I A ÜBI RA PAROLA f * " ~ ' 1 forti caratteri sono gli Dei Stiprenv della Storia Nazionale. Cav A. Giuseppe Di Silvestro, Direttore 1626 So. Broad Street A.NNO V. - Numero 38 Per una riforma nei Consolati VIE Un tatto sintomatico Durante la nostra contro-cam pagna, puntualmente, nello stes so giorno ed alla medesima ora, ci perveniva, fra le a'.tre, una let tera anonima, scritta a macchi na, nella chiusa della quale ci si salutava con "arrivederci la prossima settimana", quasi che l'autore, l'uomo dalla maschera, fosse un giornalista che promet tesse ai lettori di un giornale la continuazione delle sue ingiurio se eruttazioni. Fatto sintomatico però, tutto d'un tratto, sebbene l'ultima mis siva nella chiusa contenesse la so.ita promessa dell'arrivederci quella tale lettera anonima non si è vista più. Dobbiamo così ri ritenere che l'anonimo vigliacco si sarà ricreduto ed abbia smesso di %'ituperare, tenendosi al coper to ed evitando di assumere le re sponsabilità che un galantuomo avrebbe senz'altro affrontate. Rintanatisi gli eroi della mac chia nelle proprie tane, ripren diamo la discussione dove l'ab biamo lasciata e ci avviamo al la conclusione alla quale speria mo di pervenire con quella ob biettività che ci ha guidati du rante tutto il corso del contesto. Una lettera molto logica Fin dal 28 Agosto ultimo scorso ci pervenne una lettera a firma di certo "Odore di Zaga ra, lavoratore", senza indirizzo; ma ovvie ragioni ci impedirono di pubblicarla prima di oggi. Premettiamo che noi non cono sciamo l'autore di essa, nè sap piamo se la firma sia autentica o fittizia. Ne diamo pubblicità perchè essa è obbiettiva, non in- , sulta alcuno ed esprime un con cetto molto logico al quale noi in parte volentieri sottoscrivia- ; mo. Ea lettera, il cui timbro posta le porta la data, come abbiamo detto, del 28 Agosto 1922, dice così : , "Egregio Signor i Direttore de La Libera Parola 1626 So. Broad Street City 1 "Signor Direttore, "Accordate, se lo credete, un • tantino di spazio nel vostro gior- ] naie, a questa lettera, in riguar- 1 do alla riforma nell'EFfficio Con- 1 solare. 1 j "Fino al 26 c. m. ho seguito 1 la famosa campagna credendo « che quel posto fosse vuoto ed ■ in parte ho condiviso l'iniziati va. Intanto ho criticato la prima • lettera dell'incognito, che termi- ! i nò zitto zitto in mezz'o mercato, ' e le due lettere pubblicate il giorno 11 corrente i cui firma tari! mostravano di nulla sape re dell'iniziata campagna; anzi essi facevano intuire che si do vesse scegliere per concorso "in mezzo a tanta pletora di valenti j connazionali nella classe foren se da non essere secondi a nessu- 1 no pel patrocinio legale dei nostri j diritti". "La mia sorpresa, e non fu poca, venne quando il 26 di que- | sto mese fui assicurato che il ' posto è già occupato da una per- 1 sona che ha dato prova di avere J sempre fatto il suo dovere. Indi vidualmente dico apertamente che se il Cav. Uff. Luigi Sillitti c Regio Console di questo Distret- ( to, licenziasse l'attuale avvo- j cato, solamente perchè non è J italiano, commetterebbe una cattiva azione e come persona e come rappresentante del Patrio j Governo. "Ogni giorno noi italiani re clamiamo dagli americani un adeguato trattamento sen za pregiudizio contro !a j nostra razza, mentre poi vor- ! remmo pretendere che un impie gato o avvocato che sia venga , scacciato da un ufficio italiano solo perchè egli è americano. Se la stampa americana fosse -.1 corrente di queste nostre prete se, che io definisco brutture, ci attacherebbe ed a pagarne il fio «aremmo noi operai che siamo continuamente a contatto con ÌJjlJltmento indigeno. Senza tan -TO spreco di retorica io trovo e satto e corretto che il professio nista italiano debba essere il preferito dei suoi connazionali. ITALIAN WEEKLY NEWS PAPER I che hanno il dovere di aiutarlo; questo però quando non vi sia compromissione che possa lede re il prestigio e la dignità del nome italiano. "E' verissimo che vi sono dei rinnegati fra i nostri connazio nali, quelli cioè che predicano bene e razzolano male, i quali, all'italiano preferiscono il cit tadino di alti-a nazionalità; ma il caso in discussione, dell'avvo i cato italiano all'Ufficio legale del Consolato, differisce di mol to dai casi comuni. Abbiatevi, signor Direttore, i una stretta di mano e credetemi Dev.mo Odore Di Zangara, lavoratore" Non si può negare che, per quando la massima: "la legge è uguale per tutti", la bilancia della giustizia, il più delle volte, pende da una parte piuttosto che dall'altra. Il preconcetto esiste in tutte le menti, per quanto spregiudicate esse possano esse re. Perciò, a nostro modo di ve dere, non solo alla stampa ame ricana, come ben dice l'autore della lettera, farebbe cattiva im pressione l'ostracismo che si vorrebbe dare all'avvocato che attualmente trovasi all'Ufficio di assistenza legale nel Conso lato di Philadelphia, ma anche ai giudici delle Corti e fra la classe degli avvocati. Nel prossimo numero, con il quale speriamo di poter chiude re la serie dei nostri modesti ar ticoletti, dimostreremo che l'Uf ficio di assistenza legale, mante nuto dal Commissariato genera le d'Emigrazione, con il denaro degli emigranti, è alla dipenden za del Regio Console, funziona rio di Stato, il quale, per la pro tezione legale, è il solo che vie ne a contatto con l'interessato; perciò la doppia laurea, che co stituisce un grandissimo merito per chi la possiede, non è un maggior requisito per chi vuole ricoprire la carica per cui L'O pinione", quotidiano di questa città, ha condotto lina ridicola campagna, ispirata da interes sati reconditi finì, perchè è ri saputo che, soltanto per la parte che ha attinenza alla legge ed alla procedura legale del luogo di residenza degli emigrati, l'Uf ficio di assistenza legale presso il Consolato, quando è necessa rio, affida l'espletamento delle pratiche a quell'avvocato di sua fiducia che, naturalmente, deve essere abilitato all'esercizio della sua professione in questo paese. La Libera Parola I nostri amici lontani Da Capestrano, in quel di A quila, dove il giovane Antonio Di Silvestro, figlio del nostro Direttore, si era recato in breve visita, dopo essersi trattenuto, festeggiatissimo, per due giorni a Bussi, paese natio di suo pa dre, durante la gita fatta in Ita lia con gli studenti italo-ameri cani, abbiamo ricevuto, per suo mezzo, una bellissima lettera dal signor Francesco Carli, esatto re-tesoriere di fondiaria, che fu per molto tempo in Philadelphia. Noi ricordiamo nel signor Carli l'uomo retto, che aveva saputo conquistarsi la stima generale dei nostri coloni. Egli era l'ani ma di tutti i movimenti colonia li per cui spendeva disinteressa tamente l'intelligente opera sua. Lo ricordiamo altresì segreta rio attivissimo della benemeri ta Società Unione Abruzzese, la quale molto deve alla sua soler zia. Nel ringraziarlo dei suoi pen sieri verso di noi pubblichiamo qui appresso la sua gentilissima lettera : "Capestrano, 14 Agosto 1022 "Mio carissimo Joseph. "Ho avuto il piacere di una gradita visita di tuo figlio An tonio. Poche ore ho passato in sua compagnia innuantochè. non ha voluto nè potuto trattenersi di più, ma queste poche ore sono bastate per sembrarmi di rivi vere a Philadelphia 18, 20 anni or sono. L'ho incalzato di do mande. di ricordi e sono rima sto contentissimo di conoscere il figlio del mio diletto amico e non WITH THE LARGEST CIRCULATiON AVANTI SEMPRE, COM L_A FIACCOLA IfM R"LJ OrMO -=vZ "Entered as secood-claas matter Aprii 19, 1918, at the post office at Philu Lega Italiana con nostra Istitu zione, esprime Vostra Eccellen :a sentimenti imperitura grati udine, auspica migliore avveni re Italiani immigrati. Cav. Giuseppe Di Silvestro Grande Venerabile Due degne Istituzioni Una nota di cronaca appar sa in terza pagina de "ll' Pro gresso Italo-Americano" del 27 corrente mese, così illustra il suriportato telegramma che an ch'esso ha pubblicato in 2a. pa gina dello stesso numero: "Il Supremo Venerabile del l'Ordine dei Figli d'ltalia, Avv. Giovanni Di Silvestro, può tor nare ora in mezzo ai fratelli che anziosav.ente lo aspettano, per chè ha concluso un patto di alle anza, che rafforza e dà maggior lustro all'Ordine del quale egli è il capo. Giovanni Di Silvestro, che fu, durante e dopo la gita degli Stu denti Italo-Americani, il missio nario dell'Ordine, può ben dire di non avere perduto il tempo passato nel bel paese. Era dapprima intenzione del l'Ordine, che ogni giorno acqui sta nuova forza e maggiore im portanza, di formare delle Log ge anche in Ita'ia, e la prima di esse sarebbe sorta a Ro- PHILADELPHIA, PA., SABATO, 30 SETTEMBRE, 1922 radi avere tue notizie, indiriz ; zo, ecc., per mettermi in diretta I comunicazione con te. Ma questa mai non ebbe l'effetto che mi ripromettevo. "Avrei proprio avuto piacere di rivederti. Giovannino forse mi verrà a trovare perchè tele grafandomi da Milano l'arrivo qui di tuo figlio, mi diceva: "ci vedremo fra una diecina di gior ni". "Ebbi il tuo giornale con il lungo resoconto deila inaugura zione dell'Orfanotrofio e ai tanti complimenti ricevuti da ogni parte, abbiti anche i miei. "E così avrò la speranza di ri vederti qui ? I comuni amici che fanno? La vita è sempre casi febbrile? Le tue occupazioni, il tuo temperamento battagliero è sempre lo stesso? "Non mi resta che salutarti con tutti i tuoi di famiglia. "Avrei voluto seguitare an cora a scriverti, ma tuo figlio ha fretta e deve ripartire. "Un abbraccio dal tuo aff.mo Francesco" I ma, e tutto era pronto per il ; tatto nuovissimo, ma serie con j siderazioni di indole politica e di convenienza, il fatto stesso che l'Ordine s'intitola Figli d'l jtalia di America, i consigli di e minenti uomini, suggerirono u na fraterna alleanza dell'Ordi ne, che svolge la sua attività pa triottica in America, e la Lega Italiana, presieduta dall'illustre statista Vittorio Orlando, che compie in Italia opera di unione, : concordia e patriottismo. Le due Istituzioni sono degne l'uiia dell'altra, e mentre l'Or dine dei Figli d'ltalia può rap presentare con orgoglio in Ame rica la Lega per gli interessi na zionali d'ltalia, questa può esse re soddisfatta di rappresentare in Italia, un forte esercito for mato all'estero per tenere vivo nel cuore della gente emigrata, l'amore per la patria lontana. Noi sappiamo che per rag giungere questa alleanza, si è lavorato in Italia con fede e con entusiasmo, noi sappiamo che le difficoltà furono molte e che la vittoria del Supremo Venerabi'e Giovanni Di Silvestro e dell'Or dine fu premio meritato a (pian ti ci contribuirono Da Ora in poi gli italiani d'A merica, non saranno più dimen ticati in Patria, e neppure sa ranno più impunemente messi in cattiva luce da scribacchini veleuosi o ironici, o da coloro a cui urta il sapere che g>i Italiani d'America, non solo onorano il loro paese col lavoro, la costan za e l'ingegno, ma lo amano co me i figli amano la madre. Il tratto d'unione, che non e sisteva, almeno in modo visibile, tra gli italiani d'America e quelli d'ltalia, ora esiste forte e bello. Dobbiamo sentircene lieti, per chè da questa unione non potrà a meno di venirne grandi benefi ci morali, e anche materiali agli italiani del Nord America, i qua li debbono essere riconoscenti al potente Ordine Figli d'ltalia, e a .quanti, aiutarono a concludere il ! patto dell'alleanza, che è poi un atto di spendida e commovente fratellanza". IL RITORNO IN AMERICA DEL SUPREMO VENERABILE Roma, 25 Settembre Avvocato Giovanni M. Di Sil vestro, Supremo Venerabile Or dine Figli d'ltalia, ripartirà per l'America a bordo del piroscafo Aquitania il 14 del prosimo me se di Ottobre. Se» pei utili siio DOBBIAMO RIMANDARE AL PROSSIMO NUMERO IL RE SOCONTO DI DIVERSE COM MEMORAZIONI DEL XX SETTEMBRE, COMPRESO IL BANCHETTO DELLA ROMA E PROVINCIA. ED ALTRI CO MUNICATI. NELL'OSPEDALE FABIANI Gli ultimi operati nell'Ospe dale Fabiani sono: •j Milio Zingarelli, di 45 anni, ■ da Siena, operato di emorroidi. Paolo Cardente, di 32 anni, da Fiesole, Provincia di Firen ze, operato di fistola. Rocco Bulla, di 22 anni, da Catania, operato di tripla ernia: 2 inguinali e 1 durale. Michele Barzini, di 38 anni, da Secondigliano, Provincia di Na poli, operato di tumore «1 fian co sinistro. I! Gr. velerai muro. F. fi. a Pittsburgh 19 Settembre, 1922. La mattina di venerdì, 15 cor rente mese, arrivava in Pitts burgh, con il treno delle ore 9.30, il Cav. A. Giuseppe Di Sil vestro, Grande Venerabile del l'Ordine Figli d'ltalia per lo Sta to di Pennsylvania, per visitare, la sera, la Pittsburgh No. 74, la più vecchia loggia di questo distretto dell'Eastern Pennsyl vania, e poscia proseguire per Erie, Pa., dove era stato invita to da quella colonia italiana per presenziare i ricevimenti che essa doveva fare al nuovo agen te Consolare signor Orazio Ri co. Alla stazione di East Liberty il Grande Venerabile fu incon trato dal signor Costantino Vil lani, un benemerito dell'Ordine, ed in quella centrale di Pitts burgh lo ricevettero i signori F. Davoli ed F. Massa, rispettiva mente venerabile e segretario della Loggia Pittsburgh. Durante il giorno il Dignita rio dell'Ordine di Pennsylvania conferì con diversi fratelli, com preso il signor Antonio Cast i-io ta, un lavoratore instancabile della italianissima istituzione, e comitati di logge lontane dalla città del fumo, fra cui i rappre sentanti della Nuova Giovane I talia di New Kensington che ri ferirono sulle pratiche espletate per l'entrata di un Circolo A bruzzese nell'Ordine. Nel pomeriggio il Cav. Di Sil vestro fu ospite dell'avv. Fortu nato, che qui gode, meritata mente, la simpatia dei nostri t connazionali e di notabiltà ame ricane. Egli è padre veramente fortunato di tre figli maschi che sono tre vispi gioielli molto a ranzati negli studi. L'avvocato Fortunato è in convalescenza per una grave malattia sofferta xl i suoi numerosi amici ed i fratelli dell'Ordine godono di ri sederlo fra loro vegeto e sano, I iffettuoso come sempre. La sual iistintissima signora superò sè stessa nelle cortesie usate all'o spite gradito, che era stato ac •ompagnato dal signor Antonio 'erto, Grande Curatore per la Pennsylvania e dal signor A'.dis iert, Deputy Sheriff, giovane compito che fu venerabile della oggia Roma di Carnegie, Pa. Verso le ore 9 p. m. il Grande Venerabile, accompagnato dai "rateifi suddetti intervenne alla •iunione della loggia Pittsburgh ■he si era riunita in seduta stra ordinaria per ricevere la sua vi-1 ?ita. Fra la numerosa assemblea lotammo molti soci di altre log re. Era in sala anche il grande o ratore Dr. A. E. Abbate. Il Gran le Venerabile dissipò alcuni ma intesi e richiamò tutti al vero sentimento di fratellanza. Si congratulò col venerabile Davo li per il modo come funziona la Pittsburg ed in ultimo mandò, a mezzo dei rappresentanti pre senti in sala, un saluto alle log ire del Distretto. Parlarono diversi soci ed in ultimo l'ex venerabile avvocato Fortunato propose un voto di fi ducia e di plauso al Grande Ve nerablie che fu approvato entu siasticamente da tutti gl'inter venuti i quali significarono il lo ro affetto e la loro solidarietà al Cav. Di Silvestro, alzandosi in piedi. Chiusasi la seduta- sebbene ad ora già tarda- alcuni dei pre senti vollero offrire una cena al Grande Venerabile che ebbe luo go al Marconi Restaurant, al 46 Washington Place, di proprietà del signor C. Battista. Parteci parono alla cena i signori : F. Davoli, Pietro Ronacci. France sco Massa, Antonio Certo, Mi chele Morrone, L. Caputo. V. Capozzi, A. P.onacci. M. Miele, A. Pescasio, V. Sacco, F. Forte ed altri. La mattina seguente i! capo dell'Ordine di Pennsylvania partiva alla volta di Erie. Pa. Michele Morrone i di gii ti li iiMìeni Gli studenti italo- americani, tornati rceentemente dal giro d'istruzione in Italia, si son fatti colà ammirare perchè essi, chi più chi meno, hanno dato prova di sapere non solo parlare nella lingua dei propri genitori ma di pronunziarvi dei discorsi davan ti ad eminenti personalità del nostro paese, riscuotendone en tusiastici applausi. Il Dr. Alberto Bonaschi, che li guidava aveva preteso che dal momento in cui gli studenti met tessero piede sul vapore Conte Rosso avrebbero dovuto parlare in italiano, e chiunque fri essi si fosse espresso in al tra lingua sarebbe stato pas sabile di una multa. E la regola fu mantenuta e gli studenti stes si vi si abituarono. S. E. Luzzatti, invitato a par lare agli studenti, nella Società Italia- America di Roma, prefe rì dire il suo discorso in inglese pensando che i giovani italo-a --mericani non Io avrebbero com preso se avesse parlato in italia no. Ma l'lllustre statista rimase sorpreso e godette di sentirsi ri spondere nella dolce lingua del sì dallo studente Luigi Lombar di. Altri studenti parlarono in i taliano nelle manifestazioni a vute luogo in loro onore in diffe renti località: Dante Pigozzi a Monreale, in un banchetto of ferto da (|iiei cittadini; Carlo Alberti, all'albergo Regina di Milano in un ricevimento dato dalla lega turista; Ulrico Calvo sa al porto Finovetta a Genova ad un banchetto di addio prima di partire per Napoli; ed An tonio Di Silvestro figlio del no stro Direttore, la sera prima di ripartire per l'America, al Circo- nascita" di Napoli, davanti al rappresentante del Prefetto, ad autorità militari e civili, a giornalisti e ad altre notabilità. Diversi giornali della città pa ternopea hanno riportato la no tizia del lieto evento. * * * Il Giorna'e della Sera del 19 a gosto u. s. nella rubrica: "Da una sera all'altra" dice: "ALLA RINASCITA" "Come annunziammo, ieri se ra ha avuto luogo nel Salone di questo fiorente Circolo il ricevi mento in onore di un gruppo di studenti Italo-Americani di pas saggio per Napoli. La Sala era artisticamente decorata con ban diere dei due paesi. "Il colonnello Roberto Ricciar di presidente di Rinascita ha vol to un caldo saluto agli Italiani d'America ed ha esposto in bre vi parole tutto il programma di Rinascita, riscuotendo applausi fragorosi dagli intervenuti. Ha risposto alle gentili parole del colonnello Ricciardi, lo studente Italo-Americano Di Silvestro che ha rievocato con commosse pa role la loro partenza dall'ltalia e l'accoglienza calorosa ricevuta dagli italiani in America, ed il loro presente viaggio attraverso l'ltalia, magnificando l'industila Italiana e ringraziando a nome di tutti i suoi compagni, "Rina scita", per l'affettuosa dimostra zione di simpatia e chiudendo il suo bel discorso inneggiando al l'ltalia ed all'America. "Agli studenti Italo-Americani ed a tutti gli intervenuti è stato offerto dalla Presidenza del Cir colo il vermouth d'onore. Squi sitamente resi gli onori di casa del presidente colonnello Rober to Ricciardi e dal conte Franz Piscicalli. ! "Fra i numerosi interve nuti ho notato la signora Ricciardi, le signorine Gian nini, 'e signorine Caruso, le signorine Pensa, la signorina Bartoli, il comandante Barone Gaio in rappvesentanza di S. E. Acton, il capitano De Caroli per S. E. Albricci, il cav. Alberto Fusco per il Prefetto. "In gran segreto annunzia mo che la presidenza di "Rina scita" sta organizzando un me raviglioso ciclo rli feste, ma per adesso non possiamo dire di più, prossimamente pubblicheremo , l'intero programma." * * * i "Il Mezzogiorno" del 23 agosto così si esprime: "AL CIRCOLO RINASCITA "Nel salone di questo elecrantc Fa quel che devi, avvenga che può'. Abbonamento Annuo $ 2.0# TINA COPIA 3 lOLII Circolo, artisticamente decora to con bandiere americane ed i taliane, in uno sfolgorio di luce e di fiori furono l'altra sera ri cevuti gli studenti Italo-Ameri cani di passaggio per Napoli. "Il cav. Uff. Colonnello Rober to Ricciardi, Presidente del Cir colo, dopo aver esposto sintetica mente il pragramma di Rinasci ta inviò un sincero e caldo sa luto agli Italiani d'America. Lo studente italo-Americano Di Sil vestro, commosso ringraziò in nome di tutti gli studenti suoi colleghi per la dimostrazione di simpatia e di affetto ricevuta. A tutti gli intervenuti ed agli stu denti Italo-Americani fu offerto un vermouth d'onore. "Fra le intervenute: Donna Maria Ricciardi, Donna F. De Santis, siga. Bartoli e signorina, signorine Giannini, signorina Caruso, signorina Pensa ecc. "Fra gM uomini : il comandan te Barone Gaio in rappresentan za di T. E. Acton, il Capitano De Caroli per S. E. Albricci, il car. Alberto Fusco per il Prefetto. » * * Il "Don Marzio" del 19 agosto riferisce: "LA RINASCITA "leri sera, in onore degli stu denti italo-americani, vi fu un sontuoso ricevimento. S'alternarono il canto, le dan ze ed i discorsi, interpolati da rinfreschi e dolci. "Parlarono il colonnello Ric ciardi e, molto applaudito, lo studente americano Antonio Di Silvestro, oriundo abbruzzese, il quale riferendo la impressione ricevuta durante la permanenza tra noi, rivolse un fervido saluto agli italiani ed un voto di pro sperità a l'ltalia. Moltissime eleganti intervenu te". Noi crediamo che queste gite sono di grande utilità ed ancora più proficue riuscirebbero se si potessero effettuare quelle de gli studenti italiani d'ltalia in America e quelle degli studenti americani in Italia. Il tuli. Di MIO 0 W. Ìnsiti, PO. Alle ore 11 antimeridiane di domenica scorsa arrivava qui il Cav. A. Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile dell'Ordine Figli d'ltalia per lo Stato di i Pennsylvania, onde visitare la loggia Guido Baccelli No. 687. All'arrivo egli fu ricevuto dal signor Salvatore Bosso, Grande Assistente Venerabile per lo Sta to Maryland, e da fratelli della Baccelli. . Il Grande Venerabile appena in sala procedette, in qualità di araldo, all'inizio di 6 soci e po scia, dopo aver parlato il digni tario del Maryland, pronunziò un breve discorso sulle idealità e scopi dell'Ordine Figli d'lta lia. La undicenne Vienna Febo, figlia del venerabile gli offrì un bouquet di fiori che l'ospite gra di moiftissimo e ringraziò. Il venerabile sig. Giulio Fe bo. col quale il Cav. Di Silvestro si congratulò per il modo corret to come dirige la loggia, prima di chiudere la seduta lesse poche parole di elogio all'italianissima Istituzione in Pennsylvania e per il suo capo. La loggia Guido Baccelli, allo scopo anche di invogliare le con sorelle ad imitarla, ha donato SIO.OO per il terzo ragazzo rico verato all'Orfanotrofio di Con cordville, ed il deposito è stato fatto in favore di Francesco Marfia, il cui defunto genitore faceva parte della loggia Figli di Colombo di Ambridge, Pa. Il grande assistente venerabi le del Marygland signor Salva . tore Bosso aveva parlato hreve , mente ma con alti concetti sul'e finalità dell'Ordine congratulan dosi con i fratelli di Pennsylva nia per avere a capo un uomo co me l'attuale Grande Venerabile. In ultimo la loggia offriva un vermouth d'onore agli ospiti j con a partecipazione dei soci. Tolta la seduta il Grande Ve nerabile passò in casa del vene rabile signor Giulio Febo, dove 3 gli fu offerto un pranzo, al qua le parteciparono il signor Dome nico Sieoli, il Grande Assistente venerabile, che gli è zio. con la e sua distinta moglie e figlia.