, non in- ,
sulta alcuno ed esprime un con
cetto molto logico al quale noi
in parte volentieri sottoscrivia- ;
mo.
Ea lettera, il cui timbro posta
le porta la data, come abbiamo
detto, del 28 Agosto 1922, dice
così : ,
"Egregio Signor i
Direttore de La Libera Parola
1626 So. Broad Street
City 1
"Signor Direttore,
"Accordate, se lo credete, un •
tantino di spazio nel vostro gior- ]
naie, a questa lettera, in riguar- 1
do alla riforma nell'EFfficio Con- 1
solare. 1 j
"Fino al 26 c. m. ho seguito 1
la famosa campagna credendo «
che quel posto fosse vuoto ed ■
in parte ho condiviso l'iniziati
va. Intanto ho criticato la prima •
lettera dell'incognito, che termi- ! i
nò zitto zitto in mezz'o mercato, '
e le due lettere pubblicate il
giorno 11 corrente i cui firma
tari! mostravano di nulla sape
re dell'iniziata campagna; anzi
essi facevano intuire che si do
vesse scegliere per concorso "in
mezzo a tanta pletora di valenti j
connazionali nella classe foren
se da non essere secondi a nessu- 1
no pel patrocinio legale dei nostri j
diritti".
"La mia sorpresa, e non fu
poca, venne quando il 26 di que- |
sto mese fui assicurato che il '
posto è già occupato da una per- 1
sona che ha dato prova di avere J
sempre fatto il suo dovere. Indi
vidualmente dico apertamente
che se il Cav. Uff. Luigi Sillitti c
Regio Console di questo Distret- (
to, licenziasse l'attuale avvo- j
cato, solamente perchè non è J
italiano, commetterebbe una
cattiva azione e come persona e
come rappresentante del Patrio j
Governo.
"Ogni giorno noi italiani re
clamiamo dagli americani un
adeguato trattamento sen
za pregiudizio contro !a j
nostra razza, mentre poi vor- !
remmo pretendere che un impie
gato o avvocato che sia venga ,
scacciato da un ufficio italiano
solo perchè egli è americano. Se
la stampa americana fosse -.1
corrente di queste nostre prete
se, che io definisco brutture, ci
attacherebbe ed a pagarne il fio
«aremmo noi operai che siamo
continuamente a contatto con
ÌJjlJltmento indigeno. Senza tan
-TO spreco di retorica io trovo e
satto e corretto che il professio
nista italiano debba essere il
preferito dei suoi connazionali.
ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER
I che hanno il dovere di aiutarlo;
questo però quando non vi sia
compromissione che possa lede
re il prestigio e la dignità del
nome italiano.
"E' verissimo che vi sono dei
rinnegati fra i nostri connazio
nali, quelli cioè che predicano
bene e razzolano male, i quali,
all'italiano preferiscono il cit
tadino di alti-a nazionalità; ma
il caso in discussione, dell'avvo
i cato italiano all'Ufficio legale
del Consolato, differisce di mol
to dai casi comuni.
Abbiatevi, signor Direttore,
i una stretta di mano e credetemi
Dev.mo
Odore Di Zangara,
lavoratore"
Non si può negare che, per
quando la massima: "la legge è
uguale per tutti", la bilancia
della giustizia, il più delle volte,
pende da una parte piuttosto che
dall'altra. Il preconcetto esiste
in tutte le menti, per quanto
spregiudicate esse possano esse
re. Perciò, a nostro modo di ve
dere, non solo alla stampa ame
ricana, come ben dice l'autore
della lettera, farebbe cattiva im
pressione l'ostracismo che si
vorrebbe dare all'avvocato che
attualmente trovasi all'Ufficio
di assistenza legale nel Conso
lato di Philadelphia, ma anche
ai giudici delle Corti e fra la
classe degli avvocati.
Nel prossimo numero, con il
quale speriamo di poter chiude
re la serie dei nostri modesti ar
ticoletti, dimostreremo che l'Uf
ficio di assistenza legale, mante
nuto dal Commissariato genera
le d'Emigrazione, con il denaro
degli emigranti, è alla dipenden
za del Regio Console, funziona
rio di Stato, il quale, per la pro
tezione legale, è il solo che vie
ne a contatto con l'interessato;
perciò la doppia laurea, che co
stituisce un grandissimo merito
per chi la possiede, non è un
maggior requisito per chi vuole
ricoprire la carica per cui L'O
pinione", quotidiano di questa
città, ha condotto lina ridicola
campagna, ispirata da interes
sati reconditi finì, perchè è ri
saputo che, soltanto per la parte
che ha attinenza alla legge ed
alla procedura legale del luogo
di residenza degli emigrati, l'Uf
ficio di assistenza legale presso
il Consolato, quando è necessa
rio, affida l'espletamento delle
pratiche a quell'avvocato di sua
fiducia che, naturalmente, deve
essere abilitato all'esercizio della
sua professione in questo paese.
La Libera Parola
I nostri amici lontani
Da Capestrano, in quel di A
quila, dove il giovane Antonio
Di Silvestro, figlio del nostro
Direttore, si era recato in breve
visita, dopo essersi trattenuto,
festeggiatissimo, per due giorni
a Bussi, paese natio di suo pa
dre, durante la gita fatta in Ita
lia con gli studenti italo-ameri
cani, abbiamo ricevuto, per suo
mezzo, una bellissima lettera dal
signor Francesco Carli, esatto
re-tesoriere di fondiaria, che fu
per molto tempo in Philadelphia.
Noi ricordiamo nel signor Carli
l'uomo retto, che aveva saputo
conquistarsi la stima generale
dei nostri coloni. Egli era l'ani
ma di tutti i movimenti colonia
li per cui spendeva disinteressa
tamente l'intelligente opera sua.
Lo ricordiamo altresì segreta
rio attivissimo della benemeri
ta Società Unione Abruzzese, la
quale molto deve alla sua soler
zia.
Nel ringraziarlo dei suoi pen
sieri verso di noi pubblichiamo
qui appresso la sua gentilissima
lettera :
"Capestrano, 14 Agosto 1022
"Mio carissimo Joseph.
"Ho avuto il piacere di una
gradita visita di tuo figlio An
tonio. Poche ore ho passato in
sua compagnia innuantochè. non
ha voluto nè potuto trattenersi
di più, ma queste poche ore sono
bastate per sembrarmi di rivi
vere a Philadelphia 18, 20 anni
or sono. L'ho incalzato di do
mande. di ricordi e sono rima
sto contentissimo di conoscere il
figlio del mio diletto amico e non
WITH THE LARGEST CIRCULATiON
AVANTI SEMPRE, COM L_A FIACCOLA IfM R"LJ OrMO -=vZ
"Entered as secood-claas matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philu<teiphi&, Pa», tmder the Act of March 3, 1879".
| per fartene un vanto ma egli
j molto promette per essere serio,
colto e già pratico della vita.
"Leggendo i giornali appresi
iche un gruppo di studenti uni
; versitari italo-americani erano
sbaVeati a Napoli per un giro i
struttivo ed educativo. Lessi il
nome di tuo figlio come pure
quello di un Di Silvestro quale
condottiero della comitiva. Dice
vo in mente mia chi sarà, Jo
seph o Giovanni? Gli articoli di
resoconto erano poco esatti, per
chè mentre dicevano il Comm.
Avv. Di Silvestro, fondatore
dell'Ordine dei Figli d'ltalia,
dall'altra io pensavo che Avvo
cato era tuo fratello, che fonda
tore dell'Ordine dei Figli d'lta
lia eri tu. Commendatore (?)
non sapevo forse che tu da Ca
valiere a Commendatore, insom
ma un confusionismo che non
mi ci raccapezzavo.
"Quando gli studenti passaro
no a Roma lessi l'itinerario pub
blicato dalla Tribuna ed allora al
tuo indirizzo inviai a Roma, ad
un albergo designato nel giorna
le, una mia lettera con preghie
Coronamento degli ideali deil'O. F. d'l.
Per telegrafo al Concilio Esecutivo Supremo:
ROMA, 25 — Presenti uomini i
politici, giornalisti e notabilità ;
deMa Capitale è stata firmata j
convenzione fra sua Eccellenza
Vittorio Emanuele Orlando, ve
nuto appositamente da Valloni-j
brosa, e l'avv. Giovanni M. Di
Silvestro, Supremo Venerabile,
per cui si stabilisce che d'oggi in
avanti la Lega Italiana per la tu
tela degli interessi Nazionali
rapppresenterà l'Ordine Figli
d'ltalia in Patria, e questo sarà
esponente di essa in America.
Orlando esprimeva sua ammi
razione Ordine e gradiva offerta
fratello onorario. Nel comunica
to ufficiale dato alla stampa la
Lega inneggia Ordine svolgente
opera meravigliosa d'italianità
pur educando suoi affiliati ri
spetto e lealtà verso Patria d'a
dozione ed affema convenzione
rappresenta avvenimento della
più alta importanza Nazionale j
promuovendo scambi intellettua
li ed economici giovanti affra
tellamento dei due popoli.
Stesso comunicato ufficiale
aggiunge merito maggiore tale;
spendido risultato attribuito Di
Silvestro e Guglielmotti per,
chiara visione della comunanza
d'intenti nella stupenda oppor
tunità di cooperazione.
Lega giubilante diramava co
municazione al'le numerose se
doni d'ltalia e del Mondo. Av
venimento corona degnamente
affermazione valutazione ordi
le.
[L GRANDE CONCILIO DI
PENNSYLVANIA A S. E. V.
E. ORLANDO
Pa. 27 Set. 1922
sua Eccellenza Vittorio Ema
luele Orlando— Roma (Italy)
Grande Concilio Ordine Figli
l'ltalia Stato Pennsylvania plau-j
le nobile promettente connubio>
Lega Italiana con nostra Istitu
zione, esprime Vostra Eccellen
:a sentimenti imperitura grati
udine, auspica migliore avveni
re Italiani immigrati.
Cav. Giuseppe Di Silvestro
Grande Venerabile
Due degne Istituzioni
Una nota di cronaca appar
sa in terza pagina de "ll' Pro
gresso Italo-Americano" del 27
corrente mese, così illustra il
suriportato telegramma che an
ch'esso ha pubblicato in 2a. pa
gina dello stesso numero:
"Il Supremo Venerabile del
l'Ordine dei Figli d'ltalia, Avv.
Giovanni Di Silvestro, può tor
nare ora in mezzo ai fratelli che
anziosav.ente lo aspettano, per
chè ha concluso un patto di alle
anza, che rafforza e dà maggior
lustro all'Ordine del quale egli
è il capo.
Giovanni Di Silvestro, che fu,
durante e dopo la gita degli Stu
denti Italo-Americani, il missio
nario dell'Ordine, può ben dire
di non avere perduto il tempo
passato nel bel paese.
Era dapprima intenzione del
l'Ordine, che ogni giorno acqui
sta nuova forza e maggiore im
portanza, di formare delle Log
ge anche in Ita'ia, e la prima
di esse sarebbe sorta a Ro-
PHILADELPHIA, PA., SABATO, 30 SETTEMBRE, 1922
radi avere tue notizie, indiriz
; zo, ecc., per mettermi in diretta
I comunicazione con te. Ma questa
mai non ebbe l'effetto che mi
ripromettevo.
"Avrei proprio avuto piacere
di rivederti. Giovannino forse
mi verrà a trovare perchè tele
grafandomi da Milano l'arrivo
qui di tuo figlio, mi diceva: "ci
vedremo fra una diecina di gior
ni".
"Ebbi il tuo giornale con il
lungo resoconto deila inaugura
zione dell'Orfanotrofio e ai tanti
complimenti ricevuti da ogni
parte, abbiti anche i miei.
"E così avrò la speranza di ri
vederti qui ? I comuni amici che
fanno? La vita è sempre casi
febbrile? Le tue occupazioni, il
tuo temperamento battagliero è
sempre lo stesso?
"Non mi resta che salutarti
con tutti i tuoi di famiglia.
"Avrei voluto seguitare an
cora a scriverti, ma tuo figlio ha
fretta e deve ripartire.
"Un abbraccio dal tuo aff.mo
Francesco"
I ma, e tutto era pronto per il
; tatto nuovissimo, ma serie con
j siderazioni di indole politica e
di convenienza, il fatto stesso
che l'Ordine s'intitola Figli d'l
jtalia di America, i consigli di e
minenti uomini, suggerirono u
na fraterna alleanza dell'Ordi
ne, che svolge la sua attività pa
triottica in America, e la Lega
Italiana, presieduta dall'illustre
statista Vittorio Orlando, che
compie in Italia opera di unione,
: concordia e patriottismo.
Le due Istituzioni sono degne
l'uiia dell'altra, e mentre l'Or
dine dei Figli d'ltalia può rap
presentare con orgoglio in Ame
rica la Lega per gli interessi na
zionali d'ltalia, questa può esse
re soddisfatta di rappresentare
in Italia, un forte esercito for
mato all'estero per tenere vivo
nel cuore della gente emigrata,
l'amore per la patria lontana.
Noi sappiamo che per rag
giungere questa alleanza, si è
lavorato in Italia con fede e con
entusiasmo, noi sappiamo che le
difficoltà furono molte e che la
vittoria del Supremo Venerabi'e
Giovanni Di Silvestro e dell'Or
dine fu premio meritato a (pian
ti ci contribuirono
Da Ora in poi gli italiani d'A
merica, non saranno più dimen
ticati in Patria, e neppure sa
ranno più impunemente messi
in cattiva luce da scribacchini
veleuosi o ironici, o da coloro a
cui urta il sapere che g>i Italiani
d'America, non solo onorano il
loro paese col lavoro, la costan
za e l'ingegno, ma lo amano co
me i figli amano la madre.
Il tratto d'unione, che non e
sisteva, almeno in modo visibile,
tra gli italiani d'America e quelli
d'ltalia, ora esiste forte e bello.
Dobbiamo sentircene lieti, per
chè da questa unione non potrà
a meno di venirne grandi benefi
ci morali, e anche materiali agli
italiani del Nord America, i qua
li debbono essere riconoscenti al
potente Ordine Figli d'ltalia, e a
.quanti, aiutarono a concludere il
! patto dell'alleanza, che è poi un
atto di spendida e commovente
fratellanza".
IL RITORNO IN AMERICA DEL
SUPREMO VENERABILE
Roma, 25 Settembre
Avvocato Giovanni M. Di Sil
vestro, Supremo Venerabile Or
dine Figli d'ltalia, ripartirà per
l'America a bordo del piroscafo
Aquitania il 14 del prosimo me
se di Ottobre.
Se» pei utili siio
DOBBIAMO RIMANDARE AL
PROSSIMO NUMERO IL RE
SOCONTO DI DIVERSE COM
MEMORAZIONI DEL XX
SETTEMBRE, COMPRESO IL
BANCHETTO DELLA ROMA
E PROVINCIA. ED ALTRI CO
MUNICATI.
NELL'OSPEDALE FABIANI
Gli ultimi operati nell'Ospe
dale Fabiani sono:
•j Milio Zingarelli, di 45 anni,
■ da Siena, operato di emorroidi.
Paolo Cardente, di 32 anni,
da Fiesole, Provincia di Firen
ze, operato di fistola.
Rocco Bulla, di 22 anni, da
Catania, operato di tripla ernia:
2 inguinali e 1 durale.
Michele Barzini, di 38 anni, da
Secondigliano, Provincia di Na
poli, operato di tumore «1 fian
co sinistro.
I! Gr. velerai muro. F. fi.
a Pittsburgh
19 Settembre, 1922.
La mattina di venerdì, 15 cor
rente mese, arrivava in Pitts
burgh, con il treno delle ore
9.30, il Cav. A. Giuseppe Di Sil
vestro, Grande Venerabile del
l'Ordine Figli d'ltalia per lo Sta
to di Pennsylvania, per visitare,
la sera, la Pittsburgh No. 74,
la più vecchia loggia di questo
distretto dell'Eastern Pennsyl
vania, e poscia proseguire per
Erie, Pa., dove era stato invita
to da quella colonia italiana per
presenziare i ricevimenti che
essa doveva fare al nuovo agen
te Consolare signor Orazio Ri
co.
Alla stazione di East Liberty
il Grande Venerabile fu incon
trato dal signor Costantino Vil
lani, un benemerito dell'Ordine,
ed in quella centrale di Pitts
burgh lo ricevettero i signori F.
Davoli ed F. Massa, rispettiva
mente venerabile e segretario
della Loggia Pittsburgh.
Durante il giorno il Dignita
rio dell'Ordine di Pennsylvania
conferì con diversi fratelli, com
preso il signor Antonio Cast i-io
ta, un lavoratore instancabile
della italianissima istituzione, e
comitati di logge lontane dalla
città del fumo, fra cui i rappre
sentanti della Nuova Giovane I
talia di New Kensington che ri
ferirono sulle pratiche espletate
per l'entrata di un Circolo A
bruzzese nell'Ordine.
Nel pomeriggio il Cav. Di Sil
vestro fu ospite dell'avv. Fortu
nato, che qui gode, meritata
mente, la simpatia dei nostri t
connazionali e di notabiltà ame
ricane. Egli è padre veramente
fortunato di tre figli maschi che
sono tre vispi gioielli molto a
ranzati negli studi. L'avvocato
Fortunato è in convalescenza
per una grave malattia sofferta
xl i suoi numerosi amici ed i
fratelli dell'Ordine godono di ri
sederlo fra loro vegeto e sano, I
iffettuoso come sempre. La sual
iistintissima signora superò sè
stessa nelle cortesie usate all'o
spite gradito, che era stato ac
•ompagnato dal signor Antonio
'erto, Grande Curatore per la
Pennsylvania e dal signor A'.dis
iert, Deputy Sheriff, giovane
compito che fu venerabile della
oggia Roma di Carnegie, Pa.
Verso le ore 9 p. m. il Grande
Venerabile, accompagnato dai
"rateifi suddetti intervenne alla
•iunione della loggia Pittsburgh
■he si era riunita in seduta stra
ordinaria per ricevere la sua vi-1
?ita. Fra la numerosa assemblea
lotammo molti soci di altre log
re.
Era in sala anche il grande o
ratore Dr. A. E. Abbate. Il Gran
le Venerabile dissipò alcuni ma
intesi e richiamò tutti al vero
sentimento di fratellanza. Si
congratulò col venerabile Davo
li per il modo come funziona la
Pittsburg ed in ultimo mandò, a
mezzo dei rappresentanti pre
senti in sala, un saluto alle log
ire del Distretto.
Parlarono diversi soci ed in
ultimo l'ex venerabile avvocato
Fortunato propose un voto di fi
ducia e di plauso al Grande Ve
nerablie che fu approvato entu
siasticamente da tutti gl'inter
venuti i quali significarono il lo
ro affetto e la loro solidarietà al
Cav. Di Silvestro, alzandosi in
piedi.
Chiusasi la seduta- sebbene
ad ora già tarda- alcuni dei pre
senti vollero offrire una cena al
Grande Venerabile che ebbe luo
go al Marconi Restaurant, al 46
Washington Place, di proprietà
del signor C. Battista. Parteci
parono alla cena i signori : F.
Davoli, Pietro Ronacci. France
sco Massa, Antonio Certo, Mi
chele Morrone, L. Caputo. V.
Capozzi, A. P.onacci. M. Miele,
A. Pescasio, V. Sacco, F. Forte
ed altri.
La mattina seguente i! capo
dell'Ordine di Pennsylvania
partiva alla volta di Erie. Pa.
Michele Morrone
i di gii ti li iiMìeni
Gli studenti italo- americani,
tornati rceentemente dal giro
d'istruzione in Italia, si son fatti
colà ammirare perchè essi, chi
più chi meno, hanno dato prova
di sapere non solo parlare nella
lingua dei propri genitori ma di
pronunziarvi dei discorsi davan
ti ad eminenti personalità del
nostro paese, riscuotendone en
tusiastici applausi.
Il Dr. Alberto Bonaschi, che li
guidava aveva preteso che dal
momento in cui gli studenti met
tessero piede sul vapore Conte
Rosso avrebbero dovuto parlare
in italiano, e chiunque fri
essi si fosse espresso in al
tra lingua sarebbe stato pas
sabile di una multa. E la regola
fu mantenuta e gli studenti stes
si vi si abituarono.
S. E. Luzzatti, invitato a par
lare agli studenti, nella Società
Italia- America di Roma, prefe
rì dire il suo discorso in inglese
pensando che i giovani italo-a
--mericani non Io avrebbero com
preso se avesse parlato in italia
no. Ma l'lllustre statista rimase
sorpreso e godette di sentirsi ri
spondere nella dolce lingua del
sì dallo studente Luigi Lombar
di.
Altri studenti parlarono in i
taliano nelle manifestazioni a
vute luogo in loro onore in diffe
renti località: Dante Pigozzi a
Monreale, in un banchetto of
ferto da (|iiei cittadini; Carlo
Alberti, all'albergo Regina di
Milano in un ricevimento dato
dalla lega turista; Ulrico Calvo
sa al porto Finovetta a Genova
ad un banchetto di addio prima
di partire per Napoli; ed An
tonio Di Silvestro figlio del no
stro Direttore, la sera prima di
ripartire per l'America, al Circo-
nascita" di Napoli, davanti
al rappresentante del Prefetto,
ad autorità militari e civili, a
giornalisti e ad altre notabilità.
Diversi giornali della città pa
ternopea hanno riportato la no
tizia del lieto evento.
* * *
Il Giorna'e della Sera del 19 a
gosto u. s. nella rubrica: "Da
una sera all'altra" dice:
"ALLA RINASCITA"
"Come annunziammo, ieri se
ra ha avuto luogo nel Salone di
questo fiorente Circolo il ricevi
mento in onore di un gruppo di
studenti Italo-Americani di pas
saggio per Napoli. La Sala era
artisticamente decorata con ban
diere dei due paesi.
"Il colonnello Roberto Ricciar
di presidente di Rinascita ha vol
to un caldo saluto agli Italiani
d'America ed ha esposto in bre
vi parole tutto il programma di
Rinascita, riscuotendo applausi
fragorosi dagli intervenuti. Ha
risposto alle gentili parole del
colonnello Ricciardi, lo studente
Italo-Americano Di Silvestro che
ha rievocato con commosse pa
role la loro partenza dall'ltalia
e l'accoglienza calorosa ricevuta
dagli italiani in America, ed il
loro presente viaggio attraverso
l'ltalia, magnificando l'industila
Italiana e ringraziando a nome
di tutti i suoi compagni, "Rina
scita", per l'affettuosa dimostra
zione di simpatia e chiudendo il
suo bel discorso inneggiando al
l'ltalia ed all'America.
"Agli studenti Italo-Americani
ed a tutti gli intervenuti è stato
offerto dalla Presidenza del Cir
colo il vermouth d'onore. Squi
sitamente resi gli onori di casa
del presidente colonnello Rober
to Ricciardi e dal conte Franz
Piscicalli.
! "Fra i numerosi interve
nuti ho notato la signora
Ricciardi, le signorine Gian
nini, 'e signorine Caruso, le
signorine Pensa, la signorina
Bartoli, il comandante Barone
Gaio in rappvesentanza di S. E.
Acton, il capitano De Caroli per
S. E. Albricci, il cav. Alberto
Fusco per il Prefetto.
"In gran segreto annunzia
mo che la presidenza di "Rina
scita" sta organizzando un me
raviglioso ciclo rli feste, ma per
adesso non possiamo dire di più,
prossimamente pubblicheremo
, l'intero programma."
* * *
i "Il Mezzogiorno" del 23 agosto
così si esprime:
"AL CIRCOLO RINASCITA
"Nel salone di questo elecrantc
Fa quel che devi, avvenga
che può'.
Abbonamento Annuo $ 2.0#
TINA COPIA 3 lOLII
Circolo, artisticamente decora
to con bandiere americane ed i
taliane, in uno sfolgorio di luce
e di fiori furono l'altra sera ri
cevuti gli studenti Italo-Ameri
cani di passaggio per Napoli.
"Il cav. Uff. Colonnello Rober
to Ricciardi, Presidente del Cir
colo, dopo aver esposto sintetica
mente il pragramma di Rinasci
ta inviò un sincero e caldo sa
luto agli Italiani d'America. Lo
studente italo-Americano Di Sil
vestro, commosso ringraziò in
nome di tutti gli studenti suoi
colleghi per la dimostrazione di
simpatia e di affetto ricevuta. A
tutti gli intervenuti ed agli stu
denti Italo-Americani fu offerto
un vermouth d'onore.
"Fra le intervenute: Donna
Maria Ricciardi, Donna F. De
Santis, siga. Bartoli e signorina,
signorine Giannini, signorina
Caruso, signorina Pensa ecc.
"Fra gM uomini : il comandan
te Barone Gaio in rappresentan
za di T. E. Acton, il Capitano De
Caroli per S. E. Albricci, il car.
Alberto Fusco per il Prefetto.
» * *
Il "Don Marzio" del 19 agosto
riferisce:
"LA RINASCITA
"leri sera, in onore degli stu
denti italo-americani, vi fu un
sontuoso ricevimento.
S'alternarono il canto, le dan
ze ed i discorsi, interpolati da
rinfreschi e dolci.
"Parlarono il colonnello Ric
ciardi e, molto applaudito, lo
studente americano Antonio Di
Silvestro, oriundo abbruzzese,
il quale riferendo la impressione
ricevuta durante la permanenza
tra noi, rivolse un fervido saluto
agli italiani ed un voto di pro
sperità a l'ltalia.
Moltissime eleganti intervenu
te".
Noi crediamo che queste gite
sono di grande utilità ed ancora
più proficue riuscirebbero se si
potessero effettuare quelle de
gli studenti italiani d'ltalia in
America e quelle degli studenti
americani in Italia.
Il tuli. Di MIO 0 W. Ìnsiti, PO.
Alle ore 11 antimeridiane di
domenica scorsa arrivava qui il
Cav. A. Giuseppe Di Silvestro,
Grande Venerabile dell'Ordine
Figli d'ltalia per lo Stato di
i Pennsylvania, onde visitare la
loggia Guido Baccelli No. 687.
All'arrivo egli fu ricevuto dal
signor Salvatore Bosso, Grande
Assistente Venerabile per lo Sta
to Maryland, e da fratelli della
Baccelli.
. Il Grande Venerabile appena
in sala procedette, in qualità di
araldo, all'inizio di 6 soci e po
scia, dopo aver parlato il digni
tario del Maryland, pronunziò
un breve discorso sulle idealità
e scopi dell'Ordine Figli d'lta
lia. La undicenne Vienna Febo,
figlia del venerabile gli offrì un
bouquet di fiori che l'ospite gra
di moiftissimo e ringraziò.
Il venerabile sig. Giulio Fe
bo. col quale il Cav. Di Silvestro
si congratulò per il modo corret
to come dirige la loggia, prima di
chiudere la seduta lesse poche
parole di elogio all'italianissima
Istituzione in Pennsylvania e
per il suo capo.
La loggia Guido Baccelli, allo
scopo anche di invogliare le con
sorelle ad imitarla, ha donato
SIO.OO per il terzo ragazzo rico
verato all'Orfanotrofio di Con
cordville, ed il deposito è stato
fatto in favore di Francesco
Marfia, il cui defunto genitore
faceva parte della loggia Figli
di Colombo di Ambridge, Pa.
Il grande assistente venerabi
le del Marygland signor Salva
. tore Bosso aveva parlato hreve
, mente ma con alti concetti sul'e
finalità dell'Ordine congratulan
dosi con i fratelli di Pennsylva
nia per avere a capo un uomo co
me l'attuale Grande Venerabile.
In ultimo la loggia offriva un
vermouth d'onore agli ospiti
j con a partecipazione dei soci.
Tolta la seduta il Grande Ve
nerabile passò in casa del vene
rabile signor Giulio Febo, dove
3 gli fu offerto un pranzo, al qua
le parteciparono il signor Dome
nico Sieoli, il Grande Assistente
venerabile, che gli è zio. con la
e sua distinta moglie e figlia.